fusione fredda elettrolitica - parte seconda - EnergeticAmbiente.it

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fusione fredda elettrolitica - parte seconda

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  • #91

    Per Remond:
    Ecco le foto che ieri non avevo con me.
    La prima foto mostra due provette di cui solo la "B" contiene oro (circa 70 ppm).
    La provetta "A" non contiene oro.
    Dopo 2 giorni e' stata messa una terza provetta "C" contenente oro pari a circa 200 ppm. Notasi il cambiamento di colore della provetta "B".
    Non e' consigliabile far passare altri giorni altrimenti anche nella provetta dove non c'e' oro potrebbe apparire una colorazione.

    Un saluto

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    • #92
      Caro Rabazon
      Tutto quello da te descritto, a parte la presenza del deuterio, e' ampiamente illustrato nelle relazioni di Cirillo-Dattilo-Iorio che sono presenti in rete in diversi siti ed anche qui su progettomeg.
      Mi piacerebbe a questo punto che gli amici di Caserta si facessero sentire per ascoltare un loro parere sulla partecipazione del deuterio come contributore alla produzione di energia della cella.

      Saluto te con doveroso rispetto e tutti gli amici in lettura.

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      • #93
        dear vocirzio,
        certamente la scoperta dell'effetto condensatore è tutta di dattilo,cirillo,iorio,,
        ma occorre anche capire gli effetti, inoltre alcuni aspetti come la produzione di microonde,
        non sono stati colti, e il lavoro di remond è stato importante
        come dopo Mizuni,gli esperimenti continuano e qualcuno dovrà pur spiegarli
        inoltre non mi risulta che dattilo sia in grado di spiegare l'effetto del deuterio
        qualcosa bisogna pur capire
        ho letto altri tuoi post, una cosa mi viene in mente,
        è assolutamente vero che nessuno riesce a vedere il cuore di un atomo, il problema è che dentro l'atomo non c'è nulla , se non un'incessante e rapidissimo crearsi ed annullarsi di coppie virtuali diW e anti W , con effetto di forza repulsiva
        tutto l'interessante è sulla superficie dell'atomo, e come gl elettroni interagiscono tra loro e con i protoni
        salutami dattilo se lo conosci e digli che le statistiche di fermi.dirac non sono in pericolo

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        • #94
          dear remond,
          il tuo calcolo di un millimetro dello spazio trale pareti del condensatore, potrebbe essere vero, e molto indicativo e tutto sommato una buona media degli effetti che si creano in quella zona
          secondo te all'aumentare della temperatura aumenta lo spazio tra le pareti'

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          • #95
            Ringrazio sentitamente Ennio Vocirzio e rabazon per il vostro contributo preziosissimo, per quanto riguarda le dimensioni del condansatore, col variare della temperatura anche se varia rimane sempre di dimensioni microscopiche.
            Vorrei però che qualcuno mi spieghi perchè si forma il condensatore al catodo, senza che gli ioni K+ cadano su di esso ma rimangono a distanza.
            Inoltre perchè in mezzo a quel condensatore passa il deuterio e non l'idrogeno, visto che gli ioni idrogeno H+ sono anche più numerosi?
            Poi bisogna dire che in un condensatore, quando si forma una scarica fra le armature si forma un canale ionizzato che ne annulla la capacità; invece si vedono tantissime scariche in vari punti e la capacità persiste, perchè ne misuro la tensione sulle armature, che non vuole andare a zero volt.

            Rimango con l'interrogativo

            Renzo Mondaini (Ravenna)

            Edited by remond - 27/11/2004, 13:36

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            • #96
              dear remond,
              provo a rispondere
              l'effetto condensatore si forma perchè il catodo ha una superficie bagnata inferiore all'anodo, e i cationi K+ sono più pesanti, hanno un numero atomico maggiore dell'idrogeno, che è molto piì veloce ad andare sul catodo e a prendersi gli elettroni che emette
              ha una velocità di reazione elettrolitica maggiore ,e quindi si forma una guana di protoni di H+ e un accumulo affollamento intorno di K+ più lenti per semplice inerzia termica diversa

