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L'Energia che vorremmo

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  • Caro MetS
    Chiedere alle aziende petrolifere o agli stati nazionali una stima delle riserve è come chiedere all'oste se il vino è buono.
    Se la Shell dovesse ammettere che le sue riserve sono vicino a zero il valore dell'azione precipiterebbe.
    Se una nazione dovesse ammettere che i suoi pozzi sono esuriti nessuno presterebbe più un cent a queste nazioni.
    Idem se dovessero dire che le riserve sono enormi la gente si chiederbbe perchè continuano ad aumentare i prezzi.
    Oltre a questa notevole variabile c'è anche quella del prezzo.
    A 20 dollari si contavano solo i pozzi che potevano produrre con 10 dollari al barile. A 70 dollari, si possono utilizzare risorse che prima non erano considerate economiche.
    Infatti si incomincia a sfruttare la sabbia bituminosa.
    A 200 andremo a prendere gli idrati al fondo dell'oceano.
    Il problema è: chi si può permettere di comprare a questi prezzi?

    Ciao
    Tersite

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    • CITAZIONE (tersite1 @ 2/9/2006, 21:05)
      Caro MetS
      Chiedere alle aziende petrolifere o agli stati nazionali una stima delle riserve è come chiedere all'oste se il vino è buono.
      Se la Shell dovesse ammettere che le sue riserve sono vicino a zero il valore dell'azione precipiterebbe.
      Se una nazione dovesse ammettere che i suoi pozzi sono esuriti nessuno presterebbe più un cent a queste nazioni.
      Idem se dovessero dire che le riserve sono enormi la gente si chiederbbe perchè continuano ad aumentare i prezzi.
      Oltre a questa notevole variabile c'è anche quella del prezzo.
      A 20 dollari si contavano solo i pozzi che potevano produrre con 10 dollari al barile. A 70 dollari, si possono utilizzare risorse che prima non erano considerate economiche.
      Infatti si incomincia a sfruttare la sabbia bituminosa.
      A 200 andremo a prendere gli idrati al fondo dell'oceano.
      Il problema è: chi si può permettere di comprare a questi prezzi?

      Ciao
      Tersite

      Mi stai diventando simpatico.
      Armando de para deve essere dio in persona perchè basta leggere i suoi post per scoprire la verità.

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      • CITAZIONE (tersite1 @ 2/9/2006, 21:05)
        Caro MetS
        Chiedere alle aziende petrolifere o agli stati nazionali una stima delle riserve è come chiedere all'oste se il vino è buono.
        Se la Shell dovesse ammettere che le sue riserve sono vicino a zero il valore dell'azione precipiterebbe.
        Se una nazione dovesse ammettere che i suoi pozzi sono esuriti nessuno presterebbe più un cent a queste nazioni.
        Idem se dovessero dire che le riserve sono enormi la gente si chiederbbe perchè continuano ad aumentare i prezzi.
        Oltre a questa notevole variabile c'è anche quella del prezzo.
        A 20 dollari si contavano solo i pozzi che potevano produrre con 10 dollari al barile. A 70 dollari, si possono utilizzare risorse che prima non erano considerate economiche.
        Infatti si incomincia a sfruttare la sabbia bituminosa.
        A 200 andremo a prendere gli idrati al fondo dell'oceano.
        Il problema è: chi si può permettere di comprare a questi prezzi?

        Ciao
        Tersite

        Sempre più raro, ma ti quoto anch'io! <img src=">
        2 setimane fa ho ripreso MetS (mi scuso solo oggi, visto che non ho spiegato il perchè dato che lui già lo conosce, ma finge di dimenticare) sui sistemi di raffinazione del petrolio, sono vecchi di 50 anni e lui ha riportato (grazie ai suoi amici della Shell) quello che ancora oggi viene praticato da oltre 50 anni, in questo dico che sbaglia!!!
        Il crackin freddo è una realtà e le sabbie bituminose e gli oli pesanti sono oggi convenienti, ma pochi sanno che lo erano anche ieri, come pochi sanno che per ogni giacimento oggi sfruttabile altri tre non vengono sfruttati, e questa è la realtà statistica degli ultimi 100 anni.
        Poter sfruttare tutti i giacimenti che ieri e fino ad oggi la tecnologia non permetteva di sfruttare significa triplicare (almeno) le attuali riserve, che poi la crescita demografica e industriale dei paesi in via di sviluppo (sviluppo che uccide i paesi già sviluppati) non permetta di triplicare il tempo in cui vedremo la fine dell'era del petrolio, questo se me lo permettete è un bene che spero che comunque accada il prima possibile.

        Snap,
        lascia stare DIO!!!

        p.s. la stima di MetS per quanto mi riguarda e senza fonti degne di nota (mentono spudoratamente tutti), è per difetto!!!

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        • CITAZIONE (MetS-Energie @ 19/8/2006, 01:53)
          CITAZIONE (Riovandaino @ 18/8/2006, 21:35)
          -il carbone: mi sembra semplicemente un obrobrio usare una fonte energetica ottocentesca e inquinante
          -il nucleare ( fissione ): non è così male ma diverrà obsoleto a meno di clamorose novità
          -l'eolico: secondo me i rendimenti sono troppo bassi
          -il geotermico: potrebbe essere una fonte notevole, ma in secondo piano
          -l'idroelettrico: sicuramente bisogna dire basta! ai megaimpianti e alle megadighe che hanno fatto più morti del nuke, ma bisogna propendere per un intelligente mini-idro.
          L'incognita naturalmente sono le tecnologie che potrebbero venir fuori nel futuro, per quelle fare previsioni è dura.

