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uso intelligente di scaldabagno ignorante

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  • uso intelligente di scaldabagno ignorante

    Come spesso accade lo strumento è buono, ma l'uso che se ne fa lo rende cattivo!

    Nelle abitazioni, per i più vari motivi abbiamo ancora parecchio a che fare con i boiler elettrici, e pensavo che sarebbe utile fare qualche ragionamento e un po' di educazione su un uso più vantaggioso degli stessi.

    Infatti gli esperti snobbano ed aborriscono ogni ragionamento riguardante il famigerato bidone riscaldato ad effetto joule, e gli inesperti si basano ancora nel loro uso su vecchie leggende metropolitane, tipo che il boiler non va mai spento perché a spegnerlo e riaccenderlo consuma di più, che l'acqua al suo interno va tenuta a 60 gradi sennò si incrosta o si formano germi nell' acqua... e altre balle di questo genere.

    Ho visto più di una casa in cui il collegamento elettrico era direttamente a quadro, inoltre su alcuni modelli il termostato, seppur presente e regolabile come in tutti, non è immediatamente accessibile. E questo dice tutto.

    Personalmente a casa mia mi vanto di aver ridotto di molto i consumi di elettricità rispetto a chi ci abitava prima, senza sforare di certo nella decrescita, anzi, ed una gestione intelligente del boiler sicuramente ha contribuito per buona parte.

    Le considerazioni sulla mia esperienza sono queste, e ditemi per carità se sbaglio qualcosa.

    Uso del termostato: Se il boiler non è apparentemente regolabile, hackeratelo.
    Aprendo il coperchio di plastica sotto, si accede al gruppo resistenza e termostato, generalmente marrone, in cui c'è un piccolo manettino generalmente rosso, che permette di regolare la temperatura dell' acqua all' interno, la quale una volta raggiunta sospende l'alimentazione elettrica.
    Il mio è regolabile, ovvero il manettino è collegato ad una rotella esterna.
    Diciamo che se produco acqua a 60 gradi , non mi ci posso certo fare la doccia così, devo tener conto che potrò ( e dovrò) miscelare 50 litri di acqua a 60 gradi e 50 di acqua fredda a 10 gradi per produrre 100 litri di acqua gradevolmente tiepida a 35. La domanda è: Mi servono 100 litri di acqua tiepida? Se sono pulito ma virtuoso, forse me ne basta un quarto.

    Il che sta a significare che se per fare la doccia in due ( non insieme beninteso ) posso abbassare la temperatura di esercizio a 35-40 gradi, e utilizzando solo l'acqua calda per lavarci (importante anche una corretta pressione dell' impianto) lo svuotiamo, consumiamo tutta l'energia utilizzata e non abbiamo avanzi (che vedremo si trasformano in sprechi). Inoltre, finito l'uso il bolier va SPENTO.

    Quando riservirà l'acqua calda andremo a riscaldarla da capo, con dovuto preavviso per averne una produzione sufficiente.
    Se la medesima serpentina da 1200 w ci mette poco meno di 30 minuti per scaldare 20 litri di 30 gradi (a spanne) per scaldare 80 litri ci vorranno quasi due ore.
    Visto che l'acqua all' interno stratifica in maniera abbastanza precisa grossomodo potremmo contare sulla disponibilità di tot litri su tot tempo in proporzione.

    Per non impazzire, l'accensione e spegnimento debbono essere automatici, in modo di avere tutta l'acqua calda che ci serve, "al picco" di quantità e temperatura idealmente poco prima dell' utilizzo, e con apporto di energia preferibilmente nelle ore in cui la eventuale fascia bioraria la rende più conveniente
    Il tutto si fa inserendo nella presa di alimentazione una banalissima presa con timer, dal costo di pochi euro tipo queste... TIMER ELETTRONICI, DIGITALI E ELETTROMECCANICI chiaramente escludibili con un tastino se vogliamo acqua calda fuori orario, e con un interruttore bipolare a valle ( vale anche chiaramente staccare la spina) se magari siamo via per il we e non ci premuriamo che eventuali intrusi debbano venire a lavarsi da noi!

