uhmmmm...però secondo te Hellblow potrebbe funzionare?Magari lavorando con gli acidi si potrebbe scoprire qualcosa di interessante...
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I plasmi
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QUOTE (Hellblow @ 20/11/2005, 20:01)L'acqua non è conduttrice, o meglio ha conducibilità bassa. L'aggiunta di sali serve proprio a questo, ma non solo. E' importante creare anche uno schermo di ioni intorno al catodo (ovviamente anche intorno all'anodo). ecco a cosa serve
Su questo non sarei così categorico.
Mi spiego, potendo disporre di una tensione sufficientemente alta da creare un arco in acqua pura (con una corrente significativa) che rompa il dielettrico, sono convinto che avremmo interessanti fenomeni... magari più simili a un magnegas che alla cella.... ma credo che alla fine siano tutti fenomeni 'imparentati'
Chissà che non ci si possa provare, prima o poi...
Dareus, se cerchi spiegazioni teoriche, passo, ma ti ho scritto che FUNZIONA, perchè FUNZIONA !
Ho provato con diversi sali, acidi e basi. Qualunque cosa che sia solubile in acqua e che crei ioni che trasportano cariche, FUNZIONA.
Non mi piace scrivere cose di cui non sono sicuro.
Edited by ElettroRik - 20/11/2005, 23:25"Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck
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QUOTE (ElettroRik @ 20/11/2005, 23:21)Ho provato con diversi sali, acidi e basi. Qualunque cosa che sia solubile in acqua e che crei ioni che trasportano cariche, FUNZIONA.
Per essere preciso, in uno dei primi 'test' fatti per pura curiosità, ho acceso il pre-plasma persino nel succo di limone."Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck
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E questo è male perchè riduce di molto l'importanza dello schermo ionico del catodo...
Mancando lo schermo ionico si perderebbe sia l'effetto condensatore che l'arco elettrico. Mi spiego...
Per creare un arco elettrico abbiamo bisognod i due conduttori posti a certa distanza e con certo potenziale. Ora dato che il plasma non si forma fra catodo ed anodo, ma intorno al catodo, si intuisce che qualcosa intorno al catodo facesse da "placca". Mancando lo schemo ionico e scoccando comunque il plasma, allora questa strada si chiude, aprendone una nuova...
E' forse possibile che non sia lo schermo di ioni salini, ma bensi' H3O+ a formare lo schermo?
Acc sta cosa è da vedere bene...
Quantuuuummmm ci sei? Che ne pensi te???
Edited by Hellblow - 20/11/2005, 23:56
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dear amici,
anch'io ho avuto qualche ripensamento sull'importanza dell'effetto condensatore,
e magari si potrebbe avere comunque uno schermo anche senza ioni particolari ,solo con H3O,
oppure con concentrazioni di molecole d'acqua ,
inoltre il plasma si forma pure all'anado, in molti casi...
per molti elettrochimici, lo ione H+ deve essere trasportato fino in prossimità del catodo a cavallo di molecole d'acqua, magari anche loro si affollano, con particolari geometrie degli elettrodi...
interessanti gli effetti suule punte ,damage surface è la discussione più importante sul forum,
saluti
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CITAZIONEinteressanti gli effetti suule punte
E si...il miglior catodo? Un disco metallico su cui sono letteralmente saldati alla base tanti "spilli" di tungsteno e puntato direttamente verso l'anodo. Questo massimizza il campo elettrico. Peccato che fondano subito...anche se sarebbe interessante in un catodo di questo tipo far ricircolare l'elettrolita alla base delle spille...chissà che succede man mano che si consumano gli spilli eheh
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Sicuramente il plasma si innesca anche senza ioni K+, ma la loro presenza è sostanziale per mantenere ad un certo livello di stabilità il campo elettrico dell' "armatura positiva". Diciamo che il loro ruolo è quello di "stabilizzatori" in grado di migliorare la stabilità.
