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Ora e' davvero finita per le rinnovabili

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  • Peace and Love
    ha risposto
    E un pò il raschiare il fondo del barile per trovare qualcosa che per molti è ormai difficile trovare,("FONDI") e molto per portarsi avanti nella tassazione della produzione energetica distribuita.Cosa che a certi individui pare non piacere che avvenga almeno fino a che hanno altro sul quale lucrare più facilmente.Un dubbio sulla riforma delle tariffe elettriche,che a me sinceramente non è che dispiaccia del tutto,mi pare un pochino più semplice,che qualcuno si sia accorto convenga il doppio passaggio/ tassazione per giungere al energia elettrica come fonte primaria di energia??

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  • scresan
    ha risposto
    .... un colpo alla botte ed uno al cerchio!!!

    Certezze nessuna, dubbi moltissimi.

    Siamo alle solite, normale per noi italiani!

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  • alexsky
    ha risposto
    Oneri su autoconsumo e norme UE su aiuti di Stato: cosa succederà in Italia? | QualEnergia.it

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  • thecas
    ha risposto
    gli impianti fotovoltaici stanno rovinando la rete e sono la causa delle ridotto funzionamento delle centrali a fossili
    Eh no sta frase non la accetto. Siamo in un mercato elettrico aperto? Allora abbiamo tutto il diritto di coesistere con imprese professionali di grandi dimensioni.Se no davano gli incentivi solo a impianti >30 kWh e buonasera!Se domani uno si inventa un generatore idroelettrico a basso costo o qualsiasi altro e i privati finanziano i propri impianti cosa si dirà: ' chi produce poca energia rovina la rete?'La verità di fondo è che i consumi non ripartono e non sanno più come tirare su soldi se no come fa il debito pubblico a calare per il fiscal compact?

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  • sovking
    ha risposto
    100.000 o anche 10.000 sono numeri molto complicati da raggiungere per i motivi che illustrava dolam.
    Molti non sono consapevoli di quanto producono, ne' di come funziona il loro impianto, di cui si ricordano solo quando ricevono i pagamenti.
    I molti che poi hanno partecipato ai vari conti energia, sono ancora sotto la sbornia degli incentivi ricevuti e ci vorrà un po' prima che si rendano conto che la festa è finita... potremmo stimare un anno o due dopo che non riceveranno la stessa quantità di incentivi di prima... Alcuni poi, non se ne accorgeranno mai...

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  • marcober
    ha risposto
    cocnordo con te che sarebbe difficilissimo..direi quasi impossibile.
    e di certo c'è il rischio post elezioni del "benservito"..ma sono comunque convinto che una associazione , anche da 10 mila soci, non sarebbe in grado di fare molto..si..magari fra Aeeg e GSE si porta a casa qualche semplificazione..ma non penso piu di questo..

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  • levyrameg
    ha risposto
    Marco, in parlamento c'è già qualcuno che ci prova, persino entro la maggioranza. Certo se riuscissi a creare un associazione con 100.000 produttori avresti già un bel peso politico sotto elezioni. L'effetto 'voto' l'aveva già individuato Bardi nel suo bel blog. Permettimi però di essere un po' pessimista a riguardo... Sia sull'associare 100.000 individui, sia sul non farsi prendere per il naso ad elezioni avvenute.

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  • akiro
    ha risposto
    Originariamente inviato da levyrameg Visualizza il messaggio
    Non so Pox... in realtà già nel 2009 qualche vecchio saggio mi disse: "vedrai quando avremo raggiunto gli obiettivi che cosa accadrà". Non si chiamava cassandra ma aveva la giusta esperienza di vita.
    Dipende tutto da quali obiettivi si erano prefissati, perché se parliamo di energia pulita, abbattimento di CO2, riduzione inquinamento e così via in teoria di strada da fare ce n'è ancora un bel pezzo.

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  • marcober
    ha risposto
    per me una Associazione deve essere solo il primo passo.
    Una Associazione..metti anche 50 mila Soci...500.000 euro d budget..cosa potrebbe mai fare?
    Si..ok..puoi parlare direttamente con alti funzionari del ministero..col Presidente di GSE..di Aeeg..qualche risultato lo porti a casa... ma oggi FREE sarebbe piu potente se invece di fare le stesse richieste per conto di 30 Associazioni le facesse per 31?

    Non credo.

    Quelle Associazioni sono tutte di professionisti...produttori di impianti..utilizzatori professionali di Impianti...oppure di Ass.ni che hanno scopi piu "allargati".
    Una Associazione dei piccoli produttori provati avrebbe invece un solo punto che la diversifica e la caratterizza..che sarebbe fata da centinaia di migliaia di persone..e non da una decina o centinaia di imprese.
    Le imprese hanno bisogno di tavoli di concertazione e di "trovare la quadra" sulle norme attuative delle politiche che piovono...i consumatori hanno bisogno di poter incidere sulle politiche..e questo o fai solo se hai un peso (relativo) in Parlamento.

