A Tutti, Salve !!!
Mi permetto di approfittare nuovamente della impareggiabile competenza che permea questo forum..
Da dicembre 2021 mi sono trasferito in una casa indipendente, in zona climatica D (area Castelli Romani) di circa 160 mq su 2 livelli, in muratura (blocchetti di tufo), senza cappotto termico, ma con infissi in PVC performanti. Classe energetica C, con EP gl,nren 59.1711 kWh/m²anno.
I terminali di riscaldamento sono 12, tubolari in acciaio.
Il generatore è una caldaia a pellet Ungaro CTU 5S da 24 kW, equipaggiata con puffer Cordivari da 600 l ed impianto solare termico Eco Combi 2 (ACS ed integrazione al riscaldamento).
Canna fumaria di circa 6 m, coibentata, 100 mm diametro interno e 150 mm diametro esterno. Innesto in caldaia con 2 curve a 45° internamente al locale tecnico (canna interna NON coibentata), poi all'esterno dritta in verticale fino al tetto (casa a 2 piani, come detto), di li curva a 45° per superare il "cornicione", poi su dritta per soli 50 cm circa. Terminale a botte.
Questo premesso, attualmente l'impianto di riscaldamento è così configurato:
- Termostato "interno" all'abitazione che interviene sul circolatore dell'impianto di riscaldamento. Tutti i termosifoni sono equipaggiati con valvola termostatica "manuale".
- Caldaia che rileva la T del puffer tramite un'unica sonda, attualmente collocata a mezza altezza del puffer stesso (nella parte alta e bassa sono collocate le sonde del solare termico)
- Mandata della caldaia, dei termosifoni e dell'ACS (a serpentina, no boiler riservato) nella parte alta del puffer, ritorno ACS in mezzeria e ritorno termosifoni e caldaia parte bassa del puffer
- T del puffer impostata a 65°C, T massima della caldaia a 70 °C.
- Potenza della caldaia impostata a valore 4 su un massimo di 7
- ACS con valvola miscelatrice, mandata termosifoni SENZA
- No valvola anticondensa
( Perché non miscelatrice termosifoni ? Perché non anticondensa? Perché a detta dei vari tecnici operanti, NON erano indispensabili nella mia configurazione. Ed io ero...digiuno. Ora, dopo innumerevoli tentativi di trovare tecnico disponibile e competente da me iniziati a marzo 2022, e dopo aver con uno di essi concordato in dettaglio tipologia di intervento, materiali e preventivo, son stato dapprima tirato per le lunghe e poi...abbandonato. Ed è giunto l'inverno. Intendo quindi provvedere la prossima primavera con un idraulico di fiducia, non esperto in biomassa ma in grado di operare se guidato. L'intervento programmato prevedeva installazione miscelatrice a punto fisso per mandata termosifoni, valvola anticondensa e gestione puffer con doppia sonda di temperatura alta e bassa. Su quest'ultimo punto, nel mio caso specifico, dopo mesi di rilevazioni puntuali, sono abbastanza sereno poiché anche con l'unica sonda posta in mezzeria il delta tra parte alta e parte bassa del puffer all'entrata in standby della caldaia è di circa 5°C, indi il puffer è apparentemente ben sfruttato... )
Premesso quanto sopra, vò al problema attuale: il primo anno è stato un calvario di mancate accensioni e blocco caldaia, apparentemente risolti prima della primavera.
Alla riaccensione di novembre 2022, effettuata dopo intervento di un CAT, ed osservando con maggiore cognizione i parametri caldaia ho rilevato le seguenti criticità:
- Temperatura Fumi rilevata assai oscillante, con picchi anche di 240 °C e valore medi intorno ai 200°C
- Fumi in uscita dalla canna fumaria praticamente sempre "scuri", non incolore. L'uscita della canna fumaria è in effetti assai sporca di fuliggine, ma lo scorso anno avevo ascritto il problema alla non sufficiente altezza del terminale della canna fumaria rispetto al tetto (ho in programma di alzare di un altro metro il terminale, sempre in primavera)
A seguito di mia segnalazione, il CAT ha modificato i parametri di combustione, diminuendo sia l'apporto di combustibile che di aria comburente.
La situazione è apparentemente migliorata, ma di poco.
Ad ora rilevo le seguenti criticità:
1 - T fumi regolarmente attorno ai 200 °C, e comunque variabile tra i 170 °C ed i 220 °C.
2 - Durante funzionamento termosifoni la T caldaia talvolta si attesta intorno ai 55°C, senza aumentare se non all'arrestarsi del circolatore dei termosifoni
3 - i fumi in uscita dalla canna fumaria sono sempre "scuri"
4 - Sovente, e lo ha sempre fatto, la caldaia sembra andare in "risonanza", emettendo un suono che mi ricorda quello delle pale di un elicottero. Turbolenza in canna fumaria ?
