In altri post si è parlato di questo argomento ma senza, alla fine, raggiungere un accordo tra tutti. Ripropongo qui la questione aprendo un apposito post.<br><br>Dove è meglio installare questi due disopositivi e perchè?<br><br>- Su molti testi si legge inverter vicino al generatore.<br>- La delibera AEEG 88/07 dice contatore vicino all'inverter (Questo il testo competo: "Il posizionamento delle apparecchiature di misura è concordato con il produttore sulla base di scelte razionali, volte a ottimizzare l’entità ed il costo degli interventi necessari e nel rispetto dei seguenti requisiti minimi:<br>a) nel caso di impianti:<br>i. fotovoltaici, il più vicino possibile agli apparati di conversione della<br>potenza da continua ad alternata (uno o più inverter); ..."<br><br>Da ciò, essendo qelli della delibera requisiti minimi, deduco che il contatore di produzione vada in ogni caso messo vicino all'inverter (il più possibile vicino come si interpreta? In termini di fattibilità penso, pratici...) pena la non regolarità dell'impianto? Cioè magari viene connesso lo stesso, ricevo le triffe, ma poi ad un eventuale controllo del GSE nel corso dei vent'anni potrebbero esserci problemi?<br><br>Faccio questa domanda perchè nel mio caso hanno messo l'inverter vicino al generatore, nel sottotetto (che preciso non ha problemi di alte temperature), con lo scopo di avere meno perdite in CC e fare la calata al locale contatori, in garage al piano terra di una casa di due piani, in CA, (circa 30 metri - l'elettricista non gradiva la calata in continua, perchè?) ed ora Enel metterà il contatore di produzione, insieme all'altro, in garage lontano dall'inveter (ha già fatto il sopralluogo).<br>Insomma si hanno due possibili situazioni che non si riesce a capire quale delle due sia la migliore.<br>L'energia incentivata è quella che misura il contatore quindi meno ne perdo meglio è e perciò mi viene da dire di metterlo vicino all'inverter, ma se il generatore è distante due o più piani dal contatore, come penso accada nella maggior parte dei casi, per rispettare ciò devo mettere l'inverter giù, diciamo in garage, e quindi scendere con i cavi in cc... che dite ne parliamo un po'? Io farei così, anche perchè le perdite lato cc, come si diceva in un altro post, essendo a tensioni elevate 500 V o più, contano meno', è giusto? (scusate se sono stato un po' prolisso...)<br>Grazie in anticipo delle risposte.<br>
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Posizionamento inverter e contatore energia prodotta
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Il contatore installato dal Gestore di Rete (enel,acea,aem..) credo serve solo a contabilizzare l'energia "immessa" in rete quindi è "obbligatorio" che lo installino nella "loro proprietà" ossià al confine con il punto di consegna!<br>Il contatore di produzione è una altra cosa, va installato a valle degli inverter ed è quello che contabillizza l'energia prodotta che comunichi mensilmente al GSE...il quale si avvale dei dati del gestore di rete per eventuali controlli!!<br>Infatti la DK5940 ti prescrive di utilizzare una linea antifrode che va dal quadro-parallelo-inverter fino al punto di consegna, mentre l'UTF ti chiede di installare un contatore da piombare!!<br><br>Infine dovremmo metterci in testa che L'ENEL NON è UN ENTE STATALE...NON è IL GSE...
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Il contatore va messo vicino all'inverter per ridurre le perdite di energia dovute all'effetto Joule. Se la calata dal Campo Fotovoltaico è a 500 V su cavi dimensionati generosamente, è preferibile rispetto alla calata dall'inverter che è necessariamente a 230 V (per gli impianti fino a 6kW). Poi tutto si può fare, secondo me è preferibile avere l'inverter in un locale fresco e di frequente passaggio, però si tratta di punti percentuali, non di inefficienze sostanziali, e quindi ci si regola caso per caso.
