Propongo un argomento più leggero dopo questa furibonda battaglia:una LENR del rinascimentohttp://www.treccani.it/enciclopedia/marco-bragadin_(Dizionario-Biografico)/Marco Bragadin alchimista veneziano o truffatore?.alcuni estratti.Amava definire la sua arte come una grazia particolare del cielo, affermava di sapere "cavare l'anima dell'oro" dal mercurio e di saperlo moltiplicare, di possedere infine l'anima dell'oro sotto forma di una polvere che chiamava anche medicina. Questa polvere, come pure un "oro potabile perfetto" da lui prodotto, soleva impiegare anche a scopi terapeutici. Metteva di tanto in tanto alla prova la sua arte alchimistica offrendo, a una piccola cerchia di testimoni, la possibilità di controllarla. A detta di essi egli metteva in un tegame del mercurio, aggiungeva un po' della sua polvere e una sostanza di nessun valore che somigliava alla cera, quindi faceva cuocere il tutto per un certo tempo. Una volta scodellato l'impasto che ne risultava, invitava gli astanti a farne l'analisi. Sono conservate due analisi ufficiali della Zecca veneziana che qualificano il metallo una volta come una lega di un quarto di argento e tre quarti di oro, e una seconda volta come un terzo di argento e di rame e due terzi di oro.quando infine una nuova prova, eseguita la sera del 6 genn. 1590 nel palazzo ducale alla presenza del doge Pasquale Cicogna e di altri personaggi altolocati, ebbe ancora una volta esito positivo, il governo fece pressioni ancora maggiori per indurlo a iniziare il lavoro immediatamente.considerazioni .Finì decapitato in Germania ma fare una trasmutazione del mercurio in una lega d'oro argento e rame davanti al Dogedentro a palazzo ducale con attestazione della zecca veneziana mi sembra un impresa degna o di un grande coraggiosissimo manipolatoreo di un vero alchimista.
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l'Alchimia la madre di tutte le LERN
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Ciao, oro, argento e rame, e litio, ma non credo che all'epoca lo conosciessero
Veramente molto bella questa storia.
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Vaso alchemico
Ciao.
Ho trovato una ulteriore conferma all'uso del quarzo da parte dei veri alchimisti.
Sempre Fulcanelli nel Mistero delle cattedrali dice che il vaso dell'operazione deve essere
fatto come una botte di buone doghe di quercia.Trae questa idea da un pannello marmoreo
della cattedrale di Notre Dame (se a qualcuno interessa potrei essere più preciso)
Insomma visto che la quercia sul fuoco brucia mi è chiaro che si tratta di un vaso di quarzo.
vorrei sottolineare che le proprietà che secondo me fanno del quarzo la materia prima degli
alchimisti sono dovute alla piroelettricità che innesca il plasma elettronico in grado di scindere
gli atomi
La piroelettricità (o effetto piroelettrico) è l'effetto per cui si forma un temporaneo accumulo di cariche elettriche di segno opposto (e quindi di una differenza di potenziale) sulle facce opposte di certi cristalli in risposta ad un cambiamento di temperatura. L'accumulo avviene su facce ortogonali rispetto ad un asse di simmetria noto come asse termico. La faccia che viene caricata positivamente viene chiamata "polo analogo", mentre la faccia opposta è detta "polo antilogo". Tutti i cristalli che sono piroelettrici sono anche piezoelettrici, e alcuni sono ferroelettrici
Esistono due tipi di piroelettricità:- la piroelettricità primaria che si ottiene riscaldando il cristallo impedendone però la dilatazione termica
- la piroelettricità secondaria che si ottiene riscaldando il cristallo senza impedirne la dilatazione termica
Questo effetto si manifesta solo in cristalli che hanno una polarizzazione permanente; la struttura cristallina predominante per questi materiali è quella delle perovskiti.
Il primo minerale in cui è stato osservato questo fenomeno, fin dall'antichità, è la tormalina.
Ricordo che il principio dell'alchimia è: SOLVE ET COAGULA
Ultima modifica di nll; 20-10-2011, 21:05.
