8 mq su 300 litri sono un nonsenso a meno che uno non voglia fare integrazione al riscaldamento e non abbia spazio per un accumulo un po' più grande. Il termico non è come il FV, che più ne metti più rende anche se piove; 8 mq rendono tanto come 4 se il tempo non è almeno accettabile, e cioè zero. Inoltre già con 4 mq andrai in sovratemperatura d'estate, quindi dei 4 in più non te ne farai nulla. Non facciamoci prendere dalla "smania da incentivo", non c'è bisogno di fare impianti assurdi per portare via soldi in più allo Stato (scusa la franchezza). Lo svuotamento bisogna vedere se puoi farlo se usi il boiler PDC e non tutti i pannelli ne sono predisposti.
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Beh Sergio, se l'intenzione fosse portarmi via soldi, li metterei è basta senza chiederti nulla, invece sono qui a cercare di capire cosa è giusto fare, cosa si può fare e che soluzioni anche creative posso elaborare per approdare ad un risultato vantaggioso in modo onesto per tutti ( me, l'ambiente, lo stato-cittadini-me che ne faccio parte...). Chiarito l'equivoco, mi chiedevo, potrei quindi farmi installare un sistema che oltre a scaldarmi l'acqua nel boiler con PDC come obiettivo primario, come obiettivo secondario mi scaldi un po' l'acqua di ritorno della caldaia? Magari installando un boiler da 300 o 500 litri a valle del boiler PDC e a monte del ritorno della caldaia? Chiaramente il ricircolo del liquido primario del solare termico dovrebbe prima entrare nel boiler della PDC e poi in quello per il riscaldamento. Ovviamente in questo caso, forse mi troverei nella necessità di installare anche più di 8 metri quadri di pannelli dato che l'accumulo totale sarebbe di 600-800 litri. Inoltre ora che scrivo mi stavo chiedendo, i vari pannelli solari saranno collegati in serie l'uno all'altro, se l'ultimo o gli ultimi due della serie fossero dei direct flow o degli shcmv, potrebbe avere un senso? Cioè quello di elevare ulteriormente la temperatura finale di mandata?FV 5,76 Kwp.Auto elettrica:Nissan Leaf 24 Kw.Acs:boiler PDC 300L,Cordivari,con solare termico a CF con 5 mq di pannelli piani,tilt:61,8°.Riscaldamento:8 pdc aria/aria di cui 6 inverter con COP fra 3,6 e 5,25, integrati da un termocamino Vulcano.Piano a induzione.1 auto a metano.Asciugatrice a PDC inverter.Vetrocamera Saint Gobain selettivi/basso-emissivi 4/12/4 con Argon
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Ciao,
sono nuovo nel forum ma vorrei darti il mio contributo. Anche io mi sto documentando per trovare la soluzione migliore per le mie esigenze, per fortuna prima di effettuare l'acquisto dell'impianto solare.
Riguardo all'inclinazione ottimale puoi andare qui:
Solar irradiation data utility
sul riquadro di sinistra scegli "Angolo di inclinazione ottimale", sotto inserisci la località e ti appare un pop-up (abilitali dal browser).
Ti viene mostrato l'angolo ottimale per tutti i mesi dell'anno.
Es. Lecce:
Land cover class: reg.flooded shrub/herb.Località 40°21'3" Nord, 18°10'27" Est, Altitudine: 51 m. s. l. m., città più vicina: Lecce, Italia (1413624 km distante)
Angolo inclinazione ottimale: 33 gradi
Irradiazione mancata annuale a causa di ombre (orizzontale): 0.0 %
Gen 2908 62 Feb 3433 53 Mar 4778 42 Apr 5848 26 Mag 6290 15 Giu 6657 4 Lug 6867 10 Ago 6744 22 Set 5883 38 Ott 4794 51 Nov 3376 60 Dic 2640 64 Anno 5027 33
Per quanto riguarda la produzione col tuo impianto, visto che non hai paura di metterci mano e di darti all'artigianato, ti posso proporre una idea che mi ronza in testa da un po': limitare la capacità del serbatoio nei periodi freddi.
Come? Non lo so. Giocando con la fantasia mi è venuto in mente di inserire una membrana gonfiabile nel serbatoio da gonfiare progressivamente fino a trovare il giusto compromesso tra quantità di acqua e temperatura raggiunta; la mia idea è che preferisco un bicchier d'acqua a 50 gradi che una bottiglia a 25.
