VENTILCONVETTORI RADIANTI per impianto a BASSA TEMPERATURA - EnergeticAmbiente.it

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VENTILCONVETTORI RADIANTI per impianto a BASSA TEMPERATURA

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  • como86
    ha risposto
    Impianto riscaldamento abitazione nuova costruzione

    Salve!
    Innanzitutto anche se un pò in ritardo... Buon anno a tutti!!!
    Espongo la mia situazione:

    - Casa singola ancora in fase di progettazione ma con il grezzo già realizzato (con poroton da 30 cm) su due piani (100 mq + 80 mq) + scantinato 100 mq. Suddivisa in Cucina/soggiorno, Bagno, studio (piano terra) 1 camera matrimoniale, 1 cameretta e cabina armadio (piano primo).
    - Zona C (centro/sud Sardegna) vi assicuro che nevica anche qui nella mia zona anche se ci troviamo in Sardegna
    - Prevista l'installazione del fotovoltaico (3 o 6 kW a seconda delle esigenze energetiche/economiche)

    - Niente Metano o GPL
    -Con il tecnico stiamo studiando per portarla ad una classe energetica che se non è "A" poco ci manca... (Almeno questo è il mio obiettivo primario in base anche al mio budget)

    Punto molto ad avere magari un modesto cappotto e spendere di più per isolarla che per riscaldarla.

    Sto valutando un sistema a ventilcovettori radianti abbinati a PDC o chiller così da poter fare riscaldamento e raffrescamento con un unico impianto. (ho paura che in inverno non renda come dovrebbe, essendoci temperature anche sotto lo 0)
    Per l'acqua calda sanitaria, vorrei installare un boiler in PDC affiancato ad un termodinamico.

    Potrebbe essere una soluzione valida ed efficiente dal punto di vista economico/energetico?
    Sono indeciso se al posto della PDC sia meglio mettere una caldaia a biomassa (la installerei nello scantinato) per alimentare i ventilcovettori, ma in questo caso d' estate non potrei rinfrescarla e dovrei installare dei condizionatori (la vedo una spesa doppia)

    Voi che ne pensate? In termini di costi di gestione e costi iniziali quale sarebbe meglio?

    Vi giuro che sto cercando sul web almeno da un anno una soluzione che mi convinca.

    Il fatto è che bisogna calcolare anche i costi totali per acquistare tutto l' impianto e sembra molto in confronto a quanto potrei risparmiare a lungo andare. Secondo me e in base a preventivi effettuati andranno via minimo 20.000 euro solo di impianto di riscaldamento.

    Ringrazio anticipatamente per l'attenzione!!

    Saluti!!

    Claudio
    Ultima modifica di como86; 19-01-2016, 19:52.

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  • marcober
    ha risposto
    con una casa come a tua, non vedo controindicazioni.
    Predisponi gia i tubi (o almeno i passaggi) per la mansarda..e lo spazio per eventuale unita esterna.

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  • Chele81
    ha risposto
    Tutto a espansione diretta

    Allego un immagine con la pianta del piano terra. Sono circa 100mq di cui 28 per garage e lavanderia
    (Il sottotetto al primo piano resterà un unico spazio inutilizzato per almeno un quindicina d'anni)
    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Pianta.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 150.9 KB 
ID: 1953914
    -Muratura perimetrale ThermoPlan SX10 (U=0.17)
    -Pavimento e tetto in latero-cemento con Isolante (U=0.20)
    -Vetri (U=1.2)
    -Indice di prestazione energetica di 40 kwh/mq anno (Legge 10 fatta dal termotecnico)



    Mi sto informando per realizzare un impianto PDC 8kW + terminali idronici, ma mi sembra che il prezzo finale sia veramente troppo alto... (per il mio budget)
    Quindi, sto valutando seriamente il sistema Nexura per le camere. Tutto sommato, in modalità notte, gli split radianti arrivano a 19dB (meno di un quarto di un Omnia Radiant) e non
    vedo motivo di preoccuparmi per il rumore... Certo sarebbe interessante avere l'opinione di qualcuno che li ha provati.
    Idem per salotto/cucina.

    Per il bagno stavo pensando invece di mettere uno split classico da parete sopra la porta. E così anche per la lavanderia..

    Come generatore, pensavo a 2 unità esterne che supportano 3 unità interne ognuna.
    La potenza nominale delle unità in riscaldamento sono 6.8kW e 4.6kW;
    SCOP dichiarato per entrambe 4.35

    Per l'ACS, boiler con PDC autonoma.

    TOT. per il solo materiale circa 8000€
    Per l'installazione, dovrei cavarmela da solo per l'80%

    E a guardar bene, ci sono anche dei PRO con un sistema così.

    Che ne dite? É fattibile e ragionevole come cosa?

    Ultima modifica di Chele81; 22-12-2015, 23:14.

