Fotovoltaico in Isola , una soluzione in caso la guerra continuasse, è conveniente farlo, le alternative? - EnergeticAmbiente.it

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Fotovoltaico in Isola , una soluzione in caso la guerra continuasse, è conveniente farlo, le alternative?

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  • rrrmori53
    ha risposto
    Originariamente inviato da Roby_wood3 Visualizza il messaggio

    Purtroppo io penso davvero che qualche politica scellerata ci porterà al razionamento energetico,.
    Puo essere certamente, oggi come razionamento si intende limitazione di potenza, ti limitano a 300/500 Watt e hai un frigo per alimenti e 3 lampade
    Per cucinare legna o gas in bombole
    Se hai fotovoltaico ti salvi e usi tutto quello che puoi
    Senza fare tanti esperimenti............................

    Se tutto si ferma...............GENERATORE che ritengo INDISPENSABILE

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  • Roby_wood3
    ha risposto
    Originariamente inviato da rrrmori53 Visualizza il messaggio

    Certo................... se la situazione si congela in quella zona sanno gli aumenti dei prezzi il problema

    La guerra in corso poco cambia,chi ci vende metano ne ha piu bisogno di noi, gli serve per vivere e sono quasi le uniche risorse che hanno
    Altrimenti non pensi che gia avvano chiuso i rubinetti??

    Servono nervi saldi e sangue freddo....................................che non molti hanno eh!!
    Purtroppo io penso davvero che qualche politica scellerata ci porterà al razionamento energetico, questa discussione per me ha senso in quell'ottica.

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  • rrrmori53
    ha risposto
    Originariamente inviato da Roby_wood3 Visualizza il messaggio

    ,ma alle conseguenze del prolungamento della guerra in corso....
    Certo................... se la situazione si congela in quella zona sanno gli aumenti dei prezzi il problema

    La guerra in corso poco cambia,chi ci vende metano ne ha piu bisogno di noi, gli serve per vivere e sono quasi le uniche risorse che hanno
    Altrimenti non pensi che gia avvano chiuso i rubinetti??

    Servono nervi saldi e sangue freddo....................................che non molti hanno eh!!

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  • Roby_wood3
    ha risposto
    Originariamente inviato da rrrmori53 Visualizza il messaggio

    Gia.................. perche tu tutto sto ragionamento lo fai solo per il piacere di vedere un qualcosa che ti piace??
    Stiamo parlando di GUERRA, non di una partita di calcio, la logica di una guerra è un po diversa dalla "vita normale"

    La sopravvivenza non contempla che si abbia energia elettrica per cucinare e per la Tv
    Condivido, non penso alla guerra qui da noi che porta di certo ad avere altre priorità, ma alle conseguenze del prolungamento della guerra in corso....

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  • rrrmori53
    ha risposto
    Originariamente inviato da dolam Visualizza il messaggio


    Insomma il gruppo elettrogeno è l'estrema ratio , da usarsi proprio in tempo di guerra.
    Gia.................. perche tu tutto sto ragionamento lo fai solo per il piacere di vedere un qualcosa che ti piace??
    Stiamo parlando di GUERRA, non di una partita di calcio, la logica di una guerra è un po diversa dalla "vita normale"

    La sopravvivenza non contempla che si abbia energia elettrica per cucinare e per la Tv

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  • rrrmori53
    ha risposto
    Anticipare gli eventi di una guerra è una stupidata colossale...............................
    Se rimane dove sta non avremo grossi problemi, chi ha fotovoltaico avra vantaggio di avere sempre energia quanta ne serve
    Se la guerra arriva qui....................... beh credo che avere energia sia il problema minore
    Non avete visto in Ucraina cosa succede? alla prima bomba nel raggio di 500 metri i pannelli vanno in frantumi e finisce la festa

    P.s. Davvero si pensa che in citta è tutto spento e uno solo ha energia e passarla pure liscia????, secondo me dopo un'ora è tutto spento e distrutto

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  • gigisolar
    ha risposto
    Originariamente inviato da Roby_wood3 Visualizza il messaggio
    ......, quindi quale potrebbe essere il mio piano B in caso di PESSE?.....
    Il PESSE è stato pensato più di 20 anni fa, c'erano i primi contatori elettronici ma molto più primitivi di quelli attuali e non esistevano impianti FV grid.
    Oggi c'è la tecnologia per evitare il blocco totale dell'erogazione elettrica, si fa anche ad utenti morosi, nel qual caso viene diminuita la massima potenza prelevabile per permettere di avere frigorifero e qualche luce accesa.
    A mio avviso se si arriva ad una situazione di un razionamento dell'energia elettrica, potrebbe essere in questi termini piuttosto che una interruzione vera e propria, in questo modo non si va neanche a perdere eventuale preziosa produzione FV e chi ha un impianto potrà contare anche sulla propria produzione.