Ciao
Mat
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Ciao Matt! Grazie dei suggerimenti. Mi viene da concludere che l'ideale per me sarebbe un'inclinazione di 63 gradi, media fra dicembre e gennaio. Sovradimensionando l'impianto in modo da avere la giusta temperatura invernale, sia per l'ACS sia come integrazione al riscaldamento, potrei ridurre il surplus estivo grazie alla marcata inclinazione e se non bastasse creare un sistema ombreggiante ( automatico o manuale ) per il periodo estivo. Il discorso ridurre l'accumulo mi pare buono, ma l'ipotesi membrana no, perché vi è il rischio di otturare tutto il sistema ed inoltre la dispersione nel boiler fra acqua dentro la membrana e acqua fuori vanificherebbe ogni sforzo. Restiamo tuned...FV 5,76 Kwp.Auto elettrica:Nissan Leaf 24 Kw.Acs:boiler PDC 300L,Cordivari,con solare termico a CF con 5 mq di pannelli piani,tilt:61,8°.Riscaldamento:8 pdc aria/aria di cui 6 inverter con COP fra 3,6 e 5,25, integrati da un termocamino Vulcano.Piano a induzione.1 auto a metano.Asciugatrice a PDC inverter.Vetrocamera Saint Gobain selettivi/basso-emissivi 4/12/4 con Argon
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Messa così l'idea sotto l'aspetto della dispersione non è cattiva, anzi... Ma il mio timore è un giorno di particolare sovratemperatura, qui oggi ad esempio ha fatto una giornata di sole intenso ed il mio FV ha prodotto circa 15 Kwh e ancora non è finita. Se la temperatura nel boiler arrivasse a 70-80 gradi, non è che si squaglia il "palloncino"? Sai che si rischia di dover buttare via il boiler e dover rifare l'impianto idraulico di tutta la casa oltre a quello del solare termico...?FV 5,76 Kwp.Auto elettrica:Nissan Leaf 24 Kw.Acs:boiler PDC 300L,Cordivari,con solare termico a CF con 5 mq di pannelli piani,tilt:61,8°.Riscaldamento:8 pdc aria/aria di cui 6 inverter con COP fra 3,6 e 5,25, integrati da un termocamino Vulcano.Piano a induzione.1 auto a metano.Asciugatrice a PDC inverter.Vetrocamera Saint Gobain selettivi/basso-emissivi 4/12/4 con Argon
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Dipende dal palloncino, e poi non è che posso inventare tutto io :-)
E' solo una idea.
Leggevo su un altro post che una persona ha installato il kit ed ha dovuto spurgare il serbatoio per eliminare tutta l'aria. Potresti provare a fare il contrario, senza palloncino. Lasciare dell'aria all'interno del serbatoio.
Eresia?
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Direi che può essere un'eresia o anche no! Bisogna avere delle competenze davvero approfondite e specifiche per fare i pionieri in un settore, altrimenti si vanno a fare solo casini. Mio modesto parere che opero in modo estremamente specializzato ed approfondito in tutt'altro campo...FV 5,76 Kwp.Auto elettrica:Nissan Leaf 24 Kw.Acs:boiler PDC 300L,Cordivari,con solare termico a CF con 5 mq di pannelli piani,tilt:61,8°.Riscaldamento:8 pdc aria/aria di cui 6 inverter con COP fra 3,6 e 5,25, integrati da un termocamino Vulcano.Piano a induzione.1 auto a metano.Asciugatrice a PDC inverter.Vetrocamera Saint Gobain selettivi/basso-emissivi 4/12/4 con Argon
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Originariamente inviato da garson Visualizza il messaggiola mia idea è che preferisco un bicchier d'acqua a 50 gradi che una bottiglia a 25.
@sunheat: le simulazioni a DT di 50 arrivano asap...PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid
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Sergio! Mi hai abbandonato eh! Come dicono a Napoli: t'aggia scucciatu! Non mi hai degnato più di alcuna risposta dopo la mia proposta di trovare un sistema per fruire dei pannelli solari sia per il boiler PDC, sia per integrare il riscaldamento aumentando la temperatura di ritorno, come mi pare abbia fatto un altro utente del forum prevedendo che se la t di mandata è 60 gradi e quella di ritorno 30, un sistema ibrido piani-direct-flow potrebbe riportare la t di ritorno a 45-55 gradi e in questo modo ridurre molto i consumi di gas... Il problema che intravedo in un sistema in cui due boiler sono in sequenza è quale dei due boiler deve considerare la centralina per far partire la pompa e poi se non vi è il rischio di trasferire il calore del boiler PDC allo scambio con quello del riscaldamento o viceversa o ancora di tendere ad uno scambio continuo fra i due boiler. Anche se in linea teorica dovrebbe essere solo quello a monte e quindi il boiler PDC a disperdere in quello a valle, ipotesi quest'ultima che forse non sarebbe molto lesiva in quanto se fuori vi è il sole sufficiente per far partire la pompa del circolatore del solare termico, vi sarà anche abbastanza sole per alimentare gratis dal mio FV la PDC del boiler, sarebbe quindi un effetto collaterale desiderabile ed inquadrabile come un guadagno secondario piuttosto che come un difetto. Pareri?FV 5,76 Kwp.Auto elettrica:Nissan Leaf 24 Kw.Acs:boiler PDC 300L,Cordivari,con solare termico a CF con 5 mq di pannelli piani,tilt:61,8°.Riscaldamento:8 pdc aria/aria di cui 6 inverter con COP fra 3,6 e 5,25, integrati da un termocamino Vulcano.Piano a induzione.1 auto a metano.Asciugatrice a PDC inverter.Vetrocamera Saint Gobain selettivi/basso-emissivi 4/12/4 con Argon
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Ciao Sergio,
per lo stesso motivo per la quale aumenti la dispersione aumenti anche la capacità di scambio termico, no?
