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  • BE hai proposto di credere in dio. E' una scelta di fede, io sono razionalista e voglio capire meglio. Se la proposta è cambiare la batteria, o megli oti faccio un altro esempio più legato alla tua esperienza. Se vengo in ambulatorio da te con il radio che esce dal braccio e tu mi proponi di eliminare le gonadi, anche se sei un professionista e un luminare mi lasci perplesso. Se mi dai una spiegazione convincente magari ci penso, ma non puoi chiedermi di fidarmi e basta. Sono i credenti che si fidano.
    :rain:L'uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo costruirebbe una trappola per topi.
    (Albert Einstein):preoccupato:

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    • Diciamo che ormai non si fidano poi tanto nemmeno i credenti! Comunque andiamo troppo sull'esoterico e diventa un monologo a due.
      Proviamo a tornare in tema.
      Se vogliamo individuare un "dove andare" fattibile, possibile all'interno di questo sistema economico nell'Italia del deserto post-industriale (ormai irreparabile) a me pare sempre più evidente che occorre puntare su una nuova imprenditoria, magari anche stimolata da investimenti pubblici certo, ma che permettta di sfruttare il territorio, senza esternalizzazioni.
      I settori più promettenti a mio avviso restano la produzione energetica da fonte rinnovabile e l'agricoltura di alta qualità. Oltre alle tecnologie avanzate in cui abbiamo ancora eccellenze (robotica, elettronica specializzata, difesa, moda, ecc)
      Occorre tanto lavoro normativo. Occorre non ripetere le esagerazioni dei megaimpianti FV in mano a grandi multinazionali che si beccano i contributi. Occorre un'effica opera di difesa a livello internazionale dei marchi italiani. Imponendo anche alla UE politiche di protezione del prodotto originale (ormai di potere di scambio ne abbiamo ad abundatiam! Basta minacciare che rimettiamo B al governo che subito ci concedono tutto!)

      Dopo la fase di disgregazione del sistema parassitario precedente si apre ora la fase di ricostruzione di un sistema funzionale. Benissimo anche l'idea di partire dalla scuola con interventi serii e mirati all'edilizia e alla preparazione. Senza più promesse di allargare lo spazio per altre cattedre finte. Finalmente.
      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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      • Insomma BE come la giri la rigiri la frittata , non c'è niente da fare . Con le regole che sono state imposte in europa dalla politica monetaria della Germania , non si avanti per l'Italia.

        Non c'è niente da fare , prima o poi dobbiamo uscire dall'euro, non dall' europa o dal mercato unico.
        Il tentativo di Renzi mi sembra solo un tentativo di un principiante allo sbaraglio , ma vediamo a cosa porterà, se fallisce questo tentativo si dovrà per forza uscire dalla zona euro.

        Ma mi pare che questo gioco dello spread sia ad uso e consumo dei grossi capitalisti e delle banche che agevolano o contrastano un determinato governo , a secondo se gradito o meno.
        Mi sembra che i pupari che muovono miliardi, sono quelli che controllano tutto dalle energie alla economia alla occupazione allo spread.
        Credo che vi sia sotto sotto un progetto per acquisire con poco , azioni o beni degli stati e quindi anche dei cittadini, creando una crisi locale o mondiale .
        Mi spiego meglio se la crisi continua e l'italia rischia il default , una soluzione potrebbe essere vendere dei beni culturali od artistici o monumentali per pagare il debito. Altra soluzione vendere le cose pubbliche , come spiagge, isole , azioni ENI , ENEL, acqua ....
        Naturalmente per arrivare a questo di deve impoverire ancora la gente, tanto da renderla prossima alla elemosina, cosa che stà succedendo , per rendere giustificabile tutto ciò.
        Naturalmente questo gioco vale sino ad un certo punto, ma non troppo, perchè aumentando troppo gli interessi legati allo spread di rischia di mandare in default il paese.
        Ma questo non conviene a chi detiene il denaro e per il momento si accontentano di poco spread, diciamo un minimo, purchè sia sicuro che venga pagato.
        Naturalmente ora BE dirà che questo non è vero.
        Ma secondo me l'unico modo per sganciarsi da questo meccanismo perverso è quello di stampare moneta ed essere indipendenti, pur restando in Europa.
        Ma questo naturalmente non viene consentito, in quanto chi crea i governi, grazie a dei colpi di mano, senza passare attraverso gli elettori o baipassando gli strumenti democratici ...
        Naturalmente ora qualcuno dirà che è il solito complottismo internazionale o delle multinazionali e che non è per niente vero .
        CVD.
        Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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        • non è che c'è niente da fare,ma c'è tanto da fare,negli anni 90 penso era opinione comune che
          avvicinandoci all'europa,ci avrebbe costretto ad adeguarci a delle regole che avrebbero rotto
          l'andazzo italico,il paese è dotato di mille risorse zavorrate da un sistema parassitario,
          oltre a persone che ricevono generose pensioni,ci sono persone che ricevono uno stipendio e non
          fanno niente di utile o hanno una produttività molto bassa,con apparato dirigente pubblico mastodontico
          e inefficiente,
          è mia opinione che più che ritornare alla lira e continuare con le svalutazioni competitive,occorra adeguarci
          al nord europa che a sua volta è appesantito da un welfare che presto non sarà più sostenibile
          per adeguarsi intendo che i servizi debbano avere dei costi standard chi non riesce a raggiungere gli obbiettivi
          va rimosso non trasferito (a casa)
          sono anni che si parla di tagli della spesa pubblica ma si fa sempre prima ad aggiungere nuove tasse
          a naso il nuovo governo sembra volere rimodulare le tasse,col risultato forse anche di aumentare il prelievo
          se devo pagare l'affitto a casa mia non lo accetto,un conto è chiedere 200-300 €,un'altro è dover pagare oltre
          2000 € tra imu e rusco,e i figli per la classe media non possono essere un lusso.
          letta si è risentito per il benservito ma era troppo distante dalla realtà pochi risultati,la nave affonda il
          compito non è facile ma se non si è all'altezza a casa
          renzi è più intelligente guardare fuori dall'italia ma tenere un'orecchio nel paese,se ottiene risultati vince le elezioni
          altrimenti più che il sindaco non torna a fare
          certo la gente perde il lavoro gli pignorano la casa i figli non trovano lavoro cosa gli racconti che ci sono timidi
          segnali di ripresa,intanto gli altri paesi hanno avuto una crisi e poi una ripresa l'italia no e la prossima crisi globale è
          imminente,
          ci vuole un leader che abbia visione di lungo periodo occorrono riforme e mandare a casa molta gente lo status quo
          è insostenibile

