VENTILCONVETTORI RADIANTI per impianto a BASSA TEMPERATURA - EnergeticAmbiente.it

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VENTILCONVETTORI RADIANTI per impianto a BASSA TEMPERATURA

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  • Zumerle
    ha risposto
    x nikopluto, non è tanto il grano che eventualmente si allenta ma, col tempo nonostante ci siano i filtri, un po di polvere passa e và ad accumularsi sulla ventola, fino a che da qualche aletta si stacca e in altre no, perciò si sbilancia ed ecco il rumore. Se si revisiona bene e si lava la ventola ritorna silenziosa.
    P.s. Ti quoto per quanto riguarda la bufala della piastra radiante è uno specchio per le allodole. I miei non hanno nessuna piastra: BPS CLIMA ventilconvettori, fan-coil, cassette ad acqua, unità canalizzabili, termoventilanti, cassonetti ventilanti, aerotermi, generatori aria calda, barriere aria, destratificatori, convettori ventilati, caldosplit Made in Italy.

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  • nikopluto
    ha risposto
    Personalmente, ritengo che per riscaldare le case di domani (già oggi) non si potrà usare nient'altro che pavimento e/o fan coil.
    Pertanto, dico che il fan coil è uno strumento idoneo al riscaldamento della casa (a patto di saperlo scegliere con la testa).
    Dico però che la PIASTRA radiante dei fan coil E' UNA BUFALA che i markettari delle case costruttrici usano per rendere più accettabile il fan coil al grande pubblico (che ancora oggi ha il tabu' del fan coil).
    E' la stessa cosa che sta succedendo per le pompe di calore ibride: le hanno immesse sul mercato per far accettare la pompa di calore (anche per quest'ultima il grande pubblico vive di tabu').
    Quando questi ultimi tabu' saranno superati, SCOMPARIRANNO le pdc ibride e SCOMPARIRANNO i fan coil con piastra radiante.
    Acc... mi sento il Casaleggio della termotecnica !!! EHEH (scusate)


    Originariamente inviato da Dam73 Visualizza il messaggio
    *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***
    I ventilconvettori che dopo qualche anno diventano rumorosi sono quelli che hanno il grano filettato nell'accoppiamento albero motore - ventola (quasi tutti, ahimé).
    Ne trovate però in giro che hanno l'accoppiamento asse - ventola per interferenza (e questi non hanno quel problema, visto che è il grano filettato che si allenta nel tempo a far sì che il fan coil poi diventa sempre più VIBRANTE).
    Ciao
    Ultima modifica di nll; 07-04-2014, 13:42. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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  • Zumerle
    ha risposto
    Io di ventil termoconvettori ne ho 6 funzionano con la termopellet . Già a 45° gradi soffiano caldo, è logico più è alta la T° H2o (es. 70°) più riscaldano (fino a 4500 w c.u.) normalmente io la tengo a 52-55°. Se non funziona la ventola non scaldano niente. Il difetto? dopo qualche anno cominciano ad essere un pò rumorosi però sono meglio (più caldo) dei caloriferi ma, pulire i filtri.

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  • Dam73
    ha risposto
    x nikopluto
    scusa ma non essendo del settore vorrei capire se intendi dire che i ventilconvettori sono una cavolata per un'abitazione singola usati con la pompa di calore, oppure se l'aggiunta della piastra radiante è una bufala per aumentare la clientela diffidente verso i ventilconvettori
    grazie

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  • nikopluto
    ha risposto
    E' proprio cos': a ventilatore spento è data la potenza somma di convezione naturale batteria alettata + "irraggiamento piastra".
    Hai detto 270 Watt? OK ... questo significa che 240 W (ma anche 250 !!! sono di convezione naturale, mentre la piastra sta dando 20 - 30 Watt ... me lo dice un ing. che lavora nei laboratori di Ricerca e Sviluppo del primo costruttore di fan coil d'Europa (non farò nomi di marchi perché non è corretto, e poi la piastra è piastra per tutti).
    Morale della favola: i fan coil con piastra radiante sono una bufala utilizzata solo per abbattere il tabu' del ventilconvettore.
    Ultima modifica di nll; 07-04-2014, 13:42. Motivo: Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum.

