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Appena parlato col mio elettricista.
Mi ha detto che la modifica sui termostati di zona è facilissima perché basta lasciare il COMUNE che tiene sempre aperte le elettrovalvole e staccare il NA che da impulso alla caldaia, così invece l’impulso lo gestisce il cronocomando con la programmazione automatica ad intermittenza.
Una perplessità del mio elettricista è che mi ha detto che avrei sempre sempre sempre i rele’ accesi e le 12 elettrovalvole Rotex aperte che consumano elettricità h24.
Mi ha proposto di sostituire i termostati con due cronotermostati che alzerebbero ed abbasserebbero le elettrovalvole anticipando di 5 minuti l’ingresso della programmazione del cronocomando. Perplesso anche qui perché se programmassi 6 ore intermittenti di accensioni avrei 6 alzate e 6 calate delle elettrovalvole…
A sto punto mi chiedo: NON FACCIO PRIMA A DISINSTALLARE LE ELETTROVALVOLE?Ultima modifica di Leutonio; 20-03-2022, 22:34.
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Ma certo.... già il fatto che te le abbiano collegate normalmente a chiudere i circuiti, e ad aprirli solo se alimentate è una caxxata enorme comunque.....PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid
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Allora, le cose adesso sono così:
- termostato in camera mia che comanda esclusivamente il circuito di camera mia.
- termostato in camera di mia figlia che comanda esclusivamente il circuito di camera sua.
- bagno grande senza elettrovalvola e quindi mandata sempre aperta a chiuque chiami l'accensione caldaia
- bagno piccolo senza elettrovalvola e quindi mandata sempre aperta a chiuque chiami l'accensione caldaia
- zona giorno con CRONOtermostato che comanda esclusivamente i circuiti delle stanze della zona giorno (e ovviamente i 2 bagni che sono aperti) ma devo capire la miglior soluzione per le accensioni della caldaia, intermittente o continua.
NON è possibile utilizzare il cronocomando della caldaia con programmazione AUTO a meno che non tolga TUTTE le elettrovalvole in ogni circuito, il che vorrebbe dire dare calore a tutta la casa nello stesso momento anche dove non ce n'è bisogno. E non ce n'è davvero bisogno.
Se tolgo tutte le elettrovalvole anche dalla zona giorno e le lascio ad esempio solo nelle due camere, quando il termostato della camera aprirà la caldaia, trovando le mandate aperte degli altri circuiti mi darà calore a tutta casa e assolutamente non va bene, ergo, o si ha una casa da voler scaldare contemporaneamente ovunque o si ha una casa come la mia che avendo una differenza di +2° tra la zona notte e la zona giorno non ci si può proprio organizzare con un cronocomando che manda calore a tutte le zone.
Se ci sono altre soluzioni, le ascolto volentieri.Ultima modifica di Leutonio; 21-03-2022, 17:55.
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Quale delle seguenti soluzioni orarie qui sotto avrebbe piu senso, programmando un CRONOcomando in zona giorno (cucina, salotto, ingresso, studio) e cercando comfort ma anche miglior risparmio?
Priorità al risveglio dove pretendo molto caldo nei bagni e caldo in zona colazione.
Priorità nel cena/dopo cena dove mi sparo sempre un film sul divano senza dover essere imbacuccato come in un igloo.
SOLUZIONE 1:
06-08 (2 ore per la prima accensione)
09-10
11-12
13-14
15-16
17-18
19-20
20-06 SPENTA
Totale 8 ore di accesione in modalità intermittente.
SOLUZIONE 2:
05-09
15-19
Totale 8 ore di accesione in modalità continua con 2 fasce.
Sono tante 8 ore?
Grazie.Ultima modifica di Leutonio; 21-03-2022, 17:59.
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Non puoi pretendere risposte per casa tua: c’è chi scalda anche 24h/24, dipende sempre da che fabbisogno hai e da come lo distribuisci.
Per esempio, a me possono servire 48 kWh al giorno per tenere casa mia a 20 gradi, se ho un generatore in grado di darmi 2 kW stabili posso decidere di far andare il generatore a 2 kW per 24h…. Però se il mio generatore non riesce a darmi meno di 4 kW dovrò distribuire in 12h, se non riesce a darmi meno di 6 kW dovrò distribuire in 8h….