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<br>Ciao a tutti,<br> ecco i miei dati.<br>Impianto personale: contatore di produzione a lato del quadro di controllo FV , a fianco dell'inverter .<br>Distanza dal generatore 3 m. Punto di consegna, con contatore bidirezionale 30 m dopo sempre all'interno della mia proprietà, dove erano situati i vecchi contatori. Non sono stato obbligato a spostarlo sul confine.<br>Utenza Municipio: contatore di produzione in stanzetta dedicata, a fianco degli inverter. Distanza dal generatore circa 10 m. Punto di consegna con contatore bidirezionale, nicchia sul muro di cinta circa 150 m distante.<br>Utenza Scuola Elementare : contatore di produzione in armadietto al fianco di quadro di controllo ed inverter. distanza dal generatore circa 20 m. Punto di consegna, nicchia sul muro di cinta circa 100 m distante.<br>Utenza Refetorio-palestra : contatore produzione in armadietto al fianco di quadro di controllo ed inverter. Distanza dal generatore circa 20 m. Punto di consegna, nicchia sul muro di cinta circa 300 m. distante.<br>Utenza Scuola Media: contatore produzione in stanza dedicata dopo quadro di controllo FV, Inverter sul tetto a fianco generatore, distanza circa 30 m . Punto di consegna con contatore bidirezionale, nicchia sul muro di cinta circa 200 m distante.<br>Tutti gli allacci, anche se su distibutori diversi (ASMEA ed ENEL) sono stati fatti dalla stessa squadra di tecnici ENEL distribuzione con competenza e professionalità, compreso l'assistenza alla compilazione di tutti i moduli necessari.<br>Osvaldo
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Il contatore di produzione è una altra cosa, va installato a valle degli inverter ed è quello che contabillizza l'energia prodotta che comunichi mensilmente al GSE..</div></div><br>Ok però è Enel che lo installa e non credo me lo metta nel sottotetto vicino all'inverter (per motivi adi accessibilità, quindi devo accettarlo a piano terra vicino all'altro.... comunque ho capito: se dovessi rifare la cosa sarebbe preferibile fare la calata in cc e mettere l'inverter a piano terra (al fresco, facilmente accessibile e vicino, a questo punto, al contatore)...
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Dipende dalla sezione dei cavi, tensioni e correnti usate ma di solito si cerca minimizzare i tratti in CC sopratutto se l'uscita CA è trifase.<br><br>Il dimensionamento del tratto in CA deve essere fatto in base ai valori consigliati dai datasheets dell'inverter, di solito si contengono le perdite <1% e la resistenza di rete di pochi ohm per aumentare la potenza di uscita.<br><br>Il contatore di produzione viene messo il più vicino possibile all'inverter ma in luoghi facilmente accessibili e in sicurezza per l'ENEL.<br>Per il contatore di scambio l'ENEL e l'utente dovrebbero trovare un posto che vada bene ad entrambi (minimizzando le perdite).<br><br>Ciao,<br>Eubrun
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (eubrun @ 6/9/2007, 01:26)</div><div id="quote" align="left">Dipende dalla sezione dei cavi, tensioni e correnti usate ma di solito si cerca minimizzare i tratti in CC sopratutto se l'uscita CA è trifase.<br><br>Il dimensionamento del tratto in CA deve essere fatto in base ai valori consigliati dai datasheets dell'inverter, di solito si contengono le perdite <1% e la resistenza di rete di pochi ohm per aumentare la potenza di uscita.<br><br>Il contatore di produzione viene messo il più vicino possibile all'inverter ma in luoghi facilmente accessibili e in sicurezza per l'ENEL.<br>Per il contatore di scambio l'ENEL e l'utente dovrebbero trovare un posto che vada bene ad entrambi (minimizzando le perdite).<br><br>Ciao,<br>Eubrun</div></div><br>Scusate la domanda: ma non è più conveniente trasportare l'energia a tensione più alta e correnti minori che l'inverso? Perchè allora minimizzare i tratti in c.c.?<br>Oltre a contenere le sezioni dei conduttori avremo minori cadute, visto le correnti più basse, o sbaglio?<br>Quindi se posiziono il campo FV , come a me successo sul tetto , distante 30ml dal punto di consegna, e porto la c.c. fino a detto punto, poi metto inverter e protezioni, mi sembra più corretto, dal punto di vista rendimento e perdite. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/a69d907079c473af9b25c63370bbb573.gif" alt=":unsure:">
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In realtà bisogna fare una valutazione caso per caso.<br>Per esempio sul mio impianto la tensione in c.c. varia da 270V a 350V, con corrente c.c. e c.a. non molto diverse (a parte i picchi).<br>Comunque si in generale se c'è molta differenza tra le coppie di tensione/corrente dovrebbe essere preferibile un tratto + lungo in c.c. ma solo se si realizza il parallelo stringhe vicino al generatore e poi scendi con solo due cavi, altrimenti ti ritrovi con 2xN. stringhe e allora le perdite.... per non parlare del costo del cavo solare.<br><br>Ciao<br>Eubrun
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Sono d'accordo; io non metto più gli inverter nel sottotetto per i seguenti motivi:<br>1) E' opportuno che l'utente possa controllare con facilità il funzionamento corretto dell'inverter e leggere i messaggi del display<br>2) poichè la tensione in CC è più alta è efficiente trasportarla a distanza in CC (i costruttori di inverter interpellati mi hanno detto che sino a 100 metri non ci sono problemi. Ovviamente il quadretto di protezione e parallelo stringhe lo metto nel sottotetto.<br>3) solo in questo modo è possibile porre il contatore di misura a lato inverter i quindi evitare anche il MALEDETTO "cavo schermato"<br>4) posso mettere l'inverter in un abiente fresco e ventilato<br><br>In conclusione: mettere l'inverter nel sottotetto come facevo(chissà perchè) all'inizio non porta nessin vantaggio.<br><br>GIULIANO
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....ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza..... A. Einstein.