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  • Folk
    ha risposto
    La discussione che ho aperto è nata proprio perchè mi sono documentato con le schede tecniche dei produttori.
    In qualsiasi scheda dei produttori citati, viene fornita la potenza termica del fan-coil in funzione della temperatura di mandata del fluido (acqua) ed in funzione della velocità della ventilazione.

    Inoltre viene fornita anche la potenza termica con il ventilatore spento, che alcuni chiamano potenza termica in regime statico. E questi dati li scrivono TUTTI i produttori

    Consiglio di consultare il sito di Innova perchè, anche se un marchio vale l'altro, qui è presente un programma di selezione in cui si possono fare varie prove. A titolo di esempio:

    modello RS/RSI 200, con t. Acqua 45°C, delta t. fluido 10°C e t. Ambiente 20°C il fan-coil rende le seguenti potenze:
    - senza ventilazione: 270 W
    - velocità min: 387 W
    - velocità media: 678 W
    - velocità max: 815 W

    Se i produttori dicono e scrivono dati inesatti, la cosa sarebbe molto grave.

    Forse l'equivoco nasce dal fatto che il regime statico fornisce una sommatoria della potenza termica della piastra radiante e della convezione naturale.

    Vediamo di capire dov'è il vero

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  • nikopluto
    ha risposto
    La piastra radiante??? Ho sentito bene???
    Ma avete idea di quanto NON riscalda? Provate a leggere i dati tecnici di QUALSIASI costruttore e vi accorgerete che NESSUNO vi dà la potenza della sola piastra. Il motivo è semplice: per T = 50°C la piastra non fa più di 20 - 30 Watt (AVETE LETTO BENE!).
    La quasi totalità del riscaldamento il cosiddetto "ventilradiatore" lo dà per convezione naturale + forzata (ventola attiva.
    Credetemi, ho molti amici che lavorano in diverse aziende costruttrici (quasi tutte quelle citate nei post precedenti) e queste interessanti DRITTE me le danno loro (andando peraltro contro i loro interessi di bottega). Volete scaldare bene e silenziosamente con il ventilconvettore? Fate così: prendete un fan coil da terziario con batteria 4 ranghi (alcuni costruttori vi danno anche la cassaforma adatta all'incasso in parete). La batteria a 4 ranghi permette di riscaldare quasi tutto l'inverno per semplice convezione naturale (tale è il contenuto d'acqua e la superficie di scambio) già per T acqua 45°C. Alla fine vi costa meno dei ventilradiatori (che sono roba da danuncia alle associazioni consumatori).

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  • T-1000
    ha risposto
    che io sappia quei fancoil sottili nascono tutti dalla stessa cappella. poi sono venduti da diversi brand con diverse personalizzazioni.
    sono validi, molto validi.

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  • alfagammatronico
    ha risposto
    Una cosa di dettaglio, ad esempio non mi è chiara. Come si fa in estate a produrre con la pompa di calore contemporaneamente ACS e e acqua refrigerata per il condizionamento estivo?
    Che io sappia per il domestico esiste una sola macchina con sistema idronico che lo fa ed è il sistema iSeries di Argoclima oppure un sistema package tutto ad aria come ElfoPack di Clivet (ma è per applicazioni di bassa potenza) e in più con il caldo estratto dalle camere ci fa gratis l'acqua sanitaria in caso di utilizzo contemporaneo. Negli altri casi invece in base ad un ciclo di priorità si smette di riscaldare/raffreddare l'ambiente e si inverte il ciclo o si alza la temperatura di mandata e si va a scaldare l'accumulo sanitario, o una cosa o l'altra.