    Tutto questo perché? perché per motivi di ingombro lo scaldabagno non ha un isolamento termico incredibile, generalmente qualche cm di schiuma, e per cui l'acqua calda "avanzata" al suo interno tende a cedere temperatura all' ambiente circostante, e maggiore è il delta termico, maggiore è la dispersione del calore, ottenuto "a caro prezzo" con la resistenza elettrica.

    In ogni caso tentare di mantenerci acqua a 60 gradi 7/24 è uno spreco non indifferente.
    Personalmente ho verificato che anche in uno scaldabagno "di marca" dopo 12 ore di spegnimento, l' acqua all' interno perde un bel po' di temperatura.
    Produrre solo l'acqua calda che ci serve, e poco prima del momento dell' utilizzo presunto in base alle nostre abitudini può fra risparmiare a fine bimestre decine di euro in bolletta!

    In pratica bisogna pensare alla produzione di ACS come se scaldassimo l'acqua sul gas da cucina per cuocere la pasta! Di certo non la lasceremmo a sobbollire sul fornello h24, vedi mai che alle 4 del mattino non ci venga voglia di carbonara da soddisfare immediatamente!

    Ancora un dubbio mi attanaglia:
    Considerato che la dispersione termica è direttamente proporzionale alla superfice dell' involucro (e più grande è il volume-a parità di forma-migliore è il rapporto con questa) ma anche e soprattutto al delta termico tra il contenuto e l'ambiente circostante.
    In virtù di quanto appurato, mi chiedevo se sulla base di un consumo di ACS presunto, espresso in kilocalorie, a parità di qualità, ovvero di isolamento dello scaldabagno e sua corretta installazione, al momento di cambiarlo non sia meglio scegliere un modello più capiente ma da tenere a temperatura relativamente più bassa.
    Io credo di si.
    Forzando il ragionamento se disponessi di uno scaldabagno molto grande da tenere ad esempio in estate a 30 gradi ( quando la doccia un po' più fresca del tuo corpo la gradisci) in una casa che ha quasi gli stessi 30 gradi, la dispersione sarebbe pari a zero. Con uno scaldabagno con metà dei litri e quasi il doppio della temperatura invece la dispersione di energia, anche in questa situazione, continuerebbe ad essere non indifferente.
    Ultima modifica di marcomato; 26-05-2015, 18:09.

  • #2
    direi che hai scoperto l'acqua calda ,ma sono consigli che sicuramente possono tornare utili,a chi ignora la materia

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    • #3
      Il problema dei boiler , e' che non sai mai a quanto e' regolato quel cavolo di termostato elettromeccanico , avra' un isteresi di 10° almeno , ma anche il punto di stacco e' impossibile da regolare preciso a 45, per esempio.....
      AUTO BANNATO

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      • #4
        in effetti l'acqua calda è già stata scoperta anche sul forum:
        http://www.energeticambiente.it/casa...e-confort.html

        non so se unire i due 3d... per ora lasciamoli convivere. Non ripeterò considerazioni già fatte li però...

        Giuste quasi tutte le considerazioni, ma dimentichi una cosa importante: la LEGIONELLA, che è il motivo per il quale periodicamente è opportuno mandare gli accumuli di ACS ad alta temperatura.

        Passiamo ora a qualche conto, visto che se vuoi ragionare e non basarti sulla fede è meglio farli (fin dove è ragionevole )

        Mi sono divertito a ripassare un po' di geometria e calcolare qualche area e volume. Le formule le trovate anche su wikipedia, ho considerato per semplicità solo sfera e cilindro.
        Fissiamo due volumi ragionevoli (100 e 200 litri) e otteniamo questi valori:

        Forma Volume [l] raggio [m] Superficie [mq]

        SFERA 100 0,288 1,04
        200 0,363 1,654
        CILINDRO con h=2r 100 0,251 1,193
        200 0,317 1,893
        CILINDRO con h=3r 100 0,219 1,214
        200 0,277 1,926

        Ovviamente confermano cose note: poichè le dispersioni sono proporzionali ad area disperdente e deltaT... effettivamente si ottiene un vantaggio aumentando il volume e abbassando proporzionalmente T.
        Ma... è anche evidente che le forme tipicamente allungate dei boiler sono svantaggiose per le dispersioni. Quindi se vuoi fare il talebano del boiler devi trovarne o fartene uno sferico

        Ora aggiungo qualche considerazione più difficile da tradurre in numeri.