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  • dolam
    ha risposto
    Originariamente inviato da Roby_wood3 Visualizza il messaggio

    purtroppo è di questo che parliamo, o sbaglio?

    :
    Si e no,

    si , perchè è una delle possibilità,

    no, perchè le soluzioni possono anche essere altre perchè anche senza guerra guerreggiata , ci fosse solo carenza di materia prima , ovvero, no metano e no petrolio , bisogna mettere in atto altre strategie............

    c'è poi una terza soluzione: Si vive alla giornata senza pensarci e allora accada quel che accada.

    Roby che dirti è una scelta personale, quando ho potuto ho cercato sempre di anticipare gli eventi ma confesso che questo non avrei mai pensato di doverlo affrontare.

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  • Roby_wood3
    ha risposto
    Originariamente inviato da dolam Visualizza il messaggio

    Queste informazioni le trovi solo guardando lo schema del tuo impianto , la "corrente elettrica" per fortuna è piuttosto facile da seguire basta vedere come è collegato l'impianto al tuo accumulo, però essendo materiale piuttosto costosetto
    il mio consiglio è di metterci le mani solo se sei sicuro ma meglio sarebbe farsi un'idea precisa e magari chiedere al tuo elettricista di venire a dare uno sguardo prima , comunque è estremamente semplice farlo.

    Da parte mia ti do un'altra raccomandazione, il gruppo elettrogeno acquistalo con generatore che dia corrente in onda pura altrimenti le apparecchiature elettroniche potrebbero darti problemi ed alcuni elettrodomestici nemmeno funzionare.

    Insomma il gruppo elettrogeno è l'estrema ratio , da usarsi proprio in tempo di guerra.
    purtroppo è di questo che parliamo, o sbaglio?

    in ogni caso non mi sognerei mai di metterci le mani da solo non essendo io del mestiere..

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  • dolam
    ha risposto
    Originariamente inviato da Roby_wood3 Visualizza il messaggio
    ..........., ma dovrei rivedere cavi dal gateway al quadro principale e le varie protezioni.

    ma dove dovrei prevedere la connessione per il generatore? trifase nel mio caso, corretto?
    Queste informazioni le trovi solo guardando lo schema del tuo impianto , la "corrente elettrica" per fortuna è piuttosto facile da seguire basta vedere come è collegato l'impianto al tuo accumulo, però essendo materiale piuttosto costosetto
    il mio consiglio è di metterci le mani solo se sei sicuro ma meglio sarebbe farsi un'idea precisa e magari chiedere al tuo elettricista di venire a dare uno sguardo prima , comunque è estremamente semplice farlo.

    Da parte mia ti do un'altra raccomandazione, il gruppo elettrogeno acquistalo con generatore che dia corrente in onda pura altrimenti le apparecchiature elettroniche potrebbero darti problemi ed alcuni elettrodomestici nemmeno funzionare.

    Insomma il gruppo elettrogeno è l'estrema ratio , da usarsi proprio in tempo di guerra.

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  • Roby_wood3
    ha risposto
    Originariamente inviato da dolam Visualizza il messaggio

    Roby a mio avviso sei già ben tutelato, se il tuo back-up da batteria funziona senza la rete i 27 kWh di accumulo sono una riserva consistente, certo non per la PDC.

    Non conosco la dimensione della tua abitazione per cui non so quanta energia ti occorra per un giorno, comunque un generatore è facilmente integrabile se vuoi e soprattuto se puoi far rumore.
    eh, in realtà in caso di black out solo una delle batterie da energia per il back up quindi al massimo ho 13,5kWh, a meno di non metterle in parallelo sulla stessa fase, ma dovrei rivedere cavi dal gateway al quadro principale e le varie protezioni.

    ma dove dovrei prevedere la connessione per il generatore? trifase nel mio caso, corretto?


