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Trasformazione solare termico statico in solare termico ad inseguimento monoassiale

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  • Vero, ma secondo la mia simulazione il risultato per dibilino stava sulla parte alta della forbice del 25%... davvero ritengo di non aver tolto nulla.

    Quei tubi di cui hai messo il link a naso secondo me non migliorano molto: è vero che partono da un rendimento maggiore a DT pari a 0, ma poi perdono parecchio in temperatura, il loro coefficiente a1 è il doppio rispetto agli altri. Ma non ho rifatto la simulazione quindi magari mi sbaglio.

    La tua spiegazione del motivo per cui gli HP intercapedine hanno un rendimento più basso è convincente, per parte mia va solo a confermare che "otticamente" sono fatti peggio. Il che sarà compensato da un prezzo inferiore, immagino.

    Domanda: perché mi hai chiesto le simulazioni a DT di 50 gradi?
    PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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    • Ah grazie per le simulazioni, dimenticavo

      Te le ho chieste per vedere se le temperature di mandata di LLJ potevano essere troppo penalizzanti per un sistema ibrido piani-tubi o solo piani, e per valutare come si comportava il divario tra SHCMV e piani al crescere del DT
      SunHeat

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      • Originariamente inviato da sunheat Visualizza il messaggio
        Si, la verniciatura è proprio specchiata. Mi spiego meglio, la vernice selettiva è applicata esternamente al tubo interno. La superficie esterna della vernice è appunto selettiva (nitrato di alluminio), dal colore blu scuro metallizzato. La superficie interna di questa verniciatura, visibile guardando da dentro il tubo, è specchiata (alluminio).
        La specchiatura interna al più rifletterà l'emissione del tubetto interno ma non ha effetto sull'emissione dell'assorbitore che è regolato dalla caratteristica della superficie esterna. Cioè il calore si trasmette per conduzione fino alla superifcie esterna dopo di che la superficie in base alla sua temperatura ed alle sue caratteristiche di emissività disperde per radiazione.
        Nessuna superficie è perfettametne selettiva e la superficie di un tubo è pi greco volte la superficie piana in proiezione corrispondente, non trascurerei questo effetto.

        Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
        Per "sud pieno" intendo 0° (o 180°) esatti. Basta che il culmine del sole arrivi alle 12.30 e già sei a 5° di azimut.... La Terra non è un oggetto matematico.
        Guarda che il culmine del sole corrisponde al mezzogiorno solare locale e l'irradiazione solare è simmetrica rispetto a questo. La terra è molto vicina all'oggetto geometrico usato per approssimarla, cioè l'ellissoide di rotazione.

        Poi sul rapporto tra il mezzogiorno solare e l'ora ufficiale c'è bisogno di qualche passaggio correttivo, ma in buona sostanza corrisponde alla differenza di longitudine. Nel nostro paese il meridiano dell'ora ufficiale è 15º, a longitudini superiori (esempio Lecce) l'ora locale è più avanti, a longitudini inferiori l'ora locale è più indietro.

        Originariamente inviato da sunheat Visualizza il messaggio
        A parità di apertuta, la superficie netta di un SHCMV è in percentuale superiore rispetto a quella di un HP a intercapedine.

        L'assorbitore del riomay è 1,715 m² su 1,799 m² di apertura, quindi circa il 95,33%
        L'assorbitore del tubo a intercapedine 1,461 m² su 1,708 m² di apertura, ovvero l'85,53%.
        Ci stà, ma se guardi i pannelli di riferimento usati da Sergio vedi che anche a parità di assorbitore gli SHCMV sono parecchio sopra come curva di rendimento. Magari il problema sono le maggiori riflessioni ai lati del tubo assorbitore. Cioè dove l'angolo d'incidenza è 45º ed oltre ci sarà sicuramente qualche perdita in più. Inoltre la perdita è su due superfici vetrate e c'è anche l'assorbimento per rifrazione tra due superfici invece che una. Insomma dal punto di vista ottico ci sono perdite non trascurabili e si vede dai valori di efficienza.

        Rimane aperto il discorso del recupero per assorbimento di luce diffusa sulle parti del tubo orientate non verso la direzione del sole, che potrebbe non essere compreso nei parametri standard del pannello. Ho visto l'appunto di Sergio sulla note del sito SPF ma non è ancora chiaro cosa fanno in realtà.

