Coibentazione tetto/sottotetto/mansarda: QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Coibentazione tetto/sottotetto/mansarda: QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

Comprimi
Questa è una discussione evidenziata.
X
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Per una soletta di una soffitta non riscaldata, con coibentazione posta sulla soletta stessa, il freno vapore direi che non serve. La soletta in calcestruzzo rimane nella parte "calda" d'inverno, quindi non si dovrebbero avere problemi di condensa.
    Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
    Solaredge Monitoring: https://monitoringpublic.solaredge.c...1-591c9a0b855b

    Commenta


    • La barriera al vapore non l'ho messa avendo fatto anch'io il tuo ragionamento

      Commenta


      • Ma almeno un telo traspirante lo metterei volentieri, tanto non incide sul costo totale

        Commenta


        • In attesa del lavoro...scusate lo schema in foto fatto con paint ma giusto per capire
          mettendo i pannelli XPS 8 cm (verde) filo soletta ci sono i corrugati (rosso) dei punti luce, come posso riempire per non stare a scavare i pannelli... i "vuoti" che si vanno a creare,
          secondo voi va bene se ritaglio della lana di vetro e riempio? poi tanto poi copro tutto con i pannelli obd cosi da creare in piano uniforme e calpestabile,
          poi con i pannelli devo coprire solo la soletta (perimetro giallo) non devo andare oltre (freccia blu) non penso perchè sarebbe la parte esterna del tetto che copre il balcone.

          https://www.dropbox.com/s/a0ozb6qra9b5pxr/posa.jpg?dl=0
          Sarebbe comunque interessante vedere delle foto di alcuni lavori fatti, postate pure dai

          Commenta


          • Saby è lo stesso problema che ho io. Vai a filo fin dove riesci con i pannelli e sopra metti lo strato di obs. I volumi vuoti li riempi con schiuma poliuretanica.

            Perché non usi pannelli in EPS per quel tipo di lavoro, visto che l'XPS costa un sacco? Al posto dell'obs potresti usare pannelli in fibra di legno, ottimi per coibentazione.
            Ultima modifica di GLB; 30-10-2015, 21:02.
            Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
            Solaredge Monitoring: https://monitoringpublic.solaredge.c...1-591c9a0b855b

            Commenta


            • Ecco una parte del lavoro.
              io il telo l'ho messo per il costo non alto e per avere il piano.
              La vecchia lana di roccia di 40 anni è stata tolta da una ditta. Prima il solaio era impresentabile.
              File allegati
              3 kW BISOL da 250 watt, Inverter Aurora Powerone 3.0-OUTD - connesso dal 2014 -
              5,99 kW Aleo da 333 watt, Inverter SolarEdge 6.0 - connesso dal 2020
              PDC Daikin Bi-Block da 11 kW in R32

              Commenta


              • Mr. Sun in una foto vedo un sacco di Leca appoggiato a una parete. Ne hai fatto uso? E per cosa? Ho quasi finito di sgomberare e mi è rimasto del materiale edile, tra cui sacchi di Leca. Li porto in discarica anche quelli oppure potrebbero servirmi per qualcosa?
                Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
                Solaredge Monitoring: https://monitoringpublic.solaredge.c...1-591c9a0b855b

                Commenta


                • Dopo lo sgombero della lana di roccia attorno ai muri c'erano dei fori (15 cm ca. ) dove mio suocero in passato aveva inserito le palline di argilla. Io ho continuato a riempire e mi son andati altri 15 sacco tutto intorno alla casa. Aumentando l'isolamento dei muri. Considera che nei muri c'era già un doppio strato di lana di roccia. L'argilla l'ho anche mischiata a cemento quasi a secco per farmi i piani de solaio. Poi un'umidità in seguito con uno spruzzino é diventata dura è ho messo sopra i pannelli.

                  Inviato dal mio RAINBOW utilizzando Tapatalk
                  3 kW BISOL da 250 watt, Inverter Aurora Powerone 3.0-OUTD - connesso dal 2014 -
                  5,99 kW Aleo da 333 watt, Inverter SolarEdge 6.0 - connesso dal 2020
                  PDC Daikin Bi-Block da 11 kW in R32

                  Commenta


                  • Invece io sono un po' dubbioso perchè in soffitta mi sono rimasti 4-5 sacchi di leca nuovi. Inizialmente pensavo di rimepire i vuoti che si venivano a creare tra i pannelli in polistirene e le canaline cementate dei cavi elettrici, che sporgono dalla soletta per 4-5 cm circa. In teoria la leca è anche un isolante termico (? non eccezionale ma comunque discreto) tuttavia mi hanno consigliato di non usarla e di riempire i vuoti con schiuma poliuretanica. Potrei usare la leca per fare questo lavoro, come avevo pensato? Così mi risparmierei anche la fatica di portare via i sacchi! Però se non è efficace, userò la schiuma poliuretanica. Che cosa mi consigliate?
                    Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
                    Solaredge Monitoring: https://monitoringpublic.solaredge.c...1-591c9a0b855b

                    Commenta


                    • Scusa ma cosa cambia? Se riempi i buchi con le palline hai comunque il tuo strato eps che isola. La leca ti serve solo per livellare la soletta.