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<b>Ovviamente il quadretto di protezione e parallelo stringhe lo metto nel sottotetto</b>.<br>Domanda: se hai due o tre stringhe, che fai nel quadretto sottotetto le metti tutte assieme in parallelo?<br>Se l'inverter a due o tre ingressi c.c. non è meglio bilanciato entrare con ogni singola stringa in ogni singolo ingresso?'<br>E se fai (a mio avviso più correttamente nell'ultimo esempio) in questo modo porti sei cavi (tre + e tre- )per diversi metri fino all'inverter?? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/04b02dbad0c96df8815a40ae912d9d6f.gif" alt=":woot:">
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Il posizionamento dei contatori lo stabilisce il tecnico del gestore della rete (Enel, AEM, ecc), in accordo con l'istallatore, sulla base dei requisiti minimi di accessibilità. Pertanto non conviene MAI fare i conti senza l'oste; si fa la richiesta e si aspetta.<br><br>Visto che contempliamo in questo post il contratto di scambio fino a 20kWpp, la condizione ottimale vorrebbe tutte le parti circuitale raccolte in unico punto, ovvero, contatore dell'energia prodotta (M2), contatore di consegna bidirezionale (M1), inverter, pannelli, carichi domestiti, tutti raccolti, magari pure vicino alla cabina di trasformazione della rete pubblica, anch'essa vicina.<br><br>Ma qualche dispetto ci vuole e, magari, i panneli non sono vicino all'abitazione. Bisogna allora fare qualche calcolo, altrimenti, quelli come me, a cosa servirebbero ?<br><br>Comunque, non dilunghiamoci in cadute di tensione, perdite di potenze, selezione delle protezioni, bensì è bene soffermarci nella lunghezza del collegamento tra inverter e contatore di consegna M1 (in mezzo c'è pure l'altro contatore M2), perchè è l'aspetto più significativo.<br><br>Infatti, l'inverter, in fase con la tensione di linea, deve raggiungere tale valore per poter erogare e questo è scontato. Pure scontato è che in presenza di caduta di tensione sul collegamento in questione (inverter-M1), si somma vettorialmente la caduta di tensione alla tensione nominale di consegna, che può variare (quest'ultima) del +-20% sul valore di 220V, con valore massimo teorico di 264V. Fortunatamente non raggiunge mai i 240V.<br><br>Detto questo, facendo un conto della serva, ipotizzando assenza di sfasamento, ipotizzando una tensione massima dell'inverter di 230+15% = 265V, la caduta di tensione massima del collegamento deve essere inferiore a 265-240 = 25Volt. Vorrei ricordare qui la formula per il calcolo semplificato, ma contiene radici, elevazioni a potenza e sfasamenti. Quelli che non lo sanno la chiedano a quelli che la sanno e si fa prima.<br><br>Insomma, alla fine del salmo, se la caduta di tensione è troppo alta, interviene il blocco dell'inverter. Allora, nell'impossibilità di ridurre la distanza, bisogna aumentare la sezione del cavo di collegamento. E non è gratis.<br>
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (ciosforo @ 27/9/2007, 10:17)</div><div id="quote" align="left"><b>Ovviamente il quadretto di protezione e parallelo stringhe lo metto nel sottotetto</b>.<br>Domanda: se hai due o tre stringhe, che fai nel quadretto sottotetto le metti tutte assieme in parallelo?<br>Se l'inverter a due o tre ingressi c.c. non è meglio bilanciato entrare con ogni singola stringa in ogni singolo ingresso?'<br>E se fai (a mio avviso più correttamente nell'ultimo esempio) in questo modo porti sei cavi (tre + e tre- )per diversi metri fino all'inverter?? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/0e80f56a001f0c032d091a77806d4036.gif" alt=":woot:"></div></div><br>Ovviamente utilizzo tutti gli ingressi dell'inverter; ma ciò non mi pare cambi moltissimo la sezione complessiva del rame necessaria,(la potenza da trasportare è costante) Certamente spendo qualche cosa di più nel rame<br><br>PS: In un impianto non mio da 20 kW con inverter nel sottotetto l'utente (una Parrocchia) si è accorta che l'impianto era fuori servizio a distanza di alcuni mesi quando sono andati per un controllo manutentivo. Sicuramente la perdita di energia in quel caso è stata di molto superiore all'eventuale maggior costo dei cavi !!<br><br>PS: Mi correggo : spendo qualcosa di più nei cavi.GIULIANO
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....ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza..... A. Einstein.