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OK
Non sono il solo a chiedersi il significato della quercia in Fulcanelli
C'era una vecchia discussione in questo forum inglese
Fulcanelli - Oak... [Archive] - Alchemy Forums
divertente questo commento:
Yeaahhh, I almost hate this ubiquitous oak (Yeaahhh, ho quasi odio per questa quercia onnipresente)
in un altro commento si parla di quarzo ma poi l'argomento è lasciato cadere.Dice:
C'è un collegamento etimologico con la quercia che ho considerato
Quercus (quercia) è simile al quarzo, in particolare sono pochi
gli elementi che iniziano con un "Q". Quarzo, selce o sabbia (tutti i biossidi di silicio si possono combinare (in fusione) con un alcali, carbonato di potassio in generale, per produrre olio di sabbia / olio di selce / olio di vetro = Vitri-olio.)
interessante questo storia che ho trovato sui rapporti alchimia-produzione vetraria:
CRISTOFORO PARIGINO
Tra gli alchimisti attivi a Venezia troviamo nella metà del ‘400 Cristoforo Parigino che riuscì ad ottenere dalla Repubblica un permesso per poter continuare i suoi esperimenti ed operare nel territorio della Serenissima. Si fece costruire apparecchi dai vetrai di Murano, ebbe un discepolo veneziano, Andrea Ogniben, a cui insegnerà direttamente alcune fasi dell’Opera Ermetica, e con cui rimarrà sempre in contatto. Del Parigino ci rimangono numerosi manoscritti, non solo nella Biblioteca Marciana e in quella Vaticana ma in varie biblioteche italiane e francesi. Alcune opere saranno stampate nelle enciclopediche raccolte della Biblioteca Chemica Curiosa, e del Teatrum Chemicum.
Parigino fu definito Adepto, cioè venne onorato come colui che ha compiuto l’Opera e fu tenuto in grande considerazione dagli alchimisti successivi. Il successo del Parigino sembra confermato dalle lettere inviate al discepolo veneziano Ogniben in cui ci dice che la Materia (per ottenere la Pietra Filosofale) è stata divisa in tre parti. Una parte è stata donata all’Ogniben (il quale la perde durante i propri esperimenti!), una è impiegata per fare beneficenza a monasteri, chiese, ospedali ed ai poveri, l’ultima la utilizza il Parigino stesso per vivere in pace fino alla fine della vita, dedicandosi allo studio e alla teologia. Dalle lettere e dalle opere conservate nella Biblioteca Marciana sappiamo che il Parigino era amico del più famoso vetraio della Serenissima, Angelo BAROVIER e del maestro di quest’ultimo fra Paolo Godi DELLA PERGOLA. Paolo DELLA PERGOLA fu il maggiore insegnante della Serenissima nella Scuola di Rialto (dove terrà lezione anche Luca Pacioli -Chiesa di San Bartolomeo, 11 agosto 1505). Grazie agli insegnamenti “alchemici teorici” di Paolo della Pergola il Barovier riuscirà a realizzare vetri particolarissimi, leggeri e cangianti. Verrà apprezzato a tal punto che riuscirà ad ottenere dalla Serenissima il privilegio per poter continuare i lavori anche durante l’estate! La fama di Angelo Barovier oltrepasserà i confini della Serenissima e verrà chiamato per portare le sue opere al Re di Francia. Fu durante questi viaggi che Maestro Angelo farà da corriere per l’amico Alchimista. L’Architetto Antonio Averulino, detto il Filarete cita il Barovier nel suo trattato architettonico. Per togliere ogni dubbio al proprio discepolo Ogniben, Parigino afferma però che ne’ il Barovier, ne’ Paolo della Pergola furono veri Alchimisti! Ricordo che la Scuola di Rialto fu di stampo Aristotelico, ma non bisogna dimenticare che, grazie al così detto Libro delle Meteore (attribuito ad Aristotele) passò attraverso il Medioevo la più famosa opera di Ermete: la Tavola di Smeraldo.
L’Ermetismo unisce come un filo invisibile il platonismo e l’aristotelismo. Francesco Zorzi ricorda (nelmemoriale) che grazie al Triplice numero sacro ed alle proporzioni si ottengono accordi sacri sia a Platone che ad Aristotele: l’ARMONIA.
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Vetrate
Nelle vetrate antiche delle cattedrali francesi è nascosto il segreto dell'alchimia sia da un punto di vista simbolico
sia da quello operativo.Gli antichi "soffiatori"(altro termine per alchimista)riuscivano a creare vetri contenenti particelle d'oro:
"In particolare gli alchimisti, con le loro idee atomistiche, riuscirono, già nel medio-evo, ad utilizzare le nano-tecnologie, pur non chiamandole con il nome attuale. Infatti, ad esempio, i vetri colorati delle vetrate antiche di molte cattedrali in Europa si è oggi riscoperto che sono dovute alla dispersione di nano-particelle d'oro e di altri metalli, durante la fusione del vetro.
