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**Dott Nord Est** · 01-05-2014, 22:33

però le spese iniziali sono ben diverse....
ci sono veramente molte cose da valutare

**biomassoso** · 01-05-2014, 22:39

Biomassoso (che anche lui vende pentolame all'estero)

vero, ma ti posso garantire che in tutti questi anni non ho MAI mandato un messaggio privato a nessuno per sponsorizzare pentolame

francamente il risparmio è evidente (il costo della legna da ardere nelle zone montane è bassissimo)

in selvaggiopoli dove opero le pentole a pellet si mettono anche in enormi stabilimenti che prima usavano legna a costi irrisori e con un fuochista h24 legato alla caldaia, per il semplice fatto che quelle sono AUTOMATICHE

**papepito sbazzeguti** · 01-05-2014, 22:43

infatti.....
comunque non mi è ancora chiaro se tra tedesche ed italiane ci sia tanta differenza e se la maggior spesa è giustificata e si ripaga in tempi accettabili....
Non c'è nessuno che conosce bene entrambi le tipologie e possa sentenziare un giudizio ?
Oppure semplicemente avete da consigliare un marchio piuttosto che un altro ? (possibilmente più per esperienza che per numero di macchine vendute...)

**Stefano2010** · 01-05-2014, 22:52

Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio

però le spese iniziali sono ben diverse....

ok ma il risparmio sul combustibile si avvicina a quello della legna ed è quasi automatica come quella a pellet.

**Dott Nord Est** · 01-05-2014, 22:57

stefano....
il cippato andrebbe bene per chi ce l'ha quasi gratis (per le problematiche che si porta appresso)

**Stefano2010** · 01-05-2014, 23:07

Ho letto che anche acquistando è conveniente. In questa pubblicazione dell'Aiel il mondo del cippato è ben spiegato. http://www.mcfiemme.eu/documenti/201...rancescato.pdf

**Dott Nord Est** · 01-05-2014, 23:10

stefano, non è scritto "tutto" lì.......
cmnq, dipende sempre da caso a caso, dal budget, dallo spazio, ecc ecc

**Stefano2010** · 01-05-2014, 23:17

Dott, ok ma fammi capire. Mi dici : il cippato va bene per chi lo produce, ( tra i costi di produzione e l'acquisto la differenza non è molta) non è scritto tutto li..... L' Aiel mi sembra un soggetto obbiettivo o sbaglio?

**Dott Nord Est** · 02-05-2014, 05:18

secondo te, se c'è poca differenza tra i costi di produzione e di acquisto, i commercianti di cippato lavorano per opera Pia ?

**Stefano2010** · 02-05-2014, 06:13

È chiaro che i commercianti ricaricano.Quello che intendevo è che neile valutazioni dell'Aiel la differenza di ammortamento tra cippato autoprodotto e acquistato è di 6 anni contro 7,5 e non è tanta la differenza.

**donquixote** · 02-05-2014, 08:13

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Ho l’esperienza di un istituto agrario in provincia che anni fa acquistò una stupenda caldaia a cippato teutonica, loro credevano di farla funzionare con lo SRF che producevano ma nessuno all’atto dell’acquisto precisò loro che, visto che la caldaia funziona solo con cippato con massimo il 35% di umidità, e il cippato da loro prodotto non si secca naturalmente semplicemente mettendolo sotto una tettoia. Risultato? La caldaia ha un sacco di funzioni calcola il consumo giornaliero di prodotto, la quantità di cenere ed un sacco di altre belle storie ma ogni spesso devono far venire da loro i tecnici per farla ripartire perché si inchioda o meglio questa era la situazione fino a due anni fa poi li ho persi di vista. Poi le austriache se non le alimenti con pellet super DIN Plus tirano calci e le rese scendono e quindi le 10 cucuzze in più quando mai le recuperi? Oltre alle marche che hai postato ce ne sono altre e questa informazione te la passo in MP visto che non ho interessi e poi calcola che sul mercato, anche se con difficoltà, si possono trovare oltre ai pellet industriali che costano un terzo dei Din Plus o A1 che dir si voglia , anche combustibili alternativi quali il guscio delle nocciole e il PKS che comincia ad essere presente finalmente anche da noi.

