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  • Zagami, se un maestro del copia-incolla, prova dirci cosa pensi tu, leggi qualcosa di differente.
    Je suis Charlie e amo mamma e papà.

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    • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
      l'euro ha svalutato il valore di acquisto delle persone , pensionati e stipendiati del 50 % ,
      !!!
      Originariamente inviato da pox1964 Visualizza il messaggio
      per l'euro ormai la frittata è fatta e dobbiamo tenercela quello che abbiamo perso non lo recuperiamo più
      Io non credo sia stato l euro in se a far alzare i prezzi dal 2002/3 in poi,ma più precisamente il settore commercio che è settore del economia che se non controllato sà benissimo farti i conti di ciò che hai in tasca per sapere cosa chiederti.Mai di meno.E non hanno pietà se uno può e uno no,tanto fanno la media.Se sperate che tornando alla moneta nazionale i prezzi tornino quelli di allora dovete fare i conti con questo settore del economia che è un pò(ma solo un pò) diverso dalla finanza pura.E senza dover arrivare alle economie "programmate" le soluzioni ci sarebbero.Ma chi riesce a farlo?Se invece ciò che vi preme è per il signoraggio,la cosa non cambia di molto sono solo altre banche che ci guadagnano,perchè non è che se il denaro lo stampi in italia il bot/btp lo vendi tutto agli italiani e poi per poter stampare moneta devi garantirla.Altrimenti torniamo alla carriola di marchi* kg patate di B.E.
      ..

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      • Originariamente inviato da diezedi Visualizza il messaggio
        Io non credo sia stato l euro in se a far alzare i prezzi dal 2002/3 in poi,ma più precisamente il settore commercio che è settore del economia che se non controllato sà benissimo farti i conti di ciò che hai in tasca per sapere cosa chiederti.
        Bene se non è stato l'euro all'ora i prezzi perché non sono aumentati prima ?
        O è stato tutto un progetto delle solite lobby affaristiche di passare all'euro per cercare la scusa di aumentare i prezzi ?
        Aumentare i prezzi non è stato certo un affare per nessuno in quanto si sono ridotti i consumi .

        X MGC .
        quello che penso lo dico ad ogni rigo , basta leggere , tornare alla lira , il copia incola è riportare le stesse parole che dicono gli economisti che sono contro l'euro e sono tanti.
        Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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        • Monti a Dimartedì spiegava come ha accettato la sfida di governare questo paese, che era sul baratro, e che se non ci fosse stato lui non ci sarebbe stato il governo Letta e poi il governo Renzi e tutto lo studio ad applaudire. Poi ha fatto l'esempio di una pensione di circa 1500 euro netti e quindi di quanto prende in più con il contributivo a scapito della fiscalità collettiva. Naturalmente non una parola sul suo vitalizio da senatore a vita per il quale non ha mai versato un euro di contributi.
          Con il suo governo, egr. sig. Monti, ha ritoccato in negativo tutti gli indicatori economici di questo paese, e chi dopo di lei ancora peggio, quindi, quando parla di baratro, di cosa parla?
          Lasci perdere la politica, e si goda quello che gli italiani le hanno regalato, loro malgrado quello che ha avuro senza alcun merito!
          Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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          • zagami;119626579]
            Bene se non è stato l'euro all'ora i prezzi perché ... sono aumentati... ?
            Secondo me è stata la branca del economia chiamata commercio che ha profittato del occasione per lucrare a più non posso,non l euro in se tesso.E penso anche che lo rifarebbe nel caso di un ulteriore variazione di denominazione monetaria.Se non sono stati in grado( scientemente o no)di controllare allora,cosa ti induce a pensare che oggi lo siano.Per esperienza????Io non credo proprio
            Aumentare i prezzi non è stato certo un affare per nessun
            ???.Come mai ricchi sono sempre più ricchi?
            ..

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            • Il problema che non va in questa storia è uno e molti . Se il commerciante ha aumentato i prezzi ed a seguire lo hanno fatto artigiani e professionisti ed industriali , non altrettanto lo hanno potuto fare gli impiegati a stipendio fisso .
              Una pizza margherita costava 3-4 mila lire , ora costa 4 euro .
              Questo lo ha potuto fare il pizzaiolo , tanto chi è quel padre che non compra una pizza al figlio per 4 euro ?
              Un medico specialista ginecologo privato , prima prendeva 100 mila lire a visita , ora ne prende 100-120 euro o anche più a visita .
              Ma chi è quel marito che non spende 100 euro per la moglie incinta ? Sarebbe visto come un irresponsabile o menefreghista .
              Idem un avvocato o un muratore o meccanico o idraulico o elettricista .
              Tutti questi hanno adeguato i prezzi e vanno avanti e forse la crisi non la sentono e dicono che che se ne frega , anche io aumento prezzi .
              Ultima modifica di experimentator; 11-06-2015, 15:32.
              Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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              • Originariamente inviato da diezedi Visualizza il messaggio
                Come mai ricchi sono sempre più ricchi?
                Perchè il sistema fiscale penalizza il lavoro (tassato dal 50 al 70%, rispetto alla speculazione finanziaria 10-20%). L'investitore diventa più ricco perchè chi lavora paga le tasse anche per lui. Inoltre si tende a tutelare amministrativamente il ricco ed il grande per legge. Inoltre l'accumulo di ricchezza (patrimonio) viene tassato meno che la sua creazione (reddito). In tal modo chi ha ha sempre di più. E' un sistema che poteva funzionare fino al 1900, quando le risorse erano sufficenti per tutti. Oggi bisognerebbe tassare il patrimonio più del reddito, in modo da pemettere ai lavoratori di godere dei frutti del loro lavoro, evitando gli enormi accumuli finanziari.

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                • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                  Il problema che non va in questa storia è uno e molti . Se il commerciante ha aumentato i prezzi ed a seguire lo hanno fatto artigiani e professionisti ed industriali , non altrettanto lo hanno potuto fare gli impiegati a stipendio fisso.
                  Sono anni che ci ripeti questa solfa ridicola, ma non è che ripetendole all'infinito le cose diventino più reali eh!
                  Questa storiella dei perfidi autonomi che avrebbero "approfittato" dell'euro per raddoppiare i prezzi era e resta una FAVOLA!
                  E' solo un comodo stratagemma per scaricare sugli "altri", i cattivi della situazione, tutte le colpe di un sistema che invece trova moltissime responsabilità nelle categorie che in molti, qui come da altre parti nell'oceano internet, si vorrebbero "innocenti"! e cioè dipendenti e soprattutto pensionati!
                  La cosa in realtà mostri di averla perlomeno orecchiata quando copincolli questo "Ecco perche’ reputo essenziale, la gestione di un ritorno alla LIRA con una classe politica decente (non dico eccellente), che sappia contenere e ridurre la spesa pubblica, fare le riforme e le dismissioni, contenere l’inflazione su valori decenti e ridurre tasse e burocrazia sui produttori."
                  Al di là del solito panegirico sul ritorno alla lira (che rassegnatevi pure, NON ci sarà!) i punti salienti ci sono quasi tutti:
                  1) Ridurre la spesa pubblica (a casa mia vuol dire TAGLIARE! O ci sono altri significati reconditi??)
                  2) Fare le riforme (quali pensate che siano queste sempre citate "riforme"?? l'abolizione della Fornero? Beh, vi sbagliate! E di grosso pure!)
                  3) Fare le dismissioni (significa privatizzare, quindi trasformare in privati molti contratti di dipdendente ora pubblici! Con le inevitabili conseguenze sui livelli occupazionali! Non mi pare di ricordare amnifestazioni di giubilo da parte dei pubblici dipendenti alla notizia di una singola privatizzazione... o sbaglio?)
                  4) Contenere l'inflazione
                  5) Ridurre le tasse
                  6) Ridurre costi e intralci burocratici
                  Un governo decente (diciamo pure eccellente visto il livello medio italiano degli ultimi decenni) che riuscisse a mettere in atto QUESTE misure risolleverebbe l'Italia con lira, euro, dracma o soldi del monopoli!