Gli alchimisti pertanto utilizzarono le nano-particelle per realizzare ad es.in Firenze, Santa Maria Novella ed a Notre Dame in Parigi, quelle bellissime colorazioni delle vetrate, dalla dispersione di nanocristalli d' oro, che assumono varie colorazioni a seconda della dimensione del Cluster di atomi di oro puro, che, ad es., a 70 nm riflette una vivace luce Rosso-rubino ed a circa 100 nm una spendente colorazione Giallo-oro."
tratto da: ALCHIMISTI e NANOTECNOLOGIE
Il famoso egittologo e alchimista Schwaller de Lubicz (René Adolphe Schwaller de Lubicz - Wikipedia)
fece molteplici esperimenti fusori con il vetro :Schwaller de Lubicz. Studio sulla vetrata, lavori sulle colorazioni del vetro. - La Via dell'Alchimia
in questo sito è riportato uno studio che inquadra il tema:Le Vetrate gotiche: una formula segreta
Per esempio a Chartres (ammirate questi capolavori su google images)il vetro delle vetrate era fatto di sabbia e di cenere di faggio fusi e mescolati a temperature caldissime, ai quali si aggiungevano dei metalli e delle polveri colorate, per colorare il vetro.
CONSIDERAZIONI
La sabbia quarzifera piroelettrica + cenere(carbonato di potassio che si trasforma in zolfo in presenza di plasma elettronico)
+"metalli"(forse cinabro?)fusa ad alte temperature può dare come prodotto finale un vetro carico di particelle d'oro?
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Noce o Quercia
Salve
quello che scrivete qui è assolutamente bellissimo, complimenti a tutti.
La Quercia è certamente un albero interessante ma probabilmente esso non è all'origine di quanto gli è attribuito dai trattati magico-alchemici.
La Quercia è solo, per cosi dire, un malinteso, l'albero miracoloso probabilmente è il Noce.
Il malinteso deriva dalla somiglianza dei frutti dei due alberi.
Le origini del Noce sono asiatiche e le sue proprietà curative e magiche sono molto importanti al punto che se esiste un elisir di lunga vita, il Noce certamente è un ingrediente.
Qui il link sul Noce in inglese, vi chiedo gentilmente di leggere anche il siglificato del nome in "Taxonomy".
Da cui si ricava le sue origini medico-magiche sono italiane e di conseguenza dalla cultura locale di Sorrento è possibile ottenere importanti informazioni.
Juglans regia - Wikipedia, the free encyclopedia
Vi consiglio di inoltre di fare una ricerca usando "Noce di San Barbato".
Preciso comunque che personalmente io faccio distinzione (molta) fra alchimia ed alchimisti.
L'alchimia è una tecnica del corpo come ad esempio lo yoga, l'astrologia, ecc con le quale raggiungere elevazione dello spirito e buona salute.
Gli alchimisti invece hanno grandi meriti ma però essi operano in una scienza nuova che dovrebbe usare un nome diverso da Alchimia.
Ciao
Guglielmo
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Chartres
a Menegatti
Ti ringrazio per i complimenti ma dire che
"La Quercia è solo, per cosi dire, un malinteso, l'albero miracoloso probabilmente è il Noce."
significa non aver capito il senso simbolico della quercia.
Gli alchimisti usano la quercia come simbolo della materia prima
e non per estrarne qualche distillato.
Ho scoperto questo magnifica raccolta delle immagini delle vetrate di Chartres:Category:Stained glass windows of Cathédrale Notre-Dame de Chartres - Wikimedia Commons
Chartres è un posto bellissimo : merita una visita (poi è sulla strada per la bretagna, la magica bretagna)
All'interno della cattedrale sta il fantastico labirinto citato da Fulcanelli.
Il labirinto della Cattedrale di Chartres | Luoghi, Insediamenti | Medievale.it
Molte sono le particolarità misteriose di questa cattedrale druidica.
Ora nel profondo dell'edificio esiste un ' antico pozzo taumaturgico.Fin prima dei celti la sua acqua
serviva a curare i malati.
Chissà che sostanza vi era disciolta.Forse qualche cristallo derivato da antiche LENR?