              per il deuterio la risposta è più complessa,grosso modo per semplificare brutalmente, il deuterio si forma per cattura diretta di neutroni "anomali" che si formano quando si accende il plasma, anzi lo accendono,
              H+ si prende un neutrone, si forma il nucleo di deuterio, che prima non esisteva, quindi non è la concentrazione del deuterio iniziale che importa,
              il problema è che questi neutroni anomali lenti ,decadono in miliardesimi di secondo ed emttono fotoni che accendono il plasma, inoltre se nella loro breve vita riescono a collegarsi ad un H+ per fomare il deuterio, anche il nucleo di deuterio decade in ordine di millesimi di secondo, con ritorno di due protoni, elettroni e antineutrini, decadimento beta,con ritorno alle concentrazioni iniziali, e quindi dobbiamo avere degli strumenti di misura veramente buoni
              per misurarli
              quindi gli effetti misurati da te, un'improvvisa emissione nella regione del deuterio, qualsiasi concentrazione iniziale nell'acqua abbiamo ,
              è buona,
              l'abbassamento delle radio durante il fenomeno, potrebbe significare una diminuzione di formazione di deuterio per molte cause, difficoltà di protoni freschi ad entrare nella zona, cattura di neutroni nel tungsteno del catodo, (le famose trasmutazioni)
              difficoltà a produrre neutroni nella zona per disturbi vari eccc.
              quindi c'è nè da studiare... e provare...
              poi mi domanderai come si formano i neutroni stralenti,anomali, come un elettrone si collega con un quark up, ecc
              c'è nè troppa?ad un altro capitolo
              at salut a te e tutti gli amici del forum

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              • #97
                dear remond,
                voglio essere più completo nella risposta,
                il condesatore non si scarica di botto, dopo il formarsi di canali di ionizzazione, perchè comunque solo una parte dei K+ si prende l'elettrone, continuano a formarsene altri che si buttano a ridosso e continuano a sostenere il condensatore che è variabile ed autoformante,non di certo un normale condensatore statico

                un condensatore che scarica forma microonde....
                nei canali di ionizzazione una parte degli elettroni viene modificata dalle microonde.,
                si modificano spin magetici e collegamenti di cariche elettriche...
                inizia la produzione di neutroni anomali...
                ecc.ecc.
                la teoria non è facile, ma esiste una spiegazione per molti fenomeni ed esperimenti
                spero passo passo di verificarla con voi
                comunque lo spazio di un millimetro è importante perchè grosso modo, in questo ordine di spazio dovremmo avere il decadimento del deuterio anomalo allle velocità termiche del plasma,
                dovrebbe essere il deuterio che allarga la zona del plasma ecc
                fammi altre domande , per capire cosa risulta oscuro
                at salut
                se a qualcun altro vengono delle domande....vedrò di rispondere

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                • #98
                  Carissimo rabazon

                  Le tue risposte mi piacciono, anche se non riesco a seguirti fino in fondo per il fatto delle mie limitate conoscenze di fisica.
                  Ora ti vogli dire una cosa che avevo censurato, perchè andava contro la mia teoria del deuterio contenuto nell'acqua.
                  Siccome avevo qualche centilitro di acqua pesante, rimanenza di un esperimento di fusione fredda col palladio, l'ho versata dentro ad un beaker in cui analizzavo l'emissione a 327 MHz; orbene non ho notato alcuna differenza, nè in intensità nè in miglioramento di innesco rispetto a prima.
                  Mentre quadra con la tua teoria di formazione sul posto del deuterio.

                  At salut e continua a spremere le meningi, stà uscendo un succo prelibato.

                  Renzo Mondaini (Ravenna)

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                  • #99
                    Vorrei rispondere a mangoo che ha posto una domanda in una discussione quì a fianco.

                    Il silicio fonde a 1410 °C, poco inferiore al ferro.
                    Ora se si vuole sfruttare industrialmente la fusione fredda, bisognerà studiare un sistema di raffreddamento per l'elettrodo catodico, perchè ad acqua ferma io ho fuso un tondino di ferro da 4 mm di diametro in pochi secondi, 3 o 4.
                    Comunque il silicio poroso può comportarsi più come sostitutivo del palladio, che come elettrodo da fusione fredda elettrolitica, in quanto il tipo di reazione è diversa, nel palladio si ha il ravvicinamento degli atomi di deuterio fino alla fusione, mentre nei nostri esperimenti tutto avviene in un plasma superficiale.
                    Se usiamo silicio poroso nei nostri esperimenti, con molte probabilità si formerà un plasma esterno e nei pori sarà buio pesto.
                    Dimmi pure se quanto ho detto ha delle pecche.

