la mia caldaia sta` gia` funzionando in questo modo e ti assicuro che non ho avuto nessun "effetto collaterale", tra l`altro ho potuto constatarlo nel termocamino di un`altra persona...
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massimo, le calorie sono come i numeri.... da qualche parte vanno.
per scaldare i termosifoni a 45° per più tempo, o a 55° per meno tempo, sempre quelle cono le calorie necessarie.....
anzi, più aumenti la T° interna del TC, più aumenta la resa di combustione. Questo lo sapevi?
puoi far benissimo una prova da te: prendi un contacalorie e bruci la stessa identica quantità di legna a due T° diverse (ad esempio 45 e 65) e vedi la differenza (+ ti avvicini al max 85/90 + aumenta la resa. Oltre non puoi andare perchè è il limite normativo)
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certo ma inizio a scaldarmi sfruttando i 45 gradi...
quando accendo la caldaia e faccio un carico di 3o kg di legna sale la temperatura a 70 80 gradi che dura circa 5 ore, quando pero` la legna sta` abbassandosi il circolatore non si ferma a 55 gradi quindi lo sfrutto ancora fino ad arrivare a 45 prima di mettere altra legna...
tra l`altro ho notato che quando decido di non aggiungere piu` legna e farlo spegnere la temperatura con la brace rimane a 50 gradi per tanto tempo quindi e` chiaro che lo sfrutto per piu` tempo senza consumare altra legna
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la tua gestione è così, perchè non hai il puffer, che sarebbe obbligatorio con la legna.
se carichi ti scaldi, se non carichi non ti scaldi.
infatti tu parti a scaldarti da 45° perchè vuol dire che prima hai freddo.
freddo che non avresti avendo il puffer, in quanto ti permette di scaldarti per un tot tempo anche a camino spento (logicamente avendo accumulato prima il calore)
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domanda a sinerji
Ciao vivo a Terni (umbria) e sono interessato ad un termocamino helios ,devo scaldare un appuntamento di 90 m2 circa quale mi Consigli?Poi mi sapresti indicare il consumo di mais per mantenere casa a 20-22 gradi poi il sito per i prezzi grazie
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ciao, io ho acquistato il camino direttamente dal rivenditore ma per sapere i prezzi guarda i cataloghi della helios su internet...in ogni i prezzi sono fissi quindi vai da un rivenditore autorizzato. Per quanto riguarda la potenza termica su 90 mq andrebbe bene il 27 kw, per il consumo sul mais nn posso aiutarti perchè io ho sempre preferito adoperarlo a legna e mi trovo benissimo...
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Buongiorno,
sono un felice possessore del biotermocamino della Helios mod HT33C-CC, me l'hanno installato a Gennaio 2012 e fino ad oggi ha funzionato a mio parere molto bene, sia a legna (durante il fine settimana) che a pellet (durante la settimana)
la mia abitazione è di 290mq riscaldata a pannelli radianti, normalmente riscaldo solo 130mq e il sabato/domenica quando uso la legna dò una botta a tutta l'abitazione.
Leggendo il post però mi è sorto un dubbio che vorrei condividere...
il mio impianto è realizzato in maniera molto semplice ma gestito in maniera un po' più articolata in quanto ho caldaia a gas condensazione con pannello solare (Vaillant auro compact) il biotermocamino e un puffer da 500lt il tutto gestisce il collettore (spero si chiami così) da cui partono 3 circuiti a bassa temperatura (che seleziono io la temperatura per ogni partenza prima della pompa) che vanno ai 3 collettori di zona (dove ci sono le testine elettrostatiche per i singoli locali) in appartamento.
spero di essere riuscito a spiegare la situazione
il mio dubbio è:
visto che l'acqua nell'impianto finale gira a circa 36-38gradi (visti dal termometrino sul collettore di zona)
mi sembra strano che debba far girare l'acqua sul circuito primario (quello dei generatori) a temperature di 55-60 gradi...quando bastano dai 40-45 gradi per portare e tenere tutto a regime? (ovvio che in questo caso il puffer viene sfruttato poco o niente)
altro domanda che mi sono posto invece è la velocità delle varie pompe/circolatori....
saluti a tuttiUltima modifica di iceshaq; 09-01-2013, 11:51.
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Sai che non lo so!?
questo è lo schema che aveva disegnato in bozza il termotecnico quando mi ha dato le varie apparecchiature per il controllo della regolazione...
da profano io direi che è così perchè le pressioni dei due circuiti sono differenti, infatti sul lato caldaia la pressione del circuito è di 1,6bar e lato camino è 1,2bar....vedendo i due manometri...
quindi probabilmente non è realizzato prorpio fedelmente al disegno...
ma secondo la tua esperienza quindi dovrei alzare le temperature di produzione a 60°? sia caldaia che camino?
il discorso della condensa che accennavi...di cosa si tratta?
grazie
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io ti consiglierei ben + alta di 60°
poi, altro mio parere personale (ripeto, mio.....) è il tipico impianto fatto dal termotecnico teorico che di sperienza in campo ha ben poco.... tanto complicato per niente (si poteva fare con minor lavoro, minori costi e + semplice)
poi.... sai.... è "solo" un mio parere....
