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TOMI track reloaded

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  • dico... sì .... anche ... non ci avevo pensato ... insomma, un po' come si fà per lo smot, giusto?

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    • Praticamente diciamo che usi 40 cm di TOMI per avere un dislivello di ad esempio 10 cm e poi nell'ultimo tratto da 10 cm del TOMI (stavolta discesa) sfrutti 5 cm di quel dislivello per superare il gap dei magneti. Si tratta solo di dimensionare opportunamente il sistema. Ti restano 5 cm di dislivello da usare per la curva.


      I dati sopra sono solo messi come esempio, credo che si debba fare qualche conticino tanto per non andare a caso e poi aggiustare con piccole correzioni <img src=">

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      • CITAZIONE (Hellblow @ 10/2/2007, 10:42)
        Vi linko una cosa che può forse servire:
        http://axpbib.pd.infn.it/didattica/ingegne...si/Isteresi.pdf
        Sono a disposizione se vi serve altro.

        Grazie Hellblow
        ----------------------------------------------------------------
        X gabryel81
        CITAZIONE (gabryel81 @ 10/2/2007, 18:47)
        ....Maggiore è la lunghezza del circuito e maggiore sarà il lavoro necessario ad inserire il magnete mobile o ad estrarre lo stesso.....

        dalle prove mi sembra il contrario,prova a vedere i video di questo post,considerando che nel II e III video il percorso è circa la metà del primo:
        http://energierinnovabili.forumcommunity.n...5#entry57646 214
        attendo un tuo commento.
        ---------------------------------------------------------------
        CITAZIONE (compositore @ 10/2/2007, 19:32)
        ....il tomi puoi farlo lungo quanto vuoi.....

        Ciao compo, secondo me la lunghezza ha un limite.
        guarda il II video, dove ho cercato la posizione centrale,senza trovarla,
        poi guarda il primo video, dove in mezzo la macchinina si fermava da sola.
        che ne pensi ??

        --------------------------------------------------------------
        X Kekko
        Con gli schermi, gran casino, :angry:
        adesso utilizzo magneti al neodimio 10x30x6 troppo potenti, appena sbaglio mi si attacca tutto insieme, devo realizzare una struttura + solida.

        Ciao a tutti
        alvarse




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        • CITAZIONE (alvarse @ 12/2/2007, 02:02)
          Ciao compo, secondo me la lunghezza ha un limite.
          guarda il II video, dove ho cercato la posizione centrale,senza trovarla,
          poi guarda il primo video, dove in mezzo la macchinina si fermava da sola.
          che ne pensi ??

          e si ... sembra proprio che la lunghezza abbia un limite.
          però quando l'avevo provato io non avevo notato nulla di simile (in realtà non avevo notato nemmeno lo stallo al centro) ... sarà la combinazione lunghezza/potenza provata da me (per provare le differenze, ricordo di aver tolto 5/6 cm di tracciato da ogni configurazione ma non sembrava che cambiasse un granchè).

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          • CITAZIONE
            e si ... sembra proprio che la lunghezza abbia un limite.

            Allora forse è un guaio...

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            • Mi inserisco nella discussione... =)

              CITAZIONE
              e si ... sembra proprio che la lunghezza abbia un limite.
              però quando l'avevo provato io non avevo notato nulla di simile (in realtà non avevo notato nemmeno lo stallo al centro) ... sarà la combinazione lunghezza/potenza provata da me (per provare le differenze, ricordo di aver tolto 5/6 cm di tracciato da ogni configurazione ma non sembrava che cambiasse un granchè).

              Bisogna pero' considerare che la macchinina ha degli attriti non indifferenti e le strisce di gomma magnetica non hanno una grande potenza, quindi i "sintomi" si fanno sentire prima.

              Conoscendo qualcosa di magnetismo, la lunghezza limite dovrebbe essere in rapporto con la potenza dei singoli magneti e con distanza tra i due lati del tracciato. (si, lo so e' una ovvieta'.... )

              Personalmente avevo provato con una decina di barrette geomag (10 per lato), utilizzando come "macchinina" una barretta con due sfere e nemmeno io avevo notato lo stallo al centro.

              Penso che l'idea della rampa unita allo schermo attivato dal passaggio della "macchinina" non sia male.
              Magari ritiro fuori le scatole dei geomag e provo a vedere se riesco a far uscire dal tracciato la mia barretta...

