Curiositā su processi chimici (seri e meno seri) - EnergeticAmbiente.it

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Curiositā su processi chimici (seri e meno seri)

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  • COME NO? apposta si chiama "OSSIDAZIONE", perchč le molecole di ossigeno si attaccano a quelle del metallo, ed il risultato č metallo OSSIDATO e rilascio di elettroni.

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    • Da quel poco che mi ricordo, ossidare vuol dire anche togliere idrogeno, non solo aggiungere ossigeno, p. es. se da KOH riesci a fare K2O, praticamente l' hai ossidato.

      dāi primus71, svela l' arcano! (per piacere eh)

      amir

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      • bč se cosi fosse non sarebbe mica male, se la produzione di corrente č dovuta all'ossidazione del K voul dire che ho fatto un pila che funziona ad acqua, per ricaricarla metto acqua e il K2O ridiventa KOH...

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        • Una reazione si dice di ossidazione, per definizione, quando si ha generalmente una perdita di elettroni o un incremento del numero d'ossidazione.
          Redox - Wikipedia, the free encyclopedia
          Non c'č nessun obbligo che la reazione debba coinvolgere per forza ossigeno.

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          • Ciao Nabla, potresti darci una spiegazione del perchč la coppia zinco-grafite immersa in naok o koh produce elettricitā per un certo periodo per poi andare a ricaricarsi quando stacchi il generatore? forse vi č dello zinco che passiva sulla grafite per poi tornare in soluzione sotto forma di ossido e quindi tornare zinco quando assorbo corrente? no, sarebbe una pila perpetua.... quindi? grazie a cosa ho corrente senza necessitā di prima dover caricare questa pila e tenendo conto che non ho un ossidante sull'anodo ma soltanto della grafite? e che il tutto č chiuso a tenuta stagna, quindi senza la possibilitā di avere ossigeno atmosferico.

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            • Bene, ho messo in pratica l'espermento che giā avevo fatto tempo fā, ma questa volta cercando di capire cosa accade: ho utilizzato una rondella di grafite da 27mm spessa 1mm (tagliata al tornio), 2mm di carta igenica imbevuta di koh al 25%, e una rondella di zinco spessa 0,5mm sempre del diametro di 27mm, il risultato č una pila giā carica in grado di erogare 1 milliwatt a centimetro quadro in modo continuo per circa 10 minuiti. Una volta calata la tensione verso lo zero, basta lasciarla a riposo per un paio d'ore e si puō nuovamente prelevare il milliwatt per altri 10 minuti, questa prova l'ho fatta per 4 volte, ogni volta c'č un calo di potenza del 10% circa, e credo di aver capito il perchč: anche se non capisco come possa accadere perchč non sono un chimico, lo zinco si ossida, ogni volta che si lascia ferma la pila lo strato di ossido diminuisce(da bianco tende al trasparente), e quindi lo zinco puō ancora essere ossidato, perō pių volte si effettua la scarica e pių marcato diventa lo strato di ossido e pių tempo serve per farlo diminuire, ma comunque si inspessisce di pių, ed ecco perchč cala il rendimento, infatti essendo pių ossidato c'č meno superficie a contatto con l'elettrolita e forse l'ossidazione non riesce a proseguire pių infondo. Ma se in questa sorta di pila non ho un anodo che offre ossigeno, come fa ad ossidarsi lo zinco? potrei pensare che sia valida la teoria di amir, e quindi che qualche molecola di ossigeno viene ceduta dal koh, infatti non vedo altre ipotesi, perchč se stessi al parere di nabla non dovrei vedere lo zinco ossidato.

              Ora 1 milliwatt a centimetro č poco, ma ipotizziamo di avere uno strato di zinco sottilissimo, tipo 0,1mm e uno stato di grafite delle medesime dimensioni, e idem per lo strato imbevuto di koh, e immaginiamo di avere un cubo da 10x10x10mm di lato, il risultato sarebbe una pila in grado di fornire 30 watt senza necessitā di essere caricata. (ogni strato ha una superficie di 100cm quadri, e occupa uno spessore di 0,3mm, quindi in un millimetro ho 3 strati in grado di offrire 300 milliwat se messi in parallelo, quindi 0,3 x 100mm = 30 watt).

