Scusa tu parli da tecnico forse io non capisco se posso ancora ampliare e farmi cambiare l'inverter
annuncio
Comprimi
Ancora nessun annuncio.
Sistemi di accumulo per Fotovoltaico
Comprimi
X
-
Purtroppo è una cosa tecnica.
A che stato di avanzamento lavori sei ?
Il tuo installatore ha già iniziato la pratica di connessione enel ?
Se non lo sai chiediglielo ? Magari prima di dirgli che vuoi cambiare
potenza ? Altrimenti di dice subito che non puoi quando invece
è possibile... perche se ha già i materiali per lui è una rogna...
Commenta
-
Originariamente inviato da peter12 Visualizza il messaggioIntergrazione effettuata nel 2014 tra FV e microeolico su sistema di accumulo al LoFePO4 sistema in isola
Commenta
-
@ Allora la vedo dura. Bisogna annurlarla e presentarne un'altra ex-novo
(cambiando pot e inverter cambia il regolamento di esercizio che probabilmente
è già stato presentato sul portale produttori se sei nella fase di attentere solo
la data di connessione).
Diciamo che tutto è possibile se lo si vuole ma sei tanto avanti
Commenta
-
Commenta
-
Originariamente inviato da deepdark Visualizza il messaggioGiusto per rianimare il thread, c'è chi vende il prodotto sotto:
Incomincia a farsi interessante visto la tecnologia delle batterie (non meno di 2000 cicli al 90%)
per fare 9,6 kWh ci vogliono 4 di quei rack di figura (non 2)
Rack batterie LFP Pylonteck (cinesi) 2,4 kWh cascuno (la danno con DoD 90%)
prezzo di ciascun rack online su ebay ca 1115 Eu x 4 = 4460 Eu
Il prezzo rimanente ad arrivare all'offerta di 6307 è dell'inverter Zucchetti da 3kW più
qualche accessorio.
Qualche anno fa me li avevano proposti (i rack LFP pylontech), ma faccio fare da pioniere
a qulcun altro. Il problema dei prodotti cinesi è l'affidabilità. Sono molti i rivenditori italiani
e system integrator italiani che cominciano a proporle.
Ogni rack lavora già a 48 Vdc per cui
per aumentare la capacita di storage vanno parallelati (e già qui si introduce un elemento
di debolezza) Ogni datasheet reperibile in rete da dei valori gagliardi sul nr di cicli a EOL
Dicendola spassionatamente anche se non li ho mai visti in azione e scorrendo solo il manuale
sembra un prodotto ben industrializzato. Rimango scettico sull'affidabilità
Commenta
-
Quello che non capisci è che in Cina la mano d'opera umana costa la metà quindi è possibile ingegnerizzare un prodotto SunPower ai costo di un Beghelli. Basta che sotto ci sia personale qualificato. Se sono in commercio e nessuno né ha mai parlato male significa che funzionano, i prodotti elettronici come questi a meno che non ti si rompa l'inverter, e quello puoi cambiarlo, superata la soglia di mortalità infantile, durano come gli altri.
Commenta
-
Originariamente inviato da mArCo1928 Visualizza il messaggioNon si vede una mazza, prezzo/kW?
Originariamente inviato da peter12 Visualizza il messaggioBha
per fare 9,6 kWh ci vogliono 4 di quei rack di figura (non 2)
Rack batterie LFP Pylonteck (cinesi) 2,4 kWh cascuno (la danno con DoD 90%)
prezzo di ciascun rack online su ebay ca 1115 Eu x 4 = 4460 Eu
Il prezzo rimanente ad arrivare all'offerta di 6307 è dell'inverter Zucchetti da 3kW più
qualche accessorio.
Originariamente inviato da peter12 Visualizza il messaggioQualche anno fa me li avevano proposti (i rack LFP pylontech), ma faccio fare da pioniere
a qulcun altro. Il problema dei prodotti cinesi è l'affidabilità. Sono molti i rivenditori italiani
e system integrator italiani che cominciano a proporle.
Ogni rack lavora già a 48 Vdc per cui
per aumentare la capacita di storage vanno parallelati (e già qui si introduce un elemento
di debolezza) Ogni datasheet reperibile in rete da dei valori gagliardi sul nr di cicli a EOL
Dicendola spassionatamente anche se non li ho mai visti in azione e scorrendo solo il manuale
sembra un prodotto ben industrializzato. Rimango scettico sull'affidabilità
Commenta
-
Originariamente inviato da mArCo1928 Visualizza il messaggioQuello che non capisci è che in Cina la mano d'opera umana costa la metà quindi è possibile ingegnerizzare un prodotto SunPower ai costo di un Beghelli. Basta che sotto ci sia personale qualificato.
