Detrazione Irpef 50% su Impianto FV - EnergeticAmbiente.it

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Detrazione Irpef 50% su Impianto FV

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  • Originariamente inviato da maxernet Visualizza il messaggio
    dipende dal tipo di lavori che devi fare (opere murarie?), chi ti fa i lavori dovrebbe essere in grado di darti il supporto in quanto è necessaria in base al tipo di cantiere che si realizza.
    installre un impianto sopra i coppi di una casa su tetto a falda...tu lo sai? serve la comunicazione ASL?

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    • Secondo me no, ma non ne sono certo e quindi meglio che attendi qualche altro riscontro.

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      • Ieri ho avuto la conferma , dalla ditta incaricato dell'ampliamento , della possibilità di detrazione .
        L'unico vincolo , a sentire loro è che il pagamento deve essere effettuato tramite bonico per ristrutturazione .
        1) FV 2,99 KW tilt 17° - 90 S-O 13 pannelli Shuco MPE 230 PS04 - inverter Solar Max 3000 S IV CE connesso 25/11/11
        2) FV 1,84 Kw tilt 17° - 90 S-O 8 pannelli Shuco MPE 230 PS15 - inverter Solar Max 2000 S detrazione 50% + S.S.P. connesso 08/05/13

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        • Detrazione caloriferi elettrici

          Buongiorno. Mi inserisco in questa discussione per un dubbio circa la possibilità di detrazione del 50% (l'ex 36%, da non confondere con il 55%) per un intervento in abitazione già dotata di impianto FV.
          La guida dellAde "RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE:LE AGEVOLAZIONI FISCALI"
          (http://www.agenziaentrate.gov.it/wps...b59bc065cef0e8)
          a pag. 23, riguardo caloriferi e condizionatori dice che l'intervento è agevolato nel caso di "Sostituzione con altri anche di diverso tipo e riparazione o installazione di singoli elementi". Aggiunge poi una postilla : "(Detraibile nelle singole unità immobiliari se si tratta di opere finalizzate al risparmio energetico)". Dato che i due apparecchi funzioneranno per riscaldare la casa con l'energia prodotta da un impianto fotovoltaico, la finalità del risparmio energetico è evidente (si risparmia metano). Il dubbio però è il seguente: come si certifica/dimostra la finalità?
          Interpellata via e-mail, l'AdE ha dato una risposta che, praticamente, recita quanto già scritto sulla guida (sic).
          Qualcuno mi sa dare un parere?
          Grazie e saluti

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          • Originariamente inviato da Flavioma Visualizza il messaggio
            Dato che i due apparecchi funzioneranno per riscaldare la casa con l'energia prodotta da un impianto fotovoltaico, la finalità del risparmio energetico è evidente (si risparmia metano).
            Se questa fosse la modalità per certificare il risparmio, allora il risparmio si avrebbe SOLO in questo specifico caso..cioè lo potrebbe detrarre solo chi ha impianto FV..il che ovviamente non è vero.

            Non si possono detrarre nelle singole abitazioni perchè sono lavori ordinari, e quindi SE si vogliono detrarre, occorre siano finalizzati al risparmio.
            Nel tuo caso..se sono elettrici..saranno PDC..che quindi usano una parte di energia RINNOVABILE (cioè la parte estratta dal calore latente del'ambiente esterno) e quindi generano un risparmio sull'energia consumata (acquistata o autoprodotta che sia).
            Marco
            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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            • Quindi, mi sembra di capire che il condizionatore a pompa di calore beneficia comunque della detrazione.
              Magari la faccenda è un po' più complicata nel caso del termosifone elettrico (intendo le stufe ad accumulo, che hanno una notevole inerzia termica per cui continuano a scaldare anche quando il FV è spento. D'inverno è importante perchè tieni presente che l'impianto FV si spegne alle 15.30 / 16.00).
              Per questo volevo sapere se va in qualche modo certificata la finalità dell'intervento, anche se appare ovvia (anche nel caso del termosifone elettrico)
              Flavio

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              • a me non pare poi cosi ovvia..sul termosifone elettrico intendo.. perchè se usi la tua energia elettrica avrai un risparmio economico..ma non certo un risparmio energetico..cioè la QUANTITA di energia che avrai consumato rimane la stessa.

