Suggerimenti x tipologia impianto su fiume con piccoli salti: Coclea o Turbina? - EnergeticAmbiente.it

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Suggerimenti x tipologia impianto su fiume con piccoli salti: Coclea o Turbina?

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  • Suggerimenti x tipologia impianto su fiume con piccoli salti: Coclea o Turbina?

    Ciao a tutti,
    sono a chiedere un parere su possibili installazioni su un fiume con dei piccoli salti.

    Il fiume ha una portata media di 5 mc/s (almeno credo, basiamoci su 5 mc/s come ipotesi)
    Ovviamente con la variabile inverno/estate.
    Presenta 3 piccoli salti di circa: 1,6 mt + 0,3 + 0,6
    Distanti l’uno dall’altro di ca. 30/40 mt.
    Ora ho avuto una prima proposta dal progettista su una soluzione con canale di derivazione (per sfruttare o 3 piccoli salti)
    e turbina a valle per sfruttare il salto massimo.
    Ma questa ipotesi anche se classica, mi lascia un attimo perplesso, per i costi di realizzazione (soprattutto).

    Ho sentito parlare bene, per casi come questi di, installazioni con Coclea.
    In quanto in casi come questo, dovrebbe essere migliore il rapporto investimento/tempi di ritorno.
    Infatti se ho ben compreso, con la soluzione "Coclea" si può sfuttare tutta la portata (o quasi praticamente ),
    mentre con il canale di derivazione è necessario lasciare un flusso vitale.
    E' vero che la Coclea rende di meno (ma non so se in questo caso sia così),
    ma eventualmente anche tutto il progetto costa meno, quindi...

    Altra cosa da considerare, il terreno su cui installare l'impianto.
    Con una installazione a Coclea, posso avere maggiori possibilità di usare suolo demaniale?
    visto che l'installazione è molto modesta? Questo significherebbe evitare trattative con eventuali proprietari ostili alla cosa....
    il che non mi sembra poco...
    Inoltre con salti così modesti non so quanta differenza di produzione ci sarebbe tra Canale-Turbina e Coclea.

    Dubbi: dal punti di vista di impatto ambientale
    quale delle varie installazioni ha il minore/maggiore impatto?
    Da profano direi il canale (visto che va comunque costruito...)?

    Opinioni a riguardo?
    Grazie in anticipo.

  • #2
    Ti suggerisco, se non lo hai gia fatto, di leggerti due discussioni sul forum che affrontano problematiche simili alle tue e che ti potranno fornire alcune risposte. (ce ne sono diverse altre...)

    http://www.energeticambiente.it/idro...idraulica.html

    http://www.energeticambiente.it/idro...-sud-kivu.html

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    • #3
      Originariamente inviato da marcomambo Visualizza il messaggio
      .............................Il fiume ha una portata media di 5 mc/s (almeno credo, basiamoci su 5 mc/s come ipotesi)
      Ovviamente con la variabile inverno/estate.
      Presenta 3 piccoli salti di circa: 1,6 mt + 0,3 + 0,6
      Distanti l’uno dall’altro di ca. 30/40 mt.
      ................................................. con la soluzione "Coclea" si può sfuttare tutta la portata (o quasi praticamente ),
      mentre con il canale di derivazione è necessario lasciare un flusso vitale.
      E' vero che la Coclea rende di meno (ma non so se in questo caso sia così)
      .............
      Marcomambo fai troppe domande. Come è nel mio spirito provo ad aiutarti, ma il tuo progettista ha sicuramente più elementi per valutare e consigliarti.

      Iniziamo dalla portata. Su di un fiume con il valore medio non ci fai niente. Visto che sei Umbro, provo a farti un esempio che ho sul fiume Chiascio all'altezza di Torgiano. La portata max storica supera i 1000 mc/sec. quella minima è di 1.3 mc/sec, capisci da solo che non ha senso una media aritmetica, ma bisogna costruire una curva di portate. Nel caso specifico avevo tolto tutte le portate sopra i 19 mc/sec che significava andare in sfioro per ben 139 gg. all'anno, il resto del grafico dava dopo altri 43 gg. 12.8 mc/sec, dopo altri 53 gg. 9.5 mc/sec., altri 39 per arrivare a 7.03 ed ancora 49 gg. per arrivare a 5 mc/sec., ancora 33 gg per arrivare a 3.71 mc/sec. per complessivi 355 gg.

      Per il salto si cerca di prendere il max possibile essendo un dato certo e misurabile, ma è sempre la soluzione nel suo complesso che deve essere analizzata.

      La coclea messa a fianco della briglia di 1.6 metri ti consente di utilizare tutta la portata in quanto non metti in asciutta il fiume (almeno di solito le Provincie si comportano così), se invece fai la derivazione nel canale per portare a spasso l'acqua ed utilizzare tutto il salto devi lasciare un deflusso vitale al fiume, quindi devi togliere dal grafico delle portate che hai costruito uno zoccolo pari a quel quantitativo (nel caso che ti ho fatto potrebbe essere di 1.5 mc/sec).

      A questo punto devi vedere la producibilità con salto inferiore/portata maggiore e viceversa ed i relativi costi con e senza canale.

      Per i rendimenti non esagerare, in fase di progetto preliminare su piccoli salti tieniti su uno 0.65 complessivo, se poi sarà 0.70 farai festa.

      Ciao da Spes

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      • #4
        Forse puo' essere utile come idea, da 25 kW:
        Hydrovolts Gets Funds for Hydrokinetic Prototype | Renewable Energy World

        Ciao
        Mario
        Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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        Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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        L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
        Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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