                      Inviato dal mio RAINBOW utilizzando Tapatalk
                      3 kW BISOL da 250 watt, Inverter Aurora Powerone 3.0-OUTD - connesso dal 2014 -
                      5,99 kW Aleo da 333 watt, Inverter SolarEdge 6.0 - connesso dal 2020
                      PDC Daikin Bi-Block da 11 kW in R32

                      Commenta


                      • No, nel senso che i pannelli di EPS vanno a diretto contatto con la soletta, non occorre livellarla, ho verificato che è abbastanza regolare da poter mettere in appoggio i pannelli. Soltanto alcune zone dove passano le canaline cementate (altezza 4 cm circa) creerebbero grossi dislivelli e non ci si può mettere sopra i pannelli. Pensavo quindi di arrivare a filo delle canaline con i pannelli e di riempire con qualcosa (schiuma poliuretanica o, come si diceva, la leca rimasta in soffitta). Oppure ho visto che al Bricoman vendono sacchi di palline di polistirene, quindi volendo questa sarebbe una possibile ulteriore alternativa rispetto alle altre due. Cme dicevo, sopra il tutto ci va poi uno strato di pannelli in fibra di legno da 4 cm di spessore (il polistirene sottostante avrà 8 cm). Ho visto i pannelli in fibra, termicamente sono ottimi, sia per l'estate che per l'inverno, tuttavia sono esteticamente piuttosto bruttini e persino poco rigidi e compatti, non sono certo come pannelli in OBS. Hanno però il vantaggio che coibentano tantissimo. Certo che posare sopra i pannelli un ulteriore strato di pannelli da pavimenti in legno aventi funzione estetica e ulteriore agevolazione del calpestio occasionale, minimo mi costa ulteriori 500 euro (la superficie è di 100 metri quadrati esatti) e spenderli per una soffitta al grezzo la cosa un po' mi urta.

                        Ieri ho cercato disperatamente presso Leroy Merlin e Bricoman dei teli traspiranti (che non siano però freni vapore) da posare sulla soletta. Purtroppo non li ho trovati e allora ho comperato dei teli di tessuto non tessuto, si chiamano così, di solito li mettono sul terreno per fare vialetti in pietra, pensavo di usare quelli, per metterli sulla soletta, più che altro per ragioni di pulizia e ordine durante il lavoro.

                        Altra questione. Il polistirene è in classe E di infiammabilità, non F. La soffitta normalmente non è abitata e se ci si va è solo per pochi secondi. Girano dei cavi elettrici dentro le famose canaline cementate, sono tutti relativi ai lampadari quindi non tirano molta corrente, il rischio che prendano fuoco non è elevato. Adesso poi ho installato 4 lampade al neon con cavi elettrici che girano tra un interruttore e i quattro punti luce. E' meglio per ragioni di sicurezza far girare sui muri questi cavi evitando di seppellirli tra i pannelli? Oppure li faccio girare sotto i pannelli, così esteticamente non si vedono?
                        Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
                        Solaredge Monitoring: https://monitoringpublic.solaredge.c...1-591c9a0b855b

                        Commenta


                        • Secondo me se usi schiuma poliuretanica non hai la misura di quanto si espande e rischi, dopo averla spruzzata, di doverla livellare con un cutter. I pannelli in fibra non so se a distanza di tempo, con il calpestio, si usurano creando polvere e sfaldamenti al pannello.
                          Anch'io ho usato il telo per ragioni di pulizia trovandolo ad un prezzo stracciato da un rivenditore edile. L'impianto elettrico rifatto a nuovo con tubi aerei,avvitati ai travi, e neon così sono sempre di facile accessibilità (con magnetotermico separato (solaio)).