(perdonatemi questa fantasia ma ieri ho mangiato peperonata)
e finalmente metto un link all'opera di fulcanelli:
http://www.cazzanti.net/archivi/lett...Cattedrali.pdf
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Casa dell'alchimista
Vi voglio segnalare questo sito
http://veneziamagica.it/dimore-filosofali/ .
La pagina è dedicata alla presentazione di una casa dimora di un antico alchimista.
Oggi è adibita a museo dell'alchimia.
Museo Casa dell'Alchimista
A parer mio merita una visita .
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Ciao CarloLuna, molto interessante le segnalazioni che hai fatto, volevo dare un mio piccolo contributo, ho dissolto un filettino di oro e con mia sorpresa il fondo che era oro in forma nanomettrica era di colore nero, pensavo rimanesse colo oro in vece è nero, è proprio vero a dimensioni nanomettriche le cose cambiano di molto.
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CarloLuna, GabriChan
Ciao CarloLuna, GabriChan e a tutti
Per CarloLuna
Grazie per la risposta e un grandissimo grazie per Fulcanelli, avevo una copia del libro ma poi a causa dei miei continui traslochi è andata persa.
Non voglio far perdere tempo a te e ad altri ma forse conoscere la simbologia usata in alchimia e nella magia per descrivere il Noce potrà (lo spero) essere utile.
Il noce ha due tipi di fiori, quello maschile e quello femminile ed una caratteristica foglia.
La foglia, i fiori ed il frutto sono usati da secoli come ingredienti per creare medicamenti di ogni tipo.
Il fiore femminile può avere da uno a quattro boccioli e probabilmente in dipendenza di questo numero ha effetti diversi.
Il fiore maschile ha due stati, come bocciolo assomiglia ad una Pigna mentre se adulto ad una ghirlanda.
Il rametto che costituisce la foglia può avere da 5 a 9 foglioline ed il suo uso è quindi conseguenza della sequenza numerica 5-7-9, questa sequenza a volte è anche usata come indicativo della foglia del Noce.
La foglia, il frutto e i fiori del noce sono spesso rappresentati in modo stilizzato o nascosti nelle illustrazioni magico-alchemiche ma conoscendo la loro simbologia di base è abbastanza facile individuarli.
Per GabriChan
Se ti è possibile puoi pubblicare le immagini dell'oro nero.
Hai provato ad usare gli ultrasuoni nelle tue sperimentazioni?
Ciao
Guglielmo
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Ciao Guglielmo, l'oro l'ho filtrato, lavato e ridotto con HCl, diventa Au2Cl6 che è quasi un polimero ,diventa di un colore giallino sciolto a giallo intenso solidificato in cristalli.
Comunque è vero potevo fargli una foto, visto che non ne userò più con quella procedura, pensavo non si sciogliesse in quelle condizioni perchè non era acqua regia e non cera il cloro in vece s'è nanopolverizzato.
Non uso ultrasuoni ma microplasma o uno stadio appena prima che comunque genera molte vibrazioni e cavitazione, credo sia un passaggio obligato per ottenere le trasmutazioni in tempi ridotti.
Comunque è interessante che nell'alchimia si passi per il colore nero quando si discioglie un qualche metallo.
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Ciao Gabriele
Mi invogli a mettere mano all'esperimento di cui ti ho parlato. Stai esperimentando l'oro potabile?
Posto questo estratto da un vecchio forum( Devo studiare l'argomento).
ORO monoatomico
"Dall'analisi del brevetto di David Hudson, lo scopritore dell'oro e degli elementi monoatomici (ORME) si evince che per fabbricare l'oro monoatomico bisognerebbe passare attraverso una serie abbastanza lunga di operazioni di "solve et coagula", apparentemente senza senso poichè uguali tra di loro. L'operazione di "solve" di solito la si fa con acqua regia, ottenendo cloruro aurico. L'operazione di "coagula" la si fa aggiungendo un idrossido (soda caustica) ottenendo idrossido aureo che è insolubile e precipita sul fondo. L'interessante è che ripetendo queste operazioni si passa prima da un precipitato di colore molto scuro, e via via si passa ad un precipitato che è praticamente bianco. Che cosa è cambiato? Si evince che la prima volta che si scioglie l'oro in acido quest'ultimo è si in forma ionica, ma in cluster di N molecole per volta (cioè non si forma Au2Cl6, ma anche Au3Cl9, Au4Cl12, fino ad Au33Cl99). Il procedimento di "solve et cagula" permette di dividere questi cluster fino ad ottenere solamente Au2Cl6 (che inizialmente è presente se non in minuscole quantità). Questo è il punto di partenza se si vuole produrre oro o elementi monoatomici."