                  Le categorie autonome NON hanno avuto alcun particolare vantaggio maggiore dall'entrata nell'euro di ogni cittadino italiano! La bubbola del medico che porta la tariffa a 100€ dalle 100.000 lire del giorno prima lo capisce un bambino che è RIDICOLA!
                  Io sono un medico, del privato. Bene! Poniamo che la mia tariffa ora siano questi 100€!
                  Qualcuno sa spiegarmi perchè io non potrei domani entrare in studio e decidere che da quel momento è di 200€?? O, perchè limitarsi... 400€?? Magari 800€!!
                  E perchè non dovrebbe farlo l'idraulico sotto casa??
                  Per quale motivo, di grazia, dovrebbe agevolarmi in questo senso il cambio di moneta?? Si dà per scontato che il paziente delle 15.00 sia così fesso da non accorgersi che le 100.000 lire di ieri sono la metà dei 100€ di oggi??
                  Ma finiamola di raccontarci sciocchezze! Se fosse possibile decidere a capocchia i prezzi tutti li triplicherebbero! E' la normale concorrenza che fa da prima misura di calmiere. E i dati Istat sono lì a dimostrare che l'entrata nell'euro ha semmai CALMIERATO la dinamica di aumento dei prezzi, e la cosa è facilissimamente dimostrabile controllando i dati dell'inflazione! Che, ricordo a chi non l'avesse ancora capito, è legata in maniera indissolubile all'aumento dei prezzi!! L'idea che possa esserci inflazione al 2% e prezzi raddoppiati è una megasciocchezza da blog sulle scie chimiche! Se in Italia i prezzi fossero raddoppiati la prima a gridare alla truffa sarebbe stata la Germania, visto che un'inflazione del genere l'avrebbe danneggiata! O vogliamo davvero raccontarci che l'Istat è stato così bravo da ingannare anche tutta l'Europa??

                  Stipendi fissi e pensioni hanno subito una decurtazione di potere di acquisto??
                  Certo che l'hanno subita! Ma uguale se non inferiore a quella subita da OGNI reddito da lavoro! Anche, anzi soprattutto AUTONOMO!!
                  E da cosa è stato determinata questa decurtazione? Dalla PRESSIONE FISCALE E CONTRIBUTIVA!! Obbligata per finanziare scelte di spesa del passato a cui anche dipendenti e pensionati di allora hanno contribuito attivamente! Con scelte, decisioni e soprattutto con sapienti chiusure di occhi!

                  Il netto in busta NON è, nè sarà MAI, un indice con importanza sociale inappellabile! E' solo il "ciò che resta" del VERO pagamento del lavoro e cioè il costo del lavoro!
                  E' sul costo del lavoro che l'azienda tara i suoi calcoli! Oggi un dipendente che costa (cioè GUADAGNA) 3000€ mette in tasca di netto forse 1400€!
                  Nel 1995 metteva in tasca 1.200.000 lire, ma ne costava 2.000.000!!
                  Sembrava una furbata astutissima ai vari sindacalisti italioti anni 70-80 scaricare sulle aziende ogni costo contributivo e fiscale, vero? Peccato che poi i prezzi siano decisi dal COSTO LORDO del lavoro e NON dal netto!
                  Se il pane lo fa un operaio che mi costa 2.000.000 di lire e lo posso vendere a 2000 lire al chilo quando l'operaio mi costerà 3000€ l0 potrò vendere (che vada bene...) a 3€ al chilo! Ci siamo fin qui???
                  Bene! Se ho un netto di 1.200.000lire potrò comprare 600 chili di pane! Se ho un netto di 1400€ ne potro comprare 467 chili!!
                  Ecco come si spiega la perdita di potere d'acquisto SENZA i ridicoli complotti sulle cupole carbonare dei panettieri che si riuniscono a mezzanotte dietro il cimitero per mettersi d'accordo sul raddoppio dei prezzi!!!

                  L'entrata nell'euro ha semplicemente fatto crollare il castello di furbate italiane su cui si reggeva gran parte di questo gigantesco carosello truffaldino che poi si andava di fatto a scaricare sul debito!!
                  L'Italia è più in difficoltà di altri perchè ha sbagliato PRIMA dell'euro! Portando in pochissimi anni il debito dal 50% al 120%!
                  L'entrata nell'euro ha avuto un solo grande effetto negativo e cioè l'impossibilità del ricorso al debito!
                  Difatti uno dei ronzini di battaglia di tanti che vogliono il ritorno alla lira sta proprio nell'illusione che senza più il controllo UE un governo possa allegramente riprendere a far debito stampando soldi in proprio!
                  Questo è RIDICOLO!!
                  Ci sono stati che hanno debiti elevatissimi. USA e Giappone ad es. Perchè? Perchè gli investitori degli altri paesi danno loro il credito che meritano!
                  L'Italia non è in alcun modo paragonabile. Uscire dall'euro renderebbe il finanziamento molto più oneroso e resta tutto da dimostrare che la cosa verrebbe compensata dalla ripresa da svalutazione!
                  Inoltre se pensate che visto che la neo lira svaluterà del 40% e la benzina aumenterà del 45% (perchè succederà questo! Lo sapete vero?) allora le aziende private o ancora di più lo stato si affrettino ad aumentare stipendi e pensioni anche solo del 35% siete più illusi di quanto apparite!
                  NON succederà! Come non è MAI successo in nessun altro default.

                  Che l'euro abbia grandi pecche e stia favorendo eccessivamente la Germania lo sanno tutti, non servono gli economisti turbo-keynesiani de borgata per scoprirlo!
                  Ma il ritorno alla lira NON sarebbe affatto così vantaggioso come vedo molti si illudono!
                  Non per tutti almeno!
                  Lo sappiamo tutti benissimo che l'industria italiana potrebbe avere una spinta dalla svalutazione, ma non sono più gli anni 70-80 e non credo che gli altri paesi resterebbero a guardare ammirati! Se la Grecia uscirà vedremo quali dazii la UE imporrà ai prodotti greci! Ne dovrà comprare di yogurt Putin per tenerli a galla!
                  Originariamente inviato da Smilzo Visualizza il messaggio
                  Perchè il sistema fiscale penalizza il lavoro (tassato dal 50 al 70%, rispetto alla speculazione finanziaria 10-20%).
                  Splendida sintesi.
                  Il problema sta TUTTO QUA!
                  Per decenni in Italia si è tartassato il lavoro! Anche senza che molti se ne accorgessero, paradossalmente!
                  Infatti la scelta di ipertassare il reddito deriva da precise scelte che erano approvate e supportate proprio dalle potentissime organizzazioni sindacali!
                  Il sindacato italiano ha ritenuto, ingenuamente, che il furbo meccanismo del "sostituto d'imposta" permettesse di alzare gradualmente la tassazione sui redditi senza andare ad impattare più di tanto sullo stipendio netto.
                  L'idea alla base è sempre stata sintetizzabile in questo meccanismo:
                  "Se oggi l'azienda paga 2000 e al lavoratore vanno 1500 faccio si che lo stipendio venga aumentato del 10% lordo e la tassazione aumentata di un 20%! Così il lavoratore si troverà a guadagnare 1600 e lo stato icnasserà più tasse dall'azienda, che tanto è ricca e comunque se ne deve stare!".
                  Questo ragionamento era un boomerang. Finchè le aziende trovavano produttivo assumere e pagare, perchè avevano comunque utile, la cosa volava spedita in avanti.
                  Ma tutto è basato sul contributo aziendale! Se le aziende vanno in crisi e riducono la contribuzione non resta che tagliare i servizi o tartassare ulteriormente le poche che resistono per trovare le risorse!
                  Ma ovviamente... se tartassi il reddito prodotto ti troverai a tartassare anche i redditi da lavoro dei dipendenti!! Che subiranno una perdita di potere d'acquisto, quindi avrai una diminuzione dei consumi, quindi le aziende avranno meno mercato!!
                  Ecco confezionata una ottima ricetta per una crisi che non avrà alcun bisogno del supporto del perfido euro!

                  Modi per uscirne?
                  Per me uno solo. Spostare parte consistente del prelievo DALLA produzione (lavoro in senso lato) ALLA rendita. Finanziaria, immobiliare e pensionistica.
                  Vuol dire in parole povere ridurre di un buon 30% la tassazione sui redditi da lavoro (TUTTI!!), dimezzare il prelievo previdenziale sulle aziende (dall'attuale abnorme 25% a una media europea del 15% almeno), ricalcolare TUTTE le pensioni in retributivo e riliquidarle in base ai contributi versati mantenendo indenni solo quelle al di sotto dei 1200€ netti, inserire una patrimoniale molto leggera, ma seria e ineludibile, sui patrimoni liquidi. Ed ovviamente portare a fondo una seria politica di tagli della spesa pubblica.
                  Ultima modifica di BrightingEyes; 12-06-2015, 23:00.
                  “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                  • Io sono sempre più convinto del ritorno alla lira ed analizziamo dal punto di vista finanziario.

