Il fuoco è il frutto di una reazione atomica. I nostri motori sono di fatto piccoli reattori atomici a basso livello senza emissione di radiazioni. Tutti considerano la combustione come una reazione semplice e normale ma di fatto non lo è. Ad un occhio esperto e aperto mentalmente la combustione è una reazione atomica ed è oggetto di ricerca. Gli elementi naturali sono quattro: terra, fuoco,aria e acqua. Molte volte mi pongo questa domanda.. cosa sarebbe accaduto se l'uomo non avesse scoperto il petrolio? Quale altra sorgente energetica avrebbe trovato? Ebbene la risposta è che l'uomo non ha pensato ad una altra soluzione energetica perchè il petrolio ha assorbito tutte le sue attenzioni.. hanno studiato come usare il petrolio senza pensare a niente altro di alternativo. Ebbene l'alternativa c'è e gli elementi naturali sopra elencati ne fanno parte. Molto presto vedremo come terra, fuoco, aria e acqua interagiscono insieme formando una valida e sana alternativa energetica al petrolio.
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Stufette a biomassa e biochar
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Questa volta devo contraddirti tuttologo Prima dell'avvento del petrolio a me risulta che erano utilizzati vari prodotti tipo l'acetilene, il famoso gasogeno che illuminava le strade ben prima del petrolio e anche delle autovetture negli anni trenta che andavano a gas di pirolisi oltre l'elettricità che è nata pressapoco contemporanea al petrolio tanto è vero che Tesla aveva inventato un veicolo elettrico e indovina come venivano realizzati l'acetilene "et similia" ? con un processo pirolitico!! il petrolio è stato o si è imposto per la facilità del processo ma soprattutto perchè poteva essere stoccato e quindi venduto senza che l'utente potesse approvvigionarsi indipendentemente dal distributore, vedi uno che taglia un po di erba al ciglio di una strada e gli chiedi " che stai facendo?" e lui " benzina" .La Storia è lunga e ci vorrebbe un altra discussione per poterla espletare tutta e qui siamo OT temo amico mio
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Una domanda di curiosità visto che non ho trovato riscontri su internet.
In quanto tempo parte la fatidica fiamma blu dopo che viene avviata la combustione nella parte superiore?
Non ho trovato un video sul canale worldstove dove si faccia vedere come nasce la fiamma blu e in quanto tempo.
ho trovato un paio di video con già presente la fiamma blu ma a mio avviso sembra che sia stato messo mano al video.
Qualcuno ha la risposta a questo mio quesito e magari ha da farmi vedere un video intero con la fiamma blu in action? Questo sembra l'unico video completo e non vedo la fiamma blu ma solamente molto gialla .. http://www.youtube.com/watch?v=QsH_Gh-n2Mg
Ultima modifica di nll; 03-11-2013, 16:55. Motivo: Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum.
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La fiamma blu dipende dalla preponderanza di CO nella miscela ( anche di metano ma in questo caso anche ci fosse si tratterebbe di punti percentuali) i gas di pirolisi,ricordo che per la maggior parte sono sostanze che a temperatura ambiente sarebbero allo stato solido e liquido, bruciando emettono colori diversi ma sempre nello spettro del rosso e del giallo. Il blu compare alla fine quando i gas di pirolisi sono quasi del tutto terminati. Ho i miei dubbi che all'interno della Lucia come di tutte le altre stufe avvenga una reazione di cracking termico classica. Non ci sono i tempi di reazione, non ci sono le pressioni, sopratutto dovrebbero rimanere come evidenze le tracce del coke tipiche di questo processo ( secondo me non ci sono neanche gli idrocarburi necessari all'avvio di questa dissociazione)
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Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggioHo i miei dubbi che all'interno della Lucia come di tutte le altre stufe avvenga una reazione di cracking termico classica. Non ci sono i tempi di reazione, non ci sono le pressioni, sopratutto dovrebbero rimanere come evidenze le tracce del coke tipiche di questo processo ( secondo me non ci sono neanche gli idrocarburi necessari all'avvio di questa dissociazione)
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Dai miei ricordi dell'esame di chimica degli idrocarburi il risultato del cracking termico di una nafta pesante erano i prodotti volatili che inviati alla colonna davano benzine e diesel e prodotti solidi che genericamente definiti " petcoke " . Ho usato il passato perchè le tecniche di raffinazione negli ultimi 100 anni privilegiano altre tecnologie e il cracking è solitamente catalitico associato a una fase di visbreaking. E' una tecnologia che riguarda sopratutto la produzione dei bitumi ( ogni tanto mi ricordo che vengo dalla costruzione delle strade) e con le stufette non ha nulla a che fare....
