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Il nuovo mondo? E-commerce!

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  • Epperò.... Impact of internet electronic commerce on SO2 pollution: evidence from China
    Quindi come la mettiamo?? I tuoi link sono più validi dei miei? Tra l'altro in realtà è un tuo link frutto di "errore umano"!!
    Che un certo modo (Amazon) di fare e-commerce iperindustrializzato e con ritmi esagerati sia negativo lo condividiamo tutti. Amazon sicuramente esagera in alcuni aspetti, ok!
    Ma l'e-commerce NON è solo Amazon! E la discussione NON è pro o contro Amazon!!
    Lo studio frutto del tuo "errore umano nel tentativo di sp***++mento riuscito malissimo" evidenzia che in molte condizioni l'e-commerce potrebbe invece essere MENO inquinante! Già l'utilizzo della moneta elettronica (il famoso PayPal che anche se non vende infradito fa parte dell'e-commerce, fidati!) è un passo avanti enorme nel risparmio di tempo, energia e risorse.
    Le soluzioni, fattibili, esistono per ridurre gli aspetti critici (consegne, resi, distruzione). E le abbiamo già elencate.
    Il fatto di mettere un link senza commento alla maniera di "Tiè! Leggi e impara..." è ridicolo già se proviene da normali utenti! Figuriamoci la credibilità che ha quando proviene dagli "erranti umani"!!!
    Te l'ho già scritto. Vedi di scendere dal pulpito che non hai la credibilità per fare nè sermoni nè pipponi!
    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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    • Lupino, anzitutto Amazon non consegna con nessun furgone elettrico.
      Poi il paragone indicato da Darwin non l'ha mai fatto nessuno.
      Ma volendo utilizzarlo lo stesso, se la micro impresa produce e distribuisce nell'arco del cosiddetto km0 è indubbiamente meno impattante di Amazon (o dei vari e-commerce globali) che ai prodotti fa fare il giro del mondo.
      Ultima modifica di WuWei; 06-07-2020, 00:33.
      "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
      “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
      "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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      • Originariamente inviato da diezedi Visualizza il messaggio
        BE dev esserti sfuggito eppure è il primo paragrafo del articolo. ... Un italiano su tre (41%) ama acquistare generi agroalimentari direttamente dal produttore locale: frutta, verdura, vino, formaggi, scelti perché garanzia di qualità, cura dei prodotti e, molte volte, in virtù di un rapporto di fiducia con il produttore stesso (Osservatorio Reale Mutua). ....
        Si. Ok! Anch'io (pensa!!!) sono uno di quelli! Ti garantisco che le pere NON le compro su Amazon!
        Ma cerca di fare uno sforzo e capire! A me piace l'aceto "vero", quello da madre che appena lo stappi ti inebria, ok?
        Pensi che io riesca a trovarlo al supermercato o al "negoziettoColCommessoDaGuardareNegliOcchi"?? NO!!
        Io ho scoperto una acetaia in provincia di Modena che fa un aceto imbarazzantemente buono! E LORO hanno un sito su cui fanno e-commerce! Penzanpò che impuniti! Una volta all'anno mi ordino due bottiglioni da 5 litri e me lo consegnano a casa!!!
        Davvero pensi, come l'esperto di errori umani, che io inquinerei meno a prendermi il mio dieselotto e farmi 600 km per acquistare l'aceto???
        Ma scendete dal pero, dai!
        La tua lista di numerini è il compitino dell'alunno delle elementari! Ci manca il punto 6) la pace nel mondo e poi siamo a posto!
        1) è quello che sostengo da sempre. Non eri tu quello che era critico verso la visone di "crescita sostenibile"?
        2) FESSERIA! Che il consumo sia superfluo lo decide il portafoglio di chi acquista. Che poi ci sia davvero qualcuno che decide di rinunciare a ciò che gli piacerebbe acquistare perchè sa che "le risorse sono limitate" è una fantasia infantiloide che nemmeno vale la pena di commentare! Ok! Provateci ed auguroni! Poi ci fate sapere magari, eh?
        3) Uau. E come?? Con le ricette di riduzione dei "consumi superflui" altrui? Ripeto ... auguroni e fateci sapere!
        4-5) Fantastico! Un angelus domenicale perfetto se fossi il papa! Ma cosa diamine c'entra con l'e-commerce?? Boh!
        a) E riecco la decrescita felice che, sempre negata, riesumate sempre con una verniciata diversa! Ma cosa vuoi "autoprodurre" in un appartamento in città?? Il basilico nel vasetto sul balcone?? Tuttalpiù puoi provare a mettere su una rivendita di palline di cotone ombelicali! Ho un amico che voleva proporla come start-up innovativa! Poco costosa e impegnativa, ma il mercato è ridotto!
        b) Ci ho provato! Ho proposto una piantina di basilico ma mi davano in cambio 15 palline di cotone ombelicale! E che me ne faccio?? Già lo autoproduco!
        c) ... Maccome?? Già finite le idee rivoluzzzionarie?? E il mondo??? Dai sforzatevi un po' su!

        Il resto sulle filiere non sono riuscito a tradurlo in italiano. Anche Google translator ha fallito!
        Cosa cacchio volevi dire??
        Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
        Ma volendo utilizzarlo lo stesso, se la micro impresa produce e distribuisce nell'arco del cosiddetto km0 è indubbiamente meno impattante di Amazon
        Questo è innegabile!
        A te monsieur de Lapalisse ti fa un baffo eh!
        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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        • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
          Io ho scoperto una acetaia in provincia di Modena che fa un aceto imbarazzantemente buono! E LORO hanno un sito su cui fanno e-commerce! Penzanpò che impuniti! Una volta all'anno mi ordino due bottiglioni da 5 litri e me lo consegnano a casa!!!
          Davvero pensi, come l'esperto di errori umani, che io inquinerei meno a prendermi il mio dieselotto e farmi 600 km per acquistare l'aceto???
          E quando mai avrei detto che ti devi fare 600 km per andare a comprare l'aceto o qualsiasi altro prodotto? Mah...