Ciao Guglielmo Apprezzo il tuo interesse per il mondo vegetale.Forse potrebbe interessarti questo link sulla spagyria: Alchimia e spagyria Pratica
La spagyria mi sembra avere molto in comune con l'alchimia(metodi e scopi) Credo però che le trasmutazioni abbiano bisogno di plasma elettronico(piezoelettricità,elettrolisi,cavitazio ne..)
Aggiungo un tributo aun grade alchimista contemporaneo: Paolo Lucarelli (Torino, 27 settembre 1940 – 13 luglio 2005) è stato un alchimista italiano.
Zenit - Studi - Scritti di Paolo Lucarelli
Si laurea in Fisica all'Università di Torino dove svolge, per conto del CNR, ricerche sui metalli. In seguito assume importanti incarichi in una nota multinazionale.Conobbe Eugène Canseliet. È autore di Lettere musulmane. Riflessioni sull'Alchimia. Curò la traduzione e il commento della Turba dei Filosofi, dell'opera omnia di Eugène Canseliet, di molti testi di R.A.Schwaller de Lubicz, del celeberrimo Il Mistero delle Cattedrali di Fulcanelli, delle Opere di Eireneo Filalete, dei Tre Trattati Tedeschi di Alchimia del XVII secolo attribuiti alla misteriosa Rosa Croce d'Oro. Cura e traduce, inoltre, Isaac Newton, scienziato e alchimista di Betty Jo Teeter Dobbs e Alchimia di Johannes Fabricius.
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Atomi
Devo assolutamente condividere questo sito che,per un profano come me, è assolutamente chiarificatore.Non l'ho ancora letto con attenzione ma promette molto.Forse son cose note ma mi sembrano molto in tema con le LENR e quindi con l'alchimia.gli atomi: spiegati in 11 punti e senza usare la fisica | Chimicare
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Ciao CarloLuna le spiegazione e i modelli sono quelli classici, e non credo spieghino e contemplino le trasmutazioni, per indagare su quelle bisogna pensare ed immaginare nuovi modelli e nuove condizioni.
Si nello studio dell'alchimia viene consigliato anzi è obbligatorio sporcasi le mani nel senso che per capire davvero di cosa si sta parlando è necessario anche sperimentare le cose ed è dall'esperienza e dallo sviluppare quel senso necessario ad influenzare la materia, che è la cosa fondamentale in tutti i praticanti di questa antica arte.
Si richiede una evoluzione di tipo anche personale nella comprensione della natura e di se stessi.
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Mea culpa
Ciao Gabri.
Hai perfettamente ragione.Non avevo letto il contenuto della pagina e francamente mi ha deluso:la classica spiegazione
a base di Capra(fritjof),fisica quantistica,nuvolette elettroniche ed elettroni desaparecidos.
Mi aspettavo il modello alpha esteso for dummy in immagini grandi e colorate.Mi scuso.
In compenso ho trovato questa pagina su kervran molto ben fatta.
L_Alchimia della Natura
Sopratutto mi ha colpito l' immagine relativa alla faglia di scissione dell'atomo di calcio.
Sarebbe bello se qualcuno approfondisse graficamente la struttura dei pacchetti di nucleoni.
Devo solo prepararmi il carbonato di potassio poi accendo il mio athanor del quale posterò le foto.
Sto anche interpretando il Mutus Liber di Geber alla luce della piezoelettricità dei cristalli....
E infine ,caro Gabri, sono certo che la battaglia contro l'entropia (questo secondo me è il significato dell'alchimia)
debba cambiare anche l'operatore.
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Ciao CarloLuna, bello il link che hai proposto, mi è piaciuto il riferimento al gruppo metile che guarda caso è uguale nella parte dei tre atomi di idrogeno all'acido acetico, "un buon vinegrad" che ha usato il Dt. Monti per lare la sua trasmutazione dal mercurio all'oro.
Anche se credo che il mercurio prima vada "trattato" non per niente se si usa mercurio normale non funziona se invece si usa il mercurio degli interrutori, quindi passati da tensioni e correnti che in in alcuni punti possono davvero essere molto alte si configura nel modo giusto da consentire la trasmutazione.
