Coibentazione tetto/sottotetto/mansarda: QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI - EnergeticAmbiente.it

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Coibentazione tetto/sottotetto/mansarda: QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

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  • beh il sottotetto arriva in tutta casa, la mia idea era di sfruttarlo per le tubazioni e aprire solo per le bocchette.

    vedete problemi ad avere i due materiali affiancati

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    • ai fini della coibentazione no

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      • messa così è come se vedessi altri tipi di problemi
        o sbaglio?

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        • Non vedo nessun problema se non quello strettamente legato alla realizzazione del secondo strato.
          Eps/xps devono essere posati su superfici piane e di una certa consistenza se successivamente li vuoi calpestare

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          • è per questo motivo che volevo "spostare" la cellulosa dal centro alle parti più basse (dove sarebbe più difficile posare i pannelli) e i pannelli direttamente sul solaio

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            • Allora vai tranquillo

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              • meglio eps/xps o lana di vetro/roccia?

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                • dipende se successivamente vuoi renderlo calpestabile o meno
                  Eps è calpestabile se ricoperto da altro strato antiusura e ripartitore dei carichi (es. listoni o osb)
                  Xps è più resistente ma non so fino a che punto calpestabile senza qualche accorgimento
                  Lane non sono calpestabili in nessun modo

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                  • Io consiglio EPS con sopra dei listoni di legno oppure OBS, limitatamente alle zone da calpestare.
                    Però devi mettere uno strato piuttosto consistente di EPS per pareggiare i 30 cm di cellulosa.
                    Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
                    Solaredge Monitoring: https://monitoringpublic.solaredge.c...1-591c9a0b855b

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                    • oppure potrei fare una piccola struttura con alcuni moraletti con dentro la cellulosa e metterci sopra delle tavole o listoni, ovviamente solo per la parte che mi interessa calpestare.

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                      • Sostanzialmente finito il lavoro di coibentazione della soletta della soffitta. Mancano solo alcune piccole aree di rifinitura dove non è ancora stato posato il listone abete, la coibentazione invece è al 100%.

                        Questa la situazione al 31 ottobre 2015 con la soffitta appena sgomberata e pronta per l'inizio dei lavori:

                        Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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ID: 1953902

                        Questa la situazione al 19 dicembre 2015 con la soletta coibentata e il listone abete sopra la coibentazione, per il calpestio:

                        Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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ID: 1953903

                        Questo il sandwich di materiali: polistirene EPS strato 8 cm (a diretto contatto con la soletta e risvoltato anche sulle pareti perimetrali esterne dell'edificio, come si vede dalla foto) + fibra di legno Pavatex Pavatherm strato 4 cm + listoni abete strato 2 cm (quest'ultimo per il camminamento):

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ID: 1953907

                        Foto dove si vede il tavolato fatto con listoni abete a fine lavori. Ho anche approfittato per razionalizzare l'impianto elettrico intubandolo in canaline, nella foto prima dell'inizio dei lavori potete vedere cavi elettrici e dell'antenna TV in giro sopra la soletta e a penzoloni nei muri, che ora sono spariti:

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ID: 1953905

                        Il costo dell'intervento è stato esattamente di 1.342 Euro, escluso il tavolato in listoni abete (ma comprese le colle e altri materiali). L'intervento è stato fatto in totale fai da te, quindi mmanodopera a costo zero.
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                        Ultima modifica di GLB; 22-12-2015, 13:46.
                        Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
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                        • Ottimo lavoro GLB, complimenti.
                          Come hai gestito la questione della botola di accesso al sottotetto? Isolato anche quella?

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                          • Ciao, la botola per ora non l'ho coibentata e la questione non è semplice perchè vi poggia sopra una scala a soffietto, oltre ai bracci che sorreggono la scala e ne permettono la chiusura. Nella foto sotto puoi vedere la situazione a botola aperta, con la scala mezza aperta.
                            Un'idea potrebbe essere un pannello di XPS (no EPS in quanto si sbriciolerebbe creando sporco che poi cade a terra quando si chiude la scala) opportunamente intagliato per poter essere incollato sul legno della botola, nella parte interna, con la scala che vi poggia sopra a botola chiusa.

                            Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                            • Situazione identica alla mia.
                              Io pensavo di eliminare i bracci di sostegno della scala, fissando le molle della scala con dei tasselli direttamente nella soletta.
                              L'idea sarebbe poi di creare una specie di coperchio (in eps o xps) di circa 1 metro x 1 metro da fare scorrere sopra all'apertura della botola quando si lascia il locale, in modo da mantenere una certa continuità nella superficie isolata.
                              Credi che serva a qualcosa?