          Comunque la tipologia di vendita di cui parli esiste da prima della nascita degli ecommerce o comunque dubito che quel produttore faccia viaggiare 4 furgoncini separati per mandare 50 litri di aceto in Liguria in 4 giorni diversi. Più verosimilmente farà un unico viaggio...
          Cosa che non fanno gli ecommerce che fanno viaggiare i corrieri con 3 pacchettini da 200g
          "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
          “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
          "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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          • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
            Il fatto di mettere un link senza commento alla maniera di "Tiè! Leggi e impara..." è ridicolo già se proviene da normali utenti! Figuriamoci la credibilità che ha quando proviene dagli "erranti umani"!!!
            Te l'ho già scritto. Vedi di scendere dal pulpito che non hai la credibilità per fare nè sermoni nè pipponi!
            Ho messo solo il link per brevità. Alla maniera di "qui ci sono risposte alla tua domanda, valutale tu".
            Pulpiti, sermoni e pipponi sono tue strategie da violento arregogante per screditare chi ha semplicemente proposto un link di approfondimento.
            Non pensi che lupino sia in grado di farsi un idea in autonomia sul contenuto di un articolo senza bisogno della tua premessa denigratorio-conatogena?


            Questo è innegabile!
            A te monsieur de Lapalisse ti fa un baffo eh!
            questo lo prendo come un complimento.
            Infatti mettere a paragone un colosso multinazionale con una microimpresa (che mai si sognerebbe di vendere in nuova Zelanda) non ha alcun senso. Si, è lapalissiano.
            Ultima modifica di WuWei; 06-07-2020, 07:32.
            "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
            “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
            "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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            • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
              se la micro impresa produce e distribuisce nell'arco del cosiddetto km0 è indubbiamente meno impattante di Amazon
              si .....(dubbio)
              effettivamente se la microimpresa del trentino si mette a produrre ananas a km 0 e te li cnosegna a mezzo di podisti mentre fanno la passeggiata inquina di meno

              già ... scusa, non ho seguito il tuo filo
              dato che gli ananas in trentino non crescono bisogna vietare ai trentini a mangiare ananas
              ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
              " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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              • Cambia il tuo esempio da ananas a scarpe, bicchieri, occhiali, candele, cuscini, penne e altre migliaia di prodotti che viaggiano da un continente all'altro...
                "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                • hai ragione, prendiamo la tua prima voce
                  secondo te non dovrebbe esistere una fabbrica di scarpe che tratta i materiali nel migliore dei modi, ha i macchinari migliori ed i migliori esperti, ha ANCHE tutti i trattamenti degli effluenti per non inquinare ma dovrebbe esserci a km ZERO "uno" che si arrangia e fa cose che somigliano a scarpe

                  ti sei commentato da solo

                  io seguo una fabbrica di sottoprodotti del cuoio sopratutto per automotive che esporta in tutto il mondo, ha una pressa da 5.000 tonnellate ed un moderno impianto di trattamento acque, vorrei vedere il vecchietto che fa scarpe per te e ne fa due paia al giorno cosa combina
                  ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                  " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                  • secondo te non dovrebbe esistere una fabbrica di scarpe che tratta i materiali nel migliore dei modi, ha i macchinari migliori ed i migliori esperti, ha ANCHE tutti i trattamenti degli effluenti per non inquinare ma dovrebbe esserci a km ZERO "uno" che si arrangia e fa cose che somigliano a scarpe
                    Da cosa evinci che "secondo me" dovrebbe essere così?
                    "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                    “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                    "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                    • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                      Da cosa evinci che "secondo me" dovrebbe essere così?
                      Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                      se la micro impresa produce e distribuisce nell'arco del cosiddetto km0 è indubbiamente meno impattante di Amazon (o dei vari e-commerce globali)
                      ora di rai che il "cosidetto km 0" può estendersi fino a 16.254 metri di perrcorso a condizione che si usi un mulo stracarico all'inverosimile
                      ma non cambia nulla
                      ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                      " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                      • Si WuWei, il link lo avevo già visto ma non risponde alla mia domanda...
                        ...qualcuno mi potrebbe spiegare come mai l'e-commerce dovrebbe essere più inquinante del commercio tradizionale?...
                        L'articolo esplica l'impatto ambientale del e-commerce in generale, di Amazon nel dettaglio, ma non paragona l'impronta ecologia di questo con quella del tradizionale commercio. Non è che le merci al interno di un negozio tradizionale arrivano col teletrasporto di star-trek e neppure dal negozio a casa mia. Un esempio per tutti, supponiamo di dover acquistare l'oggetto x "particolare" .... chessò ... facciamo un pen-drive in 4G con WiFi (l'esempio non è casuale), ... prendo l'auto vado da Mediaword ... non c'è .... vado da Unieuro ... non c'è ... vado da Trony ... non ce l'hanno più ... con buona pace del...
                        ... è conveniente solo se l'acquirente deve percorrere (in media) una distanza superiore ai 15km per raggiungere il negozio fisico...
                        ... sarebbe da notare poi che, da questo punto di vista, i più sfavoriti sono proprio quelli che possono accedere, per quanto riguarda i prodotto alimentari, al famoso km 0.