Il desiderio di massimizzare il DT è proprio legato ai dubbi, per mia ignoranza, sulla capacità di estrarre il calore dal volano termico attraverso lo scambiatore istantaneo a serpentino. Da quanto scrivi mi sembra di capire che tu abbia un impianto di questo tipo. Come ti trovi d'inverno? quale è la temperatura minima che deve avere l'acqua per poter produrre acs a 45 gradi? Sono molto interessato a questo tipo di impianto perché risolve elegantemente il problema di sovrapproduzione in estate (mi trovo a cagliari) ma ho dei dubbi sulla sua efficacia in inverno.
Grazie 1000
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Prima di tutto mi scuso per non essere più intervenuto, ho visto che la discussione è andata molto avanti.
Sergio complimenti per le tue simulazioni.
Chiarisco i concetti che avevo accennato su alcuni dubbi sui parametri di calcolo.
In realtà il dubbio non riguarda solo i tuoi calcoli ma anche quelli fatti per estrarre i parametri caratteristici dei pannelli, in particolare quelli a tubi nudi con assorbitore cilindrico.
Il dubbio è che quei calcoli e quei parametri siano relativi a luce incidente su una superficie piana, quando invece i tubi sono assorbitori cilindrici. I dati di irradiazione di PVGis ad esempio si riferiscono esplicitamente a luce incidente su superficie piana inclinata.
Quel che sfuggirebbe dal calcolo è la luce diffusa raccolta dalla superficie orientata in direzione diversa dalla parte frontale del pannello, che è l'orientamento nominale del pannello.
Se ad esempio i test in SPF fossero fatti con una fonte luminosa (artificiale) di tipo diretto i dubbi si confermerebbero, viceversa se avessero simulato un ambiente naturale, oppure avessero tarato i dati di esposizioni a luce naturale il discorso rientrerebbe in parte.
Originariamente inviato da dibilino Visualizza il messaggiosecondo la fisica, com'è possibile che due collettori (delle 2 tipologie) con la stessa superficie abbiano la stessa resa se uno ha dispersioni pari a 0 e l'altro no? Secondo te, se metto 1 lt di acqua calda a 100° in un thermos e 1 lt della stessa acqua in una bottiglia di vetro e le lascio all'esterno a 5°, quale si raffredda prima?
Un'idea è che la maggior parte della dispersione non avviene tramite conduzione e convezione ma per irraggiamento e lì il vuoto non serve a niente.
Da quel punto di vista i collettori a tubi con assorbitore cilindrico (tubi a intercapedine) hanno l'handicap di avere una maggior superficie emettitrice, che appunto corrisponde alla superificie assorbitrice. In pratica c'è un maggior assorbimento di luce per la forma cilindrica ma anche maggiori emissioni per lo stesso motivo.
Gli heat pipe poi probabilmente sono maggiormente svantaggiati rispetto ai direct flow perchè il fluido nello HP raggiunge una temperatura superiore al liquido di scambio nel collettore (acqua), viceversa nei direct flow viaggia lo stesso fluido del collettore, mantenendo una temperatura più bassa nel tubetto si abbassa anche la temperatura dell'assorbitore (la lamina cilindrica o piana) e dunque anche le emissioni radiative.
Oltre a questo ricordiamoci che anche i piani hanno una discreta protezione dalle perdite per convezione e conduzione, date dall'isolante posteriore in lana di roccia e dallo strato d'aria (con scarse capacità conduttive) nella parte frontale.
Tutti i tipi di pannelli decenti hanno l'assorbitore in rivestimento selettivo per contenere le perdite radiative. Tra l'altro la scarsa qualità di questo può essere responsabile di scarse prestazioni di pannelli di bassa qualità.
Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggioEcco il confronto per giornata assolata di novembre.
Ricordo: Lecce, orientamento sud fisso, tilt 60° fisso, DT tra fluido primario e ambiente esterno 30°, superficie di apertura 1,96 mq.
Ho visto che nel confronto generale hai utilizzato dei Direct Flow che in realtà sono dei tubi SHCMV che hanno tubetti direct flow invece che HP, esistono anche i Direct Flow con tubi ad intercapedine e assorbitore cilindrico, purchè non si faccia confusione. Quei tubi hanno effettivamente rendimenti superlativi.
ciaoSolare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.
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LLJ: ho solo un po' da fare in questi giorni, non è semplice articolare risposte sensate a problemi complessi ...
Garson: la T giusta dipende anche da come è fatto lo scambiatore. Io ne ho uno per l'acs che è così lungo che in pratica la T di uscita dell'acs coincide sempre con la T dell'accumulo. Invece quello che uso per innalzare il ritorno del riscaldamento è più corto e quindi scambia meno. Ma non è manco detto che lo scambiatore ci sia, nei normali bollitori per acs non c'è scambiatore.
