Avendo una pdc che lavora in climatica pura, e avendo dentro casa 20.5gradi in tutte le stanze. Come faccio ad alzare la temperatura del bagno senza variare le temperature delle altre stanze? Ho già aumentato al massimo la portata dai flussimetri sul solo bagno. Sul bagno il circuito radiante è anche a passo 5cm ma più di 20.5gradi non vado. Ci sono strategie o prendo uno scaldasalviette elettrico da accendere 15min prima della doccia alla sera? Grazie
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Concordo, se il tutto è tarato in modo ottimale non ha senso intervenire per un unica stanza e, immagino, per tempi relativamente ristretti quali possono essere quelli di una doccia o bagno. Molto meglio supplire al surplus necessario con una semplice stufetta elettrica. Piuttosto si può pensare ad utilizzarne una simil-fancoil installata in maniera fissa a parete
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Ok si avete ragione. Però è strano che pur avendo passo stretto e flussimetro aperto ci sia la stessa temperatura della stanza a fianco.Aquarea serie J split 5kW in diretta al radiante con climatica pura 29/-5 24/15
Ecocombi 1 pdc pit 454lt
Edificio di 180mq, Eph,nd=46kwh/mqanno
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Avrà dispersione maggiore o meno tubo radiante perchè ha una superficie più piccola della stanza a fianco. Oltre ad aprire completamente il circuito del bagno devi anche chiudere un po' gli altri.PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid
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Salve a tutti,
ho un problema che mi assilla e spero che qualcuno di voi possa aiutarmi.
Ho effettuato una ristrutturazione di casa e ho installato caldaia a condensazione Junkers e riscaldamento a pavimento.
L'impianto è stato completato piu o meno nel maggio 2020 e finalmente a Novembre 2021 sono entrato in casa e ho iniziato ad utilizzare il riscaldamento.
Con mia grande sorpresa però il mio pavimento in gres non era caldo e non sentivo assolutamento quel piacevole tepore di cui tutti parlano...
Io sono un novellino e quindi cercavo spiegazioni da qualcuno più esperto per capire se sto sbagliando io o c'è qualcosa che non va nel mio impianto.
Innanzitutto qualcuno mi diceva "l'impianto a pavimento deve stare sempre acceso" e io non ho ben capito cosa si intenda.
Io ho un termostato in cui è inserita una temperatura di 19.5 in determinate fasce orario e 18.5 in altre fasce orarie. E' sbagliato? dovrei impostare un'unica temperatura?
Quello che noto quando la caldaia parte è che arriva ad una temperatura di 42-41 ma andando ai tubi nel muro la temperatura di mandata è di 38-39 mentre quella di ritorno di circa 25 e toccando i singoli tubi del ritorno sono tutti freddini- tiepidini. E' li il problema?
Quando invece il termostato ha la temperatura più alta di quella impostata e la caldaia non è in funzione ha una temperatura intorno ai 20 e le temperature ai tubi di mandata e di ritorno sono appunto intorno ai 20. E' normale?
Sarei supergrato se poteste illuminarmi su eventuali miei errori.
Grazie mille in anticipo
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Ci vuole un termostato evoluto oppure una caldaia modulante. I casi sono due:
Nel primo caso la temperatura scende, il termostato settato a 19,5 scatta e si accende la caldaia, la caldaia produce acqua molto calda, va nel pavimento e la casa si scalda subito, il termostato torna a 19,5-20° e spegne di nuovo caldaia e pavimento. In 10 minuti hai riportato in temperatura casa e del pavimento caldo neanche l'ombra, se non per poco tempo, magari quando dormi o non ci sei.
Nel secondo caso non lo so, perché mentre scrivevo mi son dimenticato cosa avessi immaginato.
I casi comunque possono essere tanti.
La casa è ristrutturata, coibentata? Dovrebbe avere bassi consumi? Dalla temperatura di ritorno che riporti direi che o hai delle dispersioni molto alte oppure hai guardato l'impianto quand'era spento.Ultima modifica di mArCo1928; 25-12-2021, 19:28.
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Originariamente inviato da gnogno1985 Visualizza il messaggioSalve a tutti,
ho un problema che mi assilla e spero che qualcuno di voi possa aiutarmi.
Ho effettuato una ristrutturazione di casa e ho installato caldaia a condensazione Junkers e riscaldamento a pavimento.
L'impianto è stato completato piu o meno nel maggio 2020 e finalmente a Novembre 2021 sono entrato in casa e ho iniziato ad utilizzare il riscaldamento.
