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PV AI FRUTTI DI BOSCO HOME MADE

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  • Scusatemi per il ritardo,
    ma mi è nata un'altra bimba ... sapete l'ospedale ... le notti insonni ... la moglie ... .

    Comunque vedo che non ci sono stati aggiornamenti a quanto vedo e per la ragione di cui sopra non ho studiato o testato nulla per il nostro argomento-thraed.

    P.S. Diciamo che ho prodotto altro nel frattempo ...

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    • hehehe ciao Lucent auguri per la bimba!
      I giovani sono il nostro futuro hai fatto meglio che 100 pannelli fidati!<img src=">
      Noi stiamo ancora lavorando, abbiamo reperito quasi tutto il materiale che ci serviva e stiamo costruendo il reattore per lo sputtering cercando di copiare fedelmente quello realizzato a livello casalingo dal sito degli spagnoli, così come hai avuto modo di leggere sul thread che ho aperto nelle nanotecnologie.
      Se dovesse funzionare allora possiamo cantare vittoria! Per il momento siamo ancora work in progress!

      Una considerazione personale: Siamo ottimisti, perchè fino a che non arriviamo al punto dove non sappiamo più dove sbattere la testa la percentuale di riuscita rimane ancora mooolto alta!

      Saluti
      j3n4

      P.S. Nel frattempo la tecnica da fornello è ulteriormente migliorata e abbiamo scoperto la seguente procedura:

      Stagno e acido cloridico nel sistema che già sapete, aggiungete acido fino a che il metallo non è completamente disciolto e non fate mai il contrario altrimenti non saprete mai quanto acido avete usato e invece a noi importa che il valore sia quello giusto.
      Prendete il liquido ottenuto e ne versate qualche goccia su un vetro "sacrificale" e mentre inizia a rapprendersi lo tirate via con la lama di un coltello (il vetro è su un fornello a gas acceso eh).
      Otterrete sul coltello una specie di pasta bianca che si solidificherà presto diventando un sassolino, ripetete l'operazione finchè avete raggiunto una consistente quantità di questa sostanza solidificata.

      A questo punto avete tutto quello che vi serve per fare un vetro conduttivo.

      Vi basterà prendere una base di rame (io uso questa per comodità, la stessa che uso per il vetro sacrificale ), la mettete su un fornello a gas e ci appoggiate sopra un foglietto di alluminio per alimenti, sopra di esso andrà il vetro che volete rendere conduttivo.
      Depositate dei frammenti del sassolino LUNGO I BORDI del vetro BORDI RIPETO BORDI sopra il vetro ma i bordi più estremi.
      Poi prendete degli spesori di poco + alti del vetro e poggiateli ai lati del vetro (va bene del vetro rotto).
      Appoggiate un vetrino sopra gli spessori in modo che copra completamente il vetro sopracitato, in questo modo i vapori saranno costretti a finire sul vetro che volete lavorare.
      Accenedete il gas portate a temperatura e fumate una sigaretta <img src=">
      Spegnete, lavate il vetro conduttivo e ripetete la pratica sullo stesso vetro, ogni volta che lo rifarete la sua impedenza scenderà moltissimo.

      Questo è tutto
      Yahuuu!
      We are BORG: http://www.hitechfree.info

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      • CITAZIONE (j3n4 @ 13/6/2007, 19:07)
        ... Nel frattempo la tecnica da fornello è ulteriormente migliorata e abbiamo scoperto la seguente procedura:

        Stagno e acido cloridico nel sistema che già sapete, .... finchè avete raggiunto una consistente quantità di questa sostanza solidificata.

        A questo punto avete tutto quello che vi serve per fare un vetro conduttivo.

        Vi basterà prendere una base di rame (io uso questa per comodità, la stessa che uso per il vetro sacrificale ), la mettete su un fornello a gas e ci appoggiate sopra un foglietto di alluminio per alimenti, sopra di esso andrà il vetro che volete rendere conduttivo.
        Depositate dei frammenti del sassolino LUNGO I BORDI del vetro BORDI RIPETO BORDI sopra il vetro ma i bordi più estremi.
        Poi prendete degli spesori di poco + alti del vetro e poggiateli ai lati del vetro (va bene del vetro rotto).
        Appoggiate un vetrino sopra gli spessori in modo che copra completamente il vetro sopracitato, in questo modo i vapori saranno costretti a finire sul vetro che volete lavorare.
        ...

        Ti ringrazio per la bimba ... :B):, effettivamente sono dei gioiellini che ti riempiono la vita.

        Cosa intendi per base di rame? Un supporto, una piastra di rame rossa, da appoggiare sul fornello per distribuire uniformemente il calore al vetro?
        E il foglietto di alluminio allora a cosa serve? Per non far raffreddare velocemente il vetro caldo, per evitare poi che possa spaccarsi?