Toninon: l'asimmetria per i tubi HP nudi dipende dal fatto che il culmine del sole nel cielo non sempre coincide con il sud pieno, quindi l'IAM dissimetrizza il tutto.PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid
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Sergio,
io sono interessato al kit da 200 litri della sunheat a CN che ha il serpentino. Speravo che potessi avere anche tu lo stesso sistema e che avessi l'informazione. Il serpentino di questo kit dovrebbe essere in rame da 14mm e 2 m2 di superficie, secondo i miei calcoli sono circa 50 metri.
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@garson non posso dibattere sui prodotti che vendo in questo forum, sarebbe una forma di pubblicità non tollerata dal regolamento.
Se ti occorrono informazioni puoi scriverci una email tramite il sito.
@toninon
Quello che dici della dispersione per irraggiamento è parzialmente vero. La superficie esposta per irraggiamento dai collettori tubolari con heat pipe è maggiore, ma la parte interna del vetro interno è verniciata a specchio proprio per riflettere l'infrarosso verso l'interno. Questo sistema funziona, ed è verificabile nei sistemi non heat pipe: toccandoli con mano quando sono a più di 90°C non si percepisce alcun calore. Sicuramente una piccola quantità di radiazione infrarossa viene emessa, ma se già non è percepibile nei casi limite non può essere significativa.
Ma a parte questo, la questione delle temperature superiori non è proprio così: gli heat pipe, (almeno quelli con cui ho a che fare) sono tubi in rame sigillati con un determinato quantitativo di acqua al loro interno, e viene loro tirato il vuoto in fase di fabbricazione.
Per farla breve, a circa 25°C l'acqua al loro interno va in ebollizione e inizia ad evaporare, condensando nella testata. Non necessariamente lavorano a temperature più
elevate, ma sopratutto il funzionamento diventa una sorta di "diodo termico" nel senso che può trasmettere energia solo in una direzione: dal basso verso l'alto (verso il collettore) e non viceversa (dal collettore verso i tubi).
Loro condizioni di funzionamento si possono riassumere in poche situazioni possibili:
Definiamo la temperatura dell'heat pipe come Th, la temperatura del collettore come Tm.
Per Th > 25°C abbiamo:
- Se Th > Tm: il fluido evapora dall'heat pipe, e condensa nella testata (più fredda).
- Se Th <= Tm: il fluido evapora dall'heat pipe, non condensa nella testata finchè la sua temperatura non cresce fino a superare Tm.
Per Th < 25°c
- Avremo sempre Tm >= Th (il fluido non evapora, nella testata c'è il vuoto): l'energia non viene ceduta nè dall'heat pipe e nemmeno verso l'heat pipe perchè tra i due non c'è alcun fluido (vuoto).SunHeat
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Ma come?! Sto leggendo un thread di 28 pagine in cui non si fa altro che parlare di pannelli I***M e non puoi postare delle caratteristiche prettamente tecniche di un prodotto in vendita al pubblico? :-)
Dal mio punto di vista, se lo scambiatore istantaneo dei sunheat funzionasse come quello descritto da sergio&teresa "...in pratica la T di uscita dell'acs coincide sempre con la T dell'accumulo" la tipologia con vaso aperto e scambiatore istantaneo sarebbe una soluzione win-win, superiore da qualsiasi punto di vista, rispetto a quelli pressurizzati.
Provvedo a mandare una mail dal sito come mi suggerisci.
Grazie
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Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggioil culmine del sole nel cielo non sempre coincide con il sud pieno
Io ci penserei meglio .
Originariamente inviato da sunheat Visualizza il messaggioQuello che dici della dispersione per irraggiamento è parzialmente vero. La superficie esposta per irraggiamento dai collettori tubolari con heat pipe è maggiore, ma la parte interna del vetro interno è verniciata a specchio proprio per riflettere l'infrarosso verso l'interno.
Però il meccanismo non è affatto perfetto e la radiazione termica è proporzionale alla quarta potenza della temperatura, per cui perdite ce ne sono sempre e sono proporzionate alla superficie calda.
Originariamente inviato da sunheat Visualizza il messaggioMa a parte questo, la questione delle temperature superiori non è proprio così: gli heat pipe, (almeno quelli con cui ho a che fare) sono tubi in rame sigillati con un determinato quantitativo di acqua al loro interno, e viene loro tirato il vuoto in fase di fabbricazione.
Per farla breve, a circa 25°C l'acqua al loro interno va in ebollizione e inizia ad evaporare, condensando nella testata. Non necessariamente lavorano a temperature più elevate
Però non hanno temperature fisse di lavoro, gli unici limiti sono la temperatura minima di ebollizione (ma esiste ? Devo studiare ancora...) e la temperatura massima, che corrisponde alla pressione massima che si può creare nello HP, che a sua volta dipende dalla quantita d'acqua inserita.
A temperatura sufficentemente bassa non c'è evaporazione e la pressione è nulla, all'aumentare della temperatura l'acqua inizia ad evaporare fino a superare la temperatura del condensatore immerso nel liquido di scambio in alto. Evaporando la pressione aumenta e quindi aumenta anche la temperatura di ebollizione. Quando il liquido evapora tutto la pressione è massima e lo scambiatore si blocca.
