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Realizzazione motore magnetico

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  • http://www.centrogalileo.it/nuovaPA/...IV%20SVIZZ.pdf

    Secondo me si dovrebbe modificare il cosi detto disco magnetocalorico, montandoci sopra dei diodi seebeck.

    I diodi seebeck generano elettricità.

    Ovviamente per fare girare il disco occorre un piccolissimo motorino elettrico, (che è alimentato dai diodi seebeck).

    Serve ovviamente un pulsante ed una pila di avviamento.
    -----------------------------
    -----------------------------

    FUNZIONAMENTO

    1) Si mette il dito sul pulsante
    2) il pulsante chiude il circuito che collega la pila con il piccolissimo motorino elettrico, quindi il disco magnetocalorico gira
    3) dopo circa 1 secondo si lascia il dito dal pulsante
    4) il motorino continua a girare all'infinito perchè alimentato dai diodi seebeck

    ------------------
    Domanda... cosa alimenta i diodi seebeck ?
    Risposta... sono alimentati dal moto del disco !


    Domanda... cosa alimenta il moto del disco ?
    Risposta... il moto del disco è alimentato dal piccolissimo motorino elettrico!


    Domanda... cosa alimenta il piccolissimo motorino elettrico ?
    Risposta... il piccolissimo motorino elettrico è alimentato dai diodi seeebeck !

    Domanda... cosa alimenta i diodi seebeck ?
    i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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    • Originariamente inviato da uforobot Visualizza il messaggio
      Secondo me si dovrebbe modificare il cosi detto disco magnetocalorico, montandoci sopra dei diodi seebeck.
      Ma se estrai calore con seeback (diodi o celle), dopo un po' il disco non diventa sempre più freddo?
      Perché l'effetto sul disco a lega magnetocalorica non introduce calore, semplicemente lo sposta da un punto all'altro...
      Bisognerebbe conoscere i livelli di saturazione, il range minimo di funzionamento delle migliori celle peltier o diodi.
      Il disco quando diventa freddo assorbe calore dall'ambiente circostante... ammettendo l'ipotesi di fattibilità del sistema, l'energia deriverebbe dall'ambiente, come una pompa di calore.
      Energia estraibile, credo molto poca.

      Poi il gadolinio a conducibilità come sta? Perché se il campo ha anche un effetto di resistività sul disco, temo che l'energia necessaria a farlo girare non sia poca.
      Ultima modifica di max001; 11-06-2012, 22:25.

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      • Per i FluxGate si veda sempre i fondamenti che ho messo nel canale di YouTube, ad esempio: Bedini FluxGate (B.mov - YouTube Dove si osserva che spingo il braccio meccanico per superare la smorzatura di ingresso, e poi l'effetto è tutto OK. Questo è il fondamento che io intuivo... che poi ho ricercato con la [interazione in laterale] trovando poi la [relazione ternaria] di cui io ne sono orgoglioso. I FluxGate possiedono un qualcosa di intrigante... che è il circondare il runner, potere agire con distanze maggiori di interazione, quindi modulare di più il sistema... e vincere di sicuro. Però alzano i costi di realizzazione delle esperienze (occorrono migliaia di calamite) e pure i tempi di realizzazione, i materiali (tante calamite significa troppo campo di base, dove ripeto c'è una percentuale che occorre ma che poi non agisce... meno sorgenti e meglio è ... dunque ho scelto bene, rimango con quello che ho pubblicato,mche poi cerco di ridurre ancora... ma aumentare la resa... questo è ingegno ed ingegneria.

        N.B. sarebbero esperimenti empirici se ci fosse un po' di fisica matematica e prima misure. Tuttavia dato che non si sa se poi è tempo perso per niente, si fanno esperienze... anche MENTALI... Cioè pensare bene prima di fare... infatti io da due giorni pernso all'ultimo particolare del mio progetto di punta, quello attuale... cioè la MOLLA MECCANICA che occorre, è necessaria e penso indispensabile. La molla occorre per tenere la repulsione del sistema sempre attiva, ciclicamente attiva.

        Ebbene, confermo che le capacità di pensiero - anche sprovveduto, ma INTENSO - riescono ancora ad essere al vertice pure della Scienza. Vale a dire che l'altro ieri io pensavo che la Natura mi avrebbe impedito di formare a livello teorico il progetto che in questo momento è necessario per poi costruire bene. Il problema mentale che ho vissuto senza fare alcuna prova mi colloca oramai in una specie di gloria personale tutta da provare in seguito. Cioè io di molle non mi intendo, però la materia di cui ho necessità la conosco.

        Ebbene il problema era TENERE in interazione continua, ciclica il sistema Propulsore Ciclico che progetto per poi finire la missione primaria della mia ricerca, cioè concluderla mediante il costruire, mediante il trovare un qualcosa che si possa assemblare in tutte le case del mondo, anche sul tavolo della cucina (dove io attendo il mio amico G. che dovrebbe riprendere durante le pause della scuola italiana).

        Il problema è appunto di possedere una molla meccanica capace di svolgere la funzione di portare il braccio meccnico del Propulsore Ciclico a distanza di interazione, ripetendo una dinamica precisa... come poi sia possibile in primo pensiero? ebbene non sembra possibile... perché non si collegano le parti di memoria e di simulazione tramite intelligenza visiva e anche di fisica reale cioè l'esperienza vera la si medita sino a definire la probabilità migliore della situazione che si pensa. L'inventore agisce così, riflette molto e pure in modo speciale, inusuale... come quasi fosse uno scienziato... ad inventare si può anche da sprovveduti, tanto oggidì il collaborare con poi qualsiasi specialista è pane quotidiano, vero ?

        E' ovvio che il problema rimane sino a soluzione, e che in certi casi occorre cambiare il punto di vista di osservazione del problema. Infatti ieri sera ho visto (nella mia mente) che addirittura avrei una opzione di Natura in più, cioè ora ho tutto il sistema che studio completamente ALLEATO con le forze di Magnetismo Permanente e Meccanica... perciò ora presumo il massimo del rendimento del sistema da costruire poi come si deve... e per non cadere nelle illusioni del cogitare devo ancora pensare bene ed anche formare un modellino col cartoncino, per vedere i miei pensieri, prima di costruire, perché ad un certo livello occorre così. Questo è inventare

        Per le convinzioni di altre modalità, tipo il magnetocalorico,
        si risponda con quanta energia occorre per rispondere a questo che ho preso dal file.pdf del link postato sopra a pag.4 :

        "per far girare la ruota magnetocalorica è necessario vincere una forza.
        Il lavoro compiuto risulta analogo a quello di un normale compressore"

        e sempre un po' di ragionamento su quanto si guadagna in realtà, sul rendimento del macchinario pensato
        Penso poi che siamo alle solite! Cioè escludere la possibilità di studiare per conoscere il motore primo a calamite, trovando sempre modalità elettrotecniche che esistono di già ... il dovere possedere il motore elettrico per iniziare l'interazione... eccetera...

        Quando è così (fregarsene del problema di auto-sostentamento) io direi che è preferibile pensare al motore elettrico di futura generazione... aprire sempre la discussione specifica e poi tentare di concluderla. Però col motore elettrico, anche se reso esoterico, ma bisognoso di elettricità... si può realizzare tutto quello che desideriamo, e l'ingegneria convenzionale ci soddisfa completamente... se poi abbiamo i soldi per le chicche industriali del nostro benessere...

        Mentre accedere al motore primo a calamite è solo pensiero e poi costruzioni economiche basate sul poco niente per finire però poi con qualcosa di notevole. Cioè io ora ho in questo mio progetto Propulsore Ciclico - inerente alla mia ricerca pubblicata - un sistema di fisica classica basato su magnetismo permanente e meccanica pronto ancora a miglioramenti, e ad esempio mentre in questi documenti di Scienza si accenna al dovere variare le forze magnetiche, io da tempo ho realizzato il decrescere o crescere le forze, e anche senza forgiatura su misura il campo esteso a piacere l'ho trovato e applicato in REALTA'. io però vengo ignorato... come mai ?

        P.S.

        1. Per il fai da te cantiniero due giorni fa ho deciso di lavorare le placche del dischi fissi per staccare le calamite industriali, appunto buone a nulla per le ricerche di quesa discussione! La placca invece è materiale buono, e ora ne ho a sufficienza. Tolleranza di fai da te mediante sgorbia di intaglio legno, ovviamente lineare, è di scorticare il Neodimio della calamita strappando via la placcatura di zinco... ma non spaccarle, ed in realtà anche se si procede a forti martellate non accade. Questo fatto reale avviene se la colla del sistema industriale corrispondente è molto tenace... e la realtà ha detto che sono pochi casi su una decina... e perciò ho osservato il Neodimio così come lo forgiano...

        Ora è da vedere se poi si riesce ad attenuare davvero su macchina sperimentale di ricerca che rimane sempre la stessa, piccola, duttile, pubblicata, con il suo blocco, errore di semplicità di situazione, errore necessario per progresso mentale del ricercatore, per passare nella fase di invenzioni.

        Per iniziare a costuire il notevole mio progetto corrente c'è un problema banale: trovare come fissare i cuscinetti alla barra filettata che devo usare per il miglioramento... ci sono anche i cuscinetti magnetici... però il bisogno che si ha è di avere una barra motrice antiferromagnetica, inerte al magnetismo permanente. Non so il come fare ed attendo l'approccio diretto, il momento di fai da te cantiniero dedicato anche a questa facezia, che però mi da fastidio... mi blocca il preparare la costruzione del pre-prototipo (macchina sperimentale a livello di prototipo) che come al solito dovrà essere poi modellata su misura alla nuova configurazione.