    Non sono un esporto di questioni politche..ma penso che se una Ass.ne di 100.000 soci muovesse 200.000 voti..all'interno di una coalizione..penso potrebbe superare lo sbarramento.

    Guardate per quanti anni 1-2 parlamentari espressione di zone geografiche hanno fatto gli interessi (legittimi) di quelle zone,e di quelle popolazioni.
    Non troverei nulla di male se in Parlamento 1-2 persone facessero gli interessi di 200.000 italiani con la passione per le FER

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  • levyrameg
    ha risposto
    Non so Pox... in realtà già nel 2009 qualche vecchio saggio mi disse: "vedrai quando avremo raggiunto gli obiettivi che cosa accadrà". Non si chiamava cassandra ma aveva la giusta esperienza di vita.

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  • pox1964
    ha risposto
    si vede che alle cene da 10000 € a cranio non c'era nessuno,invece i nostri avversari erano molto rappresentati
    e sanno esercitare pressione nei modi giusti e si vede

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  • levyrameg
    ha risposto
    C'è già FREE che coordina le seguenti associazioni:
    • ADICONSUM – Associazione italiana difesa consumatori e ambiente
    • AES – Azione Energia Solare
    • ASSISTALAssociazione Nazionale Costruttori di Impianti
    • AGRO-ENERGIA – Associazione Nazionale d’impresa per l’energia rinnovabile da fonte agricola
    • AICARR – Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento e Refrigerazione
    • AIEL – Associazione Italiana Energie Agroforestali
    • ANEST – Associazione Nazionale Energia Solare Termodinamica
    • ANEV – Associazione Nazionale Energia del Vento
    • ASSIEME – Associazione Italiana Energia Mini Eolica
    • ASSOEBIOS – Associazione Operatori Elettrici da Bioliquidi Sostenibili.
    • ASSORINNOVABILI
    • ATER – Associazione Tecnici Energie Rinnovabili
    • CEI – CIVES – Commissione Italiana Veicoli Elettrici Stradali a Batteria, Ibridi e a Celle a combustibile
    • CIB – Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione
    • CNA
    • CPEM – Consorzio dei produttori di energia da minieolico
    • GBC ITALIA – Green Building Council Italia
    • GIGA – Gruppo Informale per la Geotermia e l’Ambiente
    • ISES Italia
    • Istituto Casacerta
    • ITABIA – Associazione Italiana Biomasse
    • KYOTO CLUB
    • LEGAMBIENTE
    • Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma
    • RENAEL – Rete nazionale delle agenzie energetiche locali
    • Associazioni aderenti

      • Associazione “Si alle energie rinnovabili No al nucleare”
      • Chimica Verde Bionet
      • CITERA
      • CSI Piemonte
      • Dipartimento Energia Università di Palermo
      • FIRE – Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia
      • GREENPEACE ITALIA
      • Istituto IRE
      • MSA – Movimento per lo Sviluppo energie Alternative
      • POLIMI
      • RE-CORD Firenze
      • Sotto il Monte Solare
      • WWF ITALIA
      • Liter of Light
    Per altro il coordinatore operativo è un mod del forum. Il problema è che nonostante le grandi pressioni esercitare sembra che non ci sia modo di far cambiare direzione agli attuali tecnici governanti.
    Ultima modifica di levyrameg; 22-01-2016, 14:16.

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  • Cimpy
    ha risposto
    I miei due cents:
    Vedete se vi riesce di convincere gruppi e associazioni ad associarsi sotto una bandiera (anche nuova) creata per lo scopo comune.
    Evitate di usare quella di un sito o di un blog dove si parli (anche) di altro - tipo le cd "energie controverse" - : rischiate che siano prese e mostrate come esempio dell'inconsistenza delle vostre rivendicazioni.
    D'altronde, come si potrebbe essere presi sul serio, per dire, se venisse fuori che si sta a fare discorsi (anche seri e su altro) in luoghi dove c'è chi sostiene che i terremoti si possono evitare piazzando una girandola in giardino?
    E in giro per i thread di EA si sostengono diverse cose altrettanto incredibili (dalla Fusione Fredda ai motori ad acqua) - decisamente meglio una bandiera tutta nuova.