A questo aggiungi che il fabbisogno cambia…. aumenta se fa freddo e diminuisce se fa caldo.
Ora, io non capisco questa mania di tenere chiusi i circuiti perché non c’è bisogno di scaldare…. se è così spegni e basta…. ma se l’obiettivo è scaldare meno le stanze da letto basta mandarci meno calore regolando le portate, non serve chiudere e aprire in continuazione…. poi fai come vuoi….
Devo dire che io non ho ancora capito cosa dice alla caldaia di accendersi…. continui a parlare di elettrovalvole…. ma quelle te le dovresti dimenticare all’inizio e concentrarti unicamente a come pilotare la caldaia (tempi di accensione e T di mandata)…. poi una volta che hai capito come si fa puoi decidere che qualche circuito lo chiudi…. tu fai sempre il contrario.PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid
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Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggioPer esempio, a me possono servire 48 kWh al giorno per tenere casa mia a 20 gradi, se ho un generatore in grado di darmi 2 kW stabili posso decidere di far andare il generatore a 2 kW per 24h…. Però se il mio generatore non riesce a darmi meno di 4 kW dovrò distribuire in 12h, se non riesce a darmi meno di 6 kW dovrò distribuire in 8h….
Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggioOra, io non capisco questa mania di tenere chiusi i circuiti perché non c’è bisogno di scaldare…. se è così spegni e basta…. ma se l’obiettivo è scaldare meno le stanze da letto basta mandarci meno calore regolando le portate, non serve chiudere e aprire in continuazione…. poi fai come vuoi….
Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggioDevo dire che io non ho ancora capito cosa dice alla caldaia di accendersi…. continui a parlare di elettrovalvole…. ma quelle te le dovresti dimenticare all’inizio e concentrarti unicamente a come pilotare la caldaia (tempi di accensione e T di mandata)…. poi una volta che hai capito come si fa puoi decidere che qualche circuito lo chiudi…. tu fai sempre il contrario.
Stesso potere che ha il cronocomando, ma il cronocomando è impostato in manuale e quindi è stato "disarmato" e comanda solo ed esclusivamente la T del risc e la T dell'acqua sanitaria.
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L’arabo ti devi sforzare di leggerlo e capirlo, sono quattro conticini in croce, roba da elementari. Di potenza della caldaia hai parlato tu in uno dei primi post… adesso mi dici che non capisci che 2 kW per 24h fanno 48 kWh…
Anche sulla descrizione dell’impianto è un continuo stop&go…. ieri era chiaro che dovevi far scollegare tutti i termostati che chiudono i circuiti dalla caldaia e lasciare SOLO il crono a pilotarla…. oggi è un altro giorno…. perché….
Sto per abbandonare.
PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid
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Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggioNon puoi pretendere risposte per casa tua: c’è chi scalda anche 24h/24, dipende sempre da che fabbisogno hai e da come lo distribuisci.
Per esempio, a me possono servire 48 kWh al giorno per tenere casa mia a 20 gradi, se ho un generatore in grado di darmi 2 kW stabili posso decidere di far andare il generatore a 2 kW per 24h…. Però se il mio generatore non riesce a darmi meno di 4 kW dovrò distribuire in 12h, se non riesce a darmi meno di 6 kW dovrò distribuire in 8h….
A questo aggiungi che il fabbisogno cambia…. aumenta se fa freddo e diminuisce se fa caldo.
Ora, io non capisco questa mania di tenere chiusi i circuiti perché non c’è bisogno di scaldare…. se è così spegni e basta…. ma se l’obiettivo è scaldare meno le stanze da letto basta mandarci meno calore regolando le portate, non serve chiudere e aprire in continuazione…. poi fai come vuoi….
Devo dire che io non ho ancora capito cosa dice alla caldaia di accendersi…. continui a parlare di elettrovalvole…. ma quelle te le dovresti dimenticare all’inizio e concentrarti unicamente a come pilotare la caldaia (tempi di accensione e T di mandata)…. poi una volta che hai capito come si fa puoi decidere che qualche circuito lo chiudi…. tu fai sempre il contrario.
Sempre accesa con termostati al max che comandano solo le aperture dei circuiti(quindi tt aperti)
Con t esterne di questo periodo sto tenendo la t di mandata a 29 che riesco a mantenere solo se aumento la velocità della pompa e temperature ambienti di 22 (direi troppi) con t ritorno però a 27.