Ciao?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)
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Ciao a tutti,
vedo che questa mia innocente domanda ha portato a galla domande, dubbi e teorie.Bene ne sono felice.
In ogni caso il fatto che altre sostanze oltre ai sali creino un plasma è interessante, lo studio sull'elettrolita che dà migliori rese si allarga!Ho una domanda per elettrorik, non ho mai capito ( a dire la verità me lo sono chiesto proprio adesso ), perchè l'acqua è necessaria come elettrolita.
P.S.:X hellblow:come procede il tuo studio sull'interferometria e sullo spostamento del plasma?
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Buona sera amici,
Escluso che gli ioni H3O+ possano far sentire il loro effetto per due importanti motivi; sono pochi in soluzioni alcaline a pH elevato e chiaramente si scaricano sull'elettrodo secondo le ben note leggi dell'elettrolisi.
Poiche' le dinamiche di cella non sono perfettamente comprese non escludo ovviamente a priori il loro effetto. Per esempio Rabazon parla di molecole d'acqua, in quel caso potrei essere anche piu' d'accordo. Le molecoler d'acqua sono dipolari e si orienterebbero in un certo modo attorno al catodo, anzi quasi certamente reagiscono elettricamente con gli ioni K+ generando aquoioni ma, non ne sono poi tanto sicuro che questo crei uno schermo. Le stesse molecole in prossimita' del plasma si ionizzerebbero e arricchirebbero la popolazione ionica di cella.
Stiamo facendo ovviamente una chiacchierata, ed io ho espresso un mio parere. Per quanto riguarda le ultime tre righe posso anche sbagliarmi.
Un abbraccio
Una veloce risposta a Dareus:
Infatti, i sali fusi conducono bene, ma ovviamente bisognerebbe provare.
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Buona serata!
ho appena acceso per la mia prima volta la cella!
Dunque:
500ml di soluzione di acqua d'osmosi con K2CO3 a 0,2M in un contenitore pirex da 800ml
Due elettrodi di tungsteno immersi : l'anodo per 8cm metre il catodo per 5cm isolati tranne 1,5cm in punta nudi.
Elettrodi distanti 3cm uno dall'altro
Ho applicato tensione con variac e ponte ( no condensatorix ora )
Temperatura iniziale 4 °C (in garage fa freddo!)
Dopo circa 2 minuti di elettrolisi "forte" a 48V 5A la temperatura era già sui 56°C
a quel punto ho spinto di più fino a 100V dove nessun segnale luminoso al catodo. Dopo circa 30-40sec stessa tensione, stessa corrente( 6-7A) ha iniziato ad illuminarsi di arancio-viola a partire dalla fine dell'isolamento(Temp 98°C). Successivamente ho alzato verso i 120-130V ed il catodo ha iniziato a illuminarsi tutto con maggior luminosità nel bordo finale(la fine è a cilindro non a punta). La corrente è scesa drasticamente sui 2-3A mentre la temperatura è salita a 128°C(inutile dire che fumava come una ciminiera).Non sono arrivato ad un plasma luminoso e stabile x problemi meccanici(vibra tutto!)
Ho abbassato la tensione lentamente fino ad arrivare a 90V e la corrente sembrava stabile ancora sui 2-3A. La colorazione si affievoliva ma restava accesa sul violaceo a puntini intermittenti a casaccio x tutta la lunghezza del catodo esposto. Sceso sotto una soglia, i puntini sono tendenti al giallo-arancio e la corrente ha iniziato a salire a 4-5A dopodiche si sono spenti i puntini ed è ritornata l'eletrolisi forte con corrente sui 6-7A.
Da questa mia prima esperienza, ho notato una cosa particolare, sembra che il fenomeno abbia una tendenza curvilinea d'isteresi cioè si innesca ad una tensione(100-130V) e si spegne a 80-90v
ciao a tutti
Ps
comunque è molto carina!
dimenticavo
secondo me SERVE in soluzione un agitatore,ke spostando la sonda del termometro(è uno digitale molto veloce) i notavano differenze di temperatura nella cella, meglio se magnetico
un ultima cosa alla massima tensione che sono arrivato, quando sembrava esserci un innesco di plasma, il temometro ha iniziato a fare il pazzo ( EM ). Il contatore GEIGER alfa+Beta nn si è mai mosso!