              Saluti.





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              • Ciao Docrates,

                CITAZIONE
                Affatto, da una rapidissima simulazione e sembra che la cosa possa funzionare.

                Io, purtroppo, ho provato ad usare FEMM ma, con mia grande vergogna, sono negato con l'inglese (ho provato tante volte a studiarlo ma non mi sta in testa!) quindi ho rinunciato ad impararlo. Chissà se qualcuno può consigliarmi un simulatore simile ma in italiano...

                CITAZIONE
                Ho però l'impressione che se consideri il baricentro dei due magneti le cose non cambiano un gran che, cioè il baricentro resta intrappolato

                Mmm...ci hai pensato bene? Nel video di Alvarse si vede chiaramente che, in un tragitto breve (ma neanche troppo breve), a qualunque altezza del tracciato poni il magnete mobile, esso subisce sempre una spinta in avanti. Ora: se inserissimo più magneti mobili collegati tra loro (tipo trenino), in un tracciato lineare, allora non posso che darti ragione: il 'trenino' di magneti mobili si arresterà quando il centro di questo raggiungerà il centro del tracciato fisso. Ma se il tracciato ha la forma di mezzo cerchio e, al suo interno, si fa passare una ruota chiusa di magneti mobili, non c'é nessun baricentro e, sempre se non mi sfugge qualche dettaglio importante, questa ruota girarerà sempre perché il numero di magneti che subiscono la spinta è sempre maggiore del numero di magneti (due) che tendono ad opporsi alla spinta stessa.

                Ciao Alverse,

                dai video si capisce che maggiore è la lunghezza del tracciato e minore è l'energia potenziale che acquista il magnete mobile (infatti, nel tracciato lungo, quest'ultimo non ha sufficiente energia cinetica per superare il punto di stallo). Il punto di stallo è presente anche nel tracciato breve, solo che il magnete mobile acquista una energia potenziale sufficiente a superare lo stesso. In definitiva, non posso che essere d'accordo con te: nel tracciato breve si fa più fatica ad inserire il magnete mobile (come si fa più fatica anche ad estrarlo) rispetto ad un tracciato lungo. Bisognerebbe trovare un buon compremesso e, come suggerisce rax, ridurre al minimo gli attriti.

                Ciao hell,

                se la forza dei magneti fissi è sufficiente a far salire su di un piano inclinato il magnete mobile, tale forza è anche in grado di impedire la discesa dello stesso magnete mobile. Da quello che ho capito tu, però, suggerisci di accentuare l'inclinazione all'uscita del circuito. Ma questo è il medesimo problema che è stato riscontrato nello SMOT: la parte mobile non acquista nessuna energia cinetica (anche se l'inclinazione varia) perché i magneti fissi, così come l'hanno fornita, se la riprendono indietro.

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                • CITAZIONE
                  tale forza è anche in grado di impedire la discesa dello stesso magnete mobile.

                  No perchè in un piano inclinato il vettore forza di gravità influisce secondo una relazione cosinusoidale. Quindi se fai guadagnare i 10 cm con un angolo di 10 gradi e poi con un angolo di 40 gradi fai perdere al carrello 5 cm, la forza che il magnete dovrà controbattere sarà molto piu' alta e se il magnete e tutto sono dimensionati a dovere il carrello potrebbe scivolare senza problemi.

                  Quindi penna e calamaio per:

                  Magnetismo
                  Piani inclinati
                  Attriti

                  con due conticini si arriva a trovare l'equilibrio giusto se esiste.

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                  • Hai perfettamente ragione hell, infatti non sono riuscito a spiegarmi bene io. Se i magneti fissi hanno fatto salire di quota il magnete mobile, questo magnete mobile può scendere se l'inclinazione è maggiore dall'altra parte. Tuttavia non possiederà energia cinetica, perché questa verrà 'strappata' dall'attrazione dei magneti fissi. Quindi, in definitiva, il magnete mobile tornerà alla quota di partenza ma contiunuerà a 'sentire' l'influenza degli ultimi magneti fissi. Per essere completamente libero dal circuito, il magnete deve scendere ad una quota inferiore a quella di partenza (esattamente come succede per lo SMOT). Correggimi se sbaglio...