        Tu proponi di aumentare il volume e ridurre T, ed ha senso dalle formule, ma è in conflitto con l'idea di spegnere il boiler (anch'essa molto ragionevole).
        Perchè? Ma è semplice, se lo spegni hai un tempo di attesa maggiore prima che l'acqua torni a temperature utilizzabili!
        E quindi non solo perdi parte del vantaggio (aumenta il tempo in cui il boiler disperde pur essendo "inutile" ma riduci il confort, non quantificabile in termini solo economici.

        Altra considerazione: specie con boiler molto isolati non devi dimenticare che l'acqua in ingresso non è a T ambiente ma a T inferiore (acquedotto).

        Quindi anche se in estate le dispersioni sono minime non lo è l'energia da fornire all'acqua per averla a 30°C; per intenderci, il tuo caso limite dovrebbe prevedere isolamento asportabile per poter scaldare l'acqua in ingresso col calore ambientale.
        I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
        https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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        • #5
          Giuste quasi tutte le considerazioni, ma dimentichi una cosa importante: la LEGIONELLA, che è il motivo per il quale periodicamente è opportuno mandare gli accumuli di ACS ad alta temperatura.
          Giusto, anche se, se dovesse esserci un ricambio continuo di acqua (poca stagnazione), il fenomeno non dovrebbe presentarsi...

          saluti

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          • #6
            Grazie per l'apprezzamento ed il vostro apporto. Con calma mi leggerò sicuramente l'altro thread che di prima impressione mi sembra molto tecnico.

            Suggerirei invece di lasciare questo thread a se stante perché voleva solo essere un mini decalogo semplicistico di un uso per quanto possibile corretto di uno strumento piuttosto banale, ma che è potenzialmente un grande divoratore di energia! Il titolo dice tutto.


            Proprio per questo ho tralasciato calcoli men che spannometrici, limitandomi a considerazioni quasi empiriche e che non vadano oltre un intuitiva conoscenza della geometria elementare.
            In tal modo che le considerazioni qui riassunte possano essere usufruibili da qualunque nonnina o studente di giurisprudenza in affitto!

            Pace anche se termometro e termostato a lama metallica non avranno la sensibilità e precisione degli strumenti di laboratorio, e non abbiano a volte nemmeno scritta una scala di temperature sopra! Vuol dire che useremo un termometro sotto al rubinetto e segeremo il riferimento con un pennarello indelebile!

            Due specificazioni. Non so chi di voi ne abbia mai aperto uno... ma a prescindere dalla collocazione della serpentina il flusso d'acqua fredda inferiore ed il deflusso a svaso superiore sono fatti in modo che l'acqua di differente temperatura non venga shakerata e stratifichi il più possibile, anche se una zona tiepida è chiaramente inevitabile.

            Questo fa si che il ricambio sia completo e costante con l'utilizzo, e pertanto con un continuo afflusso di acqua POTABILIZZATA da acquedotto con cloro in un recipiente sigillato e sotto pressione,credo che il timore di proliferazione di patogeni sia probabile quanto che si formino all'interno delle tubature!!!

            Pertanto pur comprendendo la problematica di circuiti a vaso aperto, cisterne di acqua piovana etc , con rispetto, ritengo che preoccupazioni igieniche riguardanti l'interno di un boiler domestico siano totalmente infondate!
            Se non altro perché non vi è alcun "accumulo" men che temporaneo.

            Altresì, io ho considerato che il boiler buono sia quello che hai già installato in casa, volendo ridurre le dispersioni energetiche al minimo nulla vieta di racchiuderlo in un mobiletto pieno di paline di polistirolo... c'è un aneddoto dell' istituto di fisica teorica di TS che ricercando le caratteristiche del miglior cavallo da corsa su cui puntare all' ippodromo, hanno stabilito che bisognava scommettere su un cavallo quanto più possibile SFERICO. Lo stesso evidentemente vale nella scelta dello scaldabagno!
            Ultima modifica di marcomato; 27-05-2015, 12:08.

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            • #7
              ok 3d separato... comunque ci sono i link incrociati di uno all'altro.

              Sulla legionella ok è un problema più teorico che reale, ma forse anche normativo. Bisogna mettersi in condizioni di sicurezza a prescindere dall'uso "standard", per esempio se vai via un mese?

