Sistemi di accumulo per Fotovoltaico - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Sistemi di accumulo per Fotovoltaico

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Originariamente inviato da fabbietto Visualizza il messaggio
    Fine discorso incentivi (e anche SSP secondo me) + accumulo.
    Per il discorso incentivi+accumulo ti do il 99% della ragione perchè effettivamente nessuno può consigliare, senza i dovuti ammonimenti al cliente, l'installazione di sistemi di accumulo su impianti incentivati, ma permettimi di tenermi l'1% perchè effettivamente il nostro prodotto è in grado di isolarsi dalla rete nel momento dell'erogazione dell'energia all'utenza...quindi dubito che il GSE noterebbe mai alcuna anomalia dei flussi di energia negli impianti esistenti incentivati.

    Per quanto riguarda il discorso SSP, mi dispiace ma devo dissentire perchè per sua natura questo non è un incentivo ma una sorta di contributo di compensazione che con un sistema di accumulo verrebbe quasi del tutto annullato (se il sistema viene ben dimensionato) quindi secondo me in futuro ne potrà fare benissimo a meno.

    Commenta


    • Originariamente inviato da vince1948 Visualizza il messaggio
      Voglio dire, difficile immaginarsi di sfruttare il di più con un consumo base di una villetta di 200 mq, con due anime che spesso per trovarsi si devono rincorrere.
      Mi trovi completamente d'accordo. Con bassi consumi non conviene fare un investimento energetico di questo peso.
      L'ammortamento avviene con risparmio e detrazione ma benché, se sfruttabile, la detrazione sia vantaggiosa, i pochi risparmi non compenserebbero l'ammortamento in breve tempo. Questo capita spesso, soprattutto a chi ha già un impianto fotovoltaico ed è abituato a consumare istantaneamente riducendo di gran lunga i prelievi serali. L'unica motivazione plausibile potrebbe essere l'autonomia, ma solo nel caso che la liquidità del momento lo consenta. Anche io nei tuoi panni farei la stessa scelta.

      Commenta


      • siamo partiti da
        "l'incentivo calcolato sulla produzione rimane inalterato" (tuo post 2285),
        poi siamo passati a
        "Il GSE si occupa della configurazione dell'impianto connesso in rete quindi dai moduli al contatore di produzione, e lì deve rigorosamente rimanere inalterato, non mi può costringere a consumare più o meno energia autoprodotta a suo piacimento..tanto meno se decidessi di inserire un UPS domestico. Sono o no padrone della mia energia" (tuo post 2301)
        e alla fine siamo arrivati al 99% di impossibilità di far convivere accumulo e incentivi (e l'1% di possibilità è basato soprattutto sul fatto che confidi che il GSE non si accorga di nulla).
        Per lo scambio sul posto la situazione normativa è secondo me ancora più confusa, però io direi che non si può sommare agli accumuli, almeno per ora. Tu dissenti su questo e chissà che non abbia ragione, ma l'evoluzione della tua posizione rigurado gli incentivi non mi sembra molto rassicurante.
        Per quanto riguarda il futuro, si vedrà: ad oggi però ripeto che non si possono mettere accumuli su impianti incentivat, e anche con il solo SSP si è a rischio

        Commenta


        • @fabbietto. Tutto quello che ho detto non deve intendersi come un cambiamento di posizione, ma solo come una constatazione di come lavora il nostro prodotto che non è comunemente classificabile come un sistema di accumulo di cui alla seguente definizione CEI 0-21V2

          3.61 bis Sistema di accumulo
          Insieme di dispositivi, apparecchiature e logiche di gestione e controllo, funzionale ad assorbire e rilasciare energia elettrica, previsto per funzionare in maniera continuativa in parallelo con la rete di distribuzione. ...

          Il nostro prodotto non lavora nè in maniera continuativa nè in parallelo con la rete ma in serie all'utenza. Tramite un teleruttore isolo l'utenza nel momento dell'alimentazione dei carichi dallo storage.

