buondi,
sto facendo i primi esperimenti con le testine sulle zone. Mi girano che tinello e cucina sono ipersbilanciati rispetto a tutto il resto della casa. A parità di portata dei circuiti mi rimangono un grando indietro e fanno tanta fatica a salire di temperatura. Mi sa che solo per loro dovrò diminuire le portate su tutti gli altri.
Ho implementato 2 nuovi algoritmi per la gestione della PDC:
1) quando la % richiesta al compressore (non quella effettiva) scende sotto il 20% significa che la macchina si sta per spegnere, quindi aumento il setpoint gradualmente fino a 4° in modo da accumulare un pò di riserva termica nel puffer e miscelarla dopo. Qualcuno aveva proposto di produrre sempre a setpoint maggiore, con questo trucco ottengo quel risultato senza rovinare il cop. C'è qualche piccolissimo beneficio, nel senso che riesco a miscelare a T corretta per 1-2 minuti in più, ma il il puffer resta piccolo
2) Se una zona è spenta da più di un'ora perchè in temperatura il sistema la riaccende comunque per circa 13-14 minuti. Avevo notato che con la casa in temperatura le piastrelle sulle zone spente diventavano freddissime e poi quando ripartivano le zone serviva tanto lavoro della PDC perchè si era raffreddato tutto troppo. Con questa strategia non faccio raffreddare troppo il massetto (che nel mio caso è molto reattivo e quindi si riscalda/raffredda velocemente perchè ribassato e in anidrite).
E' sempre poi in funzione l'algoritmo di attenuazione che indipendentemente dal resto di notte abbassa un pochino i setpoint per far lavorare meno la PDC nelle ore meno favorevoli
Ecco un grafico con gli on-off di stanotte per tenere l'impianto in temperatura:
La linea arancione è la temperatura di ritorno del radiante, come vedete cala ma non troppo; questo è invece quanto accaduto la notte prima senza le riaccensioni forzate:
Come vedete la temperatura di ritorno del radiante è crollata di 9° e alla riaccensione la macchina è stata un sacco di tempo a regime di funzionamento più alto.
sto facendo i primi esperimenti con le testine sulle zone. Mi girano che tinello e cucina sono ipersbilanciati rispetto a tutto il resto della casa. A parità di portata dei circuiti mi rimangono un grando indietro e fanno tanta fatica a salire di temperatura. Mi sa che solo per loro dovrò diminuire le portate su tutti gli altri.
Ho implementato 2 nuovi algoritmi per la gestione della PDC:
1) quando la % richiesta al compressore (non quella effettiva) scende sotto il 20% significa che la macchina si sta per spegnere, quindi aumento il setpoint gradualmente fino a 4° in modo da accumulare un pò di riserva termica nel puffer e miscelarla dopo. Qualcuno aveva proposto di produrre sempre a setpoint maggiore, con questo trucco ottengo quel risultato senza rovinare il cop. C'è qualche piccolissimo beneficio, nel senso che riesco a miscelare a T corretta per 1-2 minuti in più, ma il il puffer resta piccolo
2) Se una zona è spenta da più di un'ora perchè in temperatura il sistema la riaccende comunque per circa 13-14 minuti. Avevo notato che con la casa in temperatura le piastrelle sulle zone spente diventavano freddissime e poi quando ripartivano le zone serviva tanto lavoro della PDC perchè si era raffreddato tutto troppo. Con questa strategia non faccio raffreddare troppo il massetto (che nel mio caso è molto reattivo e quindi si riscalda/raffredda velocemente perchè ribassato e in anidrite).
E' sempre poi in funzione l'algoritmo di attenuazione che indipendentemente dal resto di notte abbassa un pochino i setpoint per far lavorare meno la PDC nelle ore meno favorevoli
Ecco un grafico con gli on-off di stanotte per tenere l'impianto in temperatura:
La linea arancione è la temperatura di ritorno del radiante, come vedete cala ma non troppo; questo è invece quanto accaduto la notte prima senza le riaccensioni forzate:
Come vedete la temperatura di ritorno del radiante è crollata di 9° e alla riaccensione la macchina è stata un sacco di tempo a regime di funzionamento più alto.
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