La mia domanda è se conviene abbassare la velocità della pompa con conseguente aumento della t di mandata e del Dt tra mandata e ritorno (dovrebbe condensare meglio)oppure abbassare la t mandata fino a quando la caldaia riesce a modulare ma con velocità più alta e Dt minore?
Il tutto per abbassare le t interne e magari i consumi.
Grazie a chi risponde
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Con quelle T quel che hai da guadagnare sulla condensazione l'hai guadagnato.... non ti serve abbassare ulteriormente il ritorno. Se hai 22 gradi in casa devi scaldare per meno ore.
Non capisco però che significa che riesci a tenere 29 di mandata solo se alzi la portata: se la tieni bassa che succede?
Non capisco neanche cosa vuol dire non avere il controllo diretto della caldaia.PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid
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Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggioCon quelle T quel che hai da guadagnare sulla condensazione l'hai guadagnato.... non ti serve abbassare ulteriormente il ritorno. Se hai 22 gradi in casa devi scaldare per meno ore.
Non capisco però che significa che riesci a tenere 29 di mandata solo se alzi la portata: se la tieni bassa che succede?
Non capisco neanche cosa vuol dire non avere il controllo diretto della caldaia.
grazie innanzitutto,
se abbasso la portata mi si alza la T di mandata ,probabilmente per un eccesso di potenza minima....o forse perché ho un differenziale di Dt impostato a 8 e la caldaia cerca di raggiungere.
Non avere il controllo diretto significa che non posso scaldare per meno ore o alla peggio spegnere se è il caso.
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Non avere il controllo diretto significa che non posso scaldare per meno ore o alla peggio spegnere se è il caso.
E quindi, se non puoi controllare il generatore (limitando/impostando le ore di accensione), per diminuire la T non puoi far altro che agire sui circuiti variando il flusso/portata (il che sembra che provochi aumento Tmandata).
Dovresti dirci un pò di più sul tuo impianto per capirne il funzionamento...
saluti
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Allora, impianto radiale a punto fisso; i termostati ambiente danno solamente il consenso ad aprire una quota parte dei circuiti poichè su altri non ho proprio le valvole montate ;praticamente se stanno ad off la caldaia non si spegne.
I circuiti completamente aperti sono tutti bilanciati con DT misurato intorno a 6°C.Per la T di mandata la posso ridurre agendo sul pannello di controllo ma fino ad un certo punto quello che imposto misuro altrimenti se abbasso ancora si alza la T mandata sui collettori e sul sensore della caldaia
La velocità della pompa è settata modulante con un minimo attuale a 45 e un DT pari ad 8°; ho provato a ridurre le portate abbassando tale valore fino a 25% con conseguente aumento di T.
In passato ho utilizzato anche dei relè che comunicavano e spegnevano la caldaia quando raggiungevano il set point ma avevo troppi sbalzi termici soprattutto nei periodi freddi probabilmente per via di classici termostati on/off.
Per risolvere stavo valutando una centralina + eventuale sonda esterna in modo da poter quantomeno controllare il generatore.
Grazie per il supporto
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Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggioL’accensione e lo spegnimento della caldaia si programma … se la caldaia è tua. Non serve che la spengano i termostati.
Il problema è nelle mezze stagioni poiché la caldaia ha una potenza minima da manuale pari a 4,9Kw ,credo troppo alta per il fabbisogno ,e non avendo un controllo interno che comunica col generatore (es. temperatura di set point raggiunta) mi ritrovo con t interne alte e spreco di energia.
Dai vari post letti le soluzioni potrebbero essere :
1 collegare i termostati attuali (on/off) ma con risposte lunghe del generatore in periodi freddi ma che forse in questi periodi forse utili;
2 sonda esterna associata ad una centralina interna o cronotermostato modulante che comunica con la caldaia tenendo aperti tutti i circuiti eliminando gli attuali termostati che ripeto servono solo ad aprire solo alcuni circuiti.
Ho inquadrato bene la situazione ?
