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Ormai siamo in Grid Parity - addio conto energia

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  • Ormai siamo in Grid Parity - addio conto energia

    Faccio una ipotesi di impianto in scambio sul posto, dove valuto distintamente:

    - energia auto-consumata;
    - energia scambiata con la rete;
    - energia in eccedenza;
    - detrazione fiscale.

    Consumo Energia famiglia Rossi: 3.000 kWh/annui (classica famiglia media italiana)
    Impianto FV da 2,4 kWp (10 moduli da 240 Wp): produzione 3.400 kWh/annui (siamo al Sud Italia)
    Costo impianto: 6.000 € i.i.

    Energia auto-consumata 30%: 1.020 kWh/annui
    Energia scambiata con la rete 70%: 2.380 kWh/annui
    Energia in eccedenza: 0 kWh/annui
    Detrazione fiscale 50% (fino al 30/06/2013): 300 €/annui per i primi 10 anni
    Vita utile impianto: 30 anni


    La prima è quella, come dice la parola stessa, che consumo nello stesso istante di produzione, ossia che non transita nella rete, e che mi provoca una riduzione della bolletta in misura. Ad esempio nel caso delle ultime tariffe indicate dall'AEEG che lei stesso ha allegato avremmo un risparmio in bolletta di € 299 (0,2927x1.020).

    La seconda riguarda il contributo in conto scambio del quale ometto il calcolo ma che per noi della Sicilia si aggira intorno a 15 centesimi, quindi avremmo circa € 357 (0,15x2.380). Questo valore dei 15 centesimi, comunque è un pò sottostimato, ma proviamo ad essere cauti.

    Nell'esempio che sto facendo non ci sono eccedenze, poiché l'eccedenza è remunerata ad un prezzo molto più basso (le tengo per gli anni successivi così compenso la perdita di performance dei moduli)

    Detrazione fiscale, già indicata prima, pari ad € 300 (ma solo per i primi 10 anni).

    Quindi a fronte di una spesi di 6.000 euro, avremmo un beneficio annuo minimo (visto che il costo dell'energia aumenta in ordine del 5% per anno, qui non considerato) di € 956 (periodo di ritorno dell'investimento pari a 6 anni). Nei 30 anni si ha un beneficio di ben 22.680 euro. Praticamente in 30 anni quadruplico quasi il capitale investito il cui risultato è molto migliore del conto energia prima e seconda versione dove solo per i grandi impianti ci si avvicinava, nei 20 anni, al triplo del capitale investito.

    Va aggiunta una grande snellezza procedurale (niente GSE se non per l'SSP, niente autorizzazione comunale se non semplice SCIA o DIA o addirittura 115/2008, ecc.) che permette di gestire amministrativamente una moltitudine di impianti con una struttura organizzativa anche modesta.

    Cioè, se come indicato consideriamo l'impianto durare 30 anni ho un cumulo economico (non finanziario, quindi comprensivo anche del risparmio in bolletta) tale da far costare il kWh autoprodotto meno di 9 €cent (8.000 euro di costo impianto, comprese due sostituzioni di inverter, a fronte di una produzione nei 30 anni di circa 90.000 kWh).


    Secondo me si apre una nuova frontiera per il FV italiano...

  • #2
    Sei un amico di Passera e di Clini ? Ovvviamente senza offesa per nessuno. Ma io dubito che le cose siano così semplici come le esponi tu. Io temo invece che il VCE sia la morte del fotovoltaico con grande perdita di lavoro per tutti gli operatori e perdita di una grande occasione per il Paese. Cordialmente Marco

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    • #3
      Scusa MARGA ma perchè un settore dovrebbe rimanere in piedi solemente con gli incentivi?
      Secondo me il discorso di Salvo è corretto , il fotovoltaico si è fatto una gran "pubblicità" con gli incentivi ma ora deve camminare da solo.
      Impianto fotovoltaico connesso il 09-novembre-2012 nel V contro Energia. Impianto da 2.96Kwp, n°16 moduli Sunerg, inverter POWER-ONE. Provincia di Forli-Cesena, C, 800mt s.l.m. Inclinazione 28°, orientamento -90 (EST).
      Caldaia a legna fiamma rovesciata UNICAL , Piren 30Kw + Puffer 800Lt. Scambiatore a piastre per produzione ACS.