          Quindi


          Originariamente inviato da fabbietto Visualizza il messaggio
          "l'incentivo calcolato sulla produzione rimane inalterato"
          Confermo, perché il contatore di produzione calcolerà solo l'effettiva produzione dell'impianto connesso

          Originariamente inviato da fabbietto Visualizza il messaggio
          "Il GSE si occupa della configurazione dell'impianto connesso in rete quindi dai moduli al contatore di produzione, e lì deve rigorosamente rimanere inalterato, non mi può costringere a consumare più o meno energia autoprodotta a suo piacimento..tanto meno se decidessi di inserire un UPS domestico. Sono o no padrone della mia energia"
          Confermo, perchè il nostro sistema è installato in serie all'utenza sul nodo tra contatore di produzione/contatore di scambio/utenza

          Originariamente inviato da fabbietto Visualizza il messaggio
          e alla fine siamo arrivati al 99% di impossibilità di far convivere accumulo e incentivi (e l'1% di possibilità è basato soprattutto sul fatto che confidi che il GSE non si accorga di nulla)
          Attenzione, non stiamo giocando a nascondino. Il GSE a ragione pretende che, fino a definizione della normativa e soprattutto per etica professionale, io comunichi al cliente che se installasse un EES di cui alla definizione precedente (non un UPS EN62040) e si alterassero il flussi di energia e la configurazione impiantistica c'è il rischio che perda l'incentivo, ma anche che però il nostro prodotto, sulla base della tecnologia che abbiamo progettato, non altera minimamente nè i flussi di energia prodotta e immessa, cosa che preoccupa GSE/ENEL/AEEG/TERNA per ovvi motivi tecnico-economici, nè la configurazione impiantistica perchè il nostro sistema viene installato in serie all'utenza (E questo è assolutamente vero! Il grafico che ho postato non è suddiviso per fasce orarie ma vi posso assicurare che è così e presto, se avrò il consenso, ne fornirò ulteriore prova); in certi casi il cliente desiste dall'acquisto, azione condivisibile, in altri casi decide di rischiare consapevolmente. Anche se ripeto, quelli che lo hanno fatto attualmente sono 2 forse 3 (tra i quali il titolare ovviamente)

          Commenta


          • Non vorrei essere troppo pedante ma ribadisco:
            1) la situazione normativa è in divenire, AEEG e CEI stanno lavorando per modificare norme e regole per la gestione degli storage, nel frattempo il GSE non vuole sentire parlare di accumuli.
            Il teleruttore che impedisce l'immissione in rete potrà o non potrà essere ritenuto un sistema valido dalle norme, ma solo quando queste norme esisteranno, "nelle more" non si possono installare accumuli su impianti incentivati
            2) qualcuno su questo stesso forum ha scritto che al 99% è sconsigliabile installare accumuli su impianti incentivati...

            Commenta


            • Originariamente inviato da fabbietto Visualizza il messaggio
              Non vorrei essere troppo pedante ma ribadisco:
              1) la situazione normativa è in divenire, AEEG e CEI stanno lavorando per modificare norme e regole per la gestione degli storage, nel frattempo il GSE non vuole sentire parlare di accumuli.
              Il teleruttore che impedisce l'immissione in rete potrà o non potrà essere ritenuto un sistema valido dalle norme, ma solo quando queste norme esisteranno, "nelle more" non si possono installare accumuli su impianti incentivati
              2) qualcuno su questo stesso forum ha scritto che al 99% è sconsigliabile installare accumuli su impianti incentivati...
              Sono pienamente d'accordo sulla puntualizzazione: sconsigliabile ma comunque una scelta soggettiva.

              Commenta


              • Spesso mi metto a fare due conti alla mano e, anche con solo un autoconsumo del 20% ma l'attuale SSP, l'impianto tradizionale "vince" rispetto uno con accumulo...

                Commenta


                • Sono d'accordo con Voi sui sistemi ad accumulo.

                  Purtroppo non riesco più a trovare il foglio degli appunti che avevo scarabocchiato mentre il "venditore" ne parlava, ma ricordo che per un sistema di batterie in grado di immagazzinare 5 kWh le cifre erano molto consistenti.
                  Il venditore decantava la durata delle batterie, ma leggendo la scheda tecnica dopo un piaio di anni già era prevista una diminuzione del rendimento delle batterie notevole, per cui dopo 4-5 anni le batterie erano già da cambiare.
                  Tutto questo per risparmiare, orientativamente, qualcosa dell'ordine di 0,80 euro al giorno (meno l'eventuale rimborso per la mancata immissione in rete) di 5 kWh di corrente serale in fascia economica nei giorni in cui sono riuscito ad immagazzinarli di giorno (un pò di più se utilizzo la corrente immagazzinata dal calar del sole entro le 19:00, fascia più costosa).
                  E questo per quanti giorni all'anno? 150? 200?
                  Anche se potessi risparmiare 1,5 euro al giorno (difficile calcolare per quanti giorni all'anno)...... il costo delle batterie è ancora eccessivo.

