Diciamo che in parte devo ringraziare questa situazione, altrimenti non lavorerei...
Se gli italiani accettassero anche lavori oltre i 5 km da casa, non sarei entrato in tante aziende e non avrei imparato nulla...
Se gli italiani accettassero le trasferte all'estero, quei bei soldi non li avrei guadagnati e non avrei girato tre quarti del mondo... pagato per farlo!
Se gli italiani accettassero di impegnarsi nella loro formazione, dalla scuola all'esperienza, invece di andare a fare gli aperitivi sui Navigli, io non sarei chiamato ovunque per risolvere problemi.
C'è anche la parte fastidiosa... quando entri in un'azienda nuova all'estero e senti mormorare alle spalle: "ma proprio un'italiano dovevamo prendere? Non potevamo chiedere di avere un egiziano o un albanese che di solito è molto più serio, preparato e lavora?". E allora devi fare il doppio degli altri, per farti considerare, ed è una gran fatica.
Se gli italiani accettassero anche lavori oltre i 5 km da casa, non sarei entrato in tante aziende e non avrei imparato nulla...
Se gli italiani accettassero le trasferte all'estero, quei bei soldi non li avrei guadagnati e non avrei girato tre quarti del mondo... pagato per farlo!
Se gli italiani accettassero di impegnarsi nella loro formazione, dalla scuola all'esperienza, invece di andare a fare gli aperitivi sui Navigli, io non sarei chiamato ovunque per risolvere problemi.
C'è anche la parte fastidiosa... quando entri in un'azienda nuova all'estero e senti mormorare alle spalle: "ma proprio un'italiano dovevamo prendere? Non potevamo chiedere di avere un egiziano o un albanese che di solito è molto più serio, preparato e lavora?". E allora devi fare il doppio degli altri, per farti considerare, ed è una gran fatica.
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