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      • #4
        Teniamo presente che la detrazione fiscale del 50% vale solo su edifici residenziali e solo per persone fisiche. Quindi la detrazione non vale per le ditte ecc ecc.
        Il discorso cmq è semplice. Facciamo scendere ancora un po' i prezzi e poi un impianto che dura 30 aani e che si ripaga in 10 varrà cmq la spesa farlo. Gli incentivi hanno rovinato il mercato... Quanta gente ha speculato con il FV a terra!!!!!!
        D'altra parte le lavatrici in classe A non hanno incentivi...come le macchine euro 5......
        Se non ci fosse il Sole saremmo tutti al fresco!

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        • #5
          Concordo con davidemorcy,
          volevo solamente aggiungere che si, molti hanno speculato, ma gli incentivi sono nati giustamente per diffondere maggiormente questa tecnologia e sembra che anche grazie, purtroppo, ai i megawatt realizzati a terra (io sono contrario) che i prezzi sono calati.

          Rimane il fatto che il settore deve stare in piedi da solo, altrimenti sarà stata (per la gioia dei suoi detrattori) solo un fuoco di paglia.
          La disperazione non serve a nulla quando la realtà offre ancora margini di speranza.

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          • #6
            ad oggi senza incentivi non è ancora possibile realizzare un impianto. Ovviamente non pretendo che ci si debba guadagnare, mi basterebbe andare in pari, ma i costi sono ancora alti. Tutti dicono che devono scendere, ma quanto ? e quando ?

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            • #7
              Quanto, lo deciderà il mercato, tanto sembra comandare solamente lui, il dio denaro e il profitto...

              Quando non appena i grossi gruppi decideranno che è giunto il momento...
              La disperazione non serve a nulla quando la realtà offre ancora margini di speranza.

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              • #8
                Ciao a tutti,

                concordo con SalvoLF e davidemorcy, anche se i conti a parer mio sono un po' troppo "grassi", ma del tutto ragionevoli. Nei miei business plan si rientra cautelativamente in meno di 10 anni, ed è comunque un ottimo rientro, in linea con il 2CE.

                La prospettiva della detrazione + SSP è l'unica via per avere finalmente un orizzonte di pianificazione aziendale CERTO, da proporre ai clienti in modo sereno e sicuro (il V CE è quanto di meno certo esista, quindi non è proponibile con certezza ai clienti).
                Inoltre, punto fondamentale toccato da SalvoLF, saremo liberi di scegliere la potenza che vogliamo (non siamo più legati agli scaglioni del GSE), di inclinare i moduli anche di qualche grado, di installare su pensilina o tettoia senza aver paura di "avere incentivi più bassi". Saremo sgravati dalla mole sempre più pesante di lavoro per richiedere gli incentivi GSE (Alleluja!).

                Una chicca: i tanto sbandierati "sforzi" del governo per "aiutare e favorire" la filiera EU sono una bella bufala: alla luce di questi conti, convengono dei buoni moduli di produzione cinese e via.

                Salute e Buona detrazione!
                J.

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                • #9
                  Originariamente inviato da juretto Visualizza il messaggio
                  Ciao a tutti,

                  concordo con SalvoLF e davidemorcy, anche se i conti a parer mio sono un po' troppo "grassi", ma del tutto ragionevoli. Nei miei business plan si rientra cautelativamente in meno di 10 anni, ed è comunque un ottimo rientro, in linea con il 2CE.
                  Vorrei puntualizzare che i conti fatti sono tutt'altro che grassi. Io li definirei addirittura magri, poiché se consideri l'aumento medio del costo dell'energia, della sola quota energia, ti rendi subito conto che tra 20 anni il kWh che io ho mantenuto convenzionalmente stabile in realtà dovrebbe essere circa il doppio.
                  Ribadisco comunque che realizzo prevalentemente in Sicilia e Calabria dove ho alcuni impianti ad orientamento ottimale che producono anche poco più di 1500 kWh/kWp installato.
                  Infine, ha ben inteso che con queste prospettive possiamo programmare a lungo termine l'attività delle nostre aziende, piccole o grandi che siano. Una buona programmazione è sinonimo di riduzione dei costi, e di conseguenza maggior competitività di mercato. Il tutto si traduce in una diminuzione del tempo di rientro dell'investimento.
                  Infine, ricordo che in Germania i tempi medi di rientro sono stimati in 12 anni. E li gli impianti si continuano a fare. Eccome!