                  Scusate se non trovo i dati esatti, ma bisogna comunque state attenti al costo delle batterie, alla durata (garantita per iscritto, non a voce come fanno spesso i venditori) e a quanti kWh accumulano dal giorno alla notte (e ovviamente non si parla di sfruttare il sole estivo per avere kWh nei mesi invernali )

                  Per ora, ho ritenuto il sistema di accumulo non conveniente.
                  Ultima modifica di Mak60; 14-07-2014, 11:36.
                  9 pannelli SunPower E20 da 327W per un totale di 2,943 kWp- Inverter Aurora -
                  impianto sul tetto - Ottobre 2013 in Rovigo città (azimut + 6,5° W, tilt 22°)

                  Commenta


                  • Come ho scritto qualche pagina fa, i miei vicino per 5 kw con smart storage tutto a marchio schuco avrebbero pagato 12.000 euro chiavi in mano.
                    4,41 Kwp : Q-cells Q.Pro G2 245W + SMA; solare termico CF 300 lt schuco
                    Costa tirrenica cosentina

                    Commenta


                    • vedo che in tanti continuate a parlare dell'accumulo ma abbiamo tante volte concordato che, livello economico, con lo SSP non è conveniente farlo. Rimane però la voglia, anche da parte mia, di avere un sistema di accumulo che consenta , nelle ore notturne o in caso di black-out, di poter disporre di una riserva d'energia idonea a sopperire ad esigenze di energia elettrica. Per ora i divieti posti dal GSE ( illegittimi a mio modesto parere) non lo consentono ma ciò non toglie che resta una giusta aspettativa di chi ha un impianto fotovoltaico.
                      Se ci fosse avvedutezza da parte delle nostrè "autorità", con le opportune precauzioni, sarebbe molto utile ma siamo in Italia e sappiamo bene che ciò che va bene al cittadino non va bene allo Stato. Non ci resta che aspettare che le aziende tedesche raggiungano una diffusa ramificazione commerciale anche in Italia e poi ci penserà "la signora" a dare ordini ai nostri governantucoli di fare la legge ad hoc, per ora niente non si può e non conviene.
                      5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ​https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

                      Commenta


                      • Originariamente inviato da pieruzzu Visualizza il messaggio
                        Come ho scritto qualche pagina fa, i miei vicino per 5 kw con smart storage tutto a marchio schuco avrebbero pagato 12.000 euro chiavi in mano.
                        Potresti postare qualche scheda tecnica? Non conosco accumuli Schueco in campo elettrico ma solo sul termico (in questo caso non sarebbe proprio la stessa cosa)..vorrei capire bene di cosa si tratta.

                        Commenta


                        • Originariamente inviato da dolam Visualizza il messaggio
                          Non ci resta che aspettare che le aziende tedesche raggiungano una diffusa ramificazione commerciale anche in Italia e poi ci penserà "la signora" a dare ordini ai nostri governantucoli di fare la legge ad hoc, per ora niente non si può e non conviene.
                          Vorrei tanto che non avessi ragione. :'(

                          Commenta


                          • cercale sul sito schuco, io non sono un loro venditore.
                            Ho visto solo i depliant lasciati ai miei vicini.
                            4,41 Kwp : Q-cells Q.Pro G2 245W + SMA; solare termico CF 300 lt schuco
                            Costa tirrenica cosentina

                            Commenta


                            • Originariamente inviato da pieruzzu Visualizza il messaggio
                              cercale sul sito schuco, io non sono un loro venditore.
                              Ho visto solo i depliant lasciati ai miei vicini.
                              Già fatto..è come pensavo, si basa principalmente sull'accumulo termico con pompa di calore.

