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Confronto caldaie termorossi-froling e altre

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  • Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggio
    i calcoli termici si fanno SOLO sulle rese caloriche e relativi prezzi, quindi...

    1°) ci son fogli "neutri" di chi non ha interesse alcuno a spingere un combustibile rispetto un altro, come per esempio quello di DOTTING:
    2°) poi ce ne sono una miriade di altri che hanno "interessi" e quindi da prendere con le molle e/o beneficio d'inventario:
    Mah, escludere dalla contabilizzazione il costo dell'impianto e considerare ininfluente il fatto che per una caldaia a gasolio o a legna o a pellet ci vuole un locale dedicato non mi sembra un buon metodo di valutazione del costo del riscaldamento.
    E' ovvio che chi già dispone di un locale adatto e non ha altre destinazioni d'uso da assegnargli può tranquillamente evitare di considerare quell'ammortamento. Ma chi si accinge a costruire casa questo conto lo dovrebbe fare.
    Nel caso mio, pur trattandosi di vecchio edificio, devo adattare un locale destinato ad altri usi e per adattarlo devo investire delle somme per renderlo idoneo ad accogliere la caldaia (controsoffitto REI porta REI e lavori vari di muratura).
    Avrei sbagliato a non contabilizzare (come ho fatto) anche questi costi nel valutare la convenienza al passaggio ad altro combustibile. E' inoltre altrettanto ovvio che questi costi non sono inseribili in tabelle in quanto non quantificabili se non caso per caso. E' una valutazione che va comunque fatta se si guarda la cosa dal punto di vista strettamente economico. Ma anche volendo valutare la scelta in termini ambientalistici dovrebbe essere opportuno chiedersi: quanto costa in termini energetici la realizzazione della caldaia e quanto il locale eventualmente necessario ad ospitarla?

    Quanto al foglio excel, ribadisco che il mio, seppure limitato ad una gamma più ristretta di combustibili, è decisamente più immediato come comprensione e quello da te segnalato al punto 1 è uno di quelli che usai come confronto dopo averlo realizzato. La metodologia è la stessa, la grafica è diversa
    Non sono così sciocco da prendere come riferimento lavori di chi ha interesse a promuovere il proprio prodotto ed infatti quelli da te elencati al punto 2 manco li conosco e, anche conoscendoli, non li avrei considerati.

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    • infatti io mi riferivo SOLO alla tua affermazione che il costo/kW di metano e pellet si equivalgono

      se consideriamo l'indice EROEI è un'altra solfa, per il metano naturalmente ci sarebbe anche da conteggiare il costo allacciamento ed eventuali distanze, che non tutti ce l'hanno davanti casa e/o non tutti i comuni italiani sono metanizzati
      OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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      • infatti io dicevo che certi costi vanno valutati caso per caso
        Io il metano non ce l'ho né potrei averlo e vado a gpl per cui la scelta mi è facile ed è facile per tutti coloro i quali non ne hanno la disponibilità o dovrebbero sostenere costi elevati di allacciamento
        Altre situazioni richiedono valutazioni più accurate

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        • Caldaie a gassificazione

          Mi sembra molto interessate trovare una caldaia a gassificazione, potete darmi delle notizie aggiuntive ?
          rimango in attesa grazie.

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          • sergio, notizie aggiuntive in che senso??
            riscaldamento a biomassa e PDC
            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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            • Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
              se la canna è da 180 alta 10 mt, in linea di massima non ci dovrebbero essere problemi

              Suggerimenti sulle modalità di realizzazione ed in particolare sul fatto che verrà realizzato in due tempi (vedi mio precedente)?