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                    • anche a me il tomi lasciato a sè non mi ha mai fatto nessun effetto particolare.
                      Dopo qualche prova empirica, l'evidenza del carattere conservativo spunta fuori. Ed è quello che avevo notato tempo fà con l'esperimento (notavo che succedeva sempre qualcosa che impediva l'O.U.).
                      Aggiungere un campo statico e conservativo come la gravità non credo sia utile (lo so che hellblow ci dà finti consigli per farci arrivare a conclusioni ragionate ... si era capito da mesi <img src="> ...).
                      Ma c'è qualche argomentazione valida ad escludere la possibilità di funzionamento degli schermi bilanciati?


                      p.s.: per Hell: il modo di porre problematiche da far risolvere agli altri senza dare le risposte è il metodo più educativo che esista ... e non è così scontato. Si studia solo in indirizzi specialistici (io, ad esempio lo stò studiando per il corso di laurea in didattica della musica) ... si chiama problem solving e, insieme all'apprendimento cooperativo (di cui il forum ne è un esempio calzante), sono le ultime frontiere dell'insegnamento.
                      In breve ... per chi lo studia è già difficile applicarlo nella realtà; ma se ti viene spontaneo ti faccio i complimenti.

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                      • In realtà la sfera è in movimento e sale con una certa velocità v per via dell'attrazione dei magneti. Però osservando attentamente si può vedere che la velocità sembra costante, o mi sbaglio?
                        Invece nello SMOT (che presenta i magneti disposti a distanza variabile dal carrello e quindi il campo magnetico varia inducendo un'accelerazione) la velocità della pallina mi sembra che aumenta.

                        Allora se il TOMI non accelera la pallina (carrello, ma per comodità lo chiamo cosi') ma la mantiene in movimento a velocità costante (e gli attriti? Urge un TOMI di un metro con sensore di velocità fatto da una doppia fotoelettrica con timer <img src=">) confrontando con lo SMOT che induce accelerazione ma non può avere lunghezza infinita (per motivi che si vedono subito dalla modalità costruttiva dello stesso) non notate qualche particolare interessante?

                        Supponiamo di costruire un piano inclinato a due rampe, la prima con angolo positivo (che sale perchè antiorario) la seconda con angolo negativo (che scende). A questo punto io al posto vostro mi farei un piccolo studio del piano inclinato considerando una sfera che è sospinta da una forza F (quella dei magneti) però (e qui ci volete voi che avete il TOMI sotto mano) dovete tener conto del fatto che se l'accelerazione è davvero zero nella tratta con i magneti allora la forza che fa salire la sfera è esattamente uguale a quella di gravità che la pallina sente.
                        Quindi direi:

                        a) la fase iniziale nella quale dobbiamo spingere all'inizio della tratta la pallina
                        b) La fase intermedia nella quale la pallina si muove da sè (mi ricorda un disco che scivola sul ghiaccio, sbaglio paragone?)
                        c) La fase in cui l'apice della salita è raggiunto e la pallina inizia la discesa (e qui i magneti potrebbero lavorare da freno se il TOMI tende a mantenere velocità costante come mi sembra di vedere)
                        d) La fase in cui la pallina dovrebbe uscir fuori dalla tratta ed è frenata.

                        In uscita la pallina dovrebbe dopo la curva conservare abbastanza energia da poter rientrare nella tratta.

                        Alla fine secondo me si arriva a scoprire che il caso ottimale per il distacco si ha quando l'angolo della discesa è di 90 gradi, ovvero uno SMOT, perchè la gravità lavora con efficienza al 100% sulla sfera. Però non è detto che quel caso sia l'unico e che sia quello migliore per utilizzare il sistema come suggerivo. Forse bilanciando opportunamente i magneti (quindi usando magneti con forza opportuna ovvero impostando le equazioni e cercando la forza necessaria...).

                        Su ragazzi fate un disegnino, angoli e forze in gioco e poi impostate le equazioni <img src=">

                        PS: Compositore mi ha beccato <img src="> Se ci pensate è una buona occasione per vedere tante cose interessanti al di là del fatto che funzionerà o no <img src=">

                        PS2: Il problema principale degli schermi è che per entrare fra le linee di forza e quindi tagliarle o deviarle serve energia. Purtroppo questa energia alla fine va al bilancio... ecc.. sempre solita storia.

                        Ci vorrebbe un magnete in cui possiamo con poca energia variare i "gauss che ci dà".