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sul mio bruciatore : diametro tubo interno 101mm sp 5 h 250mm , 1 kg di pellet , aspirazione forzata
4 minuti avvio , 55min pirma combustione , 20 min fiamma blu .
Questi sono i tempi rilevati con totale assenza di fumo dall' inizio alla fine ,
si puo arrivare ad un massimo di 2 h e un minimo di 35min variando i giri , ma con un po di fumo . Non ho un video completo oltre a quelli gia pubblicati
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il colore della fiamma è viola , ma sono ancora sulla prima combustione .
Quando è stato aggiunto un secondo tubo da 25 mm per l'aria secondaria , il colore va verso giallo -arancione
Per la temperatura , posso dirti solo che a 25 cm dall ' uscita dell'aria calda , ci si scotta. invece sulla mia stufa a pellet , paragonando la potenza solo dai consumi , bisogna avvicinarsi a 5 cm .Ultima modifica di luca1; 03-11-2013, 23:11.
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Non farmi dire ciò che non ho detto. Ho scritto che non ci sono le condizioni per una fase di cracking ma questo non preclude la possibilità che avvenga la gassificazione. Nei gassificatori per autotrazione del secolo scorso , a partire dal capostipite Imbert, sia la fase di pirolisi che la fase ossidativa avvengono in depressione , la fase ossidativa è ancora più rapida. Concordo con te che probabilmente la Lucia non funziona secondo lo schema illustrato. Anche fosse un updraft è comunque un sistema di gassificazione e permette uno sfruttamento più razionale della biomassa. Ho visto filmati in cui era alimentata con arbusti che non sarebbero stati sufficienti a cucinare un uovo. Lo scopo per cui è nata lo svolge come altre apparecchiature analoghe.
Sinceramente penso che non importi di che colore sia il gatto ma che sia capace di prendere i topi........
In certi paesi non esistono altre risorse per cucinare, mi è capitato di vedere segare il ramo di un albero vicino a una capanna e alla domanda del perchè veniva fatto mi è stato risposto " come cucino oggi?"
In questa ottica è un bel passo avanti
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Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggio*** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***
nella fase che tu chiami prima combustione avviene questo: all' interno del cilindro una piccola combustione essicca il pellt sottostante e alza la temperatura fino a 500 600 gradi poiché c'è' poco ossigeno viene creato gas di pirolisi composto da vari idrocarburi che poi brucia alla sommità del cilindro quando incontra l' aria secondaria, il pellet si riduce e si trasforma in biochar: il processo prosegue in maniera costante ( a meno che tu non vari l' aria primaria : quella che passa attraverso il pellet ) fino a quando tutto il pellet e' carbonizzato poi se c' e' abbastanza aria primaria il carbone si accende la temperatura all' interno del cilindr passa a 800 900 gradi e inizia la gassificazione del carbone prevalentemente producendo monossido di carbonio in questa fase che tu chiami seconda combustione hai la fiamma blu sulla sommità del cilindro:se vuoi ridurre il fumo e facilitare il passaggio tra le due fasi butta un po' di carbone asciutto all' interno del cilindro prima di caricare il pellet dacar docet buona notte e grazie
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x carlofolds ho parlato del cracking solo perchè tuttologo dando la sua interpretazione della Lucia aveva scritto " Il tempo in questo caso è la variabile fondamentale per effettuare il cracking del syngas sporco prodotto."
La tua descrizione è molto chiara e penso sia la più attinente alla realtà
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Originariamente inviato da carlofds*** Citatione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***Ultima modifica di nll; 24-11-2013, 18:20.
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Originariamente inviato da tuttologo70 Visualizza il messaggioL'unico problema è che nella lucia stove, durante la fase di prima combustione come è stata chiamata, non vedo nessun gas che sale e che interagisce con l'aria secondaria
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Originariamente inviato da carlofds Visualizza il messaggio*** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***
Stiamo parlando della lucia stove.. alla prima combustione significa all'accensione e dopo 10 secondi di combustione nessun gassificatore al mondo produce il gas trasparente che brucia. Gas trasparente = gas pulito , gas da charcoal a temperatura e all'accensione ancora non è presente!!Ultima modifica di nll; 24-11-2013, 22:25.