                              Commenta


                              • No, è accumulo elettrico (vedi mio post #1960).
                                In pratica assemblano materiale rimarchiandolo Schuco (adesso Viessmann).
                                Il sistema Schuco (kit Evo Plus) dovrebbe essere composto da 20 moduli da 250Wp + Power Router 5kW + batterie di accumulo FIAMM RES (gel) 7,2kWh 24V, nr. cicli dichiarati 2000 al 50%Dod, 12 batterie L155

                                saluti

                                Commenta


                                • Originariamente inviato da ginger_sara Visualizza il messaggio
                                  Anzi visto che mi voglio far perdonare...vi posto questo.[...]
                                  Guarda, io ti posto quest'altro, tirato fuori da un anno di rilievi fatti al minuto.
                                  In ascissa la capacità effettiva simulata dell'accumulo, in ordinata l'energia giornaliera transitata in batteria. Un grafico che nessun produttore si è mai preso la briga di fare.
                                  Tanto per capirci, tutto deriva dal calcolo del SOC in 525600 campionamenti, i minuti presenti in un anno.

                                  Originariamente inviato da ginger_sara Visualizza il messaggio
                                  Per quanto riguarda il discorso SSP [...] con un sistema di accumulo verrebbe quasi del tutto annullato (se il sistema viene ben dimensionato)
                                  Ne avevo già parlato qualche pagina fa: fare piani di rientro in cui si paventa un autoconsumo del 100% è una gran moda, però:
                                  1. Nessuno ricorda mai che il 30% circa del disallineamento tra produzione e consumi è stagionale, quindi oltre il 70% di CdC non si può andare, neanche con batteria infinita. I calcoli che ho fatto io arrivano giusto giusto là intorno.
                                  2. Soltanto con batteria infinita i kWh transitati sono equivalenti a quelli resi dalla batteria al netto del DoD, nel mondo reale invece c'è un derating dovuto alla variabilità meteo che pesa in particolare sui grossi accumuli, che faticano di più a ripristinare il SOC se piove 1 giorno o 2 e quindi rendono come un equivalente accumulo di dimensioni minori.

                                  Questo tipo di calcoli serve per stabilire la coerenza dei modelli matematici dei produttori di sistemi con il mondo reale, perché è facile far tornare i conti usando come dati di partenza la capacità effettiva della batteria e il prelievo medio mensile dell'utenza! E spesso (sempre) chi propone questi sistemi mancone sa nulla del secondo valore, lo deriva per approssimazione dalle bollette. Ma quale commerciale masochista installa un monitoraggio dal cliente 12 mesi prima di vendergli un accumulo solo per avvicinarsi alla verità?!?

                                  Nel grafico è anche interessante notare che la soluzione di SMA (e altri) di fornire accumuli di capacità ridicola ha un suo perché matematico: sotto una certa capacità l'accumulo tende a fare più di un ciclo di carica/scarica al giorno (inteso al netto del DoD, ovviamente).

                                  A margine segnalo che la carica/scarica massima consentita per l'accumulo arriva ad incidere per il 6% circa partendo dal valore più elevato (scarica infinita) per arrivare a 1,5 kW della maggior parte degli accumuli sul mercato.

                                  Non vi dico il giro di calcoli che ho dovuto fare per arrivare a questi grafici... mi sono dovuto scrivere un software ad hoc per elaborare tutto il malloppo, perché Excel non va bene per queste moli di dati.
                                  File allegati
                                  Tinkering with Renewables - il mio canale YouTube

                                  Commenta


                                  • Originariamente inviato da Nosferatu Visualizza il messaggio
                                    Non vi dico il giro di calcoli che ho dovuto fare per arrivare a questi grafici... mi sono dovuto scrivere un software ad hoc per elaborare tutto il malloppo, perché Excel non va bene per queste moli di dati.
                                    Bel lavoro! Complimenti! Non so se l'hai già fatto in precedenza, ma potresti fornire qualche dettaglio in più sul tipo di impianto e sulla metodologia di rilevamento e di calcolo?

                                    Commenta


                                    • Originariamente inviato da ginger_sara Visualizza il messaggio
                                      Già fatto..è come pensavo, si basa principalmente sull'accumulo termico con pompa di calore.
                                      Forse hai cercato male, è un impianto FTV da 5 kw, con smart inverter, sistema domotico integrato e accumulo con batterie FIAMM.
                                      In aggiunta c'è la pdc per massimizzare l'autoconsumo, ma non è obbligatorio comprarla.
                                      4,41 Kwp : Q-cells Q.Pro G2 245W + SMA; solare termico CF 300 lt schuco
                                      Costa tirrenica cosentina

                                      Commenta


                                      • Originariamente inviato da ginger_sara Visualizza il messaggio
                                        potresti fornire qualche dettaglio in più sul tipo di impianto e sulla metodologia di rilevamento e di calcolo?
                                        Sì, nessun problema.
                                        Dapprima è stato montato un impianto equivalente al cliente residenziale medio, 3,8 kWp a sud senza ombre con 4700 kWh sia di produzione che di consumi.
                                        Ho personalmente fatto da cavia.