Effettivamente lo scambio dovrebbe essere molto rapido anche per piccole differenze di temperatura tra parte calda e fredda, quindi minima temperatura del tubetto e massima efficienza. Se lo scambio di calore tra tubetto ed assorbitore è sufficiente massima efficienza del tutto.
ciaoSolare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.
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Originariamente inviato da garson Visualizza il messaggioMa come?! Sto leggendo un thread di 28 pagine in cui non si fa altro che parlare di pannelli I***M e non puoi postare delle caratteristiche prettamente tecniche di un prodotto in vendita al pubblico? :-)
Originariamente inviato da garson Visualizza il messaggioDal mio punto di vista, se lo scambiatore istantaneo dei sunheat funzionasse come quello descritto da sergio&teresa "...in pratica la T di uscita dell'acs coincide sempre con la T dell'accumulo" la tipologia con vaso aperto e scambiatore istantaneo sarebbe una soluzione win-win, superiore da qualsiasi punto di vista, rispetto a quelli pressurizzati.
Gli scambiatori si misurano in potenza (kW). Data una determinata potenza, e un differenziale di temperatura, puoi facilmente sapere qual'è la portata oltre la quale lo scambiatore non cede più il 100% dal fluido che lo percorre.
Nei sistemi come quello che hai visto tu, lo scambiatore è (per esigenze di ingombro e forma ) più piccolo. Quindi minore superficie, minore potenza. Inoltre, data la tipologia di sistema (boiler orizzontale) sarebbe comunque inutile aumentarne la superficie perchè la stratificazione in orizzontale ne abbatterebbe comunque il rendimento.
Ti risponderò più dettagliatamente in privato appena possibile.
@toninon
Si, la verniciatura è proprio specchiata. Mi spiego meglio, la vernice selettiva è applicata esternamente al tubo interno. La superficie esterna della vernice è appunto selettiva (nitrato di alluminio), dal colore blu scuro metallizzato. La superficie interna di questa verniciatura, visibile guardando da dentro il tubo, è specchiata (alluminio).
La trasmissione tra la vernice e l'heat pipe avviene sia tramite conduzione, direttamente dal vetro che è a contatto a sua volta con le alette d'alluminio che avvolgono l'heat pipe, che per convezione in quanto all'interno del tubo interno c'è aria, sigillata dal collettore stesso. Questo infatti trae in inganno se si prova a testare un heat pipe singolo senza il collettore, in quanto l'aria al suo interno non è più sigillata.
Riguardo la temperatura minima di ebollizione, è una faccenda molto interessante. Dipende dal fluido utilizzato.. con alcuni fluidi si arriva a temperature bassissime anche senza tirare il vuoto... Purtroppo, in generale sono quasi tutti infiammabili.SunHeat
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Originariamente inviato da toninon Visualizza il messaggioEeeeeeeeeeeh ???
Io ci penserei meglio .
Per "sud pieno" intendo 0° (o 180°) esatti. Basta che il culmine del sole arrivi alle 12.30 e già sei a 5° di azimut.... La Terra non è un oggetto matematico.PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid
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Originariamente inviato da toninon Visualizza il messaggioIl dubbio è che quei calcoli e quei parametri siano relativi a luce incidente su una superficie piana, quando invece i tubi sono assorbitori cilindrici. I dati di irradiazione di PVGis ad esempio si riferiscono esplicitamente a luce incidente su superficie piana inclinata.
Quel che sfuggirebbe dal calcolo è la luce diffusa raccolta dalla superficie orientata in direzione diversa dalla parte frontale del pannello, che è l'orientamento nominale del pannello.
Se sunheat ha a disposizione dati affidabili relativi alla produzione del suo impianto, possiamo rifare la simulazione per la sua situazione e vedere se torna.
Quello che posso dirvi è che la simulazione fatta con i miei pannelli piani da' questo risultato per i diversi mesi da ottobre ad aprile (da me, ovviamente) con DT di 30° (che più o meno corrisponde a 10° di T esterna e 40° per il fluido primario) e giornata clear-sky è questa:
con questi dati di produzione giornaliera:
Ottobre 31.5 kWh
Novembre 27.6 kWh
Dicembre 24.5 kWh
Gennaio 24.0 kWh
Febbraio 28.6 kWh
Marzo 35.7 kWh
Aprile 34.5 kWh
Se date un'occhiata ai dati di produzione in 12 mesi raggiungibili dal link in firma non trovate scostamenti molto significativi (e si vede anche che le giornate di sole pieno non sono poi così poche anche d'inverno....), quindi non credo di aver preso troppe lucciole per lanterne.
Ripeto, si accettano suggerimenti ma prima vorrei vedere altri confronti con dati reali.
Originariamente inviato da toninon Visualizza il messaggioSe ad esempio i test in SPF fossero fatti con una fonte luminosa (artificiale) di tipo diretto i dubbi si confermerebbero, viceversa se avessero simulato un ambiente naturale, oppure avessero tarato i dati di esposizioni a luce naturale il discorso rientrerebbe in parte.Ultima modifica di sergio&teresa; 26-01-2013, 08:16.PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid
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Ecco le simulazioni richieste da sunheat. Iniziamo con giornate serene di novembre, dicembre/gennaio e febbraio.