        2. In pratica per il frigorifero io attendo il commercio, per poi avere penso una macchina elettrodomestica reale e industriale che migliori il rendimento e anche diminuisca il consumo, ma per il motore e poi il generatore primo a calamite l'unico modo è verificare punto per punto il sistema migliore possibile e poi discutere su certe parti, che io vedo solo meccanica (tutto il resto è pronto da mesi, vale a dire il propulsore esiste).

        Il progetto che ho (Propulsore Ciclico Project.1.jpg) l'ho ridotto all'essenziale, ed è già come realizzare un disegno industriale che consente il CAD/CAM come modellazione di forma per poi fresare ad esempio tavole di teflon, per poi inserire ad incastro le parti di macchina prototipo. Sono riuscito ad avere tutte le parti di macchina corrispondenti ad una Dinamica Naturale, Meccanica e Magnetica Permanente e posso dirvi che HO VINTO a livello di progetto, che sono raggiante come qualsiasi scienziato che risolve, però sempre triste per via della fatica per studiare poi la descrizione fisica matematica. Questo che vi do è il primo disegno, che ha una settimana di vita. Notate l'estrema semplicità e il potenziale di liberare la dinamica. La molla non è disegnata, lo sarà nel disegno CAD ma io so già che per non usare matematica, procedere per esperienza reale, tale molla a compressione su misura al sistema reale di questo progetto la realizzerò a invenzione, in modo che poi potrò fare le misure per il prototipo, acquistando il gaussometro e anche il dinamometro.

        Sempre ricerca passo a passo, dapprima ad esempio questa idea, e avere un sistema duttile come la mia ricerca.

        Ciao
        File allegati
        Ultima modifica di mostromagnetico; 12-06-2012, 09:28.

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        • Mostro, nel tuo video si vede chiaramente che per posizionare il magnete runner nel punto di spinta devi mettercelo a mano, impiegando non poca forza. Questo effetto non è OK per un motore.
          Tu hai messo i magneti statori con i flussi perpendicolari al circuito, così è ovvio che il runner esca in repulsione. Il problema è che hai energia utile pari all'energia opponente. I fluxgate invece dovrebbero avere i flussi paralleli al circuito.

          Il fluxgate fatto con i magneti permanenti ha lo stesso principio del motore lineare. I flussi vanno da un'estremità all'altra del tubo (N-S).
          Il vantaggio è che il runner è circondato da flussi che hanno una forma toroidale, quindi si può pensare di equilibrare in modo che le forze opponenti, repulsione o attrazione vengano sensibilmente ridotte.

          Per fare ciò è necessario utilizzare dei magneti con un'estensione dei flussi ben definita, proporzionata alla larghezza del gate e alla dimensione del runner. Farò un disegno per spiegare meglio.

          Ho visto adesso il disegno che hai aggiunto. Ma con quella configurazione (a parte che con i flussi in quel modo hai pochissima energia) al massimo fai quasi un giro e quando arriva nella parte più sottile, più vicina al runner, questo si ferma.

          Il settore evidenziato in rosso attrae molto di più di quello evidenziato in verde, quindi il runner da li non esce.

          Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   rif.jpg 
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ID: 1930881
          Ultima modifica di max001; 12-06-2012, 11:59.

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          • Infatti nei FluxGate ho ossevato che i sitemi di studio semplice non hanno la forza... solo il moto. La smorzatura comunque è superabile con molte calamite e un sistema di spinte eccessivo di risorse... l'ho osservato mediante una vecchia serata con il porre calamite in esagerazione... dovevo capire la propulsione... è esagerata, oppure segue l'esatto di quanto ho costruito e pubblicato dopo... sino al punto di blocco e a questo progetto per risolvere in armonia con la Natura.

            Nei FluxGate (il video sopra replica il vecchio Bedini, l'altro video associato sul canale fa osservare il viceversa, cioè per attrazione il blocco è al centro (transito) ed è forte! è peggio! E pure Bedini ci ha messo quelle calamite... lui era elettrotecnico di confine... scarso con le calamite e meccanica, OK ? Così è un interazione banale, ma è sempre fondamento di dinamica, è poi da capire che comunque le si giri o si inclinano, l'effetto RIMANE, è inesorabile, permane. Capito ?

            E' solo evolvendo la macchina sperimentale
            e portando meccnica che si pone a seguire la Natura e mai a contrastarla, che si trova soluzione.

            Questo comporre è anche obbligato per via di come tassellare, OK ? E' da notare che nel web le fonti ci girano intorno ma non risolvono... non dicono di squilibrare le forze - che è sostanziale, necessario, indispensabile per avere forza motrice - però recano altri schemi... per la sensibilità di qualche ricercatore... io dico che non se ne viene fuori !

            Praticamente le sorgenti necessarie ideali e vere sono i cubi al Neodimio con poi per lo stack piattine al Neodimio quadrate... per esperire bene lo studio occorre il budget da 700 euro in su, invece per ottenere lo stesso io ho speso 200 euro per 220 calamite piatte, quelle che impiego, me le tengo, le stresso ma non si scaricano (la ferrite si, e quindi la tengo poi per il Tomi Track Closed).

            Se le rompo, le unisco anche dimostrando che due pezzi di calamita che rompendosi si separano come Scienza dice... ma unendole per serraggio molto vicino si ricompone l'originale. Anche se in realtà lo spezzarsi le separa come dice la Scienza... questo DIMOSTRA le tolleranze di Natura... il lasciare fare all'intelligenza umana che ricerca l'auto-sostentamento e rifugge il motore primo elettromagnetico o a combustione messo a monte di tutto... ripeto che il fake è semplice: è vero, è reale che avendo poco motore che perturba i sistemi anche in errore GIRANO.

            Altra cosa, molto più eroica... è l'auto-sostentamento che come parola cercatela, vedete come risponde il motore di ricerca... restituisce psicologia, attitudni, socialità... niente ingegneria per via dell'insegnamento scolastico, servo del del modello che fa confondere e depistare. State attenti... non pensate con il modello scolastico queste cose, nè il motore a calamite e nemmeno la ruota di gravità. In effetti, in realtà, con i Fluxgate è necessario lo studio di calamita del runner... si può fare... però richiede perfezione... chissà cosa è avvicinarsi, approssimare più perfezione... io ero rimasto a modellare un qualcosa di anomalo... direi di evitare.

            I Fluxgate sono comunque per anche lo studio del motore su disco o ruota. Il solito problema è superare senza il campo armonico con l'uso di INERZIA che consente il re-ingresso ciclico. E' molto difficile! la macchina sperimentale è da realizzare con due statori e non di più... troppe smorzature sono una trappola! La sensibilità del cuscinetto ricavato da una testina di videoregistratore analogico rottamato
            è eccezionale e mi serve per esperimentare ancora...

            Oppure subire come ho detto tanto spreco che è obbligatorio... stesso caso di quanto io ricerco, con 14 statori come la macchinetta che ho, su base di ricerca dentro uno spazio di 40 cm cn i FluxGate per ogni statore almeno 10 sorgenti, dunque 140 calamite, più il fare decrescere le forze cioè andare a porre 14 variazioni da 14 sovrapposizioni x 10 sul primo statore, mettendo 140 calamite piatte, 130 sul secondo statore. Allora la forza motrice salta fuori, però a spreco di risorse, ed è lo stesso, e anche con una macchina che prende spazio, non si può facilmente sovrapporre a livelli... invece la mia ricerca attuale produce come lo stare dentro 3 cm di spessore... è tutto da esperire... ma la teoria è necessaria.

            Insomma FluxGate come ricerca del fondamento, e solo così. Chi trova la perfezione può vincere meglio di quanto eseguo io... ma la ricerca è troppo inconcludente... si, occorre avere il lampo di genialità... o la scoperta per caso... però la riflessione sul prototipo è sempre costosa... dunque evitare.

            Sempre per via delle tolleranze di Natura del Magnetismo Permanente, se si trova modo di ottimizzare i flussi questo produce solo diciamo la dinamica dell'effetto ottimale, ma non risolve i problemi o il problema unico, vale a dire che per un centimetro cubo di neodimio in relazione al runner che si vede occorre il diametro di circa 10 cm per l'anello lavorato a C.

            Il magnetismo cubico ha la proprietà del risvolto del campo, che per i FluxGate è necessario applicarla... per stack la tolleranza si adegua... tanto magnetismo in esterno alla zona utile, el'interazione è sempre nell'istante di passaggio del runner tra gli statori e solo li.

            L'inerzia ideale è una propulsione che porta la massa del runner - che deve estendersi in metrica - dentro il campo dello statore per poi tirare dentro il resto... se si nota nei miei video avevo messo dei supporti curvi, dato che dovevo metterci calamita composta estesa... ma poi non si riesce ad avere quello che si vuole, e la ricerca con i FluxGate termina... produce esperienza, che si esporta dopo, procedendo per questi casi dove la parte statore è fissa... non è possibile spostarla...

            Tanto vale poi proseguire con gli ingranaggi e la ricerca dell'impiego in intervento in fase di forza bruta...

            Questo è per la faccenda FluxGate

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            • Mostro, fai il favore di essere più riassuntivo possibile, evitando di ripetere gli stessi concetti. Altrimenti passa la voglia di leggerti.