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  • dolam
    ha risposto
    Originariamente inviato da Roby_wood3 Visualizza il messaggio

    ma in caso di blackout lunghi? posso pensare ad un generatore? che predisposizioni devo considerare?
    Roby a mio avviso sei già ben tutelato, se il tuo back-up da batteria funziona senza la rete i 27 kWh di accumulo sono una riserva consistente, certo non per la PDC.

    Non conosco la dimensione della tua abitazione per cui non so quanta energia ti occorra per un giorno, comunque un generatore è facilmente integrabile se vuoi e soprattuto se puoi far rumore.

    Lascia un commento:


  • miram
    ha risposto
    Scusate se mi intrometto... Il dubbio è lecito secondo me! Seppure un generatore a benzina o diesel sarebbe sicuramente meglio, sempre disponibile se c'è benzina oppure un qualsiasi carburante adatto al diesel (e ci sono generatori che bruciano tutto!) Io ho un 3500W con inverter e tiene tutta casa, non adatto h 24 ma diciamo 3..4 ore continuative si pagato 400€, adatto a far funzionare un po' il frigorifero e il riscaldamento a bisogno. Una volta siamo rimasti senza luce 4 gg ed è servito tantissimo. A turno ho fatto funzionare 4 appartamenti... Se metti un fotovoltaico e puoi caricare, carica dei gruppi UPS con batterie esterne da auto, costo minimo, collega la batteria dell'auto ad un inverter portatile.. oppure carichi l'inverter o la batteria durante il funzionamento dei pannelli direttamente e ci fai la notte per le luci! In caso di emergenza credo che ognuno farà il possibile: il mio vicino quest'anno si è già fatto 4 camionate di legna... io ho la cantina con almeno 30gg di autonomia... Incrociamo le dita e speriamo non serva mai!!!

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  • Roby_wood3
    ha risposto
    Discussione interessante, sia per il tema che per la soluzioni che stanno venendo fuori.
    Di base il motivo è la ricerca di una fonte alternativa alla rete per le nostra abitazioni.
    Breve descrizione del mio impianto:
    FV da 13,75 kWp
    inverter solaredge trifase 12,5kW
    2 batterie TESLA PW2 con Gataway e funzione backup
    divisione dei carichi
    fase 1 : praticamente tutta la casa sotto backup (tramite una della delle due batterie), ho luci e prese di casa, luci esterne, basculante, cancelli esterni (non sono sotto bkp al momento i grandi elettrodomestici).
    Fase 2 : VMC, condizionamento e colonnina auto (sulla fase 2 agisce la seconda batteria)
    Fase 3 : PDC per riscaldamento e ACS
    In caso di black out perdo inverter e alimento solo i carichi di casa con il bkp.

    Con la mia configurazione non posso pensare ad un funzionamento in isola, quindi quale potrebbe essere il mio piano B in caso di PESSE?
    per il riscaldamento userò il caminetto da 20kW (installato prima del cappotto, ora è esagerato!), che ha anche sistema di ventole (collegate su fase 1), anche se poche ore di fermo non necessitano di reale integrazione di calore, vista l'inerzia che ho ora.
    per ACS la programmerò nelle ore di forniture elettrica.
    Il piano induzione, ora installato come trifase, lo collegherò su fase 1.

    ma in caso di blackout lunghi? posso pensare ad un generatore? che predisposizioni devo considerare?
    Ultima modifica di Roby_wood3; 09-05-2022, 13:43.

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  • dolam
    ha risposto
    f.cattaneo ".. io sono sempre stato un entusiasta piuttosto solitario del FV in isola.... ma oggi, complice l'energia a 0.4 euro/kWh e la guerra vedo che molti stanno intraprendendo questa strada."

    Conosco la tua filosofia e sai che ne sono stato sempre avverso perchè la produzione eccedente il fabbisogno della casa dove è installato il FV + accumulo sarebbe irrimediabilmente persa in caso di sovradimensionamento ( io sono per il sovradimensionamento),
    ma in questo frangente di stato di guerra, anche se non ce ne siamo accorti purtroppo siamo già in guerra di fatto e con questi prezzi della corrente elettrica, potrebbe tornare molto utile dotarsi di un impianto che in emergenza e silenziosamente possa alimentare la casa anche in assenza di energia dalla distribuzione nazionale e questo un impianto connesso e in CE non può farlo purtroppo.