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">dove è meglio installare ... l'inverter</div></div><br>opinione assolutamente personale: FUORI DAI CO****NI<br><br>ho provato a misurare il campo elettromagnetico (misuratore artigianale nuova elettronica) generato del mio sunny boy 2500<br>risultato:<br>a 1 m. circa 1 microtesla - ancora apprezzabile a 3-4 metri di distanza<br>a breve lo sposto dalla soffitta (adiacente alla mansarda abitata) allo scantinato<br>saluti - F.<br>n.b.: ****=ndomi<br>... mai stato un grande ... mai finito di crescere.
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (telamonio @ 28/9/2007, 19:09)</div><div id="quote" align="left">ho provato a misurare il campo elettromagnetico (misuratore artigianale nuova elettronica) generato del mio sunny boy 2500<br>risultato:<br>a 1 m. circa 1 microtesla - ancora apprezzabile a 3-4 metri di distanza<br>a breve lo sposto dalla soffitta (adiacente alla mansarda abitata) allo scantinato<br>saluti - F.</div></div><br>Per curiosità: hai provato a fare delle misure comparative (con lo stesso strumento) con altri elettrodomestici come TV, radiosveglie, asciugacapelli, forni a microonde, ecc..... e ancora: sotto una linea ad alta tensione per strada, vicino ad una cabina di trasfomazione da media a bassa tensione, ecc...<br><br>Qualcuno conosce il limite di legge per il valore di campo elettromagnetico?<br><br>saluti<br>carest<br>
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Scuate l'off-topic.... telamonio poteresti gentilmente postare qualche valore da te rilevato......per i limiti di legge del campo elettromagnetico ho sentito vari pareri e valori ...per completezza quello che ho trovato in wiky dice così...<br><br>Varie leggi specificano i limiti per i campi elettromagnetici, vedi per esempio: [1].<br>La legge quadro 36/01 [2] prevede per le intensità dei campi (1) un limite di esposizione; (2) un valore di attenzione; (3) un obbiettivo di qualità. Il limite di esposizione è il valore che non deve mai essere superato per le persone non professionalmente esposte (quindi il pubblico). Il valore di attenzione si applica, in pratica, agli ambienti residenziali e lavorativi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere, e loro pertinenze esterne, che siano fruibili come ambienti abitativi quali balconi, terrazzi e cortili esclusi i lastrici solari. Sono quindi escluse, ad esempio, strade e piazze, per le quali si applica il limite di esposizione. L'obbiettivo di qualità è un valore che dovrebbe essere raggiunto nel caso di nuove costruzioni.<br>Per i campi ad alta frequenza (da 0,1 MHz a 300 GHz) il limite di esposizione previsto dal DPCM 199/2003 è compreso fra 20 V/m e 60 V/m a seconda della frequenza. Il valore di attenzione e l'obbiettivo di qualità sono invece di soli 6 V/m, valori molto più bassi di quelli previsti in altre nazioni. Trattandosi di campi ad alta frequenza non è necessario specificare a parte il valore del campo magnetico, essendo questo semplicemente proporzionale a quello elettrico. Da notare che questi valori si applicano alle stazioni radio base e non ai dispositivi mobili come i cellulari, per i quali non esiste una normativa. A titolo di esempio, un cellulare con una potenza tipica di 1 W crea un campo di circa 6 V/m a un metro di distanza e di 60 V/m a 10 cm.