        Ricordo che la luce diffusa in caso di cielo limpido è abbastanza scarsa, superiore in caso di cielo nuvoloso, ma in questo caso è comunque scarsa. Queste indicazioni le può vedere chiunque abbia un impianto fotovoltaico, confrontando la potenza dell'impianto in ombra con cielo sereno (se ha la sfortuna di avere l'impianto in queste condizioni, almeno in certe circostanze, come me) e con cielo nuvoloso.

        ciao
        Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
        Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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        • Toninon, i grafici sono della potenza rispetto all'ora ufficiale per un pannello rivolto verso una certa direzione. Se in corrispondenza dell'azimut di quella direzione il sole non e' al culmine si crea una piccola asimmetria. L'IAM dei tubi HP amplifica questa asimmetria, tutto qua. Non so se stiamo dicendo la stessa cosa.... io non ci vedo niente di strano...
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          • Per quello che mi riguarda, posso commentare i grafici di Sergio dicendo che li trovo realistici per quanto riguarda l'andamento delle curve, ma a mio avviso il rendimento complessivo dei tubi hp è inferiore alla realtà. Purtroppo non posso fornire dei dati precisi in quanto il mio impianto è a circolazione naturale, aspetterò quelli di sunheat. Sul discorso dei dati con un minore irraggiamento, vorrei capire se il dato inserito è "puramente numerico" nel senso che è stato inserito come se fosse il frutto di una giornata di sole, ma con il sole che "irradia la metà". Beh, in questo caso, non credo che sia la stessa cosa di un irraggiamento di pari misura, ma "ottenuto" da un cielo parzialmente nuvoloso (spero di essermi spiegato). Infine, non ricordo se è stato specificato, la misura della superficie netta dei tubi è stata inserita considerando, come diceva sunheat, il diametro dei tubi o la circonferenza? Perdonate la pignoleria, ma anche secondo me la spiegazione di quei grafici è da ricercarsi "altrove" !!
            Ultima modifica di dibilino; 27-01-2013, 11:04.
            Impianto 24 tubi heat-pipe CN 200 LT orient. SUD / 58°
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            • Scusa se rido, ma francamente è difficile non farlo... Guarda le curve di rendimento degli HP a intercapedine, non le faccio io, io le uso e basta, e da lì dovresti capire... Mica è una congiura, son fatti così e rendono così, non significa che sono meglio o peggio, semplicemente quella è la loro resa, uno lo sa e si regola. Io non prendo niente altro che i coefficienti di rendimento certificati, non mi sono certo messo a simulare un pannello o un tubo partendo dai componenti di base ... sarebbe un lavoro immane (e inutile). La giornata di sole che irradia la metà, come la chiami tu, non so cos'è ... siccome la menate tanto che i vostri tubi rendono tanto quando di sole c'è n'è poco ho voluto vedere che succedeva andando a simulare una giornata con poco sole. Ripeto: se ci sono suggerimenti sul modo di descrivere meglio o di distinguere la luce diffusa da quella diretta ben vengano... Qui invece vedo un po' troppa "sindrome di Calimero"....
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              • mi sto parecchio perdendo nei meandri delle vostre disquisizioni..

                Inoltre nemmeno io ho capito la domanda di LLj sul progetto di integrazione alla caldaia!

                Infine volevo domandare a sergio il tuo tipo di rilevatori di temperatura 1-wire in che modo sono posizioanti e dove.. GIusto per curiosità

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                • Ne ho quattro. Una penzola fuori di casa a misurare la T esterna, una è fascettata e coibentata sul tubo di rame che esce dalla caldaia e misura la T di mandata al riscaldamento, una è fascettata e coibentata sul raccordo di rame che entra nell'accumulo e misura la T di ritorno del riscaldamento, una è fascettata e coibentata sul raccordo di uscita dell'accumulo e misura la T del ritorno innalzata dal solare (se lo è).
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                  • chiarissimo sergio. E queste sonde comunicano/inviano dati a chi/cosa? :P