Con mia grande sorpresa però il mio pavimento in gres non era caldo e non sentivo assolutamento quel piacevole tepore di cui tutti parlano...
Io sono un novellino e quindi cercavo spiegazioni da qualcuno più esperto per capire se sto sbagliando io o c'è qualcosa che non va nel mio impianto.
Innanzitutto qualcuno mi diceva "l'impianto a pavimento deve stare sempre acceso" e io non ho ben capito cosa si intenda.
Io ho un termostato in cui è inserita una temperatura di 19.5 in determinate fasce orario e 18.5 in altre fasce orarie. E' sbagliato? dovrei impostare un'unica temperatura?
Quello che noto quando la caldaia parte è che arriva ad una temperatura di 42-41 ma andando ai tubi nel muro la temperatura di mandata è di 38-39 mentre quella di ritorno di circa 25 e toccando i singoli tubi del ritorno sono tutti freddini- tiepidini. E' li il problema?
Quando invece il termostato ha la temperatura più alta di quella impostata e la caldaia non è in funzione ha una temperatura intorno ai 20 e le temperature ai tubi di mandata e di ritorno sono appunto intorno ai 20. E' normale?
Sarei supergrato se poteste illuminarmi su eventuali miei errori.
Grazie mille in anticipo
2 - Impianto sempre acceso si intende che il riscaldamento deve sempre funzionare perchè l'inerzia termica è molto alta pertanto ci mette 1/2 giornata a scaldarsi ed altrettanto per raffreddarsi, quindi spegnere ed accendere non ha senso.
3 - L'unico sistema per farlo funzionare è con una centralina climatica (che può essere integrata nella caldaia) e sonda esterna, un eventuale comando interno può essere solo un termostato modulante, non un termostato on-off. A seconda della temperatura esterna cambierà la temperatura di mandata all'impianto.
4 - con un impianto radiante si ha lo stesso confort di un impianto a radiatori che ha una temperatura ambiente di 2 °C in più.
Le mie risposte te le sto dando per esperienza perchè ho un impianto radiante a pavimento a casa mia da 22 anni e perchè sono un lavoratore autonomo e di professione faccio il consulente (iscritto all'Ordine) e l'installatore (abilitato).
Queste informazioni però te le deve dare il termotecnico e l'installatore professionista a cui ti sei rivolto, se non sono in grado di risponderti evidentemente ti sei rivolto alle persone sbagliate.
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Grazie delle risposte. Io ho una caldaia junkers balcony e l'elettricista ha collegato il termostato della caldaia per dare le regolazioni di base e poi dentro casa ho un termostato smart della bticino.
L'impostazione della temperatura è con 2 fasce di calore 19.5 e 19 quindi come se avessi un'unica temperatura e penso che se ho capito bene si intenda questo con "sempre acceso".
La casa è ristrutturata quindi ha infissi nuovi e abbiamo rifatto pavimento, massetto e impianti.
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Originariamente inviato da gnogno1985 Visualizza il messaggioGrazie delle risposte. Io ho una caldaia junkers balcony e l'elettricista ha collegato il termostato della caldaia per dare le regolazioni di base e poi dentro casa ho un termostato smart della bticino.
L'impostazione della temperatura è con 2 fasce di calore 19.5 e 19 quindi come se avessi un'unica temperatura e penso che se ho capito bene si intenda questo con "sempre acceso".
La casa è ristrutturata quindi ha infissi nuovi e abbiamo rifatto pavimento, massetto e impianti.
Rivolgiti ad un professionista capace e preparato, sempre che ne trovi uno disposto a sistemare l'impianto mal fatto da altri.
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Il mio consiglio è quello di provare ad impostare una curva climatica in maniera tale da adattare le consizioni di confort interne a seconda delle temperature esterne. Meglio aprire i termostati al massimo e provare a verificare se l acaldaia, modulando al minimo, possa funzionare per più ore continuative ad una temperatura più bassa possibile (sempre in relazione alle T esterne).
saluti
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Originariamente inviato da ligabue82 Visualizza il messaggioIl mio consiglio è quello di provare ad impostare una curva climatica in maniera tale da adattare le consizioni di confort interne a seconda delle temperature esterne. Meglio aprire i termostati al massimo e provare a verificare se l acaldaia, modulando al minimo, possa funzionare per più ore continuative ad una temperatura più bassa possibile (sempre in relazione alle T esterne).
saluti
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Buon pomeriggio a tutti,
i miei complimenti per questi forum che mi sono letto appassionatamente e su cui ci sono persone molto competenti.