                    8) FINANZA – STABILITA’ E STRUMENTI DI FLESSIBILITA’ FINANZIARIA: secondo me vince la LIRA
                    Eccoci arrivati al secondo vero vantaggio dell’EURO: entrare in un sistema piu’ forte e stabile, dove le nostre debolezze sono compensate dalla forza altrui, e non siamo sottoposti a crisi periodiche.
                    Questo vantaggio e’ stato indubbio nei fatti nel periodo 1996-2008. Dal 2008 non e’ piu’ vero.
                    Abbiamo rinunciato a TUTTI gli strumenti di flessibilita’ cui dispone una nazione sovrana: Banca Centrale, possibilita’ autonoma di stampare, fare QE e muovere i tassi. Sono i tradizionali strumenti cui dispone una nazione per gestire l’ordinario e lo straordinario. Tali strumenti vengono prontamente mossi da una nazione nel suo interesse ed al momento opportuno. Ebbene, nel passato, arrivava una sana crisi, si muovevano i tassi, c’era panico, partiva la speculazione, la Banca d’Italia stampava e difendeva la Lira, e poi alla fine svalutava. Tutti gli indicatori oscillavano, e dopo un po’ tutto tornava ad un equilibrio. Sembrava talvolta un film horror, ma aveva una sua logica. Nel caso peggiore avremo fatto default (e solo Dio sa, se cio’ non sarebbe stato meglio o peggio).
                    Quanto sopra, sacrificato senza uno straccio di referendum all’EURO, moneta STATUS SYMBOL, che ci avrebbe garantito la protezione alle insidie della finanza anglosassone cattiva ed ingiusta.
                    Ora, qualcuno mi spiega nel 2008-2012 quali protezioni reali abbiamo avuto? Niente QE, niente stampa, polemiche infinite, classi politiche nazionali che si sbranano, la Germania che si rifiuta di garantire per gli altri e chiede misure che manderebbero in recessione pure la tigre Cinese. In sintesi, non solo non siamo protetti, ma siamo pure con le mani legate, completamente privi di strumenti di flessibilita’ per azioni sul breve periodo, destinati alla deindustrializzazione, ad una poverta’ crescente, ad essere cucinati a fuoco lento, e ciliegina sulla torta, pure derisi.
                    Ebbene, personalmente (e qui lo ripeto: personalmente!), credo che l’EURO e’ una costruzione alle cui spalle abbia una BABELE ed appare evidente anche a persona che di finanza capisce poco (tipo me) che questa crisi si risolvera’ solo in ultima analisi mettendo assieme destini, potere, debiti e quant’altro (ho dubbi che la Germania accettera’ mai, e comunque anche se fosse ci sono ostacoli politici e burocratici non da ridere) o con una disgregazione. Ebbene, ritengo che tornare ad avere tutti gli strumenti di flessibilita’ finanziaria (Banca centrale, Tassi, stampa, QE, etc), dia maggiori garanzia che restare nel Limbo in attesa di qualcosa (la garanzia finanziaria complessiva da parte tedesca ed OK di 17 parlamenti ad una serie di step inevitabili in caso di creazione degli Stati Uniti d’Europa) che difficilmente arrivera’.
                    Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                    • Ciao a Tutti...
                      Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                      Se il commerciante ha aumentato i prezzi ed a seguire lo hanno fatto artigiani e professionisti ed industriali , non altrettanto lo hanno potuto fare gli impiegati a stipendio fisso.
                      Vincenzo, i commercianti gli artigiani, ecc., devono fare i conti con le leggi di mercato, con il fisco, la burocrazia,ecc,ecc.
                      Davvero credi che uno si alza la mattina e dice:ma si, oggi voglio guadagnare di più e tiro su i prezzi, cosi divento ricco????
                      Ti sfuggono alcuni dettagli che sono alla base delle leggi del mercato. Oggi più che mai si devono fare i conti con un mondo globalizzato, dove per scoprire chi vende quel dato prodotto/servizio al prezzo migliore, s'impiega al max pochi secondi e SICURAMENTE non lo si andrà a comprare da chi lo vende più caro. Non trovi?
                      Quindi, come dici, aumentare i prezzi produrrà un drastico calo delle vendite e l'estinzione precoce, altro che diventare ricchi!!!
                      Questo fattore di "ricerca prezzi", ormai fa parte del vivere quotidiano della stra grande maggioranza delle persone. Prova ne è che anche la casalinga, la nonnina, ecc, controllano le offerte dei volantini o fanno un controllo web delle quotazioni migliori.
                      Nel settore abbigliamento/calzature ad esempio, addirittura molti vanno a provare il prodotto che più gli aggrada dal negozio sotto casa e poi invece lo acquistano on line perché magari risparmiano 10,00€ (situazione vista più volte personalmente).
                      Come vedi la tua teoria del commerciante/artigiano "furbo" non solo non ha ragione di esistere, ma casomai è esattamente il contrario. La moria di posti di lavoro di questi ultimi anni è la prova provata che per continuare a competere con la dura legge del mercato, le aziende hanno dovuto tagliare e tagliare ancora; e quando non c'è più niente da tagliare si taglia purtroppo il personale. In pratica per tenere la barca a galla si sacrifica qualcuno meno indispensabile spalmando il lavoro di questi sui rimanenti.
                      La stessa cosa sta accadendo anche ne settore pubblico!! Molti servizi infatti vengono appaltati a ditte esterne (spesso cooperative) in modo da rendere più economico ed efficiente il servizio. Il fantomatico "posto fisso" ormai è solo un glorioso e nostalgico ricordo dei "tempi d'oro", cosi come le baby pensioni e i privilegi vari, appannaggio di sistemi clientelari (mafiosi) che sicuramente non hanno contribuito e non contribuiscono a migliorare il funzionamento del sistema Italiota.
                      Sarebbe ora (ma qualcosa già si muove in tal senso) che si inizi a valutare la professionalità di ogni lavoratore del sistema "stato", attivando tutta una serie di sistemi di controllo, valutazione e test, atti a garantire la qualità del lavoro svolto e la preparazione del soggetto in questione, che si trasforma poi, in una migliore o peggiore qualità del servizio erogato. Quest'ultimo punto nel mondo delle imprese è sempre più la norma, anche perchè se non produci reddito inevitabilmente chiudi bottega.

                      Saluti
                      Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                      • Originariamente inviato da renatomeloni Visualizza il messaggio
                        Davvero credi che uno si alza la mattina e dice:ma si, oggi voglio guadagnare di più e tiro su i prezzi, cosi divento ricco????
                        Ti sfuggono alcuni dettagli che sono alla base delle leggi del mercato. Oggi più che mai si devono fare i conti con un mondo globalizzato, dove per scoprire chi vende quel dato prodotto/servizio al prezzo migliore, s'impiega al max pochi secondi e SICURAMENTE non lo si andrà a comprare da chi lo vende più caro. Non trovi?
                        Scusa allora sono io che vivo in un altro pianeta , io vivo in Sicilia , tu credo in Sardegna .
                        A me risulta che una pizza margherita costa 4 euro , mentre una volta costava 3500 lire , ti risulta ? Per non parlare di altre pizze sino 8-10 euro .
                        Io una lattuga la compravo 200 lire , ora 0.50 euro . Idem altra frutta .
                        Un paio di scarpe discrete 50 mila lire , buone 100 mila , ora come minimo 100 euro non compri niente .
                        Sarà che dalle mie parti le cose costano di più ? Certo ci sono poi i negozi dei cinesi dove un paio di scarpe lo prendi a 10 euro .
                        Ci dobbiamo servire dai cinesi ? Per la pizza , frutta e verdura purtroppo non ci sono negozi cinesi ed il mangiare si deve pagare tutti i giorni .
                        Anche energia elettrica ,gasolio , IMU, TASI, TARES, si debbono pagare in Italia non in Cina.

