Salve a tutti!!
sono nuovo di questo forum anche se a dir la verità mi ci reco spesso da visitatore data la quantità di informazioni che vi si trovano.
Mi scuso subito se il mio problema e più di elettrotecnica che di altro.
Infatti nell'organizzare le mie prossime vacanze in bicicletta ho pensato che in caso di necessiatà il mio cellulare dovesse essere carico in qualsiasi momento... come fare???
L'idea mi è venuta pensando alla dinamo della bicicletta (ops! "alternatore"). Una stima molto approssimata della potenza che può erogare l'apparecchio è di 3W che se confrontati agli 1,75W (in uscita il caricabatteria fa 5V*0.350A) che assorbe un cellulare in carica fanno ben sperare. Ora il problema stà nel processore del cellulare che, nel programma per la ricarica della batteria, penso (ma in realtà non lo so!) abbia dei parametri piuttosto stretti su tensioni e correnti in entrata sul cellulare.
Ho escogitato due modi per poter sfruttare i 6V AC che escono dalla dinamo:
1- trasformare in uscita la corrente da 6V AC (anche qui il valore è piuttosto approssimato e relativo alle dinamo, misurando con il tester ho rilevato 4V ai 20 km/h su un alternatore vecchio) a 220V AC tramite un semplice trasformatore fatto in casa (ho enormi dubbi sul rendimento dell'oggetto anche perchè poi alla fin fine sono io che devo pedalare!!!) e poi collegare il tutto al comune caricabatterie come fosse la presa di casa (so però che i trasformatori per i cellulari una volta attaccati alla presa disperdono un bel pò di energia tipo dai 20 ai 40W, TROPPI per la mia modesta dinamo)
2- raddrizzare la corrente appena uscita dalla dinamo con un bel ponte a diodi e un condensatore e buttare dirattamente tutto dentro il cellulare con i dubbi che ho citato prima sul controllo che fa il cellulare nelle correnti in entrata e sulla pericolosità per il cellulare in caso di sovratensioni...(insomma non vorrei bruciare tutto!!!)
Dopo tutte queste considerazioni le domande sono:
Si può fare???
Se si i metodi citati sono plausibili?
P.S. al posto dei trasformatori ho sentito parlare di piccoli e poco costotsi integrati che sparano fuori della corrente continua a seconda della corrente alternata che vi entra...
Sapreste dirmi di più su questi oggetti?
sono nuovo di questo forum anche se a dir la verità mi ci reco spesso da visitatore data la quantità di informazioni che vi si trovano.
Mi scuso subito se il mio problema e più di elettrotecnica che di altro.
Infatti nell'organizzare le mie prossime vacanze in bicicletta ho pensato che in caso di necessiatà il mio cellulare dovesse essere carico in qualsiasi momento... come fare???
L'idea mi è venuta pensando alla dinamo della bicicletta (ops! "alternatore"). Una stima molto approssimata della potenza che può erogare l'apparecchio è di 3W che se confrontati agli 1,75W (in uscita il caricabatteria fa 5V*0.350A) che assorbe un cellulare in carica fanno ben sperare. Ora il problema stà nel processore del cellulare che, nel programma per la ricarica della batteria, penso (ma in realtà non lo so!) abbia dei parametri piuttosto stretti su tensioni e correnti in entrata sul cellulare.
Ho escogitato due modi per poter sfruttare i 6V AC che escono dalla dinamo:
1- trasformare in uscita la corrente da 6V AC (anche qui il valore è piuttosto approssimato e relativo alle dinamo, misurando con il tester ho rilevato 4V ai 20 km/h su un alternatore vecchio) a 220V AC tramite un semplice trasformatore fatto in casa (ho enormi dubbi sul rendimento dell'oggetto anche perchè poi alla fin fine sono io che devo pedalare!!!) e poi collegare il tutto al comune caricabatterie come fosse la presa di casa (so però che i trasformatori per i cellulari una volta attaccati alla presa disperdono un bel pò di energia tipo dai 20 ai 40W, TROPPI per la mia modesta dinamo)
2- raddrizzare la corrente appena uscita dalla dinamo con un bel ponte a diodi e un condensatore e buttare dirattamente tutto dentro il cellulare con i dubbi che ho citato prima sul controllo che fa il cellulare nelle correnti in entrata e sulla pericolosità per il cellulare in caso di sovratensioni...(insomma non vorrei bruciare tutto!!!)
Dopo tutte queste considerazioni le domande sono:
Si può fare???
Se si i metodi citati sono plausibili?
P.S. al posto dei trasformatori ho sentito parlare di piccoli e poco costotsi integrati che sparano fuori della corrente continua a seconda della corrente alternata che vi entra...
Sapreste dirmi di più su questi oggetti?
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