                          Inviato dal mio RAINBOW utilizzando Tapatalk
                          3 kW BISOL da 250 watt, Inverter Aurora Powerone 3.0-OUTD - connesso dal 2014 -
                          5,99 kW Aleo da 333 watt, Inverter SolarEdge 6.0 - connesso dal 2020
                          PDC Daikin Bi-Block da 11 kW in R32

                          Commenta


                          • Per la schiuma poliuretanica, la tecnica sarebbe la seguente.
                            Come dicevo, arrivo a filo delle canaline con i pannelli di polistirene, supponiamo ad esempio una prima fila. Prima di mettere la schiuma, poso la fila sovrastante di pannelli in fibra di legno.
                            Mi resta quindi un "canale", chiuso ai fianchi dal polistirene, di sopra dai pannelli in fibra di legno.
                            La schiuma la spruzzo dentro questo canale di modo che non c'è da livellare nulla, è il pannello sopra in fibra di legno a livellare la schiuma.
                            Ovviamente c'è il problema che la schiuma si "incolla", così facendo, al pannello in fibra di legno.
                            Per ovviare a questo inconveniente, basterebbe mettere un foglio di carta o di cartone prima sotto il pannello di fibra di legno: la schiuma si incolla soltanto al foglio di carta e non al pannello...
                            Per evitare che la pressione della chiuma, mentre la spruzzo, faccia spostare il pannello di fibra di legno, sopra ci metto dei pesi, ho tavelloni e tegole che potrei usare come contrappesi.
                            Oggi comunque vedo se trovo i sacchi con direttamente le palline di polistirene. Vedrò che tecnica scegliere.
                            Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
                            Solaredge Monitoring: https://monitoringpublic.solaredge.c...1-591c9a0b855b

                            Commenta


                            • Originariamente inviato da GLB Visualizza il messaggio
                              Per la schiuma poliuretanica, la tecnica sarebbe la seguente.
                              Come dicevo, arrivo a filo delle canaline con i pannelli di polistirene, supponiamo ad esempio una prima fila. Prima di mettere la schiuma, poso la fila sovrastante di pannelli in fibra di legno.
                              Mi resta quindi un "canale", chiuso ai fianchi dal polistirene, di sopra dai pannelli in fibra di legno.
                              La schiuma la spruzzo dentro questo canale di modo che non c'è da livellare nulla, è il pannello sopra in fibra di legno a livellare la schiuma.
                              Ovviamente c'è il problema che la schiuma si "incolla", così facendo, al pannello in fibra di legno.
                              Per ovviare a questo inconveniente, basterebbe mettere un foglio di carta o di cartone prima sotto il pannello di fibra di legno: la schiuma si incolla soltanto al foglio di carta e non al pannello...
                              Per evitare che la pressione della chiuma, mentre la spruzzo, faccia spostare il pannello di fibra di legno, sopra ci metto dei pesi, ho tavelloni e tegole che potrei usare come contrappesi.
                              Oggi comunque vedo se trovo i sacchi con direttamente le palline di polistirene. Vedrò che tecnica scegliere.

                              Inviato dal mio RAINBOW utilizzando Tapatalk
                              3 kW BISOL da 250 watt, Inverter Aurora Powerone 3.0-OUTD - connesso dal 2014 -
                              5,99 kW Aleo da 333 watt, Inverter SolarEdge 6.0 - connesso dal 2020
                              PDC Daikin Bi-Block da 11 kW in R32

                              Commenta


                              • Ho fatto un errore. Volevo solo dire che sono d'accordo sul ragionamento fatto.

                                Inviato dal mio RAINBOW utilizzando Tapatalk
                                3 kW BISOL da 250 watt, Inverter Aurora Powerone 3.0-OUTD - connesso dal 2014 -
                                5,99 kW Aleo da 333 watt, Inverter SolarEdge 6.0 - connesso dal 2020
                                PDC Daikin Bi-Block da 11 kW in R32

                                Commenta


                                • Ma voi quando siete andati a comprare il materiale lo avete acquistato facendo un bonifico parlante al punto vendita/grossista per scaricare l'anno prossimo il 50% del materiale?

                                  Commenta


                                  • Mr Sun ci dici qualcosa sul sistema di fissaggio dei pannelli in polistirene? Cosa hai usato? Colla, schiuma o tasselli? Grazie
                                    Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
                                    Solaredge Monitoring: https://monitoringpublic.solaredge.c...1-591c9a0b855b

                                    Commenta


                                    • Per artiglio. Ho acquistati ieri al bricoman ma mi hanno detto che servirebbe una dia per ristrutturazione. Così non farò la richiesta di detrazione. Non so se mi hanno consigliato bene però.
                                      Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
                                      Solaredge Monitoring: https://monitoringpublic.solaredge.c...1-591c9a0b855b

                                      Commenta


                                      • Originariamente inviato da GLB Visualizza il messaggio
                                        Per artiglio. Ho acquistati ieri al bricoman ma mi hanno detto che servirebbe una dia per ristrutturazione. Così non farò la richiesta di detrazione. Non so se mi hanno consigliato bene però.
                                        Esattamente quello che dicevo io. Peccato che qualche utente del forum sostenesse che puoi detrarre in ogni caso

                                        Commenta


                                        • Per GLB... ho solo appoggiato i pannelli al telo uno sopra l'altro incrociati. Poi sopra i pannelli di osb. Tutto attorno alle colonne (le vedi sulle foto) schiuma e tra di esse ho appoggiato rimasugli di piastrelle e tegole per tenere giú il tutto. Non si muove nulla e appoggia bene a terra. Anche perché, dopo la pulizia, la soletta era in piano.