                        Quindi, come dici, aumentare i prezzi produrrà un drastico calo delle vendite e l'estinzione precoce, altro che diventare ricchi!!!
                        Il settore alimentare purtroppo sono diventati ricchi alcuni ex mafiosi o collusi a scapito dei stipendi fissi o fessi .Vogliamo parlare del settore auto ? Panda a 14 mila euro ?
                        La moria di posti di lavoro di questi ultimi anni è la prova provata che per continuare a competere con la dura legge del mercato, le aziende hanno dovuto tagliare e tagliare ancora;.
                        Certo aumentando i prezzi si contrae il numero di persone in grado di acquistare , l'industria non trova più a chi vendere i prodotti e chiude o licenzia .
                        E la cosa peggiora sempre di più , sono i padri con stipendio che campano i figli senza lavoro .
                        Come vedi è il gatto che si morde la coda ed andrà sempre peggio, profezia di Montezuma.
                        Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                        • Non voglio entrare in questioni puramente monetarie ma comunque mi pare che anche l euro sia entrato nella solita lotta a chi svaluta di più,con tutto ciò che questo comporta.Ma secondo me è tutto il modo di operare che non và."Giocano" con le vite della gente come una volta(almeno spero che ciò valga anche per noi "popoli sviluppati") mandavano in battaglia la gente per vedere se la tattica funzionava.Io per il momento seguo di più altre vicende,che comportano sicuramente un disavanzo per qualcuno ma altrettanto certamente una perdita per altri.Esternalizzazzioni varie non comprese nel computo naturalmente https://it.finance.yahoo.com/notizie...060000429.html e comunque è tutto un maneggiamento perchè qualcuno comandi sempre più.Chi la spunterà? https://wikileaks.org/tisa/ .Non lo so ma credo di sapere chi ci perderà,molto.
                          Ultima modifica di Peace and Love; 14-06-2015, 12:44.
                          ..

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                          • è proprio questo il punto a livello globale è in atto una guerra strisciante,dove molti giocano sporco,se faccio un parallelo con
                            la mafia,c'era una mafia ancorata a schemi vecchi e consolidati rappresentata da buscetta e suoi compari,poi è arrivata la mafia
                            di toto rina spregiudicata e violenta senza regole,se non quelle che più gli facevano comodo,chi non reagisce in fretta alle mutate
                            condizioni rischia di soccombere,così succede che da qualche parte stampano banconote,le usano per comprare cose che siamo
                            costretti a svendere e li ringraziamo pure,

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                            • Infatti secondo me, io sento odore di puzza , mi sembra che ci sia apposta un progetto globale di impoverimento delle popolazioni dei vari Stati, in modo tale che tutti questi grandi gruppi di capitali riescano a comprare a poco prezzo, parti di territorio o di edifici , senza sparare un colpo , ma rendendo giustificabile la vendita di beni pubblici all'occhio della popolazione ridotta alla fame.
                              Questa è una mia personale opinione , ma stiamo andando in questa direzione.
                              Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                              • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                A me risulta che una pizza margherita costa 4 euro , mentre una volta costava 3500 lire , ti risulta ?
                                Credo che la parabola della pizza margherita ce l'hai già sciorinata perlomeno 12 volte.
                                Anche qui... non è che una sciocchezza ribadita allo sfinimento può ambire a vedersi promossa al rango di "verità innegabile"!
                                Con tutto il rispetto, non frega NULLA a NESSUNO quanto pagavi la pizza. Perchè NON prova nulla! E' una banale diceria da bar ottima per mugugnare un pò fra amici fra una birra e un quartino, ma senza altro valore!!
                                I prezzi hanno avuto un andamento che viene registrato ufficialmente. Dall'Istat che non ha MAI confermato le fanfaluche che vi bevete sui prezzi raddoppiati in una notte o giù di lì!
                                Anche senza scomodare Umberto Eco è evidente che esiste una facilità di spargere notizie infondate in internet da parte di chi ha tutto l'interesse di spacciare per "colpevoli" altri in modo da giustificare le proprie pretese!
                                I dati degli stipendi LORDI (lordi di tutto, quindi compresi anche i contributi previdenziali versati dall'azienda, ma goduti esclusivamente dal lavoratore!) della "golden age" così amaramente rimpianta dai dipendenti sono del tutto in linea con inflazione e prezzi dell'era post-euro. Anzi! E' provato e registrato nero su bianco che dopo l'euro l'inflazione (quindi, ripeto, il livello dei prezzi!!) è CALATA!
                                Quello che ha fatto crollare la domanda e conseguentemente alimentato la crisi è la gigantesca PRESSIONE FISCALE che i governi sono ormai costretti ad adottare per cercare di coprire l'abnorme esborso in spesa pubblica annuo nel momento in cui non è più stato possibile ricorrere al debito (pressione fiscale passata dal 31% del 1981 al 37% nel 1987 fino all'abnorme 43% attuale)!
                                Questa possibilità negata non è dovuta di per sè all'euro in quanto moneta! Ma ad una serie di norme molto rigide che derivano dalla necessità di armonizzare i parametri delle economie che nell'euro sono entrate!
                                Il vero problema dell'Italia è il debito abnorme che senza euro avrebbe continuato a salire, fino all'inevitabile default!
                                Che un default sia una cosa così "bella" lo può ritenere giusto la combriccola internettiana che Eco ha ben descritto ultimamente!
                                La matematica, meglio l'aritmetica da elementari, non è un'opinione su cui argomentare dibattiti!
                                Se l'Italia incassa 650 miliardi in entrate e spende 850 miliardi in spesa pubblica... DEVE finanziarsi per 200 miliardi (dicesi DUECENTO miliardi!!) di euro sul mercato dei titoli!! Ok?
                                Certo, l'Italia spende ogni anno 80 miliardi di interessi sui titoli del passato, grazie alla lungimirante opera di ricorso al debito selvaggio dei governi che governavano "quando si stava meglio". E certo, un default azzererebbe quegli 80 miliardi/anno!
                                Ma anche senza interessi sul debito l'Italia si ritroverebbe con un buco di oltre 100 miliardi da finanziare o da tagliare!
                                L'idea che quel buco possa essere riempito con la moneta stampata dalla Banca d'Italia di nuovo in efficienza è una grossolana sciocchezza!! Se fosse così nessun paese metterebbe i titioli di stato sul mercato!! Perchè dovrei pagare il 5% di interessi per incassare 200 miliardi quando posso "stamparmeli" e fangala tutti??

                                La cosa che mi lascia più basito in queste vicende, peraltro spesso quasi comiche, è l'assoluta leggerezza con cui proprio quelli che più pagherebbero un default si lanciano felici nelle proposte di uscita dall'area euro!!
                                Senza la credibilità euro i titoli italiani rischiano come minimo un'esplosione dei rendimenti, ma NON c'è alcuna garanzia che anche offrendo i CCT al 20% si riescano a piazzare tutti!
                                Senza possibilità di ulteriori entrate e senza alcun aiuto europeo l'Italia dovrebbe tagliare senza pietà le uscite, a cominciare da quelle improduttive e di rendita! Cioè le PENSIONI!
                                I salari pubblici sarebbe già un miracolo se rimanessero semplicemente bloccati come sono ora!
                                Le aziende subirebbero un forte danno dall'aumento importante di energia e materie prime importate. Certo, la svalutazione dovrebbe dare un pò di competitività ai prodotti italiani... ma su questo "dovrebbe" incombe un rischio ENORME!
                                Infatti non è per nulla detto che l'area euro porgerà l'altra guancia limitandosi a osservare con cristiana rassegnazione il proprio mercato invaso da prodotti italiani a basso costo. Anzi, è mooolto probabile che Germania e compari imporrebbero DAZII pesanti per proteggere i propri prodotti! Cancellando di botto la competitività nella fetta di mercato di gran lunga più importante!
                                In Italia è ovvio che la competitività ritrovata non verrebbe facilmente sacrificata dalle aziende sull'altare degli adeguamenti contrattuali! Lo so che Bagnai e gli altri neo-italokeynesiani immaginano un ritorno alla lira in cui il saggio governo obblighi le aziende a tarare gli stipendi sulla svalutazione ed inflazione risultante, ma si tratta solo di pie illusioni! Le aziende ormai sono tranquillamente in grado di resistere alle pressioni governative e sindacali per anni!
                                O di delocalizzare nel caso.

                                Alla fine è semplicissimo dimostrare come paesi con conti in ordine e debito sotto controllo dall'euro hanno ricevuto solo vantaggi e certo se hanno dei dubbi è solo sulla reale necessità di tenersi nell'euro nazioni che hanno sperato di entrarvi con i conti in disordine e truffaldinamente aggiustati (Grecia) o altri che pur senza giochetti contabili erano in condizioni di debito eccessive ed hanno sperato di scaricarne il costo sui partner (Italia, Spagna e Portogallo).
                                Chissà come mai l'euro NON ha scatenato raddoppio dei prezzi, abbassamento dei salari, recessione e altre magagne in Olanda, Belgio, Danimarca, Finlandia! Come mai?