    Di qui l'idea di valutare un secondo impianto che vada in isola e che prescinda dalla presenza della rete pubblica.
    Conosco in parte i Victron, anche se uso da tempo tre MPPSolar su un capannone dove fanno un servizio di emergenza e anche di illuminazione notturna con batterie AGM ( pessime) e con batterie Litio ( ottime ma costose , sono del 2008)
    ma non conosco questa funzione di interconnessione con un impianto in rete e sarei curioso di sapere se è fatta in accordo con le norme sugli impianti civili (CEI-021) o se invece è una funzionalità tecnica non corrispondente alle norme italiane.

    Sarei contento di saperne di più e quindi qualche schema di connessione con eventuali risultati risulterebbero utili allo scopo e soprattutto capire quale Victron sarebbe utile, sigla del modello, grazie

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  • fcattaneo
    ha risposto
    Certamente un sistema in isola puo essere una soluzione... conosco gia 6 persone che negli ultimi anni hanno adottato soluzioni simili che puo essere interessante conoscere dal punto di vista tecnico.
    Le nomenclo per numero.. cosi da non fare confusione.

    Le persone 1 e 2 hanno un impianto autocostruito in isola con batterie al litio ( uno Lifepo4 e uno LTO ) che funzionano su una linea dedicata.
    Entrambi hanno anche un impianto FV in CE ma sulla rete elettrica grid e quindi totalmente svincolato da quello in isola.

    La persona 3 ha un impianto FV in CE connesso tramite inverter classico a valle del contatore; tutta la casa è alimentata invece da un altro inverter ibrido che prende energia dalla rete, da un altro campo FV e dalle batterie ( LifePo4 ).
    Questo secondo impianto connesso all'inverter ibrido puo solo alimentare la casa e/o caricare le batterie, ma NON può immettere eccedenze in rete.

    La persona 4 ha un impianto identico alla 3 ma non ha l'impianto FV in CE ( cosa dal punto di vista tecnico ininfluente ) e non ha nemmeno un contatore bidirezionale.
    Anche lui con batterie LifePO4.

    La persona 5 è quella che ha l'impianto piu' bello... usa infatti l'inverter Victron e più in generale la filosofia e la tecnica di Victron che permette ai suoi prodotti di intereoperare tra loro in modo da fornire possibilità estremamente elastiche.
    In pratica quell'inverter è un ibrido che oltre ad avere ingresso FV e batterie, ha una connessione di rete in ingresso, un'uscita in isola e un'uscita di rete.... l'energia delle batterie viene inviata indifferentemente in qualsiasi delle 2 uscite e puo essere anche inviata anche in ingresso ( quindi in immissione ) per una quantità massima qualsiasi settabile.
    Oltre a questo il Victron prevede che si possano mettere altri inverter classici di rete connessi in uno qualsasi dei rami ( quindi isola o rete in ingresso o uscita ) a patto che siano compatibili ) ci sono numerosi inverter compatibili con la filosofia Victron .
    Questo fa si che il sistema sia estremamente espandibile ed elastico rispetto agli usi che si vogliono fare.

    La persona 5 ha anche un impianto classico in CE connesso a monte di tutto e gestito dal victron grazie a questa sue possibilità. ( per esempio è possibile modulare la produzione del FV connesso al Victron sulla base di quanto sta immettendo in rete quello in CE a monte di tutto.
    La persona 5 usa batterie LTO.

    La pesona 6 è l'ultima della lista... ha deciso di dotarsi di impianto FV appena prima dello scoppio della guerra.
    L'impianto è identico al 5 solo che non ha il FV in CE a complicare le cose.
    Anche il 5 usa batterie LTO.

    ... io sono sempre stato un entusiasta piuttosto solitario del FV in isola.... ma oggi, complice l'energia a 0.4 euro/kWh e la guerra vedo che molti stanno intraprendendo questa strada.

    F.




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  • V_V
    ha risposto
    Ma fammi il piacere...

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  • dolam
    ha risposto
    ci riprovo per l'ultima volta sperando in un calo della tua presunzione:

    "Ragazzi chi mi conosce sa quanto sia avverso agli impianti ad isola ma oggi che si paventa la possibilità di razionare l'energia e anche che potremmo averne forte carenza nel prossimo inverno,
    il Fv in isola potrebbe essere una soluzione?"