                                          Inviato dal mio RAINBOW utilizzando Tapatalk
                                          3 kW BISOL da 250 watt, Inverter Aurora Powerone 3.0-OUTD - connesso dal 2014 -
                                          5,99 kW Aleo da 333 watt, Inverter SolarEdge 6.0 - connesso dal 2020
                                          PDC Daikin Bi-Block da 11 kW in R32

                                          Commenta


                                          • Originariamente inviato da GLB Visualizza il messaggio
                                            Per artiglio. Ho acquistati ieri al bricoman ma mi hanno detto che servirebbe una dia per ristrutturazione. Così non farò la richiesta di detrazione. Non so se mi hanno consigliato bene però.
                                            E sai perchè "sconsigliano" il bonifico parlante?
                                            Semplicemente perchè la banca, dal bonifico, trattiene una percentuale come ritenuta d'acconto. Loro invece preferiscono incassare cifra piena e versare le tasse fra un anno. Capisci perchè ti hanno detto così?
                                            Lo avete mai fatto un bonifico per ristrutturazione?
                                            Perchè in tal caso dovreste sapere che non viene richiesto alcun riferimento alla pratica comunale....
                                            Se proprio però non ne potete fare a meno di avere un titolo cartaceo in mano, protocollato dal comune, richiedete pratica di edilizia libera che non vi costa niente perchè non serve firma di nessun tecnico.

                                            Fatevi un giro di google...

                                            Così per curiosità se doveste mettere una stufa a pellet, sostituire i sanitari o chiamare il muratore/falegname per sostituire un telaio di una finestra, andreste in comune ad aprire una pratica di ristrutturazione?
                                            E tutti questi lavori concorrono per la richiesta del bonus 50%
                                            Ultima modifica di stufodellenel; 02-11-2015, 22:26.

                                            Commenta


                                            • Per stufodellenel: ho fatto un bonifico per detrazione 50% per un box doccia + vasca, non c'era nessuna dia aperta, la richiesta è passata regolarmente. I lavori erano però stati fatti da una ditta specializzata. Magari quando andrò a prendere la seconda parte del materiale vedrò se riesco a detrarre almeno questa. Grazie per le osservazioni.

                                              Comunque, ieri sera ho iniziato il lavoro di coibentazione della soletta.