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Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggiomi è piaciuto il riferimento al gruppo metile che guarda caso è uguale nella parte dei tre atomi di idrogeno all'acido acetico.......anche se credo che il mercurio prima vada "trattato" non per niente se si usa mercurio normale non funziona
Ti manca un ...[non lo scriverò in un forum pubblico]... per completare la reazione.
Angela
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Enzimi
La via enzimatica alle trasmutazioni è interessante e spero che questo link lo dimostri. http://www.tbnmilano.it/tbn3.htmlDice:L'enzima interviene nella reazione come una lente che concentrerebbe i neutrini vaganti liberi nel cosmo, aumentando le possibilità d'impatto di un neutrino con il protone (H+) che, spinto verso l'atomo di potassio con energia sufficiente penetra il nucleo di K per effetto tunnel. Si crea un atomo di calcio.Io continuo a credere nella via piezoelettrica che mi sembra più in linea con i testi alchemici.
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Originariamente inviato da CARLOLUNA Visualizza il messaggioLa via enzimatica alle trasmutazioni è interessante e spero che questo link lo dimostri. http://www.tbnmilano.it/tbn3.htmlDice:L'enzima
Link non funziona
interviene nella reazione come una lente che concentrerebbe i neutrini vaganti liberi nel cosmo,
e con quale meccanismo?
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Enzimi2
Riposto il link sperando non succedano errori:
http://www.tbnmilano.it/tbn3.html
...
Non sono io che lo dico.Il testo è di kervran come si evince anche dalla figura.
E' una ipotesi fantasiosa? Non lo so.
Ripeto che mi sembra più vicina all'alchimia tradizionale l'ipotesi piezoelettrica.
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Ciao CaltoLuna be l'ipotesi del neutrino in effetti è un pochino fantasiosa, a me piace di più quella dei tre H+ che creano una specie di trappola quantistica, poi penso che sia la temperatura a creare quella vibrazione necessaria a far avvicinare abbastanza H+ per la fusione.
Per il piezoelettrico la tua ipotesi è giusta, anche se mi chiedo se non sia più facile usare l'elettrolisi, adesso che la conosciamo.
PS. Angela, anche per MPUltima modifica di GabriChan; 01-11-2011, 23:47.
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Convalide
ciao Darwin.
Degli anelli mancanti della teoria evoluzionistica cosa diciamo ?
Li qualche conferma non guasterebbe.
Riguardo alle convalide della teoria di Kervran rimando al famoso sito di xmx.
le trasmutazioni biologiche - 2
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Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggioPS. Angela, anche per MP
La pietra filosofale è una propria scoperta a seguito di una evoluzione interiore e non deve essere tramandata in chiaro.
Se continui a studiare ci puoi arrivare da solo.
Gabrichan non dimenticare che la pietra filosofale non solo trasmuta il mercurio in oro, ma è un elisir di lunga vita.
E' il più potente riduttore di radicali liberi che vi è in circolazione, oltre a sintetizzarti l'oro monoatomico direttamente nel corpo.
Quindi, ed è l'ultima volta che te lo scrivo, guarda al COOH!
AngelaUltima modifica di nll; 02-11-2011, 09:35.
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Una storia antica
Ciao a tutti
Personalmente ritengo che le favole di Esopo oltre ad essere d'insegnamento etico-
morale-educativo siano anche, (seppur in modo accuratamente celato) un mezzo per
trasmettere informazioni provenienti da un sapere di origine ignota, forse da una civiltò
preumana.
Esopo, per chi non lo conoscesse, è un favolista dell'antichità vissuto in Grecia 600 anni
prima di Cristo.
Una delle fiabe più note di Esopo è certamente "La gallina dalle uova d'oro" che in sintesi
narra di un contadino che non contento di ricevere un uovo d'oro al giorno decise di aprire
la pancia della gallina così da prelevare, con una sola operazione, tutto il prezioso
contenuto.
Il chirurgo improvvisato però riusci solo ad uccidere la gallina, la quale (poveretta), nelle
sue viscere non nascondeva alcunchè.
Credo che non sia necessario essere analisti o psicologi per comprendere che questa
favola non può essere stata ideata al solo scopo d'intattenere e nel contempo insegnare
l'etica perchè essa è troppo astratta, illogica e incongruente.