              Non ho capito bene il discorso della stratificazione, ma se metti uno scaldabagno grande e lo usi parzialmente mi verrebbe da pensare che l'acqua tiepida in basso è quella più "stagnante" dove il batterio potrebbe proliferare.

              Sul discorso isolamento ok, ovviamente se c'è spazio lo si può aggiungere esternamente (anche se comunque è meno efficiente)

              Avevo dimenticato un altro aspetto da rompib.... l'approccio con timer, come tutti gli approcci con timer, va valutato per il confort ma anche per i consumi, i timer hanno un assorbimento costante anche se piccolo.
              Trascurabile su quelli recenti, ma se si ricicla un vecchio timer elettromeccanico un po' meno.
              I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
              https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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              • #8
                Ciao a Tutti....

                Se può essere utile, qui trovate un programmino per fare diverse simulazioni:
                Calcolo perdite termiche termo accumulatore
                Saluti
                Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                • #9
                  Ieri, neanche a farlo apposta, vado a trovare un amico, e vedo che in bagno ha messo il timer allo scaldabagno... mi congratulo e poi mi dice che in effetti l'idea glielo avevo data io diverso tempo fa!
                  Tra l'altro lui con il contatore di consumi ha fatto le prove una settimana con ed una settimana senza.
                  A parità sostanziale di prelievo e di disponibilità di acqua calda sostiene di aver conteggiato un abbattimento dei consumi di elettricità del 30% circa con lo scaldabagno temporizzato, rispetto alla accensione perpetuata.
                  Non proprio bruscolini, e sempre con rispetto direi a Riccardo che il consumo del timer si può considerare palesemente trascurabile!


                  Dimenticavo: tranquillo con sti germi, se opti per scaldare più acqua ad una temperatura inferiore per lo stesso utilizzo.
                  Cloro e "sottovuoto" a parte, non c'è stagnazione alcuna!
                  l'acqua fredda viene immessa da sotto con un "rompiflusso" orizzontale, e prelevata dalla cima con un tubo
                  ( fatto salvo chiaramente il differente design di quelli sottolavello)
                  L'acqua man mano che si riscaldata, stratifica dall' alto in basso, senza sostanzialmente miscelarsi.
                  Se così non fosse dovresti riscaldare TUTTO il volume d'acqua anche per prelevarne un bicchiere.
                  Invece, a meno che un idraulico mentecatto non abbia montato i flessibili al contrario, anche dopo pochi minuti di funzionamento hai già acqua in temperatura... è che chiaramente finisce subito.

                  Piuttosto per questo motivo un più costoso timer digitale "al minuto" potrebbe essere utile per chi ci tiene ad estremizzare il concetto, facendolo andare 8 minuti la mattina per lavarsi la faccia e lavare le tazzine, e 23 la sera presto per la doccia del familiare 1, altri 36 più tardi per il familiare 2 con i capelli lunghi, ma come sempre in media stat virtus, e già con l'analogico a mezze ore come detto si risparmia un bel po' anche senza incarognirsi...
                  Ultima modifica di marcomato; 29-05-2015, 17:31.

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                  • #10
                    beh sul timer forse ho esagerato, ma io prima di metterlo sulla colonnina della mia auto elettrica (per eliminare un consumo residuo di 40W) due conti li ho fatti.

                    Il tuo amico probabilmente ha uno scaldabagno vecchio, comunque il risparmio non lo metto in dubbio, l'entità forse si e il motivo pure.

                    Mi spiego: se fai andare un boiler 8 minuti al mattino così a naso direi che ti lavi con l'acqua si e no tiepida, e fredda durante il giorno. Insomma non metto in dubbio il risparmio, ma magari in parte è dovuto alla riduzione di spreco non dal boiler, ma dal rubinetto (che è ben diverso)
                    I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                    https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                    • #11
                      E' vero che si sta parlando di scaldabagni ad accumulo , però se può servire a qualcuno , vi do alcuni dati sul consumo di uno scaldabagno ISTANTANEO di ultima generazione.

