[CONFRONTO]: Quale caldaia a fiamma inversa scegliere ==> Est VS Teutonica

[psq]

Giusto per dare un'idea reale dell'autonomia di funzionamento di una fiamma rovesciata.

Carica da spenta ore 8:45



Ore 10:00



Ore 13:20 carica finita

[Luca Pedini]

la kob è cosi nettamente superiore?

[Lore_]

Diciamo che la Kob Pyromat Dyn, secondo me, fa la differenza rispetto alla concorrenza, perchè è un caldaia di indubbia qualità a fiamma assiale con rendimenti pari alle migliori fiamme rovesciate austriache, con il vantaggio che praticamente è una policombustibile con caricamento automatico (tranne legna ovviamente).
La Kob infatti, rispetto alla concorrenza a fiamma assiale (HDG e Fischer per esempio) ha preso la sua caldaia a fiamma assiale, che già di per sé visto la tipologia del focolare può bruciare dalla legna al cippato, passando per il pellet agli scarti di legno ecc.. e ha automatizzato il carico del pellet e del cippato con apposite coclee.
Purtroppo queste, secondo me, sono caldaie di nicchia, poco conosciute e per questo con un mercato ristretto, dovuto al prezzo (qualità e automatismi si pagano), al fatto che la clientela che ha necessità di tutti questi tipi di combustibili è ridotta e solitamente hanno potenze che partono da 30 kw in poi. Oggi si punta di più a caldaie solo legna o solo pellet o solo cippato (usato soprattutto su grossi impianti) o al massimo combinate legna/pellet per avere il massimo confort sempre con il massimo rendimento

[Luca Pedini]

ok grazie lore

[Luca Pedini]

be secondo me se la inverter avesse regolazione automatica aria, portello con bruciatore, e le modifiche fatte da psq sarebbe una ottima caldaia con nulla da invidiare

[psq]

Ti dirò che la regolazione automatica dell'aria e la sonda lambda sono un plus del quale non sento la mancanza. Col puffer la caldaia consuma cariche intere senza dannose soste. Un vano di carico maggiore e lo sportello per l'accensione invece sarebbero stati graditi...

Nel frattempo la caldaia brucia tranquillamente anche cortecce e residui umidi di lavorazione (pezzatura e spacco) di legna.

[Lore_]

Diciamo che "regolazione automatica dell'aria e la sonda lambda" servono per ottimizzare la combustione della legna non sempre uguale, sia magari, per essenza, che anche per grado di umidità non sempre uguale, quindi più resa/efficienza e meno inquinamento.
Poi tutte le caldaie bruciano "anche cortecce e residui umidi di lavorazione (pezzatura e spacco) di legna", certo comunque non sono proprio un "tocca sana" per le caldaie anche se hai il puffer e anticondensa soprattutto i "residui umidi"

[psq]

La differenza di rendimento dichiarata tra una caldaia con ed una senza modulazione e controllo automatico dell’aria e dei fumi, secondo me, non giustifica l’enorme differenza di prezzo d’acquoisto. Se la pezzatura e l’umidità del combustibile sono costanti è sufficiente una regolazione iniziale seguendo i consigli del produttore.


Per quanto concerne le cortecce ed i residui umidi, non sono un problema e la caldaia è già i temperatura ed ha un consistente letto di braci. Il claore sarà tale da far evaporare l’aqcua senza condense. Diverso invece se la caldaia è fredda.

[mgc]

In effetti la differenza di prezzo è alta, ma paghi le comodità aggiuntive.

L'umidità abbassa la temperatura della caldaia e non è detto che non ti porti a condensa. La corteccia aiuta ad abbassare la temp. e ti crea un sacco di cenere.

[Luca Pedini]

psq hai mai provato a caricare del pellet nella tua caldaia?

[harry potter]

psq la fà andare anche a segatura

[FaGa86]

Psq la prima regolazione di una caldaia senza lambda e regolazione arie (ovviamente come quelle con sonda) va fatta tramite macchina prova fumi. Questo ti permette di regolare correttamente O2, emissioni di CO, NOx. Un'errata impostazione di arie per la combustione accorcia la vita della caldaia. Bruciando la segatura (se si brucia ovviamente solo quella) non avete mai avuto problemi: deflagrazione, temperature elevate, refrattario che si consuma più facilmente?

[psq]

Il pellet ho provato a bruciarlo in passato; avevo una decina di sacchi da far fuori. Ricordo che dovetti parzializare la luce del bruciatore in quanto interveniva frequentemente il termostato fumi. Inoltre il pellet si comporta quasi come un liquido e tende a cadere nella camera di combustione. Ovviai al problema mettendo una tavellina refrattaria sopra la fessura distanziata con degli spessori in modo da lasciar spazio per il passaggio del gas.