          Sei tornato dalla Scozia?

          Il carbone?
          Inizia a farti l'abitudine, ENEL dopo il via libera del Consiglio dei Ministri andra' avanti con le trasformazioni a carbone ovunque potra', unico vincolo gli impianti esistenti.
          Gli impianti che tu conosci sono quelli di cento anni fa, oggi una centrale a carbone e' poco inquinante, meno del gas lo sapevi? Dura di piu', il limite e' dato dal giacimento o approvvigionamento di materia prima piuttosto che dalla durata di un impianto.
          Le condizioni sono precise e la durata e' nell'ordine dei 40 anni minimo con la manutenzione programmata eseguita secondo il manuale. Aggiornati se non vuoi passare per superato, ti consiglio di spaziare su questo stesso thread, ne abbiamo discusso in passato.
          Il nucleare non e' ancora maturo per l'Italia o forse il paese non e' ancora maturo per il nucleare? Conta poco, almeno fin quando qualcuno non si decidera'.
          L'eolico ha in comune rendimenti bassi con il solare.
          Eh si, perche' il solare funziona solo di giorno, non a tutte le ore del giorno e si fa condizionare anche dalle stagioni.
          Il geotermico e' meglio sia del solare che dell'eolico ma ha dei limiti.
          Un must per quanto riguarda il riscaldamento/raffrescamento residenziale presenta dei limiti in tema di investimenti (alti) per quanto concerne la produzione energia. Non impossibile certo ma costoso.
          L'idroelettrico ha dei limiti solo per noi, ormai tutte le valli o quasi sono state sfruttate per produrre energia. Siamo anche all'abbandono di piccoli (ed obsoleti) impianti. Varrebbe la pena riprenderne lo sfruttamento e vedo bene anche incentivi e lo stesso vale per il mini-idro per il quale servirebbero piu' aperture e coraggio da parte di Sindaci e Consorzi.

          MetS

          CITAZIONE (BrightingEyes @ 18/8/2006, 12:53)
          ... temo ci sarebbero resistenze <img src=">

          Elettriche? :P :P :P

          Ammetto la mia ignoranza sul carbone.
          per il resto non condivido.

          Per chi propone le centrali solari orbitanti qui c'è un interessante approfondimento

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          • è una proposta forse un pochino futuristca ma cosa ne pensate dell'antimateria?!?
            Leggete qui e qui e vediam un po' cosa vien fuori.

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            • CITAZIONE (MetS-Energie @ 3/9/2006, 19:38)
              Se fossimo in grado di utilizzare il metano proveniente dai processi di ruminazione degli animali forse non avremmo risolto il problema energetico ma una mano a diminuire l'effetto serra sicuramente si.

              Grazie per la spiegazione. Ma perché non siamo in grado di usare il metano "naturale"? Se non sbaglio, qualche anno fa, ho visto un agriturismo che usava una specie di grande vasca con escrementi di maiale proprio per produrre metano e poi usarlo (però potrei sbagliarmi).

              Commenta


              • CITAZIONE (francescomat @ 4/9/2006, 09:30)
                Ma perché non siamo in grado di usare il metano "naturale"? Se non sbaglio, qualche anno fa, ho visto un agriturismo che usava una specie di grande vasca con escrementi di maiale proprio per produrre metano e poi usarlo (però potrei sbagliarmi).

                Perchè per essere produttivo deve essere di raguardevoli dimensioni, serve come minimo un biochimico che verifichi costantemente il ph e altri fattori che sono vitali per la produzione del biometano o si rischia di dover buttare via tutto e ricominciare da capo (sei mesi di lavoro e tonnellate di biomassa), il tutto ha un costo compreso l'investimento iniziale, se va tutto bene si ammortizza in 10 anni.
                Una mucca produce mediamente 30 kg di letame (non consideriamo la lettiera, molti allevamenti intensivi non la utilizzano più) se consideriamo una umidità media del 50% abbiamo 15 kg di biomassa secca in cui la cellulosa presente è stata notevolmente ridotta nei suoi legami molecolari.
                Ci sono tre vie interessanti che vanno utilizzate a seconda delle possibilità, delle quantità, dei residui agricoli disponibili, dell'acqua etc:
                1) Essicazione fino a un 30% di umidità, miscelazione nella giuste dosi con scarti agricoli, cippato, pallets, etc, con la pirolisi fast viene prodotto un olio combustibile (un po acido, ma viene trattato con una nuova tech molto semplice) e carboncino, con l'olio riesci a produrre circa 3 MW per ogni 2 tonnellate di biomassa iniziale, il carboncino lo vendi a circa 500 €/ton all'ingrosso.
                2) Essicazione fino a un 20% di umidità, miscelazione con scarti agricoli etc, gassificazione, con il gas produci energia sempre circa 3 MW per ogni due tonnellate e con la cenere rimanente arricchisci i terreni.
                3) Non serve essicare, si utilizzano i residui agricoli etc, opportunamente preparati, si gassificano e si utilizzano i gas prodotti a 1200°C come innesco ad un processo simil reforming per trasformare il letame con acqua in singas, questo è un processo molto raffinato e innovativo (anche se composto da tecnologie note), con questo sistema si possono ottenere fino a 4 MW ogni due tonnellate (anche qualcosa in più).
                Ho fatto semplicemente un riassunto senza scendere nei dettagli tecnici trascurando molte cose, ma in buona sostanza queste sono le vie da adoperare, gli impianti si ripagano in meno di 4 anni (in Italia con i certificati verdi) e con un finanziamento in 12 anni, ogni anno si guadagna mediamente 4 volte il valore della rata annuale.
                Esiste la possibilità per grandi impianti (almeno 4 tons/ora), nel caso delle gassificazioni, di raffinare ulteriormente il processo e produrre un diesel sintetico a norma per autotrasporto.