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                  • #10
                    Originariamente inviato da davidemorcy Visualizza il messaggio
                    Teniamo presente che la detrazione fiscale del 50% vale solo su edifici residenziali e solo per persone fisiche. Quindi la detrazione non vale per le ditte ecc ecc.
                    Dimentichi che le aziende portano in deduzione gli ammortamenti, che in bilancio si tramutano come "ingressi negativi", quindi come fossero utili.
                    Ho fatto giusto oggi uno studio di fattibilità per un'azienda che consuma 350.000 kWh/anno (ha celle frigo). Facendo un impianto di 200 kWp dal costo di 260.000 euro, avrebbe un risparmio in bolletta di 50.000 €/anno e degli ammortamenti di 26.000 €/anno.
                    Il tutto si traduce, quindi, in un periodo di ritorno dell'investimento di 3,4 anni. E vuoi dirmi che il FV non si ripaga da solo senza incentivi? Considera, inoltre, che le aziende spesso hanno incentivi in conto capitale o in conto interessi, crediti di imposta per beni strumentali, ecc. Altro che "soggetti svantaggiati"...
                    O.T.: ma i certificati verdi si possono chiedere per impianti in SSP?

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                    • #11
                      come singolo cliente - utenza domestica,
                      -nell'ottobre 2007 avrei messo un impianto <3 kWp con 21.000 €, con incentivo 0,48 (0,49... non ricordo + bene);
                      - ad agosto 2012 ho messo 2,94 kWp con meno di 7.000 €, godendo di incentivo 0,252 (il prezzo pagato è diventato 1/3, l'incentivo non è nemmeno dimezzato).
                      - da ieri, ipotizzando lo stesso prezzo, si gode di incentivo di di 0,208 € (avrebbe potuto essere ben più basso per dare uguale copertura % di quello del 2007

                      quindi, ci sono (c'erano) ampi spazi per abbattere gli incentivi (che drogano il mercato e riempiono alcune tasche).
                      Le riviste del settore indicavano il 2015 come grid parity... ora si parla del 2014 in alcune zone d'Italia.
                      Raggiunta la grid parity, non servirà più nulla e ci saranno spazi ampissimi per tutti, probabilmente anche con i dispositivi di disconnessione automatici... si produce se e quando serve, come la caldaia è accesa solo quando serve... mica la teniamo accesa sempre solo perché l'abbiamo pagata e installata?
                      Il prezzo che cala porterà a un mutamento del quadro generale. E, come tutta l'elettronica, il prezzi scenderanno!
                      ciao
                      Termico a integrazione riscaldamento a pavimento Rotex GSU520, accumulo 500 litri, gruppo pompe RPS3, 5 pannelli piani 11,5 mq (nov. 2007);
                      FW 2,94 kWp - 12 pannelli policr. S-energy 245W, Inverter Aurora Powerone 3.0 (ago. 2012);
                      Tilt 16°, Azimuth -20°E, parz. integrato

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                      • #12
                        Originariamente inviato da davidemorcy Visualizza il messaggio
                        Teniamo presente che la detrazione fiscale del 50% vale solo su edifici residenziali e solo per persone fisiche. Quindi la detrazione non vale per le ditte ecc ecc..
                        Le ditte però hanno sempre potuto fare l'ammortamento integrale dell'impianto al 9% all'anno.

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                        • #13
                          Originariamente inviato da SalvoLF Visualizza il messaggio
                          poiché se consideri l'aumento medio del costo dell'energia, della sola quota energia, ti rendi subito conto che tra 20 anni il kWh che io ho mantenuto convenzionalmente stabile in realtà dovrebbe essere circa il doppio.
                          Visto l'avvento delle EE , perche' fra' 20 anni dovrei pagare il doppio l'energia ?!!?
                          Una volta finiti gli incentivi o calati drasticamente non dovrei avere un 30% dell'energia aggratis o a costo costante......
                          non servivano a quello ...
                          AUTO BANNATO

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                          • #14
                            Ma scusate ma la "detrazione fiscale" di 300€ per i primi 10 anni come si ottiene ? Cioè c'è una casella sul 730 o cose simili ?