Vorrei condividere la mia situazione/dubbi sul mio impianto.
Casa in zona climatica D del 2008 senza cappotto esterno con impianto a pavimento con caldaia WOLF da 28KW , due piani il 1° di 110mq + una mansarda da 40mq.
In ogni piano c'è un collettore ; il primo ospita 12 circuiti suddivisi in zona giorno + zona notte e su ognuno montate 3 elettrovalvole comandate da due termostati(uno per ogni zona); in mansarda 6 circuiti con 3 elettrovalvole e un termostato.
Sfortunatamente non ho il progetto ed ho cominciato a fare delle prove motivato dal fatto che nella zona notte al primo piano non riuscivo mai ad arrivare nemmeno a 18°C,peggio per la mansarda.- Con l'ausilio di una termo camera e con i termostati aperti al massimo ho rilevato le temperature di mandata e ritorno su ogni circuito con mandata a 36, e subito ho notato che su molti il delta superava anche gli 8 gradi, operando sui flussimetri chiudendoli tutti ,a meno di due, non si notava alcun aumento di portata; il tutto con i parametri di fabbrica della caldaia ovvero pompa modulante con minimo a 45% e massimo 95% (allego foto del collettore)
- Ho modificato la potenza minima della pompa di circolazione restando sempre nella configurazione modulante ma con potenza minima al 70% e ho notato che i flussimetri hanno cambiato la portata; e tenendo sempre mandata a 36 sono riuscito ad ottenere un delta tra mandata e ritorno su tutti i circuiti del collettore pari a 5°C e un conseguente aumento della temperatura che con una t Ext di -1 riesce tranquillamente ad arrivare 19 zona notte e 21.5 zona giorno
Con la situazione al punto 1 ,i miei consumi erano di circa 11 mc al giorno e con parecchi on/off, ad oggi non ho rilevato cosa cambia poichè sto aspettando qualche giorno per verificare.
Vi chiedo se l'approccio è corretto oppure sto sbagliando, ma oggettivamente il comfort è migliorato tantissimo.
Inoltre anche se i termostati arrivano a temperatura e chiudono le elettrovalvole la caldaia resta sempre col bruciatore acceso con t di ritorno sul sensore pari a 30.
Se occorrono altre info ben accetto.
Grazie
Nicola1 Foto
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Originariamente inviato da Nicorubi Visualizza il messaggioBuon pomeriggio a tutti,
i miei complimenti per questi forum che mi sono letto appassionatamente e su cui ci sono persone molto competenti.
Vorrei condividere la mia situazione/dubbi sul mio impianto.
Casa in zona climatica D del 2008 senza cappotto esterno con impianto a pavimento con caldaia WOLF da 28KW , due piani il 1° di 110mq + una mansarda da 40mq.
In ogni piano c'è un collettore ; il primo ospita 12 circuiti suddivisi in zona giorno + zona notte e su ognuno montate 3 elettrovalvole comandate da due termostati(uno per ogni zona); in mansarda 6 circuiti con 3 elettrovalvole e un termostato.
Sfortunatamente non ho il progetto ed ho cominciato a fare delle prove motivato dal fatto che nella zona notte al primo piano non riuscivo mai ad arrivare nemmeno a 18°C,peggio per la mansarda.- Con l'ausilio di una termo camera e con i termostati aperti al massimo ho rilevato le temperature di mandata e ritorno su ogni circuito con mandata a 36, e subito ho notato che su molti il delta superava anche gli 8 gradi, operando sui flussimetri chiudendoli tutti ,a meno di due, non si notava alcun aumento di portata; il tutto con i parametri di fabbrica della caldaia ovvero pompa modulante con minimo a 45% e massimo 95% (allego foto del collettore)
- Ho modificato la potenza minima della pompa di circolazione restando sempre nella configurazione modulante ma con potenza minima al 70% e ho notato che i flussimetri hanno cambiato la portata; e tenendo sempre mandata a 36 sono riuscito ad ottenere un delta tra mandata e ritorno su tutti i circuiti del collettore pari a 5°C e un conseguente aumento della temperatura che con una t Ext di -1 riesce tranquillamente ad arrivare 19 zona notte e 21.5 zona giorno
Con la situazione al punto 1 ,i miei consumi erano di circa 11 mc al giorno e con parecchi on/off, ad oggi non ho rilevato cosa cambia poichè sto aspettando qualche giorno per verificare.