    Il termoaccumulo immagino venga utilizzato sempre per l'acqua riscaldata, mentre su un altro circuito va quella fredda, o c'è bisogno di un accumulo a parte anche per l'acqua refrigerata?
    A meno di non utilizzare un sistema quattro tubi (mai visto nel residenziale e sempre più raro anche nel terziario a meno di installazioni che richiedano climatizzazione e riscaldamento in contemporanea e qui tornano in gioco i sistemi a recupero) c'è un impianto unico che a seconda della stagione fa circolare acqua calda o fredda.
    Altro motivo per cui l'accumulo non dovrebbe esserci in un sistema ben progettato con una PDC inverter, semmai ne metterei uno ausiliario solo per ottimizzare il funzionamento del termocamino, da escludere assolutamente quando la PDC è in funzione specie se di grosse dimensioni. Per l'acqua sanitaria invece un accumulo proporzionato alle esigienze familiari ed eventualmente espandibile con l'ausilio solare (solo per l'acqua sanitaria ovviamente).

    Lascia un commento:


  • Folk
    ha risposto
    In genere non mi faccio influenzare più di tanto dai marchi e dalla loro provenienza, ma piuttosto dalle caratteristiche tecniche in senso stretto. Poi, a parità di condizioni, i prodotti italiani anche io li preferisco.

    Cosa intendi dire che quelli Riello sono rimarchiati? Che sono prodotti da altri e Riello ci mette sopra il nome o viceversa è Riello che produce per altri?


    In quanto ad aermec li avevo visti, sono sicuramente ottimi, ma la serie omnia con piastra radiante non è installabile ad incasso, cosa che vorrei fare per motivi di spazio. Poi altro fattore che non mi convinceva è la potenza sonora (con ventilatore in funzione ovviamente) un po' più alta degli altri colleghi.

    In merito al termoaccumulo pensavo ad uno tipo combintato con produzione di ACS istantanea. Ad esempio, visto che abbiamo citato il marchio Riello e a titolo di esempio il Kombi solar proprio della Riello, ma anche Cordivari ne fa di simili (e siamo sempre in italia .

    Se ho capito bene il sistema, a differenza del Tank in tank, fa un preriscaldamento all'ACS contenuta nello scambiatore apposito, e alla richiesta viene innalzata di temperatura, se necessario, quando viene richiamata dalle utenze. E' chiaro che con il termocamino in funzione la pompa di calore avrebbe poco da lavorare, sia per il riscaldamento che per l'ACS, date le temperature che riesce a fare.
    E' sottinteso che io semplifico molto, in quanto le mie conoscenze mi consentono di pensare al sistema nel suo complesso, e non nel dettaglio.

    Una cosa di dettaglio, ad esempio non mi è chiara. Come si fa in estate a produrre con la pompa di calore contemporaneamente ACS e e acqua refrigerata per il condizionamento estivo?

    Il termoaccumulo immagino venga utilizzato sempre per l'acqua riscaldata, mentre su un altro circuito va quella fredda, o c'è bisogno di un accumulo a parte anche per l'acqua refrigerata?


    Grazie ancora

    Saluti

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  • alfagammatronico
    ha risposto
    Probabilmente quelli Riello sono rimarchiati (ma ho i miei dubbi e penso che sia un prodotto dell'azienda venduto anche a terzi)
    Mentre Olimpia Splendid li produce da se in Italia, li ho visti in fiera al Made Expo quest'anno e ne sono rimasto favorevolmente colpito, inoltre sembrano costruiti in modo estremamente solido, parimenti quelli di Aermec sono fatti dall'azienda e costruiti in italia.

    Se ami l'estero (leggo Panasonic) devi rassegnarti, è un tipo di prodotti dove il made in Italy regna incontrastato e offre la maggior qualità possibile! E per fortuna che è cosi!

    Il termoaccumulo se usi una PDC inverter è dannoso in quanto fa appunto da massa termica e non ti permette di sfruttare la parzializzazione del compressore e neppure la temperatura variabile con la sonda climatica, semmai userai il volano termico solo per il funzionamento con il termocamino.

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  • Folk
    ha risposto
    Innanzi tutto grazie mille signor Alfa...