Senza approfondire le varie anomalie della favola e quindi rischiare di uscire dallo scopo
di questo documento vorrei evidenziare che se il fortunato contadino non era contento ci
doveva essere (obbligatoriamente) una ragione.
Se il contadino ad ogni covata otteneva un uovo ciò significa che riceveva ogni volta
almeno 700 grammi d'oro.
Pur non tenendo in conto la nota prudenza e saggezza dei contadini ritengo che nessuno
poteva uccidere o far del male a tale stupendo uccello.
Se però l'uovo non era completamente d'oro ma d'oro aveva solo il guscio allora la trama
della storia e la reazione del contadino assumono senso, logica e giustificazione, infatti,
un guscio in oro pesa solo qualche grammo.
Tesla (1856-1943) è uno scienziato che con le sue invenzioni ha migliorato di molto la
qualità della nostra vita.
Le grandi invenzioni di questo scienziato pur essendo di enorme utilità e diffusione non
sono servite allo stesso Tesla, Tesla infatti morirà povero, dopo molti anni di abbandono
e solitudine in un albergo di New York.
Le varie biografie di Tesla, indipendentemente da chi le ha scritte, sono praticamente
tutte uguali e si assomigliano in modo incredibile anche nello stile espositivo.
Queste biografie sono così poco plausibili che sembrano un racconto preparato al
tavolino, fortunatamente però sono talmente false e contradditorie che è sufficiente un
minimo d'attenzione per separare le menzogne dai fatti reali.
Mi piace anche aggiungere che i fatti sicuramente reali sono quelli che nelle biografie
sembrano insoliti, eccentrici o fantasiosi.
Senza approfondire e quindi rimanere strettamente nell'ambito di questo documento
riporto, prelevando dalle biografie, un brano che riguarda l'ultimo periodo di vita di Telsa.
<< Tesla, abbandonato da tutti, viveva con il solo supporto di una piccola pensione
concessa dal governo Jugoslavo in un albergo di New York.
Il suo passatempo preferito era quello di accudire ai piccioni.
Per i suoi piccioni aveva costruito un ricovero con annesso un luogo di cura e inoltre era
molto attento all'alimentazione infatti faceva preparare per i piccioni una speciale ricetta
che lui stesso aveva ideato. >>
Si narra anche di una grande amicizia fra Tesla ed un certo piccione, l'amicizia era così
grande che quando il piccione morì dagli occhi del piccione scaturì un'intensa luce.
Non servono indagini accurate per scoprire che la povertà di Tesla era piuttosto insolita.
Il nostro poverello infatti viveva all'hotel "New Yorker" di New York, qui sotto un'immagine
dell'hotel giusto per dare un'idea.
Ovviamente non alloggiava in una camera qualsiasi ma in una "Suite".
Non posso conoscere le vostre conclusioni su quanto fin ho qui riportato ma a mio
modesto avviso, certamente Tesla, sapeva come integrare la sua modesta pensione.
Fra le manie di Tesla pare che ci sia anche quella del numero 33, questo numero è il
simbolo dell'albero della Noce. Questo simbolo si usa come riferimento generico ma, per
essere precisi esso rappresenta il fiore femminile.
Aggiungo due parole su Gesu per ricordare che in moltissimi dipinti egli è rappresentato
all'interno di un ovale, cioè di un guscio di noce.
Per concludere e rispondere a Gabri.
Spero, appena troverò il tempo, di sottoporre/proporre alla tua attenzione una definizione
(mi auguro) più corretta di "Alchima" e delle sue sottoclassi operative (che sono molte).
Per il momento vorrei dire questo: se esiste una possibilità di estrarre l'oro da qualche
cosa, il qualche cosa deve essere costituito da componenti ricavati da azioni su materiale
organico come ad esempio la cenere.
Probabilmente il Nero (grigio) è "prima" e non durante o dopo.
Ciao
Guglielmo
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Originariamente inviato da CARLOLUNA Visualizza il messaggioRiguardo alle convalide della teoria di Kervran rimando al famoso sito di xmx.
Secondo te la teoria dell'evuluzione avrebbe bisgongo di conferme ulteriori?
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Ciao Darwin (che piacere salutarti)
Non mi sono mai interessato molto della questione ma qualche punto oscuro mi sembra ci sia.
Non vorrei che l'argomento diventi troppo OT .