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              • Salve a tutti, mi son iscritto da poco e Prima di postare ho letto tutto quello che son riuscito a trovare in merito all'argomento, prima non ne sapevo nulla, ora ho le idee completamente confuse, quindi chiedo aiuto a qualche esperto. Dunque debbo scaldare una casa di circa 300 mq, piano terra circa 150 piano primo 120, manasarda circa 30 a Roma, zona E, casa di recente costruzione e coibentata doppi vetri impianto a ventilconvettori 12 da 2500kl più 4 scaldasaviette da bagno. attualmente spendo circa 3500 euro di metano l'anno e dai miei calcoli con una 34 kw con Puffer da 1500/2000 valvola antocondensa sarei a posto e non spenderei oltre i 1500 euro/ anno tra legna e pellets. La vorrei mista legna pellet per avere la comodità di scegliere e non esser vincolato e subire eventuali rialzi momentanei del singolo combustibile, non mi interessa bruciare altro perchè nella mia zona è di difficile reperibilitá e poi sono in un comprensorio.Vorrei una caldaia affidabile, efficienza almeno 90% e con manutenzione ridotta, ovviamente in classe 3 per la detrazione del 55%. Ho dei preventivi di alcune Teutoniche ( ETA, Windagher, KWB, Fr?ling) dalle caratteristiche sembrano eccezionali e ne ho letto molto bene dapertutto, le acquisterei volentieri ma i prezzi sono fuori dalla mia portata, si parla di minimo 15k per arrivare anche oltre i 20k euro. Il roblema è che io non vorrei superare i 9k per l'impianto completo per riuscire da ammortizzarlo in 5/6 anni massimo.Ho qualche preventivo di italiane Tatano 2203E, Carinci Magnum, la nordica Extraflame TC 30. Ho letto ababstanza anche di Ecofaber, Pasqualicchio e d'Alessandro, ma sono tutte marine o comunque di concezione abbastanza datata anche se qualcuna ha iniziato ad introdurre la pulizia automatica del fascio tubiero ma nella combustione la situazione è più o meno simile.Su tutte le italiane ho sentito pareri discordanti su qualitá e resa, sopratutto non mi piace che siano delle marine a braciere anche se della Carinci non ho trovato info in dettaglio e non sono sicuro ho visto che ha il fascio tubiero verticale e non orizzontale, mi piacerebbe approfondire con qualcuno che le ha installate o le usa.Quindi avrei fatto un pensierino sulla Nordica che è a fiamma inversa ma non riesco a trovare informazioni in e opinioni in rete. Sopratutto non riesco a trovare nel lazio qualche termoidralico in gamba che le abbia installate e le conosca quindi le sappia tarare. La mia preoccupazione più grande e di dover star li poi a impazzire con i settaggi e magari consumare e spendere quasi come ora, vanificando lo sforzo fatto e sopportando i disagi in più di un simile impiantonrispetto al Metano.Chiedo aiuto agli esperti del forum o a qualcuo che ha avuto esperienze in merito a questo prodotto della Nordica.Grazie

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                • Ciao deep, troverai tante risposte sul 3d, ma sii pronto a rispondere a tante domande. Se hai gia verificato gli spazi disponibili a casa tua, complimenti per l'idea di "andare a legna". Attento a questo problema di spazi.
                  Il discorso è sempre il solito: le tedesche e le austriache godono , secondo me meritatamente, di gran fama e le nostre costano meno e forse rendono qualcosina in meno. Questione di budget personale. Considerando che un puffer da 2000 lt costa circa 2500 euro, penso che ce la farai con il tuo preventivo. Comprare italiano è sempre un buon proposito. Cerca un fornitore con un rappresentante vicino e controlla bene le referenze. Ciao

                  LaNordica-Extraflame | Page not founda nordica cita rappresentanti anche a Roma. OOps ho copiato male l'indirizzo. Cerca sotto "nordica caldaie a legna"

                  A proposito di caldaie marine, ovvero a fascio tubiero, quarda che le caldaie sono tutte fatte in questa maniera. A volte in orizzontale, a volte in verticale, a volte con doppio giro fumi, alcune con turbolatori e sistema automatico di pulizia degli stessi. Anche quelle a pellet.
                  Se vuoi utilizzare la caldaia a legna e pellet, è difficile avere una fiamma inversa.
                  Secondo me o l'una o l'altra, oppure una "onnivora.
                  Ultima modifica di Zanna91; 16-09-2012, 12:36. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente.
                  Je suis Charlie e amo mamma e papà.