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                            • #15
                              Originariamente inviato da DinoR Visualizza il messaggio
                              come singolo cliente - utenza domestica,
                              -nell'ottobre 2007 avrei messo un impianto <3 kWp con 21.000 €, con incentivo 0,48 (0,49... non ricordo + bene);
                              - ad agosto 2012 ho messo 2,94 kWp con meno di 7.000 €, godendo di incentivo 0,252 (il prezzo pagato è diventato 1/3, l'incentivo non è nemmeno dimezzato).
                              - da ieri, ipotizzando lo stesso prezzo, si gode di incentivo di di 0,208 € (avrebbe potuto essere ben più basso per dare uguale copertura % di quello del 2007
                              Quindi in quanto tempo lo ammortizzi? e a fine dei 20 anni tra i due clienti ipotetici chi avrà incassato di più?

                              C' anche un terzo cliente....3 kw circa 15.000 euro, incentivo 0,420....

                              Alla fine per me, secondo e terzo conto energia rapporto prezzo impianto che è crollato, sono stati i periodi ottimali per l'investimento.

                              Che ne pensate?
                              Kit sola ACS a Circolazione Naturale di produzione UE (Spagnola) 2 collettori piani SunSelect e Bollitore 192 lt Orient./Inclin: -23°/40°. Caldaia a Condensazione 24,7kw Termostufa 19,6 kw resi all'acqua, termosifoni ghisa e alluminio. Impianto fotovoltaico in regime di scambio sul posto da 2,990 kW policristallino con sistema di monitoraggio. Località: Botticino Mattina (prov. di Brescia - Lombardia - Italia) Orient./Inclin: -23°/12°

                              Commenta


                              • #16
                                Originariamente inviato da diegodi Visualizza il messaggio
                                Quindi in quanto tempo lo ammortizzi? e a fine dei 20 anni tra i due clienti ipotetici chi avrà incassato di più?C' anche un terzo cliente....3 kw circa 15.000 euro, incentivo 0,420....Alla fine per me, secondo e terzo conto energia rapporto prezzo impianto che è crollato, sono stati i periodi ottimali per l'investimento.Che ne pensate?
                                Dobbiamo guardare al futuro. I vecchi conti energia appartengono ormai ad un passato che non tornerà più...

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                                • #17
                                  Salvo dammi una mano per piacere. Ho progettato un impianto da 100 kW con inseguitori biassiali per cercare di produrre il massimo dato che in zona Rieti il clima non è molto favorevole. Produzione 165.000 kWh/anno, consumo 160.000 kWh/anno. Costo impianto offerta chiavi in mano più di 5000 Euro/kW. Con la grid parity non recupero l'investimento mai. Che devo fare ? si riesce a ottenere offerte più basse ? se si me le potete mandare in MP. Grazie, Marco

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                                  • #18
                                    Il futuro....prezzi dell'impianto molto bassi...rientro solo con risparmio su bolletta!
                                    Kit sola ACS a Circolazione Naturale di produzione UE (Spagnola) 2 collettori piani SunSelect e Bollitore 192 lt Orient./Inclin: -23°/40°. Caldaia a Condensazione 24,7kw Termostufa 19,6 kw resi all'acqua, termosifoni ghisa e alluminio. Impianto fotovoltaico in regime di scambio sul posto da 2,990 kW policristallino con sistema di monitoraggio. Località: Botticino Mattina (prov. di Brescia - Lombardia - Italia) Orient./Inclin: -23°/12°

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                                    • #19
                                      Originariamente inviato da diegodi Visualizza il messaggio
                                      ...in quanto tempo lo ammortizzi? ...chi avrà incassato di più? ...3 kw circa 15.000 euro, incentivo 0,420....
                                      ...i periodi ottimali per l'investimento.
                                      Che ne pensate?
                                      nel caso che riportavo nel mio post... era la mia situazione con i miei preventivi:
                                      1. il primo, avrei pareggiato in 11 anni... ma non avevo i 21.000 e così ho messo il solare termico (come credo tu sappia visto che ne discutemmo spesso, tu come utente per l'ACS, io per il mio);
                                      2. il secondo caso, pareggio in 6-7 anni... l'ho finalmente potuto installare, dopo i diversi altri lavori "tradizionali" sulla casa (quest'ultima, si sa, è un debito costante :-)))
                                      3. il terzo caso era un'analisi "a spanne" dell'attuale situazione... che non è proprio così terribile come a volte viene indicata, visto che il fotovoltaico in germania viene incentivato di meno (e con meno resa per kWp installato)