Inoltre, ed è per questo che mi sono deciso a chiedere aiuto qui, ier sera dopo circa 1 ora di funzionamento normale la T fumi è iniziata a calare vertiginosamente, fino a circa 70 °C. La fiamma si stava inesorabilmente spegnendo.
Ho portato manualmente la potenza massima della caldaia a 7, e la fiamma ha ripreso ad ardere vivace del suo bel colore giallo, omogeneo. Ovviamente la T fumi ha iniziato a salire rapidamente fino a 240 °C, ed ho riportato la potenza a 4. Da lì la caldaia ha funzionato al solito fino allo spegnimento dei termosifoni ed al ripristino della T puffer.
Ora, da ignorante ipotizzo:
a) Scambiatori incrostati: giustificherebbero T fumi alta ma NON lo spegnimento della caldaia...
b) Tiraggio eccessivo o comunque NON costante della canna. Non è stata fatta alcuna rilevazione con deprimometro, la canna fumaria è stata considerata adeguata da semplice controllo "a vista", Non è installato alcun regolatore di tiraggio. Ora, POTREI installarlo in ogni caso, poiché a quanto ho capito non presenta controindicazioni, e migliora in ogni caso l'efficienza della caldaia. Andrebbe installato in prossimità della caldaia, indi nel locale tecnico, o può essere installato in un punto qualunque della canna fumaria, anche all'esterno ? Può dare problematiche, tipo fuoriuscita fumi ?
c) Settaggio parametri di combustione da ottimizzare. NON saprei ove mettere le mani, sia perché i vari parametri sono semplicemente nominati "c1, c2, c3...cn", ed ovviamente NON ho manuale, sia perché non ho assolutamente le competenze per apportare modifiche, a meno di non mettermi tentativamente a diminuire o aumentare per OGNI parametro (almeno 8) sia combustibile che aria comburente.
I CAT della mia zona sono, ovviamente, oberati di impegni.
C'é tra gli innumerevoli competenti e gentilissimi tecnici di questo prezioso forum qualcuno che sia esperto di QUESTA caldaia in particolare ?
Grazie infinite per il paziente interessamento...
Mi permetto di approfittare nuovamente della impareggiabile competenza che permea questo forum..
Da dicembre 2021 mi sono trasferito in una casa indipendente, in zona climatica D (area Castelli Romani) di circa 160 mq su 2 livelli, in muratura (blocchetti di tufo), senza cappotto termico, ma con infissi in PVC performanti. Classe energetica C, con EP gl,nren 59.1711 kWh/m²anno.
I terminali di riscaldamento sono 12, tubolari in acciaio.
Il generatore è una caldaia a pellet Ungaro CTU 5S da 24 kW, equipaggiata con puffer Cordivari da 600 l ed impianto solare termico Eco Combi 2 (ACS ed integrazione al riscaldamento).
Canna fumaria di circa 6 m, coibentata, 100 mm diametro interno e 150 mm diametro esterno. Innesto in caldaia con 2 curve a 45° internamente al locale tecnico (canna interna NON coibentata), poi all'esterno dritta in verticale fino al tetto (casa a 2 piani, come detto), di li curva a 45° per superare il "cornicione", poi su dritta per soli 50 cm circa. Terminale a botte.
Questo premesso, attualmente l'impianto di riscaldamento è così configurato:
- Termostato "interno" all'abitazione che interviene sul circolatore dell'impianto di riscaldamento. Tutti i termosifoni sono equipaggiati con valvola termostatica "manuale".
- Caldaia che rileva la T del puffer tramite un'unica sonda, attualmente collocata a mezza altezza del puffer stesso (nella parte alta e bassa sono collocate le sonde del solare termico)
- Mandata della caldaia, dei termosifoni e dell'ACS (a serpentina, no boiler riservato) nella parte alta del puffer, ritorno ACS in mezzeria e ritorno termosifoni e caldaia parte bassa del puffer
- T del puffer impostata a 65°C, T massima della caldaia a 70 °C.