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                  • Originariamente inviato da mgc Visualizza il messaggio
                    Ciao deep, troverai tante risposte sul 3d, ma sii pronto a rispondere a tante domande. Se hai gia verificato gli spazi disponibili a casa tua, complimenti per l'idea di "andare a legna". Attento a questo problema di spazi.Il discorso è sempre il solito: le tedesche e le austriache godono , secondo me meritatamente, di gran fama e le nostre costano meno e forse rendono qualcosina in meno.A proposito di caldaie marine, ovvero a fascio tubiero, quarda che le caldaie sono tutte fatte in questa maniera. A volte in orizzontale, a volte in verticale, a volte con doppio giro fumi, alcune con turbolatori e sistema automatico di pulizia degli stessi. Anche quelle a pellet.Se vuoi utilizzare la caldaia a legna e pellet, è difficile avere una fiamma inversa.Secondo me o l'una o l'altra, oppure una "onnivora.
                    Per gli soazi non ho probelmi il mio garage è oltre 80 mq la legna l'ho già scaricata ad agosto 6tonnellate in quanto ho installatoun camino ad aria al salone co cui aiuto la caldaia a gas nei momenti più freddi dell'anno. Stoccare altro 50 quintali di legna o 5 bancali di pellets non satebbe un problema.Sul fatto delle caladia italiane concordo, vorrei rimanere in italia ma leggo dei commenti degli utenti che mi spaventano non poco, soratutto sulla sicurez...caldaie che prendono fuoco,( ho letto di una Pasqualicchio in cui ha preso fuoco il pellet) o probelmi di consumi molto oltre il previsto( sopratutto per le onnivore) oppure problemi di tarature varie.Per quanto riguarda il sistema dei bruciatori, sia la Pasqualicchio legna Pellet che la Nordica hanno bruciatori separati, fiamma inversa e gassificazione per la legna e bruciato aspirato per il pellet, quindi non sono propriamente delle marine convenzionali. I turbolatori, gI automatismi e in generale l'elettronica non sono ai livelli delle Teutoniche ma io mi accontenterei di una onesta caldaio che sia sicura, certificata per le normative vigenti e magari prossime future e magari una resa media misto legno/ pellet superiore all' 80% con bruciatori separati ed ottimizzati, quindi forse un 10/15% in meno delle teutoniche ma con un costo umano ammortizzabile in 5/6 anni.Con questi parametri la scelta credo si riduca alla Nordica Extraflame, Pasqualicchio, forsevCarinci? Le altre italiane mi sembrano le classicjhe marine tradizionali a braciere eruttivo.Quindi quale scelgliere? Non possoo essere tutte perfettamente uguali, della Pasqualicchio on sono iuscito a trovare le rese dichiarate e nemmeno un commento da un possessore.per la extraflame Tc 30 ho letto di un utete Kerik, che l'ha installato ma non sono riuscito a trovare nessun commento sulla 'andamento della caldai post installazione.Chiedo quindi lumi e suggerimenti agli esperti, pro e contro di ognuna...GrazieQuindi

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                    • Non penso esista la soluzione ottimale, suggerita da un'altro. Ognuno ha le propie esperienze personali e normalmente difenda le propie scelte Sei tu che devi ragionare la tua scelta, basandoti anche sull'assistenza in loco e parlando con gli utilizzatori finali.
                      Gli incendi sulle caldaie a pellet possono accadere, dipende dal sistema di alimentazione, se questo lascia scie di prodotto che possano fungere da esca fino al serbatoio, oppure si forma un ponte termico tra braciere e serbatoio, il deposito pellet va a fuoco.
                      Per i consumi, è difficile rispondere. Dipende molto dal livello di isolamento della casa. Da una classe G a una classe A, è sorprendente come varino i consumi.
                      Serve molto l'esperienza e il comprendere il motivo per cui si intalla il puffer. Quanto tempo puoi dedicare alla stufa (alimentazione) e alla
                      pulizia. Non credere a chi dice che "una volta al mese è sufficiente".
                      Per le regolazioni dell'aria primaria e secondaria (tarature), o prendi una stufa con sonda Lambda oppure ti fai l'eperienza in due o tre
                      mesi.
                      Ho comprato la mia stufa a legna 7 anni fa e non mi posso lamentare. Quest'anno raddoppio il puffer, da 1500 a 3000 e sono sicuro che avrò dei miglioramenti.
                      Commenti pro o contro l'una o l'altra non posso farne, poichè non ne ho esperienza diretta. Spero che nel 3d possano darti un consiglio sulla marca.
                      Je suis Charlie e amo mamma e papà.

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                      • buongiorno sono un neofito del forum ma opero nel settore termotecnico da 30 anni, riguardo alla possibilità di trovare caldaie a fiamma rovescia a cippato ma sopratutto a Pellet , con passaggio automatico da legna a pellet ( quando la legna finisce) e viceversa (quando rimetti la legna) esiste e la produce la casa austriaca Solarfocus; date un occhiata alla TerminatorII.