                      E' da diversi anni che ho deciso di non usare più la caldaia per riscaldarmi e passare alla Pompa di Calore Kirigamine , quindi dovevo appunto pensare a come provvedere per ACS .
                      Dopo vari approfondomenti , ho deciso di acquistare quello che per gli addetti ai lavori è il Top degli scaldabagno istantanei:
                      Rinnai Infinity 17i(made in Japan)
                      Scaldabagno a gas Infinity 17i (domestico) | Gamma Domestica | Rinnai Italia S.r.l.
                      Per l'uso che ne facciamo in famiglia era sufficente il 14 litri , ma per sicurezza ho acquistato il 17 litri.
                      é installato al piano inferiore dello stabile , noi abitiamo sopra quindi ci saranno 7/8 metri di condotto "neutro" fra i rubinetti del bagno e della cucina , il tempo che ci vuole per far arrivare l'acqua calda è meno di 30" .
                      L'impostazione dello scaldabagno è regolata sui 41° , temperatura ottimale per farsi la doccia senza miscelare nulla , quindi scaldo l'acqua alla temperatura che mi serve , poi tramite comando remoto posto al piano superiore , posso regolare la temperatura se voglio lavare i piatti con gradi maggiori , quindi si ha comodamente la possibilità di scegliere la temperatura che più si desidera.
                      Flusso d'acqua calda costante , veramente costante senza incertezze alcuna anche se la moglie apre il rubinetto del lavandino , forse perchè ho scelto appunto il 17 litri che ha più prestazioni rispetto al 14 , comunque lo scaldabagno modula la potenza a seconda del fabbisogno richiesto.
                      Consumi:
                      famiglia formata da 3 persone , non ho il consumo del solo scaldabagno , ma del consumo mensile del Metano , quindi consumo comprensivo di ACS e fornelli che usiamo tutti i giorni sia a pranzo che a cena .
                      L'inverno mi attesto mediamente sui 22 m3 al mese , l'estate sui 16 m3 .

                      Costo Scaldabagno 600 € + 100 € comando remoto (opzionale)

                      Prima dell'installazione dello scaldabagno istantaneo l'estate la caldaia era accesa per l'ACS , solo il consumo della sola fiamma pilota era di 15 m3 , chiaramente la caldaia è una Riello di vecchia generazione ma un toro nel funzionamento tanto che funziona benissimo ancora dopo 32 anni , adesso è ancora efficente e in caso di malfunzionamento della pompa di calore o dello scaldabagno , posso ancora usarla selezionando il by pass dell'impianto .
                      2,99 kWp 13xTrinaSolar TSM-DC05 Monocristallino ,Franciacorta (BS), Azimuth -55°,Tilt 16°,Inverter PowerOne Aurora PVI-3.0, Record produzione 22,2 kWh(27/05/2013) 2011=4014 kWh:2012=3846 kWh:2013=3533 kWh:2014=3537 kWh:2015=3715 kWh:2016=3683kWh:2016=3683kWh:2017=3735 kWh:2018=3600 kWh:2019=3761 kWh
                      >>> Il mio impianto FV su Sonnenertrag.eu <<<

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                      • #12
                        Originariamente inviato da Mailandre Visualizza il messaggio
                        E' da diversi anni che ho deciso di non usare più la caldaia per riscaldarmi e passare alla Pompa di Calore Kirigamine , quindi dovevo appunto pensare a come provvedere per ACS
                        Scusate se vado fuori tema, kirigamine è un climatizzatore, giusto? Quindi vi scaldate solo con clima aria-aria? Come va a livello di comfort, vi trovate bene, problemi da segnalare?

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                        • #13
                          @ lusolar
                          in effetti quì siamo OT , però vai quì e leggi la discussione , dal post 112 puoi leggere le mie esperienze ed impressioni , restano comunque da leggere anche quelle degli altri:

                          http://www.energeticambiente.it/tecn...onviene-5.html

                          Un punto a favore della PdC , è che oltre al caldo ti fa anche il freddo , quindi l'investimento è da ritenersi utile anche con il clima estivo .
                          2,99 kWp 13xTrinaSolar TSM-DC05 Monocristallino ,Franciacorta (BS), Azimuth -55°,Tilt 16°,Inverter PowerOne Aurora PVI-3.0, Record produzione 22,2 kWh(27/05/2013) 2011=4014 kWh:2012=3846 kWh:2013=3533 kWh:2014=3537 kWh:2015=3715 kWh:2016=3683kWh:2016=3683kWh:2017=3735 kWh:2018=3600 kWh:2019=3761 kWh
                          >>> Il mio impianto FV su Sonnenertrag.eu <<<