                        PS3: Complichiamo. La caratteristica del TOMI è quella di avere magneti posti in modo parallelo mentre lo SMOT non è cosi'. D'altra parte il fatto che nel punto di inserimento della pallina dello SMOT i magneti sono piu' distanti rispetto al punto di rilascio induce a pensare che l'energia necessaria ad inserire la pallina li sia poca. Allora se facessimo l'ingresso come lo SMOT ed il tratto di risalita come il TOMI? Questo sempre se il TOMI può essere usato per guadagnare in altezza in modo indefinito <img src=">
                        image
                        Scusate se il disegno fa schifo.
                        Come vedete le domande che ci si può porre sono tante <img src="> mho tocca a voi capirci qualcosa.

                        Edited by Hellblow - 13/2/2007, 01:20

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                        • Uh riguardo il problema dello SMOT io cercherei di focalizzare un punto. In pratica se ci pensate un attimo il problema non è tanto il rialzo dato che l'energia potenziale che la sferetta accumula quando è nella parte alta è comunque data dalla differenza di dislivello quanto invece il fatto che nel momento in cui questa deve staccarsi dall'ultimo magnete perde parte di quella energia potenziale. Cosa che credo sia la causa dell'impossibilità della chiusura del ciclo, oltre agli altri attriti.

                          Commenta


                          • CITAZIONE (Hellblow @ 13/2/2007, 00:46)
                            PS2: Il problema principale degli schermi è che per entrare fra le linee di forza e quindi tagliarle o deviarle serve energia. Purtroppo questa energia alla fine va al bilancio... ecc.. sempre solita storia.

                            questo vale per ogni singolo schermo ...
                            però per ogni schermo, in linea di massima vale anche che: per "scoprire" un magnete dal suo schermo devo fornire energia, mentre per "ricoprirlo" questa energia mi viene restituita (non con gli interessi ma con interessi negativi ... ok).
                            ma se gli schermi sono due e lavorano in controfase, vincolati meccanicamente, non dovrebbe valere la regola ovvia che nell'istante in cui uno schermo deve essere tolto dal suo magnete (richiesta di energia), nello stesso momento c'è l'altro schermo che si stà inserendo a coprire l'altro magnete e quindi fornisce quasi tutta l'energia richiesta dal primo schermo? ... e così via quando si inverte il ciclo.

                            per questo, sommando gli effetti si dovrebbe avere un sistema di due schermi bilanciati la cui energia di commutazione è grosso modo indipendente dai campi in gioco ma l'unico apporto necessario sono le perdite per attrito della bascula.

                            sul doppio schermo bilanciato con alabarde spaziali ho buone speranze. Che mi dici riguardo a questo? Non ti sembra plausibile?

                            p.s.: forse ti sei perso i post dove ho parlato degli schermi basculanti ... nel caso ... http://energierinnovabili.forumcommunity.n...0#entry57645 722
                            http://energierinnovabili.forumcommunity.n...0#entry57646 136

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                            • CITAZIONE
                              ma se gli schermi sono due e lavorano in controfase, vincolati meccanicamente, non dovrebbe valere la regola ovvia che nell'istante in cui uno schermo deve essere tolto dal suo magnete (richiesta di energia), nello stesso momento c'è l'altro schermo che si stà inserendo a coprire l'altro magnete e quindi fornisce quasi tutta l'energia richiesta dal primo schermo?

                              Proprio per via di quella piccola differenza esisterà un punto in cui i due vanno all'equilibrio. Infatti se ci pensi si tratta di una sorta di pendolo. Alla fine devi immettere comunque energia per compensare.

                              Comunque il modo migliore ripeto è far un disegno su carta, indicare i vettori ed impostare qualche equazione almeno uno capisce con cosa ha a che fare e che problemi ci sono. Infatti senza un buon modello matematico non potete ottimizzare nulla e siccome intendete lavorare con differenza fra forze che implica una certa precisione... <img src=">

                              Comunque io a questo punto batterei sul TOMI e cercherei di capire se è in grado di sollevare una massa lungo un piano inclinato di lunghezza arbitraria. Anche 10 gradi sarebbero buoni.

                              Commenta


                              • ho capito ... dobbiamo studiare!

                                cmq:
                                CITAZIONE
                                Proprio per via di quella piccola differenza esisterà un punto in cui i due vanno all'equilibrio. Infatti se ci pensi si tratta di una sorta di pendolo. Alla fine devi immettere comunque energia per compensare.