                        Voglio anche dare un mio parere sulle differenza generiche tra caldaia austriache e italiane; quello che cambia tra Italia ed Austria sono le normative e i sistemi di incentivazione;


                        in Austria da 35 anni hanno una normativa fortemente restrittiva sulle emissioni inquinanti con il concetto che meno inquini più hai di incentivo; i controlli li fanno e lo spazzacamino è quasi un pubblico ufficiale.
                        in Italia, sulle normative caliamo un velo pietoso, per il resto ti basta avere un rendimento certificato (spesso autocerticìficato) superiore ad un minimo (spesso raggiungibile anche con il barbecue ) per prendere le detrazioni, che purtroppo non premiano i migliori.
                        • un altro aspetto che cambia tantissimo e la costruzione della caldaia come struttura;
                          In Italia le caldaie a legna sono a vaso aperto (quindi pressione 0 o poco più)
                          all'estero sono a vaso chiuso, quindi devono essere costruite per lavorare in pressione fino a 6 atmosfere.
                          Le differenza sono enormi e sostanziali; acciaio di diversa qualità, spessori superiori, saldature diverse oltre alla necessità di avere nel sito produttivo una zona di "prova di pressione" con aree di sicurezza a prova di scoppio, in pratica una superficie coperta doppia rispetto a chi non la deve fare.

                          Rendimenti e consumi; in Austria e Germania viene usata la sonda Lambda dal 1978 mentre in Italia ancora c'è qualcuno che sostiene che non serve; ed a che cosa serve? Ad avere rendimenti costanti ogni minuto dopo minuto di funzionamento superiori al 92-95% grazie alla continua gestione dell'aria primaria e secondaria che partecipano alla combustione del gas. Ad esempio se cambio tipo di legna la caldaia cambia i parametri di combustione e si regola in maniera da ritornare in pochi minuti ai rendimenti massimi ottenibili; e le differenze possono raggiungere i 15 punti di rendimento; senza sonda Lambda non si fa, ma se il tuo cliente non gli importa di questo non te la paga quindi è inutile che la proponi.

                        Differenza in pratica?
                        Caldaia di 15 anni a gassificazione senza puffer 40 kw su villetta 250 mq, sostituita con caldaia Solarfocus legna/pellet 22 kw con puffer 1500 litri consumi -35%
                        no catrame, pulizia settimanale, gestione dell'impianto con consistente miglioramento del comfort, 1-2 carica al giorno (2 cariche in giornate fredde 0°/-8°)
                        garanzia 10 anni


                        infine i costi; il solito impianto (quindi non solo la caldaia) con le medesime caratteristiche tecniche ha un costo che in 5-7 anni viene ammortizzato (senza parlare degli incentivi).


                        Certamente se uno non ha i soldi da spendere in più e vuole comunque fare un intervento di questo tipo fa bene a considerare un prodotto più economico, è onesto e sincero, ed il mercato lo mette in condizione di poter scegliere il prodotto con il prezzo su misura.
                        Rimane il fatto che le differenze ci sono e che non è giusto parificare aziende che negli ultimi 30 anni si sono confrontate in mercati difficili e fortemente competitivi sulla tecnologia, hanno avuto coraggio ed hanno speso soldi per competere ed investire con quelle che non lo hanno fatto.


                        Questa è la mia esperienza personale, e mi sento in dovere di esporla a chi ne può trarre benefici per la scelta.

                        Originariamente inviato da mgc Visualizza il messaggio
                        Ciao deep, troverai tante risposte sul 3d, ma sii pronto a rispondere a tante domande. Se hai gia verificato gli spazi disponibili a casa tua, complimenti per l'idea di "andare a legna". Attento a questo problema di spazi.
                        Il discorso è sempre il solito: le tedesche e le austriache godono , secondo me meritatamente, di gran fama e le nostre costano meno e forse rendono qualcosina in meno. Questione di budget personale. Considerando che un puffer da 2000 lt costa circa 2500 euro, penso che ce la farai con il tuo preventivo. Comprare italiano è sempre un buon proposito. Cerca un fornitore con un rappresentante vicino e controlla bene le referenze. Ciao

                        LaNordica-Extraflame | Page not founda nordica cita rappresentanti anche a Roma. OOps ho copiato male l'indirizzo. Cerca sotto "nordica caldaie a legna"

                        A proposito di caldaie marine, ovvero a fascio tubiero, quarda che le caldaie sono tutte fatte in questa maniera. A volte in orizzontale, a volte in verticale, a volte con doppio giro fumi, alcune con turbolatori e sistema automatico di pulizia degli stessi. Anche quelle a pellet.
                        Se vuoi utilizzare la caldaia a legna e pellet, è difficile avere una fiamma inversa.
                        Secondo me o l'una o l'altra, oppure una "onnivora.