        Quindi in pratica il sassolino di cui parli è sempre fatto di stagno puro, diciamo stagno meno compatto, che sciogliendosi evaporerà sulle superfici dei vetri esposti. GIUSTO?
        E il vetro di sotto lo usi sempre come supporto e/o come vetro conduttivo da lavoro?

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        • Heylà

          Allora mi scuso ma quando ho scritto il metodo andavo un pò di corsa ora ci riprovo, ecco brevemente le fasi che bisogna seguire:

          Per prima cosa ottenete il cloruro stannico usando un bicchierino e un pezzetto di stagno.
          Aggiungete acido cloridico e aspettate che sciolga lo stagno, poche gocce per volta, ossia partite con una, attendete che la reazione chimica finisce e quindi ne mettete un altra e così via fino al quantitativo che vi serve... non fatene un litro ne bastano pochi cl.
          In questo modo sarete certi che avrete solo il cloruro stannico, se fate in altra maniera rischiate di avere anche l'acido cloridico disciolto e questo non va bene.

          Dopo aver eseguito questa procedura vi basterà usare una piastrina di rame sottilissimo da mettere sul fuoco e un vetro "sacrificale".
          La piastra di rame va sul fornello e sopra di essa il vetro sacrificale.
          Aggiungendo qualche goccia di cloruro stannico sul vetro caldo l'acqua presente inizierà ad evaporare, vi basterà tirare via il cloruro stannico mentre si rapprende con una lama di coltello, in questo modo otterrete una pasta di colore bianco che in poco tempo si raffredderà e diventerà un sassolino di colore bianco.
          Quello non è stagno è cloruro stannico senza l'acqua.
          Ripetete il passaggio finchè non ne avrete un discreto quantitativo.

          Eseguiti questi passaggi togliete il vetro usato per l'essicazione e mettete al suo posto un pezzettino di alluminio per alimenti, in questo modo la superficie su cui appoggierà il vetro che vogliamo rendere conduttivo sarà pulita e non rischiamo quindi di macchiare il vetro.
          Posate poi il vetrino che volete trattare e sui bordi esterni superiori appoggiate dei minuscoli frammenti del sassolino che avete ottenuto poco prima.
          Tecnicamente basterebbe scaldare la piastra di rame per fare in modo che il cloro evapori e i vapori rimangano sul vetrino ma vi consiglio di utilizzare degli spessori e mettere un secondo vetro, in modo da coprire il vetrino che vogliamo trattare, per forzare i vapori a ricadere sul vetro che stiamo trattando.

          Ricapitolando i vetri che usiamo in questo procedimento sono 3 ma solo uno alla fine sarà quello conduttivo, ossia quello che posiamo sulla lastrina di rame e che ricopriamo di pezzetti di cloruro stannico.
          Al termine di questo procedimento noterete sul vetrino dei piccoli arcobaleni, se lavate il vetro per bene nel lavandino e ripetete l'ultimo passaggio il colore acquisterà di consistenza.
          Noterete con un multimetro che ad ogni passaggio di deposizione l'impedenza scenderà drasticamente.
          Io ho ottenuto discreti risultati facendo 3 deposizioni sempre sullo stesso vetrino... ma si può fare ancora meglio!

          Tanto per non fare solo chiacchiere vi posto il nostro lavoro, è una copia che stiamo costruendo partendo dal reattore per lo sputtering che abbiamo visto sul sito degli "smanettoni" spagnoli.

          Una panoramica dove si vede la prima bombola montata:
          image
          Una in cui si vede meglio il barattolo:
          image
          Ecco da dove passano anodo e catodo:
          image
          Ecco il tubo da dove aspireremo via l'aria e inietteremo una miscela di Argon/Ossigeno:
          image

          Ci mancano ancora parecchie cose prima di accenderlo però ci stiamo lavorando... abbiate fede!<img src=">

          Saluti
          j3n4
          We are BORG: http://www.hitechfree.info

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          • salve a tutti
            prima di tutto metto le mani avanti dicendovi che non ho ancora letto tutti i post (18 pagine) comunque ho pensato di dare il mio contributo sperando che sia utile e non sia un doppione

            i prodotti chimici li ho acquistati dal sito www.sigmaaldrich.com
            il vetro conduttivo l'ho trovato in una vetreria pilkington tec 15

            il dye purtroppo l'ho acquistato da www.solaronix.com più caro dell'oro comunque problema successivo

            arriviamo ai miei esperimenti fatti in due trance:

            1) cella molto piccola pari a 1,75 cm2 cosi strutturata un vetrino da 1 cm per 5 cm triscia di tio2 da cm 0,5 x 3,5
            risultati volt 0.73 mA corto circuito 19
            andiamo con ordine:

            preparazione del tio2
            40 gr Tio2 (nanopower aldrich oppure P25 Degussa)
            0,70 gr di 4-hydroxy benzoic acid
            73,3 gr terpineolo
            1,7 gr etylcellulose (30-50 mpas)
            pronti per serigrafare...
            oppure con tecnica squeegee printing
            12g Tio2
            13 ml di acqua distillata con aggiunta di acido acetico ph 2,5-3
            dopo il deposito del tio2 sinterizzare il vetro per 30 minuti a 450 gradi

            preparazione del contro elettrodo

            formare una pasta di etilcellulosa terpineolo e 1% di hexacloroplatinicacid
            serigrafare l'altro vetro e sinterizzare a 450 gradi per 30 minuti

            immergere il tio2 nel dye per una notte

            dopo che il colorante ha intriso completamete il tio2 chiudere la cella con surlyn (applicabile a caldo) ed aggiungere l'elettrolita mediante due orefizi precedentemete creati.

            tutto questo funziona per micro celle nel senso che come potete calcolare 0,73 volt x 11 mA al cm2 x 10000 cm2 = 80 Watt al m2 buono giusto...

            ma quando si cerca di costruire delle celle un pò più grandi il rendimento cala e di molto circa 30 watt al metro

            comunque ho dei vetri di cm 20 x 10 e ho proceduto così:

            2)tanto per iniziare bisogna creare tante celle collegate in serie e non in parallelo perchè il vetro è resistivo e più di 200 mA su una superficie di 200 cm2 non sono riuscito a tirare fuori (1 mA al cm2) troppo poco...

            quindi si deve spezzare la conducibilità del vetro praticando dei micro solchi con un laser (che non ho) quindi ho fatto una maschera di adesivo e con una pistola per sabbiare ho eliminato lo strato conduttivo, dopo ho creato un reticolato di argento mediante serigrafia o maschera poi ho messo il tio2 e nell'altro elettrodo il Pt.

            prima di fare queste operazioni ho praticato due fori sul vetro del contro elettrodo e tutto il disegno della cella corrisponde ad un labirinto a zig zag

            fatto tutto questi passaggi ho chiuso la cella con un foglio di surlyn pressato a caldo circa 150 gradi per 2-3 minuti la cella così è chiusa
            ho fatto passare il dye attraverso i fori per circolo e dopo una notte ho lavato il tutto con ethanolo puro o acetonitrile ed ho aggiunto l'elettrolita:
            0.6 M 1,2-dimethyl-3-n-propylimidazolium iodide (DMPImI), 0.1 M LiI, 0.05 M I2, e 1.0 M 4-tert-butylpyridine (TBP) in acetonitrile

            risultato cmq 78 circa (16 celle da 4,9 cmq cad)
            volt 11,00 mA 30

            per quanto riguarda invece le celle CdTe da qualche parte ho una pubblicazione sulla costruzione mediante serigrafia a qualcuno interessa??
            e qualcuno è riuscito a farla??

            ho anche un altro sistema per fare il vetro elettroconduttivo e questo che cercate??

            spero sia stato utile un saluto a tutti
            Marco

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            • Ciao Marco,
              benvenuto in questo thread.
              Grazie per le info che hai postato è molto interessante tutto il lavoro che hai svolto.
              Le nostre perplessità su questo sistema che abbiamo replicato in maniera mooolto più casareccia sono la durata del pannello, tu ne sai qualcosa?
              Non abbiamo mai sinterizzato il prodotto prima di chiuderlo e forse è anche per questo che abbiamo avuto problemi di screpolatura del TiO2.

              Noi stiamo provando a fare lo sputtering per fare le deposizione a film sottile se hai qualche idea o appunto da passarci ci farebbe molto comodo.

              Salutissimi
              j3n4

              P.S. Sempre parlando di sputtering: ora abbiamo anche i motori per fare il vuoto e kekko sta preparando l'alimentazione... se tutto procede bene ci manca solo il magnetron e l'ossigeno! <img src=">
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              • ragazzi il tio2 va sinterizzato prima, la chiusura ci sono tre modi per farla

                1) mediante surlyn(dupoint) film da 50 100 micron
                2) glass frit pasta di vetro serigrafabile(ma deve essere cotta a circa 600 gradi)
                3) colla epossidica

                la durata della cella è proprio il sigillo della stessa la migliore è glass fritt dopo viene il surlyn poi la colla il problema della colla è che l'elettrolita è corrosivo meglio di tutti è il glass frit

                per quanto riguarda la screpolatura del tio2 aggingi un pò di terpineolo la soluzione deve essere tipo una colla vedrai che non lo fa più

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                • A noi risulta che la durata media di queste celle costrutite con tutti gli accorgimenti è di 1000ore ciò è dovuto alla lenta degradazione del materiale biologico presente al suo interno.
                  Per tale motivo abbiamo deciso di ripiegare verso la tecnologia CADMIO.

                  Saluti
                  j3n4
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                  • Un benvenuto a marchino2 e desidererei dargli i miei complimenti per il lavoro e i dettagli che ci hai dato.