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          • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
            Naturalmente ora BE dirà che questo non è vero.
            Ma secondo me l'unico modo per sganciarsi da questo meccanismo perverso è quello di stampare moneta ed essere indipendenti, pur restando in Europa.
            Ma questo naturalmente non viene consentito, in quanto chi crea i governi, grazie a dei colpi di mano, senza passare attraverso gli elettori o baipassando gli strumenti democratici ...
            Naturalmente ora qualcuno dirà che è il solito complottismo internazionale o delle multinazionali e che non è per niente vero .
            CVD.
            In effetti a me pare proprio così. Spiace.
            Banche, multinazionali e compagnia hanno svariati torti e hanno commesso enormi errori (normale, sono guidate da umani anch'esse), ma la follia complottista che si immagina la cupolona che vuole affamare la gente a me ricorda con sinistra precisione le grandi bufale inventate dai demagoghi di ogni epoca per sobillare la popolazione. Hitler è andato al potere anche grazie a una capillare campagna di individuazione del "nemico" allora rappresentato dagli ebrei, ricordiamocelo.
            Questa moda imperante della fuga dall'euro come unica ricetta per uscire dalla crisi a me pare soltanto un suicidio economico e il fatto che sia portata avanti dai settori più "popolari" della società non mi sembra assolutamente una garanzia di correttezza. Anzi, a costo di apparire snob ed elitario, confesso che non mi hanno mai entusiasmato le "rivoluzioni che partono dal basso" quando per basso si intende il circolo delle massaie o dei pensionati attivi.
            Questi movimenti hanno l'antipatica abitudine di negare le proprie responsabilità, quando poi succede quello che molti prima avevano previsto. Quando ci fu il referendum sul nucleare ci furono molti che avvertirono che le cose avrebbero dovuto procedere con gradualità (come stanno facendo i paesi più avanzati) se anche si decideva di virare su altre fonti. Invece la furia popolesca ha imposto il blocco immediato, con il bagno di sangue economico conseguente ed ampiamente previsto. Ma, come al solito, la politica è stata costretta a non caricare la gente responsabile della scelta con le tariffe energetiche conseguenti, con le solite scuse della socialità, caricandole quasi totalmente sulle imprese. Il peccato originale del costo energetico alle aziende che in certi periodi ha sfiorato il 60% (dicesi SESSANTAPERCENTO!!) in più dei concorrenti europei ed internazionali è alla base di una grossa parte di perdita di competitività delle aziende. Cosa di cui ora tutti si accorgono e si "indignano"!
            La cosa giusta da fare era accettare la volontà popolare espressa (per quanto furbescamente e incostituzionalmente) dalla gente e scaricarne il costo sulle bollette dei PRIVATI. Mantenendo per le aziende il costo internazionale. Avremmo avuto una decisa spinta verso il risparmio energetico e la decrescita per i tanti esperti di politica energetica da bar senza penalizzare le imprese. Doppio risultato positivo.
            Nel caso dell'uscita dall'euro credo occorra essere cristallini verso i tanti entusiasti di strada.
            L'uscita dall'euro ha l'unico aspetto positivo di determinare un crollo del valore della nuova lira (svalutazione immediata, probabilmente intorno al 40% o 50% anche grazie alla salvifica ripresa della stampa a tutto spiano dei folgietti colorati!) con conseguente aumento di competitività dei prezzi dei prodotti fatti in Italia. Ma avrà l'effetto negativo di determinare un pari incremento dei costi dei prodotti importati. Ovvio no? Petrolio, gas e carbone (tutti importati!) costeranno di più. Ogni prodotto necessario all'attività di molte aziende, industriali, artigiane, autonome che provenga dall'estero costerà di più e sono tanti ora col mercato europeo aperto eh!
            Cosa significa? Ovviamente un immediato aumento di TUTTI i prezzi, tariffe, costi del mercato. Mentre, altrettanto ovvio è il sicuro blocco di stipendi e soprattutto pensioni. Anche perchè è molto facile che l'uscita dall'euro determini un crollo della richiesta di titoli di stato dall'estero. Con conseguente crisi di liquidità immediata che col tempo verrà anche riassorbita (forse...) dalla ritrovata competitività industriale, ma che nel frattempo esploderà sicura.
            Anche la speranza del ritorno in Italia delle aziende perse è molto, molto, discutibile. L'uscita dall'euro se non accompagnata dalla profonda liberalizzzione del mercato del lavoro e dalla revisione delle norme burocratiche e fiscali, non è garanzia automatica di ritrovata competitività del territorio. E' molto probabile che a quel punto le regioni vicine, come austria, slovenia, ecc. adotteranno politiche ancora più accoglienti per mantenere le imprese.
            Se ci aggiungiamo il fatto che sindacati e lavoratori si aspetteranno (illusoriamente, temo) che una parte dei profitti derivanti dalla discesa dei costi sia tramutata in aumenti salariali e quindi aumenterà a dismisura la conflittualità, ecco servita la frittata di un paese che sarà visto come rischioso per investimenti sia dall'interno che dall'esterno.
            Ovvio che, da autonomo con solo mercato interno e quindi senza vantaggi da esportazione, io non ho alcuna intenzione di "assorbire" gli aumenti dei costi, ma vista la già delicata situazione di equilibrio dei bilanci, ormai al pelo della sostenibilità fiscale con la attuale pressione, ogni aumento dovrà essere scaricato sulle tariffe. Incrociando le dita nella speranza che questo non blocchi del tutto la domanda. Nel caso è evidente che l'unica alternativa per abbassare i prezzi sarà quella di intervenire pesantemente sui pochi costi su cui si potrebbe ancora intervenire. Quindi in pratica quasi esclusivamente sul lavoro dipendente residuo! E così faranno tutti! Il settore dei servizi interni sarebbe la prossima ecatombe occupazionale. Probabilmente (ma è un auspicio) alleviata in parte da una ritrovata occupazione industriale.
            Tutto ciò ammesso e assolutamente NON concesso che l'uscita dall'euro non comporti un definitivo crollo del mercato dei titoli, con prima la necessità di un aumento esponenziale dei tassi di rendimento offerti (e già questo potrebbe mangiarsi gran parte dei risparmi da svalutazione!) per arrivare addirittura a un defautl con consolidamento del capitale. Cosa che gli innamorati delle stampanti non considerano se non con un ingiustificato ottimismo proveniente dagli
            "esempi" di Argentina e Islanda. Ma in Argentina la cosa ha provocato un drastico crollo nella povertà di milioni di pensionati e reddito fisso di basso livello, solo in parte (e temporaneamente a quanto pare) compensata dalla crescita corposa degli anni successivi. Inoltre l'Argentina aveva una necessità di spesa pubblica molto ridotta rispetto a quella italiana attuale e un'economia reale non avanzatissima, ma che può contare su enormi risorse naturali che l'Italia NON HA! Eppure è anch'essa vicina al fallimento di nuovo, mentre paesi vicini come il Brasile stanno crescendo a doppia cifra.
            Cioè... io sono anche comprensivo nei riguardi della sfiducia di molti nelle ricette economiche tradizionali. In effetti la cura impostaci ha determinato anche danni ed è ormai ora che i governi italiani si facciano sentire specie con i paesi più "furbastri" tipo la Germania che cerca di sfruttare clichè e stereotipi italiani (che in gran parte ci siamo anche cercati) per aiutare le proprie produzioni a scapito delle nostre. Ma che la Merkel debba essere ricondotta al suo posto NON significa che allora la cura più furba è la ricetta Grillo-Salvini. E quelli che la sostengono devono capire bene che se qualcosa va male sarà molto, molto arduo a quel punto dire "Ma il potere di acquisto di pensionati e dipendenti deve essere difeso". Occhio a fare gli apprendisti stregoni economici...
            Ultima modifica di BrightingEyes; 01-03-2014, 13:20.
            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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            • Altri economisti sono di tutt'altro parere . Basta leggere su moli blog quello che dicono.
              Nessun disastro economico da te prospettato con il vantaggio di stampare moneta come fanno USA , Inghilterra,Giappone, che hanno un debito maggiore del nostro .
              Avere paura del cambiamento è questo che frena l'economia .
              Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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              • ". I"Banche, multinazionali e compagnia hanno svariati torti e hanno commesso enormi errori (normale, sono guidate da umani anch'esse), ma la follia complottista che si immagina la cupolona che vuole affamare la gente a me ricorda con sinistra precisione le grandi bufale inventate dai demagoghi di ogni epoca per sobillare la popolazione. Hitler è andato al potere anche grazie a una capillare campagna di individuazione del "nemico" allora rappresentato dagli ebrei, ricordiamocelo
                In realtà la politica europea a favore delle banche sta affamando la popolazione. Che sia una cupolina o cupolona cambia poco la realtà dei fatti.
                Tu come lo spieghi?
                Questa moda imperante della fuga dall'euro come unica ricetta per uscire dalla crisi a me pare soltanto un suicidio economico e il fatto che sia portata avanti dai settori più "popolari" della società non mi sembra assolutamente una garanzia di correttezza. Anzi, a costo di apparire snob ed elitario, confesso che non mi hanno mai entusiasmato le "rivoluzioni che partono dal basso" quando per basso si intende il circolo delle massaie o dei pensionati attivi.
                Tu forse non te ne rendi conto, ma questo periodo è assolutamente inutile, forse solo provocatorio, ma non dice assolutamente nulla. Non è funzionale al dibattito. Il fatto di denigrare chi la pensa in modo diverso da te ti fa solo guadagnare altri nemici, tipo il circolo delle massaie e i pensionati attivi.
                Quando ci fu il referendum sul nucleare ci furono molti che avvertirono che le cose avrebbero dovuto procedere con gradualità (come stanno facendo i paesi più avanzati) se anche si decideva di virare su altre fonti. Invece la furia popolesca ha imposto il blocco immediato, con il bagno di sangue economico conseguente ed ampiamente previsto. Ma, come al solito, la politica è stata costretta a non caricare la gente responsabile della scelta con le tariffe energetiche conseguenti, con le solite scuse della socialità, caricandole quasi totalmente sulle imprese. Il peccato originale del costo energetico alle aziende che in certi periodi ha sfiorato il 60% (dicesi SESSANTAPERCENTO!!) in più dei concorrenti europei ed internazionali è alla base di una grossa parte di perdita di competitività delle aziende. Cosa di cui ora tutti si accorgono e si "indignano"!
                BE io n so su quali basi ti abbiano scelto come moderatore, ma sparare queste stupidaggini in Energetica Ambiente dovrebbe meritarti una sospensione decennale. Possibile che con tutte le informazioni che ti sono state fornite sui costi del nucleare te ne esci con queste amenità da spiaggia di Formentera?
                E' inutile che fai interventi logorroici di questo tipo, rigfletti e pensa e poi cerca di condensare, sintetizzare. Mi ricordi il buon Battaglia che sostiene che il terremoto e le alluvioni sono colpa del fotovoltaico. Lascia perdere se non sai cosa scrivere, è meglio.
                :rain:L'uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo costruirebbe una trappola per topi.
                (Albert Einstein):preoccupato:

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                • Originariamente inviato da snapdozier Visualizza il messaggio
                  ".
                  BE io n so su quali basi ti abbiano scelto come moderatore, ma sparare queste stupidaggini in Energetica Ambiente dovrebbe meritarti una sospensione decennale. Possibile che con tutte le informazioni che ti sono state fornite sui costi del nucleare te ne esci con queste amenità da spiaggia di Formentera?

                  Vedo che il "sistema Grillo" continua a funzionare. Non la pensi come me? Sei fuori.
                  Le informazioni giuste sono quelle che dice il capo, tutti gli altri sono a Formentera, pagati dai petrolieri, per scrivere fregnacce.

                  Originariamente inviato da snapdozier Visualizza il messaggio
                  Mi ricordi il buon Battaglia che sostiene che il terremoto e le alluvioni sono colpa del fotovoltaico. Lascia perdere se non sai cosa scrivere, è meglio.
                  Non mi risulta che il buon Battaglia abbia mai scritto cose del genere, ma tu sarai così gentile da citarmi la fonte di questa raffinata informazione
                  Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
                  Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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                  • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                    Altri economisti sono di tutt'altro parere . Basta leggere su moli blog quello che dicono.
                    Certo. Occorre però capire bene cosa si propone. Molti (La mezza patacca dei Premi Nobel che consigliano di uscire dall'Euro) sono critici con l'euro come idea e come funzionamento imposto salla Germania (e su questo siamo in molti d'accordo!!) ma si guardano bene dal proporre avventure di prospettiva non così sicura.
                    Altri, come Bagnai, sostengono l'uscita immediata, ma pongono precise condizioni di "tutela sociale" che sono di chiara matrice ideologica e che mirano (si illudono in realtà!) di "appaltare" alla parte di popolazione "antipatica" il costo maggiore. In parole semplici sogna di imprenditori che accettano di contrarre gli utili per non caricare la svalutazione sugli stipendi, di ricorso massiccio alla leva del debito (tanto torna nostro e nessuno può più dirci niente se andiamo al 200% del PIL invece che al 120%... d'altronde il Giappone lo fa da anni no?) e il solito, immarcescibile cavallo da tiro del recupero dell'evasione con magari annessa una bella patrimoniale "espansiva"!
                    Ovviamente il tutto con una sana politica di recupero del lavoro su base keynesiana all'italiota con mega-assunzioni a pioggia di tecnici e operai per mettere mano al dissesto idreogeologico, assistenti al tecnico e all'operaio per aiutarli nel mettere mano, consulenti all'assistente per consigliare su dove mettere mano, supervisori per controllare come si mette mano, vice-supervisori per assicurarsi che le mani siano molte ecc. ecc.
                    Senza dimenticare, mi pare ovvio, un "sano" recupero delle tante belle tradizioni sindacali il cui costo sarebbe del tutto sostenibile con la stampa dei nuovissimi foglietti colorati, finalmente nostri!
                    Io, per carità, non ho la competenza necessaria per controbattere le tesi di questi economisti sinfonici (in contrapposizione a quelli clarinettistici pro-euro secondo le battute di Bagnai) e confermo da subito, senza alcun dubbio, che se la rivoluzione porterà l'Italia a una situazione giapponese di debito elevatissimo (quasi tutto interno peraltro e già qui forse un pò più di fatica a convincere gli italiani a investire solo nei neo-Bot potrebbe esserci, o sbaglio??), ma con crescita continua e con le aste dei BTP sold out con tassi inferiori a quelli attuali (cosa che promette Bagnai) sarò il primo a spingere felice il carro del vincitore!!
                    Dico solo e lo dico CHIARAMENTE, che non ho alcuna intenzione di sacrificare altre porzioni del già fiscalmente iper-taglieggiato reddito a utopie salvifiche comunitarie alla "volemose bene semo tutti fratelli"! Se la realtà dovesse mai dimostrare a quelli che non han paura del cambiamento che il loro tenore di vita ha subito un notevole crollo mentre quelli di altri è calato meno... saranno quelli che non han paura del cambiamento a doversi smazzolare la cosa eh!
                    Ricordate bene che il vero motore della crisi attuale sta nella MANCANZA DI LAVORO PRODUTTIVO e che se è vero che una svalutazione potrebbe ridare fiato alla competitivtà dei prodotti italiani verso i tedeschi non credo proprio che basti a rendere la produzione italiana di nuovo competitiva con quelle dei paesi orientali o dell'est.
                    Un'azienda italiana potrebbe avere molti vantaggi dal mantenere la produzione in paesi a basso costo, il mercato di riferimento nell'area euro e la sede in Italia. Anzi, credo che una situazione del genere sarebbe un disastro per la Germania! Ma non è garantito che il disoccupato italiano ne trarrebbe un vantaggio poi così enorme eh! E l'idea che allora se l'azienda sta di nuovo guadagnando allora possiamo "tosarla" un altro pò la vedo molto velleitaria in un'Europa che manterrebbe comunque frontiere molto aperte e libertà di insediamento. Non è che se la Fiat agisce come agisce lo fa solo in base all'antipatia verso Landini & c. eh!
                    Sia chiaro che il mondo imprenditoriale e autonomo italiano non è assolutamente più nelle condizioni di "assorbire" bagni di sangue decisi dalla gente comune.
                    Chi sbaglia ora PAGA. Anche se non ha paura!
                    Ultima modifica di BrightingEyes; 02-03-2014, 11:43.
                    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                    • Caro Tersite ben tornato. Se sei ancora in Svizzera e hai problemi con la ricezione della TV italiana ti sei perso gli exploit del buon Franco Battaglia a Linea notte dopo l'alluvione mi sembra della Garfagnana o delle cinque terre e poi più recentemente dopo l'alluvione in Sardegna. E' stato veramente uno spettacolo surreale, neanche Dalì si è mai avvicinato a tanto. Sul nucleare fai due conti sui costi di Fukushima. Non so cosa c'entri Grillo, probabilmente è diventato trendy citarlo a sproposito.
                      :rain:L'uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo costruirebbe una trappola per topi.
                      (Albert Einstein):preoccupato:

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                      • Originariamente inviato da snapdozier Visualizza il messaggio
                        Possibile che con tutte le informazioni che ti sono state fornite sui costi del nucleare te ne esci con queste amenità da spiaggia di Formentera?
                        Al solito tu appioppi ad altri l'opinione che ti sei convinto debbano avere. E poco importa che non sia reale. Il bagno di sangue NON è stato dovuto alla maggiore o minore conveniennza del nucleare (che comunque nel 1987 era fatto assodato ed accettato da tutti, infatti nessuno allora, nemmeno le forze ecologiste, osavano affermare la poca convenienza, ma puntavano tutto anche giustamente sulla pericolosità), ma a una decisione improvvisa ed avventata che andava a ribaltare decenni di programmazione di politica energetica distruggendo interi settori industriali e obbligando l'Italia a una improvvisa dipendenza quasi assoluta dall'estero. Cosa che tutti sanno ha comportato l'aumento rapidissimo della bolletta nazionale con ricadute pesanti sui costi aziendali.
                        Mica dico che non dovessmo uscirne! Dico quello che tutti dicono all'estero. "Avreste dovuto avviare un processo graduale e soprattutto non scaricarne i costi sulle sole aziende per evitare contraccolpi elettorali". La Germania e gli altri paesi che si stanno allineando a questa visione, che continuo a ritenere la giusta via fra Battaglia e l'econaif da circolo delle massaie, hanno seguito la stessa strada, ma senza l'impatto devastante sulla competitività aziendale interna. E proseguono su questa strada in quanto ORA si sono anch'essi convinti della minor convenienza del nucleare.
                        La spinta alla diffusione delle rinnovabili non la fai accettando ogni bufala che circola...
                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                        • Originariamente inviato da snapdozier Visualizza il messaggio
                          ti sei perso gli exploit del buon Franco Battaglia a Linea notte dopo l'alluvione mi sembra della Garfagnana o delle cinque terre e poi più recentemente dopo l'alluvione in Sardegna. E' stato veramente uno spettacolo surreale,
                          Me lo sono perso, ma bisogna distinguere su cosa ha detto in generale, cosa è stato riportato nel servizio, e cosa ha capito snap.
                          Probabilmente sono cose abbastanza diverse; un articolo di giornale a sua firma o un suo libro sarebbero inequivocabili.
                          Per quanto riguarda i costi del nucleare non posso che quotare Bright (se non l'hai ancora cacciato): molti stati europei hanno il nucleare, molti hanno deciso di uscirne, ma con cautela, molta cautela, direi sospetta cautela!
                          Gli unici in gamba siamo stati noi: chiuso tutto dall'oggi al domani.
                          Visto che dalla pattuglia di testa della UE, nel frattempo, siamo finiti nelle retrovie ( meditiamo di ritirarci), probabilmente non siamo così furbi come crediamo di essere.

                          Originariamente inviato da snapdozier Visualizza il messaggio
                          Non so cosa c'entri Grillo, probabilmente è diventato trendy citarlo a sproposito.
                          In effetti la tecnica di eliminare il dissenso con la cacciata dissenziente è vecchia come il cucco.
                          Anche Tersite è stato cacciato a calci in c... dell'assemblea achea per aver osato osservare che delle corna di Menelao non gliene fregava nulla.
                          Grillo è solo il penultimo ad averla usata.
                          Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
                          Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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                          • No Tersite, Battaglia era ospite in trasmissione e ha detto che la colpa dell'alluvione era degli installatori del FV con uno dei suoi ragionamenti per cui va famoso.
                            Sul fatto che chi è stato nominato in un gruppo, se non condivide più le scelte del gruppo, se ne vada, non mi sembra che ci sia nulla di poco democratico. Forse bisognerebbe ragionare invece che seguire l'onda.
                            Vedi la indipendenza del singolo eletto avrebbe senso se fossero stati eletti, il problema è che sono stati nominati e sono in parlamento con una legge dichiarata incostituzionale. Quando hanno accettato l'incarico hanno sottoscritto un accordo, se il mio datore di lavoro mi chiede cose sulle quali non sono d'accordo semplicemente mi licenzio. Il problema è che al parlamento vanno i nominati e non gli eletti.

                            BE sul nucleare nel 1987 ti sei perso qualcosa. Io all'epoca ho fatto circa 115 interventi pubblici, spesso assieme a Gianni Mattioli o con Giorgio Cortellessa o con Massimo Scalia. In Italia la battaglia sul referendum era stata vinta attraverso l'opposizione di numeri e cifre agli atti di fede. Spesso mi sono confrontato con "tecnici ENEL" che di fronte all'evidenza balbettavano e tacevano. L'economicità del nucleare è sempre stata un puro artifizio contabile. Il costo di smaltimento delle centrali è ancora oggi da definire anche per Latina, Garigliano e Trino e come allora non si ha idea di come stoccare le scorie. Il fatto che il Garigliano fosse già stata chiusa perché adeguarla alle normative antisismiche era di fatto impossibile e anche il fatto che fosse stata costruita senza adottarle la dice lunga su come si facevano i conti. Il nucleare civile è stata una scelta legata esclusivamente all'armamento nucleare e solo omettendo i costi della filiera del combustibile e del ritrattamento si vendeva la favola della convenienza. Gli USA cessarono il programma dopo Tree Miles Island quando nessun investitore ritenne più conveniente il nucleare. Il nostro errore è stato di non proseguire nel programma di ricerca sulle rinnovabili, negli anni '70 eravamo primi al mondo per eolico e fotovoltaico, e adesso di jnuovo nell'abbandonare la possibilità dell'indipendenza energetica quando ormai c'eravamo arrivati.
                            :rain:L'uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo costruirebbe una trappola per topi.
                            (Albert Einstein):preoccupato:

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                            • http://it.paperblog.com/franco-battaglia-eolico-e-solare-responsabili-dell-alluvione-in-liguria-677969/


                              N
                              on riesco a trovare il filmato. Anche sulla rete si perde qualcosa-

                              http://www.energeticambiente.it/ai-c...battaglia.html
                              :rain:L'uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo costruirebbe una trappola per topi.
                              (Albert Einstein):preoccupato:

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                              • La battaglia del referendum è stata vinta grazie agli esperimenti degli ucraini e ai loro splendidi risultati. Senza Chernobyl i numeri e le cifre avrebbero lasciato molti indifferenti. E comunque io ormai sono convinto da tempo che la scelta di un ritorno al nucleare sarebbe ormai sbagliata e inutilmente costosa, non rivanghiamo l'ovvio. Ma in quell'anno abbiamo gettato via diversi bambini con l'acqua indubbiamente sporca e lo sanno tutti.
                                La crescita notevole dei costi energetici negli anni successivi è stata dovuta anche, se non soprattutto, alla emergenza di approvvigionamento che ci ha costretto a accordi commerciali poco convenienti per la debolezza contrattuale. Inoltre interi settori industriali si sono ritrovati inutili e diverse aziende, come Ansaldo, ne hanno pagato le conseguenze per anni.
                                Se eri a fianco di quelli che hai citato sei stato allora uno dei venditori di fumo dell'epoca. In quanto tutti ricordano benissimo le affermazioni granitiche sulla certezza che un settore FER ancora acerbo e per nulla economico potesse supplire alla richiesta.
                                Ripeto, giusto lo scopo finale, ma ci si doveva arrivare gradualmente e con grande attenzione per l'industria.
                                Invece si è preferito scommettere e quando sono iniziati ad arrivare i conti si è gestita la cosa "all'italiana" (cioè come gli economisti alla Bagnai pretenderebbero di gestire l'uscita dall'euro), scaricandone ogni costo sulle partite IVA per non inimicarsi la massa votante.
                                Liberissimi tutti di non crederci, tanto la situazione non cambia.
                                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                • Un'intervista datata 2011, pubblicata su un sito sponsorizzato da Sorgenia (quella che procura numerosi clienti a Bright).
                                  Molto attuale ed affidabile. Comunque mi pare che abbia affermato che i miliardi spesi per il FV potevano essere spesi più convenientemente per la difesa del territorio.
                                  Se ne può parlare senza scomodare Dalì.
                                  Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
                                  Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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                                  • BE talvolta sei penoso. Resta con le tue convinzioni, non sempre il confronto porta alla crescita, talvolta uno resta granitico nelle proprie convinzioni. Se non ci fosse stata la convinzione che il futuro era nelle FER oggi non ci sarebbe il 30% di energia elettrica da rinnovabili e, nonostante tutto, la certezza che il futuro è nelle FER.
                                    Tersite cosa vuoi che ti dica? Battaglia ha dichiarato in TV e l'ho sentito direttamente come circa altri 900.000 italiani che l'alluvione era colpa degli installatori di FV, ma ha sempre i suoi fans. Ognuno è libero di pensarla come vuole, se permetti a me fa sorridere e provare compassione.
                                    :rain:L'uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo costruirebbe una trappola per topi.
                                    (Albert Einstein):preoccupato:

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                                    • peccato che per il momento i miliardi spesi sono dei propietari degli impianti,in quanto alla difesa del territorio
                                      basterebbe un pò di buon senso,se si costruisce sotto colline friabili o in aree golenali poi perchè dovrebbero
                                      presentare il conto a me

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                                      • Originariamente inviato da pox1964 Visualizza il messaggio
                                        peccato che per il momento i miliardi spesi sono dei propietari degli impianti,
                                        I quali, mi si dice, contano di recuperare i soldi spesi in pochissimi anni grazie agli incentivi governativi.
                                        Suppongo che tali incentivi provengano, in parte, anche dalle mie tasche.
                                        Originariamente inviato da pox1964 Visualizza il messaggio
                                        se si costruisce sotto colline friabili o in aree golenali poi perchè dovrebbero
                                        presentare il conto a me
                                        Perfettamente ragione, anzi dovrebbero essere condannati a rimuovere i detriti delle loro costruzioni distrutte.
                                        Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
                                        Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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                                        • Mi pare che si stia divagando dal tema del thread. Provo a tornare in argomento. L'analisi degli errori del passato, che sia condivisa o meno, serve solo ad evitare di continuare a commetterli. Quel che è indubbio è che di errori l'Italia ne ha fatti a iosa, in campo energetico ed economico, tant'è che ora si trova ad obbedire alle disposizioni altrui, non essendo in grado di mostrare risultati di miglioramento, anche dopo le cure da cavallo dei passati governi (di ogni segno e sfumatura). Il vero obiettivo delle lobby finanziarie (cupole vere o presunte che siano) è mettere le mani sui nostri risparmi privati, non direttamente, ma attraverso l'imposizione di ulteriori tasse da parte dei nostri governi. In modo graduale, per effetto di questa emorragia, che non crea ripresa, ma solo ulteriore sfiducia a tutti i livelli, il Paese sarà in pochi anni completamente in mano altrui (vedi già ora grande distribuzione e filiera della chimica-farmaceutica). Che l'Italia abbia il destino di terra di conquista a me non sta affatto bene, anche perché abbiamo la potenzialità di diventare un modello eccellente di quello che la società del futuro può e deve diventare. Basta guardare ad un orizzonte temporale di lungo periodo, per lasciarci alle spalle i piccoli calcoli di convenienza elettorale e programmare un futuro inevitabile, senza subirlo nel peggiore dei modi quando si materializzerà. Il futuro ci riserva carenza di materie prime a buon mercato, carenze idriche, carenze energetiche, probabili drastiche mutazioni del clima a livello globale, con possibili variazioni catastrofiche a livello locale. Se la miopia della nostra classe dirigente continuerà ancora a lungo, la speranza che i nostri figli e nipoti possano avere una vita dignitosa naufragherà insieme all'insipienza ed all'ingordigia di chi arraffa sempre e comunque l'uovo di oggi.

                                          PS: Si possono avere opinioni diverse senza essere messi al bando o considerati nemici. Nessuno ha la verità in tasca.

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                                          • Si, qui la divagazione dal tema, peraltro piuttosto vasto ed elastico, a volte diventa esagerata.
                                            Riprovo anch'io a tornare sul pezzo.
                                            Non vorrei tanto soffermarmi sulle rilfessioni universali, ma sul piccolo orticello italiano.
                                            Se è vero, come è vero, che nessun miracolo può far tornare competitiva una produzione basata su un costo del lavoro iperbolico, è però vero che esistono molte aree da esplorare dove questo fattore è meno critico.
                                            Ad es. io ritorno sempre sul tema della "produzione diffusa".
                                            A parte le daitribe ormai fuori corso sul nucleare, a tutti qua pare evidente che i vantaggi ambientali della FER siano ormai accompaganti da una crescente competitivtà economica della produzione da FER.
                                            E' vero che esistono ancora sussidi, che tanto fanno girare le scatole a Tersite , ma proprio questi sussidi hanno dimostrato senza ombra di dubbio che FUNZIONANO. Non tanto nel determinare l'installazione degli impianti (quello è ovvio!), ma nel determinare un calo dei costi che nel caso del FV è stato più un crollo.
                                            Se l'industria non riparte. NON RIPARTE! E' del tutto inutile sprecare miliardi di sovvenzioni a pioggia per incentivare la nascita di aziedne che appena cessano i sussidi chiudono perchè del tutto furoi mercato come costi o delocalizzano!
                                            Ma spingere FORTEMENTE sulla prospettiva di assorbire parte della cosiddetta "forza lavoro" nel settore della produzione energetica per me vale la candela.
                                            Servono sussidi. CERTO! OVVIO! Ma non è che non facendolo questi li risparmiamo!! Perchè escono comunque sotto forma di sussidi alla disoccupazione o alla povertà!
                                            Alla famiglia senza lavoro il sapere che il kWh costa 0,25 invece che 0,30 non cambia una virgola!
                                            Quindi a mio parere uno dei primi obiettivi da chiedere sarebbe una politica di investimenti nel settore della rete e gestione della smart grid! Ovviamente senza ricorrere a nuove tassazioni per fnanziarle, ma scaricando i costi sulla tariffazione energetica ai privati.
                                            Lo so che non è una proposta "simpatica" come quella di cacciare a calci nel culone la Merkel, ma resta meno rischiosa alla fine.
                                            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                            • Per chi crede (o spera?) che l'attuale calo del famigerato spread sia solo un caso e che l'azione, certo depressiva e pesante, dei governi Monti e Letta abbiano solo peggiorato la situazione è utile leggere bene questo articolo:
                                              Tutti pazzi per i bond dell'Eurozona. Ma la classifica del debito estero premia l'Italia e boccia la Spagna - Il Sole 24 ORE
                                              Purtroppo la finanza è ancora quella che detta le regole economiche globali. Ma se già Draghi si convincesse a fare una pernacchia alla BundesMerkel e cessasse la cosiddetta "sterilizzazione del debito" l'Italia sarebbe in pole per sfruttare (quel poco che è possibile, ovvio) al massimo la piccola ripresa.
                                              Ormai le riforme necessarie le conoscono tutti, anche in Italia. Si tratta solo di capire che i grandi sacrifici impostici negli anni passati non devono andare sprecati con qualche idea avventata. L'occasione di restituire un pò di competitivtà al paese è la maggiore da decenni e non va sprecata.
                                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                              • Farò la figura del cinico, ma non conviene ai così detti Paesi virtuosi (tra cui non va certo collocata la Francia) che l'Italia torni a marciare, per non averla come competitor sui mercati esteri. Non ci si dimentichi che l'Europa intera è in recessione e questa è già di fatto diventata una guerra tra poveri, dove conta meno la realtà (il debito estero totale) e molto di più la percezione (o meglio gli interessi della finanza, che può guadagnare solo quando ci sono grosse variazioni, anche se predica stabilità). Che l'Italia debba fare ancora tanto è innegabile, che sia un rischio per l'Europa, ed in particolare per i Paesi virtuosi, è una menzogna messa in giro per interessi evidenti, pur se rigorosamente inconfessati.