    In effetti sono molto interessato alla loro installazione in quanto il ragionamento tecnico sembra funzionare in quanto semplice.
    Ma essendo un prodotto nuovo, avrei bisogno di un maggiore confronto anche con chi magari già li conosce o addirittura li ha già installati. Ma anche con chi possiede dei normali Fan Coil in casa e li utilizza a bassa temperatura.
    Tra l'altro il modello che più mi inentesserebbe è prodotto sia da INNOVA (che non conosco assolutamente) da Panasonic (che però non fa la piastra radiante per l'incasso) e Riello, per cui penso che semplicemente sia prodotto da un unico fornitore (quasi sicuramente cinese) che poi smista per apporre il proprio marchio. Boo?!?
    L'olimpia splendid che (forse non è cinese), nemmeno fa la piastra radiante per incasso.
    Per cui davvero avrei bisogno di qualcuno che già ha avuto modo di toccarli con mano e/o vederli in funzionamento.

    Intanto mi attrezzo per i preventivi di tutto l'impianto.


    P.S. L'impianto da installare l'ho così concepito
    1) termocamino (il focolare domestico è un punto fermo......ma poi siamo in zona E quindi è sia piacere che a volte un dovere....)
    2) Pompa di calore aria-acuqa (per essere comunque non schiavi del focolare domestico )
    3) termoacumulo (da verificare nel dettaglio la tipologia per interfacciare al meglio il TC e la PDC)
    4) accumulo da verificare o linea separata per l'acqua refrigerata per eventuale raffrescamento estivo
    5) terminali idronici: ventilconvettori radianti per tutti i locali tranne i bagni dove sono previsti scaldasalviette

    Grazie a chiunque mi vorrà dare una mano

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  • alfagammatronico
    ha risposto
    Che dire, hai già parlato abbondantemente dei loro pregi, cosa a spetti ad installarli?
    Secondo me sono il massimo che si possa richiedere ad un impianto idronico che faccia sia caldo che freddo!
    Se la differenza di temperatura tra quella ambiente e quella impostata è piccola funzionano solo in modalità radiante e allo stesso modo mantengono così la temperatura una volta raggiunta, quindi ci si assicura anche la massima silenziosità.

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  • Folk
    ha iniziato la discussione VENTILCONVETTORI RADIANTI per impianto a BASSA TEMPERATURA

    VENTILCONVETTORI RADIANTI per impianto a BASSA TEMPERATURA

    Salve a tutti

    come saprete ci sono in commercio VENTILCONVETTORI (FAN COIL) con piastra RADIANTE, che combinano sia l'effetto della convezione forzata (tipica per i fan coil) che del radiante (anche se in misura minore).

    L'offerta commerciale sembra essersi anche allargata:
    oltre ai famosi Olimpia Splendid Bi2, anche Aermec, Climaveneta ed altri ne producono; addirittura Riello, Panasonic e Innova ne producono uno che, a parte il nome, sembra identico.

    Si tratta di modelli di design (spessore 13cm), ma con possibilità di montarli anche ad incasso, sia a soffitto che a parete e in quest'ultimo caso Riello fornisce comunque la piastra radiante a raso parete.
    Sul sito di Innova addirittura un piccolo applicativo consente di selezionare il modello in base ai parametri di progetto (delta t, potenza ecc.) e proprio qui si riscontra di poter impostare una T di mandata dell'acqua anche di 35° ....

    La mia considerazione / idea è di utilizzare questi terminali per fare un impianto a bassa temperatura, così come si fa per un impianto con pavimento radiante e abbinamento ad esempio a PDC, ovviamente a parità di condizioni climatiche e di involucro edilizio.

    Del pavimento radiante (ovvero sistema a bassa temperatura ed elevata inerzia) si conoscono in maniera oramai ampiamente documentata e provata pregi (molti) e difetti (pochi).
    Credo sia interessante provare a pensare ad un impianto a bassa temperatura e bassa inerzia, con possibilità di utilizzarlo per riscaldamento, raffrescamento e deumidificazione.

    Tra l'altro la mia idea prevede anche un dimensionamento dei ventilconvettori in esame alla minima velocità di esercizio, in modo da limitare al massimo gli eventuali problemi (a mio avviso gli unici con i fan coil ad uso residenziale) di rumorosità e fastidio da aria in movimento.


    Quindi chiedo a voi esperti del settore e/o utilizzatori che già li hanno provati o hanno avuto la stessa idea

    Cosa ne pensate?
Attendi un attimo...
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