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                • Grazie per le risposte.
                  Beh, allora in futuro si potrebbe pensare alla trasformazione delle fogne cittadine in impianti di produzione di energia, con schiere di neo ingegneri specializzati in... E chi li butterebbe più i pannolini?

                  Commenta


                  • CITAZIONE (francescomat @ 4/9/2006, 11:54)
                    Grazie per le risposte.
                    Beh, allora in futuro si potrebbe pensare alla trasformazione delle fogne cittadine in impianti di produzione di energia, con schiere di neo ingegneri specializzati in... E chi li butterebbe più i pannolini?

                    Ingegneri specializzati???
                    Quali, quelli che ancora oggi in Italia si laureano con i test dove la risposta giusta è la A, la B o la C???
                    In un futuro remoto, molto remoto forse si!
                    :lol:

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                    • Guarda che per fare dei digestori per la produzione del biogas non è che serva la tecnologia delle spedizioni spaziali o opere di grande complessità, si tratta di prevedere nella progettazione del sistema fognario delle vasche di quartiere, un uso ottimale si ottiene con l'apporto personale di 1000 - 2000 persone e con i rifiuti organici della stessa quantità di abitanti. Serve però anche un'opera di educazione molto efficace per evitare che qualche furbacchione ci scarichi medicinali o prodotti chimici che danneggerebbero i batteri.

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                      • CITAZIONE (snapdozier @ 4/9/2006, 15:09)
                        Guarda che per fare dei digestori per la produzione del biogas non è che serva la tecnologia delle spedizioni spaziali o opere di grande complessità, si tratta di prevedere nella progettazione del sistema fognario delle vasche di quartiere, un uso ottimale si ottiene con l'apporto personale di 1000 - 2000 persone e con i rifiuti organici della stessa quantità di abitanti. Serve però anche un'opera di educazione molto efficace per evitare che qualche furbacchione ci scarichi medicinali o prodotti chimici che danneggerebbero i batteri.

                        http://energierinnovabili.forumcommunity.n...5#entry46134 572

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                        • uh Uh, armando ...che pessimista...

                          soluzioni perfettamente funzionanti esistono già , e volendo , realizzare un digestore "domestico" non è una cosa impossibile .

                          essere "biochimici" per mandare avanti un digester è lodevole , ma anche un "agricoltore" ne è capace , a dimostrazione tutti quelli impianti funzionanti gestiti da "quelle" persone.

                          www.kompogas.ch

                          buona lettura ( ps , materiale gia "digerito" non è il top , meglio materia "da digerire" , tipo erba o altro ....escrementi non producono granchè di gas....)

                          ah , addirittura in vietnam ( e altri posti ) usano tale "tecnologia" per farsi del gas per cucinare ...

                          funziona , e funziona anche bene , ma , se quelli " di città" pretendono avere energia da consumare a gogo , beh , desolé , c'è da ricredersi e imparare a risparmiare.

                          Strano , ma un uomo non fa nulla all'ambiente , 100 uomini ben distribuiti nemmeno , ma migliaia e pure raggruppati in piccole zone fanno come fa una certa "malattia" delle cellule , il cancro....
                          Le città , il cancro della terra
                          ( lo so , esagero , ma....a rifletterci bene ....)

                          Commenta


                          • CITAZIONE (Für eine neue Welt ;-) @ 5/9/2006, 01:22)
                            uh Uh, armando ...che pessimista...

                            Beh, forse hai ragione, ma parlo per conoscenza diretta, qualche digestore l'ho visionato e ho parlato con chi lo usa, non sono (scusa la contradizione) tutte rose e fiori, so bene che il letame da solo produce poco o quasi nulla come so bene che va opportunamente miscelato.

                            Forse non mi sono comunque spiegato bene, i digestori possono funzionare e funzionare anche bene se gestiti con criterio e buon senso oltre che molta attenzione, ma se posso produrre di più, risolvere molti più problemi (o non averne affatto) e alla fine guadagnare e far bene a questo nostro povero mondo, secondo te cosa preferisco fare a parità di condizioni?

                            Credimi se fosse più conveniente un digestore, costruirei digestori e ad un prezzo sicuramente più vantaggioso degli attuali, motore a gas a parte visto che sono costosissimi e pochi costruttori te li garantiscono con il biogas (questo è un grosso problema o mi sbaglio??? <_< )

                            Se vuoi apProfondiamo, forse imparo qualcosa di nuovo.