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una domanda da profano...
quante calorie ci vogliono per portare 100lt di acqua (accumulo interno del camino) da 40 a 45° e quante da 60 a 65°
perchè secondo me (che sono un umile elettricista) entrano in gioco parecchie dispersioni verso l'esterno all'aumentare della temperatura...
Sicuramente come dici tu avrebbe potuto essere molto più semplice ma nella mia mentalità eseguendolo in questo modo posso escludere o includere qualsiasi elemento in maniera indipendente, oltre che a controllarne il funzionamento...(mio parere)
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scusa iceshaq, vorrei capire meglio come funziona il tuo impianto,prossimamente dovrei modificare anche il mio con l'inserimento di un termocamino,
come regoli il funzionamento della miscelatrice n°1?
prima condizione:quando il termocamino è in funzione parte la pompa P1, l'acqua attraverso la via AB-A va direttamente ai collettori; in questo caso la caldaia è spenta. Quale parametro legge la miscelatrice per mantenere una determinata t° e deviare l'esubero nel puffer?
seconda condizione: termocamino spento, parte la caldaia, in questo caso il circuito di ritorno può tramite la miscelatrice n°2 deviare l'H20 sull'ingresso caldaia o sul serpentone del Puffer,immagino nel caso la temperatura sul ritorno sia più fredda della temperatura del puffer, o sbaglio?
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Originariamente inviato da alessandro.mi Visualizza il messaggioprima condizione:quando il termocamino è in funzione parte la pompa P1, l'acqua attraverso la via AB-A va direttamente ai collettori; in questo caso la caldaia è spenta. Quale parametro legge la miscelatrice per mantenere una determinata t° e deviare l'esubero nel puffer?
Originariamente inviato da alessandro.mi Visualizza il messaggioseconda condizione: termocamino spento, parte la caldaia, in questo caso il circuito di ritorno può tramite la miscelatrice n°2 deviare l'H20 sull'ingresso caldaia o sul serpentone del Puffer,immagino nel caso la temperatura sul ritorno sia più fredda della temperatura del puffer, o sbaglio?
ovviamente sono aperto a commenti per migliorare o eliminare difetti di questa soluzione...
do un parametro in più per ritornare in discussione su biotermocamino Helios...
utilizzandolo a pellets e tenendo l'acqua del camino puntata a 50°...e la pompa P1 con on 45 e off 41 utilizzo 2 sacchi al giorno per avere una temperatura di 21° in tutta la casa (dalle 13 alle 22 21°-21,5° e il restante delle ore 19,5°-20°)
Mi piacerebbe anche avere un parere di cosa potrebbe succedere ai consumi se portassi tutte le temperature oltre i 65°
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ok, grazie della cortese risposta.In quel modo però riesci a sfruttare il calore accumulato dal puffer solamente con caldaia accesa che manda acqua termica all'impianto preriscaldata dallo scambiatore interno, il quale ha una certa perdita di energia. certo è che in quel modo hai potuto installare un puffer più piccolo. un altro modo di sfruttare l'impianto, l'ennesimo e i dubbi su quale sia il miglior modo crescono...
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Certo l'acqua del puffer passa dalla caldaia e sfrutta il circolatore della caldaia però così riesco a controllare fino al massimo la temperatura dell'acqua del puffer andando ad integrare se serve con poco spreco di gas!Mio pensiero... Utilizzando tutto l'impianto con temperature basse sui 45 lo spreco di energia e' veramente minimo!o per lo meno aspetto da qualche esperto un parere.Ieri che ero a casa ho provato ad impostare tutto il sistema a 70 ma ho consumato un sacco di pellet in più, quindi c'è qualcosa che non mi torna!
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secondo me è normale.infatti tutto quello che accumuli su puffer ti serve per consumare meno gas quando va la caldaia.Quindi se hai impostato un T. più alta hai dovuto consumare più pellets ma hai accumulato una quantità di calore che ti permetterà, a caldaia accesa di consumare meno gas in quanto il ritorno dell'impianto passando per il serpentone del puffer raggiungerà una T più alta e la caldaia non si accenderà.resta da calcolare se il maggior consumo di pellets è più conveniente rispetto al consumo del gas.Io sinceramente da profano mi pare in po' strano questo impianto...
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Si si me ne sono accorto anch'io leggendo il forum che l'impianto e' diverso dai tipici, però al giorno consumo 1,5mc di gas calcolando che lo utilizzo per fare da mangiare.In grnerale sono molto soddisfatto e posso solo cercare qualche sistema per migliorarlo o gestirlo al meglio.Sicuramente è' molto più complesso di altri.La cosa che però posso affermare e' che la helios sa come fare i biotermocamini e ne sono pienamente soddisfatto!
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X Alessandro.mi: Pure io mi comporto come Iceshaq. Scaldo l'Acqua Tecnica nel PUFFER tramite lo scambiatore a piastre con il Termocamino.
Raggiunto la giusta temperatura dal Puffer con una miscelatrice mando l'acqua tecnica (50°) nell'impianto a termosifoni passando dalla caldaia. Naturalmente la caldaia e' accesa, la pompa e' accesa ma il bruciatore e' spento.
