Tentativi di teorizzazione dell'utente Camillo - EnergeticAmbiente.it

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Tentativi di teorizzazione dell'utente Camillo

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  • Molto interessante il nuovo percorso.
    l'apporto di lukapat apre nuove vie per la produzione di varietà di nichel spugnosi da testare poi anche in atmosfera gassosa.
    Per il momento io riprendo il collaudo del mio apparato.
    Quanto meno spero di postare dei dati sperimentali chiari. Sicuramente pieni di ... NON funziona.... ma chissà che a forza di scartare combinazioni non si arrivi a qualche risultato.

    ciao e grazie a tutti
    Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
    Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
    http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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    • Mi preme segnalare ai vari utenti questo sito dove il nichel poroso può essere comprato in nastro per facilitare i lavori
      se avessero difficoltà a realizzarlo per via galvanica

      Ni Foam|Ni-Fe Foam|Cu Foam|Fe Foam#

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      • Aggiungo un dettaglio interessante riguardo la tecnica del filo di ferro usato come resistenza. Ho osservato che il filo "suona" quando percorso da corrente modulata PWM, alla frequenza del PWM stesso. Questo fenomeno è spiegabilisso (campo magnetico, magnetostrizione, dilatazione termica ed altro), ma l'effetto può essere molto utile! Si è detto molte volte che questi fenomeni LENR hanno bisogno di trigger meccanici per avviarsi: le vibrazioni, soprattutto a freq costante sono a quanto pare un buon trigger!Per completezza: ho usato un filo di ferro da 0.4mm di diametro, lungo circa 1m, avvolto a solenoide di diametro 5mm e lunghezza 5cm. La resistenza è di circa 2 ohm. Il PWM che ho usato era a 1KHz. La corrente che a cui ho testato era di circa 1A, tensione 11.4V (batteria al litio 3 celle). La temperatura della piccola cella in vetro che ho usato (circa 100ml) saliva da 30 a 110C in meno di un minuto... Non ho ancora provato il rivestimento galvanico e l'atmosfera di H... Saranno i prossimi test...

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        • Ciao Vettore hai provato a fare elettrodeposizione di nichel sul filo però tenendolo alimentato? metti l'elettrodo di nichel sul + il meno lo attacchi al + dell'alimentazione del filo il modo da avere una ddp tale da farlo depositare.
          Noterai delle cose molto interessanti
          "Non date da mangiare ai troll"
          http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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          • Ciao Gabri,dici di depositare il Ni sul filo di ferro mentre questo è alimentato e riscalda la soluzione?Posso provarci... Che elettrolita mi consigli di usare? E come scelgo la potenza da mandare al filo (per il riscaldamento)? Ho visto che scalda parecchio con i valori che ho usato! Non ho provato in ambiente liquido, ma non vorrei che la soluzione si metta a bollire subito! :-)

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            • Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio
              Ciao Gabri,dici di depositare il Ni sul filo di ferro mentre questo è alimentato e riscalda la soluzione?Posso provarci... Che elettrolita mi consigli di usare? E come scelgo la potenza da mandare al filo (per il riscaldamento)? Ho visto che scalda parecchio con i valori che ho usato! Non ho provato in ambiente liquido, ma non vorrei che la soluzione si metta a bollire subito! :-)
              Da quanto so delle prove di GabriChan, ti suggerisce questo per "impaccare" ioni idrogeno nel materiale ed aumentare il fattore di caricamento. Il sistema usato in alcuni esperimenti con elettrolisi, mi pare Piantelli e Cirillo, ma lui sara' piu' preciso. L'idrogeno, a quanto ricordo, si concentrava in direzione del catodo.
              Interessante la tua osservazione sul ferro che "suona", sembrerebbe magnetostrizione. E sarebbe ancor piu' interessante portare la cosa al limite riducendo il PWM a qualche percento ed aumentando di molto la potenza nell' impulso. Magari e' la volta che scoppia tutto!
              No, scherzi a parte, so che sai quello che fai, ma non ti far prendere la mano!
              Sarebbe comunque interessante se anche stavolta intervenisse quel nostro amico che in passato ha simulato i contenitori in temperatura, e confermasse o meno che la temperatura raggiunta e' compatibile con l'energia introdotta o, preferibilmente, superiore.
              Ultima modifica di bwana; 09-08-2011, 11:22.