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  • Folk
    ha risposto
    Bene... vedo che il mio invito a ragionare e fare considerazioni è stato compreso in pieno.
    Infatti ora mi è molto più chiaro il motivo per cui si sta optando per un impianto a fan coil. Se, come sostenete, in pianura padana raffrescare e deumidificare è una necessità in estate, la scelta dei fan coil è piu che legittima.
    In merito all'isolamento termico dell'abitazione effettivamente sei già ad ottimi risultati di trasmittanza. Sta di fatto che non conoscendo i tuoi numeri, e rimanendo su un discorso generico, la mia era soprattutto una esortazione a puntare prima di tutto sull'isolamento termico spendendo un euro in più rispetto all'impianto, in quanto spesso si commette l'errore di fare il contrario.
    Nel tuo caso specifico bisognerebbe entrare nel merito del sistema usato per capire se l'euro incrementale in isolamento davvero rende di più. In linea di principio più l'edificio tende ad aumentare l'inerzia termica minore è il fabbisogno termico, e minore è la spesa da dedicare all'impianto. Inoltre non dimentichiamo che progettare un buon edificio significa non solo puntare al basso costo di realizzazione e di esercizio, ma anche al comfort.
    In genere l'aria che si muove in casa non genera comfort. Per cui cerca di puntare a macchine che diano la massima resa alla minima velocità, o addirittura a ventilatore spento, sfruttando appunto quasi solo il radiante.

    se il costo è uguale fra sistema Nexura e mettere dei FC interni idronici (di cui quelli in zona notte radianti!), io userei acqua...vero che cop sara leggermente peggio, ma sono piu stabili e comfortevoli in inverno..e comuqnue anche da spenti (ventilazione ferma) hanno in minimo apporto energetico per ventilazione naturale.
    Inolte un domani potrest integrare qualsiais altra fonte termica (gas, biomassa, solare...non si sa mai con le tariffe quel che faranno)
    Sulla scelta tra fan coil idronici o condizionatori concordo pienamente con marcober, sopratutto in merito alla possibilità di alimentarli con le fonti più disparate.

    Detto questo però io mi toglirei comunque lo scrupolo di fare qualche preventivo con un impianto radiante a soffitto o a pavimento, comprensivo di impianto di deumidificazione al fine di confrontare con la soluzione a fan coil radianti.

    Ripeto non conosco con precisione il progetto di casa tua, per cui forse ci sono valutazioni a monte che già sono state fatte, ma in fondo siamo qui per ragionare e confrontarci.

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  • Chele81
    ha risposto
    Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
    non credo che se domani si guasta quello e non lo faranno piu dovrai cambiare tutto, compreso unita esterna...metterai solo una UI tradizionale.
    Il discorso è inverso..sarai forse sempre legato d aveer UE loro per "pilotarli"..

    se il costo è uguale fra sistema Nexura e mettere dei FC interni idronici (di cui quelli in zona notte radianti!), io userei acqua...vero che cop sara leggermente peggio, ma sono piu stabili e comfortevoli in inverno..e comuqnue anche da spenti (ventilazione ferma) hanno in minimo apporto energetico per ventilazione naturale.
    Inolte un domani potrest integrare qualsiais altra fonte termica (gas, biomassa, solare...non si sa mai con le tariffe quel che faranno)
    Essere legato all'unità esterna loro, forse sarebbe il male minore. Non sono porcheria per quel poco che ne so io...
    Come costo, _forse_ l'idronico è più costoso nell'immediato... Ma nel lungo periodo potrebbe diventare vantaggioso proprio per la possibilità di integrare o modificare l'impianto..
    Devo valutare bene questo aspetto!
    Grazie mille per la disponibilità !!!

    Lascia un commento:


  • marcober
    ha risposto
    non credo che se domani si guasta quello e non lo faranno piu dovrai cambiare tutto, compreso unita esterna...metterai solo una UI tradizionale.
    Il discorso è inverso..sarai forse sempre legato d aveer UE loro per "pilotarli"..

    se il costo è uguale fra sistema Nexura e mettere dei FC interni idronici (di cui quelli in zona notte radianti!), io userei acqua...vero che cop sara leggermente peggio, ma sono piu stabili e comfortevoli in inverno..e comuqnue anche da spenti (ventilazione ferma) hanno in minimo apporto energetico per ventilazione naturale.
    Inolte un domani potrest integrare qualsiais altra fonte termica (gas, biomassa, solare...non si sa mai con le tariffe quel che faranno)

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  • Chele81
    ha risposto
    Marco, centri in pieno la questione. É proprio così come dici.
    Con l'isolamento sono a buon punto: Muro con U=0.17, Finestre 1.2, pavimento e tetto con U sicuramente inferiore a 0.2
    Per guadagnare qualcosina in più, dovrei spendere molto di più, e la cosa non avrebbe più senso.
    La pianura padana non ha un clima per niente confortevole d'estate. Nella casa attuale, il condizionatore è rimasto in funzione per oltre 2 mesi quest'anno..
    Motivo per cui mi sto orientando sul fan coil. Meglio se con un minimo di radiante per l'inverno così da riuscire a trascorre la notte senza troppi "fastidi".
    Ora sto solo cercando di capire se usare il fan coil radiante ad espansione diretta (o condizionatore come lo definisce giustamente Folk) possa essere una soluzione valida.
    Il fan coil idronico come principio non è diverso secondo il mio punto di vista. Ha solo uno scambio intermedio in più; e quindi ulteriori perdite..
    Ciò che mi preoccupa del sistema Nexura, è la manutenzione fra 10/15 anni. Esisteranno ricambi in caso di guasto di uno split? O dovrò cambiare l'intero sistema? (Unità esterna + unità interne)
    L'idronico sarebbe più flessibile da questo punto di vista..
    Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
    Ma Aermec non è 25 al minimo?
    Si, è 25/26dB la pressione sonora minima. 34dB in effetti è la potenza sonora.
    Ad ogni modo, il Nexura ha uno step ulteriore a 19dB.. Per questo sto iniziando a prenderlo in considerazione

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  • marcober
    ha risposto
    Folk..per quanto isoli e sfasi una casa..l'UR non la freni..e in Pinaura padana, ad esemio, pur essendo in zona E, ne hai in abbondanza..e quella devi levarla.
    Ma perche accontentarsi di deumidificare se poi il sistema che deumidifica costa e consuma piu o meno lo stesso di uno che raffredda?
    ecco allora che la scelta considerata appare la migliore, se si vuole evitare doppio sistema-doppia spesa.