                        Al interno dello stesso articolo vi è poi un incongruenza, si dice infatti...
                        ..se una volta un camion per completare la consegna dell'ultimo miglio era pieno fino all'inverosimile e serviva più posti, ora con la logica della consegna rapida (la logistica del capriccio, appunto) gli stessi camion girano vuoti..
                        La qualcosa ti assicuro non è così (mai visto un furgone di SDA o altri semi-vuoto a meno che non fosse a fine giornata lavorativa), i corrieri girano e giravano parzialmente vuoti anche per i negozi, l'ottimizzazione è viaggiare carichi sia in andata che ritorno ma a parte questo, nello stesso articolo si legge ...
                        ...il pacchetto con il prodotto acquistato arriva a casa nostra consegnato dal corriere che, tramite un algoritmo, ottimizza le consegne (fino a 150 al giorno) con il tragitto (sulla carta) più breve...
                        Io istintivamente viaggio con un algoritmo mentale simile (chiamala deformazione professionale visto che da 25 anni faccio l'autista) ma non mi risulta che nella normalità le persone tendano ad ottimizzare gli spostamenti.
                        Altro problema: il packaging...
                        A volte ci si trova proprio davanti a questa situazione: il pacco che contiene il prodotto da noi acquistato è a sua volta contenuto in un altro pacco. Risultato: si raddoppia il packaging, spesso tra l'altro non ottimizzato visto che
                        • può essere multi-materiale (lo scotch sul cartone viene separato dallo spappolatore della cartiera, ma non può essere recuperato)
                        • la plastica dell'imballaggio interno va spesso a finire nell'inceneritore
                        • l'impiego del solo cartone può essere visto come un buon risultato ma non lo è se si considera l'enorme quantitativo di carta impiegata
                        Tutto vero ma relativo soprattutto ad Amazon e non al e-commerce in generale, ed altrettanto risolvibilissimo, basterebbe che Amazon trattasse prodotti bulk sostituendo quindi al contenitore del costruttore il proprio e che, soprattutto per il secondo punto, si prestasse maggiore attenzione allo smaltimento dei propri rifiuti.
                        Per quanto riguarda i resi e l'invenduto, come ho già detto non è un problema che riguarda solo l'e-commerce, un esempio per tutti, il latte scaduto che torna al produttore, e la soluzione, come già detto, è semplice. Ovvero non far pesare la donazione sul donatore .... vogliamo scommettere che questo agevolerebbe anche molti supermercati nella vendita a bassissimo costo, se non gratis, dei prodotti vicini alla scadenza?

                        se la micro impresa produce e distribuisce nell'arco del cosiddetto km0 è indubbiamente meno impattante di Amazon (o dei vari e-commerce globali) che ai prodotti fa fare il giro del mondo.
                        Si, per "quei pochi" che rientrano nel km0 e per tutti gli altri? E poi chi ti dice che la stessa ditta non venda i suoi prodotti anche attraverso l'e-commerce
                        Domotica: schemi e collegamenti
                        e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                        • Lupino, qui viene spiegato ancora meglio e vengono riportati diversi studi a riguardo.
                          E-commerce e impatto ambientale, fine di un mito? - Quadrante Futuro
                          "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                          “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                          "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                          • Con l'e-commerce che distrugge l'invenduto, manda i corrieri in giro a macinare km e inquinare per un pacchettino di infimo valore, schiavizza i suoi dipendenti, esagera con gli imballi non paga tutte le tasse che dovrebbe e qualcuno con Prime non fa neppure pagare le spese di spedizione (quasi che Prime sia gratis!).

                            Se fosse vero tutto questo, il ricchissimo proprietario andrebbe in miseria in pochissimo tempo!
                            Invece ci fa ancora più soldi, ma da dove arriveranno?
                            Non sono un fan del commercio online, se tutti facessero come me, non vedo come potrebbero sopravvivere quegli imprenditori che si affidano esclusivamente a questo canale di vendita, ma come spesso accade, la virtù sta nel mezzo: serve tutto!
                            Come per i sostenitori e i detrattori dell'energia prodotta da fonti rinnovabili, o i pro e i contro i vaccini, che se vogliono hanno la possibilità di trovare link in rete per dimostrare tutto e il contrario di tutto, ovviamente tutti autorevoli, anche per il commercio online e tradizionale potremmo trovare pro e contro, ma siamo certi che davvero si debba eliminare l'uno a favore dell'altro, invece di provare la più proficua convivenza?
                            Questo non giustifica invece il consumatore, che in base alle sue specifiche esigenze, può valutare l'impatto ecologico e sociale al pari di altri fattori, per decidere responsabilmente cosa sia meglio fare e a quale canale rivolgersi.

                            Ho comprato online tramite GAS prodotti freschi provenienti dall'Africa, direttamente dai coltivatori, raccolti dalla pianta a piena maturazione. Buonissimi, certo, un po' più cari del negozio, nonostante l'assenza di intermediari, perché essendo già maturi per il consumo, dovevano essere consumati in settimana, quindi venivano spediti via aerea.
                            Ho riflettuto e ho rinunciato a quel GAS, perché è vero che i produttori ricevevano un compenso più che doppio per loro lavoro, ma il danno ambientale era evidentemente troppo elevato.
                            Non sempre fare del bene fa bene.
                            P.S.: conosco molti commercianti tradizionali che acquistano online, o altri che vendono sia in negozio, sia online, che siano autolesionisti? Non credo, piuttosto stanno valutando le opportunità e scelgono quella migliore in quel momento.