                    Un abbraccio anche a te (ho risposto quì per non disorientare i nuovi arrivati con miriadi di discussioni che poi riguardano lo stesso tema.)

                    Renzo Mondaini (Ravenna)

                    Edited by remond - 27/11/2004, 16:21

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                    • dear remond,
                      ottimissimo lavoro!!!
                      comunque è intuitivo, se abbiamo trasmutazioni nel catodo, possiamo pensare che anche i protoni di H possano trasmutare!
                      e per risolvere alcuni sottili problemi di sezioni d'urto(speriamo che fermi sia d'accordo)
                      dobbiamo pensare che i neutroni siano speciali, tremendamente lenti e con una superficie espansa
                      i tempi di decadimento rapidissimi, fanno decadere i neutroni in spazi di 10-4cm,
                      microspazi , quindi bastano pochi cm di distanza per non rilevarli
                      possiamo rilevare solo i neutroni normali derivati dai decadimenti delle trasmutazioni del catodo,
                      abbastanza pochi da non essere molto pericolosi,

                      inoltre per fortuna non abbiamo neutroni dal decadimento del deuterio, sennò potevamo innescare una reazione a catena
                      potresti controllare i tempi di decadimento delle trasmutazioni sul catodo, potrebbero essere accellerate rispetto ai tempi di dimezzamennto normali
                      ma questa è una misura per laboratori attrezzati
                      per il resto non preoccuparti, calcolare le interazioni quark-elettroni, quark -quark, ecc
                      non è importante quanto l'esperimento e gli sperimentatori
                      in quanto al palladio anche nel caricamento del deuterio possiamo avere degli effetti condensatore, con gli stessi effetti di microonde e trasformazione di elettroni,e fusioni dirette tra deuterio per formazione di neutroni anomali,
                      sennò sperare nella fusione solo per "contatto" non sabebbe possibile per i calcoli della standard

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                      • Carissimo rabazon

                        Perchè non pubblichi i tuoi articoli completi su di un tuo sito web, così chi vuole può andarseli a leggere?
                        Sono sicuro che ci saranno amici che li apprezzeranno più di me, perchè più di me sapranno di fisica teorica.
                        (Ho scritto questo perchè rabazon in un messaggio riservato mi ha chiesto se poteva inviarmi tramite e-mail degli articoli completi).

                        Comunque per chi vuole conoscermi comunico che:
                        sarò presente al "10° concorso dell'inventore elettrico-elettronico" che sarà all'interno della "grande fiera dell'elettronica 2004" a Forlì nei giorni 4-5 Dicembre 2004.
                        Organizzata da http://www.blunautilus.it

                        Naturalmente non andrò a dimostrare che ho inventato l'acqua calda, ma andrò con l'analizzatore di spettro a dimostrare che è il deuterio la causa dell'innesco della fusione fredda elettrolitica, e con questo spero di vincere il primo premio, un oscilloscopio messo in palio dalla rivista "Elettronica flash".

                        Saluti calorosi

                        Renzo Mondaini (Ravenna)

                        Edited by remond - 28/11/2004, 09:21

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                        • Innanzi tutto voglio fare i miei più sinceri complimenti a rabazon e remond che stanno contribuendo in maniera sostanziale a rendere questo forum di altissimo livello e soprattutto portano grande aiuto e conoscenze a tutti noi interessatissimi ricercatori della verità.

                          E poi volevo sollecitare rabazon ad inviarmi i suoi articoli che con estrema gioia inserirei in progettomeg.it Ovviamente se la cosa ti va. Per me e per tutti sarà un onore leggerti.

                          Infine un "inboccaalupo" per remond e il suo primo premio!