- Potenza della caldaia impostata a valore 4 su un massimo di 7
- ACS con valvola miscelatrice, mandata termosifoni SENZA
- No valvola anticondensa
( Perché non miscelatrice termosifoni ? Perché non anticondensa? Perché a detta dei vari tecnici operanti, NON erano indispensabili nella mia configurazione. Ed io ero...digiuno. Ora, dopo innumerevoli tentativi di trovare tecnico disponibile e competente da me iniziati a marzo 2022, e dopo aver con uno di essi concordato in dettaglio tipologia di intervento, materiali e preventivo, son stato dapprima tirato per le lunghe e poi...abbandonato. Ed è giunto l'inverno. Intendo quindi provvedere la prossima primavera con un idraulico di fiducia, non esperto in biomassa ma in grado di operare se guidato. L'intervento programmato prevedeva installazione miscelatrice a punto fisso per mandata termosifoni, valvola anticondensa e gestione puffer con doppia sonda di temperatura alta e bassa. Su quest'ultimo punto, nel mio caso specifico, dopo mesi di rilevazioni puntuali, sono abbastanza sereno poiché anche con l'unica sonda posta in mezzeria il delta tra parte alta e parte bassa del puffer all'entrata in standby della caldaia è di circa 5°C, indi il puffer è apparentemente ben sfruttato... )
Premesso quanto sopra, vò al problema attuale: il primo anno è stato un calvario di mancate accensioni e blocco caldaia, apparentemente risolti prima della primavera.
Alla riaccensione di novembre 2022, effettuata dopo intervento di un CAT, ed osservando con maggiore cognizione i parametri caldaia ho rilevato le seguenti criticità:
- Temperatura Fumi rilevata assai oscillante, con picchi anche di 240 °C e valore medi intorno ai 200°C
- Fumi in uscita dalla canna fumaria praticamente sempre "scuri", non incolore. L'uscita della canna fumaria è in effetti assai sporca di fuliggine, ma lo scorso anno avevo ascritto il problema alla non sufficiente altezza del terminale della canna fumaria rispetto al tetto (ho in programma di alzare di un altro metro il terminale, sempre in primavera)
A seguito di mia segnalazione, il CAT ha modificato i parametri di combustione, diminuendo sia l'apporto di combustibile che di aria comburente.
La situazione è apparentemente migliorata, ma di poco.
Ad ora rilevo le seguenti criticità:
1 - T fumi regolarmente attorno ai 200 °C, e comunque variabile tra i 170 °C ed i 220 °C.
2 - Durante funzionamento termosifoni la T caldaia talvolta si attesta intorno ai 55°C, senza aumentare se non all'arrestarsi del circolatore dei termosifoni
3 - i fumi in uscita dalla canna fumaria sono sempre "scuri"
4 - Sovente, e lo ha sempre fatto, la caldaia sembra andare in "risonanza", emettendo un suono che mi ricorda quello delle pale di un elicottero. Turbolenza in canna fumaria ?
Inoltre, ed è per questo che mi sono deciso a chiedere aiuto qui, ier sera dopo circa 1 ora di funzionamento normale la T fumi è iniziata a calare vertiginosamente, fino a circa 70 °C. La fiamma si stava inesorabilmente spegnendo.
Ho portato manualmente la potenza massima della caldaia a 7, e la fiamma ha ripreso ad ardere vivace del suo bel colore giallo, omogeneo. Ovviamente la T fumi ha iniziato a salire rapidamente fino a 240 °C, ed ho riportato la potenza a 4. Da lì la caldaia ha funzionato al solito fino allo spegnimento dei termosifoni ed al ripristino della T puffer.
Ora, da ignorante ipotizzo:
a) Scambiatori incrostati: giustificherebbero T fumi alta ma NON lo spegnimento della caldaia...
b) Tiraggio eccessivo o comunque NON costante della canna. Non è stata fatta alcuna rilevazione con deprimometro, la canna fumaria è stata considerata adeguata da semplice controllo "a vista", Non è installato alcun regolatore di tiraggio. Ora, POTREI installarlo in ogni caso, poiché a quanto ho capito non presenta controindicazioni, e migliora in ogni caso l'efficienza della caldaia. Andrebbe installato in prossimità della caldaia, indi nel locale tecnico, o può essere installato in un punto qualunque della canna fumaria, anche all'esterno ? Può dare problematiche, tipo fuoriuscita fumi ?
c) Settaggio parametri di combustione da ottimizzare. NON saprei ove mettere le mani, sia perché i vari parametri sono semplicemente nominati "c1, c2, c3...cn", ed ovviamente NON ho manuale, sia perché non ho assolutamente le competenze per apportare modifiche, a meno di non mettermi tentativamente a diminuire o aumentare per OGNI parametro (almeno 8) sia combustibile che aria comburente.
I CAT della mia zona sono, ovviamente, oberati di impegni.
C'é tra gli innumerevoli competenti e gentilissimi tecnici di questo prezioso forum qualcuno che sia esperto di QUESTA caldaia in particolare ?
Grazie infinite per il paziente interessamento...
Commenta