Originariamente inviato da umbi
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P.S. Prima che mi piova addosso qualche insulto, riguardo al possibile utilizzo in impianto ibrido (o a isola) di un unico inverter di stringa grid connected come quello citato, bisognerebbe studiare un sistema per:
a) disconnetterlo automaticamente dalla rete del fornitore in caso di black-out connettendolo all'istante a un generatore di sinusoide che sia, al momento dello scambio, in fase con la rete elettrica (chiamiamolo generatore PseudoENEL, facilmente realizzabile con un circuito ad aggancio di fase PLL)
b) riversare il potenziale esubero di potenza all'uscita dell'inverter, ove la produzione dei pannelli FV sia superiore a quella autoconsumata, su un "caricabatterie intelligente", che rimetta in pari l'equilibrio energetico del sistema, in pratica l'inverter funzionerebbe "a loop", la percentuale di corrente assorbita all'ingresso DC (batterie + FV) dall'inverter di stringa secondo la propria logica per l'immissione in rete dell'energia non consumata, non volendo (o potendo, in caso di isola o di black-out) reimmetterlo in rete, lo si rimanda al mittente (batterie). Essendo ad anello chiuso il sistema dovrebbe autoregolarsi, ma siccome ci sono comunque da gestire le batterie, ecco che il "caricabatterie intelligente" diventerebbe il nodo cruciale del sistema, il "sostituto rete elettrica" quando la rete non c'è o non vogliamo che ci sia (perché dobbiamo ricaricare le batterie), ma anche quando c'è (se vogliamo caricare le batterie CON l'energia prelevata dalla rete elettrica).
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