                                              Tipologia di intervento: 100 mq (12,20 m x 8,14 m) di soffitta non riscaldata e normalmente non utilizzata, in zona climatica E (provincia di BO), tetto non coibentato (privo persino di catramina), tuttavia ben chiuso, con travi in cemento armato, tavelloni, strato leggero di intonaco sopra i tavelloni e tegole. Soletta della soffitta in calcestruzzo + Leca, intonacato solo nella parte sottostante sopra le stanze della casa. Spessore di tutta la soletta circa 18 cm. Realizzazione dell’abitazione fine anni ’70.
                                              Il lavoro procede nel seguente modo:
                                              • sulla soletta ho messo a contatto diretto dei teli di tessuto-non-tessuto, più che altro per ragioni di pulizia durante il lavoro, in quanto la soletta è al grezzo e ha polvere di cemento che per quanto rimossa e pulita non va via del tutto
                                              • primo strato a contatto col telo e la soletta sottostante in pannelli di polistirene EPS spessore 8 cm. I pannelli sono in appoggio e incollati con alcuni punti di colla mille-chiodi (quella per i battiscopa) ai bordi. L’incollaggio è occasionale, solo per tenerli un po’ fermi. Non arrivano a filo del muro perimetrale per due ragioni: i) lì la soletta è molto irregolare e si imbarcherebbero troppo; ii) lasciare un po’ di sfogo alle dilatazioni termiche (coeff. 0,07 mm/mK per EPS, su dodici metri e mezzo di lunghezza, per un salto di 40 °C fanno quasi 4 cm di dilatazione). Nota: l’XPS ovviamente è un polistirene più rigido e migliore per il calpestio. Tuttavia costa molto di più dell’EPS e per una soffitta normalmente inutilizzata, quindi a calpestio molto raro, ho preferito usare l’EPS. Inoltre l’EPS si adatta meglio alle irregolarità della soletta, visto che è al grezzo.
                                              • I pannelli in polistirene vengono posati incrociando le fughe.
                                              • sul muro perimetrale vengono incollati pannelli di polistirene, per una altezza di 50 cm dove possibile, altrove per 25 cm a causa della conformazione delle falde del tetto e incollati al muro (che è in pietra, privo di intonaco) con una potentissima colla specifica per incollaggio di polistirene nelle coibentazioni. Mi sono sporcato una mano con questa colla ed è un disastro, non viene via, da usare assolutamente i guanti. I pannelli perimetrali vanno in appoggio al piano di pannelli di polistirene sulla soletta e chiudono anche l’intercapedine sottostante, infatti il piano di polistirene, come detto al p.to precedente, non arriva a filo del muro perimetrale ma lascia uno spazio di circa 2 cm.
                                              • per le canaline elettriche, coperte da cemento, ho provato ad arrivare a filo col polistirene e riempire i vuoti con palline di polistirene ma la tecnica non mi piace, troppo laboriosa, troppo il materiale che servirebbe, peraltro volatile, scappa dappertutto. Anche l’idea di chiudere con schiuma poliuretanica (come detto alcuni post fa) non mi piace, troppo laboriosa in quanto le canaline sono molto lunghe e rallenterebbero i lavori. Visto che le canaline cementate sono altre 2-3 cm non di più, sto sagomando il pannello di polsitrene per adattarlo alle gobbe delle canaline, riempiendo il vuoto residuo con un po' di schiuma poliuretanica. Quest'ultima mi sembra la tecnica migliore, sebbene un po' laboriosa.
                                              • sopra il piano di polistirene vengono posati dei pannelli in fibra di legno Pavatherm (prodotti da Pavatex) spessore 4 cm, semplicemente in appoggio al polistirene, senza incollaggi. Il peso li tiene fermi. Questi pannelli non vengono risvoltati sui muri perimetrali. La fibra di legno è un materiale eccellente, grazie alla sua densità elevata (110 kg/mc) è un ottimo isolante anche per l'estate, oltre che per l'inverno. Addirittura è anche un buon isolante acustico. Potendo spendere idealmente sarebbe stato il top fare tutti i 12 cm di strato con la fibra di legno. Purtroppo però è un materiale significativamente più costoso del polistirene.
                                              • Il sandwich polistirene EPS + fibra di legno si calpesta senza che rimangano impronte o buchi (io peso 80 kg), tuttavia la fibra di legno è tendenzialmente morbida, non è legno compatto adatto a calpestio frequente, è consigliato mettere sopra la fibra di legno dei pannelli OBS oppure, per ragioni estetiche, un laminato (a basso costo se ne trovano a 4-5 €/mq). Certamente non è una struttura atta a saltarci o correrci sopra, ad ogni modo è coerente con la destinazione d'uso di questa soffitta. Chi fa questi lavori in primis deve valutare molto bene queste cose e poi decidere i materiali e il tipo di intervento. Per ora non metto niente altro sopra lo strato in fibra di legno, lascerò passare alcuni mesi per vedere come si comporta meccanicamente la coibentazione, se i pannelli si muovono, se si dilatano, come si assesterà il tutto nei prossimi mesi. Inoltre, bisogna anche considerare che l'altezza della soffitta dopo l'intervento si abbassa di ben 12 cm, dal momento che non è abitata e non la si usa normalmente la cosa non mi interessa più di tanto.
                                              • Valutazione dei costi, sulla base delle migliori offerte che ho trovato al Bricoman. Pannelli in polistirene EPS spessore 8 cm (formato da 0,5x1 metri) ? termico = 0,036 W/mK, costo al mq = 5,3 €/mq. Pannelli in fibra di legno Pavatherm (prodotti da Pavatex) spessore 4 cm (formato da 1,2x0,6 metri) ? termico = 0,038 W/mK, materiale davvero eccellente, costo al mq = 5,57 €/mq. La fibra di legno, a parità di spessore, costa molto di più del polistirene e questa è la ragione per cui ho optato per una soluzione mista, fondamentalmente per contenere i costi. Altrimenti avrei messo due strati da 6 cm di fibra di legno e basta, purtroppo il formato da 6 cm costerebbe 8,37 €/mq. Inoltre il polistirene riesco a lavorarlo bene per risvoltarlo sulle pareti perimetrali e per adattarlo alle canaline cementate, cosa decisamente più complessa per il pannello in fibra di legno. Altri costi per bombolette di colla, teli, ecc..., piuttosto contenuti. Manodopera costo zero, lavoro fattibile come fai da te.
                                              • Infiammabilità: sono entrambi in classe E come reazione al fuoco, non sono facilmente infiammabili ma bruciano a contatto col fuoco.
                                              • Conclusione di tutta la storia: con 8 cm di polistirene EPS + 4 cm di fibra di legno Pavatherm la situazione della soletta (non del resto della casa, ovviamente!) passa da U_inziale = 1,63 W/m2K a U_finale = 0,26 W/m2K sempre che nel tempo lo spessore si mantenga costante e le proprietà del materiale non si degradino. Spero che la "massa" della fibra di legno mi dia qualche vantaggio nella fase estiva, unitamente al progetto, che ho in testa, di elettrificare le finestre della soffitta per fare entrare aria un po' più fresca nelle ore notturne in estate, consapevole comunque che contro mesi come luglio e agosto di quest'anno dalle mie parti, si può combattere ben poco con le sole coibentazioni.
                                              Consigli, critiche e suggerimenti sono ben graditi, i lavori sono iniziati da poco e posso migliorare la struttura.