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                    • Caro Sergio, sono contento di farti questo effetto ... ma resta il fatto che secondo me c'è qualcosa che non va (come dice il buon Vasco) in quei grafici; un esempio, "qualcuno" si è divertito a confrontare gli SHCMV con gli HP nudi e, citazione: "Con il pirometro ottico una bella giornata estiva ho misurato 280°C per l'SHCMV e 260°C per l'HP ... ", la stessa persona aveva anche misurato le 2 temperature in inverno, trovando un risultato inizialmente sconcertante, nel senso che la T raggiunta dagli HP era circa la metà di quella degli SHCMV ... peccato che aveva dimenticato di inserire il tubo in un manifold opportunamente coibentato, quindi praticamente non erano più sottovuoto! Sono straconvinto che se lo avesse fatto (e stiamo ancora aspettando il test), la differenza tra i due tubi non sarebbe stata così ampia (e quindi anche gli hp nudi sono migliori dei piani), come invece documentato dai tuoi grafici. Ecco perché qualcosa non mi torna ... se, poi, si continua a scrivere che gli SHCMV sono quelli che hanno il "vero vuoto", allora mi si deve anche spiegare come fa ad esserci una simile differenza di isolamento tra due sistemi alla fine molto simili, ed invece poca differenza di dispersione tra un collettore sottovuoto ed uno piano, che di isolamento ha poco e niente. Non voglio difendere in assoluto i tubi, ma accetterò la "sconfitta" solo dopo che sunheat avrà postato i suoi grafici !! Quanto all'irraggiamento, mi sembra un po' strano che tu non abbia capito (o fai finta) ... un conto sono 500w/mq di irradiazione diretta, un conto sono 500w/mq di irradiazione diffusa ... soprattutto se, come sembra, la forma dei tubi sia più adatta ad assorbire quella diffusa ... ti "contano i torni" ??
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                      • Mah... non credo di aver mai scritto che gli SHCMV sono veri vuoti e gli altri falsi vuoti. Io non lo so perché, ma leggo i coefficienti di rendimento e noto delle differenze, le simulazioni che faccio si basano su quei coefficienti e quindi non mi stupisco che evidenzino le stesse differenze. Sunheat ne ha dato una spiegazione di quelle differenze... Negare invece che ci siano come fai tu (che ti vanti di non guardare i certificati SPF) a me sembra poco logico, ma il mondo è bello perché è vario... . Sul mezzo irraggiamento io non faccio finta di fare niente...: ho scelto un criterio con cui simulare una giornata poco soleggiata. Non pretendo che il criterio sia giusto... dammene tu uno e rifaccio... Ricordati però che le simulazioni che ho fatto hanno riprodotto in termini di produzione giornaliera in una bella giornata la parte alta della tua stima di crescita in T del boiler (4 gradi l'ora), quindi almeno lì non mi sembra di aver sbagliato di molto....