Ricordo: Lecce, orientamento sud fisso, tilt 60° fisso, DT tra fluido primario e ambiente esterno 50°, superficie di apertura 1,96 mq.
Stando alla simulazione, il piano perde ma rimane appena sopra gli HP nudi.
Di seguito grafici e dati:
Novembre
Dicembre/Gennaio
Febbraio
Di seguito i dati di produzione energetica nella giornata
Novembre Dicembre/Gennaio Febbraio Direct Flow 9.6 kWh 9.0 kWh 10.3 kWh SHCMV 8.7 kWh 8.0 kWh 9.3 kWh HP-CPC 7.5 kWh 6.9 kWh 8.1 kWh U-pipe 7.1 kWh 6.6 kWh 7.7 kWh Piani 6.9 kWh 6.5 kWh 7.3 kWh HP nudi 6.5 kWh 5.8 kWh 7.2 kWh Ultima modifica di sergio&teresa; 25-01-2013, 23:30.PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid
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Ed ecco invece i risultati con giornata "a mezzo sole" per novembre, dicembre/gennaio e febbraio.
Ricordo: Lecce, orientamento sud fisso, tilt 60° fisso, DT tra fluido primario e ambiente esterno 50°, superficie di apertura 1,96 mq.
In queste condizioni soffrono tutti, il piano naturalmente più degli altri. Per quanto riguarda Lecce, corrisponderebbe ad una situazione di 55° in accumulo e 5° esterni, o una più probabile 60° gradi in accumulo e 10° esterni. Mi sembrano situazioni abbastanza limite...
Di seguito grafici e dati:
Novembre
Dicembre/Gennaio
Febbraio
Di seguito i dati di produzione energetica nella giornata
Novembre Dicembre/Gennaio Febbraio Direct Flow 4.3 kWh 4.0 kWh 4.6 kWh SHCMV 3.4 kWh 3.2 kWh 3.7 kWh HP-CPC 3.0 kWh 2.8 kWh 3.3 kWh U-pipe 2.9 kWh 2.8 kWh 3.2 kWh HP nudi 2.4 kWh 2.1 kWh 2.7 kWh Piani 1.9 kWh 1.7 kWh 2.0 kWh PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid
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Originariamente inviato da LuckyLukeJohn Visualizza il messaggiola mia proposta di trovare un sistema per fruire dei pannelli solari sia per il boiler PDC, sia per integrare il riscaldamento aumentando la temperatura di ritorno, come mi pare abbia fatto un altro utente del forum prevedendo che se la t di mandata è 60 gradi e quella di ritorno 30, un sistema ibrido piani-direct-flow potrebbe riportare la t di ritorno a 45-55 gradi e in questo modo ridurre molto i consumi di gas...
I miei termosifoni lavorano a bassa T (max 40-42° quando fa proprio freddo) e la differenza tra mandata e ritorno sarà si e no 5°. Ovvio che aumenterebbe se li mandassi a 60°, ma che il ritorno non si schiodi da 30° non ci credo neanche se lo vedo.
Per prima cosa ti consiglierei di verificare quanto è la tua attuale T di ritorno, poi se ne riparla....
Inoltre, ho una domanda: ma se quando c'è il sole hai detto che la T esterna arriva anche a 15° d'inverno senza grossi problemi, sei proprio sicuro di mandare 60° ai termo? Oppure il riscaldamento si spegne fino a sera? No perchè se è così... non hai bisogno di integrare il riscaldamento, perchè quando c'è sole di riscaldamento non ne hai....
Originariamente inviato da LuckyLukeJohn Visualizza il messaggiose fuori vi è il sole sufficiente per far partire la pompa del circolatore del solare termico, vi sarà anche abbastanza sole per alimentare gratis dal mio FV la PDC del boilerUltima modifica di sergio&teresa; 26-01-2013, 00:36.PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid
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Originariamente inviato da sunheat Visualizza il messaggioLa trasmissione tra la vernice e l'heat pipe avviene sia tramite conduzione, direttamente dal vetro che è a contatto a sua volta con le alette d'alluminio che avvolgono l'heat pipe, che per convezione in quanto all'interno del tubo interno c'è aria, sigillata dal collettore stesso. Questo infatti trae in inganno se si prova a testare un heat pipe singolo senza il collettore, in quanto l'aria al suo interno non è più sigillata.
Insomma, "otticamente" (nel senso di capacità di catturare e trasformare l'energia solare in energia termica trasferita al primario) le due tipologie - intercapedine e SHCMV - non sono la stessa cosa.
Il che, come ci siamo già detti molte volte, non vuole dire nulla... se non che di HP a intercapedine bisogna mettere più superficie a parità di resa in kWh desiderata. Se la differenza di prezzo colma il gap, non c'è nessun problema.
