Caldaia Ungaro CTU 5S 24 kW - Temperatura Fumi Alta e problemi combustione - EnergeticAmbiente.it

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Caldaia Ungaro CTU 5S 24 kW - Temperatura Fumi Alta e problemi combustione

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  • Caldaia Ungaro CTU 5S 24 kW - Temperatura Fumi Alta e problemi combustione

    A Tutti, Salve !!!

    Mi permetto di approfittare nuovamente della impareggiabile competenza che permea questo forum..

    Da dicembre 2021 mi sono trasferito in una casa indipendente, in zona climatica D (area Castelli Romani) di circa 160 mq su 2 livelli, in muratura (blocchetti di tufo), senza cappotto termico, ma con infissi in PVC performanti. Classe energetica C, con EP gl,nren 59.1711 kWh/m²anno.
    I terminali di riscaldamento sono 12, tubolari in acciaio.
    Il generatore è una caldaia a pellet Ungaro CTU 5S da 24 kW, equipaggiata con puffer Cordivari da 600 l ed impianto solare termico Eco Combi 2 (ACS ed integrazione al riscaldamento).
    Canna fumaria di circa 6 m, coibentata, 100 mm diametro interno e 150 mm diametro esterno. Innesto in caldaia con 2 curve a 45° internamente al locale tecnico (canna interna NON coibentata), poi all'esterno dritta in verticale fino al tetto (casa a 2 piani, come detto), di li curva a 45° per superare il "cornicione", poi su dritta per soli 50 cm circa. Terminale a botte.

    Questo premesso, attualmente l'impianto di riscaldamento è così configurato:

    - Termostato "interno" all'abitazione che interviene sul circolatore dell'impianto di riscaldamento. Tutti i termosifoni sono equipaggiati con valvola termostatica "manuale".
    - Caldaia che rileva la T del puffer tramite un'unica sonda, attualmente collocata a mezza altezza del puffer stesso (nella parte alta e bassa sono collocate le sonde del solare termico)
    - Mandata della caldaia, dei termosifoni e dell'ACS (a serpentina, no boiler riservato) nella parte alta del puffer, ritorno ACS in mezzeria e ritorno termosifoni e caldaia parte bassa del puffer
    - T del puffer impostata a 65°C, T massima della caldaia a 70 °C.
    - Potenza della caldaia impostata a valore 4 su un massimo di 7

    - ACS con valvola miscelatrice, mandata termosifoni SENZA
    - No valvola anticondensa

    ( Perché non miscelatrice termosifoni ? Perché non anticondensa? Perché a detta dei vari tecnici operanti, NON erano indispensabili nella mia configurazione. Ed io ero...digiuno. Ora, dopo innumerevoli tentativi di trovare tecnico disponibile e competente da me iniziati a marzo 2022, e dopo aver con uno di essi concordato in dettaglio tipologia di intervento, materiali e preventivo, son stato dapprima tirato per le lunghe e poi...abbandonato. Ed è giunto l'inverno. Intendo quindi provvedere la prossima primavera con un idraulico di fiducia, non esperto in biomassa ma in grado di operare se guidato. L'intervento programmato prevedeva installazione miscelatrice a punto fisso per mandata termosifoni, valvola anticondensa e gestione puffer con doppia sonda di temperatura alta e bassa. Su quest'ultimo punto, nel mio caso specifico, dopo mesi di rilevazioni puntuali, sono abbastanza sereno poiché anche con l'unica sonda posta in mezzeria il delta tra parte alta e parte bassa del puffer all'entrata in standby della caldaia è di circa 5°C, indi il puffer è apparentemente ben sfruttato... )

    Premesso quanto sopra, vò al problema attuale: il primo anno è stato un calvario di mancate accensioni e blocco caldaia, apparentemente risolti prima della primavera.

    Alla riaccensione di novembre 2022, effettuata dopo intervento di un CAT, ed osservando con maggiore cognizione i parametri caldaia ho rilevato le seguenti criticità:

    - Temperatura Fumi rilevata assai oscillante, con picchi anche di 240 °C e valore medi intorno ai 200°C
    - Fumi in uscita dalla canna fumaria praticamente sempre "scuri", non incolore. L'uscita della canna fumaria è in effetti assai sporca di fuliggine, ma lo scorso anno avevo ascritto il problema alla non sufficiente altezza del terminale della canna fumaria rispetto al tetto (ho in programma di alzare di un altro metro il terminale, sempre in primavera)

    A seguito di mia segnalazione, il CAT ha modificato i parametri di combustione, diminuendo sia l'apporto di combustibile che di aria comburente.

    La situazione è apparentemente migliorata, ma di poco.

    Ad ora rilevo le seguenti criticità:

    1 - T fumi regolarmente attorno ai 200 °C, e comunque variabile tra i 170 °C ed i 220 °C.
    2 - Durante funzionamento termosifoni la T caldaia talvolta si attesta intorno ai 55°C, senza aumentare se non all'arrestarsi del circolatore dei termosifoni
    3 - i fumi in uscita dalla canna fumaria sono sempre "scuri"
    4 - Sovente, e lo ha sempre fatto, la caldaia sembra andare in "risonanza", emettendo un suono che mi ricorda quello delle pale di un elicottero. Turbolenza in canna fumaria ?

    Inoltre, ed è per questo che mi sono deciso a chiedere aiuto qui, ier sera dopo circa 1 ora di funzionamento normale la T fumi è iniziata a calare vertiginosamente, fino a circa 70 °C. La fiamma si stava inesorabilmente spegnendo.
    Ho portato manualmente la potenza massima della caldaia a 7, e la fiamma ha ripreso ad ardere vivace del suo bel colore giallo, omogeneo. Ovviamente la T fumi ha iniziato a salire rapidamente fino a 240 °C, ed ho riportato la potenza a 4. Da lì la caldaia ha funzionato al solito fino allo spegnimento dei termosifoni ed al ripristino della T puffer.

    Ora, da ignorante ipotizzo:

    a) Scambiatori incrostati: giustificherebbero T fumi alta ma NON lo spegnimento della caldaia...

    b) Tiraggio eccessivo o comunque NON costante della canna. Non è stata fatta alcuna rilevazione con deprimometro, la canna fumaria è stata considerata adeguata da semplice controllo "a vista", Non è installato alcun regolatore di tiraggio. Ora, POTREI installarlo in ogni caso, poiché a quanto ho capito non presenta controindicazioni, e migliora in ogni caso l'efficienza della caldaia. Andrebbe installato in prossimità della caldaia, indi nel locale tecnico, o può essere installato in un punto qualunque della canna fumaria, anche all'esterno ? Può dare problematiche, tipo fuoriuscita fumi ?

    c) Settaggio parametri di combustione da ottimizzare. NON saprei ove mettere le mani, sia perché i vari parametri sono semplicemente nominati "c1, c2, c3...cn", ed ovviamente NON ho manuale, sia perché non ho assolutamente le competenze per apportare modifiche, a meno di non mettermi tentativamente a diminuire o aumentare per OGNI parametro (almeno 8) sia combustibile che aria comburente.

    I CAT della mia zona sono, ovviamente, oberati di impegni.