                            Ciao <img src=">



                            Edited by Armando de Para - 5/9/2006, 01:55

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                            • CITAZIONE
                              Se vuoi apProfondiamo, forse imparo qualcosa di nuovo.

                              se vuoi , ma ovviamente non in questa sez....decisamente OT.

                              Se ci fai caso....il nick è tutto un programma ...( il mio , ovviamente ) , proprio su biogas e compostaggio .
                              Ma questi discorsi non sono , ovviamente , adatti a persone che non hanno spazio ( di propriet&agrave e materia .
                              Decisamente un progetto "campagnolo" !!!!




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                              • CITAZIONE (Für eine neue Welt ;-) @ 5/9/2006, 01:52)
                                CITAZIONE
                                Se vuoi apProfondiamo, forse imparo qualcosa di nuovo.

                                se vuoi , ma ovviamente non in questa sez....decisamente OT.

                                Se ci fai caso....il nick è tutto un programma ...( il mio , ovviamente ) , proprio su biogas e compostaggio .
                                Ma questi discorsi non sono , ovviamente , adatti a persone che non hanno spazio ( di propriet&agrave e materia .
                                Decisamente un progetto "campagnolo" !!!!

                                oPPPss, è sfuggita una P, grazie che me l'hai fatto notare, non si finisce mai d'imparare aPProfondendo i discorsi! <img src=">

                                Comunque non siamo OT, l'enegia che vorremmo... mi sembra proprio in tema anche se un po "campagnolo", diciamo che va di moda.

                                A disposizione, per ora buona notte.
                                <img src=">

                                Commenta


                                • Credo che nel futuro più prossimo anche per l'italia potrebbe rientrare in primo piano il nucleare a fissione.
                                  Dipenderà molto dall'opinione pubblica, in ogni caso benchè molti dicano che l'italia non sia pronta per un neo-nuke o che sbaglierebbe a ritornare sui propi passi molte forze politico-industriali puntano in questa direzione.
                                  Bisognerebbe puntare sulle nuove tecnologie che si affacciano in questo settore, sfruttando il meglio di quelle preesistenti; e naturalmente cambiare in maniera drastica i criteri e i metodi attuali di gestione delle scorie.

                                  LINK 1
                                  LINK 2
                                  LINK 3

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                                  • Se leggi e ti informi un po' vedrai che il nucleare da fissione vive solo nelle menti di qualche dottor stranamore e di battaglia.
                                    Questo è solo l'ultimo degli incidenti che colpiscono anche le centrali occidentali.
                                    Il nucleare è ancora sponsorizzato da chi fa i soldi con il cemento. Facciamo la centrale che costa 4 Mld di € di cemento e poi la lasciamo come monumento ai posteri.

                                    CITAZIONE (Armando de Para @ 5/9/2006, 01:35)
                                    CITAZIONE (Für eine neue Welt ;-) @ 5/9/2006, 01:22)
                                    uh Uh, armando ...che pessimista...

                                    Beh, forse hai ragione, ma parlo per conoscenza diretta, qualche digestore l'ho visionato e ho parlato con chi lo usa, non sono (scusa la contradizione) tutte rose e fiori, so bene che il letame da solo produce poco o quasi nulla come so bene che va opportunamente miscelato.

                                    Forse non mi sono comunque spiegato bene, i digestori possono funzionare e funzionare anche bene se gestiti con criterio e buon senso oltre che molta attenzione, ma se posso produrre di più, risolvere molti più problemi (o non averne affatto) e alla fine guadagnare e far bene a questo nostro povero mondo, secondo te cosa preferisco fare a parità di condizioni?

                                    Credimi se fosse più conveniente un digestore, costruirei digestori e ad un prezzo sicuramente più vantaggioso degli attuali, motore a gas a parte visto che sono costosissimi e pochi costruttori te li garantiscono con il biogas (questo è un grosso problema o mi sbaglio??? <_< )

                                    Se vuoi apProfondiamo, forse imparo qualcosa di nuovo.

                                    Ciao <img src=">

                                    Il biogas e i digestori sono una delle tante componenti della soluzione del problema. Fare i digestori di quartiere comporta educazione perché gli apporti devono essere controllati, ma contemporaneamente mi diminuisce l'impatto fognario e produce energia. Io a casa mia ho il contenitore per il compost, ma chi vive in condominio no e tutti i resti organici finiscono nei rifiuti. Se si realizzasse a fianco dello scarico acque nere un canale per i rifiuti organici si potrebbe creare un miscelatore per digestore che tratti tutta la materia organica del quartiere producendo biogas, compost e diminuendo il carico sulle acque reflue. Utopia? Non lo so, ma una volta sembrava una pazzia separare i rifiuti mentre oggi, per molti, è diventato automatico.

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                                    • CITAZIONE (snapdozier @ 5/9/2006, 22:08)
                                      Se leggi e ti informi un po' vedrai che il nucleare da fissione vive solo nelle menti di qualche dottor stranamore e di battaglia.
                                      Questo è solo l'ultimo degli incidenti che colpiscono anche le centrali occidentali.
                                      Il nucleare è ancora sponsorizzato da chi fa i soldi con il cemento. Facciamo la centrale che costa 4 Mld di € di cemento e poi la lasciamo come monumento ai posteri.