    L'euro incrementale in isolamento non rende mai com il precedente...man mano che isoli spendi sempre di piu e risparmi sempre meno..quindi esiste un limite di convenienza oltre il quale non serve andare..e tale limite dipende da quanto ti costa il kwh termico..se pe rassurdo costasse zero, non converbbe mettere alcun isolamento.
    ovvio che cosi non è..ma non è nemeno vero che 1 euro in isolamento è sempre ben speso...
    Ultima modifica di marcober; 19-12-2015, 14:46.

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  • Folk
    ha risposto
    Salve Chele
    prima di darti delle risposte preferisco ragionare un pò con te e fare delle considerazioni:
    - la casa è di nuova costruzione quindi, se il termotecnico ha previsto un fabbisogno di 8 kw per circa 200mq (100+100) di abitazione suppongo che il progetto prevede già un buon isolamento termico dell'intero involucro (cappotto o altra soluzione, infissi termicamente efficienti ecc)
    __la mia considerazione al riguardo è di spendere ancore 1 euro in più di isolamento termico ed 1 euro in meno di impiantistica a prescindere dalla soluzione che adotterai.

    - la scelta dei ventilconvettori (radianti o non) o addirittura dei condizionatori Daikin con pannello radiante, nasce dal volere avere necessariamente anche il raffrescamento estivo o da altra esigenza?
    __in definitiva quello che ti darebbero in più dei ventilconvettori rispetto a dei semplicissimi radiatori idronici (per intenderci anche i banali radiatori in alluminio) è appunto il raffrescamento estivo ( a patto ovviamnete di essere alimentati da una pompa di calore che faccia caldo e freddo). Ma in zona climatica E davvero pensi di avere bisogno del raffrescamento estivo? e se si per quanti giorni all'anno? ed inoltre se la casa è coibentata in maniera spinta, e con materiali adeguati con uno sfasamento termico elevato, in estate il caldo non farà in tempo ad entrare in casa che l'estate è finita.

    - istallerai il fotovoltaico 3 / 4 Kw.
    __Bene, non sperare minimamente di alimentare una pompa di calore (aria-acqua) in inverno solo con quei kw; se la casa ha davvero un bassissimo fabbisogno termico ed hai un impianto a bassa temperatura "vero" ossia pavimento o soffitto radiante, in pieno inverno la pompa di calore avrà comunque bisogno di attingere energia elettrica, seppure in minima parte, dal fornitore di rete (esempio Enel)

    In definitiva, soprattutto perchè la tua casa è di nuova costruzione, ti consiglio di considerarla come il motore di una macchina: ogni componente del motore deve essere adeguato al sistema di cui fa parte, non si possono scegliere i singoli componenti senza coordinarli con il sistema. Tornando alla casa, un buon componente può essere il fotovoltaico, o una pompa di calore, o per andare all'argomento anche il ventilconvettore radiante, ma nel sistema in cui l'inseriamo potrebbe non essere adeguato.

    Saluti

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  • Zumerle
    ha risposto
    A dire il vero, quando sono nuovi, sono tutti silenziosi. Dopo un anno o più, quando si è appiccicata un po di polvere sulle ventole, l'aria non scivola più bene come prima sulle palette , si formano dei micro vortici, che fanno rumore. Questa è la mia esperienza, ho revisionato totalmente vari condizionatori e fan coil, smontando le ventole e lavandole ed ho ottenuto un buon risultato. Dopo qualche anno, si forma di nuovo un bel strato di polvere attaccato alle palette. Cmq anche se fossero solo 15 db, nel silenzio assoluto di una camera, si sentono.

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  • marcober
    ha risposto
    Ma Aermec non è 25 al minimo?

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  • Chele81
    ha risposto
    Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
    mi pare che 20 dB sia un rumore di un moderno FC con ventola al minimo..se il loor fa stesso rumore senza ventola,mi pare gia preoccupante.
    Quindi se uso RADIANT , azzero la ventilazione? lascia perdere!!
    Guardando la scheda tecnica di un ventilconvettore a caso (mi è venuto in mente per primo l'Olimpia Bi2 Smart), vedo che come pressione sonora minima siamo a 34dB(A).
    Per curiosità, ho deciso di guardare anche l'Aermec Omnia Radiant: 35.5dB(A) come pressione minima.
    Il Nexura in questione (19dB), probabilmente riduce la velocità al minimo, ma non credo a zero.
    Quindi siamo 19dB contro 34/35dB.. Se i dati sono reali, non c'è paragone. Sono 2 pianeti diversi...
    O mi sfugge qualcosa?
    Grazie ancora per l'interesse!!

    Lascia un commento:


  • marcober
    ha risposto
    mi pare che 20 dB sia un rumore di un moderno FC con ventola al minimo..se il loor fa stesso rumore senza ventola,mi pare gia preoccupante.
    Quindi se uso RADIANT , azzero la ventilazione? lascia perdere!!

