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impianto di riscaldamento su due appartamenti
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Ciao ggiomett, bell' impianto!! Per me pure corretto, come logica. Bravo il termotecnico!!
Vedo pero' 2-3 problemi:
1- attacco delle due pompe sullo stesso tubo potrebbe provocare strani ricircoli-interferenze fra le due pompe, facendo in modo che la pompa che manda l' acqua alla casa dei suoceri sia rallentata dall' altra. Sarebbe opportuno collegare le due pompe al puffer tramite un tubo di adeguate dimensioni (credo poi ci siano delle regole della dinamica dei fluidi da rispettare quando si avvicinano troppo due circolatori). Anche la presa sul puffer sembra insufficiente.....
Comunque prova ad impostarle ambedue sulla minima velocita'!
2- Personalmete avrei attaccato quelle due pompe alla presa appena piu' alta del puffer, quella dalla parte opposta del disegno del puffer, per fare in modo che anche a termocamino spento, la caldaia collegata al serpentino superiore del puffer riesca a scaldare l'acqua che va ai radiatori dell' appartamento (13 radiatori, per capirci), lasciando il termostato comè ora.
3- per non sommare le potenze credo che il termostato, oltre ad attivare la pompa che manda acqua al secondo appartamento (5 termo) debba spegnere la caldaia parte riscaldamento di quest' ultimo.
Spero di essere stato chiaro, ed ancora complimenti per l' ingegno e l' impianto!!! mai visto prima tante cose messe insieme!!!
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Come mai i due impianti degli appartamenti scaricano a quote diverse del puffer?
Anche io personalmente avrei messo un'unica pompa elettronica e avrei affidato il tutto ad elettrovalvole di zona installate negli appartamenti. Occorre anche verificare che i due appartamenti abbiano le portate giuste però (valvole di bilanciamento, meglio ancora regolatori di pressione differenziale su entrambi gli appartamenti).
Occhio poi alle circolazioni indesiderate.
Per esempio guardando il disegno su carta cosa impedisce all'acqua per l'appartamento B di tornare, anzichè nel puffer, nel termocamino ?
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Quindi mi consigliate:
Unica pompa d mandata ,con valvole di zona,
Attacco ritorno 2° appartamento non assieme al termocamino ,ma per conto suo,oppure posso inserire una valvola europa sul ritorno del termo
correttto
Per vs conoscenza
Quando parte il termocamino la caldaia del 2* appartamento si spegne.
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ggiomett, secondo me piuttosto che fare un'amalgama di mille consigli, ti conviene seguire un solo pensiero.
Scegli tu quello che più ti dà fiducia e seguilo.
E' come quando si monta un'impianto: la caldaia la vendo io, il puffer u'altro, l'intallazione un'altro ancora e via di seguito... Non funziona?? Di chi è la colpa? Nessuno mai se l'assume....
Quindi, preferisco fare il tutto completo, almeno se non funziona, la colpa è mia....
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Una prima considerazione è che non è possibile che l'acqua del secondo appartamento arrivi più fredda che nel primo: pescano dallo stesso tubo alla stessa altezza... più probabile è che invece ne arrivi MENO di quella che serve, non riscaldando a sufficienza. Io inizierei a lavorare su questo.
Poi, come ha detto chi mi ha preceduto, non fare un minestrone, altrimenti rischi solo di complicare il tutto senza risolvere niente.
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Ascolta, non è una chat: quello che scrivi lo leggiamo comunque.
Le due pompe sono sistemate su un collettore di che diametro? E che diametro hanno i tubi in uscita verso gli appartamenti?
Potresti mettere una unica pompa elettronica. Non capisco la prevalenza di 6 metri, mi pare eccessiva, 3 basterebbero ed avanzerebbero, per caso hai impianto monotubo sui radiatori?
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signori,probabilmente non avete letto il post 17 e gli altri,dove si evidenziano le discrepanza,poi se screasan mi dice dove mette la valvola di Nr per risolvere il problema del termocamino......Allora ggiomett come ti avevo promesso ieri eccomi a rispondere hai tuoi problemi,in primis il problema dell'acqua di ritorno al termocamino non si risolve con una valvola di Nr ma si deve togliere da la e metterlo insieme al ritorno dell'altro appartamento,secondo,come già ti avevo detto la pompa più grande non fa lavorare l'altra quindi manda poca acqua ai termo terzo devi togliere una pompa e metterne solo una anche perchè hai le valvole di zona per gestire i due appartamenti terzo onde evitare di mettere tanti aggeggi tipo autoflow ecc.ecc.devi bilanciare l'impianto perchè sicuramente dopo che hai fatto queste modifiche l'appartamento più freddo diventa il più caldo,sempre in riferimento alla mandata dell'acqua.Per bilanciare l'impianto devi usare un modo semplice ed economico....inizi chiudendo tutti i termo dai detentori una volta chiusi tutti apri di un giro preciso tutti i detentori fai partire il circolatore alla velocità minima e aspetti che l'acqua calda cominci a girare nei termo dal momento che alcuni saranno freddi a quelli darai un altro giro di vite finche non senti che arriva l'acqua calda e così via per tutti aprendoli mano mano,ci vuole un pò di pazienza.Detto questo,una domanda ma il camino lavora a circuito chiuso ? lo sai che l'impianto non è a norma come d'altrode il 70% di quelli esistenti,per la somma delle potenze ? Perchè ti hanno messo la caldaia a gas sul serpentino quanto potevano mettere il termocamino ?