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              • Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio
                Ciao Gabri,dici di depositare il Ni sul filo di ferro mentre questo è alimentato e riscalda la soluzione?
                Ciao Vettore, si alimenti il filo col PWM, ammettendo un DutyCicle del 50% in realtà dai solo 5W, devi usare 2 alimentazioni, ovvero una sul PWM e l'altra tra l'elettrodo (+) che si scioglierà nell'acido e il (-) lo attacchi a + del PWM in modo da avere una ddp tale da far depositare il nichel sul filo.
                Ha ragine BWanna è una prova che ho fatto in modo da caricare il filo con l'idrogeno,io usavo un filo di nichel, tu usando un filo di ferro probabilmente caricherai con l'idrogeno solo il nichel che si depone, se non addirittura trasmutarlo al volo.
                Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio
                Posso provarci... Che elettrolita mi consigli di usare? E come scelgo la potenza da mandare al filo (per il riscaldamento)? Ho visto che scalda parecchio con i valori che ho usato! Non ho provato in ambiente liquido
                Io ho usato acido muriatico come acido forte ma forse ci vuole anche un sale come tampone, ma credo quello te lo possa consigliare meglio LucaPat, la potenza la regoli col PWM ma se fai 2 conti se immetti es. 5W in realtà non è che scaldi poi così tanto l'elettrolita, l'elettrolita si scalda perchè hai la trasmutazione, all'inizio l'elettrolita sarà di colore verde, e le bolle sul filo regolari e distribuite, ma dopo un po noterai che c'è un punto, che è quello di massimo caricamento che comincerà a far bollire l'acqua.
                Alla fine non buttare l'elettrolita, lascialo lo un po di giorni, noterai che da verde diventerà blu.
                LucaPat mi ha insegnato che il colore blu è indice di presenza di ioni Cu++, e se diventa blu vuol dire che c'è una forte probabilità che si sia avuta una trasmutazione.
                Ciao.
                "Non date da mangiare ai troll"
                http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                • Originariamente inviato da bwana
                  Interessante la tua osservazione sul ferro che "suona", sembrerebbe magnetostrizione. E sarebbe ancor piu' interessante portare la cosa al limite riducendo il PWM a qualche percento ed aumentando di molto la potenza nell' impulso.
                  Il fatto che la resistenza "suoni" è dovuto in parte sicuramente alla magnetostrizione, ma forse soprattutto al campo magnetico stesso generato dal solenoide che agisce sul solenoide stesso comprimendolo. L'idea di usare impulsi molto grossi e stretti è abbastanza naturale, perchè dovrebbero esaltarsi tutti gli effetti (massimizzando le condizioni di non equilibrio). Questo tipo di esperimenti sono simili a quelli fatti da Celani con i fili di Pd in atmosfera di D, con due differenze fondamentali: il filo in questo caso è avvolto a solenoide, e quindi genera un campo magnetico molto più forte, inoltre è di materiale ferromagnetico e quindi subisce anche gli effetti magnetici.
                  L'idea è buona, non resta che provarla estesamente...


                  Sarebbe comunque interessante se anche stavolta intervenisse quel nostro amico che in passato ha simulato i contenitori in temperatura, e confermasse o meno che la temperatura raggiunta e' compatibile con l'energia introdotta o, preferibilmente, superiore.
                  In questo momento non ho introdotto nella cella ne nichel ne idrogeno: ho usato aria a pressione atmosferica, giusto per fare le calibrazioni. Quando inizierò gli esperimenti veri e propri intendo misurare l'eventuale eccesso di calore prodotto come hanno descritto Focardi e Piantelli nei loro articoli più vecchi: ossia misurare la temperatura raggiunta dalla cella durante l'esperimento, e poi misurare senza reazioni in corso quanta potenza elettrica in più bisogna immettere per raggiungere la stessa temperatura. E' approssimativo, ma da un'ordine di grandezza...


                  Originariamente inviato da GabriChan
                  Io ho usato acido muriatico come acido forte ma forse ci vuole anche un sale come tampone, ma credo quello te lo possa consigliare meglio LucaPat, la potenza la regoli col PWM ma se fai 2 conti se immetti es. 5W in realtà non è che scaldi poi così tanto l'elettrolita, l'elettrolita si scalda perchè hai la trasmutazione, all'inizio l'elettrolita sarà di colore verde, e le bolle sul filo regolari e distribuite, ma dopo un po noterai che c'è un punto, che è quello di massimo caricamento che comincerà a far bollire l'acqua.
                  Ci proverà di sicuro dopo le prove con idrogeno gassoso. Del resto gli esperimenti elettrolitici sono (apparentemente) più semplici da realizzare di quelli in fase gassosa (il problema delle perdite di gas e della purezza del gas stesso non sono banali e fanno perdere un sacco di tempo...).