              Siccome lo zinco in qualche modo viene ossidato prelevando corrente, se offro corrente sicuramente lo zinco torna al suo stato originale, e quindi potrei aver realizzato una batteria ricaricabile molto economica e non inquinante, ma nel caso in cui lo zinco col passare del tempo tornasse da se zinco, come noto in queste prove, vorrebbe dire che in qualche modo questa pila potrebbe erogare pių corrente di quella che mi serve per ricaricarla, ma qui vado nel paranormale e quindi non mi divulgo oltre

              Adesso provo con del nichel al posto della grafite.

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              • Ecco, come sospettavo con il nichel non funziona, inizialmente c'č una tensione di 0,95 volt, appena si applica un carico resitivo minimo cala subito a 0,45 per continuare fino a 0,1-0,2 volt, quindi non resta altro che ipotizzare che la corrente che si ha quando al posto del nichel uso grafite č dovuta all'ossigeno che in qualche modo grazie alla grafite viene offerto allo zinco, e lui in cambio ci da un elettrone

                Infatti non a caso quando propongono esperimenti con l'alluminio e l'acqua e sale utilizzano carbone, il fatto che sia "attivo" si differenzia soltanto dalla superficie, infatti avendo a disposizione una superficie di carbone attivo da 10cm quadri dello spessore di 1 millimetro č come avere un metro quadro lineare.

                Probabilmente la porositā della grafite permette un minimo di scambio di ossigeno con l'aria, e forse anche se il contenitore č sigillato, l'aria circostante č sufficiente per offrire una certa quantitā di ossigeno tale da poter far rilevare quel milliwatt.

                Riguardo il discorso dell'autoricarica, ipotizzo semplicemente che accade questo: inizialmente lo zinco si ossida superficialmente, fino al punto di non permettere pių all'elettrolita di toccare il metallo, o quantomeno la superficie esposta č limitata, lasciando la pila senza carico accade che parte di questo ossido si discioglie nel koh, infatti l'ossido di zinco č solubile in koh, e quindi la superifice di zinco metallico diventa nuovamente pių ampia e pronta per essere ancora ossidata. Ma ad un certo punto la quantitā di ossido disciolto in elettrolita č alta, e quindi lo zinco rimane ossidato ed ecco che la pila prima o poi diventerā completamente scarica.

                Naturalmente queste sono ipotesi....

                Certo perō non capisco perchč in questo caso l'ossidazione non permtte pių la fornitura di corrente e nelle batterie aria-zinco si, o meglio, in queste lo strato di ossido č piuttosto profondo, nelle prime basta un velo per cessare la corrente.

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                • Ecco, ho fatto 3 cellette del diametro di 2,7cm, con la grafite un pō pių spessa per poter infilarci un filo conduttore(spessa 3mm), solite piastrine di zinco, quindi 0,5mm, e 3 feltri da 2mm imbevuti di koh questa volta al 30%, risultato:

                  tensione iniziale 1,3V
                  tensione sotto carico 0,91V
                  potenza continua erogata: circa 0,8mW per centimetro quadro

                  al momento sono tutte e tre in serie, con attaccato un led bianco da 5mm, la tensione ai capi del led č di 2,75V, la corrente assorbita č di 3,75mA, sono ormai 3 ore che il livello di tensione e corrente non si scosta da quelli sopra scritti.

                  Chi mi spiega questo fenomeno? premetto che non ho mai caricato queste celle, le ho usate cosi come sono appena montate, racchiuse in una guaina termorestringente in piliolefina per non far evaporare l'elettrolita, chiuse in bustine di plastica dove il passaggio di aria č veramente limitato, e vi allego una foto:
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                  • Tecnonick, sei grande!
                    Perchč non provi con la ferrite magnetizzata?

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                    • Ciao Franco, con la ferrite? come mai questa idea?

                      Il led č ancora acceso , ho notato un altra cosa: se uso il rame al posto della grafite si forma idrogeno sul rame, mentre con la grafite no. Il rame tira pių corrente rispetto alla grafite, ma ha una tensione pių bassa, ps. lo zinco effettivamente si ossida, sia nel caso in cui uso rame che con la grafite.