E visto che non siamo molto lontani c'è anche il caso che prima o poi ci si veda per un franco scambio di idee. A presto

**FaGa86** · 02-05-2014, 08:55

Originariamente inviato da donquixote Visualizza il messaggio

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Ho l’esperienza di un istituto agrario in provincia che anni fa acquistò una stupenda caldaia a cippato teutonica, loro credevano di farla funzionare con lo SRF che producevano ma nessuno all’atto dell’acquisto precisò loro che, visto che la caldaia funziona solo con cippato con massimo il 35% di umidità, e il cippato da loro prodotto non si secca naturalmente semplicemente mettendolo sotto una tettoia. Risultato? La caldaia ha un sacco di funzioni calcola il consumo giornaliero di prodotto, la quantità di cenere ed un sacco di altre belle storie ma ogni spesso devono far venire da loro i tecnici per farla ripartire perché si inchioda o meglio questa era la situazione fino a due anni fa poi li ho persi di vista. Poi le austriache se non le alimenti con pellet super DIN Plus tirano calci e le rese scendono e quindi le 10 cucuzze in più quando mai le recuperi? Oltre alle marche che hai postato ce ne sono altre e questa informazione te la passo in MP visto che non ho interessi e poi calcola che sul mercato, anche se con difficoltà, si possono trovare oltre ai pellet industriali che costano un terzo dei Din Plus o A1 che dir si voglia , anche combustibili alternativi quali il guscio delle nocciole e il PKS che comincia ad essere presente finalmente anche da noi.

E visto che non siamo molto lontani c'è anche il caso che prima o poi ci si veda per un franco scambio di idee. A presto

Anche una qualsiasi caldaia italiana se gli si da cippato bagnato....AUGURI!!!!!!!!!!

**FaGa86** · 02-05-2014, 09:00

Poi per Peppone, sicuramente un impianto con aerotermi e 4000 litri di puffer li vedo un pò male.
Dai metri cubi e dai kWh annui che hai postato la tua esigenza mi sembra ben altra.

**misterpellet** · 02-05-2014, 09:12

Interessante secondo me è vedere che secondo l'aiel la spesa per il riscaldamento sarebbe;
fatto 100% la spesa per il GPL, 13% a cippato, 20% a legna, 25% a pellet, 40% a metano
(quindi una botta alla convinzione che tra metano e pellet ormai non ci sia differenza).

Tra l'altro, io non so dimensionare nè caldaie nè accumuli, però mi sento di dire che con quei kW,
di sicuro ti scordi una caldaia a legna con carica settimanale, direi che è più facile che sia giornaliera.

Sempre seguendo la tabella da 40.000 euri a GPL si passa a 9800 a pellet e 8000 a legna, stimando
800 quintali di legna da infilare in una caldaia (anche ipotizzando 250kg di carica sono comunque quasi 2
cariche al giorno).

MP

**biomassoso** · 02-05-2014, 09:46

Non c'è nessuno che conosce bene entrambi le tipologie e possa sentenziare un giudizio ?

stando volentieri e per fortuna al di fuori della bagarre BOTTEGAIA mi permetto solo di consigliarti di leggere BENE l'esperienza di questi con tanti PDF e report su loro pentola crucca, sbattimento e costi CIPPATO ecc...ecc...ma loro lo fanno per didattica

(merita una visista, non son lontani da te)

personalmente in unità produttiva dove si deve lavorare e non svuotare cenere o rivoltare mucchi di cippato in fermentazione dovessi scegliere opterei comunque per pentolame automatico che possa bruciare qualsiasi combustibile BIOMASSA pellettato e/o tritato che il più si avvicini al gasolio come volumi di stoccaggio, scorrevolezza di alimentazione automatica, e POTERE CALORIFICO VOLUMICO

**donquixote** · 02-05-2014, 10:28

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Concordo con te, e lo dico da anni, che tra metano e pellet la differenza è ancora ben alta.
Anche se il raffronto tra metano e pellet va ponderato e molto visto che di entrambi i prodotti abbiamo prezzi differenti sempre nel medesimo ambito. Se vediamo la differenza tra prezzi “normali “ e cioè metano a € 0,85 al mc., la parità con il pellet è a € 6.00 al sacchetto da 15 che poi sono € 400.00 t. ed ora anche l’A1 lo trovi a € 300.00 sempre in sacchetto ma trattandosi qui di caldaie e quindi di industriale, che ripeto lo si trova a € 200.00 e forse meno, qui la differenza con il metano è del 50% . Altra cosa se si ha il metano a prezzi agevolati che, mi sembra, non sia mai meno di 0,65 e qui avremmo comunque un buon 38,50% di differenza.
Non mi metto nemmeno fare raffronti con il GPL, mi sembrerebbe di rubare le caramelle ai bambini. Posso solo buttare lì un 75% in favore del pellet ma forse pecco in difetto.
FaGa86. mi spiace per te ma con le italiote anche se metti dentro cippato al 55% di umidità quelle vanno, certo con fatica visto che il combustibile è una ciofeca , ma vanno e non si inchiodano come le teutoniche.