Originariamente inviato da mArCo1928 Visualizza il messaggioSe sono in commercio e nessuno né ha mai parlato male significa che funzionano, i prodotti elettronici come questi a meno che non ti si rompa l'inverter, e quello puoi cambiarlo, superata la soglia di mortalità infantile, durano come gli altri.
Se sono in commercio è perchè costano poco non perchè funzionano.
Poi mettiamoci daccordo su cosa intendi funzionano (lasciando perdere la "mortalità infantile"
di un componente elettronico che può essere "superata" da un un buon quality test).
Funzionare sicuramente fuzionano la mia osservazione era sull'affidabilità nel tempo e la garanzia
sui cicli di vita di un prodotto "appena" uscito senza un trand storico. Non dimenticare che il cuore
delle batteria (qualunque sia) è la chimica non l'elettronica anche se nel caso delle LFP l'elettronica
di gestione ha un grosso peso nell'aumentarne l'aspettativa di vita. Ma questo a meno di guasti
"meccanici" è più dettato dalla gestione della chimica. Se correttamente gestite e poco
"stressate" durano di più diversamente le getti prima.
Insomma il concetto è loro le fanno perchè hanno costi di ingegnerizzazione - produzione inferiori,
ma spesso non hanno l'esperienza per gestirle e il risultato e la poca affidabilità.
Commenta
-
Non penso si siano messi a produrre batterie... le avranno comprate dal produttore più vicino, semmai si potrà provare a chiedere che celle utilizzano.
Senza una garanzia del produttore di almeno 10 anni è inutile anche solo farci dei ragionamenti dietro.
Commenta
-
quel tipo di batterie sono cinesi, ma d'altronde, conoscete voi un produttore di litio NON cinese?
sto testandole anch'io, aspetto un paio di campioni per vedere come vanno, la quotazione si sta' abbassando, ma tra spedizionieri cari se non è un container, dazi, iva pagata i anticipo al 22, ed altro, o si è grossi grossi, o si ha tanta voglia di rischiare.
certo che alla fonte, i prezzi sono piu bassi.
Commenta
-
Originariamente inviato da mArCo1928 Visualizza il messaggioSenza una garanzia del produttore di almeno 10 anni è inutile anche solo farci dei ragionamenti dietro.
Commenta
-
sulle batterie poi, 10 anni di garanzia, potete sognarveli tutti.
basta una scarica, una sola, esagerata, e le batterie cominciano a cedere. una sovraccarica, e si gonfiano.
mettere un controller a memoria che tenga conto di tutti i cicly, avrebbe un costo alto, e sopratutto non so che valore giuridico avrebbe.
quindi sida garanzia uno o due anni, e 10 anni di vita attesa.
Commenta
-
Che poi, basta inventarsi una scusa: si è bruciato il componente tot per una scarica di tensione. Come dimostri che non è vero? Mi è capitato con la lavatrice, peccato che ho gli scaricatori e che quindi non ho avuto problemi in tal senso.
Commenta
-
le batterie sono indicate come "materiale di consumo" in moltissimi oggetti.
non è difficile che durino anni se trattate con il dovuto rispetto dei parametri.
sinceramente, da produttore di materiale elettronico, la maggior parte dei guasti li vedo su utilizzi sballati.
poi c'e' il guasto da componente , ci sta', vista la qualita' odierna.
Commenta
-
Originariamente inviato da nicthepic Visualizza il messaggiole batterie sono indicate come "materiale di consumo" in moltissimi oggetti.
non è difficile che durino anni se trattate con il dovuto rispetto dei parametri.
sinceramente, da produttore di materiale elettronico, la maggior parte dei guasti li vedo su utilizzi sballati.
poi c'e' il guasto da componente , ci sta', vista la qualita' odierna.
Commenta
-
A titolo di cronaca, per quanto capisco le pylontech secondo questo report, al momento, non si comportano male: http://batterytestcentre.com.au/wp-c...March-2018.pdf
Commenta
-
Super interessantissimo, vorrei far notare:
Many of the lessons learned from the first phase of the battery trial remain relevant for thissecond phase of the trial. Procurement of batteries and integration with inverters remain the mostchallenging aspects of installing these products.