Anzi, addirittura l'attuale conto termico avvantaggia (ma secondo me stupidamente) gli HP a intercapedine.Ultima modifica di sergio&teresa; 26-01-2013, 09:43.PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid
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Grazie delle risposte Sergio. Come posso misurare la t di ritorno? l'ipotesi dei 30 gradi di ritorno sembrava poco verosimile anche a me ma l'avevo trovata esposta da un collega del forum che ha il mio stesso sistema di riscaldamento HT. E se facessi un sistema ibrido? La caldaia che porta la temperatura a 55 gradi di tutto il circuito dei termosifoni e poi mettessi un boiler PDC, in questo caso split da 200 litri per mantenere quella temperatura? In pratica dovrei far creare un sistema che raggiunta la temperatura escluda la caldaia facendola spegnere e inserisca nel circuito la PDC settata a 55 gradi con una propria pompa. In questo caso la serpentina del solare potrei collegarla a due pannelli direct flow da 4 metri quadri lordi ciascuno. Ipotesi o fantaincoscienza? P.S.: oggi come ieri le temperature diurne ( dalle 8 alle 18) qui a Lecce hanno oscillato fra i 7 e gli 11 gradi, ( per oggi sono le previsioni...) È pur vero che ieri è stata una giornata di pioggia costante senza l'ombra di un briciolo di sole... In effetti quando c'è il sole arriviamo come minimo sui 12 gradi nel cuore della giornata. Mi sa che alla fine della giostra tenterò le modifiche suddette al mio attuale solare termico e per l'inverno aggiungerò un semplice boiler da 300 litri PDC la cui serpentina solare la utilizzerò per collegarla al futuro termocamino ad acqua e fare così integrazione durante l'inverno per l'acs. Senti Sergio, visto che anche tu hai una situazione ibrida in casa ( parte radiante a pavimento e parte termos se ricordo bene) dovendo io sopraelevare circa un 40 metri quadri, come mi consiglieresti di riscaldarli? Le murature saranno di gasbeton da 30 cm di spessore su cui oltre al tetto ci sarà un cappotto termico, con infissi nuovi a risparmio energetico. Io ho ancora due mandate libere all'impianto della caldaia, quindi la soluzione più semplice sarebbe aggiungere due tubi e mettere dei termos con valvole termostatoche (termos di alluminio o acciaio ad ampia superficie.) Quella che avevo in mente io invece prevedeva pavimento radiante o termos ad ampia superfice, piccolissima PDC aria/acqua integrata da un piccolo impianto solare. Cosa mi consigli? O riterresti più adatta un'altra soluzione? GrazieFV 5,76 Kwp.Auto elettrica:Nissan Leaf 24 Kw.Acs:boiler PDC 300L,Cordivari,con solare termico a CF con 5 mq di pannelli piani,tilt:61,8°.Riscaldamento:8 pdc aria/aria di cui 6 inverter con COP fra 3,6 e 5,25, integrati da un termocamino Vulcano.Piano a induzione.1 auto a metano.Asciugatrice a PDC inverter.Vetrocamera Saint Gobain selettivi/basso-emissivi 4/12/4 con Argon
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Originariamente inviato da LuckyLukeJohn Visualizza il messaggioCome posso misurare la t di ritorno?
Originariamente inviato da LuckyLukeJohn Visualizza il messaggioE se facessi un sistema ibrido? La caldaia che porta la temperatura a 55 gradi di tutto il circuito dei termosifoni e poi mettessi un boiler PDC, in questo caso split da 200 litri per mantenere quella temperatura? In pratica dovrei far creare un sistema che raggiunta la temperatura escluda la caldaia facendola spegnere e inserisca nel circuito la PDC settata a 55 gradi con una propria pompa. In questo caso la serpentina del solare potrei collegarla a due pannelli direct flow da 4 metri quadri lordi ciascuno. Ipotesi o fantaincoscienza?
Originariamente inviato da LuckyLukeJohn Visualizza il messaggiooggi come ieri le temperature diurne ( dalle 8 alle 18) qui a Lecce hanno oscillato fra i 7 e gli 11 gradi, ( per oggi sono le previsioni...) È pur vero che ieri è stata una giornata di pioggia costante senza l'ombra di un briciolo di sole... In effetti quando c'è il sole arriviamo come minimo sui 12 gradi nel cuore della giornata.
Originariamente inviato da LuckyLukeJohn Visualizza il messaggiodovendo io sopraelevare circa un 40 metri quadri, come mi consiglieresti di riscaldarli? Le murature saranno di gasbeton da 30 cm di spessore su cui oltre al tetto ci sarà un cappotto termico, con infissi nuovi a risparmio energetico. Io ho ancora due mandate libere all'impianto della caldaia, quindi la soluzione più semplice sarebbe aggiungere due tubi e mettere dei termos con valvole termostatoche (termos di alluminio o acciaio ad ampia superficie.) Quella che avevo in mente io invece prevedeva pavimento radiante o termos ad ampia superfice, piccolissima PDC aria/acqua integrata da un piccolo impianto solare. Cosa mi consigli? O riterresti più adatta un'altra soluzione?