                        @Nico: le sonde sono collegate ad un'interfaccia che non ho fatto io è di cui non so nulla...
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                        • Infatti non ho scritto che l'hai detto tu ! Poi, non nego che ci siano ... ma bisogna vedere quanto corrispondano alla realtà; un altro dei miei stupidi esempi? I test sui consumi delle auto ... le aziende che producono dichiarano tot km/l percorsi, altre "esterne" ne dichiarano altri ancora e alla fine l'utente se ne trova con altri ancora ... eppure tutti si basano su delle simulazioni, il discorso è in quali condizioni. Infine sul criterio del mezzo irraggiamento non credo che esistano dei parametri fissi che si possono inserire in un programma, ma di sicuro non possono corrispondere all'irraggiamento del sole / 2 ! Prendendo per buono la corrispondenza di quello che vedo io "ad occhio" sulla mia centralina con il risultato delle simulazioni, comunque non mi spiego come ci possa essere quella differenza tra hp nudi ed shcmv se, nelle misurazioni effettuate sui singoli tubi, entrambi raggiungono quasi le stesse temperature ! Sergio, alla fine dei conti, spero solo non si scopra che veramente i neutrini sono più veloci della luce !!
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                          • Non te lo spieghi perchè non ci fai degli studi, né hai le apparecchiature per farli. Fino a (tua) prova contraria i neutrini non vanno più veloci della luce, i coefficienti di resa degli SHCMV sono migliori di quelli degli HP a intercapedine e quelli dei piani anche, fino a DT ragionevoli. Ma tranquillo, non vuol mica dire che ce l'hai piccolo! (l'impianto.... cosa avevi capito?)
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                            • Infatti, mi fido delle simulazioni ... ma fino ad un certo punto; sono un po' come S. Tommaso, se non vedo non credo ... altra piccola testimonianza (e sicuramente conosci l'affidabilità del testimone): "Ho diversi impianti uguali ovvero sistema a svuotamento e pannelli piani da una parte e sistema a svuotamento e tubi SHCMV dall'altra: non c'è confronto quasi il doppio di energia accumulata con i tubi SHCMV." ... e dato che per me l'unica differenza è che gli HP nudi sono più PICCOLI di DIAMETRO ... questo te lo concedo !!
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                              • Si, anch'io sono come San Tommaso, e infatti su quella "affidabile" dichiarazione ho diverse riserve, dato che non ho mai visto un dato numerico che fosse uno. E si che le centraline che installa li calcolano i kWh (pur sbagliandoli).... Gli atti di fede li riservo ad altre entità celesti diverse dal sole (e naturalmente dal "testimone affidabile" di cui sopra). Nel frattempo continuo a fidarmi di quello che vedo a casa mia e sui certificati di resa dei pannelli.
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                                • Spiego meglio la mia ipotesi: utilizzare la caldaia a gas per portare la temperatura dei termos a 55 gradi ( consideriamo che in casa il termostato è impostato per mantenere i 21 gradi costanti dalle 8 alle 23 e i 20 gradi dalle 23 alle 8, quindi no stop ), poi escludere la caldaia ed il circuito della caldaia, circolatore compreso e usare un boiler PDC da 300 litri con integrazione solare che si sostituisca al circuito chiuso della caldaia, quindi l'acqua tecnica dei termos scorrerebbe dentro al boiler della PDC ( che in questo caso avrebbe solo la funzione di integrare il riscaldamento e non più di produrre Acs, compito che verrebbe delegato esclusivamente ad un altro boiler PDC ). Dunque avrei due boiler con PDC, il primo dotato di proprio circolatore per sostituirsi in toto al circuito della caldaia e mantenere la temperatura dalle 8.30-9 alle 16-17, cercando d stare in autoconsumo grazie al FV, alla t esterna superiore a 7 gradi e fruendo quindi di un cop di 3,8 che consentirebbe di prendere 639 Wh elettrici e trasformarli in 2,428 Kwht. A questo boiler potrebbe essere collegato un impianto solare a tubi shcmv normali o direct flow. Dopo le 17 la caldaia riprenderebbe a svolgere il suo compito per il riscaldamento, mentre l'acs resterebbe di esclusiva competenza dell'altro boiler PDC che potremmo pensare o di non integrare affatto o di integrare con un pannello solare piano e basta. Se lo scambio termico fosse troppo lento, potrei pensare ad un boiler PDC da 200 litri split, purtroppo ci sono solo senza integrazione solare... Spero d essere stato più chiaro. Bene, ora sparate pure a zero sul pianista...
                                  FV 5,76 Kwp.Auto elettrica:Nissan Leaf 24 Kw.Acs:boiler PDC 300L,Cordivari,con solare termico a CF con 5 mq di pannelli piani,tilt:61,8°.Riscaldamento:8 pdc aria/aria di cui 6 inverter con COP fra 3,6 e 5,25, integrati da un termocamino Vulcano.Piano a induzione.1 auto a metano.Asciugatrice a PDC inverter.Vetrocamera Saint Gobain selettivi/basso-emissivi 4/12/4 con Argon

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                                  • Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
                                    Toninon, i grafici sono della potenza rispetto all'ora ufficiale per un pannello rivolto verso una certa direzione. Se in corrispondenza dell'azimut di quella direzione il sole non e' al culmine si crea una piccola asimmetria.
                                    Sergio il sole è sempre al culmine quando è a sud che io sappia, per motivi puramente geometrici. Se hai informazioni diverse fammele avere.
                                    L'unica complicazione c'è con il fissare un'ora ufficiale e riferire il momento del culmine (mezzogiorno solare) a quell'ora. Per quello si tira in ballo l'equazione del tempo, dove comunque il grosso della correzione è riferito alla differenza il longitudine tra meridiano locale e meridiano dell'ora ufficiale, come detto sopra.

                                    In ogni caso Lecce è ad est del meridiano ufficiale, quindi caso mai l'ora locale anticipa rispetto all'ora ufficiale.
                                    Se fai il calcolo della daily radiation con PVGis a Lecce ti esce fuori una correzione dell'ora per riferirisi a GMT:
                                    The time shown is local solar time. To find GMT time, add -1.21 hours
                                    Visto che noi siamo a GMT+1 devi sottrarre 0.21 ore agli orari indicati che sono riferiti all'ora locale, questo corrisponde a circa 1/5 di ora, che corrisponde ad una differenza di longitudine di +3º (il sole percorre in azimut 360º in 24 ore, quindi 15º/ora). infatti il meridiano ufficiale è 15º e Lecce è a 18º circa.
                                    E' una correzione infima ed in senso inverso rispetto a quello che appare nei tuoi grafici, quindi confermo che c'è qualcosa che non và.