Vi chiedo se l'approccio è corretto oppure sto sbagliando, ma oggettivamente il comfort è migliorato tantissimo.
Inoltre anche se i termostati arrivano a temperatura e chiudono le elettrovalvole la caldaia resta sempre col bruciatore acceso con t di ritorno sul sensore pari a 30.
Se occorrono altre info ben accetto.
Grazie
Nicola
Poi ricordiamoci che si tratta di un impianto di riscaldamento "RADIANTE", non bisogna pensare alla temperatura ambiente ma al fatto che sta "irradiando" onde ad infrarossi che il tuo corpo assorbe e che il confort è dato da questa legge fisica. Come ad esempio una lampada a raggi infrarossi posta all'esterno di un ristorante non sta scaldando il paese ma irraggia calore e per questo scalda. La differenza è che il riscaldamento a pavimento ci mette alcune ore ad accendersi ed altrettante a spegnersi. E' lo stesso effetto che fa il sole quando ci si ferma a mangiare in un rifugio in montagna e si sta sciando con la neve, se non c'è vento si può stare in maglietta.
Se qualcuno si ricorda l'eclisse totale di sole di qualche anno fa, come il sole fu coperto dalla luna si ebbe subito una sensazione di freddo ma la temperatura non era cambiata. In conclusione un impianto radiante si regola con una modulazione di temperatura dell'acqua di mandata, qualsiasi altro sistema può solo funzionare male.
L'unico comando interno che puoi mettere è un sonda interna che influenza la centralina climatica andando a correggere la curva climatica.
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Ciao complimenti a NicoRubi per la camera termica... che non è cosa da tutti
perdonatemi la domanda che è forse per voi banale
cosa intendete dire con "il riscaldamento a pavimento deve stare sempre acceso"... l'ho letto spesso in queste pagine
significa che la caldaia deve stare sempre a minimo 24h? ...(con bruciatore a minimo? o questo bruciatore deve fare pure delle pause ogni tanto?)
in pratica se considero una caldaia standard che al minimo consuma 0,4 m^3 di metano/h in tal caso a me servirebbero circa 10 m^3 al giorno cioè 300 m^3 mese e 600 a bimestre
La mia domanda è
ma siamo sicuri che si risparmia con il riscaldamento a pavimento?
è normale un consumo di 10 m^3 al giorno per tenere la casa a 20 gradi?
come si fa a risparmiare m^3? (senza congelarsi ovviamente)
lo chiedo perche magari è normale e allora io smetto di- fare bilanciamenti di portate,
- abbassare e alzare di continuo temperature di mandata
- cambiare la caratteristica potenza prevalenza portata della pompa della caldaia
please help ciao e grazie 1000 in anticipo
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Un pavimento radiante non va bene in una casa che disperde molto.
Di termostati intelligenti che gestiscono correttamente la temperatura ed hanno la possibilità di avere una "rete" di più termostati per n stanze, dove n può essere anche 30, ho trovato solo Eurotherm, che per quanto sia inesistente l'assistenza, almeno fa quello che promette. Gestisce i ritardi delle inerzie edificio/massetto e capisce qual è la zona più svantaggiata.
Basta investire due soldi nella termoregolazione e si può avere anche l'impianto più sfigato del mondo (il mio) che il comfort ci sarà lo stesso.
Non so se Nest o altri oggi possono gestire n zone, ma un Nest costa 3-400€ quindi sti*****.
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Originariamente inviato da francescocorti Visualizza il messaggio
Il termostato smart della Bticino NON E' il termostato modulante dedicato della Junkers pertanto il tuo impianto non potrà MAI funzionare bene. Un impianto a pavimento non funziona con un termostato on-off.
Rivolgiti ad un professionista capace e preparato, sempre che ne trovi uno disposto a sistemare l'impianto mal fatto da altri.
Ora ti chiedo, come mi posso accorgere se il comando funziona correttamente impostando una certa temperatura e, all'avvicinarsi della temperatura, modulando al minimo senza spegnersi mai?? Da cosa mi accorgo se si spegne e quindi devo fare delle modifiche? Solo tenendolo sotto controllo ad intervalli regolari??
Nel caso si spegnesse qual è la prima cosa da fare? Abbassare la temperatura di mandata che al momento ho a 40?