Io eviterei di fare porzioni di impianto che lavorano a T molto diverse (tipo termo a 60° sotto e radiante a 30° sopra). Se hai davvero necessità di dover mandare i termo nell'attuale porzione di casa a 60°, metti due termo anche sopra con termostatiche che modulano o chiudono la portata quando la T ambiente è sufficiente e ti togli il dolore con poca spesa.
Se invece potessi abbassare la T di mandata anche nella porzione di casa attuale (ad es mettendola sui 40-45°) allora potresti pensare di mettere un radiante al piano di sopra, cercando di farlo lavorare alla stessa T dei termo come faccio io. Io ho messo un tubo apposta che lavora anche a T maggiori di quelle usate nei normali radianti, ma forse lavorando sul passo di posa avrei potuto anche mettere un tubo normalissimo viste le mandate che uso.
Se tirassi giù la mandata a 40-45° allora si che potresti pensare ad un solare termico ad integrazione con rese decorose.
Oppure sdoppi gli impianti, caldaia sotto e pdc sopra, ma il costo aumenta di parecchio.PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid
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Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggioSi, però qualcosa che non funziona al meglio poi c'è. Io non so se le heat pipe che si usano siano le stesse nei due tipi di collettori, ma se così fosse l'efficienza si perde da qualche parte negli HP a intercapedine rispetto agli SHCMV, se poi risulta che alla fine il rendimento dei primi parte mediamente da meno di 0.55 mentre quello dei secondi parte mediamente da 0.75 (rispetto alla superficie di apertura) a DT pari a 0. Poi il coefficiente a1 legato alle dispersioni termiche è spesso simile, e questo vuol dire che questo tipo di HP non colma mai il gap rispetto agli SHCMV, mentre può naturalmente colmarlo (ma a DT parecchio alti e/o irraggiamenti parecchio bassi) coi piani (che partono come ben sai - ma lo dico a beneficio di altri che magari non sanno - da rendimenti simili o leggermente superiori rispetto agli SHCMV a DT pari a 0).
A parità di apertuta, la superficie netta di un SHCMV è in percentuale superiore rispetto a quella di un HP a intercapedine.
L'assorbitore del riomay è 1,715 m² su 1,799 m² di apertura, quindi circa il 95,33%
L'assorbitore del tubo a intercapedine 1,461 m² su 1,708 m² di apertura, ovvero l'85,53%.
Questo è il motivo principale per cui a parità di apertura l'SHCMV è più performante. La superficie che capta è ovviamente la netta, in quanto nell'apertura sono compresi gli spazi delle intercapedini dei tubi e/o tra lamina e vetro.
Aggiungi che stiamo mettendo a confronto due sistemi di classe diversa, il riomay è come fascia di prodotto più simile a questo: http://www.spf.ch/fileadmin/daten/reportInterface/kollektoren/factsheets/scf1055it.pdf
Poi in più l'assorbitore cilindrico è vero che sviluppa una superficie maggiore, ma è cilindrico .. quindi la radiazione diretta incidente sul cilindro è pari alla somma dei diametri dei cilindri, non pari alla somma delle superfici dei semi-cilindri.
Intendo dire che la sezione del fascio di luce che colpisce 1m² di collettore tubolare è sempre la stessa che colpisce un pannello piano o shcmv. Ma quella che realmente assorbe la radiazione è la superficie netta.. l'irraggiamento viene quindi di solito distribuito su una superficie pari o inferiore (piano). Mentre su un HP a intercapedine viene distribuito su una superficie maggiore (semi-cilindrica). Questo abbassa ulteriormente il rapporto tra energia irradiata e energia captata per metro quadro.. in quanto è come se lavorassimo con un irraggiamento più basso ma su una superficie più ampia.
La radiazione diffusa non è invece quantificabile con i dati che abbiamo in mano, e non sappiamo esattamente in che misura viene
assorbita dai collettori.. Non si può quindi stabilire quanto influenzi il risultato finale.
Per la prova del nove, devo ancora cambiare il flussometro altrimenti avrei una lettura precisa da fornire. Mi impegno a sistemarlo o a fare direttamente un sistema di contabilizzazione più preciso con arduino
Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggioInsomma, "otticamente" (nel senso di capacità di catturare e trasformare l'energia solare in energia termica trasferita al primario) le due tipologie - intercapedine e SHCMV - non sono la stessa cosa.
Il che, come ci siamo già detti molte volte, non vuole dire nulla... se non che di HP a intercapedine bisogna mettere più superficie a parità di resa in kWh desiderata. Se la differenza di prezzo colma il gap, non c'è nessun problema.
Anzi, addirittura l'attuale conto termico avvantaggia (ma secondo me stupidamente) gli HP a intercapedine.
Quando questo discorso sarà maturato con dei calcoli o dati più precisi potrei anche utilizzarli per fare un simulatore online direttamente interfacciato con pvgis. Attualmente però sono convinto che riguardo gli assorbitori cilindrici manchi qualcosa. La riprova dei rendimenti di dibilino è troppo generica.. un sistema a CN è già difficile da monitorare, in più dibi è andato a memoria sui 3-4° di aumento orario (che già detto così comprende un 25% di tolleranza )SunHeat
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