                Proprio n virtu del fatto che l'energia NON consumata immessa in rete viene CONTEGGIATA in diminuzione del fabbisogno della casa (tesi che porta a certificare il RISPARMIO dell'impianto FV detratto)...il fatto di AUTOCONSUMARLA o IMMETTERLA..non fa alcuna differenza sul fabbisogno energetico del SISTEMA (casa).
                Avrai un minor consumo di gas (segno +) bilanciato da una minor immissione (segno -) che si bilanciano.

                Penso non sia detraibile.. ma è solo un mio parere.

                Se usassi comuni stufette elettriche ad aria..porteresti la casa a T piu elevate durante la produzione solare..e il muro farebbe lo stesso effetto "volano" che assumi possa svolgere l'olio diatermico del tuo termo elettrico.. quindi potresti detrarre qualsiasi cosa, assurdo ti pare?
                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                • Forse Marco ti conviene guardare la definizione di Energia Primaria o fabbisogno primario perché hai le idee molto confuse su cosa si intende per risparmio. L'obiettivo è diminuire il consumo di fossili e la produzione di CO2, non esercizi di stile sull'uso efficiente di qualsiasi energia.
                  Si tratta di diminuire il peso delle fossili sul bilancio del paese.
                  :rain:L'uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo costruirebbe una trappola per topi.
                  (Albert Einstein):preoccupato:

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                  • Si tratta comunque di una faccenda inutilmente complessa e che la normativa vigente non contribuisce a chiarire.
                    Come per moltre altre cose, su questioni relativamente semplici non c'è mai un pronunciamento chiarificatore.
                    Tornando alla fattispecie del radiatore elettrico + impianto FV, a mio parere il risparmi energetico c'è, eccome. La casa si riscalda usando energia rinnovabile. Se vogliamo, i due sistemi (pompa di calore // radiatore + impianto FV) dal punto di vista energetico sono simili: prelevano energia dall'ambiente (calore dell'aria // sole) e la immettono nei locali (condensatore // resistenza elettrica).

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                    • Come vuoi Snap..però nel TUIR non si fa riferimento al concetto di ENERGIA PRIMARIA (come succede per la detrazione 55%)..ma al concetto di RISPARMIO DI ENERGIA.. vedi tu come consigliare Flavioma..

                      Per il discorso di diminuire le fossili a livello Paese..sarai d'accordo con me che è MOLTO MEGLIO che quel kwh che Flaviamo vuole usare con efficienza UNO nel suo antiquato termo ad olio..sarebbe TRE volte piu efficiente se usato dal suo vicino di casa con una PDC..e quindi il legislatore ha indirizzato l'aiuto fiscale all'uso piu efficiente...un uso cioè ove sia possibile dimostrare un risparmio energetico.

                      Il tuo punto mi è chiaro..ma ANALOGO (o migliore) risultato si ottiene immettendo quel kwh in rete..per cui il fatto di consumarlo in loco non mi pare sinonimo di risparmio energetico.
                      Infine, quale garanzia avremmo che almeno 1 kwh di FV finisca in quel termosifone? nessuna..la massima produzione si ha in estate..in inverno spesso si consuma + della produzione, per cui possiamo presumere che il kwh FV vada nel frigo..
                      Ultima modifica di marcober; 23-10-2012, 15:47.
                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                      • L'energia rinnovabile non ha senso in ottica di risparmio, si risparmia ciò che è finito non ciò che è infinito. Risparmiare il 50% di infinito a quanto corrisponde? Se io uso energia rinnovabile ogni kWh consumato è un kWh risparmiato. Poi sono d'accordo che è mille volte meglio usare la PDC del termosifone elettrico o il pannello solare termico al posto del Boiler elettrico, ma questo vale come filosofia di vita, nel tuo mondo fatto di finanza e soldi vale il primo ragionamento.
                        :rain:L'uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo costruirebbe una trappola per topi.
                        (Albert Einstein):preoccupato:

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                        • Originariamente inviato da Flavioma Visualizza il messaggio
                          i due sistemi (pompa di calore // radiatore + impianto FV) dal punto di vista energetico sono simili: .
                          prova..chiedi ad un certificatore se immettendo la tua opzione (termo ad olio) migliora la classe energetica dell'abitazione..ovviamente a bocce ferme (cioè a impianto FV gia conteggiato). io dico di no..perchè quello che ti sembra di "sprecare" perchè lo immetti in rete, viene conteggiato in diminuzione del fabbisogno della casa (tramutato come giustamente dice Snap in energia primaria)...se invece lo consumi, risaprmi si gas, ma non conteggi più l'immissione..
                          Quindi avresti una risparmio economico (sfrutti di piu autoconsumo o SSP) ma non energetico
                          Ma questo è il MIO parere..
                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                          • Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                            Quindi avresti una risparmio economico (sfrutti di piu autoconsumo o SSP) ma non energetico
                            Ma questo è il MIO parere..
                            purtroppo si, è così.
                            Questo è anche il motivo per cui sono convinto che non c'è modo di fruire di detraibilità per i sistemi di accumulo.
                            Più autoconsumo ma non risparmio e riqualificazione energetica.

                            Confermi?

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                            • Vi ringrazio per le risposte però vorrei stare su ragionamenti concreti.
                              Lo so anch'io che, dal punto di vista del rendimento, è meglio una pdc che una resistenza.
                              So anche che un radiatore ad accumulo (non sono i classici radiatori ad olio ma apparecchi concepiti appositamente per un rilascio di calore molto protratto nel tempo) costa molto meno di una pdc anche perchè non ha installazione.
                              So anche che il kw consumato dal mio radiatore va sicuramente in calore, mentre il kw immesso in rete può andare ad alimentare una lampadina lasciata inutilmente accesa, ad esempio.
                              E' ovvio che poi, un sistema del genere (ma anche un sistema pdc) avrà un minimo di "intelligenza", per cui funzionerà solo se ci sarà sufficiente produzione dal fv, sennò ha poco senso.
                              Torno al mio quesito iniziale: volevo solo sapere se un radiatore ad accumulo può beneficiare della detrazione, dato che i caloriferi anche di tipo diverso sono citati nella guida dell'AdE.
                              Per Snapdozier: non ho capito la tua ultima frase
                              Ciao

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                              • La risposta è no. Non è detraibile sia per ristrutturazione che per riqualificazione/risparmio energetico.


                                Originariamente inviato da Flavioma Visualizza il messaggio
                                ...
                                Per Snapdozier: non ho capito la tua ultima frase
                                Ciao
                                finito/infinito? Se consideriamo un universo di "elementi infiniti" valgono logiche diverse da quelle che siamo abituati a considerare nel nostro "universo finito". Pensiamo all'enorme valore economico attribuito a determinati oggetti/elementi solo per il fatto di essere "rari" (i diamanti????). In economia il valore è molto spesso o sempre associato al fatto che la risorsa è limitata, se la risorsa è illimitata il valore cade quasi a zero o diventa insignificante.
                                Oppure detto in modo semplice qualsiasi prezzo diviso infinito diventa zero....
                                Ultima modifica di maxernet; 23-10-2012, 20:32.

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                                • E' rivolta a Marcober che è molto economico.
                                  :rain:L'uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo costruirebbe una trappola per topi.
                                  (Albert Einstein):preoccupato:

                                  Commenta


                                  • Originariamente inviato da maxernet Visualizza il messaggio
                                    Più autoconsumo ma non risparmio e riqualificazione energetica.
                                    Confermi?
                                    In un sistema di accumulo, che ha per definizione efficienza inferiore a 1, mi viene difficile dimostrare un risparmio di energia (sempre posto che il FV immesso non è "perduto" ma si scala dal fabbisogno della casa)..piu energia transita dall'accumolo, piu peggiora la classe energetica...
                                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                    • Ragazzi avrei una domanda:

                                      Vorremo realizzare un impianto fv in SSP, della potenza di circa 100kW; L'impianto andrebbe installato su un capannone, dove volendo, non esiste fabbisogno termico da soddisfare. E' possibile che tale impianto riesca ad ottenere oltre che lo SSP anche il 50% di detrazione???