                                    Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
                                    Ripeto: se ci sono suggerimenti sul modo di descrivere meglio o di distinguere la luce diffusa da quella diretta ben vengano
                                    Chiariamo che il problema non si risolve semplicemente trattando in modo diverso luce diretta e luce diffusa riferiti sempre ad una superficie piana, bisognerebbe cambiare completamente il sistema di calcolo ed integrare sul cilindro in modo diverso luce diretta, diffusa e riflessa incidenti sull'infinitesima superficie del cilindro.
                                    Per fissare le idee diciamo che un buon sistema sarebbe scomporre il cilindro del tubo in un prisma esagonale, ottagonale o vigesimale, dopo di che per ogni superifcie piana bisognerebbe calcolare l'irradiazione (totale) corrispondente alla sua inclinazione e sommare tutto.

                                    Il punto è che in teoria tutta sta roba non serve perchè i parametri di SPF dovrebbero già prendersi in carico tutto, altrimenti avrebbero sbagliato a calcolarli cosa che mi sembrerebbe strana. Se però così fosse e cioè avessero conteggiato solo l'irradiazione su superficie piana, non sarebbe per niente banale estrapolare i dati forniti per applicarli al calcolo completo descritto sopra.


                                    Originariamente inviato da dibillino
                                    non mi spiego come ci possa essere quella differenza tra hp nudi ed shcmv se, nelle misurazioni effettuate sui singoli tubi, entrambi raggiungono quasi le stesse temperature
                                    Mica mi confonderai le prestazioni in temperatura con quelle in energia eh ?

                                    Lucky forse per prima cosa devi cominciare a quantificare le esigenze di riscaldamento di questo piano aggiuntivo. Nella scelta tra termosifoni (magari a media temperatura) e pavimento radiante devi anche considerare se si trattera di zona giorno o zona notte. Se non sbaglio col pavimento radiante si tende a mantenere la stessa temnperatura per le 24 ore mentre quando si dorme sarebbe meglio avere un pò di fresco.
                                    Il tuo sistema direi che è un sistema a tripla integrazione: PDC+solare termico+metano, e si complica perchè la PDC dovrebbe lavorare soprattutto in presenza di sole per sfruttare il fotovoltaico.

                                    ciao
                                    Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
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                                    • @ Sergio: Probabilmente hai confuso la persona di cui parlo ... quanto alle centraline, beh, tutte potrebbero essere "taroccate" (persino la tua ) @ Tonion: non confondo fischi con fischietti ... era tanto per dire che, a mio avviso, qualcosa non tornava nelle simulazioni di Sergio (molto teoriche ma, forse, carenti di alcuni/diversi fattori favorevoli/penalizzanti per l'una o l'altra tipologia).
                                      Impianto 24 tubi heat-pipe CN 200 LT orient. SUD / 58°
                                      Caldaia Junkers ZWB 24 KW + riscald. pannelli rad. Rehau
                                      Serbatoio recupero H2O piovana 5000 lt + Lavastov. e Lavatrice collegate ad ACS
                                      Gradi Giorno 1.648 -Zona Climatica D - 220 mslm

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                                      • Eh no, basta con le battute (che poi battute non sono mai) sui tarocchi delle centraline per favore... Chi ha dei dati li pubblichi e se c'è qualche dubbio se ne ne discute. Io ho già AMPIAMENTE dimostrato anche su questo forum che i dati pubblicati da portalsole sono corretti (al limite di quanto può fare una strumentazione amatoriale) e non ho visto MAI nessun altro fare altrettanto. Su questo mi spiace ma non transigo. Su quanto ha scritto LLJ ho diversi commenti, ma non stasera.... Toninon, è possibile che quel l'asimmetria dipenda dalle 0.21 ore, non avevo notato: riverifico, grazie.
                                        Ultima modifica di sergio&teresa; 29-01-2013, 02:28.
                                        PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                        • @LLJ: in pratica vorresti affiancare una PDC in parallelo alla caldaia, da far funzionare di giorno al posto della caldaia. Non capisco perché un boiler PDC e non invece una PDC senza boiler. Posso supporre che sia perché vuoi tenere il boiler in temperatura coi sottovuoto, ma stai facendo i conti senza l'oste, ovvero la potenza che ti serve da mandare al riscaldamento... Per tenere il boiler in temperatura, l'insieme PDC+solare dovrebbe garantire una potenza (a T di 55 gradi) almeno pari a quella del tuo fabbisogno... altrimenti il boiler non ce la fa a rimanere in temperatura, la mandata si abbassa ... ecc. Mi sembra un azzardo, oltretutto quando non c'è il sole la sola PDC ti dovrebbe garantire 55 gradi... altro che COP 3.8....