                  A presto

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                  • Finalmente sono arrivato ad un punto soddisfaciente.

                    Ho messo a punto l'apparato compreso il collegamento con il computer.
                    A dire il vero gran parte del merito va a mio nipote che opera nellambito universitario.
                    Il programma LabView lo ha gestito lui. E pensare che quando era bambino gli insegnavo il basik sul Commodor ora... mi surclassa in tutto. Va beh!

                    Ho in soffitta un vetusto computer con Win98 e neppure una porta USB, comunque funziona e ci ha regalato un bel divertimento.
                    Io spero che qualche ragazzo si entusiasmi alla scienza. Ci si può divertire vedendo come un vecchio computer possa regalarci grandi possibilità.
                    Vi posto alcune foto che ho fatto oggi.
                    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Cella di riscaldamento.jpg 
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ID: 1926492Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Cella con jonizzatore.jpg 
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ID: 1926493


                    Questa è la cella di alluminio rivestita con un cilindro inox riflettente.
                    Il riscaldatore è una lampada da 230W (l'ho cambiata è la terza lampada che uso dato che le altre due sono defunte) fatta funzionare in continua con circa 100W
                    Ho bilanciato bene il cilindro riflettente con viti a 120 gradi. Il risultato è stato OTTIMO il calore rimane lì e la campana di vetro si riscalda pochissimo.

                    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   vista d'insieme 1.jpg 
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                    Qui avete una visione d'insieme, manca solo l'apparato per la produzione dell'idrogeno. Lo schermo è collocato sopra un vecchio apparato che ha solo lo scopo di mobile. Il computer si trova sotto, non visibile.
                    l'assemblaggio delle varie parti elettroniche è rudimentale e fatto su di una tavola, brutto ma efficiente. Le varie parti sono collegate con spinotti in modo da poter separare facilmente.

                    Il convertitore analogico/digitale l'ho progettato una decina d'anni fa, e forma il cuore dell'apparato. Ha sette ingressi convertitori. io ne uso solo 3.
                    La comunicazione l'ho fatta attraverso la porta della stampante che per queste velocità di acqusizione dati è più che sufficiente.
                    Per le uscite di pilotaggio esterno sfrutto i dati in uscita sempre la porta della stampante.
                    per il momento ho una sola uscita che pilota un relè allo stato solido per pilotare il riscaldatore.

                    Ma veniamo alla parte tecnico-didattica vera e propria.

                    Ecco la schermata generata dal programma LabView (versione vetusta)


                    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   schermata3.jpg 
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ID: 1926495


                    Il programma serve per generare grafici.
                    Ne vedete tre.
                    1) La principale curva è in ROSSO e dà la temperatura interna del sensore posto nella cella col nichel. Vedete che la temperatura rilefata oscilla ed è imprecisa di + o - 6° circa Questa imprecisione in verità è alta per vari motivi. Tuttavia, dato che all'interno della cella c'è un gradiente notevole di temperatura che fa sì che in alcuni punti il niche sia anche 100° gradi sopra la lettura della sonda, quindi cercare grandi precisioni, ci si accontenta della media.

                    2) La curva VERDE è la pressione misurata su di una mia scala locale. Essa dà il livello di vuoto. che nella prova è circa 10-1. Come vedete è costante questo perchè la prova è fatta in bianco senza polvere e con la pompa a vuoto accesa.

                    3) La curva CELESTE dà la temperatura esterna della campana di vetro, al momento della foto è attivo anche un termometro digitale esterno per controllare l'esattezza della sonda. Cone vedete anche questa è quasi una retta, cioè la campana di vetro esterna mantiene quasi stabile la sua temperatura. questo è dovuto principalmente al fatto di aver aggiunto il cilindro inox riflettente esterno che avvolge il caldo cilindro con il riscaldatore.



                    Il grafico ha 3 fasi: Riscaldamento Mantenimento Spegnimento


                    La fase di mantenimento è fatta così: Si imposta una temperatura da raggiungere, quando questa temperatura è stata raggiunta inizia una fase che chiameremo PLATEAU, in questa fase il computer accende e spegne il riscaldatore in modo da cercare di mantenere stabile la temperatura di PLATEAU. Io ho fissato in 5 minuti il mantenimeno, poi si spegne e si registra la discesa di temperatura fino a che non scende sotto i 100°

                    tutti i dati del ciclo sono salvati con data e ora.