**biomassoso** · 02-05-2014, 10:39

anche se metti dentro cippato al 55% di umidità quelle vanno

e come no?...visto che al 68% di umidità c'è l'equilbrio, cioè TUTTE le calorie vengono utilizzate per far evaporare la SUA acqua, al 55% saran ben misere le calorie a disposizione ANCHE per scaldare

**Dott Nord Est** · 02-05-2014, 12:31

Originariamente inviato da FaGa86 Visualizza il messaggio

Anche una qualsiasi caldaia italiana se gli si da cippato bagnato....AUGURI!!!!!!!!!!

ultimo impianto a cippato fatto: 500.000 kcal + 8000 lt puffer.
cippato 42/45% di umidità, caldaia perfettamente funzionante (giustamente come dice biomassoso, però parte della potenza si perde per seccare il combustibile in entrata)
italiota a griglia mobile

**fornaio** · 02-05-2014, 16:41

Peppone.....
mi sono permesso di fare due conti seri sui dati da te' inviati......
da quanto mi risulta "peppone" abita in zona climatica E.
quindi, per il conto termico (che premia le emissioni di co2 in atmosfera),
in questo caso,la formula da applicare e':
0,20euro x kw/utenza (che io calcolo intorno ai 180 kw x stare dalla parte delle ragione) X 1700 ore di funzionamento X 1,5.
ovvero la bellezza di 91800 euro.
i miei conti sono possibili solo con una caldaia,
che abbia la certificazione EN 303/5 classe 5 del 2012.
poi.... 180 kw in un anno mi costano a grandi linee:

_a GPL: 7531mt3 equivalgono a 41043,95 euro

_a metano: 19354mt3 equivalgono a 21289,40 euro

_a gasolio: 16666lt equivalgono a 25999,99 euro

_a pellet: 36000kg equivalgono a 12600,00 euro

_a PKS: 30000kg equivalgono a 6000,00 euro

_a cippato: 51428kg equivalgono a 4114,18 euro

adesso,
calcolando che peppone riceve 90000 euro di certificati,
calcolando che usando pks, peppone risparmia 35000 euro anno rispetto al gpl,
non vedo perche non dovrebbe usare la biomassa!!!!!!!!!
si parla di 440000 euro........
dov'e' il dubbio?
il dubbio e':
esiste qualcuno che ti ha mostrato questi conti?
no?
bene se cosi' fosse hai parlato solo con ciarlatani!!!!!!!!
ora.....
mio caro peppone....
io se fossi nei tuoi panni...
ragionando matematicamente e logicamente....
mi indirizzerei non tanto su quale tipo di caldaia.....
ma su quale azienda riporre la tua fiducia.....
magari un'azienda seria, e non il solito "venditore"......
biomassoso ne ha viste di cotte e di crude e ti puo' indirizzare sulla buona strada!!
buona biomassa a tutti!!!!!!!!

**papepito sbazzeguti** · 02-05-2014, 17:18

Nel capannone in questione anche il sistema di distribuzione del calore è totalamente da rifare da 0.
Di fatto è come fare il riscaldamento a un capannone che ne è sprovvisto.

Grazie ai vostri spunti, osservazioni ed idee
ho capito che il discorso è un pò complesso e pieno di variabili (e trabocchetti che rischiano di essere molto costosi sul lungo termine)
Io dopo la stima del termotecnico mi ero limitato a valutare i costi di caldaie che semplicemente rispondessero alle richieste di picco dichiaratomi dal tecnico.
Ma la cosa non finisce li. Ci possono essere variabili come puffer che vanno ad integrare la caldaia o certificati bianchi che possono cambiare le carte.
Cosa sarebbe meglio fare per avere un quadro migliore della situazione ?