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                        • uncino ?? birbante......
                          guarda che quello che tu hai scritto non vale solo per la "SOLARFOCUS", ce ne sono una miriade che fanno la stessa cosa......
                          riscaldamento a biomassa e PDC
                          Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                          • il riferimento alla solarfocus è per la caldaia a pellet a fiamma rovescia e al cambio automatico pellet-legna con sistema monofocolare; ma sottolineo la fiamma rovescia con il pellet ; questo lo fanno in pochi.
                            poi è scontato che tutte le aziende che vengono da mercati fortemente evoluti sono tecnicamente superiori a quelle che hanno come riferimento il mercato del bruciatutto/costopoco; non ho bisogno di essere birbante, sono un tecnico quindi mi esprimo in base a considerazioni tecniche (anche se di birbantate ne vedo scritte parecchie)

                            avanti gli altri!!!

                            a disposizione per qualsiasi chiarimento!!!

                            Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
                            ***

                            Note di Moderazione: Zanna91
                            Regola 3d): Citazioni integrali o comunque di evidente inutilità (specialmente tra messaggi consecutivi) non sono tollerate e comportano provvedimenti.

                            Ultima modifica di Zanna91; 23-09-2012, 21:59.

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                            • a titolo di curiosità, sai il costo di quella caldaia?

                              P.S.: ti sei dimenticato di dire che il pellet che si può usare per avere tali prestazioni
                              è solo di un tipo....

                              quindi, ottima caldaia, ma mi piacerebbe fare confronti economici oltre che teorici.
                              Ultima modifica di Dott Nord Est; 23-09-2012, 11:29.
                              riscaldamento a biomassa e PDC
                              Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                              • Che le caldaie prodotte in nord europa siano migliori lo sappiamo tutti. Del resto è logico che certe tecnologie si sviluppino dove gli inverni sono più lunghi e rigidi, e dove i redditi sono più alti (perchè poi bisogna permettersela la tecnologia). Per lo stesso motivo è ovvio che ci sia una normativa sulle emissioni più rigida, visto che nel nord europa l'inverno dura 8 mesi.
                                Trovo invece totalmente privo di significato paragonare una vecchia caldaia a legna montata e dimensionata male (senza puffer) con una nuova e installata come si deve. A mio avviso buona parte di quel 35% di risparmio, poteva facilmente essere raggiunto anche con caldaie meno sofisticate di quella Solarfocus, che, per la cronaca, costa 10mila euro.
                                Quot homines tot sententiae

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                                • Originariamente inviato da uncino Visualizza il messaggio
                                  sono un tecnico quindi mi esprimo in base a considerazioni tecniche (anche se di birbantate ne vedo scritte parecchie)
                                  confesso che mi fai quasi tenerezza se da tecnico pretendi di trovare porte spalancate qui, che anche se dichiarato forum tecnico quelli come te sembrano mal tollerati e la si si butta subito sul prezzo imbonitore dimenticando che:

                                  ALLEGATO 2 (art. 10, comma 1)
                                  Requisiti e specifiche tecniche degli impianti alimentati da fonti rinnovabili ai fini dell’accesso agli incentivi nazionali
                                  1. Per gli impianti che utilizzano biomasse ovvero bioliquidi per la produzione di energia termica ai fini dell’accesso agli incentivi statali, a decorrere da un anno dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo, sono richiesti i seguenti requisiti:
                                  a) efficienza di conversione non inferiore all’85%;
                                  b) rispetto dei criteri e dei requisiti tecnici stabiliti dal provvedimento di cui all’articolo 290, comma 4, del decreto legislativo n. 152 del 2006.
                                  2. Per le biomasse utilizzate in forma di pellet o cippato ai fini dell’accesso agli incentivi statali, a decorrere da un anno dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo, è richiesta la conformità alle classi di qualità A1 e A2 indicate nelle norme UNI EN 14961-2 per il pellet e UNI EN 14961- 4 per il cippato.