Il Ritorno impianto riscaldamento tramite la valvola a 3 vie rientra nel puffer nella parte bassa.
Naturalmente la temperatura dell'Acqua tecnica miscelata e' superiore a quella impostata per l'accensione del bruciatore in caldaia.
Quando nella parte intermedia del Puffer (da dove pesco A.Tecnica per la miscelatrice) la temperatrura cala, chiudo la valvola a 3 vie.
Cosi' ,escludendo il puffer, il riscaldamento funziona nella maniera classica con la caldaia a metano.
Naturalmente nella parte superiore del Puffer mi rimane tranquillamente A.Tecnica calda per ACS.Ultima modifica di PACE 90; 13-01-2013, 18:41.
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certo, anche a me piacciono i sistemi "complessi", da buon elettrico credo ci sia la possibilità di gestire al meglio l'energia prodotta senza per forza buttare tutto nel calderone (puffer).A mio avviso l'impianto deve rendere il più efficiente possibile le proprie apparecchiature in relazione dell'utilizzo che se ne fa, se uno accende il termocamino dalla mattina alla sera ad esempio, il tuo impianto non farebbe al caso suo, in quanto produce calore nel puffer che usufruisce poco.Sto studiano anch'io la migliore soluzione per il termocamino che acquisterò a breve,io credo di accenderlo dal pomeriggio a sera prima di andare a letto.Nel tuo caso, quando spegni il Tc la caldaia parte ma entrando acqua calda in teoria non riscalda, che autonomia hai prima che si accenda?certo dipende dalla richiesta dell'impianto ma un idea?Un altra cosa vorrei chiederti, ma quando va il Tc l'acqua che riscalda va hai collettori e poi nel puffer, ma non c'è un continuo scambio? da quello che so i Tc producono molto calore mentre i pannelli radianti ne consumano poca, quindi o il tuo impianto è stato calcolato molto bene oppure c'è un continuo scambio dalla miscelatrice 1 che alternativamente butta nel puffer e nel collettore, sbaglio?
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Originariamente inviato da alessandro.mi Visualizza il messaggiola possibilità di gestire al meglio l'energia prodotta senza per forza buttare tutto nel calderone (puffer).
quando si tratta di pellet o altro, il puffer si usa per ammortizzare le riparenteza a freddo del riscaldamento o per gestire al meglio il pavimento
il puffer non deve considerarsi un CALDERONE raccoglimmondizzia.....
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x pace90. più o meno il tuo impianto funziona com'era il mio per l'acs con i pannelli solari..l'h20 fredda entrava nel boiler e si riscaldava, l'uscita regolata da una miscelatrice entrava in caldaia e se aveva una T. superiore a quella regolata da quest'ultima andava direttamente alle utenze, altrimenti la integrava. successivamente ho modificato l'impiantino aggiungendo una tre vie, la quale bypassava la caldaia se l'uscita del boiler era sopra una certa T. altrimenti entrava in caldaia e l'accendeva.certi hanno criticato questo impianto dicendo che era meglio utilizzare la serpentina alta del boiler con una caldaia istantanea e buonanotte.... non so chi ha ragione e chi no.. io mi trovo bene.comunque il tuo impianto è differente da quello di iceshaq, mi fa pensare il fatto che non sfrutti tutto il puffer ma ne lasci una parte per l'acs, non potevi comunque utilizzare un uscita sulla parte alta anche per l'acqua tecnica?
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Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggionel puffer deve andarci SOLO il surplus del calore, quando si tratta di legna
quando si tratta di pellet o altro, il puffer si usa per ammortizzare le riparenteza a freddo del riscaldamento o per gestire al meglio il pavimento
Se utilizzo la legna, comunque non creo un rogo o una pira, ne inserisco poca alla volta quindi non mandando ad altissime temperature l'acqua, nel caso che sia una condizione "a regime" il surplus del calore viene convogliato nel puffer.
Sempre riferito al funzionamento a pellet, ho impostato le varie velocità dei circolatori e le aperture degli asametri in modo di creare un ottimo equilibrio termico e di circolazione dei fluidi, andando ad ottimizzare e risparmiare ancora sui consumi elettrici dei vari componenti.
Una precisazione appartamento livello 1(PT) 21°C, livello 0 (interrato) 19-20° altri locali, 21° nella taverna dove presente il TC totale circa 290mq
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difatti nel post precedente intendevo proprio quello,anche se novizio comunque mi saltava all'occhio un dubbio sul funzionamento a legna, del Tc....
A pellets hai una gestione migliore della potenza erogata in funzione della richiesta dell'impianto,ma a legna o ci stai dietro oppure hai un continuo intervento della miscelatrice 1, sempre che non arrivi ad accumulare troppo calore sul puffer.
Per questo ho accennato al fatto che l'impianto fosse progettato molto bene oppure... ci stai dietro con i carichi.
Quando parlavo del puffer non intendevo descriverlo come un calderone raccogli immondizzia,volevo solo precisare che, a mio modesto avviso, deve servire a gestire fonti di calore non gestibili o modulanti.
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