Buongiorno. Sicuramente è stato già trattato, quindi se è “cosa vecchia” scusatemi. Vorrei proporre un sistema di accumulo di energia di tipo meccanico; di solito si pensa al volano, ma io penso alla forza di gravità o di carica di molle di vario tipo.
L'idea è questa: con l'energia in surplus da un sistema per esempio fotovoltaico, si fa muovere un motore che porterà un peso ad una certa altezza; la discesa del peso muoverà invece un generatore. Io non ho fatto calcoli (non ho il tempo e la capacità) ma, per esempio, solo per dare dei numeri, un motore da 500 watt, attraverso una serie di de-moltipliche, alza, per esempio, una tonnellata a 10 metri di altezza (ma forse la stessa energia andrebbe bene per alzare 10 tonnellate di un metro) nel tempo di 15 minuti; ora, il peso tenderà a ritornare nella sua posizione iniziale, al suolo, e per farlo muoverà a ritroso la stessa demoltiplica che questa volta azionerà un generatore che fornirà energia, di notte, di giorno, anche dopo mesi (od anni) di fermo. L'idea è sicuramente già conosciuta ed al posto del peso e dell'altezza si può mettere una serie di grosse molle a spirale (ma anche elicoidali, ecc.). Lo scopo è quello di accumulare energia senza perdite dovute al trascorrere del tempo da quando si accumula a quando se ne usufruisce (le perdite ci sono, ma sono altre); è anche quello di avere un sistema affidabile ed economico ed adattabile alle circostanze (della zona, delle dimensioni del luogo, ecc.).
Qualcuno può fare dei calcoli per vedere quali sono i numeri in gioco?
Diciamo che in una casa in città è meno pratico che farlo in zone aperte, ma anche per la città si può studiare qualcosa. Per la città (o dove lo spazio conta e non se ne ha molto) andrebbe un sistema a barre di torsione; per la campagna un sistema a traliccio (od anche a pozzo). L'energia lo “carica”, e quando si rilascia il freno ecco che accade la cosa inversa, produce energia. Sicuramente ha delle perdite, non so quantificarle ma ci sono, ma dovrebbe essere robusto come accumulatore, le parti meccaniche sono di per se massicce; i motori hanno specifiche “tranquille”, si potrebbe fare benissimo con pezzi di recupero (alternatore di auto e motore di un argano di cantiere e funzionerebbe lo stesso alla grande); non teme il caldo il freddo o la pioggia.
La costruzione dovrebbe essere abbastanza facile, anche se specifica (buone saldature; de-moltipliche calcolate, ecc.) ed è solo la fantasia a limitarne le versioni: a “balestra”, a bascula (con fulcro molto spostato da una parte, naturalmente), a torre, a traliccio, a pozzo; ecc. Per un sistema a traliccio il peso potrebbe essere un cassone di acqua od un blocco di cemento (ma l'acqua la puoi “dosare” meglio).
Ingranaggi a presa unidirezionale selezionano automaticamente il motore od il generatore (ma potrebbe essere lo stesso motore che trascinato produrrebbe energia, ma forse con un rendimento minore rispetto ad un alternatore “puro”, non so.
Poi, se a metà del tempo di erogazione (cioè, del discesa del peso, nell'esempio, o di rilascio della molla) ritorna ad esserci una energia da parte del motore, ecco che il sistema re-inizierà ad accumulare.
All'inizio ho parlato di motore da 500 watt, di 10 tonnellate e di 15 minuti; i pesi ed i tempi sono orientativi, la demoltiplica serve anche a prolungare il tempo non tanto per il sollevamento, ma per il rilascio dell'energia che deve durare il tempo di mancanza dell'energia fotovoltaica od altra. Certo che con 500 watt per 5 ore, di peso se ne alza parecchio (trovando il modo di superare il riscaldamento del motore stesso, se è un problema), ma per non doverlo alzare troppo basta aumentarlo facendo in modo che le de-moltipliche alzino un peso sufficiente per un tempo sufficiente di rilascio dell'energia desiderata, per il tempo voluto.