                                Poi intendiamoci... le opinioni sono personali e sempre rispettabili!
                                Ma deve essere ben chiaro a TUTTI che i costi di un eventuale default NON si può sperare che siano accolti in comunione e letizia da tutti!
                                Chi ha la possibilità si difenderà!!
                                Se a me domani comunicano che i materiali e l'energia che uso sono aumentati del 40% forse potrò cercare di contenere gli aumenti al 35% o al 30%! Ma non certo per generosità, ma solo per la preoccupazione di non essere battuto dalla concorrenza! E per farlo dovrò probabilmente contrarre ulteriormente qualche spesa!
                                Comunque sarò sicuro che TUTTI i miei concorrenti saranno costretti a ricorrere ad aumenti importanti. Poi ci sarà quello che aumenta del 35% e quello che aumenterà "solo" del 30%, certo! E' la normale concorrenza!
                                Ma chi dovrà andare a comprare troverà SICURAMENTE aumenti. Anche importanti e SICURAMENTE un netto a disposizione che rimarrà stabile per molto tempo!
                                Infatti è assolutamente sicuro che non metterò in alcun modo mano allo stipendio dei dipendenti, se non per ridurne il costo laddove possibile!
                                E come me farà tutto il mondo autonomo e delle imprese!
                                Pizzerie comprese! Che nel momento in cui avranno il nuovo cambio di 1000 neolire per euro pagheranno il dipendente un milione di neolire invece che 1000€, ma stabiliranno il prezzo di una margherita a 6.000 neolire! Che vada bene... E sia chiaro che così facendo NON avranno alcun incremento di reddito, ma riusciranno tuttalpiù a parare forse parte della "botta" svalutativa, avendo un incremento nominale di reddito del 30% a fronte di una svalutazione del 40%. Cosa che nessun reddito fisso potrà copiare salvo i pochissimi con potere contrattuale molto forte (ma deve esssere davvero forte eh! Al punto da impedire la produzione!)
                                Se questo meccanismo è chiaro ed accettato... torniamo pure alla lira quando volete!
                                Ultima modifica di BrightingEyes; 14-06-2015, 22:41.
                                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                • Non è stata solo la pizza ad aumentare , ma tutto il settore alimentare , non te sei accorto ?
                                  Va bene allora prendiamo in analisi gli ultimi punti degli scenari economici .

                                  9) DEMOCRAZIA e RESPONSABILITA’: stravince la LIRA
                                  Nell’attuale Unione Europea e Monetaria, non vedo traccia di Democrazia, ne’ di Responsabilita’. Attualmente vedo solo una Babele dove fondamentalmente non si capisce niente e non si comprende realmente come uscirne. I processi sono spesso decisi in barba all’opinione pubblica, da gente mai eletta. A mio vedere il progetto EURO avrebbe senso se l’EUROPA fosse concepita come Stati Uniti d’Europa (non mi prolungo, credo sia chiaro cosa intendo), mentre l’attuale minestrone e’ un non senso in termini, destinato ad un’ovvia implosione. Inoltre, l’attuale crisi si svolge in modo tale che inevitabilmente cresceranno i nazionalismi ed il sentimento di odio tra le varie nazioni.
                                  Tornare alla LIRA significa Responsabilita’ di affrontare i propri problemi con autonomia, con un minimo di parvenza democratica. Meglio ognuno per i fatti suoi, rispettandosi coi vicini.

                                  10) CONCLUSIONI: direi che e’ meglio tornare alla LIRA, e conviene farlo alla svelta; ovviamente in un contesto internazionale fortemente competitivo e spesso ostile, tale azione ha senso (specie sul medio e lungo periodo) solo se guidata da una classe dirigente decente, che faccia le riforme, riduca le spese e le tasse e riporti il paese ad un minimo di buon senso
                                  In uno degli articoli in calce, mi ero sbilanciata, affermando che l’Italia in caso di svalutazione avrebbe svalutato nell’ordine del 18-25% sulla Germania (ovviamente per cifre assai inferiori su Francia, USA ed UK); l’affermazione vale a meno delle forti oscillazioni iniziali, ed e’ legata al fatto che le svalutazioni normalmente si risolvono in ammontari analoghi al differenziale inflattivo del periodo dalla precedente svalutazione, a meno di differenze imposte iniziali.
                                  In questa crisi, comprendo in parte i Tedeschi (anch’io non vorrei fare la fine della Lombardia in Italia), e li ammiro come popolo: a differenza di altri (che piagnucolano mancie) io sono un po’ incavolata con la Merkel, perche’ non ha un comportamento da Leader; un Leader a mio vedere deve dare l’esempio ed essere onesto, e non tirare avanti per 3 anni in tentennamenti: credo la sappiano pure loro che se ne esce solo o disgregandosi o unendosi del tutto…. le soluzioni intermedie incancreniscono tutto… ebbene, a me spiace di loro questo andreottismo nel non voler decidere… e di fatto lo sanno anche i sassi, che alla fine decideranno loro… troverei che fossero onesti e dicessero: cari amici, cosi’ non si puo’ andare avanti, andiamo ciascuno per la sua strada, ed ognuno se la cavi sa solo….. invece non lo fanno, perche’ su una cosa sono tutti concordi nelle analisi in caso di crollo dell’euro: la Germania ne verra’ fortemente penalizzata.
                                  Detto quanto sopra, all’ITALIA SENZA DUBBIO CONVIENE UN RITORNO ALLA LIRA. La cosa conviene da quasi tutti i punti di vista e la simulazione fatta lo conferma. Ci sono pero’ 2 insidie:
                                  1) Un ritorno alla LIRA fatto dopo il suono della campanella, in presenza di una serie di default a catena, non darebbe vantaggi all’economia reale, perche’ il contesto complessivo europeo sarebbe di tracollo generalizzato. Tale situazione priverebbe l’Italia di parte dei vantaggi legati alla svalutazione (in contesti di tracollo, l’export verso il resto d’Europa, che assorbe il 60% delle nostre merci, avrebbe problemi) ed un eventuale default troverebbe reazioni feroci in una serie di nazioni declinanti e desiderose di sopravvivere. Il ritorno alla LIRA va fatto quanto prima, mettendo la Germania di fronte alla scelta definitiva, facendo tale azione in compagnia di altre nazioni.
                                  2) Un ritorno alla LIRA andrebbe gestito da gente con la testa sulle spalle. Inizialmente la svalutazione produrrebbe forti vantaggi su molti fronti economici, ma ci esporrebbe ad attacchi e rappresaglie da parte di nazioni con la spalle piu’ larghe delle nostre. Ovvio che ci vuole una classe dirigente minimamente seria e decisa, e non pagliacci che parlano di “spread a 1200”, o di “culona inchiavabile”, o di “patrimoniali”. Il dopo e’ ancora piu’ tosto: vanno mantenuti i vantaggi competitivi e non scialacquati, facendo riforme serie che consentano all’inflazione di essere tenuta sotto controllo, e facendo politiche di bilancio tese a ridurre spese e sprechi dando vantaggi fiscali ed operativi alle categorie produttive ed alle famiglie. Ovviamente gli attuali barbagianni della classe dirigente italiana sono inadeguati, per cui capisco bene le ritrosie di Funny King ed altri su questo sito, all’ipotesi di ritorno alla LIRA. Personalmente, ritengo pero’, che barbagianni o non barbagianni, se non torniamo rapidamente alla LIRA, presto saremo come paese in coma irreversibile, e non potremo riprenderci come nazione, neanche in decenni.
                                  L’opzione EURO non e’ un’opzione, ma e’ un suicidio. Gli svantaggi sono infiniti. I vantaggi promessi all’origine (tassi, sicurezza) stanno svanendo in questa crisi. Ma quello che e’ peggio, e’ che appare evidente che l’EURO ha alle spalle una costruzione imperfetta, destinata ad un verosimile collasso.
                                  Per cui vale la pena tenere l’EURO solo perche’ e’ uno status symbol chic? Direi proprio di No.
                                  Ultima modifica di experimentator; 15-06-2015, 05:30.
                                  Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                  • Ma quali sarebbero i governanti o "una classe dirigente decente" che ti dicono una cosa e invece non ne fanno un altra :«Beni comuni, si torna indietro. Ci si fa beffe della volontà dei cittadini» | Beni Comuni - ilCambiamento.it .
                                    ..