              Per quanto riguarda il fluxgate, l'equilibratura dei flussi me la immaginavo così:

              Sulle estremità dell'imbuto (entrata e uscita del gate) i flussi hanno un raggio maggiore rispetto che al centro (anche se nn l'ho raffigurato nell'illustrazione), quindi l'inclinazione di apertura è da calcolare in base alla potenza dei magneti.
              Penso che il disegno renda l'idea di quello che volevo spiegare... (visuale 2d della sezione interna)
              In azzurro sono i campi magnetici.
              Le rette curvate, in colore nero sarebbero i magneti toroidali allineati, più stretti nel centro.
              In teoria il sistema così disposto "dovrebbe" ridurre parecchio le forze opponenti in entrata e in uscita, forse dando la possibilità al runner di uscire dal gate per inerzia, sempre che abbia accumulato sufficiente energia cinetica, e magari anche abbastanza per rientrare nel gate successivo.

              Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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              Ultima modifica di max001; 12-06-2012, 13:26.

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              • Scusa la prolissità... devo riassumere i punti importanti. OK, per questo che alleghi... però come lo si realizza ? Sono interazioni ampie... nei FluxGate l'anello deve avere la normalità di produrre come una perturbazione centrata, ma mai premuta... i campi risvoltano tutto intorno al centro, anche in pressapoco, in modo che il magnetismo del runner INTERAGISCA in diciamo dualismo di scambio forze... non si sa... per conoscere è roba di laboratori superspecializzati. Il tuo disegno mostra un blocco tremendo... troppo contatto... questa interazione non è in laterale... noi strastufati ricercatori diciamo che si chiude il canestro e passa più niente! Vedi come io devo scrivere e scrivere... al centro dei FluxGate ci deve essere magnetismo di campo d'onda, debole diciamo air gap, spazio di aria (è pieno di linee di forza ma sono quelle ininfluenti... quelle utili stanno attorno al centro) è il magnetismo del runnere che si espande naturalmente e può essere modellato che poi entra in tale FluxGate e interagisce... il provare per conoscere costa poco.

                Questo che segue è per rispondere alle tue giuste note sul mio progetto di oggi: Ecco perché ho progettato per risovere i problemi in modo molto naturale. Anche se di meccanica io non mi intendo, ho progettato questo che non si vede e lo devo dire per descrizione completa.

                1. la barra motrice (barra filettata di ottone, diametro circa 7 mm per cuscinetto compatibile) avrebbe una saldatura dalla parte del meccanismo, in modo da formare una [ T ] per torcere bene, e una lavorazione per resistere al massimo sull'usura del movimento del braccio meccnico. E poi ci vorrà una lavorazione speciale di questa interfaccia meccanica tra barra e braccio... per tenerlo saldo.

                E' schematizzata una fenditura che è lo spazio metrico della escursione del braccio meccanico, che reca il contrappeso inerte, piombo inserito nella struttura del braccio, mentre dalla parte dell'interazione la calamita che dovrebbe avere l'estensione curva e prendere 60 gradi o come è l'angolo del poligono pentagonale. Il verso è reso convenzionalmente antiorario.

                2. la molla meccanica da trovare e porre nello spazio vuoto della fenditura è particolare, è su-misura al sistema, modellino o prototipo che sia. Deve avere le spire molto distanziate e la proprietà di compressione giusta... appunto su-misura... dovrò pensare pure a misurare bene... Oppure no, approssimo, mi avvalgo delle tolleranze e prove a ripetizione... Tanto è che per inventare penso di usare elastici ed agire per tensione.

                3. La dinamica della molla è che in compressione rilasciata in massimo (condizione normale) tiene in posizione il braccio meccanico davanti l'interazione di start. Poi il sistema si riduce rispetto al centro macchina, per via del segmento a spirale, e per quello che io ho già pubblicato: la propulsione accelerata in ogni punto di segmento. (per ottenere il massimo di disequilibrio, anche di accelerazione, chiudo la dinamica su spirale) è talmente naturale che lo si usa in danza e pattinaggio artistico. La molla si riduce e comprimendosi per via del campo repulsivo che la spinge, lei si adegua mentre il braccio retrocede, perche deve adeguarsi alla repulsione attiva del sistema dinamico che si racchiude, e lo può fare per armonia di progetto e materiali. La compressione giusta segue la dinamica in modo naturale.

                Il sistema deve uscire per inerzia in una zona di dinamica da trovare, il progetto lo schematizza... questo non è l'eseguibile, è il primo progetto che abbozza il sistema da costruire per esperire. Quando il sistema esce per inerzia, la molla che sta compressa rilascia la sua energia a riportare subito in apertura massima il braccio meccanico ed il sistema diventa naturalmente ciclico, penso però per solo velocità frenate, controllate dalla parte che deve essere poi pensata su misura al sistema per via della ricerca del rendimento... per generare finalmente l'energia. OK, se non c'è costruzione reale è teoria, però il pensare forma un progetto che poi fa costruire meglio.

                Mentre per ricerche di ZPE con dovere liberare la velocità a dismisura è chiaro che diventa ciò diventa come un trampolino... con il salto sempre più lungo... e perciò c'è da implementare qualcosa... come anche tornare al braccio normale e riuscire a vincere con quello che si è detto settimane fa.

                Inoltre durante l'interazione penso che vi sfugga il fatto reale che si dovrebbe avvicinare gli statori che hanno la forza più debole... invece il sistema con la molla ideale fa si di avvicinare il braccio... che aderire per attrito NON PUO' perché il Neodimio non lascia avvicinare a strofinio... penso non succeda, nemmeno per forza centrifuga del sistema. E la molla fa in modo anche a formare come un sistema meccanico completamente ammortizzato... il Magnetismo cantiniero non è preciso e le calamite non sono tutte perfettamente uguali... e sebbene ci sia tolleranza naturale, l'impiego di una molla meccnica ideale aumenta questa valenza, ed il sistema è completamente sia armonico che disequilibrato bene.

                Se appunto mi dite che il sistema di braccio meccanico siffatto risentirà di centrifuga ecco che il su-misura include il contrappeso in piombo che pareggia penso l'eccentricità... addirittura se davvero ci fossero ingegneri... dalla parte del contrappeso io porrei un qualcosa che con l'aria faccia relazione per equilibrare il sistema ad eccentrico... è chiaro ora che il progetto richiede INGEGNERIA e tanta ?

                Quando il disco singolo andrà a posto lo sfasamento esterno dovrebbe essere la forma di aumentare il potenziale di torsione, la forza motrice e questo tipo di modellazione può essere utile a rendere le pile di dischi o le schiere di ruote. Geniale, vero ? La semplicità del pensiero tecnico dell'inventore è questo... e attenzione agli inventori che non dicono la loro invenzione senza spiegarla...

                Benvengano le critiche, ossevazioni, cose che eccedono o mancano a questo progetto che mi sembra molto naturale e che afforonta in breve queste cose reali: Propulsione (manca la fonte per la mia realtà pubblicata del propulsore.mov, comunque l'effetto è reale e pubblicato da tempo) Accelerazione centripeta - Wikipedia , Forza centrifuga - Wikipedia e Meccanica (lavorazione parti meccaniche speciali, su misura, mediante il fai da te cantiniero).

                P.S. l'interazione che uso nel progetto è per repulsione: [ rosso = Nord blu = Sud ]
                come da questo link: http://www.magnetosynergie.com/Pages...Aimants-06.htm
                oppure è il sistema colore francese ... boh... è per via che io faccio prove reali e non coloro mai... i miei amici non riescono a capire, devo sempre verniciare...

                Ciao.
                Ultima modifica di mostromagnetico; 12-06-2012, 13:56.

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                • Quando poi si è descritto la situazione, la discussione può diventare veloce e ristretta. Ad esempio la piegatura per spostare l'apice la si deve provare, ma l'apice che da fastidio lo si deve spostare di molto ed è meglio uno schema in laterale... ripeto che con i FluxGate io dapprima ho provato di tutto, e che lo statore è OK... il rotore è il progetto che vuole perfezione o scoperta casuale. visto, solo 3 righe.

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                  • Per la cinetica, il problema di usare statori per Fluxgate anche in 2D è atroce, perché manca disequilibrio di default, e non si dovrebbe usare simmetria come hai schematizzato... dovrebbe essere apertura per entrare ripiegata tantissimo, allontanando gli apici dal rotore... le corsie di FluxGate 2D asimmetriche e l'uscita sempre garantita da propulsione, spinta e anche chiusura, proprio come per repulsione si può fare, ma sempre ingresso in smorzatura! Il che è difficilissimo, forse impossibile, ramo secco di ricerca, boh !

                    Se rivedi il progetto sopra che è per repulsione puoi capire che in teoria è possibile... in patica ci sarà qualcosa di tecnica di costruzione da chiarire, non lo so sino a che vado a costruire. Tornando al tuo schema, se fosse in 3D allora come ho detto la perturbazione magnetica del Fluxgate sarebbe totalmente a Nord in zona utile (se fosse Sud il rotore andrebbe svelto per attrazione, però dentro, nel transito, si fermerebbe senza uscire, rimarrebbe in trappola. L'altra polarità starebbe come lo è in realtà all'esterno della macchina sperimentale FluxGate: non interagisce nell'interazione, e non serve. Come hai disegnato, se appunto c'è cinetica giusta il sistema vince la smorzatura... che però rimane controcampo e non si può risolvere! Dunque il sistema è costretto a fermarsi prima o poi. Non ha dunque l'Over Unity richiesta per default di situazione!