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ok modifico l impianto come mi hai detto , con unica pompa di mandata, e ritorno dei due appartamenti assieme. Il termo non é stato allacciato sulle serpentine, perché lo stesso ha gia una serpentina , interna, e quindi c era un doppio scambio. Questo é il motivo.
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Per me l' impianto è a norma. Oltrettutto c'è dietro un termotecnico!
A casa mia ho lo stesso tipo di impianto: puffer centrale con due pompe che mandano l' acqua calda in due impianti diversi, gestiti in maniera diversa: 1- con valvole di zona, l' altro con valvole termostatiche sui radiatori. Stesso puffer! Tutto funziona bene!
Il mio suggerimento, è di modificare il collettore che porta l' acqua alle due pompe, nel mio caso è un tubo con le t, con lunghezza dei rami cui si collegano le pompe uguale al mm, di dimensione 1 1/2", mentre le mandate dalle pompe in poi sono di 25mm (il multistrato da 25 mm, corrisponde come portate al tubo in ferro da 1"). Le pompe, per questioni di costo energetico, ti consiglio di usare le nuove wilo o grundfos (alpa2 o eco-pico) elettroniche con vari programmi a disposizione o in auto (adapt). Nel tuo caso potrtesti usare per la casa con 13 radiatori il programma 4, prevalenza costate alta, mentre il 3 sull' altra casa da 5 radiatori, prevalenza bassa.
La valvola di non ritorno sul ritorno del termocamino, a mio modo di vedere, ti risolve due problemi:
1- effetto termosifone, per cui l' acqua calda del puffer potrebbe ritornare indietro nel termocamino
2- impedire (un po') la circolazione dell' acqua di ritorno dalla casa con 5 radiatori, a causa della leggera molla che ha (di solito per aprirla servono 0,13 bar) favorendo la giusta circolazione verso il puffer.
3- come gia' suggerito, sposterei la presa acqua delle due pompe un gradino piu' in alto, per poter utilizzare in caso non sia acceso il termocamino, la caldaia della casa con 13 radiatori, per il riscaldamento degli stessi.
4- equilibrare come detto da altri il flusso sui singoli radiatori, aprendo mezzo giro in piu' nelle stanze piu' fredde, o piu' grandi in rapporto alla dimensione dei radiatori, o più lontane dai collettori,...... etc
Buon lavoro!
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Non sono del tutto d' accordo! Con una dovrai sempre diventare matto ad equilibrare bene i due impianti e spesso non è così semplice come credi. E poi se ad uno non serve calore, mentre all' altro si, comunque ti circolera' acqua nei collettori per niente (e non sprechi lo stesso energia!). Comunque hai gia' due pompe!!!
A che velocita' sono impostati i due circolatori ora, che ti danno problemi?
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Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggioNon sono del tutto d' accordo! Con una dovrai sempre diventare matto ad equilibrare bene i due impianti
mio suggerimento, è di modificare il collettore che porta l' acqua alle due pompe, nel mio caso è un tubo con le t, con lunghezza dei rami cui si collegano le pompe uguale al mm, di dimensione 1 1/2"
e spesso non è così semplice come credi. E poi se ad uno non serve calore, mentre all' altro si, comunque ti circolera' acqua nei collettori per niente (e non sprechi lo stesso energia!).
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... anch'io ho due pompe alpha2 e per regolare i due impianti (9+10 radiatori) ci ho messo 15 minuti!.
Volevo indicare una "starda" a ggiomett per sistemare il suo impianto senza rivoluzionarlo completamente e senza fargli buttare i due circolatori che ha gia'.
Se vuole comprarsi un circolatore nuovo "grosso" gli suggerisco di valutarne l' acquisto di due piccoli. Io ho comprato quuasi tutto su ebay.de, ed i circolatori classici (25- 40 o 25-60) tipo gli alpha2 della grundfos hanno un costo sui 150 euro caduno, mentre quelli un po piu' grandi !!! spesso superano i 300.