Forse dovrei rivolgermi a qualcuno in grado di progettare e realizzare l'impianto di riscaldamento fornendo il tutto chiavi in mano ?
Credo che questo sia un punto chiave di tutto il discorso...ancora pìù importante del discorso italiano\tedesco.
Chi è che si occupa della progettazzione\realizzazione di impianti per capannoni e simili ?

Come detto da qualcuno una buona caldaia abbinata ad uno scarso impianto o ad uno scarso progetto è una cioffeca
mentre una caldaia modesta abbinata ad un buon impianto ed ad un buon progetto può essere un buon insieme

**scresan** · 02-05-2014, 17:55

... parole sante! Devi fare un impianto, non comprare una caldaia!

**biomassoso** · 02-05-2014, 18:09

accesso agevolazioni Conto termico

comincia a studiarti una versione aggiornata del Conto Termico,

e quando avrai le idee chiare....

**papepito sbazzeguti** · 02-05-2014, 18:09

ecco la forza dei forum....
sono riuscito a focalizzare il mio problema che prima guardavo dal lato sbagliato

ma ora il problema è come fare ad avere un buon impianto ?
a chi mi devo rivolgere ?
chiavi in mano oppure semplice progettazione e poi realizzazione fatta fare da altri ?
Progettazione da chi ? non credo da chi ha speciallizzazione civile

**Dott Nord Est** · 02-05-2014, 18:18

fallo fare da chi ha comprovata esperienza dimostrabile
meglio ancora se referenziato da clienti con cui tu puoi parlare

**papepito sbazzeguti** · 02-05-2014, 18:48

non ci avevo pensato...giusto
peccato che non conosco nessuno con capannoni alimentati a biomasse

**Dott Nord Est** · 02-05-2014, 18:49

ce ne sono, ce ne sono...... informati bene

**Stefano2010** · 02-05-2014, 20:08

Non rinunciare alla possibilità di contributi. Dubito che riesci a rientrare nel conto termico in quanto avevi GPL e non sei un soggetto agricolo. Sono invece convinto ,come già suggerito ,che puoi usufruire dei certificati bianchi. Il consiglio di parlare con qualcuno che ha questa esperienza è valido, chi ha più esperienza di certificati bianchi sicuramente è l'AIEL. Chiamali e chiedi di esperienze della tua zona.Ho parlato con loro a Verona e sono molto disponibili e soprattutto hanno studiato diversi impianti con diverse marche di caldaie sia italiane che non. Il loro parere è sicuramente autorevole e senza influenze commerciali.

**FaGa86** · 02-05-2014, 20:13

Certamente anche qui sul forum c'è gente che può fornirti il discorso chiavi in mano cioè installazione, progettazione ecc ecc. (prova a dare un'occhiata al mio sito). il mio auguri era ironico sicuramente anche una caldaia italiana con cippato al 55% andrà ma quant'e la perdita di rendimento della caldaia, ogni quanto dovrò pulire la macchina, canna fumaria ecc ecc. una caldaia a griglia mobile che sia italiana o straniera non è un forno per riscaldare, essiccare poi bruciare il cippato (50% umidità). Perché se per vendere una caldaia italiana o straniera che sia la si vende dicendo che può fare anche questo magari non si è molto dalla parte della ragione. Anche perché se la mia richiesta termica è di X KW con un cippato al 50% sentirai ogni giorno il cliente che ti chiama perché la caldaia non scalda o scalda a fatica, la pulisce spesso ecc ecc.A voi la scelta e la conclusione.

**Dott Nord Est** · 02-05-2014, 21:40

secondo me, se uno vuole andare a cippato, non deve farlo pensando di usare sempre cippato al 55% di umidità.... ma deve pensare di usarlo alla giusta umidità (30/35%) e avere la tranquillità che se per caso gli scaricano cippato + umido, non debba fermare la caldaia o impazzire per farlo togliere dalla buca di scarico....
ecco quindi la tranquillità di una macchina che sopporta percentuali diverse.
ma in quel caso serve griglia mobile, e i costi salgono....

bah... ci vuole una bella consulenza per capire la giusta soluzione per l'utente.

**papepito sbazzeguti** · 03-05-2014, 08:06

che consigliate ?
rivolgersi alle aziende che fanno impianti chiavi in mano (dalla progttazione al collaudo) ?
oppure farsi progettare l'impianto dal progettista, fare realizzare l'impianto da un idraulico e provvedere personalmente alla caldaia ?

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caldaie a pellet italiane o austriache ? quale sciegliere....

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