    Lascia un commento:


  • Chele81
    ha risposto
    Originariamente inviato da Zumerle Visualizza il messaggio
    Mi sembra di aver visto il prezzo su web ed è più di 1000€ c.u. per un 9000 btu. Se pensi che per ogni locale ce ne vuole uno! A quel punto metti dei normali split. Hai capito che sono ad espansione diretta, pertanto ogni uno ha le proprie tubazioni.
    Il prezzo che hai visto (1200€ circa), è riferito all'unità interna più l'esterna. Il singolo Split radiante costa 6/700€
    Se non vado errato, è il prezzo di un buon ventilcovettore idronico. Confermate?
    Ho visto in oltre che se ne possono collegare fino a 5 per un'unica unità esterna, anche se secondo me, conviene usare 2 macchine più piccole e fare un sistema 2+3.

    Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
    Bisogna capire che succede quando usi opzione RADIANT..se cioè la macchina decide di innalzare la T del gas di mandata per usare il pannello..perche allora avrai si una piacevole sensazione radinate, ma a scapito del cop.

    Comuqnue bisognerebbe capire a che T lo porta..se è una T variabile in base ala T impostata interna (esempio imposto 20 e soo a 19 lo scalda piu rispetto ad avere 19,5 )..e che energia eroga la piastra radinate alla T indicata..se sono meno di 200 W..serve a poco

    Latra domanda..riesce a funzionare SOLO in modalita radiante uno split se contemporaneamente uso altri split in modalita abbinata? questo sarebbe utile per stanze da letto di notte, dove lascio solo la modalita radiante.

    poi bisognerebbe capire se tale serpentina, piu estesa, non dia rumori di flusso di refrigerante...
    Leggendo dal sito Daikin, premendo il Tasto RADIANT (modalità notte) viene abbassata automaticamente di 2° la temperatura impostata del termostato, viene ridotta quasi a zero la velocità dell'aria, e viene attivato il flusso del gas sulla parete in alluminio. Dichiarano così 19dB di rumore...

    Le altre unità interne della casa invece (split normali, canalizzabili, o altri Nexura), possono funzionare in modo completamente indipendentemente anche se collegate alla stessa unità esterna.
    Non so; A me sembra una buona soluzione, ma non ho esperienza nel campo.

    Sarebbe interessante sentire un parere di qualcuno con esperienza diretta.. Chissà!

    Grazie mille per le celeri risposte e buone feste anche a voi!!

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  • marcober
    ha risposto
    non vedo contro particolari...se non bnel fatto che di certo se li faranno pagare bene..comunque potrebbe essere interessante
    Bisogna capire che succee quando usi opzione RADIANT..se cioè la macchina decide di innalzare la T del gas di mandata per usare il pannello..perche allora avrai si una piacevole sensazione radinate, ma a scapito del cop.

    Comuqnue bisognerebbe capire a che T lo porta..se è una T variabile in base ala T impostata interna (esempio imposto 20 e soo a 19 lo scalda piu rispetto ad avere 19,5 )..e che energia eroga la piastra radinate alla T indicata..se sono meno di 200 W..serve a poco

    Latra domanda..riesce a funzionare SOLO in modalita radiante uno split se contemporaneamente uso altri split in modalita abbinata? questo sarebbe utile per stanze da letto di notte, dove lascio solo la modalita radiante.

    poi bisognerebbe capire se tale serpentina, piu estesa, non dia rumori di flusso di refrigerante...

    Lascia un commento:


  • Zumerle
    ha risposto
    Chele81 - Non sono "VENTINCONVETTORI" ma, bensì "CONDIZIONATORI" a pavimento. Mi sembra di aver visto il prezzo su web ed è più di 1000€ c.u. per un 9000 btu. Se pensi che per ogni locale ce ne vuole uno! A quel punto metti dei normali split. Hai capito che sono ad espansione diretta, pertanto ogni uno ha le proprie tubazioni. Per riscaldamento radiante, spesso e volentieri si intende "sotto pavimento" idronico e conviene con PDC. Cmq ci sono in commercio anche gli split IDRONICI ma, che costano un pacco, quasi come un condizionatore completo di U.I e U.E. Buna scelta e buone feste.

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  • Chele81
    ha risposto
    Ventilconvettore Radiante ad espansione diretta

    Salve!
    Espongo la mia situazione:
    - Zona E
    - Casa singola ancora in fase di progettazione su due piani (100mq +100 sottotetto "abitabile") con un fabbisogno
    calcolato dal termotecnico di quasi 8KW per l'inverno.
    - Cucina/soggiorno, Bagno, 2 camere matrimoniali, lavanderia e garage. Il sottotetto sarà terminato tra diversi anni (almeno 10 o 15)
    - Prevista l'installazione del fotovoltaico (3 o 4.5 kW)
    - Niente Metano o GPL

    Per motivi puramente economici, sto valutando un sistema a ventilcovettori radianti abbinati a PDC così da poter fare riscaldamento e raffrescamento con un unico impianto.
    Guardando un po' qua e un po' la, mi sono trovato di fronte al sistema NEXURA (daikin). Un sistema più o meno simile agli Olimpia, Riello, Aermec, ecc
    L'unica grossa differenza, e che sono ad espansione diretta e non idronici.
    Per l'acqua calda sanitaria, potrei installare un comune boiler in PDC.