                                      Grazie

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                                      • NO.............................
                                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                        • Ecco....era quello che mi aspettavo....

                                          Qualora si dovesse chiudere il capannone, creare un ambiente chiuso dove vi è un'attività produttiva, è possibile accedere anche alla detrazione del 50%, pur in assenza di un impianto di riscaldamento???

                                          Grazie

                                          Commenta


                                          • il riscaldamento non c'entra proprio nulla..la detrazione 50% spetta solo nel RESIDENZIALE..ciao..M
                                            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                            • Grazie mille Marcober....

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                                              • 20121025161022143_0001.pdf

                                                Aggiungo altro contributo odierno del Sole24Ore che non può che aumentare la confusione che regna in giro...
                                                FV: 3,00 kWp - 12 pannelli Schuco + inverter Power One Aurora - totalmente integrato - azimut: 20°Ovest, tilt: 30° // Riscaldamento: caldaia a condensazione Viessmann Vitodens 200-W da 24,7 kW // ACS: 2 pannelli solari Viessmann Vitosol + bollitore Vitocell 100 da 300 litri // VMC: Zehnder ComfoAir 550 ERV con scambiatore entalpico

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                                                • Questa invece l'ho copiata dai commenti a questo articolo:
                                                  http://qualenergia.it/articoli/20121018-fotovoltaico-e-detrazioni-del-50-le-ristrutturazioni-serve-chiarezza