Edited by brunovr - 21/11/2005, 19:31Nel nuovo millennio l'uomo tornando alla natura distruggerà quei mostri e l'energia dell'atomo pulito costruirà ancora infinite meraviglie e le ferite dell'umanità, come le guerre non saranno che purtroppo molto tristi incidenti dì percorso. (Omero Speri -VR- Pioniere della FF )
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Caro Brunovr, complimenti per il tuo lavoro, la prima volta non si scorda mai
Comunque deve esserci un problema sul lettore di temperatura. Non e' possibile una temperatura di 128 gradi. E' probabile che il tuo sistema di misura della temperatura e' stato influenzato dalle E.M.I..
Tutto quello che hai osservato e' ricollegabile al solito protocollo di osservazione.
Ancora le mie piu' vive congratulazioni.
Stai attento, ovviamente l'esperimento puo' nascondere pericoli, che tu ovviamente gia' percepisci.
un abbraccio
Allora avevo ragione,...sono proprio disturbi elettromagnetici...
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VIVISSIMI COMPLIMENTI A BRUNOVR !
Ora che hai preso anche tu contatto diretto con questa meraviglia... OTTIMO!
Due raccomandazioni.
- Per le misure calorimetriche, nonostante il tuo termometro sballi per i disturbi, se l'acqua comincia a bollire non hai bisogno di nessun termometro. L'acqua bolle a 100°C e, la soluzione a 0,2 M pure (in realtà c'è uno spostamento ma è trascurabile).
- Nella misura dell'acqua evaporata stai attento a separare l'acqua evaporata per ebollizione dall'acqua che viene fuori dalla cella causa spruzzi. Usa un contenitore paraspruzzi alto per limitare al massimo questo problema.
Continua così.
Ciao .
Edited by Quantum Leap - 21/11/2005, 20:04?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)
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GRAZIE a tutti per i complimenti,
comunque ce ne di strada da fare x sistemare il tutto, in fondo penso di nn aver fatto granch'è, a dir il vero mi sembrava un vaporizzatore da bambini trasparente!!!!
comunque ora che ho visto con i miei occhi le cose che fin'ora avevo visto in video o foto, penso che questo complesso fenomeno vada studiato ed analizzato profondamente soprattutto perchè le grandezze in gioco sono molte quindi tutti gli esperimenti e le prove devono essere catalogate in maniera perfetta per capirne qualcosa.
Ecco perchè insisto sul sistema di acquisizione delle grandezze su PC, così si riesce a registrare istante x istante le grandezze più significative.
ciao a tutti e grazie
Edited by brunovr - 21/11/2005, 21:11Nel nuovo millennio l'uomo tornando alla natura distruggerà quei mostri e l'energia dell'atomo pulito costruirà ancora infinite meraviglie e le ferite dell'umanità, come le guerre non saranno che purtroppo molto tristi incidenti dì percorso. (Omero Speri -VR- Pioniere della FF )
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QUOTE (brunovr @ 21/11/2005, 21:08)GRAZIE a tutti per i complimenti,
comunque ce ne di strada da fare x sistemare il tutto, in fondo penso di nn aver fatto granch'è, a dir il vero mi sembrava un vaporizzatore da bambini trasparente!!!!
comunque ora che ho visto con i miei occhi le cose che fin'ora avevo visto in video o foto, penso che questo complesso fenomeno vada studiato ed analizzato profondamente soprattutto perchè le grandezze in gioco sono molte quindi tutti gli esperimenti e le prove devono essere catalogate in maniera perfetta per capirne qualcosa.
Ecco perchè insisto sul sistema di acquisizione delle grandezze su PC, così si riesce a registrare istante x istante le grandezze più significative.
ciao a tutti e grazie
Mi associo anch'io, congratulazioni per la tua prima volta!