                                          Se proprio vuoi metti un solare termico a circolazione forzata (e svuotamento) che lavora sul ritorno del riscaldamento (così da poter rimanere a T più basse della mandata, con miglior resa e minori dispersioni), gli metti in serie la caldaia e lei ci mette il resto se necessario. Io non complicherei ulteriormente...
                                          PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                          • Mi sa che mi hai convinto, anche perché io stesso ci pensavo da un po' ai calcoli termici che non sarebbero tornati mai: 2000-2400 Wht che lottano per mantenere a temperatura un intero circuito di riscaldamento fallendo lentamente. Viceversa l'ipotesi di alzare un po' la t di ritorno potrebbe funzionare, delegando la sola gestione dell'acs ad un boiler PDC, magari con un paio di pannelli solari. Ma per alzare la t di ritorno, conviene che il boiler sia piccolo? Tipo 100-150 litri o che sia grande? Intanto oggi ho comprato un termometro completo di sonda e nei prossimi giorni misurerò la t di mandata e quella di ritorno alla caldaia per poi passare al solare termico. Vi aggiornerò presto.
                                            FV 5,76 Kwp.Auto elettrica:Nissan Leaf 24 Kw.Acs:boiler PDC 300L,Cordivari,con solare termico a CF con 5 mq di pannelli piani,tilt:61,8°.Riscaldamento:8 pdc aria/aria di cui 6 inverter con COP fra 3,6 e 5,25, integrati da un termocamino Vulcano.Piano a induzione.1 auto a metano.Asciugatrice a PDC inverter.Vetrocamera Saint Gobain selettivi/basso-emissivi 4/12/4 con Argon

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                                            • Un po' di volume ti ci vuole almeno per metterci dentro una bella serpentina di scambio.... altrimenti scaldi l'accumulo ma non trasferisci nulla al ritorno. Sicuramente un accumulo piccolo (ma io direi almeno 300 litri) ha più facilità a scaldarsi, e quindi a scambiare. D'altra parte però ha anche più facilità a raffreddare....

                                              Credo che la prima cosa sia stabilire che potenza vorresti trasferire al ritorno, e a che T. Questo per dimensionare quanti e quali pannelli mettere. Poi l'accumulo si vede...

                                              Ma dell'inseguitore quindi non se ne fa nulla?
                                              PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                              • Primo aggiornamento: la t di mandata misurata con il termometro suddetto inserendo la sonda come consigliato da voi all'interno della guaina del tubo e chiudendo bene la guaina isolante con del nastro isolante è di 55 gradi, mentre quella di ritorno 42-44 gradi. Stranamente la caldaia ha una serie di led che indicano la temperatura e la caldaia si spegneva non appena si accendeva il led corrispondente ai 70 gradi. Oa ho provato ad abbassare un minimo il regolatore della temperatura della caldaia, vedremo domani quanto mi indicherà la sonda e quanto questo sistema led della caldaia ( per capirci, parte dai 40 gradi e per ogni 10 gradi a salire c'è un led, fino agli 80 gradi). Mi sto chiedendo: ma la t di mandata allora è 55 gradi o 70? Cioè è quanto mi indica il termometro esterno della sonda o quanto mi indica la caldaia? Vi chiedo un ulteriore consiglio: presso il rivenditore di termoidraulica da cui ho preso il solare termico, ho trovato una t di ottone che potrei collegare all'uscita dell'acqua calda del boiler del solare termico con questo schema: da un lato l'uscita, di fronte una camicia di metallo che entri dentro al boiler per 20 o 30 cm in cui inserirei la sonda suddetta, sulla parte bassa della t collegherei il tubo che va a portare l'acs in casa. Spesa: sui 20€ la t e la camicia. 18 li ho già spesi per il termometro analogico con la sonda in metallo. Mi pare che come sistema dovrebbe essere valido, però vi sono due ma: il primo che il termometro con al sonda è di quelli da inserire dentro le caldaie e quindi non è fatto per stare all'aperto ed alle intemperie, quindi mi chiedo: si rovinerà anche se lo rivesto di cellofane? Quanto sarà preciso? L'altro ma: se prendessi una specie di centralina digitale con sondino per misurare la t da inserire nella camicia suddetta, siamo sicuri che in estate con temperature di 100 gradi sondino, fili di plastica e quant'altro inserito nella camicia non si fondano mandando tutto a p........ane... 70€ di centralina con termometro digitale compreso? ( qui però avrei il vantaggio di avere la centralina dentro casa dato che i fili fra sonda e centralina sono elettrici e quindi vi posso mettere un'adeguata prolunga... Come avete fatto voi? Seguo la via più semplice e infilo la sonda che ho già dentro la guaina dell'uscita del boiler del solare termico e con i 18€ già spesi ho risolto tutto? ...
                                                FV 5,76 Kwp.Auto elettrica:Nissan Leaf 24 Kw.Acs:boiler PDC 300L,Cordivari,con solare termico a CF con 5 mq di pannelli piani,tilt:61,8°.Riscaldamento:8 pdc aria/aria di cui 6 inverter con COP fra 3,6 e 5,25, integrati da un termocamino Vulcano.Piano a induzione.1 auto a metano.Asciugatrice a PDC inverter.Vetrocamera Saint Gobain selettivi/basso-emissivi 4/12/4 con Argon