                                  quindi chi non ha pretese di sgravi fiscali si può ancora tirare in casa un vecchio pentolone, almeno fino a che non cominceranno anche i distinguo sui limiti emissivi e l'obbligo delle Classi 4 e 5 e non più solo la blanda Classe 3 asseverata in EN 303-5

                                  Conto energia per le Biomasse D.Lgs 28/2011 - Blog di newsystem-online
                                  OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

                                  Commenta


                                  • biomassoso, belle parole, ma prova a chiedere agli italiani perchè passano alla biomassa......
                                    per spendere 10.000 euro di un' OTTIMO prodotto che però fà lo stesso lavoro di un prodotto che costa meno della metà?
                                    poi come sempre, libertà di pensiero e di scelta, ma permetti che non tutti la pensano come te.... (che a dire il vero predichi come sempre bene e poi in casa hai uno di quei prodotti che tu definisci "catorci".... mah, mistero...)

                                    e forse, dico forse.... un utente che si definisce tecnico "senza interessi" parlando bene in esclusiva solo di una MARCA specifica, di tecnico mi sà che ha poco..... (dubitare è male, ma nel 99.99% dei casi si indovina....)
                                    Ultima modifica di Dott Nord Est; 23-09-2012, 16:49.
                                    riscaldamento a biomassa e PDC
                                    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                    • E' vero che la parte economica da delle belle motivazioni, assieme a cercare di essere più rispettosi per l'ambiente, il che aiuta.
                                      Ho visto le caldaie germaniche in funzione e devo ammettere che mi hanno impressionato, sopratutto nei dettagli e nella cura che pongono nel renderle sempre più simili ad una a gas,nella manutenzione e anche nella tecnologia del recupero del calore.
                                      7 anni fa mi sono reso conto che spendevo 6000 euro/anno con il metano e che non potevo più tenere in casa una caldaia da 70 kWh, pena la non certificazione annuale. Ho acquistato una fiamma inversa italiana e ora spendo 2400 euro per anno di legna. L'ammortamento è venuto bene ed ora mi attira molto l'idea di provarne una tedesca o austriaca. Quest'anno ho raddoppiato il puffer e sto esaminando le diverse marche d'oltralpe per l'anno prossimo.

                                      Ho letto uncino e mi ha fatto conoscere una marca di cui avevo poche informazioni. L'dea di fiamma inversa a legna/pellet con commutazione è interessante. Gli anni passano e la movimentazione legna è un lavoro che, alcune volte, si vorrebbe limitare.
                                      Di quest'ultima marca, però, mi sembra che non esistano rivenditori o installatori nella zona Milano-sud. Almeno non è menzionato nel loro sito.
                                      Je suis Charlie e amo mamma e papà.

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                                      • Ciao, dati i tuoi consumi ammortizzi velocemente prenditi una eta, froling ecc ecc, vedrai che con le rese che hanno movimenti molta legna in meno e in pratica togli solo un pò di cenere e non hai da fare null'altro, io ho una eta legna-pellet è sono soddisfattissimo.

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                                        • Froeling, Okofen, Wiesman, Solarfocus, Kob, Solarbayer, Nordica, Eta.......
                                          Tutte ottime, a questo punto devo andare a vedere i dettagli, il servizio, il rappresentante e le referenze locali.
                                          Alcune hanno presenza essenzialmente nel Nord-Est per questioni di lingua e mentalità.
                                          Dai depliant non si capisce tutto.
                                          Je suis Charlie e amo mamma e papà.

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                                          • Contattali e pretendi che ti portino da un loro cliente che ti faccia vedere la caldaia in funzione, io medesimo ho fatto da cavia parecchie volte, ai novelli conduttori ho fatto caricare la caldaia, accendere, vedere dal camino niente fumo, nessun rumore ecc. ecc. è il modo più immediato per iniziare a capire il perchè queste caldaie costano di più.
                                            Froeling e Eta sono quasi identiche salvo che per alcune finezze in cui Eta mi pare migliore posizione lambda e rilevamento temperatura fumi e conformazione del bruciatore o camera di fuoco.
                                            Okofen non la conosco, wiesman commercializza qualcosa si qualcun altro, kob nel 2009 quando ho fatto delle ricerche non aveva un gran prodotto sui 35kw meglio sulle + grandi le altre non le ho valutate ma non mi sembrano nella stessa classe di quelle sopra.