                            ••••••••••••

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                            • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                              Cambia il tuo esempio da ananas a scarpe, bicchieri, occhiali, candele, cuscini, penne e altre migliaia di prodotti che viaggiano da un continente all'altro...
                              ohhh... finalmente si scende sul concreto!
                              Dai... proviamo a gestire una fase di project management per la "fabbrica di scarpe a km 0"!
                              Mercato potenziale. Beh, qui occorrerebbe capire il vero significato di "km0". Diciamo un 20 kmq?
                              Ok. densità abitativa italiana 200 abitanti per kmq. Significa un bacino di utenti potenziali di 4000 persone.
                              Ipotizziamo che siano tutti eco-convinti dai link e dalle arringhe di Diezedi!
                              Sono quindi sprezzanti dello spreco e convinti estimatori del faidate, recupero, riparo, ecc. Significa che in media su faranno durare un paio di scarpe almeno un paio d'anni. Ad essere pessimisti perchè le mie le faccio durare anche di più senza particolari faidate.
                              Quindi anche a ipotizzare un successo strepitoso del 100%, neonati compresi, venderemo 2000 paia all'anno.
                              Ma su che ordine di costo? Artigianale? Quindi su almeno 150-200€ al paio? Molto difficile mantenere la copertura del 100% del potenziale parco clienti. A mio parere il 95% di essi tornerebbe a comprare online o nel negozio tradizionale (e tanti saluti alla microfabbrica a microchilometraggio!)
                              D'altronde produrre a mano un paio di scarpe ad un costo competitivo con le produzioni industriali è un'operazione del tutto velleitaria. Ha un senso per le produzioni artigianali tradizionali e di qualità. Ma se analizziamo i costi di una produzione di sneaker ci rendiamo conto della realtà: SURFAblog: QUANTO COSTA PRODURRE UNA SNEAKER?
                              Su una sneaker di marca il costo di produzione in Cina influisce per circa 20$. Su una scarpa venduta in USA a 100$. Ma su Amazon i costi delle sneaker variano da 25 a 70€ n base alla marca. (Amazon.it : scarpe sneaker uomo)
                              Ora che facciamo? Vogliamo raccontarci quella dell'uva che in Italia si riescono a tenere prezzi di produzione cinesi??
                              Vediamo qualche dato Quanto mi costa un dipendente in Cina? - Servizi Cina
                              Stipendio medio lordo di tutto in Cina circa 5000 RMB. Cioè 625€. Quindi solo il costo del lavoro è più alto in Italia di un fattore di circa x4. Ma solo se consideriamo gli stipendi "sottopagati" italiani minimi sindacali eh!
                              Anche senza considerare i costi accessori (fisco, sicurezza, ecc.) il costo di produzione del paio di scarpe a km0 schizza ad almeno un 80€ al paio. Però ci evitiamo tutti gli altri costi!!
                              Beh... parliamone! La vendita al pubblico o si basa su e-commerce (ah no... l'avevamo esclusa, mi pare!) o avrà necessità di ambienti e personale, visto che difficilmente l'operaio potrà pure trovare il tempo di fare il venditore!
                              Insomma il business plan NON REGGE! a km0 o anche a km 100... NON esiste alcuna possibilità di fare la fiabesca microfabbrica col microimpatto.
                              Passiamo allora alla produzione artigianale!
                              Ottimo! Ma in realtà nessuno impedisce a chiunque di aprirsi un laboratorio artigianale di produzione su misura o meno di scarpe.
                              Ma si ricade nel problema iniziale.... per quale potenziale clientela?? Quanti degli eco-sensibili che vivono frugali poi si comprano le scarpe fatte a mano?
                              Mah...
                              Ultima modifica di BrightingEyes; 06-07-2020, 09:14.
                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                              • Nll, concordo su buona parte del tuo intervento. Solo un paio di annotazioni.

                                Se fosse vero tutto questo, il ricchissimo proprietario andrebbe in miseria in pochissimo tempo!
                                Invece ci fa ancora più soldi, ma da dove arriveranno?
                                Amazon ha commissioni molto elevate che paga il venditore (se ben ricordo intorno al 20-30%) che siccome Amazon ha una fetta enorme di mercato accetta per non venir tagliato fuori.

                                ...anche per il commercio online e tradizionale potremmo trovare pro e contro, ma siamo certi che davvero si debba eliminare l'uno a favore dell'altro, invece di provare la più proficua convivenza?
                                chi ha mai detto che l'ecommerce vada eliminato?
                                "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                  Dai... proviamo a gestire una fase di project management per la "fabbrica di scarpe a km 0"!
                                  Mercato potenziale. Beh, qui occorrerebbe capire il vero significato di "km0". Diciamo un 20 kmq?
                                  La definizione di chilometro zero non è ben definita a livello metrico. Diciamo che è più un concetto, un atteggiamento, che nel concreto si traduce "la minore distanza possibile tra il luogo di produzione e quella di consumo di un determinato prodotto al fine di ridurre il più possibile l'impatto ambientale di tutta la filiera".
                                  Quindi i presupposti della tua analisi sono errati alla base.
                                  "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                  “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                  "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                  • Bé, l'articolo non mi sembra così "devastante" sul e-commerce. Pone anche l'accento su alcuni punti (soluzioni) ...