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  • dolam
    ha risposto
    ritengo che il 90% dei possessori di impianti FV da 6Kw in giù non conosca nemmeno l'esistenza di EA e tanto meno si è mai interessata dei propri impianti, molti hanno stacchi di corrente di cui nemmeno si accorgono, con questo voglio dire che si accontentano di quello che passa il convento. Ognuno di noi, specie gli installatori dovrebbe fare proselitismo e convincerli ad aderire ad un'associazione per la quale dovranno poi spendere anche dei soldi d'iscrizione.

    Si può fare ma la vedo abbastanza dura, in fondo 150 aderenti non è da prendere sotto gamba , bisogna convincerli che ognuno deve portarne altri 3 , almeno e ognuno di noi almeno 10 e poi occorre qualche notizie di stampa e si inizia decollare con le iscrizioni di cui è fondamentale contenere i costi.

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  • sovking
    ha risposto
    Guardando il sito web di Italiasolare ha:
    72 soci sostenitori,
    37 soci operatori,
    6 soci produttori aziendali,
    31 soci produttori domestici,
    4 soci istituzionali....

    Mi sembrano un po' piccoli come numeri... sarei curioso di conoscere la situazione delle altre associazioni..
    Se ne esistono più di una, potremmo iniziare a fare un elenco di quante associazioni già esistono, e quali di questa hanno un peso e quali no.
    (Attendo anche i pensieri di @marcober )
    Ultima modifica di sovking; 21-01-2016, 16:35.

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  • sovking
    ha risposto
    Come ho scritto è ancora conveniente, se per conveniente intendi fare un investimento e rientrare dall'investimento in tempi certi e da lì in poi, guadagnare qualcosa che protegga il tuo investimento al pari di un altro strumento finanziaro.
    Naturlmente, se lo valuti in ottica di convenienza, come per altri strumenti devi fare bene il tuo investimento.
    A tal fine devi riuscire a stimare i tuoi consumi elettrici annuali nella nuova casa fai un impianto che abbia la produzione che copra quella produzione.
    Quindi, se sei capiente dal punto di vista IRPEF, potrai detrarre il 50% dell'investimento in 10 anni.
    In questa ipotesi, il punto di rientro dell'investimento sarà intorno ai 6-7 o 8 anni, con le regole di SSP in vigore. In caso di variazione di queste regole, il punto di rientro si potrebbe allungare un poco.

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  • frandi
    ha risposto
    A proposito di associazione. Mi arrivano e-mail di questa qui www.italiasolare.eu . Non sono iscritto ma si potrebbe valutare se fa al caso nostro. Inutile costituirne
    un' altra se quella esistente ha una certa validità e, soprattutto, se risponde agli scopi che ci si prefigge. Non sarebbe il caso di approfondire? Io ovviamente appoggio l'idea di una nostra associazione che, finalmente, faccia sentire la voce di utenti a dir poco perseguitati dai nostri pseudi politicanti.

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  • simonez
    ha risposto
    a me interessa capire se ancora conveniente. io entrerò a marzo ed per ora a parte i soldi per il Fv non affronterò altre spese...anche perchè la casa è stata pagata tutta subito senza mutuo..quindi ci prendiamo un po di fiato.
    La vecchia proprietaria con un sacco al giorno di pellet tiene calda la casa per 24H!!! e accende il radiate per 2 mesi all'anno, negli ultimi 3 anni non freddi.

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  • sovking
    ha risposto
    Originariamente inviato da simonez Visualizza il messaggio
    Ciao a tutti,
    sono interessato a mettere circa 2 kw di FV sul tetto della villetta che ho appena acquitato.
    Zona climatica E ( Provincia di Pavia) casa in classe E a cui è stato applicato cappotto esterno da 10 cm in EPS;
    Casa con riscaldamento a pavimento, caldaia a condensazione e camino ventilato pellet con canalizzazione al piano superiore.
    Tutto questo per capire se ho convenienza a metterlo o meno; Non ho capito cosa sono i cambiamenti in atto.
    Grazie a tutti.
    E` ancora conveniente, meno di prima ma conveniente, se correttamente dimensionato ai consumi.
    Se la casa ha una buona classe ed il riscaldamento a pavimento fosse alimentato da PDC, è ancora di più da valutare (non scendo in dettagli in questo topic)

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  • alexsky
    ha risposto
    cambio tariffe elettriche (sicure) e si parla anche di pagare gli oneri sull'autoconsumo

    fai le tue valutazioni ma se intendi metterlo mettilo il prima possibile in modo da sfruttare 1/2 anni ancora accettabili