                          Roy
                          Essere realisti e fare l'impossibile

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                          • dear eroyca,
                            mandami un indirizzo mail e ti spedisco gli articoli,
                            alcui sono abbastanza pronti da poter essere pubblicati
                            comunque sono abbastanza noiosi, anche se ho accuratamente eliminato tutta l'enorme quantità di matematica necessaria, e sono solo articoli di euristica illustrativa dela teoria di fusione di fermioni in condizioni non relativistiche

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                            • dear remond,
                              sarò a forlì

                              precisazioni sull'effetto deuterio,
                              importantissimo decifrare che il deuterio viene formato dai neutroni, il plasma produce neutroni, che trasmutano il normale protone di idrogeno in deuterio,
                              oltre che a trasmutare e fondersi nei nuclei del tungsteno del catodo

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                              • dear remond,
                                ho un sito
                                www.rabazon.it
                                qualcosina sulla fusione fredda ho pubblicato,
                                ma comunque da rivedere sopratutto dopo le scoperte deel fenomeno condensatore e fenomeno deuterio
                                inserirò quando ho tempo alcuni articoli su questi piccoli mostri della fusione non relativistica
                                non ti spaventare, anche gli scienziati pazzi possono essere molto normali e ragionevoli
                                ho spedito tre articoli a roy , spero li pubblichi

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                                • Ciao a tutti,
                                  sei stato molto chiaro su tutto, complimenti. L'anomalia di queste misure colpì profondamente anche noi, tuttavia, dalla sua interpretazione viene fuori tutta la giustificazione teorica necessaria a spiegare perchè accade ciò che accade . L'effetto condensatore, come già ribadito, si instaura grazie all'accumulo degli ioni K+ al catodo; questi ioni non si cadono sul catodo perchè, a causa dei potenziali red-ox, devono cedere il posto agli ioni H+. Solo quando tutti gli H+ si esauriscono , allora viene il turno dei K+. Ma finchè ci sarà acqua, gli ioni H+ ci saranno sempre e gli ioni K+ non scaricheranno mai. Restando lì a formare il condensatore.
                                  Riguardo la generazione di neutroni, il nostro modello prova a giustificarne la presenza tramite la cosiddetta "cattura elettronica". Tuttavia, una delle prime strade che battemmo, fu quella di giustificarne la produzione tramite il deuterio normalmente presente in acqua (formato da neutrone e protone). Sarei molto interessato a conoscere qualche dettaglio circa gli effetti presentati dalla soluzione arricchita di deuterio.
                                  Riguardo al fatto i deutoni si possano formare nel plasma non so che dire... occorrerebbe analizzare le sezioni d'urto e le quantità di moto delle particelle collidenti. Inoltre bisognerebbe ritornare all'ipotesi che i neutroni che intervengono sono generati per cattura elettronica... insomma un bell'ingarbugliamento

                                  ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                                  • Carissimi amici tutti

                                    Come tecnico elettronico e radioamatore, ho sempre desiderato poter sperimentare con un analizzatore di spettro; come vi ho fatto vedere giorni fa, ho avuto in prestito un vetusto analizzatore di spettro.
                                    Non finirò mai di ringraziare il Cielo, perchè ho ricevuto in prestito un secondo analizzatore di spettro, addirittura; con quest'ultimo modello più moderno, ho potuto fare diverse analisi spettrali di emissione elettromagnetica molto accurate in frequenza.
                                    Ho potuto misurare che effettivamente il picco, da me osservato e misurato a spanne col primo analizzatore, era effettivamente posizionato sulla frequenza di emissione del deuterio (327 MHz e spiccioli).
                                    Vi ho trovato però altre due righe di emissione che mi tormentano il cervello, in quanto non conosco, una è posizionata su circa 117 MHz e la seconda a circa 533 MHz.
                                    Vi supplico aiutatemi a spiegare queste due ultime emissioni.

                                    Vi presento ora una foto in cui ho usato una soluzione 0,2 molare di bicarbonato di sodio (NaHCO3) con elettrodi di tungsteno puro, si possono notare i tre succitati picchi di emissione.