                                    Alcuni suggerimenti per evitare la catastrofe sono giá riportati dagli studi sopracitati :
                                    - raddoppiando la quantitá media di oggetti ordinati per volta si possono ridurre le emissioni fino al 30% e ridurre i costi logistici fino al 50 per cento
                                    - la consegna di prodotti alimentari é enormemente piú dispendiosa di energia rispetto a quella di prodotti di altre categorie merceologiche,
                                    - l’aumento di caselle postali per la consegna in punti strategici della cittá ridurrebbe il dispendio di energie nel “last mile delivery
                                    - la consegna presso il negozio fisico é in realtá l´opzione piú ecologica
                                    Ma soprattutto, se veramente l'impasse è dato soprattutto dal rapporto viaggi/colli consegnati, allora le soluzioni più opportune potrebbero essere:
                                    1. Creare un numero maggiore di magazzini di smistamento periferici alle città, possibilmente in prossimità degli scali ferroviari.
                                    2. Creare uffici locali di consegna
                                    3. Utilizzare mezzi ecologici per il cosiddetto ultimo miglio rapportandone adeguatamente la dimensione di carico al lavoro da svolgere
                                    4. Proporre e promuovere la vendita on-line di alimentari solo su quantità ben determinate di merce ... concordo che non abbia alcun senso acquistare un singolo pacco di pasta tramite Amazon
                                    5. Migliorare e promuovere il sistema di spedizione multi-oggetto ... spesso la spedizione viene pagata su ogni singolo collo anche se questi provengono dal medesimo magazzino di stoccaggio o centro di distribuzione e allo stesso modo la consegna viene duplicata

                                    A prescindere da tutto il lavoro maggiore andrebbe però fatto sulla coscienza delle persone (vedi la Milena del video postato); magari anche limitando sistemi come Prime a spedizioni "corpose" o solo a determinate categorie di colli che potrebbero quindi esser stoccate in magazzini locali
                                    Domotica: schemi e collegamenti
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                                    • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                      E quando mai avrei detto che ti devi fare 600 km per andare a comprare l'aceto o qualsiasi altro prodotto? Mah...
                                      Comunque la tipologia di vendita di cui parli esiste da prima della nascita degli ecommerce o comunque dubito che quel produttore faccia viaggiare 4 furgoncini separati per mandare 50 litri di aceto in Liguria in 4 giorni diversi. Più verosimilmente farà un unico viaggio...
                                      Cosa che non fanno gli ecommerce che fanno viaggiare i corrieri con 3 pacchettini da 200g
                                      Non è che sia una cosa che "hai detto" tu di fare! E' solo un esempio di come l'e-commerce ci consente di accedere a prodotti, anche ultragenuini e non industriali, con maggiore facilità del commercio tradizionale! Io quell'aceto qui NON lo trovo. Non solo negli ipermercati dove c'è il classico acetino da insalata per palati delicati, ma nemmeno in negozi specializzati. O perlomeno non lo trovo al costo a cui me lo mette l'acetaia che lo produce! Più comprensibile ora?
                                      Quella tipologia esisteva se dal produttore ci andavi di persona o lo contattavi per via telefonica. Comunque fra contattare un venditore a 600 km via telefono o via internet non c'è alcuna differenza in inquinamento o altro. Il pacco ti arrivava comunque via corriere. Un corriere ti costa 13€ per 10 kg, Secondo te con tariffe del genere fa il viaggio col pacchetto da 300g?? Ma come fate a partorire certe idiozie??
                                      Ovvio che Amazon avrà qualche convenzione particolare per garantire il servizio Prime e che in qualche caso il furgone in città viaggia non a pieno carico, ma dovrebbe essere anche ovvio ai bambini che le spedizioni dai centri di smistamento viaggiano su autocarri pieni fino all'orlo per motivi di economia di scala!
                                      Queste leggende metropolitane che vi fanno credere che Amazon mandi in giro furgoni col pacchetto da 300g per garantirsi la lauta prebenda dei 20€ all'anno che ti costa Prime è oltre il ridicolo!

                                      Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                      Quindi i presupposti della tua analisi sono errati alla base.
                                      Dici? Io non credo che il fatto che TU non sia in grado di dare una definizione sensata di "km0" ti dia credito per definire "errato" quello che non sei in grado di discutere, sai?
                                      Concetto, atteggiamento, chiamalo come credi... se la distanza che deve fare il cliente per arrivare al prodotto supera i 500 metri secondo me TUTTI prenderanno l'auto. E temo che una fabbrica per quanto "micro" non si regga sulla popolazione che abita nel raggio di 500 metri dalla fabbrica!
                                      Giratela come credi. La microfabbrica col microimpatto del km0 di atteggiamento mentale resta solo una delle tante fesserie econaif che ci riservi periodicamente e che tanto vi irrita sentire definire così!
                                      Falla tu l'analisi SERIA con distanze, costi preventivati, mercato potenziale se ne sei capace! Ma capisco... sono menate da "turboliberisticapitalistici", che voi ecosilvestri disprezzate! Eccerto!
                                      Ultima modifica di BrightingEyes; 06-07-2020, 09:39.
                                      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                      • ...nel concreto si traduce "la minore distanza possibile tra il luogo di produzione e quella di consumo di un determinato prodotto al fine di ridurre il più possibile l'impatto ambientale di tutta la filiera".
                                        Bellissima definizione, che mi trova perfettamente d'accordo, sarebbe da capire però dov'è effettivamente il luogo di produzione visto che molti oggetti battezzati come italiani in realtà vengono prodotti in toto o comunque in molte delle loro componenti, nei paesi orientali
                                        Domotica: schemi e collegamenti
                                        e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                                        • Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggio
                                          Creare uffici locali di consegna
                                          Concordo su tutto il resto.
                                          Questo punto mi sembra uno dei più interessanti. Io personalmente mi servo spesso di Eprice, anche perchè oltre a prezzi a volte competitivi offre la comodissima opzione di "Pick&Pay" che permette di pagare anche in contanti e ritirare il tuo pacco presso dei punti prestabiliti. Nel mio caso un negozio di elettronica che fa orari che mi vengono comodi.
                                          Ma credo sarebbe anche interessante pensare a veri e propri "punti di consegna automatici" dove il cliente paga a una macchina automatica (tipo distributore di carburante) e riceve un codice per aprire l'armadietto giusto.
                                          Centri del genere, ovviamente in posizioni strategiche e dotati di adeguato parcheggio, sarebbero a mio parere utilissimi per abbassare di molto la quota di traffico cittadino di furgoni. Basta diminuire la tariffa di trasporto per questa tipologia (o aumentarla per la tipologia "a domicilio" per le fanatiche compulsive tipo la Milena del video!) e molti sono convinto che la utilizzerebbero.
                                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                          • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                            Amazon ha commissioni molto elevate che paga il venditore (se ben ricordo intorno al 20-30%) che siccome Amazon ha una fetta enorme di mercato accetta per non venir tagliato fuori.
                                            No, non "ricordi bene". Anche perchè parli probabilmente per sentito dire dal cugino del cugino...
                                            Come misurare e calcolare le commissioni e i costi di Amazon. Qui ci sono le commissioni reali.
                                            E... NO! Non è che se non usi Amazon sei "tagliato fuori"! A meno di non pensare di essere in concorrenza con Amazon (auguroni nel caso!).
                                            Più banalmente Amazon ti permette di fare e-commerce SENZA alcuna necessità di investimenti importanti, locali, ecc. Molta gente che ha banalissimi negozi o addirittura una cantina spaziosa e una P. IVA trova conveniente avere una vetrina enorme e potere proporre prodotti anche di nicchia a un pubblico vastissimo che CERTAMENTE non vedrebbe i suoi prodotti in una vita in un negozietto!
                                            Sono queste "ricostruzioni fantasiose da filmstudio" che vi screditano alla fine!