    C'é tra gli innumerevoli competenti e gentilissimi tecnici di questo prezioso forum qualcuno che sia esperto di QUESTA caldaia in particolare ?

    Grazie infinite per il paziente interessamento...

  • #2
    ciao,

    provo a darti qualche dritta:

    -anticondensa da mettere non subito. prima di subito. dalle massima importanza in quanto è lei che è la sua mancanza la principale responsabile di un atemperatura fluido altalenante in caldaia. ciò non deve succedere. il circolatore tra caldaia e puffer deve partire attorno ai 60 gradi...ma l' acqua di ritorno in caldaia non deve mai essere inferiore al valore soglia della VAC.

    -doppio termostato sul puffer. mettilo il prima possibile. quella tua apparenza di sfruttarlo bene è quanto di più errato ci possa essere. non potrai mai avere un delta-T e quindi una stratificazione decente con una sonda sola. ti faccio l' esempio del mio puffer (con due sonde) sotto ho meno di 30 gradi e sopra 65-70. e la caldaia ancora non parte. questo lavoro puoi farlo anche al volo, costa 4 soldi e non devi spegnere, smontare praticamente nulla.

    -uscita miscelata per il riscaldamento. anche qua, molto importante....in climatica sarebbe il top, ma anche a punto fisso non è male una volta trovata la quadra, sopratutto in zone climatice non troppo rigide.

    -pulizia APPROFONDITA della caldaia. mettiti di buona voglia una mattina, ferma la caldaia, smonta le molle che puliscono i tubolari e dai una bella pulita al fascio tubiero. idem la canna fumaria: sganciala dalla stufa per il primo tratto e puliscila a dovere. facilmente è colpa dello sporco la tua altalenanza delle temperature fumi e del colore (ma qui contribuisce, purtroppo, anche la mancanza della VAC)

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    • #3
      ... ma è uno dei modelli con scambiatori classici a tubi (fumo interno ai tubi) o la versione con scambiatori a tubi orizzontali in alto con acqua dentro i tubi?

      Scambiatori in rame?

      Pare un problema di "tiraggio eccessivo" della canna fumaria.

      Se hai un tappo di ispezione e pulizia della canna fumaria in basso, sotto sotto il tubo fumi della caldaia,

      "solo in tua presenza e con porta o finestra aperta nella sala termica",

      testa la caldaia in funzione con la canna fumaria senza tappo/ispezione basso, in modo da limitarne la depressione.

      Al limite parzializza l' apertura con un pezzo di cartone o nestro adesivo.

      Solo per prova e solo in presenza, mi raccomando.

      Verifica:

      1- colore e velocità della fiamam
      2- T fumi
      3- T raggiunta dalla caldaia.

      Fermo restando gli ottimi consigli di athxp:

      a- caldaia sempre calda, il piu' possibile (anticondensa)
      b- termosifoni sempre tiepidi per piu' ore possibili (climatica)
      c- gestione del puffer o meglio dei nr di on/off in un giorno della caldaia.... da valutare quale sia la strategia migliore. Spesso al doppio termostato sul puffer, conviene limitare la potenza max della caldaia, a seconda delle esigenze termiche della casa.

      Chiaro che a+b diminuiscono in modo evidente la quantità di acqua che entra ed esce dal puffer, migliorando in questo modo la stratificazione dello stesso.

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      • #4
        E lieto mattino...

        Athxp, Screean, di nuovo grazie.
        Siete tra coloro che mi hanno illuminato (e scaldato...) lo scorso gennaio quando ancor più brancolavo....


        Originariamente inviato da athxp Visualizza il messaggio
        ciao,

        -anticondensa da mettere non subito. prima di subito. dalle massima importanza in quanto è lei che è la sua mancanza la principale responsabile di un atemperatura fluido altalenante in caldaia. ciò non deve succedere. il circolatore tra caldaia e puffer deve partire attorno ai 60 gradi...ma l' acqua di ritorno in caldaia non deve mai essere inferiore al valore soglia della VAC.
        Si, come scritto sopra: davo installazione VAC come cosa fatta. Ora temo di non essere in condizioni di poterla installare fino a primavera prossima (tra l'altro recentemente il CAT mi ha ribadito per ennesima volta che con questa caldaia non serve...)

        Originariamente inviato da athxp Visualizza il messaggio
        ciao,

        -doppio termostato sul puffer. mettilo il prima possibile. quella tua apparenza di sfruttarlo bene è quanto di più errato ci possa essere. non potrai mai avere un delta-T e quindi una stratificazione decente con una sonda sola. ti faccio l' esempio del mio puffer (con due sonde) sotto ho meno di 30 gradi e sopra 65-70. e la caldaia ancora non parte. questo lavoro puoi farlo anche al volo, costa 4 soldi e non devi spegnere, smontare praticamente nulla.
        Approfitto: per gestire con 2 sonde dovrei utilizzare ad esempio 2 termostati meccanici da inserire negli opportuni pozzetti del puffer da collegare a relee tramite opportuno schema elettrico. Il circuitino elettrico così ottenuto gestirebbe il termostato ambiente della caldaia in semplice modalità on-off (aperto o chiuso), corretto ? E, sempre approfittando: sarebbe disponibile tale schema elettrico ? Sembra sia stato rimosso dal forum.

        Poi: a seguito delle nostre chiacchierate di gennaio sul tema, ho approfondito. La mia caldaia in realtà gestisce da propria scheda 2 sonde temperatura puffer, alta e bassa. La logica di funzionamento però è la seguente: si ipotizza che la configurazione con 2 sonde venga utilizzata solo con un puffer a stratificazione, ed in abbinamento ad una valvola a 3 vie. Quanto la T set point alta viene raggiunta, la valvola a 3 vie commuta la mandata sulla parte bassa del puffer fino al raggiungimento della T set point bassa. Meditavo di adattare il sistema al mio caso agendo sull'isteresi delle 2 sonde. Del tipo: impostare l'isteresi della T bassa il più alta possibile, così da non far di fatto accendere la caldaia qualunque sia il valore raggiunto da Tbassa. Impostare invece in maniera opportuna l'isteresi di T alta per far avviare la caldaia. A questo punto la caldaia si spegnerebbe quando entrambi i set point di T alta e T bassa sarebbero raggiunti.
        Cosa ne pensate ? Potrebbe funzionare ? Peccato che attualmente io non abbia idea di quali siano i parametri di isteresi delle 2 Temperatura nel pannello di controllo della caldaia...

        Originariamente inviato da athxp Visualizza il messaggio
        ciao,

        - uscita miscelata per il riscaldamento. anche qua, molto importante....in climatica sarebbe il top, ma anche a punto fisso non è male una volta trovata la quadra, sopratutto in zone climatice non troppo rigide.
        Assolutamente intenzionato ad implementarlo...