                    Devo dire che mi aspettavo che qualcun altro si cimentasse nell'impresa e vedo con piacere che almeno tu sei riuscito a tirar fuori dei dati più precisi e di interessante qualità, grazie alla tua alta preparazione ed esperienza.

                    Volevo solo aggiungere se fosse possibile, visto che poi l'idea iniziale era proprio questa, di ripensare di realizzare il progetto con materiali più accessibili ai comuni mortali (per gli amici del forum), magari con materiali casalinghi, tipo il sale da cucina o il fornetto a 250°C. Lo scopo? Rendere semplici e alla portata di tutti l'autogenerazione anche se a bassa efficienza e a tempo limitato (vedi batteria di alluminio ad aria).

                    P.S.
                    Ma avevi già lavorato in questo settore all'università o ti sei solo documentato partendo dalle nostre informazioni iniziali qui rilasciate?

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                    • grazie per i complimenti non ho fatto alcun studio specifico ma solo una sfida con me stesso spendendo anche parecchio ma via c'è chi va al bar chi ha l'hobby della pesca o della moto ecc...ecc.. e quindi questi soldi che ho speso sonosicuro che li avrei spesi anche da altre parti.
                      comunque i prezzi non sono elevatissimi mi spiego meglio

                      il Tio2 si reperisce facilmente dai colorifici ma uno dei migliore e il nanopower sigma-aldrich prezzo gr 100 70+iva(circa)
                      il terpineolo 1 litro costa quasi uguale
                      etil cellulosa circa euro 40,00+iva 250 gr

                      quindi tot circa 200,00 euro ma attenzione con queste quantità ne fate un campo di celle

                      l'elettrolita vi costerà circa 300,00+iva al litro anche di questo ne fate un casino

                      il platino costa meno 1 kg circa 150,00

                      l'unica cosa che costa e che va comperata da ditte specializzate che se lo fanno pagare un totale è il ruthenio ma potete sostituirlo con il succo di mirtillo

                      per sostituire il titanio potete fare così
                      prendere il titanio in polvere prendere dell'acqua distillata e aggiungere un pò di acido acetico i costi si riducono drasticamente

                      per sostituire il pt basta il carbonio di una qualsiasi matita morbida sfregatela sul vetro elettroconduttivo

                      per chiudere i due vetri usare colla epossidica quella da ferro grigia per intenderci

                      il fornetto..... i 250 gradi non bastano bisogna arrivare a 450 per 30 minuti io ho fatto così

                      una scatola di lamiera con sportello all'interno gli ho messo delle pietre refrettarie 2 euro cad
                      sotto delle lamiere grosse 5mm meglio inox... poi ho trovato da un ferro vecchio una caldaia un rapido per intenderci, ho smontato i bruciatori e gli ho cambiato gli augelli da metano a GPL lo posizionato sotto alle lamiere della scatola e il gioco è fatto si arriva tranquillamente a 450 gradi....

                      MA ATTENZIONE DATO CHE LA COSA E' CASARECCIA METTETE IL FORNETTO FUORI ALL'APERTO MI RACCOMANDO NON VORREI SUCEDESSE QUALCOSA COMUNQUE IL MIO IDRAULICO MI HA DETTO CHE LA COSA E' ABBASTANZA SICURA SE FATTA ALL'APERTO IMPORTANTE L'ATTACCO DEL TUBO IN GOMMA DELLA BOMBOLA AL BRUCIATORE DEVE ESSERE FATTA A MODO CIOE' UNA TUBO IN FERRO ABBASTANZA LUNGO CHE NON PERMETTA AL CALORE DI ARRIVARE AL TUBO DI GOMMA OK......
                      REGOLATORE DI PRESSIONE SULLA BOMBOLA OBBLIGATORIO...

                      CIAO

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                      • Ciao marchino2 e ciao a tutti,
                        ti ringrazio per il lavoro svolto, e per la passione con cui ti ci sei dedicato, noi abbiamo puntato sul solfuro di cadmio perchè riteniamo che duri molto di più nel tempo, perchè il mirtillo essendo un materiale organico prima o poi si degrada e insieme con lui anche la iodite che va sostituita dopo circa 1000 ore lavorative. E' anche vero però, che se usi il rosso rutenio il degrado del dye è quasi zero visto che non si usa più il materiale organico (mirtillo) ma uno inorganico, o quasi, un complesso di reutenio [(NH3)5Ru-O-Ru(NH3)4-O-Ru(NH3)5]6+. Questo allungherebbe di molto la vita del pannello ma farebbe salire il prezzo alle stelle, infatti il rosso rutenio è piuttosto caro per questo stiamo puntando al cadmio perchè con i prezzi si resta molto bassi.