                                        In un primo passaggio abbiamo usato rilevazioni mensili di consumi, produzione e cessione del 2011, rilevati al contatore.
                                        Il dato è molto grezzo, si può ricostruire soltanto un profilo energetico medio su 12 giorni campione, ma già dei ragionamenti si possono fare.
                                        E' bastato un foglio Excel per rendersi conto che anche con batteria infinita oltre il 70% di autoconsumo non si può andare, perché fa sempre fede il minore tra prelievi e immissioni dello stesso giorno medio.

                                        In un secondo passaggio abbiamo ricampionato i dati campionati nel corso del 2012, rilevati tramite inverter + wattmetro.
                                        Già lì sono cominciate le discrepanze col primo modello matematico, tanto da invogliarmi a fare un vero e proprio calcolo dello stato di carica dell'ipotetico accumulo in tempo reale, ma per fare quello non mi bastavano i dati raccolti.

                                        Quindi è stata fatta una terza campagna di rilevazione nel 2013 usando un monitor di rete. Abbiamo scelto OWL Intuition perché tramite Multicast permette una pletora di possibilità di implementazione. Le letture sono poco precise, ma visto che si tratta comunque di una simulazione con abitudini di consumo prese per buone non aveva comunque senso farne una questione di lana caprina.
                                        Valutando eccessiva la granularità delle informazioni fornite (binning su 16 secondi mediati a loro volta su 12 campionamenti al secondo) ho scritto un software che ricostruisca per interpolazione il dato al minuto (è uno script in Java che ho pubblicato anche sul forum). Questo è servito anche per uniformare il campionamento, che altrimenti soffriva di risoluzione aleatoria sull'asse del tempo tipica del "fire and forget" del protocollo UDP usato dal datalogger.

                                        A quel punto avevamo un bellissimo tabellone di 500mila e passa righe da smazzarsi per simulare di tutto e di più.
                                        Rimanevano 2 parametri da personalizzare via software: la capacità effettiva dell'accumulo (la nominale non ci interessa in questa fase) e la potenza di carica/scarica massima.

                                        Quel che mi interessava capire era come si comportava nel mondo reale il SOC di un accumulo teorico X: era in grado di fornire quotidianamente la sua capacità? Quanto vicini eravamo rispetto all'ipotetico giorno medio mensile? E rispetto al giorno medio annuale usato da tutti i commerciali faciloni?

                                        Il dato in output è stato un grafico raccapricciante (nel senso che era enorme) dello stato di carica dell'ipotetico accumulo in ogni minuto della sua vita annua, in tutte le possibili ipotesi di capacità e potenza. Allego uno stralcio del solo mese di aprile, 6 kWh di capacità e 1,5 kW di potenza.

                                        Il risultato un po' sconfortante è che la verità non è univoca: in alcuni mesi il SOC è prevedibile, altri meno. E questo a prescindere dalla variabilità stagionale di energia media giornaliera prodotta, quello era già ovvio da subito.

                                        In linea di massima c'è uno scostamento di SOC piuttosto evidente rispetto quello risultante usanto il giorno medio, e la causa secondo me è il meteo e qualche consumo farlocco fatta qua e là quando non serviva, ma quello la Signora Maria lo fa a prescindere, quindi è anche corretto che ci sia.