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                              • Coibentare la botola sicuramente è importante. Nel mio caso, però, non andrò sicuramente a modificare il fissaggio della scala, per me troppo complesso e poi non ho attrezzature adeguate. Al massimo un pannello di XPS da 4 cm potrebbe starci. Per risolvere il problema delle molle e delle staffe (come lo0 inserisco?) magari posso accostare tre pannelli opportunamente tagliati. La scala, a botola chiusa, si appoggerebbe sopra al pannello. Non ci sta uno spessore grosso, penso che un 4 cm e non di più potrebbe andare bene. Per spessori più grossi avrei problemi nella parte alta della scala, dove è agganciata e fa da perno. Vedrò che cosa riesco a fare. In ogni caso serve un pannello rigido, che non si sbricioli.
                                Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
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                                • Ma non si potrebbe fare una sorta di scatola con dell'isolante all'interno del sottotetto?Xps da 10 cm tagliato ad un'altezza di 25-30 cm e fissato di coltello attorno alla botola a creare una sorta di scatola/telaio...poi si crea un coperchio con lo stesso materiale, che andremo a chiudere prima di scendere dalla scala. Per comodità possiamo anche nastrarlo su un lato a mo di cerniera. Mi sembra una soluzione abbastanza semplice.Se poi vogliamo migliorare la tenuta all'aria, possiamo sempre usare xps battentato sul "telaio" e incastrare di misura il coperchio.

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                                  • Ciao a tutti, stavo pensando a come isolare, estradosso, un tetto in legno per una ristrutturazione.

                                    L'abitazione si trova in zona E, 18 cm di fibra in legno sarebbe il massimo, ma voglio guardare anche al portafoglio....

                                    Una soluzione 10 cm di eps + 8 fibra di legno, con l'eps sul lato esterno potrebbe andare ?

                                    Stavo anche guardando i pannelli in lana di roccia rockwool, con 18 cm arriverei a U = 0,193 e Y = 0,109.
                                    Direi non male come valori.

                                    Che ne pensate ?

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                                    • Metti 12 stiferite e 5 di celenit n...avrai sia prestazione invernale che estiva...certo che la traspirabilità andrà a farsi friggere...Io però con un tetto in legno non avrei dubbi, 16 cm fibra di legno densità 160 kg/mc e 2 cm fibra di legno densità 240! Ottimo sfasamento ma prezzo top

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                                      • io ho fatto 10 cm xps battentato più,sopra 5 cm perlite espansa dove è stata saldata la guaina catramata

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                                        • Attendo i prezzi e poi decido..

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                                          • Dopo aver ultimato la coibentazione in soffitta come descritto nei post precedenti ho fatto una misura del consumo di gas per riscaldamento.

                                            Le condizioni sono le seguenti:

                                            - casa indipendente dunque fredda su tutti e quattro i lati, finita nel 1980; muri esterni di 30 cm (senza alcuna coibentazione), in mattoni forati e intonaco tradizionale;

                                            - infissi con vetri ancora a singolo vetro, anni '70, finestre e porte-finestre in legno con paraspifferi ormai andati. Unica eccezione la porta di ingresso, blindata con vetro antisfondamento, ad anta singola e coibentata con vetro all'argon e kit termico (da questa porta si perdeva molto calore con la precedente vecchia porta);

                                            - tapparelle alle finestre e alle porte-finestre;

                                            - presenza di un enorme terrazzo (per lunghezza) su tutta la facciata principale (ponte termico);

                                            - unica coibentazione la soletta della soffitta (con transmittanza, da miei calcoli, intorno a 0,25 W/m2 K) ultimata lo scorso 4 dicembre;

                                            - l'appartamento al disotto è tenuto freddo circa per metà, quindi poco contributo di riscaldamento da quanto sta al disotto dell'appartamento; anche l'isolamento termico tra i due piani è scarso (calcestruzzo alleggerito con leca);

                                            - riscaldamento con termosifoni in ghisa;

                                            - caldaia a condensazione potenza nominale 34,6 kW che serve per ACS e per riscaldamento, montata lo scorso 12 giugno, quindi di fatto "nuova";

                                            - appartamento riscaldato di 100 mq, con locali di altezza 3 m;

                                            - zona climatica E (prov. BO, in pianura).

                                            Dalle ore 10:00 del 28/12 fino alle ore 10:00 del 31/12 (sono tre giorni esatti) se ne sono andati 29 mc di metano misurati dal contatore del gas, fanno una media di 9,7 mc/giorno. Va tenuto però conto che dalle misurazioni estive se ne vanno da 1 a 2 mc/giorno per ACS e per cucinare quindi di fatto il consumo imputabile al solo riscaldamento è intorno a 7,7-8,7 mc/giorno.