                        Saluti kekko

                        Commenta


                        • perdonatemi l'OT ma sembrerebbe che i mirtilli siano molto più di una soluzione fai-da-te.
                          A Ventotene è partito un progetto pilota:

                          http://www.ansa.it/ecoenergia/notizie/rubr...4733826029.html

                          Ciao a tutti

                          Commenta


                          • Ciao pienosole,
                            CITAZIONE
                            Il progetto, che ha l'obiettivo di promuovere l'utilizzo delle fonti di energia rinnovabili, prevede: chiusura al traffico veicolare, car-sharing ecologico, trasporto delle merci con mezzi elettrici, piano energetico sostenibile, programma di educazione ambientale, applicazione del solare termico, illuminazione pubblica a basso consumo (programma Greenlight), realizzazione di tettoie e banchine portuali fotovoltaiche.
                            Io sono di Roma, le luci della mia strada funziona un giorno si e due no, gli spazzini li vedo una volta ogni tanto, la polizia non passa mai.
                            I mezzi pubblici sono uno schifo, sovraffolati e sempre in ritardo.
                            Insistono a volerci far andare a piedi... quando con tutti i soldi che pago fra bollo, assicurazione e tasse sulla benzina potrebbe venire a prendermi un autista a casa ogni volta che voglio uscire.
                            Mi dispiace ma secondo me vale il detto CHI FA DA SE FA PER TRE, il comune di roma si fa vivo solo quando vuole i soldi dell'ici o quando sguinzaglia i vigili perchè gli servono i nostri soldi.
                            Se li mangeranno come al solito e lasceranno a metà i lavori...

                            A chi ci crede ancora auguro buona fortuna.

                            Marco mi ha dato parecchie idee per quanto riguarda la cella al mirtillo, siccome è anche il titolo del thread a questo punto ne voglio fare una fatta bene e se funge poi faccio un pannello bello grande.
                            In questo modo anche se "disgraziatamente" sia vero che durano solo 1000 ore abbiamo almeno avuto modo di toccare con mano sia i pregi che i difetti.
                            Fatto questo non mancherà il tutorial definitivo sulla modalità di costruzione, anche perchè ormai penso che sappiamo proprio bene come procedere.

                            Vi anticipo cosa farò, in questo modo se commetto errori possiamo correggere la procedura:

                            1) Preparazione del vetro conduttivo nel modo che già sapete, ma con una novità: kekko ha una specie di vernice al piombo che resiste alle alte temperature e si toglie semplicemente tirando.
                            La utilizzerò per dividere le parti conduttive in piccole strisce.

                            2) TiO2 mischiato con acqua distillata e acido acetico, sinterizzato per 30min a 450°C sul fornello.

                            3) Il vetro sarà messo a bagno nel succo di mirtillo per tutta la notte e lavato con alcool il giorno d'opo.

                            4) Il contro vetro sarà semplicemente vetro con una spruzzatina di grafite spray.

                            5) Chiuderò la cella con la colla per metalli.

                            6) La lascio riposare per 3 ore e poi verso al suo interno l'elettrolita, sfruttando una siringa e due buchi che poi chiuderò sempre con la colla, (in questa fase la cella è in piedi in modo da far uscire quasi tutta l'aria).

                            Fine, che ne dite?

                            Ah Marco mi chiedevo se potevi postare anche il metodo per le celle cds fatte in serigrafia e anche il metodo per la costruzione del vetro conduttivo... magari esce qualche idea!

                            Grazie per esserti unito a questa discussione, ci hai fornito spunti molto interessanti.

                            Saluti
                            j3n4

                            P.S. Qualcuno sa in quale prodotto o maniera sia possibile ottenere una piccola quantità di antimonio? Non vorrei dover ricorrere al negozio di chimica... per la procedura descritta sopra non c'è n'e stato bisogno!
                            (Ma tornerebbe utile per drogare lo stagno!), Dai spremiamoci tutti insieme!
                            Ultima modifica di Elisabetta Meli; 01-04-2016, 04:38. Motivo: Unione messaggi consecutivi
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                            • salve a tutti vi invio formula per soluzione elettrolitica per le celle al mirtillo
                              Soluzione elettrolitica:
                              - 10 ml di etilen glicole
                              - aggiungere 127 mg di I2 e agitare
                              - aggiungere 830 mg di KI
                              - agitare e conservare al buio

                              per quanto riguarda il contro elettrodo con la grafite spray io ho provato ma non fa niente non so perchè meglio annerire il vetro con una matita o con una candela o sostituirlo con il platino.

