Originariamente inviato da andzab
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Tipi di interruttori differenziali
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Originariamente inviato da tipli Visualizza il messaggioSu questo tema ci sono 2 discussioni. Se vedi l'altra ti avevo risposto pure io... in ogni caso a parte tutte le chiacchierate che si possono fare l'obbligo del diff B è sancito nella 82-25 e quindi non c'è niente da discuetere.
ciao ciao
Invece la CEI 64/8 "obbliga" ad utilizzare un differenziale di tipo B in caso di eventuali componenti continue iniettate in rete.
Per rispondere ad Antonio, con il trafo HF, in caso di guasto del ponte di conversione finale (il secondo stadio di conversione) è possibile che vi siano componenti continue iniettate in rete; a tal proposito però occorre conoscere il tipo di inverter utilizzato e gli standard normativi ai quali i costruttori si sono riferiti, p.e. gli inverter tedeschi sono costruiti secondo la VDE 0126 che impone un controllo della componente di guasto sul lato DC e consentono l'immissione in rete di 60 mA/kVA come valore massimo; per cui, andando a valutare la massima corrente di guasto DC in funzione della potenza dell'inverter scelto si può capire se la corrente può essere pericolosa o meno per il corpo umano e quindi adottare o meno un diff. di tipo B. Spero di essere stato chiaro!
Cordiali saluti,
Antonio Vincenti
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Originariamente inviato da Antonio Vincenti Visualizza il messaggioLa CEI 82-25 è una guida non una norma per cui non "obbliga".
Invece la CEI 64/8 "obbliga" ad utilizzare un differenziale di tipo B in caso di eventuali componenti continue iniettate in rete.
Per rispondere ad Antonio, con il trafo HF, in caso di guasto del ponte di conversione finale (il secondo stadio di conversione) è possibile che vi siano componenti continue iniettate in rete; a tal proposito però occorre conoscere il tipo di inverter utilizzato e gli standard normativi ai quali i costruttori si sono riferiti, p.e. gli inverter tedeschi sono costruiti secondo la VDE 0126 che impone un controllo della componente di guasto sul lato DC e consentono l'immissione in rete di 60 mA/kVA come valore massimo; per cui, andando a valutare la massima corrente di guasto DC in funzione della potenza dell'inverter scelto si può capire se la corrente può essere pericolosa o meno per il corpo umano e quindi adottare o meno un diff. di tipo B. Spero di essere stato chiaro!
Cordiali saluti,
Antonio Vincenti
A mia richiesta specifica alla Fronius mi hanno detto che i loro inverter rispettano i limiti indicati dalla DK5940, però tali limiti non sono paragonabili con il limite di corrente continua necessario per un corretto funzionamento del differenziale di tipo A.
Essendo una situazione di potenziale pericolo e non avendo mai visto a valle di un inverter Fronius IG un differenziale di tipo B, ho interpellato il Cei in merito che non ancora fornito risposta. Pertanto in merito chiedevo dei pareri auterovoli che scongiurassero situazioni di pericolo.
Saluti Antonio
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Originariamente inviato da antonio.canu Visualizza il messaggioEsatto quando ho posto il problema sull'uso del differenziale di tipo B a valle di un inverter di con Trafo Hf era per il fatto che all'uscita dell'inverter posso avere delle componenti continue di corrente.Se non sbaglio un interruttore differenziale di tipo A interviene anche "per correnti differenziali pulsanti unidirezionali sovrapposte ad una corrente continua senza ondulazioni di 0,006 A", pertanto la casa costrutrice deve dichiarare ufficialmente che la componente continua di corrente presente sul lato c.a. sia inferiore a 0,006A per poter usare un differenziale di tipo A e non di tipo B. O sbaglio??
Originariamente inviato da antonio.canu Visualizza il messaggioA mia richiesta specifica alla Fronius mi hanno detto che i loro inverter rispettano i limiti indicati dalla DK5940, però tali limiti non sono paragonabili con il limite di corrente continua necessario per un corretto funzionamento del differenziale di tipo A.
Essendo una situazione di potenziale pericolo e non avendo mai visto a valle di un inverter Fronius IG un differenziale di tipo B, ho interpellato il Cei in merito che non ancora fornito risposta. Pertanto in merito chiedevo dei pareri auterovoli che scongiurassero situazioni di pericolo.
Saluti Antonio
Questo perchè in mancanza di altri dati (attestazione del costruttore relativa alle protezioni differenziali) ed un'accurata analisi dell'inverter vige il buon senso, sempre in favore di sicurezza!!