                                            Il tutto per avere che cosa? Temperatura impostata con termostato digitale a +18,5 °C (stacca la caldaia a +19 °C e la riattacca a +18 °C) nel locale più freddo, una camera da letto esposta a nord-ovest tradizionalmente sempre fredda, in passato con la vecchia caldaia la tenevamo a 17-18 °C non di più in pieno inverno.

                                            La mandata della caldaia per riscaldamento è stata impostata a 45 °C fissi e per tutti i giorni il termostato è stato impostato su questo valore. I termosifoni si scaldano relativamente poco e la caldaia tende ad andare quasi in continuo. In questi tre giorni le condizioni meteo sono Tmin di -2 °C e Tmax di +8-10 °C (queste ultime raggiunte solo in poche ore pomeridiane), di fatto una T_media giornaliera intorno a 2 °C, con sole e nebbia. In queste condizioni ho visto che raggiunti i +19 °C la temperatura scende di 1 °C (riattivando la caldaia) dopo circa 3 ore. Però alcuni giorni fa per esempio il 24/12 dove si aveva una cond. meteo con Tmin = 7°C e Tmax = 9 °C (Tmedia del giorno = 5 °C) la "tenuta" da 19 a 18 °C è stata di 5 ore, a parità di condizioni di pilotaggio della caldaia. Di fatto, la tenuta è molto influenzata dalla temperatura esterna.

                                            Da prove che avevo fatto nel mese di novembre, comunque, ho visto che consumavo meno e non c'era neppure la coibentazione della soletta della soffitta (a novembre mi risultano 4-5 mc/giorno per il solo riscaldamento) tenendo la mandata a temp. più alte (es. 50 o 55 °C) e spegnendo la caldaia nei periodi di assenza (in realtà non spegnendola ma mettendo il timer a 17 °C, che comunque non si attivava mai), però è anche vero che la situazione climatica era ben più favorevole, con una T_media mensile di ben +9,3 °C laddove in questi tre giorni ci sono state medie giornaliere di +2°C soltanto. Del resto tradizionalmente i mesi di dicembre e di gennaio qui dalle mie parti sono i più freddi dell'anno.

                                            In conclusione ho visto che notevoli dispersioni si hanno attraverso le finestre, a causa di infissi non particolarmente performanti e dei vetri singoli. La situazione, infatti, tende a cambiare significativamente se si alza o si abbassa la tapparella del locale più freddo. Anche i cassonetti - in legno - non sono coibentati e molto probabilmente hanno grosse perdite. Pertanto, il prossimo passo che vorrei affrontare quest'estate sarebbe la sostituzione degli infissi e la coibentazione dei cassonetti (quest'ultima la farò in economia).
                                            Ultima modifica di GLB; 31-12-2015, 10:22.
                                            Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
                                            Solaredge Monitoring: https://monitoringpublic.solaredge.c...1-591c9a0b855b

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                                            • Mi sono accorto di avere un significativo "buco" nella coibentazione. Riguarda la cappa della cucina. Il locale cucina è piuttosto piccolo, 2 m x 4 m e avevo già notato in passato che quando non c'è attività in casa e la cucina ha la porta chiusa, entrando nel locale si avverte che è un po' più freddo degli altri. In parte forse è dovuto al radiatore che è il più piccolo di tutti (tuttavia, anche il locale è piccolo), ma ho visto che si avverte una sensazione di freddo soprattutto sotto la cappa della cucina... Questa cappa se non altro non scarica all'esterno ma in soffitta, tuttavia adesso che la soffitta è stata coibentata penso che la dispersione da quella zona sia ancora maggiore.
                                              Che cosa mi consigliate di fare per ridurre il problema?
                                              Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
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                                              • probabilmente hai il buco di areazione che fa corrente con la cappa e il sotto tetto ha molti spifferi con l'esterno

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                                                • La soluzione ideale sarebbe quella di collegare la cappa con l'esterno utilizzando una serranda, motorizzata o meno, che si attivi quando accendi la cappa.Ma non hai anche la presa d'aria per il fornello in cucina?