Saluti e grazie ancora
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Il pavimento radiaNTE già funziona a T basse anche quando fa freddo … ad ogni modo la sonda esterna serve sempre. Però con potenza minima della caldaia abbastanza alta e più alta del fabbisogno non ti risolve nulla…. l’unico modo è scaldare per meno ore, ovvero programmare l’accensione della caldaia. Non è detto che tu debba necessariamente scaldare per 24h anche quando fa freddo.PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid
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Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggioIl pavimento radiaNTE già funziona a T basse anche quando fa freddo … ad ogni modo la sonda esterna serve sempre. Però con potenza minima della caldaia abbastanza alta e più alta del fabbisogno non ti risolve nulla…. l’unico modo è scaldare per meno ore, ovvero programmare l’accensione della caldaia. Non è detto che tu debba necessariamente scaldare per 24h anche quando fa freddo.
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Originariamente inviato da gnogno1985 Visualizza il messaggio
In queste situazioni si potrebbe abbassare manualmente la temperatura di mandata direttamente dalla scheda della caldaia anche senza avere una sonda esterna per cercare di far lavorare cmq la caldaia 24h consecutive senza fare cicli di on/off (che se ho capito bene producono sprechi in un impianto a pavimento)??
spero di non avere scritto eresie
saluti
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Originariamente inviato da Nicola12 Visualizza il messaggio
Certo che si può fare, è quello che sto facendo...ma se poi abbiamo potenze minime alte arriveremo ad un punto in cui non si riesce a scendere più di tanto e l unica soluzione dovrebbe essere spegnere o parzializzare come suggerito da Sergio &Teresa
spero di non avere scritto eresie
saluti
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Buongiorno a tutti
Avrei bisogno di qualche opinione su CRONOTERMOSTATI per radiante a pavimento.
Stiamo installando un radiante a pavimento per riscaldamento e raffrescamento (con pompa di calore), casa su 2 piani e circa 10 stanze separate, 1 collettore per piano.
Non voglio fare tracce e smurare mezza casa per far passare corrugati e cavi per termostati in ogni stanza.
Stavo vedendo di avere una unità centrale / cronotermostato multicanale che comandi il collettore, poi magari un sensore di temperatura per stanza collegato in wifi/bluetooth. Monitorando la T della stanza (misurata tramite questo sensore), l'unità centrale potrebbe agire sull'elettrovalvola sul collettore.
Avete suggerimenti in merito?
E' qualcosa di plausibile con qualche prodotto sul mercato?
Non ho a disposizione 5-10k per la termoregolazione e di conseguenza valuto anche altre alternative
Grazie a tutti!FV1: 7,38kW (18 x Q.Cell 410w) - SudOvest -- FV2: 3,28kW (8 x Q.Cell 410w) - NordEst -- Inverter Solardedge SE6000HD 6kW -- Accumulo 2x LG ResuPrime 9,6kW
PDC Panasonic 9kW + Cappotto termico + coibentazione tetto + radiante fresato
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Ciao a tutti,
Avrei bisogno di un consiglio su come procedere per la ristrutturazione della nostra villetta.
La casa ha 30 anni circa, 120 mq + taverna (non riscaldata) e EPt da APE di 220kwh/m2a, termosifoni in ghisa.
I precedenti proprietari hanno sostituito, poche settimane fa, la vecchia caldaia con un modello a condensazione della Riello (EGEL31030CKMTN) senza però aggiornare l'APE.
Vorrei installare un impianto radiante a pavimento con pdc ma l'architetto me lo sconsiglia dato che la casa non è isolata. In previsione, appena si normalizzerà la situazione, andremo a sostituire sicuramente gli infissi mentre per il cappotto vorremmo prima capire se sia davvero necessario dato che le pareti risultano molto spesse.
Eventualmente isoleremmo anche il sottotetto (non abitabile) così da ridurre la dispersione.
A vostro avviso ha senso intervenire sul radiante a pavimento o meglio proseguire con l'impianto attuale?
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Vorrei installare un impianto radiante a pavimento con pdc ma l'architetto me lo sconsiglia dato che la casa non è isolata.
Premesso che è sempre giusto isolare, se si ha la possibilità.
Io nel 2016 ho ristrutturato e siccome non potevo intervenire sulla coibentazione (cappotto esterno) ho installato pavimento radiante (+ fancoil) con pompa di calore e fotovoltaico e mi sono staccato dal gas. Mai scelta fu più azzeccata...
E' logico che la potenza della pompa di calore e il dimensionamento dell'impianto devono essere fatti considerando l'indice di prestazione energetica dell'immobile.