                                      Innanzitutto ( scusa se mi permetto ) si dice " se leggessi e ti informassi un po"...
                                      Lasciando da parte i periodi ipotetici, devo dire che quelle che hai scritto sono solo tue idee.
                                      Non sono a conoscenza di alcun incidente a centrali nucleari occidentali dai tempi di Three Miles Islands, e a prescindere da ciò le nuove centrali nucleari sono intrinsecamente sicure.
                                      Che il nucleare sia sponsorizzato dai magnati dell'edilizia ho dei seri dubbi dato che gli stessi non traggono da questo settore la loro principale fonte di business.

                                      P.S.: ti prego inoltre nei tuoi prossimi interventi di non denigrare il dott. stranamore e nemmeno battaglia che ho imparato a stimare leggendo alcuni suoi interventi.

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                                      • Di petrolio ce n'e' a bizzeffe ????????

                                        fatevi un giro qui !!!


                                        http://petrolio.blogosfere.it/peak_oil/

                                        Der spiegel l'era del petrolio e' finita

                                        Davvero da non perdere l'articolo che si trova online sul settimanale tedesco Der Spiegel. Il titolo recita Le risorse naturali accendono una nuova guerra fredda . Questa l'intro:

                                        Le risorse gas e petrolio stanno diventando scarse e sempre più costose. La caccia per le risorse mondiali restanti crea nuove alleanze e il pericolo di conflitti. La Cina si muove con aggressività per saziare il suo crescente appetito per l'energia, preparandosi potenzialmente ad un conflitto con gli Stati Uniti sulle risorse in calo di medio oriente ed Africa.

                                        L'articolo compie un excursus nelle zone petrolifere più calde del pianeta: dalla Nigeria, dove esportare petrolio sta diventando una sfida quotidiana contro i ribelli, stufi di veder fatto a pezzi il loro territorio; alla Georgia, dove le pipelines subiscono continui sabotaggi; all'Iraq, in cui si produce petrolio tre giorni sì e trenta no. E poi il corteggiamento di Cina e India all'Iran, i problemi delle Repubbliche ex-sovietiche, Chavez, gli Stati Uniti al centro di tutto il disastro incombente.
                                        L'autore conclude con uno scenario per il futuro. Da libro di fantascienza, certo, ma basato su uno dei principali scenari che potrebbero rendere la fine del petrolio una questione "dalla sera alla mattina": una rivoluzione in Arabia Saudita.


                                        e in piu.....

                                        Noi in guerra, e Putin vince

                                        Vladimir PutinLa Russia è diventato il primo produttore ed esportatore mondiale di petrolio.
                                        Ha appena superato l'Arabia Saudita, le cui riserve stanno calando.
                                        E' una notizia bomba, anche se l'Occidente non ha sentito (per ora) lo scoppio.
                                        Mentre l'Europa calza l'elmetto ed entra in Libano in una guerra imprevedibile e non sua, e l'America è già impantanata fino al collo nelle guerre di Bush, Putin ha vinto la «sua» guerra. E senza sparare un colpo.
                                        Ha creato attorno a sé un nuovo cartello di Paesi petroliferi uniti dall'anti-americanismo: un anti-OPEC, più potente e temibile.
                                        Per capire quanto sia grossa la vittoria di Vladimir, basta pensare com'era ridotta la sua Russia ancora due anni fa.
                                        Un Paese che, con il crollo dell'URSS, aveva dovuto accogliere 50 milioni di russi profughi dalle repubbliche ex-sovietiche; dove mezzo milione di cittadini erano morti di stenti a causa della «transizione al capitalismo» e al disordine conseguente.
                                        Un Paese pesantemente indebitato da Eltsin con l'estero, ossia in mano a creditori che avevano il diritto di impicciarsi nella faccende interne del debitore.
                                        Ma soprattutto, accerchiato.
                                        Polonia, Ucraina, Georgia e Moldavia infatti, sono le nuove «democrazie dei colori», finanziate da Washington come elementi della dichiarata strategia americana: circondare la Russia di Stati filo-americani e ostili che distanziano fisicamente Mosca dall'Europa, ridurre la Russia (come ha detto Zbig Brzezinsky) a «una potenza di second'ordine confinata in Asia».



                                        Ebbene: Putin ha vinto questo accerchiamento.
                                        Con una mossa da grande scacchista - il salto del cavallo - ha stretto accordi di ferro con Paesi petroliferi lontani, Algeria, Venezuela, repubbliche ex-sovietiche dell'Asia centrale, e Iran; e li sta guidando come un blocco unico a stabilire contratti di fornitura a lunga scadenza con il gigante economico più assetato di stabili forniture di petrolio: la Cina.
                                        Scavalcando l'Occidente.
                                        «Oggi è difficile nominare un solo Stato ricco di risorse energetiche che sia ancora realmente allineato con l'Occidente», dice Joseph Stroupe, un importante analista geo-strategico, direttore di Global Events Magazine.
                                        «Persino la filo-americana Arabia Saudita guarda sempre più verso Cina, India e Giappone, e così vari Paesi petroliferi dell'OPEC, musulmani, ansiosi di ridurre la loro dipendenza dagli USA. La Cina, a loro, non tiene lezioni di democrazia né minaccia cambi di regime; compra il loro greggio, senza porre condizioni politiche».
                                        L'anti-OPEC dominato da Mosca è unito dalla comune paura dell'aggressivo bellicismo di Washington, ma ancor più è contro il «libero mercato globale» voluto dagli USA.
                                        Uno dopo l'altro, questi Paesi stanno ri-nazionalizzando le loro risorse petrolifere, espellendone gli azionisti occidentali e sottraendole al «mercato» con i suoi prezzi fluttuanti e le sue scalate.
                                        .................................................. .................