                                    Renzo Mondaini (Ravenna)

                                    Edited by remond - 29/11/2004, 00:15

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                                    • Siccome avevo timore che queste tre righe spettrali, fossero generate dall'elettrolita oppure dall'elettrodo di tungsteno, ho usato acido formico con elettrodi di rame elettrico (puro).
                                      All'inizio non si voleva innescare il plasma, perchè come vi avevo già accennato, se non vi è un metallo in soluzione non si innesca il plasma.
                                      Infatti l'acido formico non contiene un metallo nella sua formula (HCOOH); dopo alcuni minuti, evidentemente si era sciolto sufficiente rame in soluzione, piano piano si era innescato il nostro amico plasma, ed io ho potuto eseguire le misure con l'analizzatore di spettro che ora vi mostro, dove di nuovo si notano i nostri benedetti picchi, 117 MHz, 327 MHz e 533 MHz.
                                      Come potete vedere non si nota un picco evidente alla frequenza di emissione dell'acido formico a 1,66 GHz e neppure a 1,42 GHz corrispondente all'idrogeno.
                                      Ogni tanto andate a visitare il mio foto album, vi pubblicherò altre foto di analisi spettrale.

                                      http://album.foto.virgilio.it/remond

                                      Vi saluto e rimango in attesa che mi aiutiate a capire le misure che eseguo.
                                      Renzo Mondaini (Ravenna)

                                      Edited by remond - 29/11/2004, 00:47

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                                      • dear remond,
                                        bisogna andare su un manuale e trovare cosa emette nella regione di 117Mhr e 533Mhr
                                        se non sono imputabili al catodo, alle soluzioni, e a niente di conosciuto, beh possiamo imputarli a
                                        qualche effetto del plasma nuovo...
                                        ma solo dopo aver accurartamente eliminato ogni altra possibilità

                                        per quantum,
                                        il meccanismo di cattura elettronica in protoni in condizioni non relativistiche è negli articoli
                                        spediti a roy
                                        se li pubblica....potrai leggerli e confutarli se non sei d'accordo

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                                        • CITAZIONE (rabazon @ 30/11/2004, 15:02)
                                          dear remond,
                                          bisogna andare su un manuale e trovare cosa emette nella regione di 117Mhr e 533Mhr
                                          se non sono imputabili al catodo, alle soluzioni, e a niente di conosciuto, beh possiamo imputarli a
                                          qualche effetto del plasma nuovo...

                                          Hai ragione rabazon

                                          Per cui rifaccio un pubblico appello, per chi sa dove reperire le frequenze di emissione di tutti gli elementi e delle sostanze.
                                          Vorrei pubblicare una foto emblematica, scattata ad un mio esperimento con soluzione di acido cloridrico, ed elettrodi composti da un filo di alluminio da 3 mm di diametro, puro al 99,5 % .
                                          Si può notare che il picco alla frequenza del deuterio è ben pronunciato ed isolato, nonché superiore agli altri picchi a me sconosciuti.
                                          Ho il dubbio atroce che gli altri picchi siano delle risonanze dell’antenna usata; comunque il picco a 327 MHz e spiccioli, è troppo preciso come frequenza per essere scambiato per un picco casuale.
                                          Vorrei parlarvi un po’ dell’esperimento con l’alluminio; ho notato che questo elemento ha la particolarità di innescare il plasma all’anodo a circa 100 volt, e che passa questo innesco bruscamente al catodo verso i 250 volt. Avevo la sonda voltmetrica in ammollo nell’elettrolita, si vedeva che bruscamente vi era uno sbalzo di un centinaio di volt, in corrispondenza del passaggio del plasma dall’anodo al catodo, anche se l'anodo era molto più in ammollo del catodo, per cui anche svantaggiato.
                                          Per render bene l’idea vi pubblicherò al più presto un video.

                                          Un saluto affettuoso a voi tutti da

                                          Renzo Mondaini (Ravenna)