                    Ci sarà un modo ? Se tu sei esperto di queste aperture a manica larga provaci. Ah, forse non sai che l'asimmetria sullo statore Fluxgate serve a nulla, invalida il Fluxgate ! Ci sono stato un mese con davvero un imbuto... e il tubo trasparente per fare interazioni tutto il giorno! Per la storia dei Wormhole magnetici a calamite... non è possibile trovare soluzioni! Oppure al solito: desiderano costruzione temenda e spreco immenso di calamite piatte... e come poi tenerle ferme? NO, ramo secco!

                    il FluxGate migliore ripeto è: 10 cubi di un centimetro cubo al Neodimio, e diametro dell'anello = 10 cm
                    rivestire sulla mediana dell'anello, la linea che passa al centro dello spessore curvo dell'anello a C .
                    e poi tutto sul rotore... quello che si vede nei miei video è molto modellato, è anche anomalo, ma non ci riesce se si ha budget limitato e componenti semplici! Non ci si riesce con due soli statori, a meno di genialità... Per questi fluxgate il rotore è evidente che dovrebbe essere una elettrocalamita che si accende e spegne a istante di tempo programmato e che si adatti... e l'eletronica ha tutto.

                    Per il controllo così sarebbe la vostra specialità, vero ? Ma ditemi se c'è poi guadagno...
                    Il guadagno sarebbe portare i migliori sistemi a livello di VOLANO per l'energia... a partira dall'impiego in sinergia tra Fonte Rinnovabile, Elettronica, Magnetismo, Meccanica ad esempiopannello solare, matteria tamponne, elettronica, calamite (massa del volano iniziale) e poi il vero volano, l'avvio con la bicicletta col cambio, per via del volano pesante, giusto, e dare accelerazione neanche sudando per un minuto di pedalata ecologica.

                    Il mio progetto invece risolve tutto per default e cerca l'auto-sostentamento VERO, reale, ingegneristico. Il campo continuo che ho disegnato, il segmento è da estendere mediante le prove di costruzione... e ci pensa la composizione pubblicata a rendere accelerazione e forza motrice che possiede per default. Questo è il potenziale del sistema, e lo ha per default su 360° La proprietà di estensione a piacere la possiede, e occorre avere tutto il sistema in questa condizione, oltre che adeguato alla Natura, come cucito sull'aspetto di Natura delle calamite ed anche della Meccanica.

                    Questo progetto non ha alcun controcampo, solo lo spostamento del braccio, che si ripeterà in modo come oscillante molto veloce... vibrerà mentre l'r.p.m. aumenta per il regime di rendimento da trovare poi mediante prove scientifiche... forse dal lato del generatore tale modello per stabilità e mantenimento del regime di resa deve avere un volano su-misura. Io tendo dapprima ad un modellino economico, a costruire un effetto più continuo, in progressione di ricerca passo a passo, cioè da niente verso tutto.

                    E' in questa dinamica totalmente meccanica il quesito di avere o non avere problemi, il come fare ad assemblare la costruzione. Dunque io cerco ora di disegnare meglio, in CAD, in modo da adeguare il pensiero ed il disegno alla realtà... mente oggi cipenso ancora per poco, perché ieri ho risolto quello che oggi vi dico, e poi ci si sente per il fine settimana. E' una dovuta preparazione per poi agire al meglio.

                    Datemi l'ok o problemi reali sul mio progetto, cose che io non riesco a pensare, che non ho in rubrica del pensiero associato a questo progetto [ Propulsore Ciclico Project.1.jpg ] che per ora non pubblico sul canale, lo devo studiare a livello teorico, aumentare la conoscenza punto per punto, quella che desidera la Scienza, nulla a caso o fantasia, tutto reale e funzionante.

                    Notate che il rientro a spirale limitata a circa una spira, quella più ampia, cerca di trovare la distanza di decrescita del controcampo in modo da superare con la Natura che acconsente il blocco e poi per uscita in inerzia c'è da calcolare il punto di azione, l'istante di ritorno del braccio in posizione di start, per repulsione, per ripetere il ciclo. ne verrà una curva, l'andare anche sempre più in la... sarà equilibrio ? Se si allora occorre intervenire con qualcosa che poiti sempre, comunque sia la rotazione il braccio torni nell'esatto punto di start.

                    E poi appunto se il braccio che rientra ad esempio per compressione di molla non tarata bene si avvicina troppo alla parte più debole del sistema, che è necessaria, che occorre. Se si avicina troppo io so che non va bene, c'è come frizione per troppa vicinanza di interazione. E su questo il parametro da variare per l'ingegneria è trovare l'esatta lunghezza del rotore... e il bilanciamento del contrappeso inerziale. Per il rotore sarà da estendere a più o meno 60° di goniometro... chissà come... e forse dovrò usare ancora la calamita lineare... per cui sino a un massimo di una misura da trovare per esperienza. Oppure stare anche molto indietro rispetto al normale. potendo impiegare blocchetti di neodimio ad esempio 1x1x5 cm per dare più forza di torsione e inerzia.

                    Più o meno queste manipolazioni per poi trovare il MODELLO PROTOTIPO comunque sia. Questo per farvi capire come agisce l'ìinventore, e per avere anche discussioni spero con i professori, che scompaiono quando meno te lo aspetti! Penso di avere descritto tutto, fatemi sapere, ma non per errori, per lettura... Rileggete questi blog che non sono più pareri, questa è progettazione per concludere la ricerca e la discussione con una prova notevole. Tanto il mondo si comporta senza anche tutti noi come vuole e non è possibile realizzare commercio di questa roba che non è voluta! N.B. che neanche poi c'è il bisogno di insistere, se non di capire le verità. Ciao a tutti e ripeto ognuno con la sua ricerca, però a volte convergere, ma sempre per lottare per un rendimento dato da un sistema che si auto-sostiene in over unity, se questo sia davvero possibile, i limiti di applicabilità di queste ricerche.
                    Ultima modifica di mostromagnetico; 12-06-2012, 15:09.

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                    • Il disegno sopra l'ho fatto in 2d per semplicità, ma sarebbe in 3d (magneti toroidali, hai presente?)

                      No, per me stai sbattendo la testa e non te ne accorgi.

                      Le molle che tu dici di voler introdurre non possono funzionare.
                      Le molle per funzionare devono sprigionare una forza. La forza deve essere superiore a quella di repulsione nel momento di entrata. Per caricare (comprimere) le molle serve più forza di quella generata nel momento di spinta utile. Detrai gli attriti vari, aria, cuscinetti e massa sottoposta a gravità e non ne hai a sufficienza di energia.

                      Il sistema che tu hai fatto nel video, è semplice repulsione. Tot forza opponente al ciclo, ed esattamente la stessa tot forza utile.

                      Ho schematizzato il tuo sistema del video, quello che chiami fluxgate (ma non è un fluxgate):

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                      • Eppure sono FluxGate... Ohsako Principle vs Bedinis Fluxgate vs Harris' TOMI - 08/22/99

                        Certo, se desideri ad esempio metterci quello che vuoi... basta avere un anello a C rotore sensibile, poi come hai schematizzato metterci le calamite, qualsiasi tipo, meglio come ho detto, cubi, e per il modello generale cerca di capire che quando è così ci possono essere da sfere a calamite strane, ma di norma il loro campo modulare è sempre un ellissoide... appunto, grazie per che devo dire da ora TOROIDE... la Natura dei Magneti Permanenti è campo toroidale... allora ci siamo forse ma dove stanno le calamite toroidali ? la forma forgiata e indotta ? Ovviamente il forgiare in casa è impossibile, anche per poi indurre come in industria, vero ? Per le forme stane lo stack forma anche cose come campo di forma conica... dunque si può modellare abbastanza a piacimento... però l'interazione ad esempio utile è semplicemente quella della mia ricerca. Il tuo schema qui sopra è sempre il solio meglo che c'è con smorzatura in ingresso, transito e uscita (rispetto al verso) garantito che funziona bene... Le distanze giuste le trovi per via che se la vivinanza è troppa lo senti... senti tanta e troppa smorzatura, poi anche più spinta, e questo è Natura che puoi non solo osservare, la esperimenti, ne fai esperienza reale, conoscenza... un giorno la scriviamo a codice di programmazione. Questo è l'inizio, poi si arriva a condurre questo tipo di esperimento: Sequenze.mov - YouTube in cui ripeto che c'è la relazione ternaria espressa in realtà e a piacere... le mettevo a piacere, la legge rimaneva costante, con tolleranza e Natura da descrivere. Se io avrò il generatore questo video lo considero la mia prima vittoria... quando io accompagno il rotore è perché lo devo portare in interazione locale, il resto lo compie l'auto-sostentamento quando lo si trova. Poi ho proseguito così, studiando il lancio... si vede quello che poi non sono riuscito a formare, la calamita assiale curva... Propulsore mov buildig A - YouTube

                        A seguire ecco cosa accde quando l'idea non ha il default in over unity:
                        Esperimento 01.mov - YouTube

                        E quando preparavo la sequenza su segmento che risove i problemi per distanze armoniche:
                        Quasi ottimizzato non accelerato.mov - YouTube

                        Tutto questo non accelera, non ha il potenziale di propulsore, che ora invece il progetto lo denota, illlustra il come poi varierò la macchina sperimentale. La molla giusta deve solo sostenere la dinamica, parte in compressione = zero e poi pe dinamica di spinning del sitema si complrime perché il sistema stesso GIRA in auto-sostentamento. Quando accade l'uscita per inerzia la molla torna di scatto in posizione sua per default... la tensione di tale molla in compressione ripeto non è normale, è più debole, e deve essere su-misura alle forze dinamiche... per mantenere solo la dinamica di spinning e ciclo continuo. In casa ho una molla diplastica, la userò ripeto per compressione, per provare, e poi penso che l'ideale reale si a l'uso di un elastico... e inventare di realizzare comunque questa necessità... che non influisce col sistema che con lo spin che eseguerà può compiere lavoro... anche meccanico, basta che giri di continuo per oltrepassare il blocco che ha stufato!