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  • dolam
    ha risposto
    Sovking purtroppo tra piccoli e grandi proprietari di FV ci sono interessi differenti e anche in presenza di interessi comuni ve ne sono altri che non coincido, esempio lo SSP Con questo non voglio dire che siamo in contrasto ma di certo sarebbe meglio avere due canali differenti, si possono avere anche in asso rinnovabili ma occorre chiarezza di autonomia nell'eventualità coabitazione, se loro sono disponibili, facciamolo

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  • simonez
    ha risposto
    Ciao a tutti,
    sono interessato a mettere circa 2 kw di FV sul tetto della villetta che ho appena acquitato.
    Zona climatica E ( Provincia di Pavia) casa in classe E a cui è stato applicato cappotto esterno da 10 cm in EPS;
    Casa con riscaldamento a pavimento, caldaia a condensazione e camino ventilato pellet con canalizzazione al piano superiore.
    Tutto questo per capire se ho convenienza a metterlo o meno; Non ho capito cosa sono i cambiamenti in atto.
    Grazie a tutti.

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  • sovking
    ha risposto
    Originariamente inviato da dolam Visualizza il messaggio
    UPPI ?
    UNIONE PICCOLI PROPRIETARI IMMOBILIARI ?

    mmm... non sarebbe meglio un associazione che ha più a che fare con le rinnovabili, tipo l'ASSO-RINNOVABILI ? in cui chiedere una sezione specifica per i piccoli produttori ?
    Potremmo essere anche un'onere, per loro o per altri: tanti soggetti, ognuno con le sue piccole problematiche.

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  • richiurci
    ha risposto

    Note di Moderazione:

    Scusate l'intromissione. Se leggo di propositi omicidi intervengo anche se non è una mia sezione.
    Per infrazioni ripetute è scattato il ban per Alby. Vi invito a evitare populismi e istigazione a delinquere per evitare interventi di moderazione.

    Lascia un commento:


  • alexsky
    ha risposto
    e poi vorrò vedere se metteranno l'IVA sul canone TV in bolletta....sarebbe spaziale

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  • spider61
    ha risposto
    Concordo in tutto , ma non si puo' predicare bene e razzolare male....
    Ultima modifica di spider61; 21-01-2016, 12:49.

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  • junp
    ha risposto
    Originariamente inviato da spider61 Visualizza il messaggio
    Jump mi stupisco che dici cosi' pero , se negli schemi di installazione, normativamente, il contatore di produzione e' previsto subito a valle dell'inverter , saresti fuoriregola lo stesso.....
    OT

    Ovvio che sarei fuoriregola...ma sarebbe un atto di ribellione verso un governo i cui obiettivi sono:
    • Salvare i collusi con la mafia
    • far trivellare i nostri mari per permettere ai petrolieri di arricchirsi ancora di +
    • togliere soldi ai cittadini per darli ai banchieri
    • restare attaccati alla poltrona
    • etc etc
    e persino RISCRIVERE la costituzione per permettersi di fare tutto questo...siamo di fronte al peggior governo che si sia mai visto in italia

    fine OT

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  • dolam
    ha risposto
    pox1964 non ha tutti i torti e forse la cosa migliore sarebbe contattare proprio l'UPPI e chiedere se vogliono aprire una sezione specifica per coloro che hanno gli impianti FV, che so una specie di UPPI-FV

    Avremmo già una struttura consolidata e pagando una piccola quota annuale si potrebbe creare una sezione specifica tenendo conto in special modo che qui scriviamo e parliamo in tanti ma in realtà siamo sempre i soliti 20 gatti che danno animazione, quindi ci iscriveremmo in 18.

    Naturalmente loro potrebbero usufruire del Vostro contributo per esaminare a fondo la problematica e intraprendere le azioni di tutela che più ritengono utili e nelle sedi + opportune sentendo ovviamente le nostre richieste,

    c'è qualcuno che ha conoscenze dentro l'UPPI ?

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  • pox1964
    ha risposto
    il problema che ci vogliono dei volontari con credibilità,visto che non ci siamo mai visti in faccia,ma sopratutto
    ci vuole impegno,niente volontari niente associazione,l'interesse c'è sicuramente,se facciamo un parallelo con
    le varie associazioni di piccoli proprietari,hanno sedi collaboratori danno dei servizi anche a pagamento,di cui
    potremmo avere bisogno per pratiche ricorsi legali,mettere tutto insieme e visto che in fin dei conti si tratta
    di prendere gli incentivi ancora mediamente per 15 anni la cosa ha poco interesse se non per tornare alla
    ribalta quando ci bastonano

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  • luciopro75
    ha risposto
    bho io mi rcordo che un paio di anni fa avevo aperto una discussione per fare una associazione...marco si era già proposto per offrire la sede, ma l'interesse, come al solito era pari a zero!!!!!

    Se si fa qualcosa io ci sono, come socio...

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