                                        leggetelo bene....


                                        ......
                                        http://www.effedieffe.com/interventizeta.p...ametro=economia

                                        siete proprio sicuri che ci arriveremo a 100 anni ???

                                        Il petrolio ormai e' la causa di tutto sto casino mondiale, ve ne siete accorti o no ???

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                                        • Non credo che si sia già arrivati al picco. Ogni tanto qualcuno lo annuncia, ma se fosse vero credo si assisterebbe a un poderoso assestamento sui mercati finanziari, di solito sensibilissimi a notizie così potenzialmente devastanti.

                                          Non ne siamo però affatto lontani e la dipendenza occidentale non è affatto tranquillizzante (quella italiana poi è più argomento di barzalletta).

                                          Sul nucleare al solito si scatena la diatriba ideologica, ma non mi pare un problema importante al momento. Come sempre vige la regola del "ubi maior minor cessat", se il nuke si continuerà a confermare poco o per nulla vantaggioso economicamente e le forniture di petrolio-gas-carbone resteranno complessivamente sufficienti credo che l'Italia ne farà a meno ancora per anni. Se però la situazione venisse profondamente modificata (nuovi reattori, soluzioni più concrete al problema scorie, o anche solo drastico calo delle forniture fossili estere) credo che molte sbandierate certezze farebbero presto ad essere messe da parte. Il clima fa presto a cambiare se la bolletta si impenna <img src=">
                                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                          • CITAZIONE (BrightingEyes @ 6/9/2006, 02:10)
                                            Non credo che si sia già arrivati al picco.

                                            e invece sì, caro BE. e non perchè qualcuno ogni tanto lo annuncia, ma perchè se si rifanno i calcoli che fece Hubbert il picco è lì, senza ombra di dubbio, da poco superato.
                                            stiamo facendo come gli struzzi. in generale nel mondo. massimamente in italia: snobbiamo il carbone, ci illudiamo col sole e ora invochiamo - ennesima idiozia - i rigassificatori.

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                                            • CITAZIONE (BrightingEyes @ 6/9/2006, 02:10)
                                              Non credo che si sia già arrivati al picco. Ogni tanto qualcuno lo annuncia, ma se fosse vero credo si assisterebbe a un poderoso assestamento sui mercati finanziari, di solito sensibilissimi a notizie così potenzialmente devastanti.

                                              Non ne siamo però affatto lontani e la dipendenza occidentale non è affatto tranquillizzante (quella italiana poi è più argomento di barzalletta).

                                              Sul nucleare al solito si scatena la diatriba ideologica, ma non mi pare un problema importante al momento. Come sempre vige la regola del "ubi maior minor cessat", se il nuke si continuerà a confermare poco o per nulla vantaggioso economicamente e le forniture di petrolio-gas-carbone resteranno complessivamente sufficienti credo che l'Italia ne farà a meno ancora per anni. Se però la situazione venisse profondamente modificata (nuovi reattori, soluzioni più concrete al problema scorie, o anche solo drastico calo delle forniture fossili estere) credo che molte sbandierate certezze farebbero presto ad essere messe da parte. Il clima fa presto a cambiare se la bolletta si impenna <img src=">

                                              Leggi su repubblica a pag. 17 "Dieci anni per salvare la Terra" di Enrico Franceschini.
                                              Chiaramente ci saranno (battaglia) professori che smentiranno e accuseranno di catastrofismo gli scienziati della British Associations of Scientists, ma il fatto che il traguardo per catastrofi definitive sia al 2020, 2025, ci avvicina e ci coinvolge molto direttamente.
                                              La metafora del giglio nel laghetto funziona proprio così, quando ci si accorge del problema non c'è più tempo per risolverlo.
                                              <img src=:">

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                                              • CITAZIONE (Riovandaino @ 5/9/2006, 22:19)
                                                CITAZIONE (snapdozier @ 5/9/2006, 22:08)
                                                Se leggi e ti informi un po' vedrai che il nucleare da fissione vive solo nelle menti di qualche dottor stranamore e di battaglia.
                                                Questo è solo l'ultimo degli incidenti che colpiscono anche le centrali occidentali.
                                                Il nucleare è ancora sponsorizzato da chi fa i soldi con il cemento. Facciamo la centrale che costa 4 Mld di € di cemento e poi la lasciamo come monumento ai posteri.

                                                Innanzitutto ( scusa se mi permetto ) si dice " se leggessi e ti informassi un po"...
                                                Lasciando da parte i periodi ipotetici, devo dire che quelle che hai scritto sono solo tue idee.
                                                Non sono a conoscenza di alcun incidente a centrali nucleari occidentali dai tempi di Three Miles Islands, e a prescindere da ciò le nuove centrali nucleari sono intrinsecamente sicure.
                                                Che il nucleare sia sponsorizzato dai magnati dell'edilizia ho dei seri dubbi dato che gli stessi non traggono da questo settore la loro principale fonte di business.