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                                                • Non so sai, miradoc, se davvero non convenga a tutti che l'Italia, come Spagna, Grecia e Portogallo, tornino ad essere un minimo competitive.
                                                  Non è sempre detto che l'essere super-esportatori alla lunga non divenga uno svantaggio (certo, relativo.)
                                                  Ora anche la Germania (La Stampa - Berlino ammette: “Export eccessivo, crea danni e rischi per tutta l’Eurozona”) pare essersi resa conto che essere indissolubilmente legata mani e piedi ai paesi PIIGS potrebbe non essere una grossa furbata in caso di crollo delle stesse economie.
                                                  La Germania ha bisogno di un mercato europeo ricco e stabile per esportare.
                                                  Io, a memoria, non ricordo di aver mai visto tanta pubblicità in TV per le auto tedesche, con addirittura proposte di acquisto a rate per le Porsche! In Economia il competitor spesso è anche cliente e a nessuno conviene lasciar morire di fame il cliente!
                                                  “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                  • Certo che questa è bella .
                                                    Bravo il nostro Renzi , ha detto a Bruxell :" Basta compiti a casa per l'Italia . L'Italia sa quello che deve fare ".
                                                    Bravo Renzi !
                                                    Solo che mi viene da ridere ...
                                                    Come ... quando c'erano i professori (Monti, Fornero ecc ...), andavamo (Monti andava) in Europa a prendere i compiti da fare a casa ; invece ora che c'è Renzi (l'alunno di Monti) siamo noi a dettare i compiti.
                                                    Buona questa , mi vien da ridere , aahaahaah........
                                                    Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                    • Siamo noi a dettare i compiti?
                                                      Eh... non credo proprio sai?
                                                      L'Italia sa quello che deve fare certo. Lo ha già chiarito Renzi elencando le cose che vuole fare. Ma queste sono ESATTAMENTE quelle che l'Europa richiede. Contenimento della spesa pubblica, a cominciare dai salari pubblici, contenimento della spesa pensionistica, aumento della flessibilità del lavoro e diminuzione della tassazione sul lavoro, aumento della produttività e stimolo alla crescita, riforma della PA e della politica per eliminare gli sprechi e i privilegi, lotta all'evasione e alla corruzione, ma anche la riduzione graduale del debito pubblico. Anzi quest'ultimo punto resta primario e la commissione ha chiarito bene che se il governo riuscirà a dare crescita riducendo la tassazione esagerata sulle aziende parte del margine recuperato dovrà andare ad abbassare il debito.
                                                      Altrimenti sarà la commissione a intervenire direttamente imponendo le misure necessarie.
                                                      Insomma ormai siamo tutti "figli di troika" per dirla all M5S e Renzi ha perfettamente ragione a dire che questa è l'ultima occasione.
                                                      Stavolta il gioco del gattopardo non servirà. Non so se ci sia molto da ridere, ma concordo che è meglio prenderla con ottimismo. Anche perchè le alternative tipo il rifiuto dell'euro a molti continuano a sembrare salti nel buio pericolosi, nonostante i pareri degli economisti alla Bagnai.
                                                      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                      • Altro piccolo contributo di idee che, a mio parere, potrebbero davvero cambiare qualcosa senza fare la solita farsa dei "rivoluzionari restauratori":

                                                        Jobs Act, cosa non va - Panorama

                                                        Credo anch'io che sarebbe ora di sperimentare qualche via nuova per restituire alle aziende la possibilità di assumere, sacrificando parte di quella mole di pseudo-pressione fiscale contributiva che è ormai pseudo in quanto NESSUNA azienda può sopportarla e quindi, di fatto, è solo teorica sui nuovi assunti e ha ancora una realtà solo per i lavoratori con anzianità.
                                                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                        • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                                          Siamo noi a dettare i compiti?
                                                          E' solo una spocchioneria di Renzi.

                                                          L'Italia sa quello che deve fare certo.
                                                          Non credo proprio.

                                                          Contenimento della spesa pubblica, a cominciare dai salari pubblici, contenimento della spesa pensionistica,
                                                          Bella pensata , già lo stipendio è stato dimezzato dall'euro, portiamo alla fame il 70 % della popolazione.

                                                          aumento della flessibilità del lavoro e diminuzione della tassazione sul lavoro,
                                                          Cioè libertà di licenziare .

                                                          Diminuizione della tassazione con quali soldi?


                                                          aumento della produttività e stimolo alla crescita,
                                                          Come si aumenta la produttività se non si vende niente?.

                                                          riforma della PA e della politica per eliminare gli sprechi e i privilegi,
                                                          privilegi dei politici o dei cittadini?

                                                          lotta all'evasione e alla corruzione,
                                                          vorrei vedere come.

                                                          ma anche la riduzione graduale del debito pubblico.
                                                          Ottima idea con quali soldi ?

                                                          Anzi quest'ultimo punto resta primario e la commissione ha chiarito bene che se il governo riuscirà a dare crescita riducendo la tassazione esagerata sulle aziende
                                                          Come riduci la tassazione , i soldi da dove li prendi ?