                          Commenta


                          • #14
                            Mailandre stavano scrivendo di scaldabagno elettrico , a gas si sa' che usi solo quello che consumi , anche se non capisco ma se hai 17lt di accumulo quelli te li deve tenere sempre caldi in ogni caso , quindi manchera' la fiamma pilota ma bruci gas solo per le perdite lo stesso... ma questo e' argomento OT qui.
                            AUTO BANNATO

                            Commenta


                            • #15
                              ciao Spider , si lo so che si stava parlando di scaldabagno ad ACCUMULO, l'ho anche premesso.
                              Ho voluto solo portare un contributo sul consumo di uno scaldabagno ISTANTANEO , infatti , da come mi hai risposto non sai che un ISTANTANEO
                              non ha ACCUMULO , quindi il tuo appunto è sbagliato ...ecco, almeno il mio contributo al thread ha avuto un indicazione che qualcuno non conosceva .
                              Il 17 litri è la portata al minuto che può erogare lo scaldabagno in continuo....il consumo di metano che ogni scaldabagno ha non è uguale , la tecnologia interna ha tante variabili , il Rinnai è molto evoluto in questo.
                              2,99 kWp 13xTrinaSolar TSM-DC05 Monocristallino ,Franciacorta (BS), Azimuth -55°,Tilt 16°,Inverter PowerOne Aurora PVI-3.0, Record produzione 22,2 kWh(27/05/2013) 2011=4014 kWh:2012=3846 kWh:2013=3533 kWh:2014=3537 kWh:2015=3715 kWh:2016=3683kWh:2016=3683kWh:2017=3735 kWh:2018=3600 kWh:2019=3761 kWh
                              >>> Il mio impianto FV su Sonnenertrag.eu <<<

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                              • #16
                                Piu' che altro si intendeva ELETTRICO , non ha nessun senso parlare di metano e come risparmiare ....

                                A proposito : se compravi una caldaia nuova AR te le cavavi con 500€ e avevi anche la caldaia lato riscaldamento nuova
                                AUTO BANNATO

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                                • #17
                                  scusami Spider , ma secondo te perchè avrei optato per la PdC ??!!
                                  La mia caldaia funziona ancora benissimo , e rispetto a quella di mio fratello a che è a Condensazione , consuma il 5% in più , il punto è che mi toccherebbe spendere ancora 2000 € all'anno di metano !!
                                  Passare alla PdC , oltre al fatto di avere fresco l'estate , mi ha fatto risparmiare il 40% del costo che avevo fra Energia Elettrica & Metano ..ma chi me lo fa pensare di rimettere una caldaia !!?

                                  comunque siamo entrambe OT .....
                                  2,99 kWp 13xTrinaSolar TSM-DC05 Monocristallino ,Franciacorta (BS), Azimuth -55°,Tilt 16°,Inverter PowerOne Aurora PVI-3.0, Record produzione 22,2 kWh(27/05/2013) 2011=4014 kWh:2012=3846 kWh:2013=3533 kWh:2014=3537 kWh:2015=3715 kWh:2016=3683kWh:2016=3683kWh:2017=3735 kWh:2018=3600 kWh:2019=3761 kWh
                                  >>> Il mio impianto FV su Sonnenertrag.eu <<<

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                                  • #18
                                    beh si... non sta a me "*****arvi" non essendo un moderatore del forum, ma se mi venite a dire che si risparmia con un moderno dispositivo a PDC o metano/condensazione del costo importante, mi sa che la vera acqua calda la avete scoperta voi!!! Sventrando la casa ed installando un nuovo circuito con un pannello solare termico si consuma ancora meno, lo sapevate?

                                    Adesso se volete lo andiamo a raccontare a tutti coloro che hanno lo scaldabagno ad effetto joule ed abitano un appartamento in condominio anni 70 in locazione ad uso temporaneo! Ma temo che non saranno interessati!

                                    Riccardo, non voglio polemizzare con te, non so che timer hai adottato per ricaricare le batterie di un' auto... 40 WATT di consumo NON credo siano quelli dei timer che dico io.
                                    Oppure ne hai misurato uno meccanico un po' scassato che non chiudeva il circuito completamente ( e nel nostro caso comunque sarebbe poco male). Con quelli digitali che utilizzano un relais al loro interno, che io sappia l'assorbimento è di una manciata di milliwatt.