Vedrai che con i condensatori andrà meglio ancora.
"Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck
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grazie ancora,
Sono andato ora a vedere la soluzione come è rimasta :
Il termometro digitale è andato a farsi benedire!!!, bruciato!
Ho notato una cosa che fin'ora nn ho letto o è sfuggita:
L'anodo si CONSUMA,e di brutto!!!
La parte immersa (i famsi 5cm) li ho misurati col calibro, beh siamo passati da 2,4mm a 2,2mm!
quei 0,2mm dove sono andati?
La soluzione è scesa da 500ml a 450ml....Nel nuovo millennio l'uomo tornando alla natura distruggerà quei mostri e l'energia dell'atomo pulito costruirà ancora infinite meraviglie e le ferite dell'umanità, come le guerre non saranno che purtroppo molto tristi incidenti dì percorso. (Omero Speri -VR- Pioniere della FF )
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Cia raga, e Good Evening for all,
Complimenti a brunov, quindi sei dei nostri
Non ti stupire dell'anodo, comunque è risaputo che si consuma, ne parla remond, quantum e ennio recentemente ha fatto pure calcoli sul consumo dell'anodo.
Per il termometro devi stare attento agli isolamenti, ricordati che la soluzione è sotto tensione.
Per quanto riguarda la tua ultima domanda ti dico che i 0,2 mm di tungsteno, come li chiami tu, sono andati in soluzione sottoforma di WO2 oppure di WO3,...
Non sono così bravo in chimica, ho letto solo qualche giorno fa il post di ennio che ne parla, e fortunatamente mi ricordavo ancora. Vedi ennio io li leggo i tuoi post,...
In chimica avevo un insegnante femmina al liceo che probabilmente avrebbe fatto meglio a fare un 'altro mestiere, all'università invece gli esami li ho dovuti studiare per forza, e si sa come va a finire, se non c'è passione si perde sempre qualcosa e si finisce per imparare solo le cose necessarie a passare l'esame. Da quando mi diletto a sperimentare questa cosa, la sto studiando di santa ragione.
Prova a usare il solfato di sodio brunov, però stai attento usa sempre una ventola per aspirare i fumi e spostarli nettamente da dove lavori. Con il solfato a volte si sprigionano odori non piacevoli.
Domanda, brunovr ce chiarisci gentilmente se hai usato o meno un copricatodo,...tanto pe saperlo...
ciao e complimenti
aho,...saluto tutti i raga nottambuli...
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giusto! già il copricatodo!
a dire la verità speravo che nessuno me lo chiedesse!!!!!
Il copricatodo, da buon elettricista, è stato fatto con 2-3 giri di nastro isolante! infatti dopo la prova i 15mm di catodo scoperto erano diventati 20!!!
:-)
Non solo ti dirò di più, e mi dò dell'asino! Prima sono andato a riprovare con il coprielettrodo fatto da una penna bic, volevo vedere cosa succede nell'area tra il catodo e il coprielettrodo, ma naturalmente si è fusa, solamente la parte immersa!
Ah dimenticavo
Come mai che la seconda reazione, stesso Tutto, tranne il copricatodo, borbottava anche all'Anodo?
un'ultima cosa,
i post di Ennio sono costruttivi, li salvo ed appena ho un minuto vado a rileggermeli solamente che ci metto un pò, x risparmiare qualcosina, qui sui monti la ADSL è un miraggio, e sono costretto ancora con la vecchia linea a Carbone, salvare e rileggere con calma!
Nel nuovo millennio l'uomo tornando alla natura distruggerà quei mostri e l'energia dell'atomo pulito costruirà ancora infinite meraviglie e le ferite dell'umanità, come le guerre non saranno che purtroppo molto tristi incidenti dì percorso. (Omero Speri -VR- Pioniere della FF )
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QUOTE (brunovr @ 21/11/2005, 19:20)Buona serata!
ho appena acceso per la mia prima volta la cella!