                                      il tuo caso è grosso modo a metà tra il mio primo e secondo esempio ma non era questa la mia intenzione.
                                      A me interessava mettere in luce che:
                                      - gli incentivi sono generosi (ma a carico della collettività che paga le bollette);
                                      - probabilmente siamo vicini al momento in cui l'incentivo NON serve più e il fotovoltaico si svilupperà autonomamente, come quasi tutto il resto del mercato.

                                      Mi piace evidenziare che:
                                      1. sono assolutamente a favore dell'energia rinnovabile (e ho messo mano al portafogli per 2 tipi di energia e cercato di diffondere la mia esperienza con un articolo sul mio impianto (letto 5.000 volte in pochi mesi);
                                      2. il piano energetico nazionale deve essere bilanciato tra le diverse energie, con il massimo sviluppo del fotovoltaico, dell'eolico, della geotermia, dell'idro, etc
                                      3. migliorare l'accumulo di energia non solo pensando alle batterie ma anche con stazioni di pompaggio.... un bel lago è un'enorme batteria che si scarica con l'idroelettrico producendo energia e si ricarica con la stazione di pompaggio, alimentata nel momento del surplus...
                                      3. chi investe NON è un male ma non credo che le energie rinnovabili debba riempire poche tasche con molto denaro... meglio un enorme numero di piccoli impianti e distribuire pochi soldi a tanti.

                                      in sintesi, questo è il mio pensiero.
                                      Grazie a chi mi ha dato il suo "mi piace"... non me lo aspettavo e mi sono stupito :-)
                                      Termico a integrazione riscaldamento a pavimento Rotex GSU520, accumulo 500 litri, gruppo pompe RPS3, 5 pannelli piani 11,5 mq (nov. 2007);
                                      FW 2,94 kWp - 12 pannelli policr. S-energy 245W, Inverter Aurora Powerone 3.0 (ago. 2012);
                                      Tilt 16°, Azimuth -20°E, parz. integrato

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                                      • #20
                                        I conti non tengono in considerazione:
                                        - icosti di manutenzione e sostituzione componenti (in 30 anni sostiturai almeno una volta l'inverter e qualche scaricatore o no ??)
                                        - l'assicurazione (100 euro/anno per 3 kw)
                                        - i costi Enel/GSE di gestione delle letture e SSP (60 euro anno circa)
                                        - i costi di rimozione (trascuriamo lo smaltimento) a fine ciclo vita
                                        - le perdite di produzione (almeno 0.5%/anno)

                                        I prezzi devono abbassarsi ancora di molto per arrivare alla grid parity e questo si può ottenere solo se scenderanno i costi dei moduli e degli inverter e si semplificherà di molto la burocrazia e conseguenti costi di progettazione. Anche l'ottimizzazione della resa produttiva e la maggiore efficienza dei moduli potranno dare una mano.

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                                        • #21
                                          probabilmente, un piano economico più preciso si può sempre fare... e tenere anche conto delle variabili indicate da Ayrton.
                                          Ma si dovrebbe tenere conto anche della % di autoconsumo, diverso da persona a persona, il costo dell'energia che in 30 anni... forse (!!!) aumenterà... etc.
                                          I moduli pv cicle saranno smaltiti gratuitamente, per smontarli da casa mia ci posso pensare io (se vivo e in salute).
                                          Siamo d'accordo che i prezzi devono abbassarsi e lo faranno quando diventeranno massa critica a livello mondiale... per il momento, Germania e italia sono i due mercati mondiali più appetibili.