Bibliografia
Marco Respinti, Processo a Darwin. Un'inchiesta a tutto campo sul darwinismo per smascherare incongruenze, falsità e luoghi comuni, Piemme, 2007.
Mariano Artigas, Le frontiere dell’evoluzionismo. Ares, 1993.
Giuseppe Sermonti, Dimenticare Darwin. Ombre sull'evoluzione, Rusconi, 1999.
Francesco Agnoli - Alessandro Pertosa, Contro Darwin e i suoi seguaci (Nietzsche, Zapatero, Singer, Veronesi...), Fede & Cultura, 2006.
Jean-Marie de la Croix, L'evoluzione darwiniana dell'uomo: ipotesi vera o falsa?, Mimep-Docete, 2002.
Svalutare Kervran significa svalutare secoli di osservazioni scientifiche e affermare che le LENR non esistono!.
Kervran e le sue teorie e osservazioni non si possono liquidare con due parole come fai tu.
Gli esperimenti sono facilmente ripetibili se si rispettano i suoi protocolli.Ad esempio
Kervran nota che, usando negli esperimenti acqua distillata al fine di semplificare le analisi, si ha solo un piccolissimo incremento del Calcio, attorno a solo qualche punto percentuale. Invece, usando acqua oligominerale (lui usò la famosa acqua francese Volvic), l'incremento è quello atteso, variabile fra il 50 e il 200 per cento o anche più, a seconda delle condizioni sperimentali e del tempo di coltura.
Forse perché l'acqua oligominerale è carica di microcristalli?
La pubblicità di un'acqua minerale recita:
sgorga attraverso un filone di quarzo ad una temperatura di circa 9°C e con una portata costante durante tutto l'anno, a testimonianza della profondità della sorgente e della grandezza del bacino imbrifero
Una mia teoria: la terra in primavera diventa viva grazie all'azione del calore sui microcristalli piezoelettrici in essa contenuti.
Spero con rispetto che tu non consideri queste idee come farneticazioni.
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Vs darwin
Beh? Come devo interpretare questo silenzio?
Mi stai dando ragione in silenzio?Evviva il dibatitto!
O hai bisogno di tempo per leggere la bibliografia?
Comunque penso che non ci sia nulla di più stimolante di argomenti avversi al nostro punto di vista.
Infatti l'evoluzionismo mi ha fatto pensare ad collegamento LENR-ambiente.
Nel senso che sembra sia l'ambiente a determinare l'organismo vivente di cui ha bisogno e non viceversa.
Mi spiego con un esempio:
LA TRASMUTAZIONE SILICIO/CALCIO
(Silicio + Carbonio = Calcio)
E’ questa, delle tre vie indicate, la più rapida ed efficace.
In particolare la trasmutazione Si – Ca (del Silicio in Calcio) è molto diffusa in natura anche nelle piante. Un esempio: è noto che un terreno coltivato a erbetta verde necessita di molto Calcio;quando ne è impoverito compaiono le margherite che, trasmutando il Silicio in Calcio, ne arricchiscono enormemente il terreno una volta sfiorite.Ecco un bell’esempio di come, col tempo, il terreno possa ricostruirsi da solo senza bisogno di concimi chimici che, inserendosi in modo anomalo nella dinamica di questi processi naturali, finiscono per causare gravi danni piuttosto che benefici.
*** Eliminato fuori tema: se ti interessa l'agricoltura di Fukuoka apri una discussione nella sezione giusta. Occhio che la violazione dell'art.3 del regolamento del forum comporta sanzioni. nll ***
Ultima modifica di nll; 04-11-2011, 07:27.
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Ciao CarloLuna mi hai fatto tornare in mente una cosa, tradizionalmente a chi si fratturava qualche osso o aveva problemi di osteoporosi, e anche in medicina tradizionale cinese si dava l'equiseto una pianta ricchissima si silicio, probabilmente per produrre più facilmente il calcio che serve a riparare la frattura.
http://www.ilpuntosano.it/erbe-pdf/24.pdf
Cancellata sto facendo passare i vari antiossidanti ma non sono ancora riuscito a trovare quello giusto, ciao.Ultima modifica di GabriChan; 04-11-2011, 17:30.
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Originariamente inviato da CARLOLUNA Visualizza il messaggiola trasmutazione Si – Ca (del Silicio in Calcio) è molto diffusa in natura
Però occorrono circa 3 GK per innescare la reazione...
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