Dunque:
500ml di soluzione di acqua d'osmosi con K2CO3 a 0,2M in un contenitore pirex da 800ml
Due elettrodi di tungsteno immersi : l'anodo per 8cm metre il catodo per 5cm isolati tranne 1,5cm in punta nudi.
Elettrodi distanti 3cm uno dall'altro
Ho applicato tensione con variac e ponte ( no condensatorix ora )
Temperatura iniziale 4 °C (in garage fa freddo!)
Dopo circa 2 minuti di elettrolisi "forte" a 48V 5A la temperatura era già sui 56°C
a quel punto ho spinto di più fino a 100V dove nessun segnale luminoso al catodo. Dopo circa 30-40sec stessa tensione, stessa corrente( 6-7A) ha iniziato ad illuminarsi di arancio-viola a partire dalla fine dell'isolamento(Temp 98°C). Successivamente ho alzato verso i 120-130V ed il catodo ha iniziato a illuminarsi tutto con maggior luminosità nel bordo finale(la fine è a cilindro non a punta). La corrente è scesa drasticamente sui 2-3A mentre la temperatura è salita a 128°C(inutile dire che fumava come una ciminiera).Non sono arrivato ad un plasma luminoso e stabile x problemi meccanici(vibra tutto!)
Ho abbassato la tensione lentamente fino ad arrivare a 90V e la corrente sembrava stabile ancora sui 2-3A. La colorazione si affievoliva ma restava accesa sul violaceo a puntini intermittenti a casaccio x tutta la lunghezza del catodo esposto. Sceso sotto una soglia, i puntini sono tendenti al giallo-arancio e la corrente ha iniziato a salire a 4-5A dopodiche si sono spenti i puntini ed è ritornata l'eletrolisi forte con corrente sui 6-7A.
Da questa mia prima esperienza, ho notato una cosa particolare, sembra che il fenomeno abbia una tendenza curvilinea d'isteresi cioè si innesca ad una tensione(100-130V) e si spegne a 80-90v
ciao a tutti
Ps
comunque è molto carina!
dimenticavo
secondo me SERVE in soluzione un agitatore,ke spostando la sonda del termometro(è uno digitale molto veloce) i notavano differenze di temperatura nella cella, meglio se magnetico
un ultima cosa alla massima tensione che sono arrivato, quando sembrava esserci un innesco di plasma, il temometro ha iniziato a fare il pazzo ( EM ). Il contatore GEIGER alfa+Beta nn si è mai mosso!
Ciao , ottimo lavoro ... non c'è che dire . Posso solamente suggerirti di mettere dei condenzatori filtro sull'alimentazione e un condenzatore di piccola capacità ( io uso 4,7nF) sull'alimentazione della cella , in questo modo diminuisci drasticamente le emissioni di RF , anche se rimangono quelle a bassa frequenza . Per quanto riguarda il termometro , era la fine che dovevi prevedere .... ho provato con un termometro digitale a sonda ma prima che fondesse l'ho tolto , converrebbe usare uno al mercurio anche se la misura della temperatura non è cosi fondamentale come invece quella delle grandezze elettriche . L'esperienza del nastro isolante l'ho fatta pure io .... non mi aspettavo che resistesse cosi tanto ma viene "svolto" dall'azione congiunta dell'idrogeno e del calore ; la prova con copricatodo la farò con catodo immerso ( cioè entrante nella cella da sotto ) , credo che così il plasma sia più stabile , non risentendo delle fluttuazioni di area "bagnata" dall'elettrolita per via di vapori e spruzzi creati dal plasma stesso .
Ciao
Il mio vecchio 680R usato per la FF
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Cià Mi fa sorridere l'uso del nastro come copricatodo.Credo che in ogni cassetta di attrezzi casalinga si possa reperire anche del semplice teflon,assicura una tenuta isolante fino a temperature di 2,300 gradi C° . Anche perchè il nastro isolante libera diossina,e chissà quali zozzerie in aria Va beh,tanto la soluzione salina non la si beve mica...