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                                    • Le privatizzazioni sono l'antidoto, adottato in tutto il mondo e imposto anche alla Grecia, per mettere una "pezza" al malcostume demagogico e parassitario che sotto la scusa del "servizio pubblico" ha creato di fatto delle enormi lobbies parassitarie. Con la privatizzazione (seppur finta e parziale) le poste hanno dimezzato gli occupati. Telecom, Vodafone, Tim ecc. ecc. non raggiungono i 3/4 degli "occupati" SIP, quando per metterti una presa in casa si muoveva una squadra di 6 persone!
                                      Il servizio pubblico è un servizio al cittadino utente. Non all'occupato nel servizio! La comprensione della fondamentale differenza fra questi due concetti è, a mio modesto avviso, la base per capire la fondamentale diversità che esiste in Italia fra una parte politica demago-populista paladina di lobbies da sempre e una parte moderna, riformista e al servizio del cittadino. E non è affatto un caso che dopo la grande ammucchiata anti-"qualcuno" con il calare della pericolosità di quest'ultimo i nodi stiano venendo duramente al pettine fra le due visioni!
                                      Cambiare nome e chiamare razionalizzazione quello che è in fondo una privatizzazione mascherata non è tanto diverso dal cambiare nome alla difesa del posticino inutile e chiamarlo "difesa del bene comune"!
                                      Il referendum dell'acqua NON è stato in alcun modo un paletto alla politica di privatizzazione, che resta facoltà di qualsiasi governo effettuare, ma è stato limitato (come da Costituzione!) alla cancellazione di alcune parti di una norma che è in piena facoltà del governo cancellare e riscrivere da zero. Non esiste alcun obbligo inventato dalla minoranza vincitrice del referendum che leghi le mani ai governi! Passati, attuali e futuri!

                                      Anche se i tentativi sono sempre più frequenti e subdoli non è facile aggirare la nostra Costituzione con interpretazioni capziose e populistiche...
                                      Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                      Non è stata solo la pizza ad aumentare , ma tutto il settore alimentare , non te sei accorto ?
                                      No. Perchè non è vero!
                                      Gli aumenti sono ufficiali e registrati. So di non avere speranza di cancellare le fantasie populistiche da bar con il ragionamento, ma è semplicissimo prendere i dati UFFICIALI dell'inflazione (che si misura col famoso "paniere" vedendo appunto gli aumenti) e vedere che dall'entrata nell'euro semmai questa è DIMINUITA e non di poco!
                                      Tu riesci a comprare di meno perchè è sceso il potere di acquisto del tuo netto. Non perchè il tuo pizzicagnolo di fiducia ha deciso di farsi il Caiman raddoppiando la mozzarella!
                                      Puoi non crederci, non è grave. Ma non puoi pretendere di proporre ricette "granitiche" sulla base di sciocchezze smentibili dal primo studente liceale!
                                      Ultima modifica di BrightingEyes; 15-06-2015, 15:05.
                                      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                      • Capisco come sia facile addossare i problemi all'Euro/Lira e sognare un ritorno al paradiso dell'inflazione galoppante a due cifre e come sia difficile fare i conti con la realtà in cui viviamo e le ideologie che ancora affascinano. Il grosso problema che abbiamo, mi ripeto, è l'economia sommersa che elude le tasse e impoverisce tutti. Se essa sia sommersa perchè lo stato è troppo esigente oppure sia criminale, e chi debba fare il primo passo, sono questioni ardue da dirimere e si sconfinerebbe nella filosofia economica.
                                        Procedere a piccoli passi sulla strada della riemersione è difficile ma, ritengo, l'unica praticabile. Lo spesometro, orribile ma efficace termine, è un passo nella giusta direzione. Non tocca i redditi dipendenti, ne pensionistici.
                                        Il tassare le rendite andrebbe nell'altra direzione. Se i capitali, da cui derivano le rendite,sono fiscalmente corretti, ovvero derivano da accumulo di fondi tassati correttamente, la loro tassazione aumenterebbe il carico fiscale. In Italia il risparmio è stato ed è un grosso ammortizzatore nei momenti di crisi. Certamente una lieve patrimoniale non sarebbe la fine del mondo, è da valutare su cosa applicarla e come. Esistono patrimoni consistenti e non liquidi ed esistono patrimoni liquidi necessari o vincolati, in alcuni casi si potrebbe verificare un calo dei consumi ed in altri lo studio di nuove forme di elusione. Esiste però un'area di prelievo dove non si creerebbero danni e l'elusione costerebbe più della tassazione. I tassi di interesse simil zero o negativi, sulle liquidità, porta nella direzione di favorire l'impiego di tali somme in attività più vicine al mondo produttivo. Ricordiamoci che un'obbligazione è un prestito ad un'azienda per finanziare la produzione.
                                        Je suis Charlie e amo mamma e papà.

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                                        • Originariamente inviato da mgc Visualizza il messaggio
                                          ... In Italia il risparmio è stato ed è un grosso ammortizzatore nei momenti di crisi. Certamente una lieve patrimoniale non sarebbe la fine del mondo, è da valutare su cosa applicarla e come.
                                          Le questioni da puntualizzare sono tantissime.
                                          Ad es. io non catalogherei nella casella "risparmio" la rendita prodotta da una normativa i cui costi si vanno a scaricare su chi lavora ora e lavorerà in futuro!
                                          Per capirci, se io decido oggi che tu puoi avere una rendita da subito del tutto slegata dai tuoi risparmi reali e ne appalto la garanzia futura a tuo nipote che sta ancora sgambettando all'asilo quello che tu accumulerai nel tempo attraverso al tua rendita puoi chiamarlo con tanti nomi, alcuni pittoreschi, ma certo non "risparmio"!!! E sarà da sentire semmai tuo nipote quali nomignoli affettuosi riserverà al tuo "risparmio"!!!
                                          Anche senza arrivare alle idee di alcuni che propongono una patrimoniale una tantum da 400 miliardi per abbattere il debito si sa perfettamente che un minimo prelievo patrimoniale sui patrimoni superiori ai 2 milioni di euro (prima casa ESCLUSA!!) frutterebbe una cifra consistente annuale utile ad es. per inplementare anche in Italia il famoso sussidio minimo garantito (altresì variamente denominato in base alle inclinazioni ideologiche come "reddito di cittadinanza" e simili). Questo sussidio si che sarebbe un forte fulcro per far ripartire i consumi. Visto che essendo un sussidio ben poco se ne andrebbe nel risparmio (che ORA non ci serve!) e molto si riverserebbe sui consumi.
                                          La misura degli 80€, che pochi hanno capito davvero, va in quella direzione ed è stato un primo passo importante, anche se certo non risolutivo. Molto di più di quell'obbrobrio furbastro partorito dalla corte costituzionale per rimettere in tasca a pensionati di reddito medio-alto soldi che verranno rubati al circuito dei consumi per finire sicuramente in titoli e risparmio.