                                              Qui una foto di come sta venendo la coibentazione: Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   12190117_10208192573274761_4684843660775507254_n.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 40.2 KB 
ID: 1953142
                                              Ultima modifica di GLB; 04-11-2015, 11:46.
                                              Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
                                              Solaredge Monitoring: https://monitoringpublic.solaredge.c...1-591c9a0b855b

                                              Commenta


                                              • Nel mio caso, un anno fa:
                                                NEOPOR spessore cm (290*58*6) 5,60€/mq
                                                GUAINA BARR.VAPORE GUTTAFOL 1,35€/mq
                                                Il tutto + iva

                                                Inviato dal mio RAINBOW utilizzando Tapatalk
                                                3 kW BISOL da 250 watt, Inverter Aurora Powerone 3.0-OUTD - connesso dal 2014 -
                                                5,99 kW Aleo da 333 watt, Inverter SolarEdge 6.0 - connesso dal 2020
                                                PDC Daikin Bi-Block da 11 kW in R32

                                                Commenta


                                                • Per Saby. La scelta dell'EPS è dettata da motivi di costo (se avessi potuto, avrei scelto di fare tutto con fibra di legno, ma i costi erano fuori budget) e anche per motivi di lavorabilità. Per esempio lavorare dell'XPS nel mio caso era difficoltoso, per le irregolarità della soletta. Anche la fibra di legno non è facilmente lavorabile nel caso della mia applicazione, si sfibra tutta se cerco di intagliarla, non è adatta per la mia soletta. E' brigoso lavorare anche l'EPS e sagomarlo nei punti delle gobbe create dalle canaline, è una grossa seccatura e rallenta i lavori. Però con un po' di pazienza ci si riesce. Inoltre ho trovato un'ottima offerta del Bricoman che vende l'EPS spessore 8 cm a 5,3 €/mq con ? = 0,036 W/mqK e per tutte queste ragioni ho optato per questo materiale.

                                                  Il tessuto-non-tessuto è traspirabile, come dicevo non ha nessun potere di coibentazione, l'ho usato più che altro per ragioni di pulizia durante il lavoro. Per questo tipo di intervento, comunque, non serve alcun freno vapore, la soletta sottostante infatti resta per costruzione "calda" quindi non possono esserci problemi di umidità sul soffitto sottostante (cioè l'altro lato della soletta).

                                                  Per il discorso OBS, chiaramente puoi mettere direttamente l'OBS sul polistirene, sia XPS, sia EPS. Dipende dal valore di transmittanza che vuoi ottenere. E' chiaro che avendo messo i pannelli in fibra di legno (un materiale davvero eccezionale) ho abbattuto ulteriormente la transmittanza della soletta rispetto al solo strato di polistirene. I calcoli li puoi vedere nell'altro post, sono valutazioni abbastanza precise. Lo strato di fibra di legno, se la matematica non è una opinione, dà un ottimo contributo. L'OBS invece viene messo soltanto per migliorare la calpestabilità.

                                                  I pannelli li ho un po' incollati perchè appunto non hanno incastri. Comunque vedo che il lavoro procede bene anche così. Le pareti della soffitta tengono fermo un po' il tutto, unitamente alla colla e al fatto che sopra ci sono i pannelli in fibra di legno. Chiaramente lascerò assestare il tutto per vedere se si mantiene nel tempo, prima di procedere a mettere un tavolato di OBS oppure addirittura un laminato (lo farò con comodo il prossimo anno).

                                                  Se ti accingi a fare questo intervento, le cose che devi valutare attentamente:

                                                  - che tipo di soffitta hai? La vuoi riscaldata e abitabile (cioè una mansarda)? Perchè questo implica un mondo (isolare la soletta) oppure un altro mondo molto diverso (isolare le falde del tetto)

                                                  - la soletta deve essere calpestabile e quanto? Frequentemente? Raramente? Che cosa ci vuoi fare dopo l'intervento? Perchè anche qui si aprono strade diverse. La fibra di legno, per esempio, non è OBS, è molto elastica ed è morbida, ci si cammina però non è certo adatta a un calpestio frequente, cioè a un locale abitato e vissuto.

                                                  - qual è il problema principale da risolvere? Troppo caldo estivo che entra dall'alto? Trattenere il freddo d'inverno? Sono cose molto diverse tra loro, con soluzioni diverse.