                              per rendere il vetro elettroconduttivo:
                              http://mrsec.wisc.edu/Edetc/nanolab/SnO2glass/index.html

                              le Celle Cds-CdTe in serigrafia potete leggere questo link:
                              http://www.freepatentsonline.com/5538903.pdf
                              io ho provato molto velocemente ma non funziona

                              ciao a tutti

                              Commenta


                              • Ciao Marco,
                                Il procedimento per il vetro conduttivo è simile al nostro ma a differenza di quello che hai linkato tu, noi usiamo temperature leggermente più basse... roba da fornello insomma.
                                Inoltre scaldare il vetro per 10min e poi spruzzare la soluzione di stagno comporta il problema che il contrasto fra caldo e freddo di solito crepa il vetrino... strano che a loro non succede.
                                Per evitare questo problema si potrebbe preriscaldare un pò anche la soluzione, ma in più di qualche occasione ha rotto il vetro ugualmente.
                                Ok... a quanto ho capito l'antimonio viene usato spesso in lega con il piombo per fare le batterie... a noi ne serve poco... vediamo se ci viene in mente un sistema per tirarlo fuori da lì!

                                CITAZIONE
                                salve a tutti vi invio formula per soluzione elettrolitica per le celle al mirtillo
                                Soluzione elettrolitica:
                                - 10 ml di etilen glicole
                                - aggiungere 127 mg di I2 e agitare
                                - aggiungere 830 mg di KI
                                - agitare e conservare al buio
                                Se non ricordo male noi come elettrolita abbiamo usato della semplice iodite... non pensi che vada bene solo quella?
                                Secondo me si... a noi ha funzionato prima di disfarsi da sola ">

                                Saluti
                                j3n4
                                Ultima modifica di Elisabetta Meli; 01-04-2016, 04:40. Motivo: Unione messaggi consecutivi
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                                • appunto non è stabile dopo poco se ne va anche la formula che ho postato non è il massimo però molto meglio...
                                  ci sono elettroliti a base di litio che vanno benissimo ma solo con il dye al rutenio non con il mirtillo

                                  Commenta


                                  • La faccenda si complica non poco... beh per una produzione casalinga penso vada bene la iodite... se qualcuno poi vuole farsi il pannello in modo professionale la vedo mooolto più complicata eh!
                                    A questo punto faremo un tutorial e poi forniremo la ricetta con reutenio e elettrolita professionale... tanto per non fornire informazioni incomplete o fuorvianti... poi chi legge decide come complicarsi meglio la vita! <img src=">

                                    Saluti
                                    j3n4
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                                    • Ciao a tutti, alla fine avete continuato la cella


                                      vetro
                                      ZnO
                                      CdS
                                      CdSe
                                      -Qualcosachenonfacciareazione-
                                      vetro


                                      ?

                                      inoltre, non so se la vostra cella assorba gli infrarossi, ma mi sembra di capire di no. qui http://scitoys.com/scitoys/scitoys/echem/echem2.html viene riportato un metodo per creare una cella che assorbe gli infrarossi(l'efficienza è ridicola, ma mettendola come ultimo strato.... :shifty: ), e che si potrebbe usare come ultimo strato. In oltre, la luce che non fosse sfruttata dal pannello, sbattendo nel rame tornerebbe indietro facendosi un altra passata, quindi sarebbe un ulteriore aumento di efficienza!

                                      In più, il rame dovrebbe anche riuscire a catturare una parte delle RF del luogo in cui viene posto... ri- :shifty:


                                      ciao a tutti, mi raccomando, aspetto un tutorial completo <img src=">

                                      Commenta


                                      • Ciao Demon,
                                        hai confuso due celle in una, non si usa CdS, CdSe nella cella al mirtillo.
                                        Della cella che sfrutta gli infrarossi si era già parlato qualche post fa, ma non credo che si possa unire a queste celle.
                                        Cmq si alla fine abbiamo deciso di farne una fatta bene!

                                        A breve pubblichiamo foto e tutorial.

                                        Saluti
                                        j3n4
                                        We are BORG: http://www.hitechfree.info

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                                        • CITAZIONE (j3n4 @ 3/5/2007, 23:39)
                                          Ciao Lucent,
                                          allora ecco la sequenza completa:
                                          SOLE
                                          Vetro
                                          SnO
                                          ZnO
                                          CdS
                                          CdSe

                                          E da qui in poi occorre trovare qualcosa che non reagisca.
                                          Calcola che sia il CdS che il CdSe li abbiamo fatti seccare a 400° e la cella raggiunge un grado di durezza e robustezza davvero notevole.

                                          Il discorso del materiale per gli elettrodi però non è così semplice.

                                          Saluti
                                          j3n4

                                          Come vedi, io non ho confuso niente, hai scritto tu quell'ordine :blink:

                                          Cmq, perchè credi non si possa usare la cella in rame come ultimo strato?

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                                          • Ciao demonbl@ck,
                                            quella "ricetta" è per vetri CdS, non stavo parlando del mirtillo.
                                            Inoltre era pure sbagliata perchè non occorre lo strato di ZnO.

                                            La ricetta buona per i pannelli al mirtillo è questa:

                                            http://energierinnovabili.forumcommunity.n...0#entry71872 364

                                            CITAZIONE
                                            Cmq, perchè credi non si possa usare la cella in rame come ultimo strato?