    Ho quindi una domanda per i più ferrati in materia: Potrebbe essere una soluzione valida ed efficiente dal punto di vista economico/energetico?
    Quali potrebbero essere i "contro" di un sistema del genere??

    Ringrazio anticipatamente per l'attenzione!!

    Saluti!!

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  • Fratempo
    ha risposto
    Ventiloconvettori e PDC acqua acqua

    Premetto che non sono del ramo nè un esperto. Perdonate i dettagli poco tecnici.Devo ristrutturare una vecchia casa di circa 200m x due piani. Zona E gradi giorno 2600. Attualmente classe G. A parte il tetto, rifatto con tutti i crismi e i doppi vetri alle finestre, non ho in programma nessun altro intervento strutturale. Sarei interessato ad un impianto geotermico con pdc acqua acqua, anche perché la falda freatica dovrebbe essere molto vicina. Come terminali, non potendo toccare pavimenti, pareti e soffitti opterei per ventilconvettori.Questi sono i dubbi:- possibilità di lavorare a basse temperature- possibilità/opportunità di integrare l'impianto con un camino e/o una stufa ad accumulo di calore- efficienza di raffrescamento- Confort in termini di rumore/movimento dell'aria/secchezza aria.- costi del l'installazione dell'impianto rispetto ad un impianto tradizionale a metano + condizionatoriMi rendo conto che le domande sono un po' generiche ma ogni consiglio o commento è bene accetto. Grazie

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  • triphase1
    ha risposto
    buondì sono in fase di ristrutturazione ho creato una nicchia per un ventilconvettore radiante a incasso per una stanza esposta a sud est coimbientatta da cappotto termico 4,30x3,80 h.2,75 può essere sufficiente il modello air leaf della innova rsi600? come gestire i crono termostati per il resto dell impianto di casa (rimasto con i termosifoni in acciaio)con il ventilconvettore? si può interfacciare o deve avere una centralina di gestione a parte.sono gratiti consigli o alternative alla macchina grazie

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  • Andrea-Kurs
    ha risposto
    domanda per Garluk

    ciao Garluk,

    CONOSCI i ventilconvettori EMMETI Silence ? cosa ne pensi circa prestazioni e sono veramente silenziosi come il nome lascia pensare?

    ho apprezzato il consiglio di sovradimensionare per sfruttare a potenza ridotta e minimizzare ventilazioni e rumore.

    grazie Andrea
    File allegati

    Lascia un commento:


  • Andrea-Kurs
    ha risposto
    che ne pensate dei ventilconvettori EMMETI ?

    Ciao a tutti,

    SPAGHO grazie tantissimo per i contributi e interessante file di confronto ventilconvettori,

    sto ristrutturando casa e vorrei abbinare una PDC EMMETI Mirai 9,75KWh a dei Ventilconvettori della stessa casa che adesso producono in versione Slim quindi anche molto belli esteticamente,

    volevo sapere se qualcuno di voi li conosce e come sono ad esempio rispetto ad un AERMEC oppure ad un OLYMPIA SPLENDID?

    nel file allegato (NON GUARDATE I PREZZI CHE SONO in realtà tra i 350 e i 450 EURO a seconda del modello) ci sono anche le caratteristiche tecniche.

    spero qualcuno mi risponda perché sto cercando di predere una decisione a breve,

    grazie

    Andrea-kurs

    Originariamente inviato da Spagho Visualizza il messaggio
    Ciao a tutti

    oggi mi sono dato una bella letta sui vari siti per capire le differenze tecniche tra i vari prodotti disponibili. Ho cercato di confrontare terminali della stessa dimensione per cercare di fare i dovuti raffronti.

    In breve:
    • AERMEC : sinceramente, sembra il più professionale del lotto. Buon livello di prestazioni in tutte le modalità di funzionamento. Completo anche dal punto di vista delle diverse funzionalità. Esteticamente non sembra il massimo, ma dovrei andarlo a vedere dal vivo. E' quello che mi convince di più

    • OLIMPIA SPLENDID : le prestazioni assolute sono migliori del precedente, ma dal sito praticamente non spiegano nulla. Non spiegano le modalità di funzionamento come vengono ottenute, sistemi di filtraggio e pulizia, descrizioni molto risicate. Se valutato a "fiducia" sembra il migliore, ma devo approfondire per dare una valutazione. In modalità statica rende molto bene.

    • CLIMAVENETA / INNOVA / PANASONIC / RIELLO / TERMAL GROUP : sembrano identici. Non mi piace il principio di funzionamento che consentirebbe l'effetto radiante, ovvero dato da piccole ventole che spingono aria calda sulla piastra fontale. Infatti, tutti questi hanno valori di emissioni in riscaldamento statico (ovvero senza convezione forzata) molto basso. Hanno però prestazioni molto buone con ventilazione principale attiva. RIELLO e TERMAL GROUP sembrano addirittura i più prestanti del lotto

    • VOGEL & NOOT : ventilconvettore un po fuori dal coro. Ha meno funzionalità dei precedenti. In pratica è un termosifone con delle piccole ventole che favoriscono il moto convettvo. In assoluto è il più bello e compatto, però le prestazioni direi che sono alquanto deludenti: in modalità statica si comporta più o meno come i precedenti, ma con ventilazione attiva non è che dia un verso surplus (o almeno così sembra).