                    Il confronto tra varie curve dovrebbe fornirci informazioni.

                    Ci sono poi altre possibilità date dal Duty Cycle che permette di di accendere o spegnere il riscaldatore con tempi impostabili. Per il momento non lo uso, anche perchè ha già distrutto una lampada con troppi accendi-spegni.

                    Abbiamo fatto anche una sorta di misuratore dell'energia in ingresso basato sul tempo totale per cui la lampada rimane accesa.
                    Mi spiego: consideriamo l'intervallo di plteau di 5 minuti a 400° se il niche in atmosfera di idrogeno ha bisogno di accenzione diciamo 125 mentre il nichel in atmosfera normale nelle stesse condizioni ha bisogno di 500 è chiaro che occorre capire da dove nasce la differenza.
                    Per il momento mi fermo qui.
                    Ultima modifica di Camillo; 10-08-2011, 20:21.
                    Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                    Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                    http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                    • Camillo, ottimo lavoro.
                      Solo un appunto: potresti documentare l'esperienza con foto piu` grandi, tecnologia a disposizione permettendo?

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                      • Ciao non capivo come fare, ora ho capito e modificato
                        Grazie
                        Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
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                        http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                        • Sto facendo curve di rilevazione con Nichel solido e con nichel in polvere.
                          Per il momento è polvere ricavata graffiando con carta abrasiva sottile il nikel.
                          Dopo ore se non giorni, ho desistito e ho usato la comune molla a smeriglio, poi ho lavato in acqua e prelevato dalla soluzione acquosa il nichel con un magnete. Poi essiccato a 200° infine ho macinato con un vecchio frullatore.
                          Non ho idea della grandezza dei grani ma suppongo intorno ai 10 micron con una superficie di quasi 2 m2. Non è molto si pensi che si può arrivare con le nanoparticelle a 3000 m2 per grammo!. Comunque in attesa di avere il Ni Ranney mi accontento.
                          Ho provato a purificare lasciando a 400° la temperatura di Plateau per 60 minuti.
                          Il vuoto è migliorato .
                          A questo punto ho provato a vedere cosa succede accendendo l'apparato di jonizzazione, preciso che idrogeno non ce n'era.
                          Spettacolare e divertente effetto. Vi assicuro che la foto NON RENDE.
                          Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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ID: 1926511



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Nome:   plasma 003.jpg 
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ID: 1926512


                          Ciao
                          Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                          Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                          http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                          • Originariamente inviato da Camillo Visualizza il messaggio
                            Non ho idea della grandezza dei grani ma suppongo intorno ai 10 micron con una superficie di quasi 2 m2.
                            Supponi in base a quale criterio?

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                            • Ciao Besselkn
                              Supponi in base a quale criterio?
                              Ho guardato con una lente tipo contafili in tessitura, confrontando con la larghezza di un capello sottile.

                              Appena posso provo con il microscopio, ma mi serve qualcosa con dimensioni micrometriche definite.
                              Fral'altro posso insistere nella macinazione. I grammi presenti 25 (Ho una bilancia da laboratorio che legge bene il milligrammo)

                              Ciao
                              Ultima modifica di Camillo; 14-08-2011, 10:09.
                              Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                              Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                              http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                              • Ho trovato questo link che potrebbe nella sua semplicità dare qualche suggerimento per la teorizzazione del lavoro
                                Tavola periodica degli elementi, una rivoluzione | TechUP

                                Commenta


                                • Ciao LucaPat a occhio confermano la mia ipotesi sullo spin e credo aggiungendo anche la giusta polarizzazione si riesca a fare quasi qualunque cosa.
                                  Hai trovato anche le pubblicazioni ufficiali?
                                  Ciao e buon ferragosto.
                                  "Non date da mangiare ai troll"
                                  http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                  • BEL COLPO Lukapat!
                                    Estremamente interessante!
                                    Aggiungo il link al documento ufficiale.
                                    "Superatoms" Mimic Elements: Research Reveals New Perspective of Periodic Table — Eberly College of Science
                                    Se qualcuno ha un amico con un account PNAS qui c'e` il PDF dell'articolo originale
                                    Sign In
                                    Ultima modifica di bwana; 14-08-2011, 20:42.