                                è proprio quello che avevo in mente: quell'energia la immetto prelevandola dalla carrellata avanti-indietro del magnete carrello, che sarà permessa grazie alla schermatura differenziale. Ma si tratterebbe solo di energia di compensazione da perdite (come nel pendolo) ... quindi mi aspetto che sia irrisoria rispetto a quella ottenibile dalla carrellata del tomi (e tra l'altro sono due grandezze indipendenti proprio perchè gli schermi sono bilanciati mentre i carrelli no)

                                Commenta


                                • Scusate, non mi intendo molto di elettromagnetismo non vorrei dire una boiata ma questa mattina mi sento particolarmente creativo <img src=">
                                  Se ho capito bene la lunghezza è importante , ciò influisce su i punti di stallo giusto?
                                  Ma se togliamo i magneti dopo che il carrello è passato e li rimettiamo poco prima che stia per arrivare al punto di ritorno secondo voi è possibile fargli fare un bel giro della morte?
                                  Non voglio dire che è un sitema OU perchè l'energia necessaria per mettere e togliere i magneti penso che sia comunque una dispersione però... boh vabbè l'ho buttata lì... ditemi cosa ne pensate.

                                  Saluti
                                  j3n4
                                  We are BORG: http://www.hitechfree.info

                                  Commenta


                                  • Purtroppo non sarà cosi' irrosoria per via di attriti e correnti parassite <img src="> Quindi Compositore si deve valutar bene la situazione a tavolino e poi metter mano ai magneti <img src=">

                                    CITAZIONE
                                    Se ho capito bene la lunghezza è importante , ciò influisce su i punti di stallo giusto?

                                    Questo è importante capire nel TOMI <img src=">

                                    Mi spiego meglio. Se il TOMI è inclinato di 5 gradi e ci fa guadagnare diciamo 8 cm per metro di lunghezza, allora se il TOMI non ha problemi di lunghezza posso supporre di costruirne uno di lunghezza infinita e quindi guadagnare un'altezza infinita! Altezza infinita vuol dire energia potenziale infinita. Poichè la forza del magnete è finita mentre l'energia potenziale è infinita sfruttando tale energia opportunamente allora ho un guadagno infinito di energia!

                                    Questo nella pratica si ridurrebbe a un'energia potenziale che di certo non è infinita ma che puo' facilmente essere molto superiore a quella di ritenzione del magnete.

                                    Complichiamo ancora e con questa smetto di dare suggerimenti. Se l'ultimo magnete è un elettromagnete che viene disattivato quando la pallina arriva alla fine della rampa allora la pallina non sarà sottoposta a nessuna forza frenante e quindi potrà scendere senza problemi. L'elettromagnete dovrà attivarsi solo quando la pallina è prossima ad esso e disattivarsi quando questa si trova esattamente allineata con questo. L'energia spesa sarebbe irrisoria se l'energia potenziale accummulata è grande.

                                    Se la cosa funziona la si potrebbe usare ad esempio per riempire nuovamente i bacini idrici spendendo poca energia.

                                    Però per far questo si eve valutare per prima cosa la capacità del TOMI di far risalire il carrello su una lunghezza qualsiasi.

                                    Credo di avervi dato parecchi spunti quindi Buon Lavoro e postate i risultati! <img src=">

                                    Commenta


                                    • In effetti l'idea dell'elettromagnete era quella che volevo proporre, ma non intendendomi di elettromagnetismo non sapevo se si possono mixare magneti permanenti ed elettromagneti senza compromettere la stabilità del sistema... in effetti utilizzare una elettrocalamita per aprire il circuito nei punti in cui sta per passare la pallina equivalrebbe a far andare il sistema sempre in modalità aperta (ossia per il sistema sembrerà sempre un rettilineo), ma tale rettilineo (sia in salita che in discesa) non avrebbe mai fine perchè ogni volta che la pallina sta per giungere alla fine una elettrocalamita prolungherebbe il binario alla fine e interromperebbe il binario all'inizio in modo da far credere al circuito che il binario sia sempre dritto, sia sempre corto e sia sempre aperto.

                                      Ripeto non me ne intendo affatto di eletteromagnetismo, ma se la cosa potrebbe funzionare vi faccio un modellino (almeno questo lo so fare).