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QUOTE (OggettoVolanteIdentificato @ 27/11/2005, 22:12)Cià Mi fa sorridere l'uso del nastro come copricatodo.Credo che in ogni cassetta di attrezzi casalinga si possa reperire anche del semplice teflon,assicura una tenuta isolante fino a temperature di 2,300 gradi C° . Anche perchè il nastro isolante libera diossina,e chissà quali zozzerie in aria Va beh,tanto la soluzione salina non la si beve mica...
Ottima l'idea del teflon, non sapevo tenesse quelle temperature.
Comunque, il nastro isolante si può usare tranquillamente, basta usare un'accortezza:
Svuota un fusibile scaldando i contatti col saldatore. Metti il cilindretto di ceramica in punta e usa un tubetto di pvc, di gomma, come 'prolungamento' di esso. Gira intorno del nastro adesivo partendo da metà corpo del fusibile e arriva fino almeno a metà del tubetto di pvc.
Dentro potrai infilarci l'elettrodo. Se usi un pezzo di guaina da filo elettrico in cui infili l'elettrodo e poi metti la guaina dentro il tubetto di PVC incastrandola a forza, avrai sigillato l'estremità superiore del catodo, quindi dentro il tubetto di ceramica ci sarà aria (perchè è inserito a testa in giù). Questo lo farà borbottare parecchio, perché si formano bolle di gas che implode/esplode in quella 'camera d'aria, però secondo me le temperature e l'intensità del plasma sono superiori alla versione con liquido anche dentro il copricatodo."Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck
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CITAZIONEperò secondo me le temperature e l'intensità del plasma sono superiori alla versione con liquido anche dentro il copricatodo.
Ciao Ele
No non credo che nel copricatodo ci sono temperature cosi' alte. Il motivo è che il plasma si forma sicuramente e principalmente all'estremità opposta dell'elelttrodo e da li il calore poi si sposta per conduzione. Il gorgoglio probabilmente è causato dai gas del catodo che salgono e restano intrappolati nel copricatodo. A lungo andare, se questo èp sigillato, riempiranno lo spazio e ovviamente ci sarà un gorgoglio.
Ho capito bene quel che hai detto? ^^
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QUOTE (thot @ 27/11/2005, 19:20)Ciao raga kalos66,
anch'io ho in laboratorio un ICE 680R che mi va una bomba da anni, vederlo in foto mi ha fatto piacere
Sempre complimenti per i tuoi esperimenti
Ciao , grazie per i complimenti come vedi il mio vecchi e "prezioso" ICE 680R si comporta egregiamente , la tecnologia italiana ha costruito anche questi oggetti di grande qualità . Spero di avere un pò di tempo la prossima settimana per eseguire una serie di test "seri" sulle variazioni delle grandezze elettriche al variare della geometria ( superficie anodica ) della cella ; a tal proposito dovrebbe arrivarmi a giorni una bilancina di precisione per pesare il sale elettrolitico che io uso e una videocamera per filmare tutti gli esperimenti e rilevare i valori elettrici ( visto che non ho una scheda di acquisizioni dati ) .
Una saluto a tutti
Edited by kalos66 - 28/11/2005, 08:19
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CITAZIONE (Hellblow @ 28/11/2005, 01:39)...
Il motivo è che il plasma si forma sicuramente e principalmente all'estremità opposta dell'elelttrodo e da li il calore poi si sposta per conduzione.
...
Ciao Hell,
sto mettendo un filmato completo (wmf di 6,5min c.a. - 22Mb) della prova K2CO3 con rilevazione della temperatura e valutazione (a spanne per ora) del COP, perché purtroppo non è ancora arrivato il multimetro con I/F Pc per loggare la corrente (la tensione è molto più stabile, grazie ai 2 bombolotti [he he] da ben 1900uF l'uno).
Quando avrò quello, ripeto la prova.