                                        Questo scostamento è risultato in proporzione diretta ma non lineare rispetto alla sua capacità, e infatti lo vedete dal grafico che ho postato.
                                        Come già scritto all'estremo basso delle capacità si arriva ad uno sfruttamento giornaliero dell'accumulo che in qualche mese è addirittura maggiore della sua capacità effettiva, segno che mediamente si carica e scarica più di una volta al giorno, quindi sopperisce ai picchi di prelievo momentanei ma è così piccolo da riuscire a ripristinare il suo SOC prima del tramonto.
                                        File allegati
                                        Tinkering with Renewables - il mio canale YouTube

                                        Commenta


                                        • Originariamente inviato da pieruzzu Visualizza il messaggio
                                          In aggiunta c'è la pdc per massimizzare l'autoconsumo, ma non è obbligatorio comprarla.
                                          Si, ora ci sono

                                          Commenta


                                          • Originariamente inviato da Nosferatu Visualizza il messaggio
                                            Sì, nessun problema.
                                            Che precisione! E' bello vedere un'analisi così accurata

                                            Originariamente inviato da Nosferatu Visualizza il messaggio
                                            Il risultato un po' sconfortante è che la verità non è univoca: in alcuni mesi il SOC è prevedibile, altri meno. E questo a prescindere dalla variabilità stagionale di energia media giornaliera prodotta, quello era già ovvio da subito.

                                            In linea di massima c'è uno scostamento di SOC piuttosto evidente rispetto quello risultante usanto il giorno medio, e la causa secondo me è il meteo e qualche consumo farlocco fatta qua e là quando non serviva, ma quello la Signora Maria lo fa a prescindere, quindi è anche corretto che ci sia.
                                            E' molto complicato provare a generalizzare su questo tipo di considerazioni e come giustamente dici, per un produttore (non masochista) sarebbe controproducente fare questo tipo di calcoli ad hoc per ogni installazione. Al momento stiamo valutando dei campioni suddivisi per tipologia impiantistica, ma la fantomatica Signora Maria ci mette sempre lo zampino

                                            L'ideale sarebbe poterci affidare ad un calcolo medio il più possibile realistico, poi tutto quello che è imprevedibile purtroppo dovrà rimanere legato al caso.

                                            Terrò a mente la tua esperienza e una volta che avremo i nostri dati li metterò a confronto.

                                            Ti ringrazio di cuore per la condivisione.

                                            Commenta


                                            • dal grafico se è di tutto il mese d'aprile si nota che ogni giorno carica una volta al giorno vedo circa 30 cariche e 30 scariche , oppure ( se si potrebbe allargare il grafico ) intanto che carica si scarica e ricarica ?

                                              Commenta


                                              • Originariamente inviato da Alby62 Visualizza il messaggio
                                                se si potrebbe allargare il grafico
                                                Fantozzi! Mi dii quel grafico!

                                                Il grafico rappresenta il SOC, la carica teorica residua in batteria, non il flusso energetico.
                                                Ogni punto con derivata negativa è una scarica parziale, quindi come vedi è un continuo andirivieni di flussi, non è vincolato alla giornata.

                                                La mia simulazione prendeva in considerazione il caso ideale, quello in cui l'inverter è in grado di fare il parallelo dinamico triplo tra FV, batteria e rete.
                                                Spiego con 2 esempi.
                                                1. alle 7 di mattina parte la lavatrice che spunta 2 kW: 300 watt arrivano dal FV, 1500 watt arrivano dalla batteria (finché il SOC non scende allo 0%) e altri 200 entrano dalla rete.
                                                2. alle 13 parte l'asciugatrice che spunta 700 watt: 3300 watt arrivano dal FV, di cui 1500 vanno in batteria (finché il SOC non sale al 100%), 700 vanno agli utilizzi e 1100 vanno in rete.


                                                Non tutti i sistemi supportano tutte queste modalità in parallelo.
                                                Bosch, SMA e SolarEclipse mi risulta di sì.
                                                Tinkering with Renewables - il mio canale YouTube

                                                Commenta


                                                • Teoricamente tutto quello che è omologato per il mercato tedesco fa quello che dici tu, in quanto a loro funziona in questo modo la rete.

                                                  Commenta


                                                  • ho capito come funziona ,
                                                    ma non hai capito cosa intendevo dirti,
                                                    cioè un carica scarica che vedo nel grafico è quello che succede in UNA giornata o per esempio in un ora ,
                                                    ovvero cosa c'è sulla retta ascisse il tempo, la potenza ?

                                                    per arrivare a questo.
                                                    uno installa l'accumulo ad esempio rende 2000 cicli con dod 50% per cui uno pensa si carica al mattino fino a sera e poi la sera fina al mattino lo scarico , bene dopo 2000 giorni le batterie sono da buttare ,ma..... se il carica scarica avviene di media 3 o 4 volte al giorno , vuol dire che dopo 650 - 500 giorni mi ritrovo con batterie da buttare , mi son spiegato ?