                                            Perchè per funzionare occorrono due piastre di rame ossidato, una si può mettere dietro ma l'altra?
                                            Se hai qualche idea ben venga.

                                            Saluti
                                            j3n4

                                            P.S. Le celle al CdS le faremo ma la procedura è un bel pò più complicata e occorre costruirsi un reattore per lo sputtering... publicheremo come si fa ma dubito che sia una cosa facile da fare in casa.
                                            Cmq se ci funziona apriremo finalmente questa famigerata ditta di cui abbiamo parlato.
                                            We are BORG: http://www.hitechfree.info

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                                            • Io appunto intendevo quella al CdS, nn quella col mirtillo <img src=">

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                                              • 6) La lascio riposare per 3 ore e poi verso al suo interno l'elettrolita, sfruttando una siringa e due buchi che poi chiuderò sempre con la colla, (in questa fase la cella è in piedi in modo da far uscire quasi tutta l'aria).


                                                x j3n4-- non riesco a capire come puo' uscire l'aria con la cella in piedi <img src=">
                                                non è meglio una pompetta per il vuoto.

                                                Edited by celerone - 25/6/2007, 01:41

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                                                • Ciao demonbl@ck,
                                                  Scusami avevo capito male.
                                                  Per le celle al cadmio se il reattore per lo sputtering si degnerà di funzionare è cosa certa che le facciamo.
                                                  Per venderle ovvio! <img src=">

                                                  Come è ovvio che per coerenza con la nostra filosofia pubblicheremo il sistema che abbiamo usato per fare almeno il primo prototipo... poi mi pare più che sacrosanto che il metodo di fabbricazione delle nostre celle sarà segreto aziendale.

                                                  Saluti
                                                  j3n4

                                                  Ciao Celerone,
                                                  la cella va chiusa sui suoi lati, uno dei lati avrà due buchetti.
                                                  Ovviamente la cella sarà disposta in verticale facendo in modo che i due buchi siano in alto.
                                                  In questo modo mentre verso il liquido da un buco, l'aria uscirà dall'altro... vista in qesto modo possiamo dire che la cella sta in piedi <img src=">

                                                  Saluti
                                                  j3n4
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                                                  • e fare una cosa così in grande? http://scitoys.com/scitoys/scitoys/echem/e....html#flatpanel

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                                                    • ummm... l'idea non è male... ci ragiono su un pò.
                                                      Peccato c'è il link sulle fuelcell farlocco... evabbè pazienza.

                                                      Grazie per la dritta demon.

                                                      Saluti
                                                      j3n4
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                                                        esperimento frutti di bosco = resa teorica?
                                                        esperimento CdSe = resa teorica..

                                                        Insomma ho letto buone idee, metodi vari ma i risultati come sono?

                                                        Ritengo veramente interessante e da approfondire il discorso delle stampanti ink-jet.

                                                        Per quanto riguarda proprio l'ultimo intervento con l'ossido di rame, purtoppo devo dire che avendo già provato per esperienza le rese teoriche sono veramente bassissime, e non vale la pena produrli in larga scala.
                                                        Tuttavia si può migliorare in due modi il progetto, cosa che ho già sperimentato.
                                                        1- L'ossido che si crea con il processo di combustione è molto poco e diffuso non in modo uniforme da qui la scarsa efficienza. Si può invece acquistare direttamente l'ossido in polvere e attraverso un processo di cottura-fusione (tramite fiamma all'acetilene o similari oltre 1200°) creare uno strato uniforme. La resa diventa all'incirca del doppio a livello di correnti (misurati fino a 20mA, invece non so bene perchè i valori di tensione non risultano molto stabili (devo ancora approfondire la questione)

                                                        2- Non utilizzate basette ramate con vetronite ma fogli di rame... se riscaldate troppo bruscamente si incendiano e emanano dei fumi devastanti!


                                                        Detto questo secondo me la cosa più complessa non è tanto la procedura di per sè quanto il reperimento di materiali a costi accessibili... Nel senso che non è difficile ottenere un prodotto grezzo e funzionante, ma se il costo per autoprodurlo supera quello commerciale, che senso ha???

                                                        Ciao, scusate per il primo Post un po' confusionario, ma è difficile riassumere in una risposta quello che avrei da dire di una discussione di 20 pagine!