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                                            Voglio mostrarvi una immagine tratta da un atlante universale giunti sulla chimica, mostra come sono gli ioni in una soluzione; questa configurazione spiega perchè qualsiasi sale si metta in una soluzione, si ottiene sempre al passaggio di corrente, la produzione di idrogeno al catodo e di ossigeno all'anodo.
                                            Come potete vedere lo ione positivo in nero, che può essere nel nostro caso potassio oppure sodio, risulta circondato da varie molecole di acqua che per sua natura è polarizzata, cioè risulta leggermente negativa elettricamente dalla parte dell'ossigeno, la sfera grossa rossa, e leggermente positiva dalla parte degli idrogeni in grigio nella figura.
                                            Ora quando uno ione potassio + cerca di scaricarsi al catodo per riacquistare l'elettrone mancante, non ci riesce perchè circondato da palline di acqua che gli fanno da isolante nei confronti del catodo suddetto, (per rabazon, le dimensioni dell'intercapedine del condensatore è presto determinata, è il diametro di una molecola d'acqua).
                                            Ora spingendo ancora di più la tensione, esce un elettrone di forza dal catodo e guarda caso non riesce a centrare lo ione potassio, perchè è circondato dalle guardie del corpo costituite dalle molecole d'acqua.
                                            Ora se guardate bene, chi si prende in faccia l'elettrone sparato dal catodo non può che essere un idrogeno, perchè è voltato verso l'esterno rispetto allo ione.
                                            Potrebbe succedere che ogni tanto avvenga una cattura elettronica da parte del protone dell'idrogeno trasformandosi in un neutrone che poi và in qualche modo ad associarsi all'idrogeno gemello della molecola d'acqua, trasformandolo in deuterio che io poi vedo con la sua emissione a 327, 384349 MHz.
                                            Ragazzi se quì non si lavora di fantasia non si scopre mai niente.

                                            Saluti fantasiosi da

                                            Renzo Mondaini (Ravenna)

                                            Edited by remond - 1/12/2004, 00:06

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                                              una buona ricostruzione,
                                              manca la rappresentazine della zona di formazione diretta dell'idrogeno ,molecola biatomica,
                                              con l'accumulo di ioni ,circondati dalle molecole d'acqua, attorno a quella zona,
                                              quindi potrebbe essere una distanza superiore ad un diametro di molecola di H2O,

                                              e manca il tentativo di scaricare il condensatore,con il formarsi di filetti di ionizzazione,

                                              inoltre per superare il problema del difetto di massa, e il problema delle sezioni d'urto,
                                              dobbiamo prevedere che il protone H non si prenda in faccia un elettrone,ma un tripletto di elettroni, riuniti assieme per spin,
                                              a trasformare un protone in neutrone anomalo, che si lega ad un altro protone di H a formare il deuterio,
                                              che vedi con lo spettro radio
                                              se i picchi diversi, che vedi ,sono dovuti a echi nell'antenna, dovresti variare lo strumento , modificarlo,e vedere se ci sono ancora opp...
                                              se persistono, e non sono associabili ad emissioni normali o a echi negli strumenti,, possiamo pensare ad emissioni legate alla formazione dei tripletti di elettroni e ai neutroni anomali,bingo...magari

                                              beh c'è nè di lavoro...

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                                              • dear remond,
                                                ti invio un tripletto di elettroni, una particella formata dall'effetto condensatore,
                                                e da altre condizioni di preinnesco del plasma,
                                                a carica frazionaria per la miscelazione di spin contrapposti dei tre elettroni, e a semplice annullamento di parte di carica per la vicinanza di campi eletttrici contrapposti
                                                la mia è una rappresentazione,derivata dai grafi di feynmann, e anche se fatta a mano ,è meglio dellle rappresentazioni dell'atlante
                                                forse e dico forse, potrebbe emettere onde nella zona dei 533Mhr,un bel bingo...

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                                                • dear remond,
                                                  invio immagine,
                                                  dopo invio immagine di neutrone anomalo,
                                                  naturalmente sono rappresenntazioni, semplici per definire complessissimie situazioni, non dobbiamo aspettarci che in realtà siano fatti propio così,anche perchè seguiamo la srtada solo corpuscolare e casuale, tralasciando il fatto che queste paricelle sono anche onde,e sono localizzabili

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                                                    immagine solo casualle e corpuscolare di eutrone anomalo,a cerica negativa frazionaria -2/3
                                                    se emettesse fotoni durante il decadimento a 117 Mhr,e ripeto se...
                                                    bingo