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Un pavimento radiante non va bene in una casa che disperde molto.
Ci sarà sicuramente maggior consumo ma sarebbe così per ogni impianto termico.
Anzi, il radiante in una casa in alta classe energetica spesso non funziona come dovrebbe per i continui on-off in quanto la richiesta termica sarebbe meglio soddisfatta da terminali con inerzia minore del pavimento (es: split, fancoli, ecc).
Per quanto riguarda i termostati, a meno di situazioni particolari in alcuni ambienti (es: stanza con apporti solari o con camino, stanza meno utilizzata), io non li installerei mai (infatti a casa non li ho installati) e regolerei soltanto i flussi nei vari circuiti, agendo al massimo di tanto in tanto (magari una volta al mese) sulla Tmandata in base al freddo più o meno intenso (Testerna) o andando direttamente con climatica (che però a mio avviso "reagisce" un pò in ritardo rispetto alla variazione delle condizioni meteo...
Saluti
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Ciao a tutti, spero sia la sezione giusta dove porre il mio quesito: abito in un appartamento di 100mq e ho una caldaia Hermann SpazioZero Condensing 26, riscaldamento a pavimento (parquet) con 12 testine elettrotermiche divise equamente 6 per la zona notte e 6 per la zona giorno, entrambe aventi un termostato BTP con differenziale impostato a 0,1°.
Temperatura di mandata a 35°, non posso abbassarla ma solo alzarla.
So da sempre di avere alcune stanze fredde ed altre decisamente calde e mediante un termometro digitale ad infrarossi ho appurato che alcuni pavimenti sono di diversi gradi più freddi di altri...
Mi sono deciso, ieri, a provare a "bilanciare" il mio impianto agendo direttamente sulle valvole di ritorno del mio ROTEX, ma è un'operazione complessa, lunga e difficile, visto che non ne capisco niente di niente.
Il mio obiettivo è NON avere più zone fredde in casa ma tutte uguali ed ottimizzare il mio impianto se possibile grazie ai vostri consigli.
La mia caldaia NON ha una sonda esterna e funziona con l'impostazione ON-OFF in base alla T ambiente che imposto io.
Grazie nel frattempo.
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La prima cosa è mettere una sonda esterna, se poi l'impianto è stato progettato male o non è bilanciato, la cosa che puoi fare, come utente finale, è comprare una termoregolazione intelligente che agisce sulla testina e tu non devi fare niente. Io ho risolto con la termoregolazione Eurotherm, però ti avviso, l'azienda non fa schifo, non esiste proprio, se li chiami non c'è modo di parlare con nessuno. Devi affidarti al centro assistenza di zona.
Il sistema praticamente ha una "smart base" che dialoga con le sonde di temperatura tramite onde radio, devi metterne 12 nei 12 locali, poi la smart base apre e chiude le testine in base ad un suo algoritmo con autoapprendimento.
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Grazie per la risposta, volevo chiedere: BILANCIARE il mio impianto significa avere le stesse temperature di ritorno su ogni collettore dell'impianto oppure avere la stessa temperatura ambiente in ogni stanza?
La zona giorno, comandata da 6 elettrovalvole (3 salone, 2 cucina, 1 studio) ho piu o meno le stesse T di ritorno, ovvero con mandata a 35° ho circa 32° su tutti, ma ho ad esempio lo studio bello caldo, la cucina confortevole ma nel salone fa freschetto.
La zona notte, comandata dalle altre 6 elettrovalvole (2 camera, 2 camera bimba, 1 bagno, 1 bagnetto) ho più o meno le stesse T di ritorno, ovvero con mandata a 35° su tutti, ma ho il bagnetto rovente, l'altro bagno caldo e le due camere fresche...
Per questo mi è sorto il dubbio se BILANCIARE vuol dire regolare i ritorni di tutti i circuiti alla STESSA T oppure vuol dire agire sui ritorni per avere tutte le stanza alla stessa T.
Grazie.
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Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggioLa pdc non sarebbe la soluzione non ho capito per cosa, così come non ho capito quali sarebbero le baggianate che hai letto e dove. Che non si debbano usare testine per far fare on-off ai circuiti di un radiante lo ripetiamo da circa 12 anni io, altri di più...... così come mandare il radiante a T più basse possibili. Che i termi debbano andare a 50-60 gradi o una pdc debba andare ad alta T non è certo una cosa che hai letto qui.... forse dall'alto dei tuoi 40 anni di perito dovresti leggere con più attenzione.
leggevo la discussione in cerca di consigli per il radiante che dovrò installare e mi ha colpito questo tuo post.
