Buongiorno a tutti, sono in procinto di passare ad una pompa di calore per il mio appartamento di 130 m^2 in provincia di Pavia, su due piani, zona giorno piano terra e zona notte al primo piano e termosifoni in ghisa. Attualmente la temperatura e` regolata da due termostati, uno per piano, settati su 21C nella zona giorno e 19.5C zona notte, e ottenendo 18.5C nelle camere da letto che e` il mio obiettivo.
Negli ultimi mesi ho fatto esperimenti con la caldaia attuale, a metano, per immaginare come sara` regolato l'impianto in futuro, quando i termostati saranno rimpiazzati dal controllo in climatica con l'aggiunta del sensore interno di temperatura (Daikin Madoka) installato al piano terra. Tenendo tutto acceso e regolando manualmente la temp di mandata, ho cercato di bilanciare la temperatura in casa agendo sui detentori dei termosifoni delle camere da letto, altrimenti troppo calde. Tuttavia non sono riuscito a trovare una regolazione dei detentori che andasse sempre bene, con temperature esterne alte o basse, e me lo spiego cosi`: il calore generato in casa (e conseguenti moti convettivi dell'aria calda dal piano di sotto al piano di sopra) e il calore disperso hanno una distribuzione spaziale diversa, se raddoppiano entrambi mantengo l'equilibrio termico nel suo insieme ma non stanza per stanza. Idem se apro o chiudo le porte delle camere. La cosa potrebbe anche complicarsi se andassi ad aggiungere, come spero, una VMC con mandata nelle camere da letto e ripresa negli altri ambienti.
Ho imparato dagli esperti del forum (fcattaneo...) che la miglior pratica e` di avere un impianto semplice dove solo la pdc controlla i parametri in gioco. Darebbe problemi l'aggiunta di valvole termostatiche almeno nelle camere da letto per risolvere la difficolta` qui sopra?
Grazie!
Giancarlo
Commenta