                                      Saluti
                                      j3n4
                                      We are BORG: http://www.hitechfree.info

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                                      • Beh? Nessuna obbiezione?
                                        Lo faccio o no sto modellino? Dite che potrebbe funzionare oppure no?

                                        Saluti
                                        j3n4
                                        We are BORG: http://www.hitechfree.info

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                                        • Ciao j3n4, io il modellino ce l'ho, a funzionare funziona, il problema sono gli schermi, dove lo prendo un cuscinetto lineare??

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                                          • CITAZIONE (kekko.alchemi @ 18/2/2007, 14:41)
                                            Ciao j3n4, io il modellino ce l'ho, a funzionare funziona, il problema sono gli schermi, dove lo prendo un cuscinetto lineare??

                                            Mi sono perso qualche pezzo?
                                            A cosa ti serve il cuscinetto lineare? Io parlavo di elettromagneti che posti in punti di interruzione del binario allungano la cosra del magnete aggiungendo una parte di binario in + verso la fine e togliendo una parte di binario all'inizio.

                                            Se il tutto avviene contemporaneamente forse funziona... non so sarebbe da simulare con i simulatori, perchè se fosse possibile a costruirne uno non ci dovrei mettere molto.... il problema è farlo funzionare! <img src=">

                                            Dai che sono curioso, ditemi cosa ne pensate.

                                            Saluti
                                            j3n4

                                            P.S: In pratica basterebbe mettere un elettromagnete attivato nel centro del binario e uno disattivato alla fine del binario, quando il carrello raggiunge il centro e lo sorpassa il magnete centrale si disattiva e si attiva quello alla fine che congiunge un altra tratta al binario... in questo modo il carrellino dovrebbe trovarsi idealmente nuovamente al principio della sua corsa, e così via fino a tornare nuovamente al principio.

                                            Il concetto è un pò strampalato a dire il vero... però potrebbe essere un modo per ingannare la fisica che ci impedisce di farlo ruotare in un circuito chiuso.... o no?

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                                            • mmmmm, ma così è un po' come costruire un motore, gira perchè gli dai corrente, non può autosostenersi! (almeno credo)

                                              Saluti kekko

                                              Commenta


                                              • Beh ma anche spostare una paratia costa lavoro o gli dai corrente o sposti una paratia avrai sempre un consumo.
                                                Quello che magari potrebbe uscire da questi esperimenti è che magari non è OU ma che forse è un buon motore elettromagnetico a magneti misti.
                                                Magari esiste già e abbiamo reinventato l'acqua calda, ma di fatto non mi risulta che un motore elettrico funzioni in questo modo... o sbaglio?
                                                Chissà cosa ne esce fuori... per queto mi sono incuriosito alla discussione.

                                                Io non me ne intendo... ma si potrebbe ipotizzare e sottolineo il SI POTREBBE che in questo modo una parte dell'energia fornita dai magneti potrebbe essere impiegata per fornire l'impulso necessario agli elettromagneti per aprire e chiudere il circuito nelle varie parti e che il rimanente venga dissipato in attrito e calore... cioè in partica alla lunga dovrebbe fermarsi perchè non immagazzinando energia la disperderebbe tutta.... ma magari con un volano si potrebbe protrarre il moto per un periodo prolungato e disporre un un "coso" che in teoria non dovrebbe poter finzionare e che in pratica lo fa ma che non serve a un cavolo... sarebbe comunque uno spunto non so... qualcosa su cui ragionarci meglio.

                                                Hehehe sarà l'ora... meglio che vado a dormire.

                                                Saluti
                                                j3n4
                                                We are BORG: http://www.hitechfree.info

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                                                • ciao a tutti,
                                                  volevo aprire una riflessione condividendo con voi una mia idea. Non vi seguo da moltissimo tempo quindi siete liberi di correggermi, anzi molto probabilmente incorrerò in qualche errore.
                                                  La mia idea prende spunto dagli SMOT e si basa sulla possibilità di misurare lo stallo del loop al raggiungimento dell'ultimo magnete. Mi spiego meglio.
                                                  Allora partiamo da un video presente su internet:

                                                  http://www.youtube.com/watch?v=kCr3lOhMJCg

                                                  mi sembra chiaro che si tratti di uno SMOT. Giusto? Una cosa da notare con la massima attenzione è che l'operatore ha la necessità di allontanare il magnete dal rotore ad ogni 360° per evitare lo stallo.
                                                  Adesso passiamo alla mia idea:
                                                  Se mettiamo in fila 8 di questi SMOT circolari come quelli del video su uno stesso rotore, ma con punto di apertura sfalsato di 45° otterremo un unico rotore con 8 posizioni di stallo differenti. Il rotore si moverà in blocco da 8 moduli. Avremmo, quindi, un modulo in stallo su otto moduli ad ogni rotazione di 45 gradi.
                                                  Ed ecco la mia osservazione, secondo voi è possibile iche la forza esercitata dai rimanenti 7 moduli riesca a far superare il punto di stallo?
                                                  Sono stato chiaro?
                                                  Devo fare un modellino?
                                                  Cosa mi suggerite per albero e componenti?
                                                  Grazie
                                                  Ciao

                                                  Commenta


                                                  • Ciao stardust73, benvenuto!
                                                    Purtroppo credo sia la stessa cosa, alla fine si raggiungerà comunque l'equilibrio perchè hai 8 rotori con sempre 8 stalli da superare... In realtà la forza necessaria a strappare il magnete dallo stallo, è la "stessa" (forse anche meno) che il rotore ci da girando! Siamo da capo a dodici

                                                    Saluti kekko

                                                    Commenta


                                                    • sì ... è in ogni caso e per qualsiasi configurazione, inutile aggiungere elementi motori in parallelo, il principio non viene affetto da questa operazione, cambierebbe solo l'eventuale rendimento, ma se l'aggeggio dovesse funzionare, allora lo deve fare anche con un solo elemento motore (basta mettere un volano per regolarizzare un po' la coppia, l'importante è che ci sia energia per tutto il giro e più).
                                                      Per visualizzare meglio questo fatto puoi fare il paragone col motore a scoppio: farà pure schifo ma funziona anche a un cilindro/pistone (è indifferente quanti ce ne metti, funziona perchè funziona con uno ... e punti di stallo ne ha parecchi il 4 tempi)

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                                                      • Hemmm... alla fine non ho sonno... bello il filmato ma davvero funziona quel coso? Se è così siete sicuri che un un meccanismo non riesca a spostare quel mangete in automatico? Eppure non sembrava che faceva tanta fatica... addirittura verso la fine andava così a tempo da farlo girare di brutto!
                                                        E un elettromagnete si potrebbe usare? Sto in fissa co sti elettromagneti eh?
                                                        Beh sarà che di fatto ne ho costruiti alcuni in passato che non necessitavano di un enorme potenza... solo che i miei funzionavano solo per alcuni istanti... forse si prestano meglio per il tomi.

                                                        Aoh me state a mannà in fissa pure co sto coso gira e rigira me sa che faccio un modellino <img src=">

                                                        Quello del filmato era una ruota per skateboard... sarà difficile posizionare i magneti in quel modo però...

                                                        Umm... ci penso su... ho deciso farò qualche prova pure io <img src=">

                                                        Saluti
                                                        j3n4

                                                        We are BORG: http://www.hitechfree.info

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                                                        • Ciao j3n4, con gli elettromagneti c'ho "giocato" per parecchio tempo...
                                                          Sono arrivato a costruire perfino questo: motore magnetico
                                                          Alla fine il principio è più o meno lo stesso.

                                                          Ovviamente quello nel video non è il mio, il mio è più "casereccio", ma funziona benone!
                                                          Il problema è sempre quello la corrente da fornire all'elettromagnete finale, non si riguadagna dal rotore centrale!

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                                                          • CITAZIONE (compositore @ 19/2/2007, 01:13)
                                                            sì ... è in ogni caso e per qualsiasi configurazione, inutile aggiungere elementi motori in parallelo, il principio non viene affetto da questa operazione, cambierebbe solo l'eventuale rendimento, ma se l'aggeggio dovesse funzionare, allora lo deve fare anche con un solo elemento motore (basta mettere un volano per regolarizzare un po' la coppia, l'importante è che ci sia energia per tutto il giro e più).
                                                            Per visualizzare meglio questo fatto puoi fare il paragone col motore a scoppio: farà pure schifo ma funziona anche a un cilindro/pistone (è indifferente quanti ce ne metti, funziona perchè funziona con uno ... e punti di stallo ne ha parecchi il 4 tempi)

                                                            Ciao Compositore,
                                                            in effetti sarei curioso di sapere se quel modellino provvisto di volano ci riuscisse oppure no.... in effetti però non dovrebbe e ciò è dovuto al fatto che probabilmente non si parla di un semplice punto morto ma anche di una forza contraria opposta dal magnete.
                                                            Entrambe sommandosi dovrebbero in qualche modo "smorzare" il moto immagazzinato e mandarlo in perdita sempre di più ad ogni giro.