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                                            • Grazie per le tue esperienze personali.Con Eta si può caricare la legna ed ha un terzo "cassetto" in cui preparare il materiale d'accensione. Mi sembra intelligente.
                                              Kob scalda l'acqua in controflusso,che è un vantaggio, però lo paga con ventilatore più grande e niente tiraggio naturale.
                                              Altre hanno l'accensione utomatica.
                                              Mi scriverò le mie esigenze per vedere chi si avvicina maggiormene
                                              Je suis Charlie e amo mamma e papà.

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                                              • Anche la Froling ha la terza portina di accensione, l'anima in metallo della caldaia direi identica alla Eta non ho ancora capito chi produce e chi commercializza comunque ti dico che dopo 3 inverni di utilizzo a me l'accensione automatica in una caldaia a legna non serve, nella mia apri il portello principale e parte il ventilatore modulante che eventualmente risucchia i fumi verso lo scarico, apri la porta di carico accatasti la legna all'interno lasciando un piccolo tunnel sul fondo utilizzando 2 legni spaccati a triangolo e uno a mezzo cerchio, poi apri la portina di accensione ci accartocci 2 pezzi di giornale e magari un pezzo di cartone, accendi la carta, accosti la portina e aspetti 2-3 miunti che la temperatura fumi passa i 100° chiudi e te ne vai totale operazione 5-7 minuti in base alla bravura e alla quantità di legno che ci devi mettere, l'accende anche mia moglie che non è delle + intraprendenti ....in questo settore.
                                                Tolgo la cenere in base all'essenza bruciata ogni 3-7 gg apri il portello sotto trovi cenere leggerissima la tiri fuori con la sua pala modello croupier nell'apposita vaschetta a corredo e in 1-2 minuti hai fatto.
                                                Scaldo in zona climatica E casa in classe C+ quasi B di circa 200 mq con 70-75 ql di legna e 6-8 ql di pellet.

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                                                • Grazie per le informazioni. La procedura di accensione è quella che uso io con la mia, eccetto che non ho la terza porta.
                                                  Per favore spiegati meglio sui triangoli e mezzi cerchi, sai sono un poco rinco....
                                                  A roposito di ventilatore: lo pulisci mai? e quanto tempo richiede lo smontaggio. Il mio lo smonto quando rimuovo la cenere(2 gg) e richiede 15 minuti.
                                                  Per problemi di stufa e comodità uso tronchetti da 46 cm, andrebbero bene anche nella tua?
                                                  Scusa le domande e grazie
                                                  Je suis Charlie e amo mamma e papà.

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                                                  • All'interno del vano di carico legna in basso ci sono 2 piastre contrapposte a filo del "pavimento" dello stesso che formano in pratica 3 fori longitudinali al vano carico dove passa la fiamma che si inverte e il tunnel nella catasta di legna serve a non diciamo impropriamente "tapparli" quindi puoi fare come vuoi ma è + semplice a lato dei fori contrapporre dei pezzi di legna per lungo di 50-55 cm con sezione triangolare o quadrata, ci metti per cappello un pezzo sempre lungo come gli altri ma di forma in sezione mezzo cerchio oppure un triangolo più allungato, basta che serva da cielo ai due laterali e sorreggerà la legna che accatasterai sopra.
                                                    Quello che è importante capire è; queste caldaie con la camera ceramica raggiungono temperature tali attorno ai 1000° e bruciano tutto, lasciano solo una cenere quasi impalpabile, questo per risponderti alla domanda sul ventilatore, nei condotti orizzontali sotto la camere calda che portano ai turbolatori si deposita uno strato di cenere leggerissima che appunto si rimuove ogni tot invece nei turbolatori verticali e nel ventilatore che si trova in alto vicino allo scarico non arriva quasi nulla di cenere io in 3 anni l'ho smontato una sola volta in 3 minuti c'è un cablaggio rapido togli 3 viti a galletto ed è tolto ma è praticamente nuovo ha un motore particolare molto piccolo che consuma al massimo dei 2700 g.min 76W.(c'è uno sportello superiore apribile da dove vengono montati i turbolatori da cui è possibile vedere il ventilatore non è neppure necessario smontarlo per controllarlo)
                                                    In pratica di croste nere ne hai solo nel vano carica legna in alto dietro a dei pannelli in inox che si possono togliere, una volta a stagione prima di iniziare l'inverno, togli i pannelli e gratti via un pò di crosticine giusto per fare qualcosa 1/2 ora al max, togli la lambda che è trattenuta da una vite tubolare gli dai una soffiatina e vai per una anno se a posto.
                                                    Se guardi nei miei post vecchi penso che ci siano anche delle foto se ti interessa mandami la mail che ti invio le istruzioni della mia è tutto spiegato con immagini ecc.
                                                    Nella mia va meglio legna sui 50-52 cm.(il vano e 56cm.forse largo sui 40 circa dovrei misurare) oppure anche più corta và accatastata in un altro modo all'interno del vano apposito ed è più laborioso io ho già bruciato ogni sorta di misura sistemando bene i pezzi rimane solo una questione di velocità.
                                                    Ultima modifica di leone sandri; 26-09-2012, 17:47.