    Di questa frase che apre il trhead qual'è la parte che non capisci, magari troverai qualcuno più bravo di me che te la spiegherà!

    Il mio tentativo andare oltre il tuo opporsi "a prescindere" però si esaurisce e qui e non ti risponderò più qualsiasi fesseria tu scriva.

    N.B. il punto interrogativo alla fine non è un errore di battitura ma l'espressione di una domanda, è un dubbio, un interrogativo che le tue risposte, ovvie e banalmente scontate , non dipanano.

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  • V_V
    ha risposto
    A fare cosa, a prendere per i fondelli? Sarebbe proprio il caso.

    Ovviamente io non scrivo a tuo beneficio visto che è chiaro che è come parlare con un muro per cercare di convincerlo a spostarsi. Non capisco se continui a postare perché speri che qualcuno ti dia ragione nonostante le sciocchezze che scrivi o solo per far vedere quanto sei bravo. Sicuramente non scrivi sul forum per confrontarti costruttivamente con altri utenti che magari ne capiscono 100 volte più di te. Personalmente continuo a risponderti a beneficio di altri utenti che potrebbero essere portati a credere alle sciocchezze che scrivi.

    Lascia un commento:


  • dolam
    ha risposto
    Con te ci rinuncio,

    Lascia un commento:


  • V_V
    ha risposto
    A far cosa? A stare zitto di fronte alle sciocchezze che continui a scrivere? E perché dovrei stare zitto su un forum a libera partecipazione?

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  • dolam
    ha risposto
    V_V è più forte di te proprio non ci riesci.............

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  • V_V
    ha risposto
    Originariamente inviato da dolam Visualizza il messaggio

    Quindi perchè fare un secondo impianto? semplicemente perché il CE deve restare com'è e voglio aumentare la potenza di generazione
    Fin qui tutti d'accordo, se hai un impianto che usufruisce del CE per non perdere il ricco incentivo non lo puoi alterare in alcun modo ma puoi solo affiancargli uno o più impianti nuovi che devono rimanere separati.

    , ovvero voglio un impianto da 9 kWp con inverter da 6kWp che lavori in isola metre quello in CE resta connesso e continua a produrre ed incassare , finché ci dovessero ancora pagare.
    E anche qui tutti d'accordo, l'impianto lo vuoi ad isola perché così ti piace, non perché sia l'unica soluzione o anche solo la migliore soluzione (cosa che non è per nulla).


    In quattro anni ammortizzo il nuovo impianto ( + i sei residui delle detrazioni) e non devo mettere gruppi elettrogeni, o fare pratiche di connessione ne sottostare a regolamenti assurdi sulla gestione del generato e dei consumi.
    Se poi la situazione dovesse normalizzarsi si tornerà di nuovo a "deprecare" gli impianti in isola ed il mio diverrebbe connesso.
    Invece lo stesso impianto connesso con i proventi delle eccedenze si ammortizza in meno tempo e una volta ammortizzato ti renderà di più per i successivi 25+ anni. Le pratiche di connessione sono banali e i "regolamenti assurdi sulla gestione del generato e dei consumi" sai solo tu cosa sono perché non mi risulta esistano.

    La situazione che potrebbe normalizzarsi non so bene a cosa si riferisce. Se ti riferisci al costo elevato dell'energia questo non ha nulla a che vedere con la convenienza di un impianto ad isola piuttosto che connesso ma impatta il rendimento in generale del fotovoltaico e dell'autogenerazione di energia.


    Le vostre contraddizioni non mi convincono del contrario.
    La cosa non mi meraviglia visto che le nostre "contraddizioni" altro non sono che argomentazioni razionali mentre la tua decisione di fare un certo tipo di impianto piuttosto che un altro non ha evidentemente nulla a che fare con valutazioni razionali.


    Certo editor se uno non ha il CE la cosa migliore e portare il suo SSP alla massima potenza di generazione possibile e aggiungere le sempre inutili batterie e un inverter antiblack out, che in questo periodo storico potranno tornare molto utili
    Anche questa affermazione è molto discutibile. Io ho un impianto in SSP fatto due anni fa, se volessi aumentare la potenza oltre il limite posto dall'attuale inverter opterei comunque per un secondo impianto affiancato al primo perché gli inverter non è che costino poco e buttare via un inverter che ha lavorato solo due anni sono letteralmente soldi buttati dalla finestra anche se non così tanti come si perderebbero rottamando un impianto che gode ancora del CE.