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                      • E il silicio monocristallino al posto dello zinco?
                        Puoi adattare una vecchia cella fotovoltaica....

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                        • Il led non si spegne, la tensione č stabile, come la corrente erogata, perō mi ero sbagliato, infatti facendo un prova al microscopio ho notato che la grafite produce anche lei idrogeno, ma molto meno rispetto al rame, perō rispetto al rame č minore anche la corrente erogata.

                          Una prova col silicio si potrebbe fare, perō non ho celle dalle quali ricavare il silico. In teoria la coppia grafite-silicio quanta tensione dovrebbe dare a vuoto?

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                          • Allora, non ci capisco molto, ma qualcuno mi da una spiegazione dettagliata di cosa accade?

                            tratto da wikipadia:

                            La pila, in chimica, č un dispositivo che converte energia chimica in energia elettrica.

                            All'interno di una pila avviene una reazione di ossido-riduzione in cui una sostanza subisce ossidazione, perdendo elettroni, ed un'altra subisce riduzione, acquistandoli. Data la sua configurazione, la pila consente di intercettare e sfruttare il flusso di elettroni tra le due sostanze. Tale flusso genera una corrente elettrica continua, il cui potenziale elettrico č funzione delle reazioni di ossidazione e riduzione che vi avvengono. Una pila si scarica quando queste reazioni chimiche raggiungono lo stato di equilibrio.

                            -------

                            Quindi, nel caso mio ho lo zinco che dovrebbe perdere elettroni ossidandosi, e questo pare accada, infatti lo zinco si ossida, anche se l'ossido che si forma č scuro e non bianco come dovrebbe essere, quindi mi chiedo: questo "ossido" non č che forse č rame sotto forma di particelle ossidate? infatti c'č un ossido di rame che č nero, insomma cosa cavolo accade in modo dettagliato e a livello molecolare? e se il rame acquista elettroni perchč il suo aspetto non cambia? perchč ho sviluppo di gas?

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                            • Tecnonick
                              guarda cosa ho trovato:

                              Elettricitā dall'acqua | Facebook

                              Commenta


                              • Ciao Franco, sai cos'č il problema? i 10uW, sono veramente pochi, quanto spazio necessiterebbe per far su un generatore decente? e il costo del silicio ne vale la candela? poi non č che si comporta come un fotovoltaico anche in acqua? in fin dei conti il silicio monocristallino č utilizzato per questo, al posto delle linee conduttrici ci metti l'acqua e il pezzo di grafite? e poi, chi mi dice che non si ossida? e che quindi la corrente generata č dovuta sempre ad una reazione redox?


                                e aggiungerei:

                                leggendo come ha fatto l'esperimento, dice di aver utilizzato i carboncini delle pile zinco-carbone, questi sicuramente sono sporchi di biossido di manganese e contengono anche tracce di cloruro di ammonio o coloruro di zinco, quindi l'acqua sarā dientata leggermente conduttiva, e quindi č probabile che ci sia la reazione redox.
                                Ultima modifica di tecnonick; 06-03-2010, 18:48.

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                                • Tecnonick, visto che sei sempre cosė disponibile,
                                  mi puoi dare un tuo parere sul chemalloy:

                                  Thermalloy US Patent # 2,796,345 ~ Samuel Freedman

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                                  • Bč il mio modestissimo parere potrebbe essere simile al precedente, perchč in fin dei conti abbiamo sempre una lega metallica immersa in acqua, l'acqua se non č demineralizzata conduce corrente, ed č sufficiente un qualsiasi metallo per produrre tensione, la grafite fa da anodo, ed in effetti come descritto nella lega CHEMALLOY c'č produzione di idrogeno oltre che di elettricitā, essendo talmente minima la corrente erogata lo č anche l'ossidazione del metallo, quindi forse difficile da vedere a occhio. Anche in questa lega č presente lo zinco, e ti posso assicurare una cosa: lo stesso discorso che fanno nella descrizione della lega vale anche se usi della grafite e un pezzo di zinco, infatti qesto eroga sempre corrente, poca ma c'č, e se sostituisci l'acqua o l'elettrolita torna nuovamente a erogare pių corrente(ma mai come inizialmente, perchč comunque c'č uno strato di ossido che limita la superficie a contatto con l'elettrolita).