<br>Per la tabella con i valori si veda [3]<br>Esistono sia limiti da misurare sul singolo impianto sia limiti puntuali che riguardano il campo totale, generato da più impianti. Tuttavia, non sono previste sanzioni per gli impianti che superano i limiti di legge, ma che contribuiscono a generare una somma di campi magnetici superiori al limite per un'area abitata. L'adeguamento degli impianti è imposto da provincie e regioni ed è a carico del titolare dell'impianto.<br>Per i campi a frequenza industriale (50 Hz) ossia quelli generati dalle linee elettriche e cabine di trasformazione, il DPCM 8 luglio 2003 n° 200 prevede un limite di esposizione di 100μT per l'induzione magnetica e 5000 V/m per il campo elettrico; lo stesso DPCM fissa un valore di attenzione per l'induzione magnetica a 10μT e per l'obbiettivo di qualità a 3μT. Questi limiti vanno applicati, come per le alte frequenze, a tutti i luoghi ad alta frequentazione e dove si prevede una permanenza non inferiore alle quattro ore giornaliere ma, rispettivamente, per le condizioni preesistenti alla data di emanazione del DPCM e, relativamente all'obbiettivo di qualità, ai nuovi progetti successivi a tale data.<br><br><br><br><br>....ma credo che come dannosita' generale il nostro amico telefonino li batta tutti....ciao<br>Stefano<br><br><span class="edit">Edited by Stefano78 - 29/9/2007, 14:58</span><br><br><center><div class="fancyborder" style="margin:4px;padding:4px;width:50%" align="left"><img align="left" style="margin: 10px 8px 10px 2px" src="http://img.forumfree.net/html/mime_types/pdf.gif" alt=""><a href="http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?act=Attach&type=post&id=85976880">Downloa d attachment</a><br>valori.pdf ( Number of downloads: 24 )</div></center><br>
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Per curiosità: hai provato a fare delle misure comparative (con lo stesso strumento) con altri elettrodomestici ..... e ancora: sotto una linea ad alta tensione per strada, vicino ad una cabina di trasfomazione da media a bassa tensione, ecc...<br>Qualcuno conosce il limite di legge per il valore di campo elettromagnetico?</div></div><br>forse è una mia fobia (sono di quelli che hanno eliminato la radiosveglia sul comodino...)<br>nessun elettrodomestico di casa ha una tale emissione<br>i peggiori sono il forno a microonde ed i televisori (o monitor pc) con tubo catodico, ma generalmente (variano molto da tipo a tipo) hanno emissioni molto inferiori (i monitor sono schermati sul davanti ma emettono molto ai lati)<br>il limite di attenzione è 10 microtesla, ma mi sembra differente da una nazione all'altra<br>nelle linee alta tensione (anche qui varia da caso a caso) si misurano 5-10 microtesla sotto i cavi<br>considera che l'intensità dell'emissione varia in maniera inversamente proporzionale al quadrato della distanza<br>cmq avere l'inverter in soffitta (a meno di 2 m dal letto) equivale ad una linea alta tensione a poche decine di metri da casa ....<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">....ma credo che come dannosita' generale il nostro amico telefonino li batta tutti....</div></div><br>si ma con una esposizione di pochi minuti al giorno (almeno per i più)<br>non ci avevo pensato, ora provo a misurare con l'apposito apparecchio di nuova elettronica (diverso da quello per la bassa frequenza) l'emissione in alta frequenza, anche se penso di ottenere un risultato nullo<br>per notizia: le antenne per la telefonica cellulare emetto pochi V/m (ad una decina di metri < 1 V/m) - antenne e ripetitori di radio private, radioamatori (contro cui nessuno protesta), molto di più<br>saluti. F.... mai stato un grande ... mai finito di crescere.