Io per esempio ho installato una PDC Mitsubishi da 12 kWt che, se dovessi effettuare cappotto come sto pensando di fare, potrebbe risultare esuberante, ma al momento è correttamente dimensionata.
Quindi, il mio consiglio è di passare a pavimento radiante abbinato a PDC e FTV. Confort impagabile e anche le tasche ringrazieranno negli anni...
saluti
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Fra poco tempo farò riscaldamento a pavimento (a secco) al primo piano nella zona notte, ovvero 2 camere da letto, disimpegno e bagno (al piano terra ne ho un altro che usiamo più frequentemente).
La mia domanda è: essendo il bagno di circa 8 metri quadrati, ma la superficie effettivamente disponibile di circa 5 metri o poco meno, secondo voi è più conveniente fare anche li il riscaldamento a pavimento (con un bel passo stretto) oppure mettere un termoarredo elettrico ben dimensionato? Per fare i lavori dovrei rompere tutti i rivestimenti ed il pavimento, ma se il gioco vale la candela non sarebbe un problema.
Avrò casa 100% elettrica, con pompa di calore e fv (oltre a cappotto e serramenti nuovi ecc)
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La mia domanda è: essendo il bagno di circa 8 metri quadrati, ma la superficie effettivamente disponibile di circa 5 metri o poco meno, secondo voi è più conveniente fare anche li il riscaldamento a pavimento (con un bel passo stretto) oppure mettere un termoarredo elettrico ben dimensionato?
Siccome il basamento della doccia mi ha portato via 2 mq, ne sono rimasti 6 degli 8 a disposizione.
Nei bagni (entrambi) ho fatto fare passo più stretto (5) e in quello in questione ho fatto aggiungere un fancoil, così all'occorrenza accendo quello per dare supporto (dato che comunque ho fancoil anche in tutte le altre stanze eccetto che nel bagno zona giorno).
Per il termoarredo, non la vedo di buon occhio... Fai prima a mettere una stufetta portatile da 2000W che accendi all'occorrenza (es. quando fai doccia).
saluti
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Originariamente inviato da ligabue82 Visualizza il messaggioIo avevo una situazione simile nel bagno zona notte.
Siccome il basamento della doccia mi ha portato via 2 mq, ne sono rimasti 6 degli 8 a disposizione.
Nei bagni (entrambi) ho fatto fare passo più stretto (5) e in quello in questione ho fatto aggiungere un fancoil, così all'occorrenza accendo quello per dare supporto (dato che comunque ho fancoil anche in tutte le altre stanze eccetto che nel bagno zona giorno).
Per il termoarredo, non la vedo di buon occhio... Fai prima a mettere una stufetta portatile da 2000W che accendi all'occorrenza (es. quando fai doccia).
saluti
Mi è venuta un idea diversa: per non rompere le piastrelle ed i rivestimenti potrei optare per un impianto di riscaldamento a soffitto.
In bagno da quanto ne so è consentito abbassarsi di qualche cm, quindi potrebbe essere fattibile e dovrei avere un rendimento simile a quello a pavimento, anzi potrei sfruttare tutta la superficie del soffitto.
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Ciao a tutti e ben ritrovati.
Ho un quesito al quale non so rispondermi e non so nemmeno se esista una risposta.
Quale "potrebbe" essere una T di mandata che mi permetta di NON superare MAI la temperatura di 23/24 gradi in superficie del mio parquet (non dell'ambiente)???
Premessa: ho un Rotex70; una caldaia a condensazione con circolatore impostato alla media velocità e un appartamento di 110mq ben coibentato.
Vorrei accendere il mio impianto in settimana e spegnerlo verso marzo/aprile, h24.
Altrimenti programmare il mio cronotermostato per alcune ore di accensione giornaliere, in modo da avere sempre e comunque il parquet in superficie intorno ai 23/24 gradi.
Fattibile?
Chiedo questo perchè avendo un Rotex70 dovrei utilizzare T di mandata piuttosto alte, ma avendo poi una differenza di circa 1° tra la zona notte (esposta a sud) e la zona giorno (esposta a nord), preferirei far lavorare il generatore a T di mandata molto piu bassa ma costante, evitando il pendolamento che inevitabilmente mi perseguita avendo una Hermann esuberante e non ritrovarmi 24° in camera da letto!!!
Grazie.
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