Più o meno lo stesso vale per il test CaCl2 e NaCl, dove non ho potuto capire granché perché si calcifica subito il catodo, e le escursioni di corrente diventano troppo impulsive, quindi non misurabili senza un logger. Però con CaCl2 è uscita (guarda caso, ormai vi ci ho abituati, he he , un'altra cosa 'strana' ed interessante: la presunta accensione del Cl, che con NaCl non c'é stato verso di fare (Ennio, questa è per te! ).
Lì vedrai molto bene, soprattutto alla fine, il 'botto' del gas (ignora i miei commenti audio, pls). Comunque, in linea generale, anche ad occhio di vede una luce molto più bianca dalla zona limite dove c'é la camera d'aria, ecco perché mi fa pensare a temp più elevate, benché il classico plasma bianco-rosaceo sia più intenso in punta del catodo.
P.S. A proposito di Acqua necessaria o meno alla GPDE (domanda credo di Kalos66 ?! ), sarebbe interessante fare un test in NaCl fuso, magari a tensioni più basse (credo conduca molto), quindi senz'acqua, e quindi senza idrogeno , secondo me non s'innesca un bel niente. Sono convinto che sia l'H la chiave di tutto.
P.P.S. Fusione Fredda 'al limone': http://www.bennati.it/rik/ff/prova7.htm
"Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck
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CITAZIONE (ElettroRik @ 28/11/2005, 10:35)CITAZIONE (Hellblow @ 28/11/2005, 01:39)...
Il motivo è che il plasma si forma sicuramente e principalmente all'estremità opposta dell'elelttrodo e da li il calore poi si sposta per conduzione.
...
Ciao Hell,
sto mettendo un filmato completo (wmf di 6,5min c.a. - 22Mb) della prova K2CO3 con rilevazione della temperatura e valutazione (a spanne per ora) del COP, perché purtroppo non è ancora arrivato il multimetro con I/F Pc per loggare la corrente (la tensione è molto più stabile, grazie ai 2 bombolotti [he he] da ben 1900uF l'uno).
Quando avrò quello, ripeto la prova.
Più o meno lo stesso vale per il test CaCl2 e NaCl, dove non ho potuto capire granché perché si calcifica subito il catodo, e le escursioni di corrente diventano troppo impulsive, quindi non misurabili senza un logger. Però con CaCl2 è uscita (guarda caso, ormai vi ci ho abituati, he he , un'altra cosa 'strana' ed interessante: la presunta accensione del Cl, che con NaCl non c'é stato verso di fare (Ennio, questa è per te! ).
Lì vedrai molto bene, soprattutto alla fine, il 'botto' del gas (ignora i miei commenti audio, pls). Comunque, in linea generale, anche ad occhio di vede una luce molto più bianca dalla zona limite dove c'é la camera d'aria, ecco perché mi fa pensare a temp più elevate, benché il classico plasma bianco-rosaceo sia più intenso in punta del catodo.
P.S. A proposito di Acqua necessaria o meno alla GPDE (domanda credo di Kalos66 ?! ), sarebbe interessante fare un test in NaCl fuso, magari a tensioni più basse (credo conduca molto), quindi senz'acqua, e quindi senza idrogeno , secondo me non s'innesca un bel niente. Sono convinto che sia l'H la chiave di tutto.
P.P.S. Fusione Fredda 'al limone': http://www.bennati.it/rik/ff/prova7.htm
Caro elettrorik,
hai provato a usare dell'acido?!?BRAVO.e se ti sei ispirato all'idea che avevo proposto non posso non sentirmi moooolto onorato
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CITAZIONE (Dareus @ 28/11/2005, 14:01)Caro elettrorik,
hai provato a usare dell'acido?!?BRAVO.e se ti sei ispirato all'idea che avevo proposto non posso non sentirmi moooolto onorato
Ciao Dareus,
veramente quella prova l'avevo fatta tempo fa, agli inizi, perché anche a me era venuto in mente di capire se gli ioni positivi fossero una condizione essenziale.
Poi, dopo il tuo post, mi è venuto in mente di 'documentare' il tutto."Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck
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