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  • rrrmori53
    ha risposto
    Io non intendo fare quasi niente................................. anzi no
    6Kw di pannelli, come secondo impianto, 12/15 di accumulo, Pdc e domotica gia in essere
    Generatore al bisogno, per il caldo tanta legna nel camino
    Se non basta mi trasferisco al caldo............................... Sicilia o addirittura ancora piu a sud a svernare

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  • dolam
    ha risposto
    rispondo ad entrambi ed un po anche ad editor:
    "Quindi l'unica soluzione, secondo te, è un secondo impianto a isola?"

    No editor, non è l'unica soluzione , assolutamente, ce ne sono tante altre a seconda le esigenze di ognuno di noi e delle cautele che si vogliono adottare.

    Quella che si confà di più al mio caso , che ho il IV CE e voglio aumentare , almeno raddoppiare , la potenza di produzione in questo momento, è l'impianto ad isola, ma già se uno non ha CE la soluzione migliore è aumentare
    il proprio campo fotovoltaico e portarlo al massimo possibile e entro la potenza ammessa per il proprio inverter, sempre che questo sia capace di gestire anche le batterie restando possibilmente in monofase.

    Io non voglio passare in trifase, anche se non è il demonio, e quindi anche la trifase è un'opzione possibile se lo si voglia fare.

    Passiamo alla benzina , si rrrmori53, la benzina si trova ( ho già fatto una scorta di 150 litri di benzina e 500 litri di gasolio) ma non posso alle 8 di sera tenere acceso un gruppo elettrogeno e svegliare tutti i miei vicini,
    almeno da me chiamerebbero i carabinieri dopo 35" , forse anche prima e non saprei dargli torto farei lo stesso anch'io, abito in pieno centro urbano.

    Quindi gruppo elettrogeno scartato a priori. ( e comunque ce l'ho per l'emergenza 5KW)

    Quindi perchè fare un secondo impianto? semplicemente perché il CE deve restare com'è e voglio aumentare la potenza di generazione , ovvero voglio un impianto da 9 kWp con inverter da 6kWp che lavori in isola metre quello in CE resta connesso e continua a produrre ed incassare , finché ci dovessero ancora pagare.

    In quattro anni ammortizzo il nuovo impianto ( + i sei residui delle detrazioni) e non devo mettere gruppi elettrogeni, o fare pratiche di connessione ne sottostare a regolamenti assurdi sulla gestione del generato e dei consumi.
    Se poi la situazione dovesse normalizzarsi si tornerà di nuovo a "deprecare" gli impianti in isola ed il mio diverrebbe connesso.

    Intanto per ora faccio un impianto che mi produce e immagazzina ciò che mi serve alla bisogna.

    Le vostre contraddizioni non mi convincono del contrario.

    Certo editor se uno non ha il CE la cosa migliore e portare il suo SSP alla massima potenza di generazione possibile e aggiungere le sempre inutili batterie e un inverter antiblack out, che in questo periodo storico potranno tornare molto utili
    anche se sarei felicissimo di essere smentito dagli eventi.
    Ultima modifica di dolam; 07-05-2022, 19:45.

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  • V_V
    ha risposto
    Originariamente inviato da dolam Visualizza il messaggio
    Eliminazione burocrazia connessione e/o passaggio a trifase;
    122 Euro in iter semplificato o 244 Euro in iter ordinario, passaggio trifase a costo zero. Direi che su 30 anni di vita dell'impianto non ha nessun impatto. Oltretutto con la valorizzazione delle immissioni in rete in 30 anni guadagneresti migliaia di Euro in più quindi anche economicamente non ha senso.

    Non attesa dei tempi di connessione;
    2-3 mesi su 30 anni di vita utile? Di nuovo vantaggio praticamente nullo e anche qui con la valorizzazione delle immissioni li recuperi in poco tempo.

    Non necessità di supero 6KW monofase o obblighi SPI esterna;
    Non si capisce cos'abbia di così terribile il trifase. La SPI esterna è un costo in più ma basta fermarsi a 11 kW e non serve.