                                                  - zona climatica (anche questa decisiva per vedere di quanto conviene ridurre la transmittanza termica dopo l'intervento)

                                                  - aggiungo anche questa: valutazione rischi incendio in soffitta. Polistirene e fibra di legno sono in classe E. Altri materiali (es. lana di roccia) sono in classe F e non prendono fuoco, quindi sarebbero migliori da questo punto di vista. Nel mio caso le uniche parti costantemente sotto tensione sono un alimentatore per videocamera di sorveglianza e l'amplificatore dell'antenna TV. Girano dei cavi elettrici dei lampadari delle stanze sottostanti, inoltre c'è l'alimentazione dei neon di illuminazione della sofitta, che comunque se non c'è nessuno sono sempre spenti e non tirano corrente. Roba a bassa o bassissima potenza, certo che un guasto dell'alimentatore della videocamera, sempre acceso, potrebbe accadere benissimo e bisogna vedere come si guasta, spero abbia sufficienti protezioni sicure (!).

                                                  Quindi: massima attenzione a che cosa si vuol fare della soffitta, poi si valuta l'intervento e la spesa.
                                                  Ultima modifica di GLB; 04-11-2015, 15:59.
                                                  Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
                                                  Solaredge Monitoring: https://monitoringpublic.solaredge.c...1-591c9a0b855b

                                                  Commenta


                                                  • Originariamente inviato da GLB Visualizza il messaggio
                                                    Per il discorso OBS, chiaramente puoi mettere direttamente l'OBS. Dipende dal valore di transmittanza che vuoi ottenere. E' chiaro che avendo messo i pannelli in fibra di legno (un materiale davvero eccezionale) ho abbattuto ulteriormente la transmittanza della soletta rispetto al solo strato di polistirene. I calcoli li puoi vedere nell'altro post, sono valutazioni abbastanza precise. Lo strato di fibra di legno, se la matematica non è una opinione, dà un ottimo contributo. L'OBS invece viene messo soltanto per migliorare la calpestabilità.
                                                    Voglio soltanto aggiungere, mettendomi controcorrente rispetto alle comuni abitudini, che finanziariamente parlando e soprattutto se come parametro principale si tiene conto dei tempi di rientro dall'investimento, che potrebbe non essere oculato cercare il massimo isolamento a tutti i costi.
                                                    Il risparmio derivante dalla coibentazione è una curva che si appiattisce all'aumentare della coibentazione stessa (alias diminuzione della trasmittanza).
                                                    In altre parole, con poco investimento abbatto il grosso delle dispersioni e dei consumi... Aumentando la coibentazione e quindi i costi, il beneficio finanziario che ottengo non è lineare ma diminuisce.
                                                    Ecco, una breve analisi dei costi rapportati ai tempi di rientro magari aiuta a spendere il giusto senza eccessi

                                                    Commenta


                                                    • Personalmente ho cercato di avere come figura di merito lo stare al disotto di 0,3 W/mqK post intervento, che è il limite di legge della zona E per la riqualificazione energetica delle solette (intese come "Pavimenti verso locali non riscaldati o verso l'esterno"), da quanto ho scartabellato in rete. Qui un esempio: http://www.masterclima.info/post/Dec...a-termica.aspx Si veda anche qui: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/...appendiceB.pdf

                                                      Col solo polistirene 8 cm, partendo dalle condizioni iniziali della soffitta e delle falde del tetto, per come è realizzato nella mia abitazione, non ci sarei riuscito. Non che voglia chiedere detrazioni del 65%, semplicemente ho considerato che se il legislatore per la zona E ha imposto questo limite, avrà avuto buone ragioni.

                                                      Comunque diciamo che c'è anche tutto il discorso delle DETRAZIONI FISCALI 50% sul materiale, che non bisognerebbe lasciarsi fregare dai Bricoman/Leroy vari che disincentivano a far fare per i motivi detti. Però anche con le detrazioni bisogna innanzitutto avere la cifra iniziale a disposizione perchè quella non la regala nessuno, inoltre l'investimento rientra in dieci anni.
                                                      Ultima modifica di GLB; 04-11-2015, 16:10.
                                                      Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
                                                      Solaredge Monitoring: https://monitoringpublic.solaredge.c...1-591c9a0b855b

                                                      Commenta


                                                      • La tua scelta è sensata se vuoi seguire le norme ma quando ho coibentato l'unico parametro che ho preso a riferimento è stato il mio portafoglio.
                                                        Ricollegandomi alla tua ultima frase
                                                        Originariamente inviato da GLB Visualizza il messaggio
                                                        ...... inoltre l'investimento rientra in dieci anni.
                                                        Non avrei mai coibentato avendo come riferimento un rientro così lontano. Se non ricordo male il miglior rapporto fra benefici e velocità di rientro lo ottenevo con eps da 6 cm. Crepi l'avarizia ho messo 8!
                                                        Rientro in 4 anni che ritengo un tempo accettabile.
                                                        Con spessori maggiori i tempi di rientro si allungavano a dismisura... Non fa per me.