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                                                    • Ti ringrazio ancora per la tua gentilezza. Quando sarà il momento di vedere le macchine in funzione ti chiederò la disponibilità per una visita. I miei nonni erano della provincia granda e la tomba di famiglia la visito ogni tanto. Anche se la mia schiena , per il momento. mi impedisce di muovermi in macchina.
                                                      Il problema della lunghezza della legna dipende dalla caldaia e dal fato che ho più di 700 qli stockati, per garantire i due anni di deumidificazione.
                                                      Ti invio , per posta privata, la mia mail.
                                                      Grazie ancora
                                                      Je suis Charlie e amo mamma e papà.

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                                                      • ecofaber

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                                                        mi sento tirato in causa visto che si parla di ecofaber...... ragionamento da contadino..... diciamo che la legna mi costa 10 euro al qli...... una comune mortale ne consuma 100 qli in un inverno (poi dipende dalle case che avete voi!!) mettiamo che la differenza di resa sia minore del 20% (se le nostrane dichiarano l'80% di resa le austriache superano il 100%??) comunque... facciamo 10% di differenza ... cosa sono 100euro all'anno??? e quanto costano di differenza i "pentoloni"??? poi ci puo stare che la legna costa di più o di meno , dipende dai "padroni" .... ma credo che a grandi linee il rapporto sia questo...... se poi la mia mi fa il mantenimento a pellet, noccioli di pesca, tanto di guadagnato!!
                                                        ciao giuggiolo,
                                                        ti vorrei chiedere questo:
                                                        abito in campagna , casa mq 150+ 50 taverna , oggi vado a gpl( che vorrei mantenere per acs e emergenza) e solare per la sola acs.... vorrei installare una alpina della ecofaber..però ho dei dubbi: considerando che dalle 8 alle 18 non sarei in casa, abbinando un puffer come pensi si ppotrebbe gestire...quando sono in casa ovvero la sera e il week end andrei a legna...altrimenti pellets.....ma per riscladare un puffer da 1000 lt quanto ci mette..e poi la carica quanto potrebbe durare(impianto piuttosto nuovo ben coimbentato)....scusa la raffica di dimande ma sono molto indeciso....anche rispetto ad una fiamma inversa. grazie ancora( a scusa ma una carica di legna in una alpina quanto può durare ad occhio e croce)?

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                                                        • Originariamente inviato da roberto ottaviani Visualizza il messaggio
                                                          ma per riscladare un puffer da 1000 lt quanto ci mette..
                                                          ecco l'errore che fa la maggior parte delle persone: nel puffer CI VA' SOLO IL SURPLUS DI CALORE PRODOTTO (per poi essere recuperato quando serve), quindi non importa quando ci mette a scaldarlo.
                                                          riscaldamento a biomassa e PDC
                                                          Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                          • grazie dott nord est...mi manderesti per cortesia uno schema di come si collega la meglio una caldaia al puffer e impianto...senza acs...solare... il sistema più semplice ed economico...ti ringrazio

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                                                            • io di solito uso una tipologia di puffer che ha un sistema interno per dare appunto la precedenza al riscaldamento e scaricare nel puffer il surplus.
                                                              quindi lo schema dipende da che puffer usi
                                                              riscaldamento a biomassa e PDC
                                                              Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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