                                                P.S.: ti prego inoltre nei tuoi prossimi interventi di non denigrare il dott. stranamore e nemmeno battaglia che ho imparato a stimare leggendo alcuni suoi interventi.

                                                Nervosetto?
                                                Il fatto che tu non sia a conoscenza di quello che accade nel mondo è un tuo limite e non mi sembra motivo di orgoglio.
                                                Le centrali nucleari intrisecamente sicure non le hanno ancora realizzate, sono quelle che dovrebbero fare in futuro.
                                                Il fatto di poter criticare il dottor Stranamore e battaglia fa parte della libera circolazione delle idee.
                                                Ognuno ha i suoi miti, chi Vieri, chi battaglia chi Materazzi.

                                                Sull'italiano possiamo discutere ma ti assicuro che in letteratura l'uso dell'indicativo nelle ipotetiche non è assolutamente infrequente.

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                                                • CITAZIONE (snapdozier @ 6/9/2006, 09:36)
                                                  CITAZIONE (Riovandaino @ 5/9/2006, 22:19)
                                                  CITAZIONE (snapdozier @ 5/9/2006, 22:08)
                                                  Se leggi e ti informi un po' vedrai che il nucleare da fissione vive solo nelle menti di qualche dottor stranamore e di battaglia.
                                                  Questo è solo l'ultimo degli incidenti che colpiscono anche le centrali occidentali.
                                                  Il nucleare è ancora sponsorizzato da chi fa i soldi con il cemento. Facciamo la centrale che costa 4 Mld di € di cemento e poi la lasciamo come monumento ai posteri.

                                                  Innanzitutto ( scusa se mi permetto ) si dice " se leggessi e ti informassi un po"...
                                                  Lasciando da parte i periodi ipotetici, devo dire che quelle che hai scritto sono solo tue idee.
                                                  Non sono a conoscenza di alcun incidente a centrali nucleari occidentali dai tempi di Three Miles Islands, e a prescindere da ciò le nuove centrali nucleari sono intrinsecamente sicure.
                                                  Che il nucleare sia sponsorizzato dai magnati dell'edilizia ho dei seri dubbi dato che gli stessi non traggono da questo settore la loro principale fonte di business.

                                                  P.S.: ti prego inoltre nei tuoi prossimi interventi di non denigrare il dott. stranamore e nemmeno battaglia che ho imparato a stimare leggendo alcuni suoi interventi.

                                                  Nervosetto?
                                                  Il fatto che tu non sia a conoscenza di quello che accade nel mondo è un tuo limite e non mi sembra motivo di orgoglio.
                                                  Le centrali nucleari intrisecamente sicure non le hanno ancora realizzate, sono quelle che dovrebbero fare in futuro.
                                                  Il fatto di poter criticare il dottor Stranamore e battaglia fa parte della libera circolazione delle idee.
                                                  Ognuno ha i suoi miti, chi Vieri, chi battaglia chi Materazzi.

                                                  Sull'italiano possiamo discutere ma ti assicuro che in letteratura l'uso dell'indicativo nelle ipotetiche non è assolutamente infrequente.

                                                  Vedrò di documentarmi attentamente, ripeto comunque che non sono convinto.
                                                  Continuando a parlare di energia, vorrei un parere sull'idrino.
                                                  Che cosa ne penate? è la solita bufala, o una delle tante energie in cui nessuno investirà oppure ancora potrebbe essere la soluzione per il futuro?

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                                                  • CITAZIONE (snapdozier @ 6/9/2006, 09:04)
                                                    Leggi su repubblica a pag. 17 "Dieci anni per salvare la Terra" di Enrico Franceschini.
                                                    Chiaramente ci saranno (battaglia) professori che smentiranno e accuseranno di catastrofismo gli scienziati della British Associations of Scientists, ma il fatto che il traguardo per catastrofi definitive sia al 2020, 2025, ci avvicina e ci coinvolge molto direttamente.
                                                    La metafora del giglio nel laghetto funziona proprio così, quando ci si accorge del problema non c'è più tempo per risolverlo.
                                                    <img src=:">

                                                    Ma io sono convintissimo che abbiamo pochi anni (10 - 20 max) per decidere quale strada seguire per evitare la catastrofe. Resto convinto che l'oil peak non sia ancora stato raggiunto, ma esistono altri fattori preoccupanti che occorre tenere in considerazione. Sopratutto la crescita tumultuosa di consumi in Cina, India e Asia in genere, la polarizzazione del contrasto sui giacimenti restanti fra orbita USA e altri produttori, l'intreccio fra conflitti etnici, religiosi e interessi economici rappresentano pericoli molto gravi.
                                                    E' sulla soluzione che le vedute divergono. Per alcuni è solo una questione di rassegnarsi all'ineluttabile tanto non c'è futuro, altri si illudono di risolvere tutto girando in bici e facendosi lo yogurt in casa, altri si preparano a muovere la flotta (e temo siano quelli più concreti).
                                                    A mio parere abbiamo poco controllo ormai (come occidente) sull'evoluzione mondiale. D'altra parte non siamo i gendarmi del mondo certo, ma nemmeno i genitori adottivi. Il destino di molte popolazioni è ormai nelle loro mani, la crescita demografica imponente rende vana qualunque ipotesi di controllo. All'occidente resta una sola via percorribile, tornare all'autosufficienza energetica e alimentare limitando i rapporti a un rispettoso scambio commerciale mantenendo però un adeguato potenziale militare difensivo dissuasivo.
                                                    Sa molto di cittadella della civiltà assediata, ma l'alternativa mi sa non è il melting pot di razze idealizzato da molti, ma un bel mattatoio universale. E molto prima che il cambio climatico possa dare veri danni. <_<
                                                    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                    • CITAZIONE (Riovandaino @ 6/9/2006, 10:04)
                                                      Continuando a parlare di energia, vorrei un parere sull'idrino.
                                                      Che cosa ne penate? è la solita bufala, o una delle tante energie in cui nessuno investirà oppure ancora potrebbe essere la soluzione per il futuro?