                                          Per rilanciare il fotovoltaico basta renderlo obbligatorio su ogni abitazione in costruzione e ristrutturazione.... e poi si dovrà pensare a uguali obblighi per i condomini (solare termico + fotovoltaico)...
                                          ci sono tante possibilità, non solo gli incentivi... diciamo che questi ultimi sono i più facili.
                                          Termico a integrazione riscaldamento a pavimento Rotex GSU520, accumulo 500 litri, gruppo pompe RPS3, 5 pannelli piani 11,5 mq (nov. 2007);
                                          FW 2,94 kWp - 12 pannelli policr. S-energy 245W, Inverter Aurora Powerone 3.0 (ago. 2012);
                                          Tilt 16°, Azimuth -20°E, parz. integrato

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                                          • #22
                                            Originariamente inviato da MARGA Visualizza il messaggio
                                            Salvo dammi una mano per piacere. Ho progettato un impianto da 100 kW con inseguitori biassiali per cercare di produrre il massimo dato che in zona Rieti il clima non è molto favorevole. Produzione 165.000 kWh/anno, consumo 160.000 kWh/anno. Costo impianto offerta chiavi in mano più di 5000 Euro/kW. Con la grid parity non recupero l'investimento mai. Che devo fare ? si riesce a ottenere offerte più basse ? se si me le potete mandare in MP. Grazie, Marco
                                            Contatto in privato avvenuto!

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                                            • #23
                                              Originariamente inviato da DinoR Visualizza il messaggio
                                              Per rilanciare il fotovoltaico basta renderlo obbligatorio su ogni abitazione in costruzione e ristrutturazione...
                                              Scusami se te lo dico, ma questa è proprio una castroneria! Basti pensare alla assicurazione RCA sui veicoli: prima che fosse obbligatoria costava una fesseria, dopo l'obbligo il costo è aumentato a dismisura... Già mi vedo i pannelli solari "fotocopiati" sui tetti... LOL

                                              Concordo comunque con chi dice che i prezzi degli impianti debbano scendere ancora parecchio prima del raggiungimento del grid parity.
                                              FV 5,7kWp - 30x Aleo Solar AG S_16 190W (Si-poli) - Santerno SunWay M Plus 6400
                                              - Semintegrato Azimuth +28° (SSO) Tilt 20° - Località: 39.483, 8.907 Samassi - VS
                                              Attivo: 08/11/2010 Prodotto (al 31/12/2013): 24.813kWh (94,06% stima PVGIS Climate-SAF 8% P. loss)
                                              http://www.rendimento-solare.eu/it/s...971/15724.html

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                                              • #24
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                                                in caso di "finto pannello" sul tetto, basterebbe ritirare l'abitabilità all'immobile - e quindi bloccare tutte le utenze GAS, acqua, elettricità, etc... fino al montaggio dell'impianto e comminare una sanzione pari al doppio del costo dell'impianto.
                                                Dove lo stato e il comune funziona, non sgarra nessuno.
                                                Dove il comune non funziona, basta determinare la decadenza automatica del sindaco - o dell'assessore compentente - o del dirigente l'ufficio alla verifica del mancato controllo operato in fase di rilascio del titolo di abitabilità...
                                                volendo, i furbi finiscono facilmente in galera... volendo!

                                                é come per l'evasione fiscale: lo sappiamo tutti chi non ci rilascia lo scontrino o la fattura... ma lasciamo correre o ci dividiamo l'iva...

                                                Sull'assicurazione RCA, gli aumenti ci sono... indubbi... ma io sono in classe -9 (meno, ovvero sono arrivato all'uno e poi l'assicurazione ha iniziato a darmi le classi negative, con conseguente sconto). Se non si fanno incidenti... se non ci si accorda con qualcuno per simulare un incidente e dividersi il rimborso assicurativo... se in caso di incidente non ci si inventa "false" invalidità... probabilmente il premio assicurativo scenderebbe. Ci sono circa 3 milioni di automobili che girano senza assicurazione o con tagliandi falsi... c'è da sperare di non avere problemi con loro.

                                                PREZZO dell'impianto
                                                per fare scendere il prezzo si deve diminuire la quantità di burocrazia associata all'impianto e renderlo "massa critica"...
                                                si potrebbe:
                                                1. predisporre kit a taglie predefinite completi di progetto: un solo progetto per gli "n" impianti di uguale taglia;
                                                2. aumentando il numero di installazioni, il prezzo diminuirebbe;
                                                3. durante la costruzione/ricostruzione, l'impalcatura e il cantiere è già presente;
                                                4. gli installatori monterebbero impianti a ciclo continuo... secondo lo sviluppo urbanistico della zona o le ristrutturazioni, con minori guadagni per unità installata ma una qualche garanzia sul futuro.