                                                  CHIARIMENTI AGENZIA DELLE ENTRATE

                                                  Andrea Fontana - 19/10/2012 - 09:42
                                                  Sull'argomento si è letto tutto e il contrario di tutto. Un mese fa ho chiesto via mail un parere all'Agenzia delle Entrate. La risposta, che allego sperando di fare cosa gradita a tutti, chiarisce finalmente come occorre comportarsi. DOMANDA: Buonasera, in merito alle controverse interpretazioni apparse su alcuni organi di stampa nei giorni scorsi, desidero conoscere il vostro orientamento in merito alla possibilità di richiedere l’agevolazione fiscale della detrazione del 36%/50% a seguito dell’installazione di un impianto fotovoltaico per il quale non venga contemporaneamente richiesto l’accesso alle tariffe incentivanti previste dal Quinto Conto Energia. Ho trovato in rete una nota della Direzione Provinciale di Venezia, Ufficio Territoriale Agenzia delle Entrate di San Donà di Piave, nella quale si afferma: “Possono essere agevolati con la detrazione del 36% gli interventi relativi "al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all'installazione di impianti basati sull'impiego delle fonti rinnovabili di energia" (Legge 9 gennaio 1991, n. 10; dpr 26 agosto 1993, n. 412), come, ad esempio, gli impianti ad energia solare, eolica, idraulica, la coibentazione degli edifici, l'installazione di nuovi generatori di calore ad alto rendimento e di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. L'installazione di pannelli fotovoltaici, per la produzione dell'energia elettrica, quindi, può rientrare nell'agevolazione, ma in questo caso l'elettricità prodotta non può essere incentivata attraverso il cosiddetto conto energia. Si ricorda che l'articolo 9, comma 4, decreto Ministro dello Sviluppo Economico 19 febbraio 2007 (fotovoltaico) prevede che le "tariffe incentivanti" per l'energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici (articolo 6, decreto 19 febbraio 2007) e il premio aggiuntivo per gli "impianti fotovoltaici abbinati ad un uso efficiente dell'energia" (articolo 7) non siano "applicabili all'elettricità prodotta da impianti fotovoltaici per i quali sia stata riconosciuta o richiesta la detrazione fiscale" del 36% sulle ristrutturazioni edilizie (articolo 2, comma 5, Legge 27 dicembre 2002, n. 289)”. Ringraziando fin d’ora per una risposta, sarei grato se poteste anche indicare quali soggetti possono eventualmente richiedere l’agevolazione. Cordialità RISPOSTA: Egregio Sig. Fontana, in merito alla Sua mail del 20 settembre u.s., Le confermo che l'installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica possono beneficiare della detrazione fiscale del 36%, per un ammontare massimo di spesa di 48.000 euro. Limitatamente alle spese sostenute dal 26 giugno 2012 (data di entrata in vigore del decreto legge n. 83 del 22 giugno 2012 - Misure urgenti per la crescita del Paese) al 30 giugno 2013 la detrazione fiscale aumenta al 50%, entro il limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. Di conseguenza dal 1° luglio 2013 la detrazione del 36% per le spese di ristrutturazione, prevista per un ammontare massimo di spese di 48.000 euro, avrà carattere permanente, sostituendo sia il regime transitorio (detrazione fiscale del 50%), che opera solo fino al 30 giugno 2013, sia la detrazione per il risparmio energetico (detrazione fiscale del 55%). Il nuovo articolo 16 bis del TUIR comprende tutti gli interventi finalizzati al risparmio energetico, con particolare riguardo all'installazione di impianti basati sull'impiego delle fonti rinnovabili dell'energia (lett. h del citato articolo), annoverandoli tra quelli detraibili al 36% (al 50% fino a giugno 2013), andando a colmare un vuoto che si sarebbe verificato alla scadenza della detrazione del 55%. L'installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione dell'energia elettrica, quindi, può rientrare nell'agevolazione, ma in questo caso l'elettricità prodotta non può essere incentivata attraverso il cosiddetto "Conto Energia", previsto dal decreto Ministeriale 5 luglio 2012 (Quinto Conto Energia). Tali impianti, infatti, non potevano beneficiare della detrazione del 55% sul risparmio energetico, in quanto l'articolo 1, comma 346, Legge 27 dicembre 2006, n. 296, incentiva l'installazione di "pannelli solari" esclusivamente "per la produzione di acqua calda", non rientrando tra gli interventi di riqualificazione energetica. Rimane ferma, quindi, la non cumulabilità delle detrazioni previste dal decreto Ministro dell'Economia e delle Finanze (di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico) del 19 febbraio 2007, con altre agevolazioni fiscali previste per i medesimi interventi dalle disposizioni finalizzate al risparmio energetico. Per quanto attiene ai soggetti che possono usufruire della detrazione fiscale sulle ristrutturazioni edilizie, la detrazione spetta a tutti i contribuenti assoggettati all'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato. L'agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese: * proprietari o nudi proprietari; * titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie); * locatari o comodatari; * soci di cooperative divise e indivise; * imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce; * soci di società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari, alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali. Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell'immobile oggetto dell'intervento di ristrutturazione, purché sostenga le spese e siano a lui intestati bonifici e fatture. Le ricordo, infine, che per qualsiasi dubbio può consultare le nostre "Guide sulle agevolazioni fiscali" sulle ristrutturazioni edilizie e per il risparmio energetico, pubblicate sul sito internet: www.agenziaentrate.gov.it, nella sezione Documentazione - Guide fiscali. Per qualsiasi informazione riguardante il "Quinto Conto Energia" può consultare la guida pubblicata sul sito del GSE (Gestore Servizi Energetici): http://www.gse.it/it/Conto%20Energia...toContoEnergia. Distinti saluti IL CAPO UFFICIO Rita Femia



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                                                  • Vuoi proprio vedere che questo Capo Ufficio Rita Fermia (googolando è il Capo Uffico Assistenza ai Contribuenti dell'Agenzia delle Entrate) spara anche lei cavolate? E' quello che abbiamo sempre scritto finora. E mi pare che la risposta non contenga condizionali.

                                                    L'articolo del sole 24 di sopra invece come al solito fa un minestrone uscito male... oppure chi ha impaginato l'articolo ha fatto un copia e incolla di refusi di qualche mese fa
                                                    Al giorno d'oggi bisogna saper distinguere "lo spessore" delle informazioni, cestinando o utilizzando all'uopo quelle che hanno lo spessore della carta igienica....

                                                    Saluti

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                                                    • Un mio cliente sta facendo una ristrutturazione edilizia con conseguente riqualificazione energetica (Infissi, Pareti coibentate, solare termico) e impianto fotovoltaico Innovativo con annesso smaltimento eternit. Per quello che si evince dalla risposta dell'AE di sopra, può far ricadere nella detrazione tutto, tranne l'impianto fv, che in tal caso rimarrebbe incentivato normalmente....Dico bene???