                        I Fluxgate dimostrativi, che io ho conosciuto in seguito sono anche con il concentrare al massimo le sorgenti che si pongono sull'anello, e fare in modo di formare ad esmpio tre stack e poi nell'interspazio su geometria aggiungerne ancora, per serrare il più possibile... sempre senza chiudere il canestro, fderare ma a tiro di interazione, con l'attenzione sulla smorzatura da avere e tendere per il superamento con un guadagno, il che è improbabile! sono solo forzature, il principio che non si trova soluzione permane! Tanto è che ad esempo questo luogo fortunato non presenta modelli appetibili: MagnetoSynergie - Principes, realisations et tests des systemes magnetiques e il dunque ritorna sulle cose che qui abbiamo discusso.

                        Per iniziare col modello del mio progetto pubblico occorre avere la possibilità di formare una macchina di ricerca apposita, e poi costruire meglio, con più precisione, passo a passo...

                        La propulsione mediante interazione in polarità di repulsione è di più della repulsione ottimizzata ma non accelerata.
                        Si conronti la diìnamica di anche questi due con i video precedenti, ferrite e poi neodimio:
                        Propulsore.mov - YouTube
                        Propulsore Ciclico (studio 02).mov - YouTube

                        Con i blocchetti si arriva a spinning di 1 secondo anche meno... certo che non si nota bene e poi rimaneva il bocco per intanto pensare. Non ci sarà più blocco nel prossimo video che sarà come ho descritto, un propulsore ciclico, proprio per osservare la dinamica liberata... si parte con barra filettata, cuscinetti settori di macchina che tengono assieme il sistema, poi stesura del propulsore in estrema precisione, su geometria anche sperimentale... la curvatura è da formare funzionante in realtà... quindi ci saranno prove e riprove molto stressanti, per trovare con esperienze l'ottimo. Sbilanciare totalmente significa rebdere difficile anche la costruzione... il mondo vive su equilibrio... per cui anche saluto tutti e arrivederci a presto. Se trovo il tempo passo a cercare di formare questo progetto anche oggi... commentate pure ancora.

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                        • Originariamente inviato da max001 Visualizza il messaggio
                          Ma se estrai calore con seeback (diodi o celle), dopo un po' il disco non diventa sempre più freddo?
                          Questa è una domanda intelligente !

                          In realtà mi aspettavo una domanda di questo tipo.

                          Presumo che il disco non sia ubicato nello spazio vuoto intergalattico, quindi c'è dispersione di calore (perchè c'è aria).
                          --------------
                          Esiste quella cosa li che è denominata, "dispersione del calore"; se non siamo fessi di mettere il disco sopra un pezzo legno, il freddo di sicuro si disperde. (purtroppo il legno è un buon isolante termico)

                          Ovviamente la temperatura ambiente non deve essere 273 gradi Celsius sotto zero, occorre quindi trovare un ambiente naturale come per esempio la superficie del pianeta Terra.
                          i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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                          • Originariamente inviato da uforobot Visualizza il messaggio
                            Questa è una domanda intelligente !

                            In realtà mi aspettavo una domanda di questo tipo.

                            Presumo che il disco non sia ubicato nello spazio vuoto intergalattico, quindi c'è dispersione di calore (perchè c'è aria).
                            --------------
                            Esiste quella cosa li che è denominata, "dispersione del calore"; se non siamo fessi di mettere il disco sopra un pezzo legno, il freddo di sicuro si disperde. (purtroppo il legno è un buon isolante termico)

                            Ovviamente la temperatura ambiente non deve essere 273 gradi Celsius sotto zero, occorre quindi trovare un ambiente naturale come per esempio la superficie del pianeta Terra.
                            Beh si, possiamo usare i raggi del sole per scaldarlo... ma a sto punto credo che non abbia più senso, perché in sostanza sarebbe un pannello solare a scarsissima efficienza.

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ID: 1930894
                              Ripensandoci bene mi sono accorto che non c'è bisogno di fare modifiche; il condizionatore magnetocalorico va già bene cosi come è.

                              Nel condizionatore magnetocalorico ci sono 2 uscite: da una esce aria calda, e dall'altra esce aria fredda.

                              Di solito l'aria fredda viene buttata nella stanza, e quella calda fuori dalla stanza.

                              Ma a noi non ci interessa raffreddare stanze; ci interessa invece produrre elettricità.

                              Vero che in condizioni normali il condizionatore assorbe elettricità.

                              Perché assorbe elettricità ?

                              Assorbe elettricità perché c'è un motorino che deve fare girare un disco e poi lo stesso motorino deve anche ventilare aria.

                              e per quanto riguarda la magnetizzazione e smagnetizzazione ?
                              Quest'ultimo è inrilevante.

                              Vero anche che esistono le cosi dette correnti di foucault ma anche queste sono inrilevanti essendo il disco frammentato da isolanti elettrici e magnetici.

                              Quello che vorrei fare capire è che: in un normale condizionatore magnetocalorico il disco girerebbe all'infinito se non fosse che c'è aria da spingere o i soliti attriti di rotolamento del disco.

                              Non c'è frenatura causata dalla magnetizzazione o smagnetizzazione, cioè un disco ruota in prossimità di magneti perchè dovrebbe fermarsi se non ci fossero attriti ?
                              Diverso è il discorso di un magnete che passa nelle vicinanze di un solenoide, in quel caso non ci sono soltanto gli attriti meccanici, ma c'è una pesante frenatura causata dalla legge di Lenz, e quindi abbiamo la solita generazione di elettricità a spese di energia meccanica.

                              Nel caso del magnetocalorico, io non vedo spese di energia meccanica (a parte i soliti attriti).

                              Non mi pare che il secondo principio della termodinamica dice che smagnetizzando qualcosa, questo qualcosa deve raffreddarsi; a riguardo di questa cosa, io personalmente non ci sto vedendo chiaro.
                              --------

                              Purtroppo: condizionatori magnetocalorici tascabili non li vendono, e quindi abbiamo che i diodi seebeck devono essere più di uno per sfruttare meglio il principio.
                              i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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                              • Mostro, ok visto il link. Praticamente, da quel che ho potuto vedere il "bedini fluxgate" ha la medesima polarità nella parte interna del toroide. Ora capisco perché bedini è sbofocchiato dall'intero mondo scientifico.

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ID: 1930895

                                Con le conoscenze a nostra disposizione, sappiamo benissimo che quella configurazione di flussi non permette il ciclo.

                                Commenta


                                • Infatti... ma nellla ricerca con i FluxGate dell'anno scorso o due anni fa mi ero accorto di vedere che tale modo di comporre possedeva la proprietà di avere il segmento in SEQUENZA estendibile a piacere, e lo stesso blocco al termine che ha perseguitato la mia ricerca... beh, avere un solo punto di blocco è già qualcosa... l'esperienza costosa poteva cercare di superare per inerzia il blocco, per via della proprietà dei Fluxgate di modulare al massimo l'interazione... però di energia estraibile non ne vedevo, dato che il rotore con la testina del videoregistatore è sensibilissimo... e seve sempre... ad esempio le inclinazioni per le calamite ultrapiatte spessore da 2 mm a 0,5 mm ch devono essere provate con inclinazioni, sempre passo a passo, prima con solo due, uno statore ed il runner sul braccio meccanico rigido (ho lavorato per molto un pezzo di riloga... battiscopa... per profilarlo quasi come occorre).

                                  Sempre qui trovi dati utili, ecco quello che oggi non trovvo... il FluxGate Rafforzato:
                                  MagnetoSynergie - Les portes magnetiques

                                  Il Gate di Howard Johnson è l'esempio più complesso... anche in black box... si capisce solo forze tremende...
                                  howard johnson linear magnetic track accelerator video - YouTube

                                  calamite come bottiglie di birra solo in teoria, in calcolo... la verità se esiste sta in una piccola realizzazione precisa... non è vero che occorrono studi in scala di circa un metro cubo. Questa misura è per il prototipo. Prima la macchina sperimentale deve girare e se di continuo non fermarla, cercare di mantenere... il generatore ideale sarebbe poi come l'alternatore per l'eolico. Oppure basta un motore elettrico inerte a spazzole... sotto il Propulsore.mov io l'ho collocato e il sistema entro la metrica di sviluppo del moto lo trascinava, dunque se si sblocca si può da subito realizzare energia libera, piccole quantità... ma tutto il Magnetismo cresce o decresce come sappiamo... il modellino sarebbe l'ideale per il calcolo, mi sa che monterò la barra di torsione del Propulsore Ciclico su sempli fori di trapano ingrassati. Tanto se va si frena un po'... ma un volano con la carta vetrata sul lato di interfaccia alternatore ce lo metterò... non si sa mai... così il ricercatore inventore si muove, tralasciando alcuni particolari di secondo piano.