                                                        A presto
                                                        Franz

                                                        Commenta


                                                        • per quanto riguarda le celle di graetzel ti posso dire che ne ho costruite un pò
                                                          i risultati:

                                                          celle da loboratorio cioè cella singola con superficie di cmq 1,75
                                                          mirtillo volt 0,5 mA 2,5

                                                          ruthenio volt 0,72 mA 19 resa teorica 80 watt al mq

                                                          quando vai a riprodurle in un modulo es un vetro 20cm x 10 cm subentrano dei fattori che fanno si che la resa cali fino al 3,5%

                                                          mi spiego: tanto per iniziare il vetro è resistivo e quindi ti mangia corrente,
                                                          secondo queste rese sono si al mq ma di titanio utile tieni conto che al massimo riuscirai a coprire il vetro bene che ti vada al 70% perchè devi fare tante striscie di titanio di circa 7-8 millimitri con le loro piste di argento sia per il + che per il - devi rendere l'argento isolato cioè non deve essere a contatto ne con l'elettrolita ne deve fare corto con l'altro vetro poi devi tenere conto lo spazio dei contatti in serie delle varie celle e dei canali per iniettare l'elettrolita ecc.ecc.
                                                          quindi conclusione se ti costruisci delle celle di graetzel tieni conto di avere una resa massimo di 40 watt al metro sempre che le fai a modo...non facile non devi avere umidità nel ciclo e sopratutto utilizzare materiali Tio2, Pt ecc molto puri

                                                          per quanto riguarda le celle Cds-Cdte da pubblicazioni in mio possesso, che indicano la costruzione mediante tecniche serigrafiche, quindi di facile replicazione(in teoria) si parla di una resa utile di crica 8-10%.
                                                          ma non ho ancora provato quindi mi rimetto a qualcuno che le ha fatte

                                                          ciao

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                                                          • Salve a tutti,
                                                            la tecnica serigrafica per la realizzazione della cella che ha linkato Marco non mi ha fornito grandi aspettative.
                                                            Per quanto ci riguarda continueremo a realizzare il reattore per lo sputtering... poichè ci sembra una tecnologia più concreta.
                                                            C'è da dire però che anche se spiegheremo come realizzare il reattore e la cella al CdS con questo sistema non lo reputo un gioco casalingo.
                                                            Tanto per cominciare la realizzazione del reattore è abbastanza complessa, lavora ad alta tensione e lo rende già di per se molto pericoloso, inoltre al suo interno va usata una parte di ossigeno che, anche se remota, c'è la possibilità che esploda.
                                                            Inoltre c'è il discorso cadmio che a quanto pare non è molto salutare maneggiarlo.
                                                            Detto questo ribadisco che spiegheremo come fare ma non ci assumiamo nessuna responsabilità se poi si fa male qualcuno ok?

                                                            Il discorso che invece riguarda le celle al mirtillo lo vedo molto più semplice e fattibile anche da un bambino che ci si vuole cimentare aiutato da un adulto.
                                                            Ottenere una cella come ha fatto marco è relativamente semplice purchè si disponga di un tutorial che spiega passo passo come realizzare una cella completa.
                                                            Ovviamente non disponendo di tagli laser e quant'altro occorra per ridurne l'ingombro non vi aspettate performance esagerate.
                                                            Se si riusciranno a tirar fuori 500W da questo procedimento, per come la vedo io, è già andata di lusso.
                                                            Se poi qualcuno seguendo il nostro tutorial riesce a farci qualche KW è tutto un altro paio di maniche, non è uno scherzo a farlo.
                                                            In pratica detto in parole povere se uno si vule fare il pannello per far funzionare qualcosa con il mirtillo ci riuscirà sicuramente e in modo molto sicuro, non vi aspettate un impianto completo per l'abitazione perchè è ovvio che fare dei tagli nanometrici sul vetro non è alla portata di tutti.

                                                            Saluti
                                                            j3n4
                                                            We are BORG: http://www.hitechfree.info

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                                                            • effettivamente mi sono dimenticato di specificare la dimensione della cella all'ossido di rame con la quale ho effettuato gli esperimenti, ma a livello teorico siamo "con i miglioramenti introdotti" attorno allo 0,2%...Quindi non so se valga la pena perseguire questa tecnica... La cosa però che non ho capito come la giunzione ossido-non ossido del rame possa avere un qualche effetto fotovoltaico, visto che entrambe le giunzioni sono conduttrici (correggetemi se sbaglio). Insomma intendo a livello atomico cosa succede?

                                                              xjn34: da quanto ho capito state cercando qualcosa per produrre industrialmente. Il fatto è che i macchinari esistono già.. Quello che manca è una tecnologia a basso costo. Forse è su questo quello su cui ci si deve concentrare....

                                                              In ultimo sono ovviamente l'ultimo a doverlo dire in quanto appena entrato, ma visto che la discussione è diventata generica e non "PV ai frutti di bosco", non è il caso di spostare la discussione?


                                                              P.S: si potrebbe fare una lista di "fornitori" di materie prime: intendo proprio composti chimici. Qualcuno sa dove reperirli, ovvimente non in quantità industriali? Io ho visto qualche negozio online ma non ho esperienze dirette e i vari colorifici ecc.. della zona sono veramente poco forniti. Quando ho chiesto: avete un quale tipo di vernice elettroconduttiva, quasi mi mandavano fuori a calci <img src="> <img src=">
                                                              CIAO!!

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