                                                    se così forse meglio temporizzare lo scarico cioè durante il giorno carico , poi quando si ferma l'ipianto oppure quando comincia a rendere il 10 - 20% le batterie vanno in aiuto finche si scaricano,poi interviene la rete fino al mattino inoltrato . così sono sicuro che mi durano 200 giorni.
                                                    per il resto immetterò qualcosa di + ma con lo scambio sul posto recupero , d'altronde quello che occorre accumulare sono le eccedenze , che vengono ripagate una bazzeccola oltre che tassate .
                                                    Cosat di + cambiare le batterie ( da pazzi ) ogni 6 - 7 anni che ogni 1.7 - 2 anni solo per voler autoconsumare il 100% 8 che poi è ancora da vedere )
                                                    Ultima modifica di Alby62; 16-07-2014, 18:18.

                                                    Commenta


                                                    • Bello questo sistema del triplice parallelo ed ottimo il grafico e le statistiche eseguite, complimenti.

                                                      Teroricamente potrebbe divenire quadruplo o multiplo in genere, sfruttando P.E. dei sezionamenti con priorità ed accumuli di emergenza.

                                                      Mi ponevo una domanda banale sui cicli di C/S.
                                                      Non è che una batteria dopo x cicli è da buttare, inizia a degradare le sue prestazioni, sia in capacità di accumulo che in assorbimenti di picco.
                                                      Ovvio che le sue prestazioni diverranno insufficienti per un sistema ad isola, ma può sempre essere usato come accumulo di scorta fino a quando il degrado sarà tale da renderle antieconomiche od incapaci e quidi procedere al relativo smaltimento.
                                                      Ma potrebbero sempre erogare magari una quantità più limitata e per meno tempo la loro carica residua.

                                                      Il classico gruppo di continuità per pc che tutti hanno, dopo diciamo 3 anni dichiara forfait, ma non perchè la batteria sia 'finita', ma lo spunto richiesto dal sistema la rende insufficiente per lo scopo assegnato, erogare X Wh per Y minuti.
                                                      Ed il gruppo si spegne insieme allo sfortunato PC.
                                                      Ma la stessa batteria per altri, diciamo 3 anni, la posso utilizzare per alimentare un trapano a batteria (come faccio io) e quando anche l'assorbimento del trapano è eccessivo e la durata è infima, la si può utilizzare per alimentare luci led etc. etc.

                                                      In buona sostanza, io cofido nella scalabilità, capisco che se necessito di 3Kw di picco occorra un buon banco batterie efficiente e proporzionato, ma se gli assorbimenti sono di 200W potrei commutare sul banco esausto 'tirandogli il collo' evitando di stressare il banco principale fino a sovvertite esigenze.
                                                      Forse siamo ancora agli inizi della storia degli accumuli. IMHO.
                                                      Regolamento: https://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

                                                      Commenta


                                                      • Originariamente inviato da Alby62 Visualizza il messaggio
                                                        cioè un carica scarica che vedo nel grafico è quello che succede in UNA giornata o per esempio in un ora ,
                                                        ovvero cosa c'è sulla retta ascisse il tempo, la potenza ?
                                                        Ah, scusa, non avevo capito.
                                                        In ascissa c'è il tempo, con risoluzione al minuto.
                                                        Quel grafico dovrebbe essere l'integrale del flusso energetico da e alla batteria, ovvero il primo grafico che avevo postato.

                                                        Originariamente inviato da Alby62 Visualizza il messaggio
                                                        così sono sicuro che mi durano 200 giorni.
                                                        Mah, non sono d'accordissimo.
                                                        E' vero che le batterie soffrono per la carica a singhiozzo, ma soffrono altrettanto per la scarica a singhiozzo. La seconda non la puoi livellare e secondo me tanto vale non livellare neanche la prima.
                                                        Se uno si compra un paio di scarpe è per indossarle, anche se è ovvio che più le usa e più le consuma.
                                                        Non puoi prevedere se nel pomeriggio pioverà, oppure se alla sera farai 2 lavatrici, quindi nel dubbio perché conservare la carica per qualcosa che potrebbe anche non succedere?
                                                        Anche facendo come dici tu non hai certezze sull'utilizzo ciclico della batteria, quindi tanto vale...