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                                                      Sono reduce dal “10° concorso dell’inventore elettrico-elettronico” all’interno della grande fiera dell’elettronica di Forlì.
                                                      Anche se non ho vinto il primo premio, ma ho ricevuto una targa ricordo, posso affermare che è stato un successone, rabazon potrà confermare.
                                                      Da lunedì in romagna ci sarà un picco di vendite di acqua demineralizzata, bicarbonato di sodio ed elettrodi di tungsteno, tanto è stato l’entusiasmo e la meraviglia, che ha suscitato un simile esperimento portato al grande pubblico.
                                                      Mi è capitato anche di incontrare qualche scettico ad oltranza, ma era messo in conto; mentre altri scettici intelligenti, si sono dovuti ricredere davanti all’evidenza dei fatti.
                                                      Avevo installato sul tavolo un bicchiere a calice gigante da 1 m di altezza, riempito a ¾ di una soluzione quasi satura di bicarbonato di sodio; avevo quindi messo un tubetto di ceramica a galleggiare sulla superficie, fissato in un foro nel centro di un disco di materiale estruso, usato per isolamenti termici in edilizia.
                                                      Con del nastro adesivo avevo fissato due cavi elettrici lungo il gambo del bicchiere, collegati poi al raddrizzatore ed al variac; in aggiunta vi era un voltmetro ed un amperometro a lancetta, un vattmetro dismesso dell’enel a disco rotante ed avevo anche installato un deviatore, che mi commutava la tensione anche su di un beaker da 600 cc che tenevo li accanto, per far vedere che scioglievo come burro un tondino di ferro del diametro di 7 mm, le dimensioni di una biro per intenderci.
                                                      Avevo con me anche l’analizzatore di spettro, ma non l’ho neanche acceso, perché alla gente piaceva vedere l’effetto spettacolare e dell’analisi spettrale non importava un gran che.
                                                      Quindi ho solo accennato alla mia scoperta del deuterio, come elemento scatenante la reazione esotermica, mostrando solo le foto degli spettrogammi che avevo appeso e disposto anche sul tavolo.
                                                      Il pubblico rimaneva molto stupito dal fatto che nell’acqua che bevevano, vi fosse contenuto del deuterio.
                                                      Ora posso andare a dormire veramente soddisfatto perché ho divulgato questo bellissimo esperimento a tantissima gente, invitandola anche a visitare questo sito.

                                                      Vi saluto con affetto

                                                      Renzo Mondaini (Ravenna)



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                                                        Ma ogni mezzo è buono per fare interessare la gente.

                                                        Ancora complimenti e alla prossima!
                                                        Roy
                                                        Essere realisti e fare l'impossibile

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                                                        • Complimenti Remond anche da parte mia. Purtroppo dalle mie parti ora c'e' un po di neve e ho avuto dei problemi in questo fine settimana altrimenti sarei stato volentieri a visitare la fiera.

                                                          Ancora vivissime congratulazioni.

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                                                          • Ciao a tutti!Sono stato domenica alla fiera dell'elettronica di Forlì, dove ho potuto di persona vedere la fusione fredda al banco di Renzo Mondaini. Il mio stupore nel vedere quello... "SPETTACOLO" mi fece addirittura tremare di meraviglia. La free energy è sempre stata una mia fissa, un mio pensiero, qualcosa che mi fa riflettere sul mondo. Sfortunatamente per me non ho avuto fin ora amici con cui condividere tutto questo. Mi dispiace di non aver potuto parlare di persona con Renzo, causa la fretta. Ma comunque me ne sono tornato a casa con un filmato e alcune foto della fusione. Riguardandole ho trovato riferimenti a questo forum scritte su cartelli informativi, ed eccomi qua, pronto a sperimentare. Un giorno è passato, e sono pronto a procurarmi il necessario, spero di poter dare un contributo, anche se molto modesto.. Complimenti a tutti, per la voglia di scoprire, di condividere, di migliorare.

                                                            Riccardo

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                                                            • Ho riletto tutti i post riguardanti la fusione elettrolitica quindi sono al corrente di quanto riguarda sicurezza, materiali, eccetera. Presto mi preparerò un variac ed un raddrizzatore, anche per questo non c'è problema. Se possibile qualcuno potrebbe darmi un'idea della soluzione da preparare?Ne ho lette molte, essendo ormai passato molto tempo dai primi post, avete trovato tra i vari test quella migliore? Se non sbaglio, i catodi devono essere entrambi al tungsteno, oppure positivo metallico ed il negativo tungsteno. Aggiungo che mio padre fa parte dei vigili del fuoco e forse potrebbe aiutarmi a trovare qualche strumento interessante. Un contatore geyger sicuramente, qualche altro strumento si vedrà. Ps: Ringrazio tutti!

                                                              Riccardo

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