        Originariamente inviato da athxp Visualizza il messaggio
        ciao,

        -pulizia APPROFONDITA della caldaia. mettiti di buona voglia una mattina, ferma la caldaia, smonta le molle che puliscono i tubolari e dai una bella pulita al fascio tubiero. idem la canna fumaria: sganciala dalla stufa per il primo tratto e puliscila a dovere. facilmente è colpa dello sporco la tua altalenanza delle temperature fumi e del colore (ma qui contribuisce, purtroppo, anche la mancanza della VAC)
        Ecco, volevo provare a cimentarmi ma non ho idea di quel che mi attenderà una volta rimosse le pareti laterali della caldaia...Le molle che dovrò smontare sono in genere in bella vista ? E, banalmente, la pulizia degli scambiatori con cosa conviene farla ? Scovolino metallico od altro ? Idem per canna fumaria, quale procedura consigliate per pulirla ?

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        • #5
          Eccoci !!!

          Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
          ... ma è uno dei modelli con scambiatori classici a tubi (fumo interno ai tubi) o la versione con scambiatori a tubi orizzontali in alto con acqua dentro i tubi?

          Scambiatori in rame?

          .
          Scambiatori a tubi orizzontali, acqua dentro ai tubi. Già che ci sono allego foto di qualche giorno fa, anche per avere un parere sullo stato di...pulizia degli scambiatori.

          Purtroppo sono in acciaio. Erroneamente ho dato per scontato che la Ungaro utilizzasse solo scambiatori in rame, ma non è così.


          Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio

          Pare un problema di "tiraggio eccessivo" della canna fumaria.

          Se hai un tappo di ispezione e pulizia della canna fumaria in basso, sotto sotto il tubo fumi della caldaia,

          "solo in tua presenza e con porta o finestra aperta nella sala termica",

          testa la caldaia in funzione con la canna fumaria senza tappo/ispezione basso, in modo da limitarne la depressione.

          Al limite parzializza l' apertura con un pezzo di cartone o nestro adesivo.

          Solo per prova e solo in presenza, mi raccomando.

          Verifica:

          1- colore e velocità della fiamam
          2- T fumi
          3- T raggiunta dalla caldaia.
          Si, il tappo ispezione c'è, lo utilizzo regolarmente per aspirazione durante la pulizia periodica.
          E, che dire: comprendo e sicuramente è saggio consiglio. Sono un poco restìo poiché non so fino a qual punto riuscirei a gestire eventuali problematiche.

          Un'informazione aggiuntiva, ma ho poca statistica ad ora putroppo, è che quando la caldaia entra in modalità modulazione la T fumi sembra scendere ed attestarsi sui valori dati (verbalmente) dal servizio tecnico Ungaro, ovvero 140°C per potenza limitata a 4 (su scala d 7). La T caldaia è in questa fase in genere sui 68 °C, la fiamma si mantiene sempre di colore giallo, sembra "vivace".


          Allego sotto foto assortite:
          - Camera combustione
          - Scambiatori visti dal "basso"
          - Canna fumaria all'uscita dalla caldaia
          - Cenere




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          • #6
            .... la parte bassa intorno al braciere "dice" che quall' area è "troppo fredda".

            Quando fai i lavori, oltre alla vac, climatica, comunque fai installare un regolatore sulla canna fumaria.

            E' ben fatta, con curve a 45 gradi e se il tratto verticale è abbastanza lungo, è facile che "tiri" parecchio.

            I tubi/scambiatori non sono male, ma le pareti a i lati del braciere sembrano perfino lucide.

            Fatti i lavori, bella pulizia generale alla caldaia, compresa quella sulla ventola, ovvero verificare che sia bella pulita, ventola chiocciola, non alette nere impregnate, setti le T in caldaia il piu' alte possibili, almeno per un mesetto.

            Questo dovrebbe permettere una certa "pulizia" della parti incrostate e man mano migliorare la situazione.

            Per la gestione del puffer... nessuno ti vieta di collegarlo alla caldaia in modo classico e non istallare la e vie. la centralina non lo "capisce" e scalda il puffer prima sopra, tenedo conto della T in alto, poi sotto controllando la t in basso.

            Capire come settare la caldaia, in modo che decida di ripartire solo se in basso ed in alto le T sono sotto il setpoint......

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            • #7
              E lieta sera,

              ed ancor grazie.

              Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
              .... la parte bassa intorno al braciere "dice" che quall' area è "troppo fredda".
              Ottimo...Per imparare: si evince da colore ed aspetto della superficie immagino, giusto ? Troppo scure & lucide nella parte bassa ? (Per fare la foto ovviamente ho rimosso l'elemento superiore a "tronco di piramide" del braciere)

              Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio

              I tubi/scambiatori non sono male, ma le pareti a i lati del braciere sembrano perfino lucide.
              Per "non sono male" cosa intende? La pulizia o l'aspetto come indicatore di range di temperatura decente ?

              Poi, domanda me per di fondamentale importanza: SE rinviassi i lavori alla prossima primavera, avrei "solo" problemi di scarsa efficienza dell'impianto, o potrei anche danneggiare la caldaia ?

              Chiedo poiché come detto agirei con un non professionista in sistemi a biomassa, e mi aspetto criticità che potrebbero comportare il mio dover fare a meno della caldaia per qualche giorno...

              Questo premesso, approfitto per chiedere paio di consigli operativi:

              1 - Valvola Anticondensa: meditavo di installare la 208 della Caleffi. Pensate possa essere adeguata con il corretto dimensionamento (attualmente i tubi di mandata e ritorno tra puffer e caldaia sono da 32 mm, indi da 1" e 1/4 credo...).
              Ora, per come è configurato il mio impianto, potrei installare la VAC in prossimità del puffer, per meri motivi di spazio, a circa 2 metri di tubatura di distanza dalla caldaia. Sarebbe irrilevante mi auguro per il funzionamento... In alternativa potrei installare la VAC in prossimità della caldaia ma SOLO SE potesse funzionare anche ... in orizzontale, ad "uscire" perpendicolarmente dalla parete lungo la quale sono collegati i tubi di mandata e ritorno tra caldaia e puffer. Se non sono stato chiaro posso tentare di produrre foto & ... schizzo di progetto.

              2 - Regolatore di portata: nulla ne so. E' un elemento a "T" da collocare lungo la canna fumaria che in base alla taratura "preleva" aria dall'ambiente per ridurre il tiraggio a quanto ho visto. Posso quindi semplicemente sostituire il primo elemento rettilineo della mia canna fumaria con tale componente, pure se posizionato a 45° ? Occorrono accorgimenti particolari ?

              Grazie al solito per sconfinata pazienza...

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              • #8
                1- immagino la caleffi 280. Ottima marca, ma userei la dn25 con kvs di 9. Puoi installarla come meglio ti è comodo. Caleffi rilascia dei manuali tecnici per ogni suo prodotto con tutti gli esempi e schemi del caso. Non puoi sbagliare se non il dimensionamento!

                2- si il funzionamento è quello, chi lo installata deve saper fare il suo lavoro, dato che la canna fumaria è elemento "delicato" ed è responsabilità di chi fa il lavoro farlo bene! Le migliori hanno un peso che fa da bilanciere, regolabile e qualche volta anche graduato.

                Le pareti della caldaia (scambiatori) a biomassa dovrebbero essere "asciutte e coperte da cenere leggera di color grigio-bianco o grigio-nocciola chiaro".