                                                        E di certo non allunghi la vita delle batterie in rapporto ai cicli, ma solo in rapporto al tempo.
                                                        Ovvero ti illudi che le batterie durino di più, ma grazie al ca**o, le hai anche usate meno!
                                                        Sbaglio?

                                                        Originariamente inviato da Elisabetta Meli Visualizza il messaggio
                                                        la stessa batteria per altri, diciamo 3 anni, la posso utilizzare per alimentare un trapano a batteria
                                                        Ne ho già sentito parlare.
                                                        Ad esempio Nissan ha già avviato in Giappone una campagna di ritiro delle batterie esauste della Leaf per riqualificarle.
                                                        Cioè... invece di doverle smaltire tu con i relativi costi, loro te le ricomprano a prezzo simbolico e ne fanno accumuli per fotovoltaico ed eolico.
                                                        Questo perché se la già limitata autonomia dell'auto elettrica si riduce al 70% è già un grosso problema in campo automotive, ma se ricicli il litio su uno storage statico, che sarà mai il 30% di spazio occupato in più? Hai usato batterie altrimenti considerate rifiuti! E con costi quasi zero, peraltro.
                                                        Ultima modifica di rob_nosfe; 17-07-2014, 11:54.
                                                        Tinkering with Renewables - il mio canale YouTube

                                                        Commenta


                                                        • scusa ho dimenticato uno 0 sono 200 giorni invece che 200, beh troppo pochi.

                                                          non sono d'accordo sul discorso che durano di più perchè non le uso, ovvio è vero , ma le uso in modo + conveniente !
                                                          non vedo perchè spendere 5000€ ogni tre anni per sostituire le batterie, invece che farle durare il doppio e recuperare per vendere o scambiare energia con gse per un valore di 1000€ ,io proprio non ne vedo l'utilità.
                                                          Discorso diverso per un impianto a isola .

                                                          oramai le lavatrici asciugatrici e lavastiviglie tutte quelle abbastanza nuove hanno il ritardo di partenza , per chi ha l'FV si fanno andare di giorno, se proprio piove o pioverà la sera dopo le 19 perchè per ora costa meno .

                                                          Commenta


                                                          • Concordo con Alby, nel senso che visto il costo elevato dell'accumulo, per il momento il principio che mi pare cardine è ottimizzare la durata delle batterie. A questo scopo l'ideale è caricarle al 100% durante il giorno tramite il FV e poi, quando il FV non produce più o quasi, spostare il quadro elettrico di casa sulle batterie finché hanno un 50% di carica, per poi tornare sulla rete o sul FV se sta già producendo, tanto il passaggio è comunque unico. Se scambio qualcosa con la rete, cioè se pure prelevo qualcosina durante il giorno o la immetto, così come se prelevo qualcosa alle prime luci dell'alba, alla fine va a far parte dello SSP, per cui è un danno marginale. Insomma venendo al concreto è proprio quanto sto facendo io: il mio secondo FV ad isola, accumulerà tutta l'energia sulle batterie e solo una volta cariche oppure al tramonto inizierà ad alimentare i carichi di casa, mentre nel frattempo sarà il primo FV ad alimentare i carichi di casa che ovviamente in caso di produzione in surplus saranno ben caricati.
                                                            FV 5,76 Kwp.Auto elettrica:Nissan Leaf 24 Kw.Acs:boiler PDC 300L,Cordivari,con solare termico a CF con 5 mq di pannelli piani,tilt:61,8°.Riscaldamento:8 pdc aria/aria di cui 6 inverter con COP fra 3,6 e 5,25, integrati da un termocamino Vulcano.Piano a induzione.1 auto a metano.Asciugatrice a PDC inverter.Vetrocamera Saint Gobain selettivi/basso-emissivi 4/12/4 con Argon

                                                            Commenta


                                                            • bravo LUcky , così si ragiona , io per ora sto a guardare perchè con gl'impianti incentivati non posso attaccare nulla ,
                                                              sono solo io mia attacco al c...o!
                                                              toc, toc!
                                                              GSE , svegliatevi !
                                                              occorre una delibera e direttiva sull'accumulo!

                                                              Commenta

                                                              Attendi un attimo...
                                                              X