                                          P.S. un'ultima considerazione sull'annoso problema del 30% di economia "nascosta".
                                          La solfa del "recupero dell'evasione" la sento da 30 anni (e solo perchè prima mi interessavo d'altro ). In realtà tutto sto spazio di recupero NON esiste! Inutile illudersi ed illudere!
                                          L'evasione è da anni in lento declino e nelle regioni del centronord è già pienamente in linea con le medie europee. Specie nei settori di normale attività. I fantasiosi "tesoretti" da centinaia di miliardi sono buoni per i dibattiti televisivi.
                                          L'evasione è altissima e lo sappiamo in certe aree del paese, ma è anche un'evasione minimale e poveraccia che non vale in realtà nemmeno la spesa di perseguire, come sa perfettamente l'agenzia delle entrate.
                                          Studi di settore, redditometri, spesometri, limiti di contante ecc hanno ormai reso pura fantasia le situazioni che molti immaginano con percentuali del 90% o giù di li di entrate nascoste. Fatto salvo il ramo della malavita organizzata e della corruzione, ma lì qualcosa si sta cercando di fare.
                                          Resiste, certo, un'evasione diffusa marginale. Frutto soprattutto della complicità interessata delle classi a reddito fisso che evadono pochi euro senza problemi autoconvincendosi che siano "risparmio".
                                          Anche su questo forum ho letto persone che l'ammettevano tranquillamente rimanendo pure attoniti di fronte alle mie segnalazioni che quell'innocente "risparmio" altro non era che evasione.
                                          Per ridurre quell'area a mio parere basterebbe associare alle misure tese ad evitare l'uso del contante anche una serie di sanzioni "scoraggianti" verso il consumatore. Con gli strumenti informatici e l'assenza di segreto bancario ormai è facilissimo intercettare anche, anzi soprattutto, i micro-pagamenti in nero. La possibilità concreta di una sanzione di qualche centinaio di euro, senza mettere in campo assurdi processi per recuperare pochi spiccioli, sarebbe credo sufficiente a scoraggiare molti evasori "della domenica" che sanno ora di non correre alcun rischio rifiutando la fattura dell'idraulico in cambio dello "sconto".
                                          Non sono però convinto che questo stravolgerebbe i bilanci del recupero di evasione. Così come resto molto dubbioso su certe alzate di ingegno populiste. In realtà la percentuale di evasione realmente recuperata è in leggerissimo aumento da anni, ma si basa sempre sul classico contenzioso che vede spessissimo l'ufficio entrate soccombere o recuperare solo una piccola parte di quanto roboantemente previsto a priori.
                                          Chi vive nel settore autonomo nelle regioni del centronord ha perfettamente chiara la situazione che non è affatto il bengodi immaginato da molti dipendenti! Invece ogni autonomo sa perfettamente che basta una dimenticanza o un errore formale, magari del commercialista, per scatenare una tragedia greca costosissima e che, anzi, i rischi maggiori derivano da queste situazioni più che dalle azioni di evasione vera e propria.
                                          Queste situazioni, ben conosciute, confermano la leggenda (che ha un fondo di vero) che conviene sempre evadere anche solo per crearsi il "fondo rischi" da utilizzare quando poi equitalia si presenta con la megacartella causata dall'errore formale di qualche anno prima...
                                          Ultima modifica di BrightingEyes; 15-06-2015, 16:12.
                                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                          • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                            Le privatizzazioni sono l'antidoto, adottato in tutto il mondo e imposto anche alla Grecia, per mettere una "pezza" al malcostume demagogico e parassitario che sotto la scusa del "servizio pubblico" ha creato di fatto delle enormi lobbies parassitarie. Con la privatizzazione (seppur finta e parziale) le poste hanno dimezzato gli occupati.
                                            Però devi fornirmi le cose a parità di servizio. Se prima in posta attendevo in fila 5 minuti, ed ora attendo in media un'ora (oscilla tra i 20 minuti e le due ore), per me le cose non sono confrontabili. Ti vendo un pannello solare che costa la metà e ingombra la metà! Che figo! Peccato che raccoglie metà energia...
                                            Sanità. Ne parlavo con dottori, infermieri e cittadini. Una iniezione costa il doppio nel pubblico. Nel pubblico ci sono 4 ore di ambulatorio. Nel privato 12 ore, quindi la stessa struttura costa meno. Ma allora non è il pubblico che non funziona, ma la gestione del pubblico! Lavori un'ora e un'ora sigaretta... a calci in culo a casa, questa è la soluzione. Il privato è come una doppia trasformazione di energia: una parte di soldi la perdi (come usufruitore del servizio) per remunerare il privato. E' un calo di efficenza. Un privato non sarà mai efficente come il pubblico. Si punta al privato per mangiarci su. La vera soluzione è far funzionare il settore pubblico.

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                                            • La Grecia esce o non esce ?
                                              Secondo me esce e fa bene , dai Grecia ...Si accettano scommesse .

                                              Grecia: fallisce negoziato con Ue. Varoufakis: rischi Grexit irragionevole - Economia - ANSA.it
                                              Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                              • Originariamente inviato da mgc Visualizza il messaggio
                                                Lo spesometro, orribile ma efficace termine, è un passo nella giusta direzione. Non tocca i redditi dipendenti, ne pensionistici.
                                                Un appunto, lo hai letto in legge? In teoria tocca tutti; la GDF non va a verificare i redditi da lavoro dipendente, ma non vuol dire che non possa farlo. Il reddittometro so per trieste esperienza personale che si applica anche ai dipendenti e pensionati.

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                                                • Ciao a Tutti...
                                                  Originariamente inviato da mgc Visualizza il messaggio
                                                  Il grosso problema che abbiamo, mi ripeto, è l'economia sommersa che elude le tasse e impoverisce tutti.......
                                                  Lo spesometro, orribile ma efficace termine, è un passo nella giusta direzione. Non tocca i redditi dipendenti, ne pensionistici.
                                                  La soluzione esiste e potrebbe essere simile a quella adottata negli USA. Cioè consentire lo scarico totale di tutte le spese sostenute.
                                                  Con tale modalità TUTTI farebbero lo scontrino/fattura, perché TUTTI avrebbero interesse a scaricare. Sparirebbe il 99,9% del sommerso, inclusi gli introiti in nero di professori che fanno ripetizioni private, medici, avvocati, dipendenti pubblici e privati con secondo lavoro in nero, ecc, ecc.
                                                  In questo modo ho incassato 100, ho speso 70, mi tassi su 30 e sarebbe la soluzione costituzionalmente perfetta!! Invece attualmente ho incassato 100, ho speso 70, mi tassi su 80. Facile no??
                                                  Il problema è che i nostri governanti vogliono "la botte piena e la moglie ubriaca", basta vedere cosa e con quali modalità, consentono attualmente lo scarico fiscale!!!!
                                                  Ad esempio :L'acquisto di farmaci con lo scontrino parlante può essere portato in detrazione ai fini irpef per il 19% nel 730 o nella dichiarazione dei redditi.
                                                  Ora mi/vi chiedo: perché SOLO il 19%???? Perchè cosi il restante 81% può essere benissimo tassato ai fini irpef. Peccato che quell'importo, siccome il contribuente lo ha speso(in questo caso per curarsi), non è più nelle proprie disponibilità. Questa non è forse un'estorsione bella e buona??? E questo e solo un'esempio della bolgia di masturbazioni fiscali messe in atto da chi governa!!!
                                                  Ripeto non sono un economista, ma ho paura che una simile proposta romperebbe le uova nel paniere a molti poteri forti!!!
                                                  Chissà perché ma ho questo atroce sospetto!!!

                                                  Saluti
                                                  Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                                                  • Originariamente inviato da renatomeloni Visualizza il messaggio
                                                    Ciao a Tutti...

                                                    La soluzione esiste e potrebbe essere simile a quella adottata negli USA. Cioè consentire lo scarico totale di tutte le spese sostenute.
                                                    Con tale modalità TUTTI farebbero lo scontrino/fattura, perché TUTTI avrebbero interesse a scaricare. Sparirebbe il 99,9% del sommerso, inclusi gli introiti in nero di professori che fanno ripetizioni private, medici, avvocati, dipendenti pubblici e privati con secondo lavoro in nero, ecc, ecc.
                                                    In questo modo ho incassato 100, ho speso 70, mi tassi su 30 e sarebbe la soluzione costituzionalmente perfetta!! Invece attualmente ho incassato 100, ho speso 70, mi tassi su 80. Facile no??
                                                    Secondo me bisogna pensare ad un sistema fiscale nel lungo periodo, non nel breve.
                                                    La diseguaglianza nasce dall'accumulo del reddito. Idealmente mi piacerebbe che il reddito non fosse tassato per nulla (quindi tutto diventa... nero!), mentre si tassasse la speculazione da un lato e il consumo di risorse dall'altro. Le imposte ci sono già, basta riclassificare le aliquote. Ad esempio, IVA per pannello FV 10%, IVA per caldaia a GAS 20%. L'IVA la si potrebbe scalare comunque sulle imposte, quindi mantengo la funzione di controllo del sommerso. Solo che non la scalo dal reddito ma dalla "patrimoniale speculativa". Un po più realisticamente, basterebbe portare le imposte sul reddito al 20%, alzare un po l'IMU speculativa e sulla grande finanza, e rimodulare l'IVA in base alla sostenibilità del prodotto, eliminando una marea di balzelli e tributini. Poche tasse semplici.

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                                                    • Ad es. io non catalogherei nella casella "risparmio" la rendita
                                                      Mai pensato che questo fosse risparmio.


                                                      una patrimoniale una tantum

                                                      una cifra consistente annuale
                                                      Se fosse annuale comporterebbe un'aumento della tasse, difficilmente giustificabile oggi.
                                                      Limitata ai soli italiani? mi immagino i ricorsi.
                                                      A tutti? fai fuggire i capitali.


                                                      Sono dell'idea che per spendere, bisogna prima averli i soldi.
                                                      Je suis Charlie e amo mamma e papà.

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                                                      • Un appunto, lo hai letto in legge?
                                                        Certo che se guadagni 1000 Euro al mese e giri in Ferrari, qualche sospetto lo sollevi, spesometro si, spesometro no.
                                                        Je suis Charlie e amo mamma e papà.