                In questo modo la superficie del metallo (il metallo è un buon conduttore di calore, il rame è il migliore in questo senso) risultano a diretto contatto dei fumi della combustione senza essere "protette" da incrostazioni di catrami e creosoto che fungono da isolante.

                Per questo motivo (esclusa la tecnica della condensazione dei vapori contenuti nei fumi, che al contrario massimizza questo aspetto, ma con sistemi di lavaggi degli scambiatori o scambiatori particolari che di fatto rimangono puliti .... cerca caldaia a condensazione della okofen e capirai meglio...) si adottato tutta una serie si "strategie" piu' o meno efficaci per mantenere "asciutti" gli scambiatori:

                1- T caldaia sopra il punto di rugiada dei fumi (>60-65 gradi) anticondensa
                2- potenza elevata di lavoro della caldaia (evitare mantenimento o lunghi periodi a bassissima potenza)
                3- dimensionamento corretto dei componenti l' impianto (caldaia sovradimensionata o sottodimensionata, diciamo in modo esagerato)

                In conclusione, si, far lavorare la caldaia fuori specifiche ne pregiudica :

                1- la resa
                2- la durata

                Che peggiorano in proporzione all' utilizzo sbagliato.

                In teoria.

                In pratica la tua caldaia dovrebbe avere parte degli scambiatori in inox, e se proprio il catrame non ti cola dappertutto, puoi tenere duro, ma almeno facendola funzionare a T il piu' elevate possibili, in quanto bene o male le T alte aiutano.

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                • #9
                  ciao,

                  ho controllato il manuale della tua caldaia ed effettivamente, sulla carta, il CAT ha ragione. la casa dice che con il loro sistema di scambio rapido brevettato, l' anticondensa non serve...io ribadisco: per quello che costa (perchè si parla di un 70-80 euro) ed il lvaoro che fa la installerei comunque.

                  la gestione puffer falla col doppio trmostato + relè. usi il contatto termostato della caldaia e sei a posto. efficace ed economico.

                  la pulizia, puoi farla da te, ma solo se hai una minima manualità: dovrai smontare i carter, scollegare il riduttore per la pulizia tubolari, smontare il coperchio e rimuovere le molle (o il suo sistema). dopo di che pulirle e rimontare il tutto.
                  idem da fare con la ventola i estrazione fumi...anche quella va pulita.

                  se rimandi, la caldaia renderà meno, potrebbe anche dare errore eblocarsi..ma non farai danni alla stessa. nella peggiore dei casi però potresti stare al freddo.

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                  • #10
                    E di nuovo lieto mattino,

                    e di nuovo grazie.


                    Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                    1- immagino la caleffi 280. Ottima marca, ma userei la dn25 con kvs di 9. Puoi installarla come meglio ti è comodo. Caleffi rilascia dei manuali tecnici per ogni suo prodotto con tutti gli esempi e schemi del caso. Non puoi sbagliare se non il dimensionamento!
                    Perfetto. Indi dn 25 nonostante le tubazioni di mandata e ritorno caldaia - puffer siano da 32 mm ? Ovviamente non ho alcuna informazione sulla portata del circolatore della caldaia (so solo che è un WILO ma non qual modello sia. E comunque è gestito dalla caldaia senza alcun parametro "in chiaro").

                    Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                    2- si il funzionamento è quello, chi lo installata deve saper fare il suo lavoro, dato che la canna fumaria è elemento "delicato" ed è responsabilità di chi fa il lavoro farlo bene! Le migliori hanno un peso che fa da bilanciere, regolabile e qualche volta anche graduato.
                    Bene. Dubito allo stato di poterne prevedere installazione indi causa mia incapacità di trovare tecnici qualificati...e disponibili

                    Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                    Le pareti della caldaia (scambiatori) a biomassa dovrebbero essere "asciutte e coperte da cenere leggera di color grigio-bianco o grigio-nocciola chiaro".

                    In questo modo la superficie del metallo (il metallo è un buon conduttore di calore, il rame è il migliore in questo senso) risultano a diretto contatto dei fumi della combustione senza essere "protette" da incrostazioni di catrami e creosoto che fungono da isolante.
                    Grazie per le preziose informazioni pratiche & operative

                    Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                    Per questo motivo (esclusa la tecnica della condensazione dei vapori contenuti nei fumi, che al contrario massimizza questo aspetto, ma con sistemi di lavaggi degli scambiatori o scambiatori particolari che di fatto rimangono puliti .... cerca caldaia a condensazione della okofen e capirai meglio...) si adottato tutta una serie si "strategie" piu' o meno efficaci per mantenere "asciutti" gli scambiatori:

                    1- T caldaia sopra il punto di rugiada dei fumi (>60-65 gradi) anticondensa
                    2- potenza elevata di lavoro della caldaia (evitare mantenimento o lunghi periodi a bassissima potenza)
                    3- dimensionamento corretto dei componenti l' impianto (caldaia sovradimensionata o sottodimensionata, diciamo in modo esagerato)

                    In conclusione, si, far lavorare la caldaia fuori specifiche ne pregiudica :

                    1- la resa
                    2- la durata

                    Che peggiorano in proporzione all' utilizzo sbagliato.

                    In teoria.

                    In pratica la tua caldaia dovrebbe avere parte degli scambiatori in inox, e se proprio il catrame non ti cola dappertutto, puoi tenere duro, ma almeno facendola funzionare a T il piu' elevate possibili, in quanto bene o male le T alte aiutano.
                    Ipotizzando di NON riuscire a fare gli interventi di cui sopra (VAC e miscelatrice, almeno) prima della prossima primavera, la situazione operativa della mia caldaia è la seguente:

                    1 - Potenza caldaia limitata a 4 su 7
                    2 - T max caldaia 70 °C
                    3 - T set point puffer 65°C

                    Attualmente, con T esterne relativamente alte (dagli 8°C ai 10 °C) all'accensione dei termosifoni e conseguente diminuzione della Temperatura del puffer la caldaia si attiva, e dopo circa 30 min il suo circolatore entra in funzione con T caldaia a 55°C. La T bassa del puffer è a questo punto in genere intorno ai 40°C. Il circolatore chiude a T caldaia 49°C. E così via. I parametri di apertura e chiusura del circolatore non sono gestibili dall'utente ma solo dal CAT.
                    Ovviamente con fluttuazioni dovute alla mancanza della VAC la T caldaia si attesta dopo circa 1h di funzionamento sui 51-53 °C, per poi salire progressivamente fino ai 65 - 70 °C. La T fumi oscilla tra i 160 ed i 220 °C.
                    Dopo circa 3h di funzionamento la caldaia ripristina la T setpoint del puffer. Attualmente per diminuire gli on/off della caldaia ho impostato 2 accensioni giornaliere dei termosifoni della durata proprio di 3 ore, una volta al mattino ed una volta alla sera.

                    Apparentemente non posso quindi aumentare direttamente la T caldaia, se non aumentando la potenza (maggior consumo di pellet, e probabilmente T fumi eccessivamente alte).
                    Potrei provare ad aumentare il tempo di funzionamento dei termosifoni, portandolo magari ad 8 ore totali, con 4 ore la mattina e 4 ore la sera, per aumentare il tempo di lavoro della caldaia a temperature più alte, ipotizzando che quando la T esterna si abbasserà ulteriormente la caldaia impieghi più di 4 ore per ripristinare la T puffer.