Commenta
-
Cmq tornando al discorso di prima, tenendo fermo il fatto che di queste batterie non si sa nulla così come della gestione delle stesse da parte del sistema, l'unica cosa certa è che la casa produttrice è in piedi da 10 anni (e in questo campo non è poco), 3000-3500 euro (contando le detrazioni del 50%), per un 9.4kwh incominciano a farsi molto interessanti.
Commenta
-
Concordo che la produzione cinese, se fatta con criterio, ha ottime qualità e si risparmia sul costo del lavoro e forse anche su un meno esagerato guadagno di altri produttori occidentali.
Le batterie che ho aggiunto al litio nel mio impianto sono le comuni 18650 da 2,5Amp 4,2Volts di targhetta, sono abbastanza pesanti (segno di una qualità medio alta e non medio scarsa) e dopo 3 mesi di lavoro continuo posso dire che vanno alla grande.
Le litio che ho sono 120Amp x 13 celle composte di 48batterie 18650, valori di tensione minima 39Volts, valore di tensione massima: 54,6Volts, valore di tensione massima reale 53,2-53,8 poichè non si riesce a caricare tutte le celle al massimo e il bms dopo un pò stacca.
E' importante che il BMS che le gestisce sia buono e l'inverter che converte deve staccare se va oltre il carico che possono gestire le batterie.
Ho un pacco batterie al piombo standard (non adatte alle scariche profonde) teorico di 350Amp x 48Volts, sono due rack, uno di batterie riciclate da 250Amp x 48 (che ne avranno si è no 100 nella migliore delle ipotesi da quanto ho visto) e uno da 120A x 48.
Le piombo si possono scaricare al massimo del 40%, quindi delle 200Amp che ipotizzo reali (tra il primo e il secondo rack) ne avrò a disposizione forse un 80-90Amp... ma se chiedo grossi carichi (sopra 1 KW) vanno giù rapidamente e l'inverter appena vede uno sbalzo di tensione sotto 46V stacca e, anche se elimino il carico e tornano a 50Volts non riattacca fino al giorno dopo.
In pratica a batterie cariche al piombo se chiedo mediamente 300W mi fanno tutta la notte, altrimenti con carichi tra 500 e 800W vado al massimo dalle ore 18 alle 24 e poi staccano.
D'altra parte non ho speso nulla per montarle, e sono meglio di un calcio nei denti per così dire...
Le batterie al litio sono state un toccasana perchè durante le richieste più importanti cedono energia senza battere ciglio, quando si chiede poco invece le piombo ricaricano lentamente le litio o almeno contribuiscono anche loro nei carichi più lievi (prediligono le scariche lente) e infatti vedo il livello di tensione calare in modo estremamente lento con 2-300W di assorbimento (ho un volmetro wifi in casa e un contatore wifi di consumo).
Adesso riesco a fare tutta la notte con condizionatore sempre acceso e anche accendendo la sera il forno, oppure l'asciugatrice e la lavastoviglie insieme (3,2KW di assorbimento), le batterie reggono il colpo e in 2 mesi di utilizzo ho visto un prelievo di soli 48Kwh al mese.
Adesso non mi resta che vedere come si comporteranno nell'inverno.
Ho acquistato un pacco batterie da 13 celle... se avessi acquistato un pacco da 14 celle lo avrei sfruttato molto meglio avendo un inverter per piombo e non per litio... questo perchè sfrutto il pacco per solo un 50-60% della sua capacità(l'inverter stacca a 46Volts), per contro la durata immagino sarà molto alta visto che non effettuo mai scariche profonde.
Le litio sono effettivamente un altro mondo rispetto alle piombo... Spero che la mia esperienza possa aiutare.Ex Disgraziato Impianto Fotovoltaico System Photonics 6Kw orientato Est (storia qui)- Inverter Abb - Dal 2021 6Kw con pannelli 320m60 Sonnenstrom Fabrik
Commenta
-
Definire la qualità in base al peso è un parametro abbastanza soggettivo, ciò nonostante è interessante anche capire come funzioni nel dettaglio un sistema di accumulo e la differenza tecnologia nelle batterie.
Ad esempio, se io produco 10kW, non è possibile dirottarne 5 all'inverter di carica e 5 in alimentazione diretta dell'impianto di casa e poi in rete? Tu sei collegato in rete ed hai anche lo SSP?
Commenta
Commenta