                                            Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                            chi ha mai detto che l'ecommerce vada eliminato?
                                            Beh... io non ne ho cuore, ma secondo te Diezedi se glielo chiedi come ti risponde??
                                            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                            • Io mi rifornisco su Amazon, ma anche su altri. E lo faccio perchè non ci sono alternative... Certo, non parlo di pane o di formaggio o cose simili: quelle continuo a comprale localmente, anche se molte situazioni non esistono più e al loro posto ci sono i supermercati, coi loro centri logistici e problemi anche più grandi di quelli di amazon.
                                              Cito solo un amico che lavora in Amazon ai muletti trilaterali per il picking: 1600 euro/mese su turni, carico di lavoro accettabile, sistema di lavoro automatizzato con picking manuale (l'operatore a bordo prende fisicamente gli articoli, il movimento dei muletti è deciso dal sistema. L'operatore accetta il singolo comando con pulsante di ok, ad ogni fase di lavoro, altrimenti il muletto si blocca e non prosegue). Altro polo logistico, a cento metri di distanza: turni dalle tre di notte a mezzogiorno, operatore pagato "a bancale" . Se corri come un matto e tutto fila come l'olio, 1500 euro. Se rendi meno, o cade un bancale e blocca una corsia e fai meno bancali, anche la metà.
                                              Torno alla motivazione: nella mia minuscola cittadina, seppur poco industriale, vent'anni fa trovavi tutto per qualunque lavoro civile e industriale. Piano piano ha chiuso un magazzino di bullonerie, poi uno dopo l'altro i commercianti di ferro e putrelle, poi chi vendeva materiale elettrico. Alcune quote sono state assorbite dai soliti brico center che però vendono cianfrusaglie, e gli esercizi rimasti hanno raddoppiato i prezzi consci che sei obbligato ad andare da loro.
                                              Quindi, se voglio un fusibile 5x20 da 6,3A da 15 centesimi, devo farmi 35km... se mi serve un montante di ferro che non sia quadrato, altri 30 in direzione opposta (nero: se lo voglio pulito, sono 45 km). Se mi servono dei bulloni xx5 mm li devo ordinare a Torino o Milano, perchè qui intorno vanno solo a lunghezze da un centimetro per volta, e se voglio dei bulloni alta resistenza, o inox, idem. Pezzi di ricambio di qualunque cosa sono solo su ordinazione, e quindi a volte devi pagare al negoziante 17 euro per la richiesta con corriere urgente (che se invece lo ordino io direttamente, costa nemmeno la metà).
                                              Di conseguenza, nel giro di vent'anni han chiuso sia i negozi sia chi ne utilizzava i prodotti; chiusi quelli che riparavano lavatrici, o televisori, o antenne; spariti i meccanici auto indipendenti, i colorifici, i negozi di casalinghi dove potevi ricomprare il bicchiere che si era rotto perchè tenevano i ricambi..
                                              Rimangono solo i furbi, quelli che o hanno prezzi al doppio del mercato, o quelli che ti fan cambiare tutto "perchè non riparabile" (dal tv all'automobile) e poi gli cambiano la spina o sostituiscono il filtro gasolio e rivendono subito. E sono rimasti quelli che fanno gli inciuci con gli amministratori di condominio (ce n'è uno che ha una targa di ottone sull'ufficio in centro, 80x50.., solo grande il doppio di quella degli avvocati e dei notai. E amministra tre condomini soltanto).
                                              I prezzi degli abiti sono il 60% superiori a quelli della cittadina a 30 km (stesso venditore, al mercato settimanale), idem gli alimentari.