                                                          Anche perchè le alternative tipo il rifiuto dell'euro a molti continuano a sembrare salti nel buio .......
                                                          Non ti preoccupare è solo questione di tempo , ma prima o poi usciremo dall'euro.
                                                          Segnati questa data e tra qualche anno ne riparliamo.
                                                          Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                          • La "libertà" di licenziare è sempre stata legata a un patto, un contratto. Io ti pago in cambio di una prestazione lavorativa.
                                                            E' una ovvia illusione ideologica, che purtroppo ha attecchito solo in Italia, l'idea che ci sia un qualche modo astuto per "obbligare" qualcuno non solo a sottoscrivere quel contratto (cosa che i giovani si stanno rendendo conto non è affatto detta!), ma addirittura a sostituirsi allo stato come garanzia di benessere. Invece che lo "stato sociale" in Italia negli anni 70 ci si è illusi di avere inventato la "azienda sociale", cioè l'obbligo per le aziende di mantenere il livello di benessere ritenuto adeguato a proprie spese per grandi masse.
                                                            Era illusorio e non c'entra un fico con l'attenzione al VERO stato sociale che la nostra Costituzione imporrebbe e che molti altri paesi adottano.
                                                            Lo stato sociale consiste nel proteggere TUTTI i cittadini, senza distinzione di sesso, razza, genere, età e TESSERA nel taschino, dai rovesci della vita e dalle angherie dei più furbi. Siano essi imprenditori senza scrupoli siano essi furbastri scansafatiche in cerca del posto parassitario garantito. Le distorsioni a favore dei primi sono obbrobi da combattere esattamente come le distorsioni a favore dei secondi. E le distorsioni in un mercato comportano sempre un prezzo che qualcuno paga. Nel caso Italia le distorsioni grottesche del mercato del lavoro hanno portato a una iper-protezione assurda, costosissima e del tutto ingiusta di alcune fasce di età a scapito delle generazioni giovanili che nel sistema iper-protetto architettato dai padri per incatenare le aziende semplicemente non ci entrano perchè le aziende si guardano bene dall'assumerli.
                                                            Se vogliamo usare un pò di sarcasmo è la conferma che il diavolo fa le pentole, ma si scorda sempre i coperchi. Succede anche ai diavoli sindacalizzati evidentemente!
                                                            Il problema non stà nella rigidità in uscita, ormai ampiamente risolta dalle aziende, ma nel blocco in entrata!
                                                            Nessuno licenzierà mai tuo figlio dal contratto a tempo indeterminato, ma solo perchè nessuno lo assumerà a tempo indeterminato se le cose restano così. Stai pure tranquillo! E non vedo proprio perchè l'abolizione del contratto a tempo determinato, come ipotizza Renzi, dovrebbe cambiare le cose. Se rimane il rischio di non potersi liberare del dipendente l'azienda non lo assumerà. Avremo solo una serie di rescissioni di contratto dopo 3 anni invece che dopo 6 mesi. Se vi soddisfa... benissimo!


                                                            Si può fare e si dovrebbe fare come fanno in centinaia di altri paesi. Lagnarsi di come sono scemi i nostri governanti e portare ad esempio i governanti olandesi (tanto per fare un esempio considerato "valido" da tutti e confermato dal successo economico) bloccandone però subito ogni riforma che segua l'esempio olandese (come è stato per la legge Biagi) non era una furbata micidiale e le conseguenze si pagano ora!

                                                            Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                                            Diminuizione della tassazione con quali soldi? ...Ottima idea con quali soldi ? ...Come riduci la tassazione , i soldi da dove li prendi ?.
                                                            Vedo che il problema "dove prendiamo i soldi" ti angoscia come angoscia tutti.
                                                            Il problema in realtà è FALSO e basterebbe rispettare la Costituzione per capirlo.
                                                            Lo stato è una comunità di individui che si danno delle regole. Le trovi scritte in Costituzione. Una delle regole recita "ogni cittadino ha il dovere di CONTRIBUIRE alle spese della nazione in maniera proporzionale alle proprie capacità contributive. Questo CONTRIBUTO (contibuto e NON pagamento!!) viene deciso dal potere legislativo (parlamento) tramite le leggi fiscali che indicano la percentuale di contribuzione a cui ogni cittadino è soggetto.
                                                            Ci siamo fin qui? Credo di si perchè queste cose le sanno più o meno tutti.
                                                            Il difficile però viene ora...
                                                            La Costituzione Italiana dice chiaramente che le spese dello stato vanno decise DAL PARLAMENTO in sede di approvazione della legge di bilancio e VIETA ESPRESSAMENTE (art. 81)di inserire nuove tassazioni in sede di legge di bilancio!! Ammette solo in pratica il ricorso al debito per ulteriori spese decise (cosa che ha portato all'esplodere del debito e ora in pratica vietataci dall'Europa!).
                                                            Cioè, in paroline semplici, le tasse vanno decise A PRIORI in base a un calcolo percentuale sulle effettive capacità del contribuente.
                                                            Una tassazione "logica" di un reddito può essere del 25% - 30% - 40% anche 50% del reddito se parli di redditi medi. Si può arrivare a aliquote elevatissime del 70% come in Francia e in passato USA per una soglia di redditi altissimi se vuoi. Ma quello è!! La risultante della percentuale su tutti i redditi prodotti determina un 'entrata (il "tesoro" secondo la definizione originale costituzionale) E QUELLO E'!!
                                                            QUELLO per la Costituzione RESTA il TOTALE a cui il parlamento può fare riferimento per decidere come distribuire le spese!! A parte quello c'è solo (sempre se ci atteniamo alla Costituzione Italiana, ovvio!) il ricorso al debito!!
                                                            Quindi un esecutivo è del tutto libero e costituzionalmente del tutto a norma nel decidere una tassazione del 30% invece che del 40%. Soprattutto in un caso di grave crisi come quella attuale dove TUTTO il mondo che non dice "fesserie" continua a ripetere da anni che la pressione fiscale e contributiva sul lavoro è TROPPO ELEVATA e va diminuita per permettere la ripartenza della crescita!! Non c'è AFFATTO una qualsiasi norma, civile, morale e tantomeno costituzionale che obblighi il governo a "trovare i soldi" necessari a compensare una diminuzione della tassazione! Questa si fa proprio per DIMINUIRE il costo dello stato sulla produzione di reddito! Chisssenesbatte se molti poi si chiedono "si, ma ora con che soldi ci pagheranno il nostro orticello?"!!
                                                            Sarà poi compito del parlamento suddividere il tesoro nelle voci di spesa ritenute indispensabili e semmai tagliare sprechi, privilegi della casta, TAV, F35, pensioni d'oro e facce di bronzo etc. etc.!
                                                            D'altronde il concetto che sta alla base dovrebbe essere facilmente comprensibile anche ai bambini. Le entrate fiscali, poichè provengono dalla produzione di ricchezza della nazione, sono sempre proporzionali a questa. In una fase di crisi intensa le entrate possono ovviamente scendere ed infatti lo fanno. La pretesa che questo non influisca sulle uscite è tipica della mentalità ideologica che ha prodotto il disastro attuale!
                                                            In fase di crisi il carico fiscale sulla produzione DEVE SCENDERE semmai! Non aumentare!! Altrimenti è comprensibile anche a un bambino che se ad un'azienda in crisi di incassi che sta cercando di contrarre le spese tu imponi un carico fiscale più elevato perchè hai più bisogno di soldi la stessa impresa potrebbe passare la linea della "non redditività" e trovarsi costretta a licenziare, delocalizzare o chiudere!
                                                            Guarda che lo hanno ormai capito persino i vertici sindacali (non proprio tutti, ma vabbè... hanno già ingoiato tanti di quei batraci che non infieriamo). Che difatti dopo aver imposto di fatto il soffocamento dell'economia reale con tasse e contributi per finanziare un'idea utopica di lavoro ora si sono convertiti in massa alla nuova moda dello "spostare la tassazione sulle rendite finanziarie".