    • DAIKIN : non mi è affatto chiaro quanti kW riescano a sviluppare in funzione della T di mandata. Sembra poi che sponsorizzino soltanto il funzionamento integrato con loro PDC. Sinceramente mi aspettavo di più, forse dovrò approfondire prima di dire che non sia una soluzione valida.

    • CORDIVARI: è quello che ha le prestazioni migliori come radiatore, sicuramente per via delle maggiori dimensioni (vengono prodotte solo 2 taglie, grandi, e verticali). In modalita convettiva è il peggiore del lotto (V&N a parte). Non spiegano poi nel dettaglio come funziona, se ha un sistema di filtraggio e come avviene. Direi che in questo caso la spesa non vale l'impresa.

    Allego un Excel dove ho messo a confronto i vari prodotti. Magari può far comodo anche ad altri.


    Qualcuno ha dei commenti?


    Ciao
    File allegati
    Ultima modifica di Andrea-Kurs; 25-09-2015, 11:08.

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  • marcober
    ha risposto
    in effetti sembrano abbastanza flessibili affinché ognuno trovi suo funzionamento ottimale.La mandata minima 42 gradi per la piastra non mi piace, ma sono certo che è facilmente craccabile. Io li farei lavorare a T più bassa , in climatica , sempre con piastra in parallelo a ventola al minimo, e poi di sera spengo le ventole solo in zona notte e lascio solo piastra, così nelle camere faccio calare pian piano la T interna di 1 grado, ma le altre le lascio andare con la ventola in modo che la PDC non sia troppo in esubero .

    Lascia un commento:


  • Spagho
    ha risposto
    Ciao a tutti,

    grazie delle info Garluk. Secondo me sono prodotti molto interessanti ma in generale non capiti dalla massa. Poi il loro costo fa il resto.

    Sono curioso di sapere come si comportano in regolazione climatica. Infatti un altro grande plus ce l'hano per il loro ampio range di utilizzo. Sarebbe bello capire come si comportano con:
    - casa fredda
    - accensione dell'impianto, quindi mandata "alta" e funzionamento tipo fan coil standard -> la casa si scalda velocemente
    - una volta che l'ambiente si cominci a scaldare, calo della mandata e della velocità della ventola
    - a T raggiunta, fermo ventola e mantenimento tramite piastra radiante

    Difficile immaginare qualcosa di più bello

    Magari facci sapere se riuscirai a fare questa prova...

    Saluti

    Lascia un commento:


  • Garluk
    ha risposto
    kobuxx concordo su tutto con marcober.
    Sceglierei soluzione B

    Cmq la stufa con una casa in classe A fa un po' a *****tti....

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  • Garluk
    ha risposto
    Come ha già evidenziato marcober ho usato l'impianto sia in estate che in inverno.
    Il risultato come ho scritto è soddisfacente.
    Non ho rifatto il certificato per cui non so in che classe è. Dovrei essere in B...almeno così mi era il mio obiettivo all'inizio della ristrutturazione. Ma penso di esserci riuscito. L'unico problema sono i ponti termici perché per il resto problemi non ce ne sono (i muri sono spessi 46cm con un'intercapedine di 15cm circa che io ho riempito con del polistirene in palline dopo aver letto gli interventi di Riccardo).

    Posso scendere tranquillamente a 40°C di mandata però avrei le ventole a velocità moderata (anche se poi sono inverter e quindi si adattano man mano che si riscalda il locale) però la piastra radiante non funziona perché c'è un sensore che la esclude sotto i 42° e a 42° l'apporto della piastra sarebbe veramente basso.
    Se vuoi andare a temperatura più bassa conviene prendere i terminali senza piastra radiane e spendi pure meno.
    La mia scelta è stata quella della piastra radiante per avere più confort (ventola spenta e irradiazione come radiante) e quindi ho scelto di usare 50°C d mandata. Con questa impostazione, tranne nei giorni freddi ho lunghi periodi di ventola spenta e a me questo basta.
    Da due valutazioni sommarie che ho fatto secondo me si può impostare una regolazione climatica fra 45° e 55° e tutto dovrebbe andare bene. Appena riesco avere tempo per qualche prova la faccio e vi dico.
    Certo consumi un poco di più però secondo me il confort è migliore.

    Se volete sapere qualcosa in particolare chiedete. Tenete presene però che non frequento tutti i giorni il forum.

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  • marcober
    ha risposto
    Originariamente inviato da Spagho Visualizza il messaggio

    Non ho capito se li hai già utilizzati in inverno...mi piacerebbe sapere con quale mandata minima riesci a gestire il riscaldamento della tua abitazione
    dice che la piastra radiante rende, quindi li ha usati in invero...
    Dice che va a 50 fissa e che non ha avuto tempo di impostare la climatica...in pratica lascia a termostati di zona il compito di regolare la T ambiente.
    Di certo potrebbe calare di molto la T di mandata..anche se in Calabria la pdc certo non sforza..tuttavia calando molto la T (magari anche attorno a 35 gradi), poi l'apporto della piastra radiante cala molto, e lui li ha comprati di quel tipo per avere un buon compromesso di comfort..e con T elevata riesce a far funzionare sempre la ventola al minimo, e probabilmente con lunghi periodi di pausa..

    Con T di mandate molto basse, scalderebbe certo la casa comunque, ma con una ventilazione (minima) continua..a me non darebbe noia..ma ogni situazione va valutata nella realtà.