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Permettetemi una mia personale riflessione, poi mi tolgo dai piedi, in punta di piedi!<br><br>Il mio medico dice sempre, a chi gli chiede se il fumo, il bere, lo stress , le donne, la vita moderna e tutte le gioie (vietate) della vita, fanno male<br>:"Prima o poi dobbiamo morire.<br>Il colmo è morire sani e senza aver goduto delle gioie (e di alcuni vizietti,della vita!<br><br>Ora forse l'esempio è esagerato, ma valutate le vostre riflessioni sotto questo punto di vista, e avrete un'altra visione delle cose.<br>Con tutto quello a cui siamo sottoposti, ogni giorno, che respiriamo, che mangiamo che subiamo, a parte il piacere di parlarne accademicamente, l'argomento è...l'ultimo dei miei pensieri....e delle preoccupazioni! <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/a7e3538729bd13af5e020b577f92f914.gif" alt="image">
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IL mio impianto:<br>In attesa dell'enel per l'installazione ... <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/ce5a41c7e9ff83ded6647326ae37dae3.gif" alt=":unsure:"> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/ce5a41c7e9ff83ded6647326ae37dae3.gif" alt=":unsure:"> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/ce5a41c7e9ff83ded6647326ae37dae3.gif" alt=":unsure:"><br>inverter in mansarda<br>predisposizione contatore a 15 metri dall'inverter (esterno sul balcone ) collegamento con cavo schermato e contatore bidirezionale enel a 30/40 metri (vicino al cancello )<br>Alla mansarda si accede con una scaletta che il tecnico enel non ha ritenuto "sicura" e quindi mi ha chiesto di posizionare il contatore in un luogo accessibile..<br>Speriamo in bene...<br>ciao
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Il colmo è morire sani e senza aver goduto delle gioie (e di alcuni vizietti,della vita!</div></div><br>concordo perfettamente con ciosforo<br>... solo che non annovero l'elettrosmog fra gioie/vizietti di cui godere<br>non fraintendete, non è una fissa (non oriento il letto in ragione dei campi magnetici e non scappo dalle strutture metalliche) l'apparecchio di misura lo utilizzo per posizionare correttamente i dispositivi elettrici da cui sono circondato quando lavoro.<br>ho postato la mia opinione (ot con questo thread - con questo mi taccio) solo per manifestare l'esistenza del fenomeno/problema penso sconosciuto ai più: ognuno poi valuti da se.<br>saluti... mai stato un grande ... mai finito di crescere.
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Nel caso di impianto superiore a 20 kW, il contatore di energia prodotta dove viene collocato ?<br>Io ho visto contatori UTF che vanno montati su guida DIN...quindi è possibile installarlo nel quadro di interfaccia?<br><br>Dal punto di vista di protezioni, il contatore va prima o dopo il dispositivo di interfaccia...io pensavo a questo schema :<br><br><br>-----------------------------------<br>| CAMPO FOTOVOLTAICO |<br>------------------------------------<br> |<br> |<br> ========<br> | inverter |<br> ========<br> |<br> / INTERRUTTORE MAGNETOTERMICO A VALLE DEL PARALLELO DEGLI INVERTER PER COLLEGAMENTO TRIFASE<br> |<br> |<br> / DISPOSITIVO DI INTERFACCIA<br> |<br> |<br> KWH - CONTATORE UTF SU GUIDA DIN (INSTALLATO IN PROPRIO)<br> |<br> |<br> / INTERRUTTORE MAGNETOTERMICO A MONTE DEL PUNTO DI CONSEGNA<br> |<br> °<-----punto di consegna<br> |<br> KWH - CONTATORE BIDIREZIONALE INSTALLATO DAL GESTORE DI RETE
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Che potenza ha l'impianto? Io vedo un solo inverter quindi credo sia inferiore a 20 kW ... pertanto è stato il Gestore di Rete a installare il contatore di produzione<br>Comunque....<br>E' prima o dopo il quadro di interfaccia?<br>Potresti postare più foto dell'impianto?<br>Sai...qui si parla e si parla ma la parte pratica e realizzata si vede poco!<br>
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (telamonio @ 28/9/2007, 18:09)</div><div id="quote" align="left"><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">dove è meglio installare ... l'inverter</div></div><br>opinione assolutamente personale: FUORI DAI CO****NI<br><br>ho provato a misurare il campo elettromagnetico (misuratore artigianale nuova elettronica) generato del mio sunny boy 2500<br>risultato:<br>a 1 m. circa 1 microtesla - ancora apprezzabile a 3-4 metri di distanza<br>a breve lo sposto dalla soffitta (adiacente alla mansarda abitata) allo scantinato<br>saluti - F.<br>n.b.: ****=ndomi</div></div><br>Scusata ragazi, ma ad un portatore di pace-maker, che, se usa il cellulare lo deve tenere all'orecchio opposto a dove ha impiantao il pace-maker queste inde elettromagnetiche possono creare problemi?<br>Lo chiedo, perchè mio padre lo porta e ha avuto dei problemi un giorno che si è avvicinato a dei cavi ad alta tensione con la canna da pesca in carbonio in mano.<br><br>Spero che mi rispondiate anche perchè si tratta della salute e a volte anche della vita di alcune persone.<br><br><br><br>Grazie
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