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                                                        • Originariamente inviato da Smilzo Visualizza il messaggio
                                                          Però devi fornirmi le cose a parità di servizio. Se prima in posta attendevo in fila 5 minuti, ed ora attendo in media un'ora (oscilla tra i 20 minuti e le due ore), per me le cose non sono confrontabili... Un privato non sarà mai efficente come il pubblico. Si punta al privato per mangiarci su. La vera soluzione è far funzionare il settore pubblico.
                                                          La sanità italiana è un esempio di come il pubblico ben gestito può essere molto efficiente. La sanità italiana ha risultati di assoluto rilievo, del tutto paragonabili a quelli di paesi molto efficaci nel far funzionare il pubblico, ad es. la Svezia. E lo dico da operatore sanitario del privato!Esistono però gravi aree di inefficienza parassitaria che non vanno a inficiare le zone di massima efficienza, ma rovinano, eccome, le prestazioni di base offerte ai pazienti.Sappiamo tutti il vero perché delle differenze di costi fra una siringa lombarda ed una calabrese, inutile fingere sorpresa! Se nella sanità questo si traduce solo in una caduta di servizio a danno di alcune aree in altri campi di è tradotto per anni in un gigantesco spreco clientelare che ha messo in ginocchio l'Italia. A cominciare proprio delle poste!Con l'attuale sistema organixzativo le attese si sono molto ridotte, specie per la clientela professionale. I tempi in cui avevi code chilometriche create da mandrie di pensionati in bramosa attesa a cui dovevi accodarti per forza sono passati e certo non ricordo una efficienza luminosa per il numero maggiore di dipendenti! Di solito ne vedevi un terzo allo sportello e due terzi spersi in misteriose faccende dietro il confine vetrato dell'ufficio. Per ridurre ulteriormente le code si potrebbe finalmente penalizzare la scelta di non chiedere l'accredito di pensione e pagamenti vari su un conto bancario o postale, ma se le pantere grigie preferiscono passarsi qualche ora in compagnia in fila facciano pure! A me basta che ci siano sportelli dedicati. Proprio l'efficienza delle piste, pur non ai livelli nordici, mi pare la prova più evidente che non è certo il numero di dipendenti a determinare l'efficienza di un servizio!Per avere efficienza nel pubblico devi adottare le soluzioni del privato. Scegli un amministratore, lo paghi come libero professionista (cioè niente contributi e varie prebende da dipendenti e soprattutto niente privilegi sindacalistici!) e colleghi la sua carriera ai risultati. Se escono furberie, corruzioni e inefficienza... non aspetti che la magistratura faccia il suo corso, ma cambi da subito per prima cosa l'amministratore e i suoi collaboratori.Se invece la resistenza delle lobbies è troppo forte... Resta solo la privatizzazione.
                                                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                          • cambio argomento per portarvi a conoscenza di una situazione anzi più di una,però questa pur non essendo la più grave,è quella che
                                                            rimbomba di più nella mia testa,partiamo dall'inizio è una storia di cui mi ero già lamentato anni fa.
                                                            luglio 2013 mentre svoltavo a sx a un incrocio dietro di me ma lontano parlo di parecchi metri uno scooter cadeva ,mi fermo e giro lo sguardo
                                                            il motociclista aveva già tirato su la moto e controllava gli eventuali danni e un signore era accorso per aiutarlo senza peraltro essergli di aiuto,
                                                            nella deposizione dichiara che gli ho tagliato la strada ed era rimasto sotto la moto con la benzina che gli si travasava addosso e che io mi allontanavo
                                                            immediatamente senza fermarmi,io poi non vedendo feriti ne ritenendomi personalmente coinvolto una volta che il semaforo era diventato verde
                                                            nella mia direzione intralciavo il traffico ripartivo,dopo 2 mesi mi convoca l'anticrimine per una deposizione,poi c'è il signor io visto tutto che nella deposizione
                                                            presume dei fatti cioè che lui era fermo al semaforo alla mia sx,che noi eravamo fermi al semaforo allora lui presume che siamo partiti e io gli abbia tagliato
                                                            la strada urtandolo,oltre che poco attento è anche sordo,poi per prendermi il nr di targa cambiava corsia e invertiva la marcia almeno 8 punti
                                                            2 giorni dopo mi arriva la lettera del suo avvocato che mi invita a recarmi presso il suo studio,per prendermi le mie responsabilità,io lo calcolo.
                                                            va bè direte storie di ordinaria controversia stradale,no c'è altrro
                                                            dopo mesi finalmente vedo le deposizioni praticamente non vedo travisati i fatti e le posizioni,personalmente non vedo neanche elementi per un rinvio al
                                                            giudizio ritengo che prima del processo a babbo morto verrà fatta cadere la denuncia,non essendoci elementi degni di prova,e vi garantisco che il sito
                                                            non lascia possibilità di interpretazioni,per una mia condotta pericolosa,
                                                            NO mi arriva un decreto penale di condanna che allego al prox messaggio,sono generosi visto che sono incensurato 18 mesi di sospensione della patente
                                                            e 450000 € di multa per guida pericolosa e omissione di soccorso,la minima schizza da 90 a 110 e tuttora quando ci penso e capita più volte al giorno
                                                            e siamo a maggio 2013,15 giorni per opporsi e andare in appello cambiando il giudice però con giudizio abbreviato 15 min oppure stesso giudice con dibattimento
                                                            e intanto anche se vinco l'avvocato lo devo sempre pagare io,articolo 459 solo dei mongoloidi potevano promulgare una simile legge per snellire i processi
                                                            non sarebbe sufficiente come in tutti i paesi civili il pm ti propone un patteggiamento,una pena minima per evitare perdite di tempo a cui avrei detto no.
                                                            dopo 3 anni arriva alla mia assicurazione la richiesta di indenizzo a cui spiego le mie ragioni,gennaio inizia il processo seconda udienza non si presenta nessuno
                                                            intanto l'assicurazione mi chiede il rimborso della franchigia,io reclamo visto che non essendoci una sentenza tecnicamente la faccenda è ancora in ballo alla
                                                            seconda risposta sempre uguale scrivo all'ivass per reclamare loro gli intimano di darmi i dovuti chiarimenti loro insistono che fanno fede al decreto di condanna
                                                            bla bla bla.
                                                            intanto un loro avvocato prima mi cita per una conciliazione online mediatore un avvocato di roma loro a benevento,io non mi fido allora mi convocano dal giudice
                                                            di pace di bologna per fine giugno,e di certezza del diritto non ce nè alcuna intanto i 258 € se perdo lievitano a più di 1000,comunque se perdo comincio smaroccare
                                                            intanto alla terza udienza,a fine maggio vado lì tutto carico e tranquillo di dimostrare la mia totale estraneità,però avvengono 2 cose inquietanti,tanto che dico al mio
                                                            avvocato vedo del fumus,lui mi dice tranquillo siamo in una botte di ferro,deposizione del querelante,il giudice lo tratta con acquiesenza,o poverino hai in corso una causa
                                                            civile lui risponde di si e che si è quasi conclusa,al che concludo che forse non l'hanno ancora liquidato,poi il mio difensore lo incalza sulle manovre che stava eseguendo
                                                            prima di cadere,che poi mi si imputa anche nei danni la rottura del freno,sostiene che voleva sorpassarmi all'incrocio a sx cosa abbastanza improbabile è più facile che
                                                            era sbucato contromano aggirando un isola pedonale, e comunque,il sorpasso all'incrocio prevede 10 punti,e lì il giudice stoppa che ai fini del reato non è importante
                                                            quale infrazione ha commesso,intanto però nel decreto di condanna hanno scritto guida imprudente,nel decreto hanno anche sbagliato la mia data di nascita,
                                                            il processo è stato rinviato a settembre perchè il testimone non si è presentato,se posso fare alcune osservazioni su come procedono i processi,ai giudici vengono
                                                            affidati al mattino dico ci saranno stati 10 processi al minimo intoppo rinviano,poi come si fa a giudicare quando senti testimoni a distanza di mesi, e hai più processi
                                                            da seguire,io parto per lui già colpevole quando andrò a deporre dovrò convincerlo del contrario, ma temo che cercherà di stopparmi ma io non sono uno che tace
                                                            e peccato che la pm che ha proposto la mia condanna ha passato il caso,ma questo è solo la punta dell'iceberg

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                                                            • in nome del popolo italiano

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ID: 1951010questa è roba non degna di uno stato civile culla del diritto

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