Se non con le testine, come si dovrebbero gestire i termostati multiambiente?
p.s. Mi auguro non mi dica che non debbano essere installati termostati multiambiente perchè inutili...
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Originariamente inviato da mArCo1928 Visualizza il messaggioLa prima cosa è mettere una sonda esterna, se poi l'impianto è stato progettato male o non è bilanciato, la cosa che puoi fare, come utente finale, è comprare una termoregolazione intelligente che agisce sulla testina e tu non devi fare niente. Io ho risolto con la termoregolazione Eurotherm, però ti avviso, l'azienda non fa schifo, non esiste proprio, se li chiami non c'è modo di parlare con nessuno. Devi affidarti al centro assistenza di zona.
Il sistema praticamente ha una "smart base" che dialoga con le sonde di temperatura tramite onde radio, devi metterne 12 nei 12 locali, poi la smart base apre e chiude le testine in base ad un suo algoritmo con autoapprendimento.
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Originariamente inviato da antony23 Visualizza il messaggioSe non con le testine, come si dovrebbero gestire i termostati multiambiente?
p.s. Mi auguro non mi dica che non debbano essere installati termostati multiambiente perchè inutili...
Nei casi peggiori (flussi per nulla regolati) sono addirittura dannose …. perché continuano ad aprire o chiudere circuiti variando la portata e le perdite di carico al generatore, che così fatica a trovare il suo punto di lavoro ottimale. Ma in quel caso è sufficiente regolare meglio i circuiti e almeno smettono di far danni.
Possono essere utili per delle stanze che hanno apporti gratuiti importanti (ad esempio stanze ben esposte a sud con ampie finestre) oppure apporti da altri generatori (ad esempio un camino o una piccola stufa). In quel caso va bene che intervengano a chiudere.
Nel resto dei casi la sola utilità è la verifica che ci sia la T desiderata nelle varie stanze….. una volta che la ottieni di fatto non servono più. Ma basta un semplice termometro per quello.PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid
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Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggioPossono essere utili per delle stanze che hanno apporti gratuiti importanti (ad esempio stanze ben esposte a sud con ampie finestre) oppure apporti da altri generatori (ad esempio un camino o una piccola stufa). In quel caso va bene che intervengano a chiudere.
Mi chiedo, da ignorante, ma le testine sono solo on/off? Non esiste qualcosa che modula la portata? Non è inefficiente chiudere al raggiungimento e riaprire, poi chiudere e poi riaprire e così via?
Altra questione. Per avere multizona ho letto essere necessario un miscelatore a valle della pdc comandato da una centralina che "legge" tutti i termostati. Ma come funziona in questi casi la pdc? Riceve la richiesta dal miscelatore per mandare la T massima che gli serve? O va in T fissa? o segue sempre la curva climatica? O conviene mettere un puffer?
Questa cosa ancora non l'ho capita, e nel forum leggo le cose più disparata.. chi ha T fissa, chi ha curva climatica etc. Quale sarebbe la modalità corretta?
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La modalità corretta è quella climatica, tanto fa freddo fuori tanto mandi potenza riscaldante in casa. Poi oggi come oggi i generatori hanno la possibilità di regolarsi anche tenendo conto della T in casa (ma basta UN termostato nella stanza con più fatica a scaldarsi), ovvero non seguono una sola curva ma diverse a seconda della risposta della casa.
In inverno il sole è quello che è (soprattutto in termini di ore di insolazione), e non tutte le case hanno la possibilità - in termini di esposizione - di avere apporti gratuti così significativi. E comunque non serve avere sistemi apri e chiudi in tutte le stanze, semmai si mettono solo in quelle. Stessa cosa per il salone.... che poi - scusa la battuta - mica fai le feste tutti i giorni.... quando capita abbassi un po' il generatore....
Certo i sistemi più efficaci sono quelli che regolano la portata, come le termostatiche che si mettono sui termosifoni.
Tutto ha un costo però. E su un sistema ad alta inerzia come un radiante andare a continuare a regolare la portata secondo me non ha alcun senso. Spesso chi ti propone questi sistemi racconta di autoregolazioni magiche, poi ti ritrovi con un sistema costoso e un generatore sovradimensionato e mal regolato, magari regolato a punto fisso a 40 gradi tanto poi ci pensano le termostatiche....PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid
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