                                  Nel forum francese c'è molto da osservare nelle basi, anche calcolatrici per i Tesla... mi sembra che per lo stack c'è moltiplicazione per n_moduli, confermi ? MagnetoSynergie - Arithmetique des forces magnetiques però è incompleta dello stack semplice, una naturale sovrapposizione di moduli... come io ne sono abituato... il raddoppio è elencato con la forzatura da non fare! Così possono smagnetizzarsi!

                                  Inoltre a questa pagina per fare campo polare l'uso dell'array è pure una forzatura... c'è l'offset stack che estende... se tu hai ferrite prova il muretto di solo 2 strati in sovrapposazione scostata e estendi a metà modulo sino che vuoi o sino alla tolleranza... molta estensione fa emergere onde... devo ancora verificare con l'interazione... ma non serve mai tanto come due metri... qualche decina di cm invece può servire e di onde anomale non ne fa...

                                  Il principio di movimento del V-Gate: MagnetoSynergie - Du mouvement lineaire a la rotation
                                  ma cose di questo tipo hanno rotazione scarsa... il disco e le ruota sono il meglio possibile, la ruota può avvalersi della gravità.

                                  E poi le animazioni però fanno capire che ipotizzano... dunque oltre la didattica ci vanno pochi... anche nel forum non ci sono novità...
                                  In questo sito io ho comunicato l'anomalia che ha il sistema che studio, cioè una possibilità di interagire col blocco, come se non ci fosse... che io ho chiamato [open gate] perché lo è ... e la soluzione di re-allacciamento è per chi ricerca. Ne basta trovare due che vanno in un solo verso... o qualcosa appartenente al Magnetismo che non si conosce... se esiste evita il progetto corrente... qui la ricerca è intrigante, lo scenario però è deprimente... c'è nulla di facile, ma per la gloria occorre questo.

                                  Per i FluxGate post Bedini hai dato una occhiata ? C'è ad esempio lo schema ad anello speciale, che non si trova forgiato oppue lo vendono a costi proibitivi... e l'acquisto non lo si fa per ragioni che se esiste modo lo si simula... L'anello speciale ha all'interno tutto Nord e all'esterno tutto Sud. E' una convenzione, il campo magnetico permanente utile alle interazioni è SIMMETRICO e questa è la caratteristica naturale che rende la staticità come fisica standard anche l'impossibilità di costruzione di un facile motore primo.

                                  Per la mia ricerca col progetto pubblicato io confermo l'ipotesi che segue, cioè la dinamica del controllo escursione del braccio meccanico che è fessurato per tenere la barra di torsione del dispositivo, che ha il profilo a T dalla parte del braccio meccanico. L'elasticità dinamica, chiamiamola così, parte in posizione di relax e poi gradualmente si tende perché il sistema si chiude su spirale. E questo occorre per poi scattare in ritornare in relax quando il sistema si libera e procede in inerzia, uscendo dal campo del propulsore, il quale ha la caratteristica di accelerare il moto. Come vedi è tutto naturale, è tutto penso possibile, semplicemente dopo avere trovato le relazioni di Meccanica oltre a Magnetismo Permanente. La molla su misura starebbe nella fessura aperta, presa da due perni o spinotti, come nelle realizzazioni industriali simili. Il bypass per allontanamento del blocco richiede niente o qualcosa come placca posizionata dove si capirà.

                                  La distanza dal blocco deve essere minima, il moto circolare deve essere meno vibrante possibile. Mi sembra una bella sfida di costruzione in fai da te. Bene, appena trovato le parti di macchina tipo i pannelli di serraggio di tutto, di norma due piastre di legno, la plastica solo dopo la sicurezza delle forme, dunque compensato e lavorio facile, inizio la geometria e poi la foratura primaria necessaria anche per procedere in modifiche che però non aumentino il diametro. Magari i cuscinettili li metto comunque, in eccedenza di essere fori grandi rispetto alla barra... la gravità terrà giù la barra... basta non consentire la fuoriuscita... e per questo oltre alla barra di ottone puro occorrono anche dadi e rondelle, poi il serraggio è a piacere, dado doppio o triplo. Ok ci penso io, ora ho capito...

                                  Per altri sistemi io penso sempre a quelli di forza bruta e sfasamento interno meccanico, perché le spinte in forza bruta di intervento sempre in fase sono le migliori, le più forti. (lo sfasamento è per attivare a tempo l'intervento in fase... lo so che è strano , ma non ci sono realtà strane se non in queste ricerche). L'invenzione in questi modelli che io chiamo Jolly lascia fare... però di realtà non ce n'è... allora non so che dire... io non riesco a fare di tutto, lo scenario per le ricerche di auto-sotentamento rimane questo.

                                  Per i sisemi strani ci vorrebbe più di uno schema e ragionamento, cioè al solito un effetto reale da cui poi passare a procedere...
                                  La caratteristica dei motori prmi a calamite dovrebbe essere non produrre il calore che riscontriamo ad esempio accendendo l'aspirapolvere di casa e le pompe di calore esistono e sono in commercio. uforoot io non capisco quanto stai dicendo! lo so che è reciproco, ma davvero non si capisce l'utilità per questa discussione di cercare sistemi strani e chiamarli motori magnetici... tutto sarebbe motore magnetico, pure il nostro cuore produce il campo elerttromagnetico di forma toroidale, un campo di onde elettromagnetiche. Forse mi sono perso qualche principio alternativo ma penso di no, c'è confusione, almeno divulga il principio teorico che anche questo magnetocalorico non mi dice molto anche leggendo questo Istituto IMEM :Focus tranne ad esempio il risparmio energetico (con l’eliminazione del compressore). e questo: il costo relativamente basso dei componenti e la facilità di preparazione. Ok, se sei convinto allora divulga di più. Ciao

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                                  • Ufo, le correnti di focault non sono proprio irrilevanti. Basti pensare che il principio fisico trova applicazione nei freni per locomotive e vagoni (freno magnetico). Materiali con alta conduttività elettrica (argento, rame, alluminio..) subiscono un forte effetto resistivo. Ma sai bene che ogni materiale ha un coefficiente di conducibilità elettrica, seppur basso che sia. Percui anche questo è da aggregare ai soliti attriti, inoltre non stiamo parlando di un disco di legno, ma di metallo.

                                    Non mi è chiaro quando hai detto che il disco è isolato elettricamente e magneticamente... e come fanno gli elettroni a permeare nella lega magnetocalorica? non mi torna qualcosa.

                                    Se non ricordo male i diodi seeback hanno il 7% di efficienza. Bassa.
                                    Io opterei per l'utilizzo di un fluido di scambio calore (esempio acqua), contenuto in un serbatoio posizionato al di sopra del livello del magnetocalorico, così da sfruttare la naturale depressione dell'acqua calda che si sposta verso l'alto (e si eliminano i consumi di pompe o ventole).
                                    Con l'acqua calda si può far funzionare un motore stirling LTD appositamente progettato. Lo stirling ha efficienza teorica del 50% circa e se ben progettato si può preventivare di ottenere una resa del 30% reale.

                                    Quindi:
                                    1. Quanta energia elettrica consuma effettivamente il magnetocalorico per ruotare a velocità standard?
                                    2. Quanta energia termica si può prelevare dallo scambiatore caldo a velocità standard?

                                    Con questi due dati si avrebbe un'idea della validità o meno del sistema.

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                                    • Originariamente inviato da uforobot Visualizza il messaggio

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                                      E lì ti sbagli alla grande.

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                                      • Perché ?
                                        Guadagno energia quando un magnete attira un pezzo di ferro, e poi la perdo quando il medesimo pezzo di ferro si allontana, quindi alla fine il risultato è nullo.

                                        Ovviamente ci sono sono sempre gli attriti del cuscinetto dell'aria, eccetera.

                                        Non vedo perchè il disco debba essere frenato da qualche cosa che non siano i soliti attriti.

                                        Cosa è che lo frena ?
                                        i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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                                        • Originariamente inviato da uforobot Visualizza il messaggio
                                          Cosa è che lo frena ?
                                          Correnti parassite.

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                                          • Non è che il magnetocalorico è progettato per un uso specifico, e può diventare MAI un motore primo ?

                                            Max, vorei convergere su modelli di motori primi utili... oltre la mia ricerca. Abbiamo visto ieri che questo quello e l'altro modello non hanno soluzione... molti funzionano in lineare, però il ciclo non lo fanno... ad esempio confermami che il Gauss Rifle non si può porre in SEQUENZA.

                                            La sequenza è ad esempio la propagazione del propulsore, l'estensione di un sistema dove ad esempio all'interno di un segmento non ci sono problemi, tutto è risolto. Problemi agli estremi o solo da uno. Problema SEMPRE. Invalidazione persistente! La sequenza di statori in relazione al rotore può essere solo armonica, cioè che per il tema di questa discussione: il campo magnetico permanente nello spazio di interazione presenta una ondulazione che consente il MOTO della pare mobile, ed anche la forza motrice di default, a patto di porre le forze in disequilibrio, per ora meglio decrescenti.