                                                            Quindi alle tue domande, comuni a moltissimi oggi, non si può rispondere che in un modo.
                                                            Io governo decido di diminuire la tassazione. Punto. Il "dove troviamo i soldi" NON è un problema che puoi pormi, perchè è una sciocchezza incostituzionale soltanto domandarselo!
                                                            Semmai dovrai chiedere al parlamento quali spese manterrà e quali taglierà con i soldi che l'azione del governo avrà prodotto!! Se le entrate totali italiane nel 2015 saranno di 100 miliardi inferiori al 2014... sarà compito del parlamento decidere come spendere i 700 miliardi disponibili. Il fatto che nel 2014 ce ne fossero disponibili 800 è una notizia forse triste, ma COSTITUZIONALMENTE è così che si dovrebbe fare!
                                                            Poi a quel punto le varie categorie e lobbies si faranno sentire e sarà responsabilità dei parlamentari decidere se sia davvero più equo tagliare le pensioni minime e mantenere intatti gli stipendi d'oro dei manager! E sarà compito della società civile semmai controllare e sferzare i parlamentari a fare le scelte giuste! E se i soldi mancano poi la gente si in.. albera davvero. Altro che grillini! La spending review la farebbero direttamente le massaie a furor di popolo!
                                                            Lo so che è una visione utopistica ed illusoria. In realtà è molto più facile fare credere ai creduloni amanti delle "fesserie", come dici, che compito del governo è andare a inventarsi nuove tasse che possibilmente colpiscano sempre "gli altri" o continuare nella girandola di riforme e controriforme che, molto gattopardescamente, fingano di cambiare tutto per mantenere i privilegi di ciascuno.
                                                            Ma alle tue domande la Costituzione Italiana le risposte la dà da decenni. Se poi preferite ignorarla e ritenete che vi serva solo per sventolarla in piazza quando si tratta di contrastare ogni ipotesi che "disturba" il quieto vivere... fate voi.
                                                            Ma occhio che uscire dall'euro, sempre che si faccia, difficilmente comporterà anche l'uscita totale dell'Italia dalla UE. E molto difficilmente l'Europa accetterà un ritorno dell'Italia alle vecchie abitudini, tanto care ai nostri sindacalisti e politici di riferimento! Con o senza euro!
                                                            Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                                            Bella pensata , già lo stipendio è stato dimezzato dall'euro, portiamo alla fame il 70 % della popolazione.
                                                            I salari pubblici negli anni 50 erano il 30% più bassi dei privati. La cosa era accettata senza problemi perchè si riteneva che la sicurezza del lavoro e garanzia della puntualità dei pagamenti, oltre alla pressochè totale mancanza di pressioni competitive e disciplinari, compensasse ampiamente il differenziale. Oggi, anche grazie all'iperattività degna senz'altro di miglior causa dei complici ideologici togati, il costo del lavoro pubblico è schizzato a vertici sconosciuti negli altri paesi civili sorpassando di gran lunga il privato.
                                                            Intervenire si potrebbe, eccome. Senza portare alla fame nessuno. Ad esempio basterebbe copiare altri paesi e parificare il contributo previdenziale che versa lo stato (cioè è REGALATO dagli altri cittadini che lavorano!) a quanto versa il dipendente. Contributo che ora è circa triplo rispetto a quello del dipendente eh! Per 4 milioni di posizioni (contando tutti quelli che prendono stipendi dallo stato) a 32.000€ medi sono malcontati circa 20 miliardi! La cosa non influirebbe per nulla sullo stipendio, ma solo sul calcolo pensionistico futuro. E io resto convinto che in uno stato che sta condannando alla fame pensionistica (qui sul serio!) milioni di giovani precari la notizia che le pensioni pubbliche subirebbero una decurtazione importante sia del tutto senza importanza! E non mi interessa affatto il punto di vista dei lavoratori pubblici. E' contemporaneamente scontatissimo e senza alcun peso etico. Che uno si "indigni" perchè mi sono stufato di regalargli 3/4 dei contributi mentre io mi devo pagare il 100% di ogni euro che prenderò di pensione è notizia che mi lascia serafico come un budda di marmo, guarda!
                                                            La solfa poi che l'euro ha dimezzato gli stipendi fa parte delle famose "fesserie" di cui ti piace trattare. Lo stipendio LORDO (cioè quello vero!) italiano non è affatto diminuito con l'euro. Semmai è aumentato. Quello che è diminuito è il potere di acquisto dello stipendio NETTO, semmai. Ma questo deriva, direttamente e senza deviazioni, dallo spropositato aumento di costo del lavoro e di tassazione!
                                                            Se aumenti il costo del lavoro aumenti il costo di ogni prodotto. Negli anni 70 lo compensavi con l'aumento dello stipendio (cosa che faceva salire l'inflazione, ma perlomeno manteneva inalterato il potere d'acquisto). Ora non si può più. Puoi illuderti che sia colpa del perfido euro, ma in realtà basta guardare seriamente gli indici economici per capire che l'euro non ha indebolito per nulla lo stipendio. Prova a confrontare quanto dovevi pagare in lire per acquistare un televisore, una lavatrice o qualsiasi altra cosa prodotta in paesi a valuta più debole (USA compresi!). Prova a vedere quanto costa ora fare un "salto" a New York a fare shopping! Tu non la farai, nemmeno io, ma ti garantisco che c'è gente che può farlo ora (e non certo super-ricchi, ma semplici impiegati statali, giovani, senza figli e con tempo libero) e non si sarebbe nemmeno sognato di farlo prima dell'euro!
                                                            Liberissimo di non crederci, ma prova a fare i conti seriamente e te ne convincerai.
                                                            E' l'economia interna che è crollata in Italia. E senza una decisa sforbiciata alla pressione fiscale sul lavoro non ne usciremo. A me semmai Renzi appare troppo prudente e timido finora in questo campo.
                                                            Ultima modifica di BrightingEyes; 08-03-2014, 10:52.
                                                            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                            • ciao a tutti ... non entro nel merito della discussione ,in quanto troppo ignorante in materia .

                                                              Il mio lavoro effettivo è la conduzione di impianti chimici complessi ad alto rischio di impatto ( denominati cosi' per legge) , e in base ai giorni conduzione di generatori di vapore e servizi generali (stazione di pompaggio aria ed acqua ) ..

                                                              Per la conduzione di questi impianti chimici serve una formazione minima di 18 mesi , questo per svolgere operazioni routinarie .La vera conoscenza impiantistica ed operativita' viene garantita dopo parecchi anni a seconda del soggetto.

                                                              Il soggetto inoltre deve avere alcune patenti e riconoscimenti dei vigili del fuoco .

                                                              Patente gas tossici
                                                              Patente generatori di vapore
                                                              Riconoscimento dei vigili del fuoco per interventi diretti sul campo

                                                              solo la patente per generatori di vapore richiede un tirocinio minimo di 270 giorni lavorativi su una caldaia di media potenzialita' ( fino a 20 T/ora di produzione vapore)

                                                              oltre a questo servono dei corsi teorici di 1 anno ...

                                                              facendola breve ... queste patenti e riconoscimenti sono spese elevate per l'azienda .
                                                              è chiaro quindi che in una azienda tipo questa ( e ce ne sono alcune in tutta italia ) ,il contratto a tempo determinato non esiste proprio (se non quello iniziale di 18 mesi)
                                                              conta di piu' la professionalita' e l'effettiva competenza richiesta per fare il conduttore anche in caso di malfunzionamenti ,esplosioni ,incendi e fughe di gas ...in questo caso il conduttore è in prima linea e deve gestire emergenze di ogni tipo coordinando le operazioni con i colleghi .

                                                              Tutta questa esperienza non puo' farla se non sul campo in svariati anni , quindi un conduttore di questo tipo difficilmente viene rimpiazzato in tempi brevi . in quanto specializzati su quel tipo di impianto

                                                              quel che voglio dire è che il contratto a tempo determinato puo' essere valido solo in alcuni campi ed in altri no. In alcuni casi comunque fa' perdere professionalita' all'azienda stessa ...in altri casi chiaramente toglie le piattole della societa'

                                                              un'altro problema che vedo per questi contratti è la sensazione di instabilita' economica che sorge nel soggetto , l'impossibilita' di programmare un futuro sereno ,l'impossibilita' di ottenere prestiti o mutui per prendere la casa o la macchina ad esempio ...

                                                              non è un bel vivere ma soprattutto diviene difficile procreare .... la prima domanda che sorge è ...come faro' a mantenere mio figlio? riusciro' a dargli da mangiare ? tra 6 mesi avro' ancora il lavoro oppure i servizi sociali mi toglieranno i figli ? ...e tante altre domande

                                                              anche questi aspetti sono da valutare e prendere in seria considerazione (secondo me)

                                                              cordialita'

                                                              Francy
                                                              Ultima modifica di Mr.Hyde; 08-03-2014, 11:30.

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