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                                    • lumeloid

                                      come costruire celle fotovoltaiche con un rendimento del 90%:

                                      Alvin Marks - Lepcon& Lumeloid -- 90% efficient solar-electric power conversion -- articeles & patents

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                                      • Un bel sito dove fanno alcuni esperimenti chimici molto simpatici: Home | Chem Toddler

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                                        • arco voltaico CO2

                                          Sto preparando il seguente esperimento con la speranza di ricavare polvere di carbonio dalla CO2.
                                          Con riferimento al post 181, carico il contenitore con atmosfera pura di CO2.
                                          Dentro il contenitore svuotato dall'acqua eseguo un arco voltaico con elettrodi di acciaio , non di carbone, perchč altrimenti produrrei CO.
                                          Io vorrei invece spaccare la molecola di CO2 in carbonio e ossigeno.
                                          Il carbonio si dovrebbe depositare sul fondo del recipiente come polvere nera.
                                          In questo modo otterrei un combustibile dal un gas poco gradito.
                                          Vorrei sentire il parere di qualche esperto per consigli su come eseguire l'esperimento.
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                                            Saturday Morning Science Experiment: Steam, sans punk - Boing Boing

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                                            • Originariamente inviato da Franco52 Visualizza il messaggio
                                              In questo modo otterrei un combustibile dal un gas poco gradito.
                                              Vorrei sentire il parere di qualche esperto per consigli su come eseguire l'esperimento.
                                              davvero?
                                              dalle mie parti si dice fare la p....na per l'amore di dio
                                              hai fatto il conto di quanta CO2 si produce per l'elettricitā che consumi?

                                              ciao

                                              Commenta


                                              • Hai perfettamente ragione, Primus, se io pensassi, nel mio modo di vedere le cose, di utilizzare i fili dell'Enel per alimentare i miei esperimenti........
                                                Ma se guardi bene tutta la mia "produzione" ciō č esattamente l'opposto di quello che bisognerebbe fare,
                                                cioč fregarsene degli enel vari ed autoprodursi la propria elettricitā
                                                con tutti i metodi, utilizzando tutte le varie energie che madre natura ha messo a nostra disposizione.

                                                Commenta


                                                • Originariamente inviato da Franco52 Visualizza il messaggio

                                                  cioč fregarsene degli enel vari ed autoprodursi la propria elettricitā
                                                  con tutti i metodi, utilizzando tutte le varie energie che madre natura ha messo a nostra disposizione.
                                                  vale a dire?

                                                  ciao

                                                  Commenta


                                                  • Primus
                                                    Ti faccio solo un esempio (Spero che i moderatori mi perdoneranno l'OT);
                                                    questo orologio perpetuo funziona con le variazioni atmosferiche di temperatura e pressione:

                                                    Directory:Atmos, the Clock Powered by Temperature and Atmospheric Pressure Changes - PESWiki

                                                    Tanto per accennare che le forme di energia disponibili localmente sono tante, varie e usabili appropriatamente.

                                                    Commenta


                                                    • soffiatura del vetro

                                                      Rinnovo i due links che sono scaduti:

                                                      soffiatorescientifico.pdf

                                                      soffiatore chimico 2.pdf

                                                      Commenta


                                                      • Arco voltaico in atmosfera di CO2

                                                        Allego un primo assemblaggio dell'esperimento.
                                                        All'interno del contenitore di vetro andranno inseriti gli elettrodi di acciaio:
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                                                          E perchč definire "esperimento" quello che avviene in qualunque saldatrice a filo continuo, commercializzate ed utilizzate da anni e che tutti conoscono?

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                                                          • Ma io non voglio mica saldare niente.
                                                            Io vorrei semplicemente scindere la molecola di CO2 e recuperare il carbonio.

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                                                            • E pensi che con i milioni di persone che da decenni usano per otto ore al giorno apparecchi simili, non ci si sia mai accorti che di carbonio non ne recuperi?

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