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                                    • A. Castleman Jr, et al : Superatom Clusters

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                                      • Grazie LuKapat

                                        Strana notizia Tutta da approfondire.
                                        Se vera porta acqua al mulino dell'alchimia che descrive una realtà materiale come uno stato vibratorio, in cui la legge principale è la similitudine "il simile attira il simile". Certo che trasmutare...!.
                                        Provo a postare qui una parte del discorso che si trova nel link


                                        "Una delle basi fondamentali della conoscenza della materia, la tavola degli elementi di Mendeleiev, ritenuta finora inattaccabile, vacilla sotto i colpi di una ricerca sempre più avanzata.

                                        Un gruppo di studiosi del Dipartimento di Chimica dell'Università della Pennsylvania ha pubblicato uno studio circa le similitudini strutturali, a livello atomico, del nichel e del monossido di titanio.

                                        La ricerca ha portato alla scoperta di qualcosa di molto simile all'alchimia medievale. In particolare i ricercatori hanno rilevato che combinando insieme alcuni elementi fondamentali con una struttura atomica e spin elettronico simile è possibile trasformare un elemento in un altro.
                                        Non si tratta certo della realizzazione delle speranze degli alchimisti dei secoli scorsi, che si illudevano di poter trasformare il piombo in oro, ma la possibilità di mutare la struttura elettronica di un atomo, finora ritenuta una pura illusione, lascia un ampio spazio a congetture non del tutto dissimili.

                                        In particolare il gruppo, nel pubblicare i risultati, ha evidenziato che elementi che "mimano", questo il termine, la struttura atomica di un altro, possono mutare reciprocamente la loro conformazione atomica.
                                        J. Castleman, leader del gruppo, ha espressamente riferito che questa scoperta cambia completamente la teoria, definita circa un secolo e mezzo fa, che portò alla realizzazione della tavola periodica degli elementi, finora ritenuta granitica nella sua struttura.

                                        La scoperta è stata possibile grazie una nuova tecnica, definita stereoscopia fotoelettronica per immagini, che esamina le similitudini tra coppie di elementi come il monossido di titanio e il nichel, il monossido di zirconio e il palladio, il platino e il carburo di tungsteno. In questi tre casi (ma i ricercatori hanno annunciato che infinite altre combinazioni potrebbero essere presenti) l'estrema similitudine della conformazione atomica ha consentito di evidenziare come sia possibile, in determinate condizioni, "staccare" parti della struttura elettronica da un elemento per trasferirle all'altra. [...]


                                        Ne approffitto per aggiornare il mio operare.
                                        Ho cominciato ad introdurre idrogeno, in verità molto poco, ho messo il sistema a fare cicli automatici di riscaldamento/ mantenimento/ raffreddamento. Se lo lascio andare il sistema opera continuamente.

                                        Ovviamente NON mi aspetto di trovare variazioni significative.
                                        Principalmente perchè la superficie di reazione è troppo piccola. Dicamo migliaia di volte più piccola che nelle nanoparticelle.
                                        Ora secondo quanto detto da Focardi-rossi se non c'è il catalizzatore si vede qualcosa con GRANDE DIFFICOLTA' Ora il mio apparato è piuttosto rudimentale e se non c'è qualcosa di macroscopico difficilmente rileva qualcosa.
                                        Personalmente penso che serva il nanonikel e l'idrogeno a pressione di 20 Bar per sperare di vedere qualcosa.
                                        E allora perchè lo faccio?
                                        Per cercare le condizioni catalittiche che rendono il fenomeno macroscopico.
                                        Ci vuole pazienza e determinazione.

                                        Ciao
                                        Ultima modifica di Camillo; 14-08-2011, 20:34.
                                        Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                                        Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                                        http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                                        • E grazie anche a Zintolo.
                                          Ciao Camillo! Vai cosi`!
                                          Per favore mi daresti una dritta circa dove guardare per interfacciarmi tra la porta Centronics e Labview?
                                          Grazie
                                          *modifica a posteriori*
                                          L'articolo likato da Zintolo mi ha fatto tornare in mente lo studio sui clusters d'idrogeno che avevo
                                          postato io nei Materiali teorici al n.7.
                                          Riporto qui, per convenienza il link, dato che io stesso ho faticato a ritrovarlo.
                                          http://www.energeticambiente.it/sist...i-teorici.html
                                          Ultima modifica di bwana; 14-08-2011, 22:08.