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                                                      • Originariamente inviato da Melo81 Visualizza il messaggio
                                                        ristrutturazione edilizia con conseguente riqualificazione energetica
                                                        In questo momento,potrebbe scegliere se detrarre il 55% per Risparmio energetico (se arriva ai minimi richiesti) o il 50% per Ristrutturazione Edilizia (meno vincoli). Per ristrutturazione potrebbe detrarre anche il FV se rinuncia al CE.
                                                        Se vuole fare CE, sul resto chiede il 55% (direi escluso i costi di rimozione e smaltimento eternit, che prendono un Premio specifico del CE, che non è cumulabile con altri aiuti superiori al 30%)
                                                        Marco
                                                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                        • Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                          ...
                                                          Buongiorno,
                                                          capisco bene i tuoi dubbi e i casi limite che hai riportato, tuttavia gli stessi casi limite possono essere ribaditi anche per interventi di manutenzione straordinaria, riguardanti opere strettamente edili. Per intenderci, se rifaccio il bagno di casa è vietato mettere piastrelle in legno che mi vende tuo cognato a 1000 euro il pezzo, senza certificazioni di sorta?
                                                          Perderei la detraibilità del 36%?
                                                          Aggiungo, se cambio il pavimento di casa mettendoci lastre d'oro non certificate, perdo il diritto alla detrazione del 36%?
                                                          E bada scrivo 36% per non ingenerare confuzione con l'altra detrazione (quella fatta attraverso il portale ENEA).

                                                          Analogamente, se quando rifaccio il tetto di casa e sostituisco le tegole con moduli fotovoltaici prodotti sempre dal tuo perspicace cognato e che pago a 1000 euro il pezzo, perdo la detraibilità?
                                                          Come vedi i casi limite che hai proposto vanno in contraddizione con le tue stesse ammissioni fatte nella prima parte e che ti ho riportato in grassetto.

                                                          Per quanto concerne il discorso che potresti realizzare un impianto da 20 kW su una abitazione disabitata nella quale l'autoconsumo sarebbe solo lo 0,5% è lo stesso discorso di una operazione di manutenzione straordinaria non fattibile se la dimora resta disabitata...

                                                          Un intervento è o non è detraibile in base a dei criteri generali. Solitamente i criteri riguardano la tipologia di edificio (e qui la legge si limita ad indicare che sono esclusi gli edifici strumentali ai fini imprenditoriali, comprendendo espressamente anche gli edifici rurali che notoriamente sono disabitati) e la tipologia di contribuenti che ne hanno il diritto (nella fattispecie sono escluse le solo srl e spa, comprendendo anche le società di persone in qualsiasi forma). Poi altre limitazioni sono imposte dal limite massimo detraibile.
                                                          Credo che questi tre parametri siano sufficienti per mettere al riparo lo Stato da un uso "improprio" ed estremo dello strumento della detrazione non ti pare? Per cui, riallaciandomi al tuo caso estremo, tuo cognato non potrà vendere milioni di moduli in legno che costano 1000 euro il pezzo... così come non potra vendere milioni di piastrelle in legno da 1000 euro il pezzo.

                                                          Concludo il mio intervento con una considerazione:
                                                          ho letto che alcuni contestino il fatto che nel caso in cui l'impianto fotovoltaico eseguito senza opere edili annesse (quindi non trattasi di intervento di manutenzione straordinaria) possa essere detratto della solo quota parte di energia che effettivamente va in autoconsumo, in quanto l'energia ceduta alla rete, non rappresenta una forma di risparmio, ma una produzione vera e propria di energia elettrica da fonte rinnovabile.
                                                          Ebbene, quale è il punto debole di una simile affermazione?
                                                          Nel fatto che:
                                                          1. sulla quota di energia scambiata in autoconsumo lo Stato non mi fa pagare nulla, anzi è un rimborso che ricevo a fronte di una spesa sostenuta.
                                                          2. sulla quota di energia in eccedenza e ceduta alla rete nazionale, lo Stato mi fa pagare le tasse in quanto rappresenta una vendita. Quindi il mio presunto guadagno è già tassato, nel caso in cui dovesse aver luogo.