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  • Spagho
    ha risposto
    Ciao a tutti

    Ciao Garluk

    Originariamente inviato da Garluk Visualizza il messaggio
    Volevo mettere a disposizione di tutti la mia esperienza...
    Ho notato ora il tuo intervento...molto interessante.
    Magari dacci qualche info in più sulla casa: classe energetica, esposizione, ecc...

    Non ho capito se li hai già utilizzati in inverno...mi piacerebbe sapere con quale mandata minima riesci a gestire il riscaldamento della tua abitazione
    Magari quando hai qualche dato facci partecipi

    Saluti

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  • marcober
    ha risposto
    In classe A (20 cm di isolamento + infissi nuovi + vmc direi che le premesse ci sono tutte), io andrei sicuro verso la soluzione di climatizzare ad aria..una VMC non basta, ci vuole una UTA, e anche ben progettata..ma il risultato è certo...però capisco che psicologicamente ..bisognerebbe andarea visitare IN INVERNO una casa del genere e parlare coi proprietari...

    In alternativa la B

    La A la escluderei proprio, specie se la voglia di usare la stufa a legna è tanta..perche poi non riesci a gestire inerzia del radiante. O fai spegnere quella stanza ad orari precisi per preparati ad usare apporto (violento) della stufa...oppure aprirai le finestre.

    E poi il raffrescamento col radiante è piu energivoro..nel senso che anche quello va programmato e alla fine lo accendi ogni giorno, anche quando magari ne faresti a meno, perche comunque la classe A funziona anche contro il caldo...e il fabbisogno estivo è inferiore a quello invernale, per cui ti troveresti a dover gestire piccole potenze..e secondo me riesci meglio coi fancoil...e quel poco che perdi in inverno come efficienza, lo riprendi in estate.

    Inoltre se usi radiante per fare fresco...l'integrazione di fancoil in mansarda la devi fare alla stessa T..e usare dei fancoil a 19 gradi..aiuta, ma non troppo.

    Morale..se hai un minimo di "fegato" e hai per le mani un progettista "aria" con esperienza..fallo tutta ad aria..altrimenti B


    Io sono poco convinto di dover mettere una seconda macchina per acs..non capisco vantaggio. La complicazione è solo di avere una deviatrice...e penso che un boiler da 200 lt + deviatrice costino la meta di una pdc per acs dedicata...ma la prenderesti integrata o split?
    Vera differenza sta nel tempo di reintergo..con una pdc normale sono 15 minuti..con un termoboiler sono 3-4 ore....dipende da che esigenze di acs avete..

    Per la pdc,prendila piccola...collegala diretta....e metti un piccolo accumulo sul ritorno nel caso metta fancoil.

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  • Kobuxx
    ha risposto
    Carissimi buonasera, spero di azzeccarci aggiungendo il mio primo post in questa discussione:

    Ho letto credo la maggioranza delle discussioni in questo forum e sono colpito dalla competenza dei members (dire membri suona male...) e ricchezza di testimonianze, per cui vorrei proporre anche il mio dubbio sperando di ricevere consigli illuminanti.

    Appartamento piu' mansarda degli anni 50 nella bassa padana di 170 m2 a 2700 GG, ristrutturazione imminente con 20 cm cappotto che oltre ad isolare tornano comodi per inglobare gli oscuranti a lamelle in facciata senza demolire i voltini delle finestre.

    Dai calcoli preliminari risulta un fabbisogno invernale di 4-5 KWp , probabile Classe A.
    C'e' un FV da 6.5 KWp installato 3 anni
    Ci sara' una piccola stufa a legna ad aria che piace a mia moglie in un soggiorno a doppia altezza, da non considerare nei dimensionamenti dell'impianto ma che probabilmente fornira' un buon 50% degli apporti termici alla casa.
    Ci sara' la VMC, modello da definire in base alle altre scelte impiantistiche (ricircolo, deumidificazione), che dovrebbe anche aiutare a ridistribuire il calore della stufa
    Ci sara' una caldaia a condensazione in un altro appartamento al piano terra che possiamo collegare al nostro impianto per riscaldamento/ACS invernale.

    Soluzione "A":
    -impianto a pavimento riscaldamento/raffrescamento, eventualmente con un paio di fancoils in mansarda per integrare il raffrescamento estivo che potrebbe non essere sufficiente
    -VMC in deumidificazione con ricircolo
    -Chiller con pompa di calore per sfruttare il risparmio della PDC nelle mezze stagioni e raffrescare d'estate
    -Boiler a termopompa per soddisfare il 50% di rinnovabili con FV, che nel complesso mi piace di piu' di una PDC che faccia anche ACS, piu' complessa e costosa.

    Da quanto leggo credo che tutto cio' rischi di essere un po' sovradimensionato e sicuramente costoso.... ho letto che qualche utente ha il pavimento quasi sempre spento...il che probabilmente succederebbe anche a noi dato che la casa disperde poco e ci saranno gli apporti della stufetta.
    Inoltre, come disse un altro utente, in un edificio performante il comfort lo deve dare l'involucro e non l'impiantistica nel senso che lo spendere sull' involucro dovrebbe poi permettere di risparmiare sugli impianti, per cui ecco un altra ipotesi:

    Soluzione "B"
    -FC tipo Innova da incasso o simili, possibilmente dimensionati per stare in silenzio in inverno, e che poi dovrebbero garantire anche il raffrescamento estivo, possibilmente con un rumore paragonabile a quello di uno split, che come testimoniato da Garluk, funziona anche a Reggio Calabria...
    -VMC a questo punto " standard", magari con canali un po'sovradimensionati ( e se non costa troppo isolati) per permettere futuri esperimenti.
    -Chiller con pompa di calore per sfruttare il risparmio della PDC nelle mezze stagioni e raffrescare d'estate
    -Boiler a termopompa

    I FC sono considerati di serie "B" per i noti motivi, ma siamo sicuri che cio' valga anche per una casa isolata dove le accensioni sarebbero diradate grazie al basso consumo e alla piastra radiante? Dato che in genere si mettono impianti a pavimento nelle case di classe A non ho ancora letto di testimonianze sui FC, credo che i post letti finora si riferiscano a FC usati in sostituzione di termosifoni ad alta temperatura presumibilmente in case poco isolate.

