Ieri ad H2Roma ho parlato con due ricercatori dell'ENEA che hanno lavorato insieme al professor Fabio Orecchini dell’Università La Sapienza di Roma e Giuseppe Buja del Dipartimento di Ingegneria Elettrica dell’Università di Padova alll'Estrima Birò a supercondensatori, esposto in fiera.
In realtà l'avevano già presentato un anno fa al motorshow di Bologna ma mi era sfuggito...
Vabbè, comunque, il nocciolo della questione è che mi hanno spiegato che tutto quello che c'è da fare per realizzare una btteria ibrida a supercondensatori è... collegare i supercondensatori alla batteria.
In parallelo.
Punto, non c'è da fare altro, il sistema si autobilancia e autogestisce.
Al massimo può essere utile, mi hanno spiegato, mettere un'induttanza in serie tra supercondensatore e batteria, per separarli durante i transitori (in regime di corrente variabile un'induttanza equivale a un interruttore aperto), ma non è indispensabile.
Questo è un prototipo di batteria a supercondensatori realizzata tramite normale batteria da automobile:
http://jumpjack.wordpress.com/?attachment_id=2445
Mi hanno anche fatto vedere un grafico degli assorbimenti di corrente: quella erogata dalla batteria risulta praticamente costante, mentre quella erogata dal SC ha ovviamente un grosso picco. Purtroppo non ho fatto una foto al grafico e per il momento non lo trovo online...
Pero' ho fatto una foto a un po' di supercondensatori:
http://jumpjack.wordpress.com/?attachment_id=2444
Anche quello a destra che sembra una cella al litio, in realtà è un SC sperimentale. E devo dire che è notevole: 3,7V/424F in 3 millimetri di spessore! (non visibili in foto).
Con 20 di questi condensatori in serie otterrei un condensatorone da 74V/21F, esattamente quello che mi servirebbe per il mio scooter stando ai calcoli di qualche post sopra.
Il tizio si è raccomandato di usare un condensatore con tensione sicuramente superiore a quella della batteria, perchè basta uno "sgarro" minimo per bucare il dielettrico e distruggere il condensatore.
Ioxus
Ricerche su supercondensatori ILHYPOS a liquido: GOOGLE
In realtà l'avevano già presentato un anno fa al motorshow di Bologna ma mi era sfuggito...
Vabbè, comunque, il nocciolo della questione è che mi hanno spiegato che tutto quello che c'è da fare per realizzare una btteria ibrida a supercondensatori è... collegare i supercondensatori alla batteria.
In parallelo.
Punto, non c'è da fare altro, il sistema si autobilancia e autogestisce.
Al massimo può essere utile, mi hanno spiegato, mettere un'induttanza in serie tra supercondensatore e batteria, per separarli durante i transitori (in regime di corrente variabile un'induttanza equivale a un interruttore aperto), ma non è indispensabile.
Questo è un prototipo di batteria a supercondensatori realizzata tramite normale batteria da automobile:
http://jumpjack.wordpress.com/?attachment_id=2445
Mi hanno anche fatto vedere un grafico degli assorbimenti di corrente: quella erogata dalla batteria risulta praticamente costante, mentre quella erogata dal SC ha ovviamente un grosso picco. Purtroppo non ho fatto una foto al grafico e per il momento non lo trovo online...
Pero' ho fatto una foto a un po' di supercondensatori:
http://jumpjack.wordpress.com/?attachment_id=2444
Anche quello a destra che sembra una cella al litio, in realtà è un SC sperimentale. E devo dire che è notevole: 3,7V/424F in 3 millimetri di spessore! (non visibili in foto).
Con 20 di questi condensatori in serie otterrei un condensatorone da 74V/21F, esattamente quello che mi servirebbe per il mio scooter stando ai calcoli di qualche post sopra.
Il tizio si è raccomandato di usare un condensatore con tensione sicuramente superiore a quella della batteria, perchè basta uno "sgarro" minimo per bucare il dielettrico e distruggere il condensatore.
Ioxus
Ricerche su supercondensatori ILHYPOS a liquido: GOOGLE
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