                    Cosa ne pensate ?

                    Nel mentre cercherò di capire con il CAT se il valore (eccessivo) della T fumi può essere migliorato agendo sui parametri di combustione, ma comincio a dubitarne.

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                    • #11
                      Ed ancor grazie...

                      Originariamente inviato da athxp Visualizza il messaggio
                      ciao,

                      ho controllato il manuale della tua caldaia ed effettivamente, sulla carta, il CAT ha ragione. la casa dice che con il loro sistema di scambio rapido brevettato, l' anticondensa non serve...io ribadisco: per quello che costa (perchè si parla di un 70-80 euro) ed il lvaoro che fa la installerei comunque.
                      Concordo appieno. Avrei dovuto essere irremovibile già in fase di installazione...


                      Originariamente inviato da athxp Visualizza il messaggio
                      la pulizia, puoi farla da te, ma solo se hai una minima manualità: dovrai smontare i carter, scollegare il riduttore per la pulizia tubolari, smontare il coperchio e rimuovere le molle (o il suo sistema). dopo di che pulirle e rimontare il tutto.
                      idem da fare con la ventola i estrazione fumi...anche quella va pulita.

                      se rimandi, la caldaia renderà meno, potrebbe anche dare errore eblocarsi..ma non farai danni alla stessa. nella peggiore dei casi però potresti stare al freddo.
                      Ho un poco di manualità, ma non credo di fidarmi abbastanza di me stesso da metter le mani in inverno sull'impianto...o rischio sì di restar al freddo ;-)

                      Per ora, tranne che in una singola occasione nella quale se non avessi aumentato manualmente la potenza della caldaia si sarebbe spenta (eccessivo tiraggio ?) SE non monitorassi la T fumi e se non..guardassi il terminale della mia canna fumaria la caldaia SEMBREREBBE non aver problemi...

                      Approfitto per tornare sul tema: dalle foto dei miei scambiatori ritenete indi che una pulizia approfondita sia NECESSARIA nell'immediato, o che possa essere effettuata alla prossima primavera ?

                      Approfitto, se voleste ... deliziarvi, per condividere al link sotto appassionante video del terminale della mia canna fumaria durante il funzionamento in modalità normale della caldaia ( non in modulazione).
                      La caldaia è entrata in funzione a dicembre 2021.
                      Come scritto, ho già in programma di alzare il terminale di circa 1 metro (devo ancora verificare con accuratezza le distanze dal comignolo del camino sulla destra).

                      https://photos.app.goo.gl/cTruqTNLS7GiGM8n6

                      Da profano non mi sembrerebbe un comportamento ottimale...

                      Ancor grazie...

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                      • #12
                        Originariamente inviato da Elcast Visualizza il messaggio
                        ... Indi dn 25 nonostante le tubazioni di mandata e ritorno caldaia - puffer siano da 32 mm ? Ovviamente non ho alcuna informazione sulla portata del circolatore della caldaia (so solo che è un WILO ma non qual modello sia. E comunque è gestito dalla caldaia senza alcun parametro "in chiaro").

                        .....
                        Non so che tubazioni hai, di solito le 32 hanno attacchi di 1". Basta che scegli il modello della caleffi a partire da quella cerchiata!

                        Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                        Il "fumo" che si vede nel filmato è

                        1- ok se è vapore che su sfondo bianco del cielo pare scuro
                        2- male se è fumo nero (si dovrebbe sentire anche un odore acre simile a quando asfaltano ) significa o poca aria comburente o troppo combustibile nel crogiolo....

                        Per il resto con la biomassa c'è pochissimo ormai da inventarsi, e prima sistemi come da indicazioni che ti sono state date, meglio è!

                        P.S.: la canna fumaria così bassa e vicina all' altra in muratura .... non sembra posizionata molto bene.... chiedi a qualche esperto!

                        Commenta


                        • #13
                          Buondì !!!


                          Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio

                          Non so che tubazioni hai, di solito le 32 hanno attacchi di 1". Basta che scegli il modello della caleffi a partire da quella cerchiata!
                          Le tubazioni tra caldaia e puffer sono altro argomento...triste del quale abbiamo disquisito in passato: sono attualmente in ppr, diametro esterno 32 mm. Era prevista la loro sostituzione con equivalenti in ferro zincato...
                          In ogni caso, mille grazie: in base a tubature e relativo attacco sceglierò la DN 25 o la DN 32.

                          Approfitto ancora per consiglio: chi mi ha installato la miscelatrice della ACS NON ha previsto valvola di non ritorno sul ramo freddo, con ovvio risultato che se anche il puffer è a 50 °C devo parzializzare o chiudere il ramo freddo per poter far la doccia...

                          E' quindi opportuno installare una valvola di non ritorno anche sul ramo freddo della miscelatrice termosifoni ? In realtà la miscelatrice tra mandata calda e fredda sarebbe subito a monte del circolatore, indi forse non servirebbe, ma mi rimetto, appunto, a Vostro competente consiglio (a circolatore termosifoni spenti avrei senza valvola di non ritorno rimescolamento per convezione naturale tra mandata fredda e calda giusto in prossimità della parte alta del puffer. Ma è lo stesso meccanismo di omogeneizzazione della Temperatura che avviene all'interno del puffer, indi non dovrebbe cambiar molto. Ma, appunto, mi rimetto a saggio consiglio).

                          Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio

                          Il "fumo" che si vede nel filmato è

                          1- ok se è vapore che su sfondo bianco del cielo pare scuro
                          2- male se è fumo nero (si dovrebbe sentire anche un odore acre simile a quando asfaltano ) significa o poca aria comburente o troppo combustibile nel crogiolo....
                          Purtroppo...buona la 2. Sono i parametri di combustione che sto cercando di ottimizzare con il supporto del CAT. A tal proposito, ieri sera a potenza 4 su 7 dopo circa 3 ore di funzionamento ho trovato la T fumi a 98°C, la T caldaia a 57°C e la T puffer a 59°C, con la fiamma della caldaia quasi spenta. Riportando la potenza a 7, la caldaia si è "riavuta", ed ardendo allegramente ha riportato il puffer al set point di 65°C in circa 30 min.

                          Sono sufficienti le informazioni sopra per capire se conviene aumentare aria comburente o diminuire combustibile ? Personalmente propenderei per aumento aria comburente, se non fosse per la T fumi relativamente elevata (con potenza 7 la T fumi è arrivata fino a circa 230 °C in modalità normale, oscillando poi tra i 180 °C ed i 210 °C. Con caldaia in modulazione si è attestata sui 150 °C)...

                          Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio

                          P.S.: la canna fumaria così bassa e vicina all' altra in muratura .... non sembra posizionata molto bene.... chiedi a qualche esperto!
                          E giustissima osservazione, come sempre. Si, come ho scritto sopra da qualche parte ho in programma di alzare di circa 1 m il finale della canna fumaria, verificando che siano rispettate le distanze di minima dalla canna fumaria in muratura del camino (50 cm per poter essere considerate come strutture non interferenti, come da normativa UNI 10683).