    La stratificazione delle temperature dovrebbe essere limitata da temperature di mandata abbastanza basse , e probabilmente la VMC dovrebbe contribuire a rimescolare il tutto, inoltre se non metto il radiante a pavimento posso mettere qualche cm in piu' di isolante sotto il massetto. Pensate che il pavimento rimanga freddo o che le temperature vadano in equilibrio con delta limitati tra pavimento e soffitto? Qualcuno ha esperienze in merito?

    I consumi in teoria salgono leggermente date le T di mandata piu' alte ma se consideriamo che non dobbiamo scaldare i massetti H24 (che disperdono verso le pareti e verso il basso ) e che possiamo fare la programmazione giornaliera come coi termosifoni credo che la differenza possa essere trascurabile rispetto al risparmio del radiante a pavimento.


    Soluzione "C"
    Tutto con VMC che pero' come dice Marcober e' difficile da digerire.... e se poi non funziona???


    Consigli/Commenti?
    Grazie a tutti!
    Ciao
    K

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  • Garluk
    ha risposto
    Volevo mettere a disposizione di tutti la mia esperienza perché sul web è difficile trovare informazioni e esperienze riguardo a questi prodotti. Sono disponibile per soddisfare le vostre curiosità e partecipare alla discussione. Abbiate però pazienza visto che i miei impegni non mi lasciano troppo tempo al web.

    Premessa: non lavoro per alcuno dei marchi citati e non ho alcun interesse nel parlar bene/male di questo o quel prodotto.

    i prodotti olimpia splendid e riello sono di fatto lo stesso prodotto. All'interno del riello ci sono adesivi olimpia. Cambia solo il design ma di fattoi prodotti riello sono degli olimpia rimarcati.
    Che io sappia Olimpia, Riello e Aermec fanno parte dello stesso gruppo (me lo ha detto un rappresentante ma potrebbe aver barato).

    Andiamo al sodo. I prodotti migliori sono effettivamente gli olimpia. La piastra radiante funziona e da il suo apporto. Si apprezza se s è abbastanza vicini altrimenti si avverte la presenza visto che ci sono periodi in cui la ventola è spenta e il caldo in casa c'è.

    La mia esperienza.
    Abito al sud, zona climatica B per cui il problema non è il freddo ma il caldo. Quando è arrivato il momento di ristrutturare casa ero un po' indeciso sulla conformazione dell'impianto termico.
    Dopo varie valutazioni, non poche riflessioni e qualche compromesso, esaminati i vincoli che imponeva l'appartamento, ho scelto la soluzione di un impianto termico i cui terminali sono ventilconvettori con piastra radiante olimpia e come generatore ho usato una PDC.
    Poiché odio l'aria che ti vien addosso (calda o fredda che sia) ed ero alla ricerca di un minimo di confort, una volta calcolate le potenze termiche necessarie nei vari ambienti ho scelto i terminali in modo che la potenza erogata dagli stessi alla minima velocità della ventola sia di poco inferiore a quella richiesta. Questo ha comportato un minimo di sovradimensionamento dei terminali ma per me non era un problema.
    Come T di mandata ho scelto 50°C per il riscaldamento e 12° per il raffrescamento. Non ho avuto ancora il tempo di fare una regolazione climatica.

    Il risultato finale è stato soddisfacente. In 15-20 minuti l'intero appartamento va in temperatura e le ventole sono quasi sempre a velocità minima o spente. La sensazione è buona, l'aria non è mai secca o pesane. Non ci sono correnti d'aria che ti colpiscono. Nel modo di funzionamento a freddo non si sente quella sensazione di freddo tipica degli split o dei vecchi canalizzati.

    Io ho sia installazioni a parete che installazioni sottofinestra.
    Un terminale installato a parete emette l'area lungo la parete. Puoi mettere la sedia a 20cm dal terminale e l'aria non ti colpisce minimamente.
    Per il sottofinestra io ho scelto questa soluzione: il terminale non è incassato completamente ma sporge per metà. Mi spiego meglio: il terminale è profond 13cm, nel sottofinestra ho realizzato un rientro di 6,5cm circa per cui il terminale sporge dalla parete solo 6,5cm. Ho lasciato 15cm fra il bordo del terminale e il marmo e realizzato un invito. L'aria è indirizzata verso il centro della stanza e per non essere investiti bisogna stare a circa 50cm. Il flusso convettivo che si crea sembra migliore in questo caso.

    Il controllo a bordo macchina funziona bene e il motore inverter modula in modo efficace. La rumorosità con la ventola a media velocità si avverte poco e alla minima velocità il rumore è quasi inudibile (fa più casino il frigo del ventilconvettore).

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