                                                      è una bufala. colossale.

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                                                      • CITAZIONE (francobattaglia @ 6/9/2006, 12:55)
                                                        CITAZIONE (Riovandaino @ 6/9/2006, 10:04)
                                                        Continuando a parlare di energia, vorrei un parere sull'idrino.
                                                        Che cosa ne penate? è la solita bufala, o una delle tante energie in cui nessuno investirà oppure ancora potrebbe essere la soluzione per il futuro?

                                                        è una bufala. colossale.

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                                                        "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                                                        • CITAZIONE (BrightingEyes @ 6/9/2006, 12:06)
                                                          Ma io sono convintissimo che abbiamo pochi anni (10 - 20 max) per decidere quale strada seguire per evitare la catastrofe. Resto convinto che l'oil peak non sia ancora stato raggiunto, ma esistono altri fattori preoccupanti che occorre tenere in considerazione. Sopratutto la crescita tumultuosa di consumi in Cina, India e Asia in genere, la polarizzazione del contrasto sui giacimenti restanti fra orbita USA e altri produttori, l'intreccio fra conflitti etnici, religiosi e interessi economici rappresentano pericoli molto gravi.
                                                          E' sulla soluzione che le vedute divergono. Per alcuni è solo una questione di rassegnarsi all'ineluttabile tanto non c'è futuro, altri si illudono di risolvere tutto girando in bici e facendosi lo yogurt in casa, altri si preparano a muovere la flotta (e temo siano quelli più concreti).
                                                          A mio parere abbiamo poco controllo ormai (come occidente) sull'evoluzione mondiale. D'altra parte non siamo i gendarmi del mondo certo, ma nemmeno i genitori adottivi. Il destino di molte popolazioni è ormai nelle loro mani, la crescita demografica imponente rende vana qualunque ipotesi di controllo. All'occidente resta una sola via percorribile, tornare all'autosufficienza energetica e alimentare limitando i rapporti a un rispettoso scambio commerciale mantenendo però un adeguato potenziale militare difensivo dissuasivo.
                                                          Sa molto di cittadella della civiltà assediata, ma l'alternativa mi sa non è il melting pot di razze idealizzato da molti, ma un bel mattatoio universale. E molto prima che il cambio climatico possa dare veri danni. <_<

                                                          Perché sei convinto che l'oil peak non sia ancora stato raggiunto? Sei paranormale o hai qualche linea diretta con dio?
                                                          L'oil peak è raggiunto quando si toglie qualsiasi quota ai paesi estrattori, quando l'Opec non serve più perché c'é il rompete le righe. Estraete quello che potete. Nell'ultima riunione Opec c'è stato il rompete le riche. Un'altra lettura interessante è questo articolo che ho già riportato e che suscita una certa inqiuetudine.
                                                          Il risparmio energetico, che ti fa tanto noglobal, permette di ridurre il fabbisogno energetico complessivo del 30%, mica poco, non credi? Stiamo parlando di interventi sul parco edilizio che portino agli standard tedeschi le nostre abitazioni. Ho detto standard tedeschi non vita nelle caverne.
                                                          Lo sviluppo della ricerca sulle FER assieme all'uso intelligente dell'energia (le due cose disgiunte sono una pericolosa illusione) e ad una drastica politica di decremento demografico sono le uniche strade percorribili per evitare che tutto il mondo diventi Al Qaeda e quel pazzo di Bush con i suoi pericolosi consiglieri decida di eliminare i competitors. <img src=">

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                                                            Poi credo che nessuno sappia esattamente quanto petrolio e a quali costi ci sia.
                                                            Convenzionalmente si considera superato il picco a queste condizioni.
                                                            Forse lo avevamo già superato da un pezzo e non ce lo dicevano.
                                                            La definizione di picco comunque corrisponde alla situazione attuale.

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                                                            • Caro metS
                                                              L'opec si è formato in condizioni di eccesso di offerta e per evitare guerra dei prezzi fra i paesi produttori.
                                                              Se siamo arrivati al "ognuno per sè e Dio per tutti" significa semplicemente che non ci sono più problemi di eccesso di offerta.
                                                              Quando la domanda supera l'offerta disponibile puoi inventare il nome che vuoi, il succo è che i prezzi lievitano e qualcuno rimane secco.

                                                              Ciao
                                                              Tersite

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