                                                          Potrei anche sostenere che non andrebbe detratto un intervento di manutenzione straordinaria di un immobile in cui non ci abito ma che vorrei fittare, ma che non fitto perchè da ristrutturare. Quindi a seguito dei lavori (agevolabili ed agevolati dallo Stato senza ombra di dubbio) il mio presunto reddito derivante dalla locazione mi farebbe perdere il diritto alla detrazione perchè grazie ad essa sto conseguendo dei ricavi? E quindi il mio lucro è fatto sulle tasche di tutti?
                                                          A me pare ci sia troppa dietrologia, e se questa deve essere applicata, allora va applicata a tutti i milioni di casi limite che possiamo immaginare...

                                                          Saluti Antonio.
                                                          Ultima modifica di nll; 28-10-2012, 23:29. Motivo: Eliminazione citazione quasi integrale. Violazione art.3 del regolamento del forum

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                                                          • Peccato che nel commento pubblicato da Osvaldo al post 654 non viene richiesta la cumulabilità (per me fattibile) delle detrazioni 50% con lo SSP. Se fosse data una risposta certa e ufficiale, anche gli ultimi dubbi svanirebbero...

                                                            saluti

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                                                            • Ciao Antonio.. concordo su quasi tutto ma...fra i criteri generali ne hai dimenticata UNO..e cioè che la spesa detraibile deve essere "rimasta a carico" del contribuente.

                                                              Ora, difficilmente potrò generare un Reddito (incrementale) datomi dai singoli interventi di ristrutturazione edilizia...cioè gli interventi che posso fare o non generano alcun Reddito (cambio le piastrelle da ceramica ad oro) oppure genererano un Risparmio (cambio serramenti, faccio isolamento, etc).
                                                              Questo significa che (al netto dei Risparmi) mi rimane sempre 50% (o 64%) del costo a carico.

                                                              Se poi un insieme di interventi renderanno possibile mettere a reddito un immobile o meno..o venderlo a prezzo maggiore..permettimi..che c'entra? La Legge, fra i criteri generali, giustamente non si occupa dele "finalità" recondite dell'interento..ma solo di paramenti Soggettivi, Oggettivi, Quantitativi e (appunto) "che restino in carico".

                                                              Tieni presente che se rietrutturi e vendi, la regola generale dice che il "vantaggio" fiscale segue la casa..perchè si presume che monetizzando il costo non resta a tuo carico (ma di chi compra).

                                                              Allo stesso modo vendendo sulla rete l'eccesso di energia stai monetizzando (vendendo) una parte del tuo impianto..che non resta più a tuo carico.

                                                              Se poi venderò le piastrele ORO, la Legge mi impone di metterle nel Reddito Diverso..se poi voglio evadere è un altro discorso..ma la Legge prevede che io lo debba fare..e quindi il "maltolto 50%" tornerebbe (in parte) allo Stato con tassazione incrementale.


                                                              Invece con il FV + Immisisone in rete si puo verificare (e mi pare sia l'unico caso) l'ipotesi per cui (se impianto è potente e autocosnumo limitato) in un certo lasso di tempo una parte anche sostanziale del costo iniziale può rientrare grazie alla pura Vendita dell'energia n eccesso.
                                                              Mettimao il caso di un 20 kwp che costa 40.000 euro, che produce 25.000 kwh anno, che vengono autocosnumati (direttamente o via SSP) per 5.000 kwh anno e immessi per 20.000, al prezzo di 80 euro/mega in 25 anni (al netto di tasse del 30%) generano 28.000 euro.
                                                              Il costo che rimane in carico al contribuente è quindi pari a 40-28k euro.
                                                              Come vedi, sebbene sia stato TASSATO, la regola generale (rimasta a carico del contribuente) non è che sia proprio rispettata..

                                                              Se avesi fatto 3-5 kwp, non avrei avuto tale possibilità..avrei fatto quanto autoconsumato (diretto +ssp) e quindi tanto spendevo con Enel, tanto ho speso in pannelli (e lo stato allora interviene con un 50%).

                                                              Ultima notazione... edifici rurali..mica tutti..solo le abitazioni..mica un portico o una stalla..
                                                              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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