                                            FluxGate memoria: io ho costruito quella macchina con tanti statori ad anello arancioni, per cercare di osservare cosa accade se chiudo il percorso... intorno a quel braccio meccanico rigido... Per mancanza di calamite non sono riuscito a rivestire in esterno gli statori (la distanza l'ho presa col diametro giusto e l'azione era di rivestire all'esterno con cubi e piattine quadrate al Neodimio) Perciò non so cosa accade... e rimane da andare in seguito a verificare, cioè tornare a ricomporre... tale composizione simula un toroide di modellazione di macchina sperimentale; l'ideale è avere un toroide con sezione a C dove la fessurazione fa passare il rotore. Ebbene come si sa se fosse una elettrocalamita speciale, con elettronica su rotore e alimentazione idem, potrebbe sentire per sensore i punti in cui attivare l'impulso... e dunque un potenziale di formare impulsi di polarità. E' reale, è possibile in elettronica il formare questo ?
                                            Se lo fose, con solo 2 statori ci sarebbe la torsione per poi produrre energia ? Se non è possibile, allora c'è solo il mio progetto. Sto cercando i componenti per il serraggio, oppure li faccio tagliare dal falegname... decido per sera. Ciao

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                                            • Il gauss rifle con magneti permanenti non si può porre in sequenza. Con elettromagneti si perché spegni il campo al momento giusto (nel momento in cui si verificherebbe la forza opponente), quindi il proiettile ha a disposizione tutta l'energia cinetica accumulata.

                                              Ci sono dei video su youtube che fanno vedere gauss rifle con magneti permanenti, ma utilizzano un escamotage.
                                              Praticamente un magnete viene spinto dal campo magnetico, effettua un breve percorso (senza uscire da tale campo) e viene fatto collidere su un pistoncino che a sua volta spinge il proiettile (stesso principio utilizzato nel pendolo di newton).

                                              Sei sempre in perdita usando elettromagneti in un motore a magneti permanenti.

                                              Se completi il cerchio con i magneti, purtroppo vedrai che non si muove nulla

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                                              • Originariamente inviato da uforobot Visualizza il messaggio
                                                Perché ?
                                                Guadagno energia quando un magnete attira un pezzo di ferro, e poi la perdo quando il medesimo pezzo di ferro si allontana, quindi alla fine il risultato è nullo.

                                                Cosa è che lo frena ?
                                                Ti faccio io una domanda, per una volta, giusto per farti capire come la tua logica possa essere fallace. Prendi un generatore di corrente, un alternatore. Secondo te come mai la coppia da applicare CAMBIA a seconda che tu lo metta sotto carico oppure no? Eppure (cito) " Guadagno energia quando un magnete attira un pezzo di ferro, e poi la perdo quando il medesimo pezzo di ferro si allontana, quindi alla fine il risultato è nullo".

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                                                • In perdita direi no... dato che con un modellino ho eseguito prove di intervento sempre in un punto e a tempo... però non lo si tiene in interfaccia umana... come si fa, come si chiama il sensore che poi comunica con l'intervento ? E' chiaro che il sistema più facile è un 1 tempo di intervento su una composizione che lo sostiene... ma per l'energia penso no... a meno... come al solito di usare la mia ricerca... il colpo di una elettrocalamita farebbe superare il blocco puro in dinamica, come accade manipolando. Non basta osservare e discutere, occorre costruire e manipolare. Se capirò i costi potrò provare. Anche questi sistemi li chiamo jolly, prove sicure e simpatiche... non per energia... ma per la dinamica. Gasp non ricordo la composizione di quella sera dove ho visto il reingresso ciclico... avevo due calamite ai due apici del braccio rigido. e intravedevo quello che poi ho realizzato dopo... con però più blocco... ecco il FluxGate cosa offrirebbe energia solo se accelerasse a dismisura... freno = energia estraibile. Modello reale: le calamiite dinamiche si muovono per andare a cercare il loro equilibrio, il niente, la staticità. Subiscono un campo di interazione ASIMMETRICO... perciò si spostano, oltre ovvamente alla spinta naturale, meglio ncora per repulsione, che dona l'uscita dai segmenti armonici per inerzia. Più potenti sono le calamite e più forza motrice c'è... ad ogni centimetro cubo di massa del Neodimio in più, la forza emerge, ed è sconsigliabile ricercare con più di un centimetro di profilo e lunghezza 4 cm del blocchetto. Le "piattine" di spessore 2 mm sono davvero da studiare, si rafforzano in stack molto tenacemente... campo radiale... che poi diventa assiale se la sovrapposizione supera la misura della superficie maggiore dello stack stesso. Liberare il blocco significa mandare in overflow il sistema fisico, quando si vede movimento costante o c'è il freno dovuto oppure è un fake o è strano, è da capire... Alternatori e cose così e questemachine che aspirano al motore primo a calamite hanno completamente diverso il sistema a calamite e meccanica. Due ingegnerie, due realtà, una descritta, l'altra non ancora.

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                                                  • Originariamente inviato da endymion70 Visualizza il messaggio
                                                    Secondo te come mai la coppia da applicare CAMBIA a seconda che tu lo metta sotto carico oppure no? Eppure (cito).
                                                    La legge di Lenz è quella fondamentale dei generatori elettrici.

                                                    La legge di Lenz stabilisce che se mi allontano faccio fatica e devo compiere un lavoro, e se se mi avvicino faccio fatica lo stesso e sempre devo compiere un lavoro.

                                                    Un magnete che si muove nelle vicinanze di un solenoide, in qualunque direzione si muove, c'è SEMPRE fatica cioè deve compiere un lavoro.
                                                    C'è lavoro non soltanto di tipo puramente meccanico per spostare masse, ma anche sopratutto c'è una componente elettromotrice che si oppone.
                                                    ------------
                                                    Se io invece faccio girare un magnete dentro un perimetro di pezzi di ferro, abbiamo come risultante nulla; cioè mentre il magnete si avvicina ad un pezzo di ferro esso guadagna energia e poi la restituisce quando si allontanerà.
                                                    Quindi in assenza di attriti di cuscinetti ed aria, il disco girerebbe in eterno senza mai fermarsi.


                                                    ------------
                                                    rispondo a max001

                                                    Per riguarda le correnti parassite, quelle sono notevoli in un disco metallico omogeneo.
                                                    Se io voglio annullare le correnti parassite, elimino l'omogeneità facendo la composizione con tante strisce metalliche isolate elettricamente fra di loro.
                                                    Nel caso dei vecchi contatori enel, le correnti parassite erano di proposito notevoli; questo è logico !
                                                    Il disco era un pezzo unico di metallo omogeneo.
                                                    Se il disco fosse di plastica e sulla plastica incollo dei pezzetti di metallo separati fra di loro elettricamente; ecco che le correnti parassite sono quasi annulate.

                                                    Non è causuale che i nuclei dei trasformatori elettrici non sono blocchi di ferro omogeneo, ma sono fogli di lamiera sovrapposte; questo è fatto apposta per ridurre quasi a zero le correnti parassite.

                                                    Nel disco del magnetocalorico, le correnti parassite sono praticamente inesistenti, proprio perchè i pezzi di ferro sono fra di loro isolati elettricamente e anche magneticamente.
                                                    -------------
                                                    Quindi io vorrei sapere da cosa è frenato il disco magnetocalorico. (a parte i soliti attriti di cuscinetti ed aria)
                                                    i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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                                                    • Consiglierei di discure in: http://www.energeticambiente.it/free-energy-z-p-e/14747755-modificare-il-cosi-detto-condizionatore-magnetocalorico.html in quella discussione dici che perturbi un disco con una calamita a ferro di cavallo, tanto per stare lontano - ma tanto - da questa discussione !

                                                      Non sai che ad esempio certe cyclette scarse, hanno il sistema frenante che per attivarlo avvicinano alcune calamite a piastra rotonda ad un disco che è il volano del sistema per pedalare con lieve attrito...
                                                      Dunque se hai il disco per il magnetocalorico che materiale è ? Di sicuro l'interazione lo frena per effetto di pettine o come lo si chiama [anche per vicinanza di attrazione ad acciaio] per quando il campo di una o più calamite interagisce con un qualcosa che si muove, la calamita o il materiale. Qui si muove il disco... per grazia del motorino elettrico ? Si muove, e se interagisce c'è il rallentamento e l'effetto di attrito genera calore ? e poi spostare via la calamita magari rinfresca, eccetera ? Beh, ma ci passa molto tra questa cosa che qui, in questa discussione è solo buffa ! fa ridere.

                                                      Mah... vorrei riprendere quel modello di FluxGate che studiavo l'anno scorso... un progettone senza sapere cosa voleva... l'ho capito in seguito... troppo investimento di soldi... Io stavo per tentare un esperienza notevole, cioè formare personalmente un effetto continuo, come promesso, usando i FluxGate e l'effetto corridoio... cioè una accerazione_falsa, solo uno spostamento... che si muove come ho dimostrato e filmato... il runner procede per un verso, senza forza motrice, va da start a ende del segmento che si può sempre estendere a piacere. Su ciò io oltre a costruire da niente, ho meditato, ed anche a lungo, prima di proseguire decidendo giustamente che occorre formare il campo statore col decrescere delle forze magnetiche permanenti.

                                                      Ebbene la mia ricerca di allora partiva sul diametro e una simmetria rotazionale, cioè su diametro di un cerchio di circa 40 cm due start, verso medesimo, a rincorrersi, con i due runner, ciascuno posizionato su un apice del braccio rigido della macchina sperimentale che conservo e riprenderò quella ricerca...

                                                      Tale ricerca in una sera con partecipazione sofferta ma intensa, che io chiamo zuffa cercando di formare lo stesso quello che volevo, ho visto la possibilità di formare il reingresso ciclico.