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                                                • P.S.: parlavo ovviamente della t di mandata della caldaia, non del boiler dei pannelli solari. Riguardo all'inseguitore come non se ne fa nulla?!?! Certo che si fa, ma devo procedere in modo scientifico e quindi devo registrare i dati, dunque devo partire dalle misurazioni allo status quo, per poi vedere gli incrementi con le diverse variabili che si inseriscono di volta in volta. Aiutatemi ora a costruire un sistema di misurazione davvero attendibile e poi procederò quanto prima con l'aumento dell'inclinazione dei pannelli a 60 o 63 gradi. Poi misuriamo di nuovo ed infine si procede con l'inseguitore, che nella prima fase sperimentale potrebbe essere perfino manuale, dedicando un sabato ed una domenica a ruotare il pannello nelle tre angolazioni che mi hai consigliato agli orari prefissati e vedere l'incremento di t rispetto alla situazione fissa. Forse coinvolgerò nella costruzione del sistema motorizzato anche un vecchio amico che fa un po' di tutto ( aggiusta lavastoviglie, lavatrici, frigo, monta tapparelle automatiche, ecc. ecc. ) penso che con il suo ausilio posso riuscire anche nell'impresa per me più difficile: motorizzare il tutto facendolo funzionare in automatismo totale.
                                                  FV 5,76 Kwp.Auto elettrica:Nissan Leaf 24 Kw.Acs:boiler PDC 300L,Cordivari,con solare termico a CF con 5 mq di pannelli piani,tilt:61,8°.Riscaldamento:8 pdc aria/aria di cui 6 inverter con COP fra 3,6 e 5,25, integrati da un termocamino Vulcano.Piano a induzione.1 auto a metano.Asciugatrice a PDC inverter.Vetrocamera Saint Gobain selettivi/basso-emissivi 4/12/4 con Argon

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                                                  • la cosa è super stuzzicante! sono eccitato al posto tuo!!

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                                                    • Grazie Nico! Anch'io sono molto coinvolto, spesso mi chiedo quale centralina programmare per far ruotare in automatico ogni giorno il pannello solare e la sera farlo tornare pronto per la mattina dopo orientato ad est. Inoltre mi domando: ma in giornate nuvolose con molta luce diffusa, conviene ugualmente farlo ruotare o invece conviene che resti sempre orientato a sud pieno? In teoria mi verrebbe da pensare che comunque se segue il sole nei diversi orari sempre di là arriva la luce maggiore, ma in pratica? Questo dubbio nasce anche dal fatto che gli inseguitori a due assi del FV con luce diffusa orientano i pannelli esattamente verso l'alto, cioè a tilt di 0 gradi oppure verso il punto da cui arriva maggiore luce, a seconda del tipo di inseguitore e del tipo di software che li guida.
                                                      FV 5,76 Kwp.Auto elettrica:Nissan Leaf 24 Kw.Acs:boiler PDC 300L,Cordivari,con solare termico a CF con 5 mq di pannelli piani,tilt:61,8°.Riscaldamento:8 pdc aria/aria di cui 6 inverter con COP fra 3,6 e 5,25, integrati da un termocamino Vulcano.Piano a induzione.1 auto a metano.Asciugatrice a PDC inverter.Vetrocamera Saint Gobain selettivi/basso-emissivi 4/12/4 con Argon

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                                                        Sergio il sole è sempre al culmine quando è a sud che io sappia, per motivi puramente geometrici.