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                                          • Ciao bwana, prima di tutto credo tu debba usare il buon vecchio win98, se non non hai l'accesso diretto alle porte hardware del sitem, se vuoi usare XP, 7 o vista credo esisteno delle DLL ma siceramnete non so se riesci con quelle ad interfacciarti con il labview.
                                            Poi devi controllare le impostazioni da bios del pc per vedere come è configurata, poi credo che da ini di configurazione del labview si possa definire la periferica su cui appoggirsi in questo caso "LPT1".
                                            "Non date da mangiare ai troll"
                                            http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                            • Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggio
                                              Hai trovato anche le pubblicazioni ufficiali?
                                              Ciao e buon ferragosto.
                                              Non ancora e buon ferragosto pure a te

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                                              • Per Bwana
                                                Purtroppo non ti posso aiutare Con il LabView, ho chiesto anche a mio nipote che gestisce questo aspetto.
                                                Sai noi siamo arrivati con una certa fatica nel lontano 2001 ad usare la porta parallela della stampante. Per risolvere eventuali problemi avevo costruito in parallelo un gruppo di led che mi segnalava lo stato della porta.
                                                Fra l'altro la porta leggeva solo 4 bit quindi noi ne avevamo il doppio da leggere, quindi abbiamo spezzato la lettura in due fasi: i primi 4 poi i secondi 4. Si è potuto fare questo perchè i tempi di acquisizione dei dati richiesti dall'esperimento sono molto alti.


                                                Ieri sera le curve sono venute molto bene regolari e concordanti.

                                                Ho misurato meglio la granulometria della polvere di nichel con il microscopio ed un filo da 100 micron, direi che la media è 50 micron ma tendente al 30 o meno.
                                                Dai miei calcoli risulta una superfice minore di quella che mi aspettavo intorno ai 0,30 m2 Troppo poco.
                                                Penso che occorra salire ad un livello 1000 m2 per avere qualche speranza.
                                                Ciao
                                                Ultima modifica di Camillo; 15-08-2011, 21:07.
                                                Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                                                Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                                                http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                                                • Grazie Camillo!
                                                  Nel frattempo ho guardato in giro pure io, ed ho trovato diversi documenti correlati sul sito NI (Che buffo, come il Nichel!) dove viene spiegato come gestire una porta di tipo nuovo direttamente in I/O con 1 byte al colpo. Ora me li studiero` e poi vi riferisco. Se vi servono i links, ditemelo che li posto.
                                                  Sono felice per te che i dati siano correlati: dimostrano che l'esperimento, per quanto grezzo, e` impostato bene ed in modo riproducibile, come da par tuo.
                                                  Buona continuazione!
                                                  GabriChan, grazie anche a te!
                                                  nei documenti che ho scaricato ci sono anche dei dll. Ho letto molto superficialmente e, visto cosi`, non sembra particolarmente complicato. Ma si sa, "I morti si contano dopo la battaglia"...
                                                  Chiedo scusa per il fuori tema, ma hai poi pubblicato i risultati di quegli ultimi tuoi esperimenti di cui si perlava anche con Vettore? ero curioso di sapere come ti era andata, ma forse ho perso qualche tuo post.
                                                  Ciao
                                                  Ultima modifica di bwana; 15-08-2011, 21:03.

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                                                  • Le prime "stranezze"

                                                    Ecco che cominciano le "stranezze nel comportamento delle curve.

                                                    Per prima cosa spiego il grafico nella foto.

                                                    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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ID: 1926516



                                                    La linea blu misura il vuoto e qui NON c'è.

                                                    La linea rossa dà la temperatura nichel
                                                    La linea arancio dà la temperatura della campana di vetro all'esterno

                                                    La linea gialla dà l'energia in unità locali, in pratica dà il numero di intervalli in cui è stato fornito calore. Questa linea sarà sempre retta. Quando la temperatura arriva alla temperatura massima desiderata per quell'esperienza (temperatura di plateau) il conteggio dell'energia riparte. In tal modo possiamo avere l'energia necessaria per mantenere stabile la temperatura di plateau per il tempo prefissato (di solito 5 minuti)

                                                    Il ciclo funziona così:
                                                    1° fase di riscaldameno continuo fino a raggiungere le temperatura di plateau.
                                                    2° fase di mantenimento della temperatura per 5 minuti.
                                                    3° scaduti i 5 minuti si spegne il riscaldatore e si lascia scendere spontaneamente la temperatura, fino a 100°
                                                    4° appena la temperatura è scesa sotto i 100° il computer azzera tutto e riparte.