                          Grazie !!!

                          Commenta


                          • #14
                            Le mix (di solito utilizzo quelle della caleffi con manopola gialla anti scottature ed anti calcaree) hanno già integrate le vnr. I due rami che alimentano la mix (calda e fredda) devono essere il piu' possibile "equilibrati", cioè sezione tubi e lunghezze simili, in modo che durante il funzionamento ci sia una minima differenza di portata (credo sia dichiarata fra le caratteristiche della mix).
                            Voglio dire .... è il lavoro dell' idraulico e che deve fare al momento dell' installazione dei vari componenti, decidendo per il layout ottimale per l' impianto.

                            Commenta


                            • #15
                              Lieto Meriggio,

                              e di nuovo grazie.

                              Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                              Le mix (di solito utilizzo quelle della caleffi con manopola gialla anti scottature ed anti calcaree) hanno già integrate le vnr.
                              Perfetto, pensavo di implementare proprio la Caleffi 2521 come miscelatrice per termosifoni, e credo sia il modello cui fa riferimento (allego foto per sicurezza...)

                              Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   2022 Caleffi Valvola Miscelatrice 2521.JPG 
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                              Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                              Voglio dire .... è il lavoro dell' idraulico e che deve fare al momento dell' installazione dei vari componenti, decidendo per il layout ottimale per l' impianto.
                              Si, pensavo anch'io. Ma temo nel mio caso sia stata...dimenticata la vnr. Allego foto del dettaglio della mia attuale miscelatrice ACS (Ho sentito anche la ditta produttrice per conferma: non ha vnr integrata...).
                              Provvederò a far installare vnr, almeno sul ramo freddo...

                              Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   2022 Valvola Miscelatrice ACS Buher.JPG 
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                              Grazie al solito...


                              PS:
                              Nel mentre stamani la mia caldaia, con potenza a 7 su 7, è giunta all' "invidiabile" Temperatura di picco dei fumi di 254°C in modalità normale...



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                              • #16
                                ... con poco e meno lavoro sostituisci la mix!

                                Ci sono prodotti e prodotti. Non conosco il modello e la marca di quella che hai installato, ma caleffi non mi ha mai deluso!

                                Devi cercare anche di isolare termicamente la valvola (trovi delle coppelle apposite) perchè l' acqua calda che si raffredda nelle pause di inutilizzo dell' acs pian piano te la bocca di calcaree, soprattutto su acque dure.

                                Ti allego una foto del mio impianto acs, avevo già il dosatore di polifosfati, ricircolo acs, anticalcaree elettronico (non so se funziona davvero!) bypass anti legionella, gruppo carico e sicurezza boiler filtro e riduttore di pressione con filtro..... a cui ho aggiunto da un po' di tempo un sistema antibatterico UVC (dicono elimini istantaneamente anche il cloro ??) comprato su amazon, (azienda italiana, ma solo di facciata è made in cina!) a poco.

                                Vedremo i risultati con il tempo, per ora sono sparite le alghe che prolificano nelle retine delle fontane con l' uso dei polifosfati (li uso ciclicamente, non continuamente) e per ora rimangono belle pulite. Durata della lampada...... vedremo!

                                Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                • #17
                                  E buooon dì !!!


                                  Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                                  ... con poco e meno lavoro sostituisci la mix!
                                  Si, penso farò così...Ho visto (su Amazon per ora) che la miscelatrice 2521 Caleffi sta sui 120 Eur... Domanda confido non troppo sciocca: posso utilizzare due miscelatrici identiche, indi sempre Caleffi 2521, una per ACS ed una per mandata termosifoni ? Il modello 2521 sembra esplicitamente proposto per impianti con solare termico (che ho...).
                                  Per il dimensionamento devo rifarmi alle caratteristiche del circolatore del mio impianto termosifoni ?

                                  E...Scresan, a vedere il Tuo impianto mi son commosso travolto da contrastanti emozioni: da un lato entusiasmo nel constatare come esistano i lavori ben fatti e chi ha le competenze per farli...dall'altro punta di...depressione per la mia situazione ;-)

                                  Grazie !!!
                                  Buon proseguir di giorno.

                                  Commenta


                                  • #18
                                    ... tutto si migliora e puo' essere migliorato! Sempre, in tutti i settori, ovunque.

                                    Per le mix, ok la caleffi per l' acs, lato impianto .... ti suggerisco una miscelatrice a tre vie con motore e 3 punti e controllata da climatica.

                                    Prova a mettere uno schema di come ti hanno fatto l' impianto, con qualche nr (misura puffer, boiler, caldaia, mq casa e consumi) e cerco di farti uno schema ideale e darti un' idea di cosa potresti modificare ed una sola volta, prossimo anno, per migliorare la situazione.

                                    Un' idea, eh!.....poi la sviluppi insieme al tuo tecnico ragionandoci sopra .... che poi, onestamente, c'è poco da inventarsi ormai sulle biomasse.

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Ed eccoci.

                                      Lieto Meriggio

                                      Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                                      Prova a mettere uno schema di come ti hanno fatto l' impianto, con qualche nr (misura puffer, boiler, caldaia, mq casa e consumi) e cerco di farti uno schema ideale e darti un' idea di cosa potresti modificare ed una sola volta, prossimo anno, per migliorare la situazione
                                      Riporto sotto, in sequenza:
                                      1 - Foto del mio impianto
                                      2 - Schema del mio impianto
                                      3 - Schema suggeritomi dal gentilissimo scresan già a gennaio 2022

                                      Non ho ancora apportato modifiche causa...latitanza di tecnico.

                                      Per quanto riguarda le attuali caratteristiche del mio sistema, riporto parte del mio messaggio di apertura:

                                      Casa indipendente, in zona climatica D (area Castelli Romani) di circa 160 mq su 2 livelli, in muratura (blocchetti di tufo), senza cappotto termico, ma con infissi in PVC performanti. Classe energetica C, con EP gl,nren 59.1711 kWh/m²anno.

                                      I terminali di riscaldamento sono 12, tubolari in acciaio.
                                      Il generatore è una caldaia a pellet Ungaro CTU 5S da 24 kW, equipaggiata con puffer Cordivari da 600 l ed impianto solare termico Eco Combi 2 (ACS ed integrazione al riscaldamento).
                                      Canna fumaria di circa 6 m, coibentata, 100 mm diametro interno e 150 mm diametro esterno. Innesto in caldaia con 2 curve a 45° internamente al locale tecnico (canna interna NON coibentata), poi all'esterno dritta in verticale fino al tetto (casa a 2 piani, come detto), di li curva a 45° per superare il "cornicione", poi su dritta per soli 50 cm circa. Terminale a botte.

