Originariamente inviato da cirowsky
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Le grandissime dimensioni riducono i costi di qualunque progetto.
Il sistema di concentrazione non appare sostanzialmente diverso da uno a torre con eliostati. Nel senso che non vedo il problema di applicarlo alla terraferma, viceversa ne vedo i vantaggi.
Ho riletto la parte iniziale della discussione ed ho notato che la stessa domanda era una delle prime poste da Stregatto e questa e' la tua risposta:
Originariamente inviato da cirowsky
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Il punto (2) puo' essere veritiero se il tutto venisse preassemblato a terra, ma non mi sembra un punto decisivo.
A parte gli specchi da 10x10 metri (comunque di difficile gestione) mi sembra che il trasporto a terra non darebbe grandi difficolta'.
Il punto (3) non tiene conto che anche in Italia ci sono molte zone sterili, che anche se non possono essere classificate come deserto sono comunque improduttive e praticamente inutilizzabili. Come minimo bisognerebbe utilizzare queste aree ad esaurimento.
Ma ci sono gli svantaggi e non sono pochi.
1) Problemi ambientali dovuti a venti, salsedine, mare mosso.
2) Problemi di trasmissione dell'energia.
3) Difficolta' operative per qualunque operazione sia necessaria a livello di manutenzione.
In ogni caso servirebbe una valutazione quantitativa dei vantaggi/svantaggi tra mare e terraferma.
Una cosa a proposito della collocazione all'equatore, se non sbaglio le condizioni climatiche a quelle latitudini non sono ideali c'e' una nuvolosita' persistente (da quel che ricordo, dovrei verificare).
ciao
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