                                                      Vedere non è osservare, e perciò in questa esperienza ci devo tornare. In pratica riassumendo, con i FluxGate ho intuito, con l'interazione laterale ho esteso la mia consapevolezza e tornando infine ancora con i FluxGate cercherò di integrare la conoscenza, cioè di capire tutto o quasi (ci sono sempre qualche composizioni che non si capiscono oppure anche non si conoscono ancora)
                                                      Ultima modifica di mostromagnetico; 14-06-2012, 07:47.

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                                                      • Originariamente inviato da uforobot Visualizza il messaggio
                                                        Quindi io vorrei sapere da cosa è frenato il disco magnetocalorico. (a parte i soliti attriti di cuscinetti ed aria)
                                                        Ufo, laminando e isolando riesci ad attenuarle ma restano e sono un attrito.

                                                        Endymion ti ha fatto l'esempio del generatore sotto carico, ma forse non è il migliore degli esempi perché quella è induttanza.

                                                        Invece la causa dell'effetto frenante del disco è il passaggio di elettroni nella sua struttura.
                                                        Gli elettroni passano da un polo all'altro cercando di fare la strada più corta possibile.
                                                        Se il disco è fermo, nessun problema, ma se lo facciamo ruotare molto velocemente, gli elettroni che passano attraverso il materiale in rapido movimento si vedranno la strada allungata, opponendosi. L'effetto che ne scaturisce è il rallentamento del movimento del disco. La forza di frenata aumenta in modo esponenziale in rapporto alla velocità di spostamento dal campo magnetico.
                                                        Laminando attenuiamo un po' il problema, ma sopra certe velocità c'è ben poco da fare. Dai poli dei magneti, escono tanti elettroni quanti ne entrano.

                                                        Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                                        • Questo mi interessa... però questa Fisica nella ricerca del motore primo a calamite è di contorno, non è importante. Quello che è da capire è l'interazione ... che non c'è descritta! dato che l'interazione tra particelle astratte ma magnetiche permanenti non è nemmeno in appendici limitrofe delle fonti di studio, di qualsiasi tipo. Vorrei sbagliarmi! Vorrei che questo sia una mia svista! Se fosse che ad esempio il modello elettrico si sostituisce esattamente allora le formule e le espressioni sarebbero usabili... ma appunto tra solo calamite non c'è trattazione! Solo qualche amenità di Free Energy ! E allora come realizzare esperimenti veri con solo calamite ? (ovviamente c'è la Meccanica, ma NON INTERAGENTE, è partecipante come il supporto della sedia o il pavimento supporta e assiste il nostro corpo quando occorre.)

                                                          In questi giorni sto cercando di formare l'assetto del mio progetto, per poi formare la macchina sperimentale che da ora è come un prototipo, cioè c'è progetto e i modi di fare ci sono oltre il 50% del costruire. Così penso agisce l'inventore di questo tipo di cose, che non hanno il manuale, e le fonti di qualsiasi tipo sono scarse. Dunque, le fiancate del progetto... se decido di formare in piccolo (entro 30 cm cubi) allora userò il taglio di quello che ho, pannelli di legno spessi circa 3 cm. e le barre filettate, dadi e rondelle di ottone puro che ho più sottili... poi prima il disco ed il braccio di compensato, infine questi componenti ad esempio di plexiglas. Di sicuro la fessura avrà attrito, però la rotazione al centro è sempre minore, e la torsione del sistema funzionante ripeto è per default con forza motrice, possiede anche prima di essere costruito il POTENZIALE che occorre, è indispensabile per poi proseguire passo a passo, cioè in verità accade che per una vite passi un giorno, per la fessura altrettanto, e gli errori di costruzione li si pagano rifacendo da sbagliato a corretto, con lo sbagliato da conservare per memoria oppure buttare via, legno nel focolare, plastica nel contenitore ecologico... mi piacerebbe lavorare il vetro... il braccio potrebbe essere di vetro... però... forse l'ideale è il carbonio da produzione industriale

                                                          Il prendere da rottami e farne ingegneria del fai da te intelligente è un percorso inusuale, però ricollega agli ALBORI... si sguazza davvero negli albori ed anche prima, nella dimensione di "adesso che si fa". Per queste faccende io me la cavo bene.

                                                          In questa discussione la REALIZZAZIONE è il tema, e dunque motore magnetico è anche poi il modello misto... basta che infine ABBIA le caratteristiche sostanziali di essere per default pronto alla modellazione... E che queste esperienze e annotazioni siano di riferimento anche per cercare di comprendere gli inventori che definite burloni. In pratica io accenno a quello che sarà la ricerca su cilindro: 1. le spinte saranno sempre come sappiamo ma il magnetismo dell'inventore per me ha dei principi di modellazione ad artigiano delle composizioni e delle interazioni che circondano il campo utile, la zona di interazione vera, limitata al momento di interazione, quando la parte mobile passa, ok ?

                                                          2. per me l'inventore pone un campo che sbilancia al massimo possibile, oltre lo squilibrio che ad esempio formo io, che è semplice, che è persino costruito (in lineare) per giocare a cose tipo il Gauss Rifle... alcuni ragazzi cercano il propulsore della NASA in piccolo, cioè accelerare una macchinina in lineare... quanto si può mandare lontano... cose banali, però il disequilibrio per stack decrescente lo hanno capito. L'inventore mette di più... e ci mette composizioni che addirittura io non so descrivere... però le andrò a conoscere e intuisco che siano per sbilanciare di più quello che per default è solo disequilibrio di forze magnetiche.

                                                          Ciao e buona continuazione.

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                                                          • Originariamente inviato da max001 Visualizza il messaggio
                                                            Ufo, laminando e isolando riesci ad attenuarle ma restano e sono un attrito.

                                                            Endymion ti ha fatto l'esempio del generatore sotto carico, ma forse non è il migliore degli esempi perché quella è induttanza.
                                                            Gli ho fatto solo un esempio per illustrare la fallacia della sua logica.

                                                            La tua spiegazione però non mi convince. L'effetto delle correnti parassite può esser ridotto, il problema è che abbiamo un campo magnetico che deve ogni volta rimagnetizzare il ferro. Penso che il problema sia lì, cioè nell'espressione dell'energia del campo magnetico.

                                                            Il tuo esempio ha più attinenza col disco di Faraday, ma in ogni caso è mal posto: non c'è un "percorso dell'elettrone" dal polo nord a sud. Piuttosto, la composizione del moto del disco e del campo sviluppa una forza di lorentz ortogonale ad entrambi (diretta cioè perpendicolarmente al piano di disegno), e mi aspetto piccolissime differenze di potenziale tra interno ed esterno, visto che la velocità periferica è differente.
                                                            Ultima modifica di endymion70; 14-06-2012, 10:41.

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                                                            • Originariamente inviato da endymion70 Visualizza il messaggio
                                                              La tua spiegazione però non mi convince. L'effetto delle correnti parassite può esser ridotto, il problema è che abbiamo un campo magnetico che deve ogni volta rimagnetizzare il ferro. Penso che il problema sia lì, cioè nell'espressione dell'energia del campo magnetico.
                                                              Capisco quello che intendi. Quel momento infinitesimale che i dipoli magnetici del materiale impiegano a ri-orientarsi ogni qualvolta entrano nel campo. Quel momento infinitesimale resta invariato e quindi è facile dedurre che man mano che si aumenta la velocità si incontra una "resistenza" sempre maggiore (dovuto dal tempo di orientamento dei dipoli), e di conseguenza il problema fondamentale sia qui.
                                                              E' interessante invece notare come le proprietà magnetiche del materiale non giocano alcun ruolo fondamentale (l'unica interferenza consiste nell'effetto dell'attrazione che tende a spostare il disco dalla sede, generando quindi un maggior attrito sul perno/cuscinetti).
                                                              La conducibilità elettrica del materiale è determinante sull'effetto frenante. (Leggasi il principio di funzionamento: Freni magnetici - Wikipedia)
                                                              Il rame subisce l'effetto di frenata, nonostante non abbia proprietà ferromagnetiche. Ma effetto sul rame ha un forte impatto proprio perchè ha elevata conducibilità elettrica. (Da evidenziare che questo effetto è indipendente dall'effetto dell'induttanza).

                                                              ..non c'è un "percorso dell'elettrone" dal polo nord a sud. Piuttosto, la composizione del moto del disco... ...e mi aspetto piccolissime differenze di potenziale tra interno ed esterno, visto che la velocità periferica è differente.
                                                              Si... capisco di aver semplificato un po' troppo e mi si può fraintendere.

                                                              Il fatto che la velocità periferica del disco sia maggiore non influisce in maniera rilevante. Infatti l'azione frenante ha lo stessa efficacia anche se l'orientamento dei flussi è disposto da "lato a lato" del disco (come i freni magnetici).

                                                              La lunghezza dei flussi è meno dilatata nel caso con laminature isolate (perché li veicoliamo facendogli fare meno strada nel materiale), percui si attenua l'effetto frenante, ma tuttavia la lunghezza è superiore a quella del disco fermo, quindi l'effetto frenante è dovuto dalle correnti parassite.
                                                              I flussi che permeano nel materiale in movimento agiscono analogamente a degli elastici, maggiore è la velocità e maggiore è la tensione applicata a questi.

                                                              Disegno: Ho raffigurato una sola linea di flusso con lo spostamento di cariche rappresentato dagli elettroni e lo schema è molto approssimativo...

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