L'idea è questa: con l'energia in surplus da un sistema per esempio fotovoltaico, si fa muovere un motore che porterà un peso ad una certa altezza; la discesa del peso muoverà invece un generatore. Io non ho fatto calcoli (non ho il tempo e la capacità) ma, per esempio, solo per dare dei numeri, un motore da 500 watt, attraverso una serie di de-moltipliche, alza, per esempio, una tonnellata a 10 metri di altezza (ma forse la stessa energia andrebbe bene per alzare 10 tonnellate di un metro) nel tempo di 15 minuti; ora, il peso tenderà a ritornare nella sua posizione iniziale, al suolo, e per farlo muoverà a ritroso la stessa demoltiplica che questa volta azionerà un generatore che fornirà energia, di notte, di giorno, anche dopo mesi (od anni) di fermo. L'idea è sicuramente già conosciuta ed al posto del peso e dell'altezza si può mettere una serie di grosse molle a spirale (ma anche elicoidali, ecc.). Lo scopo è quello di accumulare energia senza perdite dovute al trascorrere del tempo da quando si accumula a quando se ne usufruisce (le perdite ci sono, ma sono altre); è anche quello di avere un sistema affidabile ed economico ed adattabile alle circostanze (della zona, delle dimensioni del luogo, ecc.).
Qualcuno può fare dei calcoli per vedere quali sono i numeri in gioco?
Diciamo che in una casa in città è meno pratico che farlo in zone aperte, ma anche per la città si può studiare qualcosa. Per la città (o dove lo spazio conta e non se ne ha molto) andrebbe un sistema a barre di torsione; per la campagna un sistema a traliccio (od anche a pozzo). L'energia lo “carica”, e quando si rilascia il freno ecco che accade la cosa inversa, produce energia. Sicuramente ha delle perdite, non so quantificarle ma ci sono, ma dovrebbe essere robusto come accumulatore, le parti meccaniche sono di per se massicce; i motori hanno specifiche “tranquille”, si potrebbe fare benissimo con pezzi di recupero (alternatore di auto e motore di un argano di cantiere e funzionerebbe lo stesso alla grande); non teme il caldo il freddo o la pioggia.
La costruzione dovrebbe essere abbastanza facile, anche se specifica (buone saldature; de-moltipliche calcolate, ecc.) ed è solo la fantasia a limitarne le versioni: a “balestra”, a bascula (con fulcro molto spostato da una parte, naturalmente), a torre, a traliccio, a pozzo; ecc. Per un sistema a traliccio il peso potrebbe essere un cassone di acqua od un blocco di cemento (ma l'acqua la puoi “dosare” meglio).
Ingranaggi a presa unidirezionale selezionano automaticamente il motore od il generatore (ma potrebbe essere lo stesso motore che trascinato produrrebbe energia, ma forse con un rendimento minore rispetto ad un alternatore “puro”, non so.
Poi, se a metà del tempo di erogazione (cioè, del discesa del peso, nell'esempio, o di rilascio della molla) ritorna ad esserci una energia da parte del motore, ecco che il sistema re-inizierà ad accumulare.
All'inizio ho parlato di motore da 500 watt, di 10 tonnellate e di 15 minuti; i pesi ed i tempi sono orientativi, la demoltiplica serve anche a prolungare il tempo non tanto per il sollevamento, ma per il rilascio dell'energia che deve durare il tempo di mancanza dell'energia fotovoltaica od altra. Certo che con 500 watt per 5 ore, di peso se ne alza parecchio (trovando il modo di superare il riscaldamento del motore stesso, se è un problema), ma per non doverlo alzare troppo basta aumentarlo facendo in modo che le de-moltipliche alzino un peso sufficiente per un tempo sufficiente di rilascio dell'energia desiderata, per il tempo voluto.
Commenta