In buona sostanza, ti dovresti andare a leggere le norme alle quali i costruttori si sono riferiti (cosa non sempre facile, specialmente se sono in tedesco!) e contestualizzarle con la normativa italiana.
Saluti,
Antonio Vincenti
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Originariamente inviato da Antonio Vincenti Visualizza il messaggioIn linea di principio non sbagli ma non ho mai trovato un inverter con queste indicazioni!
Il CEI ti dirà sicuramente di mettere il differenziale di tipo B, scommettiamo??
Questo perchè in mancanza di altri dati (attestazione del costruttore relativa alle protezioni differenziali) ed un'accurata analisi dell'inverter vige il buon senso, sempre in favore di sicurezza!!
In buona sostanza, ti dovresti andare a leggere le norme alle quali i costruttori si sono riferiti (cosa non sempre facile, specialmente se sono in tedesco!) e contestualizzarle con la normativa italiana.
Saluti,
Antonio Vincenti
Fra l'altro TuttoNormel ha tagliato corto e in merito alla mia domanda specifica ha affermato che con un trafo hf basterebbe un differenziale di tipo A!!Affermazione secondo me sbagliata anche in base a quanto abbiamo appena detto!!
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Originariamente inviato da antonio.canu Visualizza il messaggioIo posso come sto facendo fare richieste alla casa costrutrice però è assurdo che per una cosa così importante non ci sia una chiarezza neanche da fonti autorevoli. La casa costrutrice vendendo un prodotto in Italia dovrebbe fornirmi i dati necessari per progettare in sicurezza.
Il consiglio che posso darti è quello di imparare a conoscere bene un paio di inverter (inteso come marca di inverter) e utilizzare sempre quelli, nei limiti del possibile chiaramente.
Cordiali saluti,
Antonio Vincenti
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..l'ideale sarebbe progettare con il buon senso ..nel caso di un dispositivo come quello Power one l'obbligo del classe Bsuona più come una forzatura da parte della lobby dei costruttori di interruttori che dalla logica..comunque classe B monofase chi li produce? schneider e bticino non ce l'hanno..
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Originariamente inviato da Leo1 Visualizza il messaggioScusa Enrico, ma c'è una regola o un metodo per determinare la Id? E' chiaro che con 300mA scatta meno e costa meno, ma siamo in regola?
Ciao
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Originariamente inviato da Leo1 Visualizza il messaggioScusa Enrico, ma c'è una regola o un metodo per determinare la Id? E' chiaro che con 300mA scatta meno e costa meno, ma siamo in regola?CEI 64-8/4
413.1.4.2Deve essere soddisfatta la seguente condizione:
RA× IA <50
dove:RA è la somma delle resistenze del dispersore e dei conduttori di protezione
delle masse, in ohm;
Ia è la corrente che provoca il funzionamento automatico del dispositivo di
protezione, in ampere.
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Originariamente inviato da Leo1 Visualizza il messaggioDomanda : metto il differenziale di tipo B , ma con che valore di Id? 30mA o 300mA?
Grazie
Se non erro la norma è la IEC 60364-7-712, se a qualcuno interessa con precisione vado a controllare! ;o)
Ciao,
Antonio Vincenti
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Originariamente inviato da enrico79 Visualizza il messaggiocontrolla perchè mi prenderesti in contropiede
Per i sistemi TN e TT, la norma IEC 60364-7-712 prescrive l’inserimento, sul lato in corrente alternata, di un interruttore differenziale di tipo B, sensibile quindi alla corrente continua, realizzato secondo le norme IEC 60755-2 e con corrente di intervento:
Id=30 mA per impianti monofase (fino a 6kWp);
Id=300 mA per impianti trifase.
Cordiali saluti,
Antonio Vincenti
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Originariamente inviato da enrico79 Visualizza il messaggioma la 64-8 non ne parla forse non è ancora stata armonizzata..
Originariamente inviato da enrico79 Visualizza il messaggioin questo caso installando un 300 ho rispettato la regola dell'arte oppure no?
Posso dirti poi che ogni tanto scatta anche il diff. da 300 mA per impianti sopra i 6 kWp.
Cordiali saluti,
Antonio Vincenti
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Originariamente inviato da enrico79 Visualizza il messaggio..si ma il decreto 37-07 per quanto riguarda la regola dell'arte mi rimanda alle norme CEI non alle IEC
Cordiali saluti,
Antonio Vincenti
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Segnalo che ora gli interruttori differenziali tipo B magnetotermici si trovano in vendita anche in e-commerce, su piu' siti italiani, per chi ha difficolta' di reperimento.
Ciao
MarioMolto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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