                                              Di conseguenza, nel giro di vent'anni, la gente ha dovuto abituarsi... l'elettronica si trovava solo sul catalogo RS (MOLTO prima di Amazon), altre cose sono ordinate da vari rappresentanti che visitano le aziende, e per il resto devi scarpinare. Cerco di coordinare i viaggi con le esigenze di lavoro, per non dover sprecare tempo e benzina. Così, ammucchio le spese in un viaggio unico... se ho bisogno un pezzo da Ikea vado a Torino, e intanto compro le vernici (metà costo a pari marca e tipo rispetto a qui), vado al mercato e compro anche il formaggio (-30%, e molto migliore) e il pane (-50%, buono e dura per giorni, al contrario del negozio del paese), e mi compro tutto quel che per esperienza so che trovo a Torino. Il risultato è che con 50 euro di spesa in vernici mi pago già il viaggio e la pizza. Gli altri che buttino pure via i soldi, e continuino a farsi fregare.

                                              Amazon ha quindi risolto molti problemi, e non solo logistici ma anche di scelta e disponibilità. Se si sa quel che si sta facendo, si risparmia moltissimo a pari qualità, e senza muoversi da casa. L'impatto ambientale non cambia, perchè io ed altri mille avremmo dovuto prendere la macchina (ma solo se parliamo di piccole pezzature) e girare 5 negozi: totale, 5000 viaggi. Lo fa il corriere invece di noi, pianificando le consegne e non cambia nulla. E se la roba devo farla arrivare da lontano, i corrieri sono organizzati in hub che smistano ad altri hub tramite semirimorchi e via via ad hub più piccoli fino al camioncino che fa la consegna finale.
                                              Ho fatto anche prove sugli alimentari, con Amazon: non hanno tutto quel che mi serve, ma intanto i prezzi sono il 5% inferiori al Carrefour, e zero spese di viaggio, zero tempo sprecato.

                                              Dal punto di vista dei commercianti, vendere su Amazon o Ebay permette una visibilità superiore al negozietto del paese e quindi tutti ormai hanno un negozio virtuale. Visto il volume di merce acquistata, Amazon l'ha proposto anche a me di diventare utente professionale... e devo dire che sono anche onesti. Fare una rete di vendita con promozioni, rappresentanti, trasporti e consegne richiederebbe volumi di vendita piuttosto grandi, visto che i margini sono ridotti per concorrenza, e il piccolo negozio o produttore non potrebbe sostenerli. E in ogni caso, mi costerebbe molto di più del 15% che chiede Amazon.
                                              <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                              • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                                Non è che sia una cosa che "hai detto" tu di fare! E' solo un esempio di come l'e-commerce ci consente di accedere a prodotti, anche ultragenuini e non industriali, con maggiore facilità del commercio tradizionale!
                                                No. Tu hai espressamente detto che: "Davvero pensi, come l'esperto di errori umani, che io inquinerei meno a prendermi il mio dieselotto e farmi 600 km per acquistare l'aceto???".
                                                Quindi non fare il furbo. Non ho mai sostenuto che inquineresti meno a fare 600km. Non persistere nella mistificazione furbastra!

                                                Dici? Io non credo che il fatto che TU non sia in grado di dare una definizione sensata di "km0" ti dia credito per definire "errato" quello che non sei in grado di discutere, sai?
                                                Tu puoi credere quello che ti pare. Informati su qual'è la definizione di chilometri zero e scoprirai che, magari con altre parole, ma il suo significato è perfettamente aderente alla definizione che ho dato io. Spiace per te.
                                                "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                                “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                                "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                                • ...Centri del genere, ovviamente in posizioni strategiche e dotati di adeguato parcheggio...
                                                  Magari al interno di centri commerciali o supermercati in modo da ottimizzare gli spostamenti delle persone
                                                  Domotica: schemi e collegamenti
                                                  e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                                                  • Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggio
                                                    Magari al interno di centri commerciali o supermercati in modo da ottimizzare gli spostamenti delle persone
                                                    Gli smart locker di Amazon li vedo alla Coop, per esempio, ma non li uso mai. Per me significherebbe comunque almeno 15km di distanza.
                                                    <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                                    • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                                      No. Tu hai espressamente detto che: "Davvero pensi, come l'esperto di errori umani, che io inquinerei meno a prendermi il mio dieselotto e farmi 600 km per acquistare l'aceto???".
                                                      Quindi non fare il furbo. Non ho mai sostenuto che inquineresti meno a fare 600km. Non persistere nella mistificazione furbastra!
                                                      Persisto a cercare di farti capire il significato dell'esempio. Io quel prodotto da quei chilometri lo voglio e lo prendo. Dimmi tu se inquino meno a farlo arrivare con un corriere che nel mentre consegna altri 200 pacchi o ad andarmelo a prendere di persona insieme agli altri 199 serviti dal corriere!
                                                      Fai con comodo eh!
                                                      E' un esempio per farti capire quello che anche Lupino ha cercato di farti capire!!! Sul fatto delle consegne in città possiamo anche concordare che un furgone che viaggi semivuoto non è sostenibile. Ma sull'inquinamento da trasporto dell'e-commerce in genere no di certo! L'unica alternativa sarebbe davvero la tua microrete di microfabbriche a microkm, vero! Così come l'unica alternativa al problema del Covid19 senza usare il vaccino sarebbe il farmaco mirabolante di Expy che stronca il virus in 24 ore, senza effetti collaterali, senza rischi, a costo basso e possibilmente prodotto nella fabbrichetta a km0 dietro l'angolo!
                                                      Peccato che sono entrambe FESSERIE che non esistono nella realtà!
                                                      Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                                      Tu puoi credere quello che ti pare. Informati su qual'è la definizione di chilometri zero e scoprirai che, magari con altre parole, ma il suo significato è perfettamente aderente alla definizione che ho dato io. Spiace per te.
                                                      Si. Non lo metto in dubbio. Quello che "credo" non era questo, ma che sulla base di questa informazione tu possa essere in grado di giudicare la mia analisi!
                                                      Sono concetti leggermente diversi. Applicati che ci arrivi. Forse.