                                                        Commenta


                                                        • se fai un solare termico o un fotovoltaico,ragioni in tempi di rientro ed hai anche tempi di deperimento
                                                          e manutenzione che non sono molto lunghi,prova invece a ragionare sull'isolamento che fra 50 anni è
                                                          ancora lì con prestazioni quasi come li avevi appena messo l'isolante,anche se ho grossi dubbi per i vari
                                                          eps xps e poliuretano,allora se ragioni sui 50 anni e vedi quanto hai risparmiato o non hai risparmiato
                                                          si vedrà che c'è un abisso e poi il risparmio non finisce continua per i figli e i nipoti se il lavoro è fatto bene
                                                          io che ho isolato pareti e tetto nel 2010,mi sono mangiato i marroni per non averlo fatto prima e 20 anni
                                                          prima avevo ristrutturato casa e avevo voluto mettere 3 cm di isolamento e sembrava a sentire gli altri
                                                          un enormità,nel 90 rifacendo il tetto avevo già predisposto i tubi per il fotovoltaico,che feci 20 anni dopo,
                                                          poi io ho sempre preferito spendere soldi nella casa piuttosto che nelle auto

                                                          Commenta


                                                          • ciao GLB per le canaline hai provato ad accostare i pannelli riempiendo i vuoti con semplice lana di vetro? La schiacci come vuoi e forse è più comodo che scavare l'eps, ma vedi tu, sono dettagli.
                                                            La fibra di legno forse è un "di più" vista la massa della soletta di calcestruzzo (diverso il discorso quando si mette altrove), comunque male non fa di sicuro.
                                                            Diciamo che hai scelto una via forse più laboriosa del solito, ma sui tempi di rientro sembri pessimista anche a me, quell'intervento ti farà risparmiare un bel po' sul riscaldamento.

                                                            Commenta


                                                            • Ciao Lusolar, per il discorso canaline ho provato sia a riempire i vuoti con palline di polistirene, sia con schiuma poliuretanica. La prima strada non mi ha soddisfatto, ne servono tantissime, poi sono estremamente piccole e volatili e scappano dappertutto. La seconda strada fa sì che la schiuma si gonfi troppo, è molto laboriosa e occorre molta schiuma poichè le canaline sono tante. Alla fine mi sono rassegnato a sagomare il polistirene intagliando il negativo delle canaline e da un punto di vista del risultato finale va molto bene, i pannelli non si imbarcano e vengono a filo degli altri in modo abbastanza preciso. E' un po' laborioso ma funziona. Non metterei lana di vetro o di roccia a colmare le canaline perchè sopra ci sono i pannelli in fibra di legno che non sono molto compatti, se pesto sotto un vuoto colmato con lana di vetro/roccia ho paura che si sfondino. Certo che dove non ci sono quelle dannate canaline il lavoro si fa molto velocemente.

                                                              Sotto un esempio di pannello in EPS intagliato e adattato per ospitare una canalina:

                                                              Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   20151104_223636.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 20.6 KB 
ID: 1953199

                                                              Invece, avrei una domanda sul discorso di risvoltare nelle pareti verticali i pannelli. Per ora li sto risvoltando soltanto lungo le pareti perimetrali, quelle che danno sull'esterno dell'abitazione. Ho però una parete interna, un muro portante, che taglia in due la casa e quindi la soffitta. Devo risvoltarlo anche su quel muro interno oppure no?

                                                              Sui bordi esterni e sul muro interno con i pannelli non sono arrivato a filo perchè non si arriva a causa delle estreme irregolarità della soletta, dove si raccorda al muro. Ho lasciato circa 1-2 cm. Queste intercapedini, che hanno anche la funzione di lasciare un po' di sfogo alle dilatazioni dei pannelli, tuttavia, sono chiuse appunto dai pannelli risvoltati, appoggiati in verticale, tranne che nel muro portante interno. Cosa mi consigliate di fare? Risvolto anche il muro interno? Oppure non serve? Va bene chiudere le intercapedini per mezzo dei pannelli risvoltati sui muri? O serve altro?

                                                              Sotto, a destra il muro interno che divide in due parti la soffitta:

                                                              Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   20151104_223454.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 68.8 KB 
ID: 1953200
                                                              Ultima modifica di GLB; 05-11-2015, 09:57.
                                                              Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
                                                              Solaredge Monitoring: https://monitoringpublic.solaredge.c...1-591c9a0b855b

                                                              Commenta

                                                              Attendi un attimo...
                                                              X