    Possibiità di aumentare i pannelli a piacere;
    Anche con un impianto connesso puoi aumentare i pannelli a piacere finché non esaurisci lo spazio.

    possibilità di caricare la batteria non con un 6KWp ma con l'aggiunta della ricarica anche dell'impianto CE e quindi un campo fotovoltaico di fatto "raddoppiato"
    La batteria sono comunque soldi persi (ma ovviamente è indispensabile se vuoi una funzione di backup) e anche con solo 6kWp in estate sarà troppo piena ed in inverno sarà quasi sempre vuota.

    che anche con brutto tempo dia sempre 6/700W per alimentare la batteria e garantire energia notturna sulle prese 10A e Luci.
    Perché un impianto connesso ha un limite minimo sotto il quale si spegne? Non mi risulta proprio.

    Autoconsumo fino al 90/95% quindi e quindi la perdita dello SSP diventa trascurabile, anzi insignificante e comunque si può sempre attingere all'impianto CE per questo.
    Con un impianto ad isola l'autoconsumo è per forza al 100%. Questo è vero ma è semplicemente dovuto al fatto che l'impianto ad isola non può produrre eccedenze perché non può immetterle in rete, per cui produrra sempre non più di quanto consumato istantaneamente dalla casa più quanto eventualmente assorbibile dall'accumulo se non è già pieno. L'impianto connesso invece produce sempre il massimo possibile (fino al limite dato dalla sua potenza nominale) e l'eccedenza la immette in rete con conseguente retribuzione. Vedere in questa mancata produzione un "vantaggio" mi sembra quanto meno molto discutibile.

    Infine tanta energia in più in casa da utilizzare su auto e moto elettriche dove presenti.
    Non riesco a dare un senso a questa affermazione. Con un impianto connesso perché l'energia non dovrebbe essere utilizzabile per caricare auto e moto elettriche?

    Possibilità futura di associarlo ad una CER o renderlo un impianto connesso.
    Qui siamo al dadaismo. Un impianto ad isola è meglio di uno connesso perché si può sempre trasformare in impianto connesso ed eventualmente associare ad una CER? Eh???

    Parte economica da non trascurare:
    L'impianto in CE non può essere modificato ma il suo reddito annuale resterebbe intatto e contribuirebbe al pagamento del secondo impianto,
    Il suo RID ( eccedenze) crescerebbe a dismisura fino ad arrivare a 1800/2100 euro annue, con tassazione al 23% diventano 1386/1617€ annue
    che farebbero parte dell'ammortamento dell'impianto in isola
    accorciandone i tempi di rientro.
    Non ho capito perché l'impianto in CE dovrebbe rendere di meno se affiancato ad un secondo impianto sullo stesso POD, cosa che si può fare tranquillamente senza perdere gli incentivi del CE sul primo impianto.

    Questa la mia visione dell'attuale contingenza energetica con un investimento calcolato in 18000€ , 9000€ post detrazione fiscale
    Ovvero 1500€ da RID + 1500 euro di risparmio spesa energia ( casa + auto) = 3000 euro annue
    rientro prima parte in tre anni, parte restante in dieci anni. ( non calcolo le 2500 euro l'anno che comunque mi deriverebbero dal conto CE)

    Io la vedo così e credo sia corretto.
    Tua visione personalissima che a mio parere ha poco o nulla di razionale.
    Ultima modifica di V_V; 07-05-2022, 17:03.

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  • rrrmori53
    ha risposto
    Scusate tanto eh!!! se un gruppo elettrogeno ci deve essere che senso ha fare un secondo impianto................. so soldi buttati
    Se uno pensa di non trovare 10 litri di gasolio o benzina mi dice cosa ne fa di un secondo impianto, a quel punto ti hanno rubato pure i pannelli dopo la batteria per comprarci il pane
    Siamo obbiettivi eh!!, rimani senza benzina, gasolio, energia eletrica, acqua, pane, carne e derivati,........................ e pensi all' impianto ad isola per fare cosa

    Se mi dici che costera un botto ci puo stare.............................. ma che non si trovi l modo per accendere una lampada non è possibile, anche in bicicletta faccio luce senza carburante, senza spendere 20.000 Euro, senza la certezza delle detrazioni che in tempo di guerra salta tutto perche a quel punto è una guerra vera
    Ultima modifica di rrrmori53; 07-05-2022, 15:02.