                                                      Originariamente inviato da freeway Visualizza il messaggio
                                                      Gli smart locker di Amazon li vedo alla Coop, per esempio, ma non li uso mai. Per me significherebbe comunque almeno 15km di distanza.
                                                      Da noi mai visti. Ma siamo in zona depressa da sempre!
                                                      Per me sarebbero comodissimi, in quanto anche i corrieri spesso mi danno problemi (come ho già detto) e la moglie il giro alla Coop settimanale non se lo fa mancare.

                                                      P.S. come non detto. fatta ricerca c'è pieno di smart locker Amazon pure qui! Bene, discussione utile!
                                                      Ultima modifica di BrightingEyes; 06-07-2020, 10:31.
                                                      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                      • Originariamente inviato da freeway Visualizza il messaggio
                                                        Torno alla motivazione: nella mia minuscola cittadina, seppur poco industriale, vent'anni fa trovavi tutto per qualunque lavoro civile e industriale. Piano piano ha chiuso un magazzino di bullonerie, poi uno dopo l'altro i commercianti di ferro e putrelle, poi chi vendeva materiale elettrico. Alcune quote sono state assorbite dai soliti brico center che però vendono cianfrusaglie, e gli esercizi rimasti hanno raddoppiato i prezzi consci che sei obbligato ad andare da loro.
                                                        Quindi, se voglio un fusibile 5x20 da 6,3A da 15 centesimi, devo farmi 35km... se mi serve un montante di ferro che non sia quadrato, altri 30 in direzione opposta (nero: se lo voglio pulito, sono 45 km). Se mi servono dei bulloni xx5 mm li devo ordinare a Torino o Milano...
                                                        Permettimi di dubitare visto che abitiamo nelle vicinanze. Ovviamente se vai alla ferramenta del paese avrai prezzi maggiori rispetto al Brico o al grande centro commerciale o a Internet. Se vuoi ti posso fare un elenco di negozi della zona dove puoi trovare quello di cui hai bisogno a prezzi concorrenziali senza bisogno di andare a Torino o addirittura a Milano. Comunque il risparmio sul fusibile non credo che ti faccia diventare più ricco o più povero di quanto sei...

                                                        Sui centri commerciali hai ragione. C'è stata negli anni una politica (per interessi personalistici e di partito) nel favorirne il proliferare indiscriminato da parte di TUTTI gli schieramenti politici.
                                                        "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                                        “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                                        "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                                        • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                                          Comunque il risparmio sul fusibile non credo che ti faccia diventare più ricco o più povero di quanto sei...
                                                          Azzardo che non sia un fusibile utilizzato da freeway per riparare il frullatore, ma magari una fornitura per uso professionale. In questo secondo caso temo che la saggia riflessione citata sia poco attinente alla realtà...
                                                          ...diciamo così!
                                                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                          • Se per un fusibile da 15 ceng devo andare da Casale Monferrato a Novara, divento povero eccome! Il motivo per cui son spariti gli artigiani ma ora qualcuno sta riprendendo, è proprio l'e-commerce. Ormai la maggior parte dei nuovi negozietti di forniture industriali sono composti di una stanzetta e di un computer, con uno scaffale a fianco dove depositare i pacchetti per il cliente.
                                                            Solo che prima o poi i clienti si svegliano.. e capiscono che a ordinare su internet son capaci pure loro, senza ricaricare ulteriomente il prezzo e con consegna a casa e non nel "finto negozio" lontano 10km.
                                                            <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                                            • Tanti anni fa ho lavorato per un’azienda che si occupava di logistica e distribuzione.
                                                              I corrieri avevano un giro ristretto e ben preciso ogni giorno diciamo 2 o 3 quartieri: questo permetteva di ottimizzare sia i tempi che i costi di consegna e di percorrere il numero minimo di km.
                                                              Per lo stesso motivo nelle grandi città ci sono diversi depositi. Il camion grande scarica in quello più vicino a dove si dovrà consegnare e da lì partiranno i furgoncini. Tra l’altro se c’erano ritiri da fare li inframezzavano alle consegne e in serata lasciavano ció che doveva ripartire.
                                                              Questo quasi 25 anni fa e senza software specifici e navigatori.
                                                              Oggi a studio da mio marito consegnano spesso merce per entrambi i nostri mestieri e i corrieri (di diverse aziende) che consegnano nella mia zona sono gli stessi ogni giorno: ormai so che Tizio passa intorno alle 11, Caio dopo le 14 ecc... Nel raggio di poche centinaia di metri ci sono parecchie attività e spesso parcheggiano il furgoncino e li vedo fare la spola a piedi con il carrello.
                                                              Per il discorso locker a Roma ce ne sono diversi: ne ho uno a poche centinaia di metri in un grande supermercato con parcheggio comodo (aperto anche domenica mattina), a un paio di km c’è una macchinetta self-service.
                                                              Questo agevola chi non ha un portiere o un posto dove farsi consegnare.
                                                              FV: 4.68 kwp - 13 PANNELLI SunPower X22 - 360wp - inverter ABB UNO-DM 4 - azimuth = 10 - tilt = 15° - dal 15/02/2019 - Penta-split Daikin Stylish con gas R32 (25+25+25+25+42) dal 31/10/2018 http://pvoutput.org/list.jsp?id=73607

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