                                    Inoltre mi pareva chiaro sin dall' inizio che se tieni lo scaldabagno disattivato, e decidi di fare una lunga doccia calda, o magari lavare i pavimenti "fuori orario", ovviamente dovrai riattivarlo manualmente un po' prima!
                                    Per me personalmente non trovo sia un grande problema, magari se si lavora a turni (anche a fare la doccia sul lavoro o in palestra si risparmia! ) è indispensabile un timer digitale a programmazione settimanale. Più che altro per non rimanere con poca acqua calda. Io il risparmio lo ho ottenuto già con una regolazione alla bruttazza di un' ora(ora e mezza in inverno) la mattina presto al limite della fascia due, e due richiami al ritorno a casa a pranzo ed alla sera. Tante volte l'acqua scaldata non la consumiamo neanche.

                                    Io comunque il risparmio "non indifferente" quantificabile a spanne sui MIEI CONSUMI tra i 25 ed i 30 euro a bimestre l'ho visto in bolletta, il mio più scientifico amico il suo 30% relativo allo strumento in questione a parità di utilizzo settimanale, in prova strumentale!
                                    (e per sua deformazione professionale dubito che prenda abbagli, specie su un semplice conteggio di imput e feedback)
                                    Io non contribuisco alle tue spese, pertanto sei liberissimo di crederci oppure no.
                                    Ma non capisco in piena franchezza nei tuoi confronti, perchè ci tieni tanto al ruolo di avvocato del diavolo, visto che NON stiamo discorrendo di miracoli, ma banalissimamente di ridurre la "dispersione termica"di un serbatoio di acqua, che tenerla li fredda non costa niente, tiepidina molto poco, calda invece abbastanza!

                                    Tra l'altro c'è un ulteriore vantaggio di questo sistema, per chi come me per risparmiare sulle spese fisse delle utenze, "mette alla frusta" il contratto domestico da 3 kw nominali, che sappiamo essere 3300 effettivi e 3960 per un oretta e mezza: Lo scaldabagno è un "grande consumatore" istantaneo, di oltre un terzo della mia potenza disponibile.

                                    Negli orari in cui utilizzo la pompa di calore (temporizzata anche lei) , e magari sto cucinando con forno o piastra ad induzione, oppure sta scaldando la lavatrice o la lavastoviglie, ho la rasserenante sicurezza che lo scaldabagno non mi parta " a sorpresa" portando l'assorbimento oltre i 4kw per oltre 180 secondi, causando distacco del contatore.

                                    Ed il mio contatore è all' aperto a 50 metri da casa.

                                    Ed Igor dice che potrebbe piovere.
                                    Ultima modifica di marcomato; 07-06-2015, 18:49.

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                                    • #19
                                      no nessun avvocato del diavolo forse mi sono spiegato male.

                                      I timer elettronici (anche il mio ) assorbono pochi W, di solito1-2 se ricordo bene.

                                      40W era il mio consumo da "tagliare", ma attivo 1-2h al giorno. Nel MIO caso, taglio 80 Wh al giorno ma ne assorbo48, quindi mi conviene ( e l'ho messo anche per altri motivi)

                                      I dubbi principali, ripeto, è sul fatto che i risparmi FORSE sono divuti alla minor disponibilità di acqua calda, ma nessun dubbio che il risparmio ci sia. Volevo solo evidenziare l'aspetto "minor confort"
                                      I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                                      https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                                      • #20
                                        Ok, tutto chiaro! Chiaramente lavarsi con l'acqua fredda è il risparmio definitivo... ma ti assicuro che non è il caso, anzi!

                                        Se istintivamente tenderei a farmi la doccia più brevemente per risparmiare, ora è quasi l'opposto, in quanto so che se faccio avanzare acqua calda alla lunga si fredderà... pertanto ( se sono l'ultimo ad usarla) tanto vale starci sotto qualche minuto in più a sciogliersi la schiena e dargli fondo, altrimenti andrebbe comunque parzialmente sprecata.


                                        Ho visto che hai aperto un thread fai da te -risparmio... ve ne racconto una bella li a proposito di scaldabagni
                                        Ultima modifica di marcomato; 08-06-2015, 14:37.

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