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                                                  • La cappa è banalmente costituita da un aspiratore meccanico con un filtro che tira su gli odori attraverso un tubo nel muro che scarica tutto in soffitta. La soffitta è perfettamente chiusa e sigillata, non ci sono spifferi significativi, anche se è un locale molto freddo. Ieri, per esempio, qui ha nevicato un po' e la temperatura esterna era costantemente di 2 °C, di notte e di giorno e la soffitta, coibentata, adesso è davvero gelida. Ho visto che il problema, comunque, è lamentato anche da altre persone in altri forum... Dicono di mettere qualcosa per tappare da rimuovere elettricamente o meccanicamente quando si devono espellere gli odori.
                                                    Comnunque da me il problema è relativo perchè la cucina è piccola e costituisce un locale a se, che può essere chiuso con una porta. Normalmente non ci va nessuno se non per cucinare... E quando si cucina di solito fa un gran caldo e il problema non si pone. Mi conviene tenere chiusa la porta della cucina quando non ci si lavora.
                                                    Impianto FV integrato da 5,0 kWp, 14 pannelli SunPower X22-360 (360W), Azimut (FV) = -43°, Tilt = 20°, Inverter Solaredge SE5000H, Ottimizzatori di potenza Solaredge. Connesso dal 23/07/2018 con SSP.
                                                    Solaredge Monitoring: https://monitoringpublic.solaredge.c...1-591c9a0b855b

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                                                    • Esattamente quello che ti indicato sopra, una serranda che impedisce l'ingresso dell'aria e che si apre solo quando accendi la cappa. Che poi l'aria fredda scenda da un locale freddo collegato ad uno caldo, è questione di fisica! ;-)

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                                                      • Salve, anch'io sarei interessato a l'isolamento del sottotetto: si tratta di un locale non abitabile tutto in laterocemento e senza pavimento, ha delle pignatte scavate e bisogna camminare sulle travi di cemento.
                                                        Volevo utilizzare dei pannelli di XPS di adeguato spessore (> 12 cm) oppure del poliuretano a spruzzo e posare un tavolato perlinato in appoggio sulle travi di cemento per rendere transitabile comodamente il locale in caso di bisogno (es. uso ripostiglio) ma temo che l'umidità, già alta, si innalzi ancora di più portandomi ancora più muffa... così come d'estate dove temo che diventi rovente.
                                                        Infine, visto il costo non esiguo, mi chiedo se i vantaggi in termini di risparmio energetico siano tangibili.

                                                        Grazie a chi mi risponderà.

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                                                        • Originariamente inviato da bvalente Visualizza il messaggio

                                                          Infine, visto il costo non esiguo, mi chiedo se i vantaggi in termini di risparmio energetico siano tangibili.
                                                          Quando ho isolato il sottotetto, con l'aiuto di una persona più esperta di me su trasmittanze e fabbisogni energetici vari, avevo quantificato che avrei avuto un risparmio di pellet (il mio combustibile) di circa 2 euro all'anno per ogni metroquadro di superficie soggetta ad intervento.
                                                          Con proporzioni fra poteri calorifici (per eventuale altro combustibile in uso) e metrature del tuo intervento un vaga idea del risparmio ce la puoi avere

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                                                          • il sottotetto è il luogo dove si ha il miglior rapporto spesa prestazioni,se vuoi delle prestazioni anche estive
                                                            devi mettere degli isolanti con più massa o abbinarli

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                                                            • Originariamente inviato da stufodellenel Visualizza il messaggio
                                                              Quando ho isolato il sottotetto, con l'aiuto di una persona più esperta di me su trasmittanze e fabbisogni energetici vari, avevo quantificato che avrei avuto un risparmio di pellet (il mio combustibile) di circa 2 euro all'anno per ogni metroquadro di superficie soggetta ad intervento.
                                                              Con proporzioni fra poteri calorifici (per eventuale altro combustibile in uso) e metrature del tuo intervento un vaga idea del risparmio ce la puoi avere
                                                              Ciao, il sottotetto ha una superficie calpestabile di circa 91 mq.
                                                              La casa è una singola unifamigliare costruita a cavallo fra 1958 e ampliata nel 1967 di 170 mq calpestabili a cui ho sostituito la caldaia con una Baxi Nuvola Confort HT3 24KW a condensazione, pannelli radianti a pavimento, infissi in legno BE con doppio vetro e gas, cappotto esterno di soli (ahimè) 3 cm fatto solo per sistemare la facciata più che per mero isolamento (ero totalmente ignorante in materia all'epoca).

                                                              Zona climatica E (Ravenna).

                                                              Originariamente inviato da pox1964 Visualizza il messaggio
                                                              il sottotetto è il luogo dove si ha il miglior rapporto spesa prestazioni,se vuoi delle prestazioni anche estive
                                                              devi mettere degli isolanti con più massa o abbinarli
                                                              Per massa intendi peso specifico o densità? Mi faresti degli esempi pratici? Grazie

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