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  • dolam
    ha risposto
    Originariamente inviato da Editor Visualizza il messaggio
    Lasceresi stare l'Ungheria e tutti questi Paesi entrati nell'UE solo per interesse (soldi) e che poi erigono muri per i profughi di serie b, ma accolgono gli ucraini solo per i soldi dati dall'UE.
    Non mi interessano gli Ungheresi ma è indicativo di ciò che si profila all'orizzonte, loro hanno semplicemente capito che senza accettare le condizioni la Russia chiuderà i rubinetti , non è un giudizio se sia giusto meno,
    è una constatazione e il perchè mi preoccupo di crearmi autonomia energetica.
    La Soluzione di fedonis è corretta, inverter monofase che funzioni in isola , più pannelli dei 6kW di base e accumulo , il problema è avere tanta energia in più del necessario ma chi ha impianto in conto CE come me e altri 630.000 impianti deve ricorrere ad altri sistemi e giacchè deve fare un cambiamento grande e non può aumentare i pannelli sul vecchio è costretto a passare ad isola, lasciando l'impianto incentivato a produrre solo denaro e ad intervenire a ricaricare le batterie dell'isola in caso di necessità e anche dove possibile ( senza sole non carica nulla egualmente) .

    Vantaggi dell'impianto ad isola non ve ne sono ma in questa situazione le motivazioni possono essere:
    Eliminazione burocrazia connessione e/o passaggio a trifase;
    Non attesa dei tempi di connessione;
    Non necessità di supero 6KW monofase o obblighi SPI esterna;
    Possibiità di aumentare i pannelli a piacere;
    possibilità di caricare la batteria non con un 6KWp ma con l'aggiunta della ricarica anche dell'impianto CE e quindi un campo fotovoltaico di fatto "raddoppiato"
    che anche con brutto tempo dia sempre 6/700W per alimentare la batteria e garantire energia notturna sulle prese 10A e Luci.
    Autoconsumo fino al 90/95% quindi e quindi la perdita dello SSP diventa trascurabile, anzi insignificante e comunque si può sempre attingere all'impianto CE per questo.
    Infine tanta energia in più in casa da utilizzare su auto e moto elettriche dove presenti.
    Possibilità futura di associarlo ad una CER o renderlo un impianto connesso.

    Parte economica da non trascurare:
    L'impianto in CE non può essere modificato ma il suo reddito annuale resterebbe intatto e contribuirebbe al pagamento del secondo impianto,
    Il suo RID ( eccedenze) crescerebbe a dismisura fino ad arrivare a 1800/2100 euro annue, con tassazione al 23% diventano 1386/1617€ annue
    che farebbero parte dell'ammortamento dell'impianto in isola
    accorciandone i tempi di rientro.

    Questa la mia visione dell'attuale contingenza energetica con un investimento calcolato in 18000€ , 9000€ post detrazione fiscale
    Ovvero 1500€ da RID + 1500 euro di risparmio spesa energia ( casa + auto) = 3000 euro annue
    rientro prima parte in tre anni, parte restante in dieci anni. ( non calcolo le 2500 euro l'anno che comunque mi deriverebbero dal conto CE)

    Io la vedo così e credo sia corretto.

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  • fedonis
    ha risposto
    Si, vero, con i se e con i ma non si va lontani. Ognuno deve attagliare la questione alla sua situazione. Tuttavia credo che non siano poi molte le strade percorribili.

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  • Editor
    ha risposto
    Originariamente inviato da fedonis Visualizza il messaggio
    Per me il problema si supera (o quantomeno si mitiga)... chiaro che se puo' avere la deroga ai 6 kw ed impianto da 10 kw, meglio ancora...
    Hai ragione, ma bisogna essere fortunati.
    Io ho un trifase e la deroga non me l'avrebbero data dato che la linea già così non regge.
    Con i se e con i ma...

    Originariamente inviato da fedonis Visualizza il messaggio
    ...In questa maniera, si sfrutta alimentazione di rete quando presente, funzionamento ad isola in assenza. In caso di una settimana di pioggia, ovviamente gruppo elettrogeno. Non credo vi siano altre strade percorribili.
    Credo anche io che sarebbe la soluzione ideale, ma torniamo al punto di partenza della discussione.

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