                                                Quando sarò ministro dell'Ambiente, lo proporrò :-)))

                                                o quando sarò ministro dello Sviluppo :-))
                                                Termico a integrazione riscaldamento a pavimento Rotex GSU520, accumulo 500 litri, gruppo pompe RPS3, 5 pannelli piani 11,5 mq (nov. 2007);
                                                FW 2,94 kWp - 12 pannelli policr. S-energy 245W, Inverter Aurora Powerone 3.0 (ago. 2012);
                                                Tilt 16°, Azimuth -20°E, parz. integrato

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                                                • #25
                                                  DinoR for President!
                                                  La disperazione non serve a nulla quando la realtà offre ancora margini di speranza.

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                                                  • #26
                                                    Una cosa sensata potrebbe essere: niente sgravio fiscale per condizionatori, frigoriferi A+, etc, a meno che non ci sia un fotovoltaico installato (anche lui, ovviamente, detraibile).

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                                                    • #27
                                                      E' un'idea ......... tutto basta che questi incompetenti vadano fuori dai .........
                                                      Stanno rovinando il nostro bel paese, il nostro futuro e quello dei nostri figli.
                                                      Ciao
                                                      La disperazione non serve a nulla quando la realtà offre ancora margini di speranza.

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                                                      • #28
                                                        Viaggiamo con le nostre forze!
                                                        Iniziamo a fare ricerca di mercato in modo da trovare il miglior materiale possibile al prezzo più basso della piazza (vale per tutti i materiali, non solo per i moduli).
                                                        Prendiamo un giovane ingegnere o perito che istruisca le pratiche ENEL (se pensiamo ai piccoli impianti residenziali <6kWp il progetto è una banalità ed essendo in SSP, a meno della stupida richiesta GSE, le pratiche sono davvero rapide).
                                                        Calibriamo gli impianti in modo perfettamente congruente a quelli che sono i consumi medi della famiglia residenziale (<3.000 kWh); al Sud significa 2,4 kWp o anche meno. Al nord poco di più, ma nemmeno tanto visto che il riscaldamento su lo fanno in modo non elettrico.

                                                        Vendiamo gli impianti a meno di 6.000 euro, tenendoci un margine lordo per un solo giorno di lavoro, di 1.500 € e vedrete che faremo 150 impianti/anno.

                                                        Ciao

                                                        Commenta


                                                        • #29
                                                          Vendiamo gli impianti a meno di 6.000 euro, tenendoci un margine lordo per un solo giorno di lavoro, di 1.500 € e vedrete che faremo 150 impianti/anno.
                                                          Non mi pare uno scenario così tremendo: da un punto di vista ambientale e di bilancio energetico nazionale, è meglio che gli impianti costino meno e siano poco incentivati, piuttosto che costino tanto e siano molto incentivati (va a finire che si fa un favore alle banche che fanno i finanziamenti) come era prima, così possono diffondersi più rapidamente.

                                                          L'unico punto oscuro è che, mancando gli incentivi e quindi anche il bonus "Made in EU", verranno per forza di cose favoriti i produttori cinesi, che già hanno un bel po' di quota di mercato oggi, va a finire che arriveranno al 100% del mercato, come per tante altre cose.

                                                          Si potrebbe pensare di proporre, alla fine del V conto energia, un ipotetico VI conto senza più incentivo alla produzione, ma solo la parte di bonus "Made in EU" e quella della sostituzione dell'Eternit, ovviamente lasciando l'SSP per la vendita dell'eccedenza.

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                                                          • #30
                                                            Originariamente inviato da umb67 Visualizza il messaggio
                                                            l'unico punto oscuro è che, mancando gli incentivi e quindi anche il bonus "made in eu", verranno per forza di cose favoriti i produttori cinesi, che già hanno un bel po' di quota di mercato oggi, va a finire che arriveranno al 100% del mercato, come per tante altre cose.
                                                            tombola!!!
                                                            La disperazione non serve a nulla quando la realtà offre ancora margini di speranza.

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