                                      Questo premesso, attualmente l'impianto di riscaldamento è così configurato:

                                      - Termostato "interno" all'abitazione che interviene sul circolatore dell'impianto di riscaldamento. Tutti i termosifoni sono equipaggiati con valvola termostatica "manuale".
                                      - Caldaia che rileva la T del puffer tramite un'unica sonda, attualmente collocata a mezza altezza del puffer stesso (nella parte alta e bassa sono collocate le sonde del solare termico)
                                      - Mandata della caldaia, dei termosifoni e dell'ACS (a serpentina, no boiler riservato) nella parte alta del puffer, ritorno ACS in mezzeria e ritorno termosifoni e caldaia parte bassa del puffer
                                      - T del puffer impostata a 65°C, T massima della caldaia a 70 °C.
                                      - Potenza della caldaia impostata a valore 5 su un massimo di 7

                                      In questi giorni ho portato la potenza della caldaia da 4 a 5 su scala di 7, poiché come scritto a potenza 4 per due volte ho trovato la fiamma quasi spenta e la temperatura fumi sui 70 °C. Riportando la caldaia manualmente a potenza massima la fiamma si è riavuta...ma i consumi pure.

                                      Permane poi il mio problema di apertura discussione: in modalità normale la T fumi arriva anche a sfiorare i 250 °C a potenza 7, quasi i 240 °C a potenza 5.
                                      In modalità modulazione la T fumi oscilla intorno ai valori che, a voce, mi ha fornito il servizio di assistenza della caldaia, ovvero 140 °C.
                                      Sto tentando di contattare il CAT per ottimizzare i parametri di combustione, ma senza ottenere risposta...

                                      Attualmente, con temperature esterne elevate, intorno ai 10 °C di giorno, sto consumando circa 3.75 Kg pellet / ora di funzionamento normale della caldaia, circa 1.5 sacchetti da 15 kg abbondanti al dì con caldaia accesa 7 h al dì.
                                      Il consumo orario di pellet si mantiene circa costante da Novembre, in realtà.



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                                      • #20
                                        ... non mi ricordavo piu' del tuo "caso" !

                                        Aggiungi le due mix (vac e climatica) e vedrai che cambia tutto

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                                        • #21
                                          Buon dì !!!

                                          Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                                          ... non mi ricordavo piu' del tuo "caso" !
                                          Con le migliaia di consulenze che fate ogni anno sarebbe stato...sovrumano il contrario ;-)

                                          Si, per le modifiche di impianto, dimensionamento a parte, mi sento abbastanza fiducioso nella risoluzione (sono ancora tentato di iniziare con miscelatrice a punto fisso e non climatica per i termo...).

                                          Mi preoccupa invece un poco il discorso "ottimizzazione parametri di combustione", per aspetto fumi da canna fumaria (scuri), spegnimento della caldaia a potenza 4 un paio di volte e temperatura fumi elevata (anche se rimane il discoro di scambiatori forse sporchi e tiraggio canna fumaria forse eccessivo).

                                          Per i parametri combustione potrei provare autonomamente a "giocare" su portata aria comburente e azione coclea, ma non vorrei creare sconquassi...

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                                          • #22
                                            Finchè non sistemi le T di lavoro della caldaia, è probabile che gli scambiatori non siano efficientissimi, ed a cascata la combustione.

                                            Immagina l' impianto un qualcosa che è sempre in movimento, non è statico. I settaggi dei vari parametri tendono all' ottimale, ma non sarà mai possibile. Non so come spiegarmi. Non è una formula matematica, non un algoritmo preciso, ma un "derivato" che tenta di prevedere cosa accadrà.

                                            Per questo è l' insieme dei componenti e settaggi che fanno la differenza, non 1-2 punti di ventola in piu' o il carico ridotto del combustibile.

                                            E' piu' semplice anche risolvere un problema se presente, in quanto si possono escludere alcune parti dell' impianto che di certo meglio di così non potrebbero funzionare.

                                            1- le T di lavoro delle varie componenti
                                            2- i valori di depressione della canna fumaria
                                            3- il dimensionamento di tubi, circolatori, mix, caldaia e accumulo.

                                            Esclusi questi se la caldaia brucia male, è facile aggiustare i parametri di carico, o capire perchè succede.

                                            La climatica è un' altro sistema che permette di sicuro di aumentare il confort in casa, centrando, dopo ricerca dei parametri corretti, le T volute, senza superarle anche di mezzo grado (se ci pensi in una stagione con i metodi classici succede per n volte ed n ore, ovvero spreco di n kg di combustibile solo per ottenere troppo caldo in casa e s-confort!). Migliora anche la stratificazione nel puffer, in quanto massimizza l' acqua che ricircola nel circuito dei termosifoni o radiante invece che immetterla totalmente nella parte bassa del puffer, mescolando tutto ed al max continuamente.

                                            Sull' altro lato non ci sono problemi, la vac fa lo stesso in modo quasi perfetto.

                                            Non rinunciare alla climatica, è una parte dell' impianto che costa ma ti fa risparmiare!

                                            P.S.: che scopo ha la sonda in alto nel puffer del solare? Attiva la caldaia se la T è troppo bassa? La centralina solare ha il contatto libero per farlo e quella della caldaia l' ingresso termostato acs?

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                                            • #23
                                              Buooon giorno


                                              Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                                              Finchè non sistemi le T di lavoro della caldaia, è probabile che gli scambiatori non siano efficientissimi, ed a cascata la combustione.

                                              Immagina l' impianto un qualcosa che è sempre in movimento, non è statico. I settaggi dei vari parametri tendono all' ottimale, ma non sarà mai possibile. Non so come spiegarmi. Non è una formula matematica, non un algoritmo preciso, ma un "derivato" che tenta di prevedere cosa accadrà.

                                              Per questo è l' insieme dei componenti e settaggi che fanno la differenza, non 1-2 punti di ventola in piu' o il carico ridotto del combustibile.
                                              Ti sei spiegato benissimo, come sempre. Mi avevate già persuaso ad inizio 2022, ora lo sono ancor di più. Peccato IO non sia riuscito a persuadere il tecnico ;-). Confido esser più fortunato con il mio idraulico...

                                              Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                                              Non rinunciare alla climatica, è una parte dell' impianto che costa ma ti fa risparmiare!
                                              Si, sono persuaso anche di questo. Ed il mio approccio generale è quello di essere anche disposto a spendere di più per avere un sistema più efficiente. Nel caso specifico della climatica mi frena un poco il mio non avere né tempo né competenza, ed ovviamente nessuna esperienza, e di non avere sottomano un tecnico esperto e disponibile (ovviamente fatta eccezione per VOI ;-) ).
                                              Dovrei quindi cimentarmi praticamente da solo sia nell'installazione che nella messa a punto...