Non sono del settore, quindi queste sono state le valutazioni che mi hanno fatto decidere per due circolatori "piccoli" invece che uno grosso!!
lascio la parola ai tecnici professionisti!!!!!!
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Il tipo che ti ha progettato o costruito quell' impianto per me è uno "pignolo".
Il ritorno dell' appartamento piccolo lo ha messo insieme all 'entrata del termocamino, perchè in quanto l' appartamento in questione riceve acqua calda solo quando il termocamino è in funzione e serve se necessario a scaricare il calore quando il puffer sta per "riempirsi" (termostato che hai segnalato). Quindi, che un po' d' acqua che arriva da qul appartamento vada al termocamino, alla fine mi va bene, cosi come l' utilizzo della parte piu' bassa del puffer (il termocamino riesce a riempire fino in fondo il puffer!)
Se poi vuoi sistemare i due ritorni, convogliandoli, come le andate, in un collettore di diametro maggioratro rispetto alle tubature che vanno ai collettori, be, questo è tecnicamente giusto e quasi obbligatorio.
Non ricordo, ma credo che per far funzionare le due pompe insieme, oltre alle adeguate sezioni dei tubi, vadano allontanate di un "tot" dal collettore dove pescano per evitare "interferenze" l' una con l' altra. (non mi ricordo la regola!)
Non mi hai detto a che velocita' sono impostati i due circolatori!!
P.S.: se hai un 'uscita in piu' sul puffer è chiaro che potresti utilizzarla per una delle due pompe. Per logica potresti sistemare la pompa dell' appartamento grande all' uscita appena un po' sopra dell' attulale, (quella meta serpentino superiore) per poter riscaldare l' appartamento grande anche in caso di non accensione del termocamino, sfruttando la caldaia metano.
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scesan,visto che contesti quello che dico,adesso mi devi dire perchè l'impianto è a norma,la caldaia a gas non somma con il termocamino ? o vedi qualche scambiatore,perchè prima di parlare non accertate ? Altra cosa,secondo te è giusto il collegamento del ritorno dell'impianto appartamento 2 con il ritorno al termocamino ? Infatti quando è accesa la pompa del termocamino non serve la pompa 2 visto che il termocamino manda al puffer e il ritorno lo prende dall'appartamento.Spiegami i due fluidi all'attacco al puffer come si comportano,uno deve entrare e uno deve uscire...fanno i turni? Ma mi spiegate come fanno due pompe che entrambi pescano dallo stesso tubo a convivere,una pompa serve 3 collettori una 1 collettore.Se le può installare su due attacchi diversi bene,sia andata sia ritorno,altrimenti......una pompa
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No, non mi permetterei mai di contestare nulla. Anzi. Prendi con le pinze quello che dico, non sono un termotecnico ne un idraulico.
Come sempre consiglio di sentire dei pareri sul forum, farsi un 'idea, e poi rivolgersi ad un termotecnico autorizzato e/o un idraulico professionista per le modifiche.
I miei sono solo pareri da utente, e valgono zero.
Se tomtom è certo di quanto sostiene, ti invito a seguire i suoi consigli, schemi modifiche.
Il mio impianto, con due pompe, collocate sullo stesso collettore funziona! Anche i ritorni sono comuni ed entrano nel puffer sullo stesso tubo. Basta dimensionare!
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Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggioIl mio impianto, con due pompe, collocate sullo stesso collettore funziona! Anche i ritorni sono comuni ed entrano nel puffer sullo stesso tubo. Basta dimensionare!
Io preferisco un circolatore unico per tutta una serie di motivi.
TomTom ha segnalato un problema diverso, ossia (ed è facile verificarlo) che in caso di contemporaneo funzionamento delle 3 pompe, la circolazione non può avvenire come ci si aspetta.
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scresan,tu puoi dare tutti i consigli che vuoi,il mio appunto, e lo sai benissimo, riguardava solo il fatto che io ho detto che l'impianto non è a norma e tu hai detto il contrario,è bene che una persona sia a conoscenza del tipo di impianto che ha ,fermo restando che la maggior parte degli impianti non sono a norma.Riguardo i consigli tu puoi dire tutto quello che vuoi 3 pompe,4 pompe,tu dici la tua io dico la mia,tom-tom non è la bibbia,tutt'altro.
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Infatti basta mettere dei collettori (adesso li chiamano equilibratori). Una volta si facevano in sala termica usando tubo in ferro a saldare da 2 pollici, dove far confluire le mandate o i ritorni. Come ho fatto io. Come si fa quando si usano le pompe al posto delle valvole di zona! Che poi, magari, ci sono gia', solo che non si capisce dai disegni postati.
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