                                                        Se fai il calcolo della daily radiation con PVGis a Lecce ti esce fuori una correzione dell'ora per riferirisi a GMT:
                                                        Visto che noi siamo a GMT+1 devi sottrarre 0.21 ore agli orari indicati che sono riferiti all'ora locale, questo corrisponde a circa 1/5 di ora, che corrisponde ad una differenza di longitudine di +3º (il sole percorre in azimut 360º in 24 ore, quindi 15º/ora). infatti il meridiano ufficiale è 15º e Lecce è a 18º circa.
                                                        E' una correzione infima ed in senso inverso rispetto a quello che appare nei tuoi grafici, quindi confermo che c'è qualcosa che non và.
                                                        Occhio di lince....

                                                        Chiaro che il sole è al culmine a sud.... mi son fatto prendere la mano, così confondevo "sud", "mezzogiorno".... sorry....

                                                        Ok, ho ricontrollato e con la correzione delle -0.21 h da applicare agli orari PVGIS (che invece prendevo tal quali) sembra tornare tutto, l'asimmetria sembra scomparire. Per ora ho provato solo con uno dei grafici, faccio però tutto con calma in un altro momento. Ad ogni modo trattandosi in pratica solo di uno shift temporale, e non essendoci modifiche nei valori di irraggiamento, il valore dell'integrale di fatto non cambia (sul grafico su cui ho fatto la prova cambiava solo la 2a cifra decimale).

                                                        Grazie Toninon, se non si fossi bisognerebbe inventarti.... si ma ci sei!
                                                        PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                                        • in pratica direi che abbinare un igrometro per modificare il comportamento dell'attuatore diventi troppo complesso.
                                                          Idem dare giu ad un eventuale magnetotermico deputato al movimento dell'accrocchio.
                                                          Io sarei più per procedere con 3 o 4 posizioni sempre e comunque, da fermarsi solo in caso di neve, tempesta o guerra nucleare

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                                                          • Direi solo in caso di guerr nucleare perché qui la neve viene una volta ogni 20 anni, fa una spolverata e va via ed in ogni caso con un inclinazione di 60 e rotti gradi scivolerebbe via tutta prima ancora di posarsi. Per le tempeste ci sono 300 Kg di acqua, più almeno altri 100 fra boiler, tubi, specchio e struttura di sostegno per tetto piano, che aumenteranno di almeno altri 20-40 Kg con i supporti per aumentare l'inclinazione ed immagino di almeno altri 60-100 Kg con quella che sarà la struttura rotante di supporto, motori e apparati vari, insomma saranno più di 500 Kg di massa! Ci vorrebbe un tornado come Katrina per spostarla da casa mia e comunque per essere certo e sicuro ( non sapendo metaforicamente né leggere né scrivere in questo settore ) non solo la base rotante sarà più ampia in modo da distribuire i 500 Kg di peso su una porzione più ampia di tetto rispetto a quella attuale, ma con delle travi in acciaio la ancorerò ai muri perimetrali del terrazzino sui cui è appoggiato, almeno per tre lati su quattro. Io la notte voglio dormire sonni tranquilli almeno fino a che non si scatena una guerra termonucleare...
                                                            FV 5,76 Kwp.Auto elettrica:Nissan Leaf 24 Kw.Acs:boiler PDC 300L,Cordivari,con solare termico a CF con 5 mq di pannelli piani,tilt:61,8°.Riscaldamento:8 pdc aria/aria di cui 6 inverter con COP fra 3,6 e 5,25, integrati da un termocamino Vulcano.Piano a induzione.1 auto a metano.Asciugatrice a PDC inverter.Vetrocamera Saint Gobain selettivi/basso-emissivi 4/12/4 con Argon

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                                                              se di neve ne venisse come qui, al di la che scenda dai pannelli, impedirebbe al motore di girare bene, poichè i pannelli prenderebbero contro a neve sui lati, il motore sforzerebbe e potrebbe rompersi!

                                                              Qui poi si romperebbe tutto dopo 2 giorni per l'umidità indecente che abbiamo sempre (pianura *****na).

                                                              Infine mi domando: ma tiene botta il tetttttto!? Dici che vai a ripartire su superficie maggiore e mi sembra giusto, ma una cosa mi sfugge.. hai un tetto che sta su poggiato su un terrazzino?

                                                              Ho appena trovato l'immagine di casa tua, ora mi è tutto più chiaro, specialmente la questione del tetto sul terrazzino..

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