                                              Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                                              P.S.: che scopo ha la sonda in alto nel puffer del solare? Attiva la caldaia se la T è troppo bassa? La centralina solare ha il contatto libero per farlo e quella della caldaia l' ingresso termostato acs?
                                              A quanto mi ha spiegato il tecnico (prima di svanire), la sonda del solare in alto è puramente di sicurezza: blocca il circolatore del solare se la T supera una certa soglia (forse 80°C nel mio caso, ma non ne sono certo poiché non è parametro utente ma installatore). aggiungo che il mio impianto non ha sistemi anti - stagnazione. A giugno 2022 ho coperto con telo da ombra 1 dei 3 pannelli da 2.5 mq l'uno, e son andato egregiamente. Ad agosto durante le ferie ho coperto per scrupolo tutti e tre i pannelli. A metà settembre ho scoperto anche il 3o pannello. Da fine aprile a fine ottobre ACS tutta da solare. Finché mi regge salir sul tetto procedo così. Poi...o implemento sistema automatico con tendina parasole gestita da sensore & pannello fotovoltaico...o dismetto tutto & passo a fotovoltaico & pompa di calore ;-)

                                              Per quanto riguarda la gestione delle uscite della centralina solare: il modello attualmente implementato ("base") ha 2 uscite utilizzabili, una che controlla il circolatore del solare ed un'altra, con opportune impostazioni, si può relazionare alla T puffer alta. Purtroppo non mi sembra vi siano logiche che siano legate alla T puffer bassa (utilizzata appunto solo per l'attivazione del circolatore del solare, nella mia configurazione...

                                              In realtà ho anche la versione "professional" della stessa centralina, assai più complessa nel funzionamento, che dovrebbe poter consentire di correlare le 2 uscite logiche al valore delle T alta e bassa del puffer...Ed è un'altra delle modifiche che avremmo dovuto provare con il ...tecnico latitante ;-)



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                                              • #24
                                                Ok per i vari punti già discussi.

                                                Per il solare ... direi che meglio cercare di non "bloccare" mai il circolatore dei pannelli, dato che appena si ferma a pieno sole in luglio la parte di glicole nel pannello va a T molto elevate e si rovina e va sostituito. Poi ci sono diverse tesi sulla stagnazione ...

                                                Hai il solare sul serpentino basso, hai un pipe per acs (meno soggetto a formazione di calcaree, o almeno pare che il serpentino corrugato inox sia autopulente ??) e direi che anche se in alto arrivi a 80 gradi, meglio implementare un sistema che attivi il riscaldamento (personalmente lascio aperti i termosifoni dei bagni e lavanderia) in caso il puffer superi xx gradi.
                                                In estate ci sono le finestre aperte o in anta-ribalta ed il calore dentro il bagno o la lavanderia non è mai un problema (diverso se hai stesso impianto anche per condizionamento, come ad esempio con una pdc aria/acqua)

                                                In questo modo anche in assenza di consumi di acs, eviti coperture dei pannelli sul tetto, e tutto sommato basta un termosifone in qualche stanza della casa per raffreddare la parte alta del puffer quanto basta.

                                                Il sensore in basso a metà altezza del serpentino è quello necessario al normale funzionamento del solare, dato che attiva il circolatore quando la T del pannello supera quella della parte mediobassa del puffer di 5-10 gradi.
                                                Per "affinare" il funzionamento alcune centraline utilizzano anche un sensore sul ritorno freddo fra puffer e pannelli, che di solito serve a regolare la portata del circolatore tramite un comando pwm.

                                                Se hai centralina evoluta puoi utilizzare il sensore in alto anche per riserva acs disabilitando il riscaldamento e forzando il funzionamento della caldaia....

                                                Ci sono n modi di gestire l' impianto, basta creare una logica di funzionamento, nei limiti delle centraline di controllo o tipologia di collegamenti.

                                                Buon lavoro!

                                                Commenta


                                                • #25
                                                  E Lieto Meriggio!!!

                                                  Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio

                                                  Ci sono n modi di gestire l' impianto, basta creare una logica di funzionamento, nei limiti delle centraline di controllo o tipologia di collegamenti.

                                                  Buon lavoro!
                                                  Non quoto tutto il messaggio ma...lo meriterebbe: fitto di ottimi e risolutivi spunti.

                                                  Per il solare, in particolare: avevo previsto di utilizzare il surplus in uno scambiatore a piastre posizionato in una piscina fuoriterra...la quale per problemi di budget non esiste ancora !!!

                                                  La soluzione di utilizzare gli elementi riscaldanti è molto elegante, e soprattutto poiché è stata...direttamente testata sembrerebbe anche affidabile.

                                                  Il mio problema generale è proprio la possibilità di gestire la logica d'impianto tramite una qualche interfaccia efficace che consenta ai vari elementi (essenzialmente circolatore termosifoni, circolatore solare e caldaia) di interagire in base ai valori assunti da determinate variabili di sistema (T puffer alta e bassa, T pannelli, T esterna).

                                                  Non so appunto se la centralina del solare modello "professional" svolgerebbe questa funzione.
                                                  L'eventuale centralina climatica potrebbe integrare anche questa logica di controllo ?

                                                  Comunque, tornerò a tediarvi tra qualche giorno.

                                                  Tutto quel che mi resta da dirvi, oggi, oltre a GRAZIE è...
                                                  MERAVIGLIOSO, SERENO NATALE!!!

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    La mia Consolar Control 602 gestisce tutto esattamente cosi, un'unica cebtralina che manda avanti caldaia, solare e riscaldamento in climatica, con possibilità di collegare più di un generatore, nella variante 702 gestisce 3 zone di casa ognuna con regolazione climatica e 3 generatori distinti per ogni zona.
                                                    In Italia viene commercializzata da Carinci con il nome di Total Control.
                                                    Di sicuro non è nel prezzo il suo punto di forza, ma fa tutto quel che deve e anche di più, a distanza di anni ancora trovo qualche nuova funzione tipo la gestione di due zone con due pompe del collettore solare, o la gestione di una caldaia a legna con pompa esterna, può gestire generatori a gas modulanti tramite controllo del livello di potenza e altro ancora che non ricordo al momento.
                                                    E ha la funzione di sicurezza che in caso di sovratemperatura del puffer smaltisce l'eccesso di calore nell'impianto di riscaldamento
                                                    Caldaia Carinci Prestige 350,Termocamino Carinci Evolution 190 + scambiatore 40 piastre - Superboiler Carinci 1000l - pannelli solari circolazione forzata, Gestione impianto e climatica con Centralina Total Control Carinci - zona climatica "E" - gradi giorno 2188 - Casa 330 MQ temperatura interna 21° 18/24

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                                                    • #27
                                                      Originariamente inviato da bravo666 Visualizza il messaggio
                                                      La mia Consolar Control 602 gestisce tutto esattamente cosi, un'unica cebtralina che manda avanti caldaia, solare e riscaldamento in climatica, con possibilità di collegare più di un generatore, nella variante 702 gestisce 3 zone di casa ognuna con regolazione climatica e 3 generatori distinti per ogni zona
                                                      Ed a tutti Miglior Nuovo Anno,

                                                      e di nuovo grazie per interessamento.

                                                      Sarei anche assolutamente ben disposto a sostenere un investimento iniziale a fronte di una soluzione generale alle diverse problematiche. Quello che mi rende titubante è la perenne difficoltà che sto trovando a reperire nella mia zona tecnici competenti disponibili (a detta della maggior parte di coloro che ho contattato il mio impianto va bene così com'é...) e delle limitazioni lato utente nella gestione dei vari dispositivi (ad esempio senza manuale installatore della caldaia non ho idea di quali siano i valori di isteresi relativi alla T alta e bassa del puffer, indi pur avendo un dispositivo in teoria performante non posso utilizzarlo appieno...).

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