Buongiorno a tutti e buon Natale!
Ho da un anno montato una caldaia a legna per utilizzare in qualche modo gli scarti di legna derivati dalle potature che nei vari anni si sono accumulate (principalmente legna di salice e frutteto), il risparmio si è subito notato ma ad un anno di distanza ancora non sono riuscito a sistemare alcuni problemi.
La Casa è di circa 350mq composti anche da 2 pergolati in cui scarseggia la coibentazione, in zona climatica E.
L'impianto era inizialmente compoasto da 2 impianti indipendenti con ciascuno una caldaia (da 24kW a cui erano collegati 7 radiatori e 1 fancoil e da 18kW che alimentava 2 fancoil e 5 radiatori nella parte meno coibentata della casa), quando stato aggiunta la caldaia a legna (edilkamin energy plus da 34kW) i due impianti sono stati collegati insieme ed è stato aggiunto un puffer Cordivari da 800lt mantenendo comunque le due caldaie a gas (interfacciandole all'impianto con degli scambiatori rapidi e i relativi circolatori DAB).
La domanda che volevo farvi era: dato che difficilmente con la sola caldaia a legna riusciamo a scaldare
l'intera casa, se la singola caldaia a legna fosse sottodimensionata per l'impianto secondo voi (dato che ho avuto pareri discordanti da parte dei tecnici che ci ha fatto il lavoro di aggiunta della caldaia a legna e l'idraulico che segue prima l'impianto a GPL).
Inoltre volevo avere qualche consiglio su come impostare i circolatori che portano l'acqua dalla caldaia al puffer e dal puffer all'impianto (due DAB Evosta) attualmente impostate su PP2 per lo scambio tra caldaia e puffer e PP6 per l'impianto, a che temperatura deve stare l'acqua che esce dalla caldaia per garantire un buon funzionamento?
C'è modo di poter accendere sia la caldaia a gas che quella a legna? L'idraulico mi ha sconsigliato questa soluzione per cui non l'ho mai messa in pratica
Grazie a tutti quelli che risponderanno!!
Ho da un anno montato una caldaia a legna per utilizzare in qualche modo gli scarti di legna derivati dalle potature che nei vari anni si sono accumulate (principalmente legna di salice e frutteto), il risparmio si è subito notato ma ad un anno di distanza ancora non sono riuscito a sistemare alcuni problemi.
La Casa è di circa 350mq composti anche da 2 pergolati in cui scarseggia la coibentazione, in zona climatica E.
L'impianto era inizialmente compoasto da 2 impianti indipendenti con ciascuno una caldaia (da 24kW a cui erano collegati 7 radiatori e 1 fancoil e da 18kW che alimentava 2 fancoil e 5 radiatori nella parte meno coibentata della casa), quando stato aggiunta la caldaia a legna (edilkamin energy plus da 34kW) i due impianti sono stati collegati insieme ed è stato aggiunto un puffer Cordivari da 800lt mantenendo comunque le due caldaie a gas (interfacciandole all'impianto con degli scambiatori rapidi e i relativi circolatori DAB).
La domanda che volevo farvi era: dato che difficilmente con la sola caldaia a legna riusciamo a scaldare
l'intera casa, se la singola caldaia a legna fosse sottodimensionata per l'impianto secondo voi (dato che ho avuto pareri discordanti da parte dei tecnici che ci ha fatto il lavoro di aggiunta della caldaia a legna e l'idraulico che segue prima l'impianto a GPL).
Inoltre volevo avere qualche consiglio su come impostare i circolatori che portano l'acqua dalla caldaia al puffer e dal puffer all'impianto (due DAB Evosta) attualmente impostate su PP2 per lo scambio tra caldaia e puffer e PP6 per l'impianto, a che temperatura deve stare l'acqua che esce dalla caldaia per garantire un buon funzionamento?
C'è modo di poter accendere sia la caldaia a gas che quella a legna? L'idraulico mi ha sconsigliato questa soluzione per cui non l'ho mai messa in pratica
Grazie a tutti quelli che risponderanno!!
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