                                                    Il nichel è sottoposto quindi a cicli alternari di riscaldamento e raffreddamento.

                                                    Questo è quanto facevo una decina di anni fa quando ripetevo il fenomeno descritto da Piantelli.

                                                    Ma ecco che cominciano quelle che io ho chiamato "stranezze" sono le stesse descritte da Piantelli nei suoi grafici.

                                                    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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ID: 1926517


                                                    Come vedete nel bel mezzo del terzo ciclo si è verificato uno sbalzo improvviso di temperatura.

                                                    Si è passati improvvisamente da 200° a sopra i 300°
                                                    Il sistema non era programmato ad un evento fuori schema e si è spento. La temperatura però e salita ancora un po' a causa della propagazione del colpo di calore in tutto il nichel a conferma che c'è stato un colpo di calore
                                                    in grado di far risalire il sistema di ben 50° con riscaldatore spento!!!!

                                                    Per il momento io lo considero semplicemente un errore, siccome non ero presente devo ipotizzare qualcosa come uno sbalzo di tensione.
                                                    D'altra parte il repentino ritorno alla temperatura precedente lascia supporre che solo molto localmente, vicino alla sonda temica ci sia stato un evento calorico, che poi si è propagato a tutta la polvere in un paio di minuti.

                                                    Per il momento mi limito a osservare il fenomeno e proseguo con i miei esperimenti.

                                                    Per la cronaca questo è il primo esperimento con un 10% di idrogeno e circa 25 g di nichel con granulometria minore di 50 micron
                                                    Ciao a tutti e se son rose fioriranno.
                                                    Ultima modifica di Camillo; 16-08-2011, 15:50.
                                                    Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                                                    Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                                                    http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                                                    • Che il navigatore italiano abbia scattato una foto ad un indigeno del Nuovo Mondo?
                                                      Vai!.. Vai!.. VAI!!

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                                                      • Originariamente inviato da Camillo Visualizza il messaggio
                                                        Per il momento io lo considero semplicemente un errore, siccome non ero presente devo ipotizzare qualcosa come uno sbalzo di tensione
                                                        Non darci troppo peso: molto probabilmente è appunto un errore. Se non ne sei convinto, puoi sempre vedere se si può applicare uno dei tanti criteri statistici per l'individuazione degli outlier.

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                                                        • Ciao Besselkn
                                                          Non darci troppo peso: molto probabilmente è appunto un errore.
                                                          Sono d'accordo con te, anche perchè non mi aspettavo niente, sai queste condizioni sono molto lontane dalle ottimali.

                                                          In più ho fatto almeno un altra decina di prove e non ho visto nulla.

                                                          Sappi però che gli eventi mostrati nei grafici di Piantelli erano proprio così, impulsi improvvisi di calore con il sensore termico che schizzava dritto in alto per riabassarsi subito dopo.

                                                          Adesso provo a far fare una notte di cicli, vedremo se si ripete.
                                                          Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
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                                                            Riesci a fare uno Zoom del grafico per capire qunanto è durata l'anomalia, perchè se è durata paco probabilmente piò essere un errore ma se gia è durata qualche secondo le cose cambiano.
                                                            Poi hai gurdato la polvere per verificare se è fusa o è seccesso qualcosa di interessante?
                                                            Un'saltra cosa ho notato che l'anomalia è seccessa al riscaldo, ha Piantelli non succedeva di solito nella fase di raffreddamento?
                                                            "Non date da mangiare ai troll"
                                                            http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                                            • Complimenti Camillo!Bisogna accertarsi che non si tratta di un errore, cercando di ripetere il fenomeno, però è stata una buona prova per il sistema...Potresti dieci le condizioni che stai testando? (pressione e/o % di H rispetto all'aria, temperatura di regime, etc...)? Anche io ho il setup pronto ed ho iniziato i test: le curve sono molto simili alle tue, ma senza effetti strani per ora... Anche se devo dire che non ho usato idrogeno purissimo e mi sono fermato a 120C. Nelle prossime prove alzerò la temperatura e cercherò di usare i fili ricoperti di Ni poroso. Al momento sto cercando di costruire un generatore di H un po' più funzionale. Spero di farvi avere qualche novità nei prossimo giorni! Saluti!

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