Riguardo alle regolazioni; è vero che l'ideale, in assenza di controlli automatici, è misurare periodicamente con lo strumento. Il libretto spiega come regolare le arie in funzione della pezzatura ed umidità del combustibile e del colore della fiamma.
Brucio prevalentemente legna secca di misura e sezione corretta. Quando capita di bruciare segatura secca, riduco l'aria primaria ed apro leggermente la secondaria, viceversa con le cortecce e gli scarti vegetali umidi ho lasciato la regolazione standard.

Gli eventuali picchi di temperatura vengono regolati dal termostato fumi che interrompe l'aspiratore.

Il rischio di una regolazione dell'aria sbagliata, oltre che inquinare e sprecare calore, è quello di creare un'atmosfera ossidante o riducente che in breve tempo corrode refrattari e scambiatori...

[mgc]

Il grosso problema della regolazione manuale delle arie è la variazione che dovresti apportare durante il ciclo della stufa. A carico completo ne hai una, a 3/4 un'altra e vuol dire che è un'impegno costante.

[robertoto]

Se no prendete una caldaia a fiamma inversa di fascia bassa senza sonda lambda e la modificate in modo che l'aria secondaria é gestita da sonda lambda e primaria in base alla temperatura fumi. Separazione delle arie fa aumentare la resa e migliora la combustione

[Dott Nord Est]

roberto, e non fai prima a prenderla già con la sonda lambda ???

[mgc]

Io direi di usare la temp caldaia per regolare l'aria primaria e la usi anche per rimanere entro i massimi di sicurezza. La temp. fumi dipende da quanto riesci a scambiare.

[robertoto]

roberto, e non fai prima a prenderla già con la sonda lambda ???

No prima di tutto la modifica costa di meno e poi la gestione singolare delle 2 arie migliora la resa

[FaGa86]

Regolazione di aria primaria e aria secondaria avvengono tramite la quantità di O2 residuo e della T fumi letti dalla centralina.

[robertoto]

Aria primaria da temperatura fumi e secondaria da O2

[mgc]

Ma non eravamo partiti dal comprare una caldaia a basso prezzo e modificarla?

[FaGa86]

MGC se vuoi modificare la caldaia a basso costo con regolazione aria primaria e secondaria dovrai avere sonda lambda e sonda fumi che leggono valori.

A loro volta in % modificheranno la posizione dei motorini arie o la velocità ventile per aria primaria e aria secondaria.

[mgc]

Io non voglio modificare alcuna caldaia!

[Dott Nord Est]

e fai bene.....
non modificare nulla

[mgc]

FaGa, per il resto, ti serve un algoritmo che colleghi più valori. % ossigeno nei gas(lambda) che porti a un rapporto stechiometrico. Temp. Caldaia, temp. fumi in maniera da non causare danni alla caldaia e non sprecare carburante. Temp. acqua in entrata (idem). Non ti serve un motorino per l'aria secondaria.

[robertoto]

Il lambdacheck lo fa di per se. Imposti la percentuale che desideri e tramite il pid lo mantiene alla % impostata. E la centralina caldaia gestisce la ventola dell'aria primaria... È sufficiente

[harry potter]

roberto sicuro che costa meno?
mi pare che per la solarbayer ci ballano 900 euro tra la normale e la lambda , se non ricordo male il lambdacheck è sui 650 euro

[robertoto]

No quella é la flammtronik di harald buss. Fra lambdacheck ventola e dimmer e materiale vario ho speso circa 400 euro

[scresan]

Grossomodo:

1- l' aria primaria viene gestita dal pid in base alla temperatura fumi e temperatura di setpoint della caldaia + nelle tedesche la temperatura della parte bassa del puffer, ovvero la potenza istantanea della caldaia. Si puo' fare tramite ventola fumi o aria primaria o spesso tramite motore che regola la serranda aria primaria.

2- l' aria secondaria dipende direttamente dalla sonda lambda, ovvero da quanto ossigeno si vuole avere nei fumi. Ricordo che la combustione ottimale (intesa come rapporto migliore fra resa e inquinanti) si ottiene con surplus di ossigeno di circa il 50%

3- la ventola estrazione fumi viene gestita invece tramite un sensore di depressione della camera di combustione.

[robertoto]

50 % se intendi la percentuale di ossigeno nei fumi, io l'ho impostata a 5 %