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Gas trasparente nel caso delle stufette significa gas che ha raggiunto una temperatura sufficiente a rendere invisibili tutti i prodotti della pirolisi, compresa l'acqua sotto forma di vapore secco. A seconda della biomassa almeno i 400°-450° C° . Nel caso ci fosse trasporto di solido nel flusso di gas sarebbe un aerosol ma tutti i discorsi fatti riguardo la maggiore "pulizia" di questo sistema decadrebbero. Non mi sembra ci siano evidenze in questo senso.
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Nel caso della lucia stove all'avviamento abbiamo solamente combustione e non gassificazione ed è impossibile produrre syngas in 6 secondi come dice l'inventore nel suo video.Ultima modifica di nll; 24-11-2013, 22:25. Motivo: Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum.
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Io ho visto un video in cui l'avviamento è innescato da una buona quantità di una sostanza solida polverulenta che lui definisce " miccia " . Potrebbe essere un idrocarburo solido, comunque una sostanza con un flash point molto basso che spiegherebbe l'avviamento rapido, sembra addirittura sublimi, quasi si trattasse della vecchia naftalina. Penso avrebbe tradotto meglio con "esca" ma in inglese diventa tutto fuel e non si distingue più uno dall'altro.......
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La sostanza a cui ti riferisci è paraffina.. serve solo per innescare la combustione.. se guardi bene il video l'inventore dice che la stufetta parte in 6 secondi.. e ciò non è da imputarsi alla gassificazione..Ultima modifica di nll; 24-11-2013, 22:25. Motivo: Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum.
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La reazione non dipende da paraffine o altri accenditori.. và analizzato approfonditamente il design applicato alla lucia stove.. considerando che non è una stufetta downdraft ma una updraft.Ultima modifica di nll; 24-11-2013, 22:26. Motivo: Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum.
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Mah, Houdini aveva sempre un asso nella manica... in peso quanta biomassa contiene la Lucia? 500 g.? 1.000 ? Se si tratta di pellets al 5% di umidità avranno un pci di .... 20 Mj/kg. Accendendo la paraffina , in qualche secondo si scatena l'energia di c.a 1/4 del contenuto di tutta la carica della camera, nessuno la calcola perchè è solo una " miccia ", non fa fumo, è lo stesso combustibile di una candela e bruciando porta a regime la temperatura di tutta l'apparecchiatura.Ultima modifica di Sulzer1; 05-11-2013, 15:51.
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Sulzer non é mica così complicata sta cosa: Io ho una lucia, 1000 else e altre 3 - 4 stufe TLUD basta accenderle piú veloce possibile perché si instauri rapidamente l'equilibrio tutto qui basta un cubetto di diavolina.
D'altra parte nel cilindro ci sono tra i 500 e i 600 gradi per questo i gas sono trasparenti come dicevi tu la temperatura é superiore ai 450 gradi.
Una normale candela o addirittura un fiammifero tenuto in verticale riassume egregiamente ció che accade all'interno di tutte queste stufette.
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basta l'alcool, imbevi di alcool lo strato superiore poi butti una carta incendiata o con un accendino per cucina e quasi immediatamente 10-20 secondi vedi il fuoco che esce dai fori superiori formando il famoso tappo di fiamme .
Per il gas essendo gas infiammabile viene bruciato, quello che vedi è il calore che muove l'aria fredda intorno non il gas.Se ci sono poi degli incombusti allora potresti vedere qualcosa ma se usi biomassa normale non si dovrebbe vedere nulla dipende sempre da quello che bruciUltima modifica di broker; 05-11-2013, 03:41.
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Originariamente inviato da carlofds Visualizza il messaggio*** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***Ultima modifica di nll; 24-11-2013, 22:26.
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Io non ho scritto che è complicato, anzi, ho semplicemente scritto che utilizzando un idrocarburo che ha un PCI che è 2 o 3 volte superiore alla biomassa, non fa fumo e non necessita di essere riscaldato, i tempi di avviamento si riducono drasticamente. Non per niente la chiama miccia. Questo non significa che la Lucia non funzioni . Le varie interpretazioni sul suo funzionamento andrebbero verificate con le strumentazioni adeguate e metodi un po' più scientifici. Mi stupisco che all'ENEA a Crescentino ( di fianco al famoso stabilimento del bioetanolo) dove un gruppo di scienziati è stato dedicato alla biomassa, hanno un centinaio di milioni di euro di attrezzatura compresa una cappa calorimetrica sotto cui sta un elicottero , nessuno abbia pensato di fare una verifica. Eppure sono tutti in Piemonte......
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