                                                            Per questo motivo mi chiedevo se anzichè lasciare fisso il magnete e vincere la sua forza, se si potesse in qualche modo (magari sfruttando proprio un volano), innescare un meccanismo che allontana e avvicina il magnete proprio come fa l'operatore.

                                                            Questo tipo di forza non dovrebbe essere moltissima sebbene rivendendolo gli tremavano leggermente le mani perchè probabilmente il magnete tende a spostarsi con discreta forza... non so è da chiarire bene questa cosa.
                                                            Anche la forza che riesce a dare la ruota è un fattore importante, se è troppo poca non si può far molto.



                                                            CITAZIONE (kekko.alchemi @ 19/2/2007, 01:27)
                                                            Ciao j3n4, con gli elettromagneti c'ho "giocato" per parecchio tempo...
                                                            Sono arrivato a costruire perfino questo: motore magnetico
                                                            Alla fine il principio è più o meno lo stesso.

                                                            Ovviamente quello nel video non è il mio, il mio è più "casereccio", ma funziona benone!
                                                            Il problema è sempre quello la corrente da fornire all'elettromagnete finale, non si riguadagna dal rotore centrale!

                                                            Ciao kekko,
                                                            come ho già detto non mi intendo molto di questo genere di cose ma mi sto iniziando ad appassionare... non si capisce bene cosa sia quel motore che si vede dal filmato... non sembra un TOMI e neanche uno SMOT, (ammesso che io abbia capito di cosa diavolo parlo).
                                                            Cmq da quel poco che ho visto si parla di una sola fila di magneti... o elettromagneti?

                                                            Vabbè cmq il discorso per come la vedo io è che ci sono dei punti di equilibrio molto forti in queste configurazioni, basta vedere i filmati per capire che tali forze riescono a fermare un moto apparentemente molto veloce.
                                                            Tale cosa avviene nel punto centrale del TOMI e nel punto finale, mentre per lo SMOT che ho visto nel filmato avviene poco prima di incontrare il magnete.
                                                            E' come un freno elletromagnetico.

                                                            Premetto che non penso che vedrò mai in questa vita dei moti perpetui, mi sta interessando questa discussione perchè più che tali mi ispirano motori ad alta efficenza.
                                                            Svincolare dall'equilibrio il moto magnetico potrebbe essere una cosa fattibile, in effetti una ruota che gira senza il volano tende a fermarsi prima, ciò è dovuto al fatto che non può immagazzinare energia.... il volano potrebbe dargli quella forza sufficiente a far muovere un meccanismo per spostare un magnete oppure per far girare una dinamo che carica un condensatore che a sua volta apre e chiude il circuito del tomi... del resto è richiesto l'impulso di un solo istante no?

                                                            Forse ho preso una cantonata colossale ma un TOMI alimentato in questo modo potrebbe funzionare o no?

                                                            Saluti
                                                            j3n4
                                                            We are BORG: http://www.hitechfree.info

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                                                            • Ciao compositore,

                                                              CITAZIONE
                                                              sì ... è in ogni caso e per qualsiasi configurazione, inutile aggiungere elementi motori in parallelo, il principio non viene affetto da questa operazione, cambierebbe solo l'eventuale rendimento, ma se l'aggeggio dovesse funzionare, allora lo deve fare anche con un solo elemento motore

                                                              secondo me non potrà mai funzionare con uno solo perchè ti troveresti a lavorare con un sistema chiuso. Lo stallo non sarebbe risolvibile se non immettendo energia.
                                                              La mia idea partiva da questa considerazione:
                                                              Se usiamo due motori possiamo pensare che l'energia prodotta in una rotazione completa di un rotore possa servire per risolvere lo stallo dell'altro e viceversa?
                                                              Sono pazzo. :wacko:
                                                              mi sa di si :woot:

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