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Domanda: incrementare rendimento dei termosifoni

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  • #91
    Originariamente inviato da jail71 Visualizza il messaggio
    So benissimo cosa bisogna fare per far condensare,infatti,con un impianto tradizionale si condensa ben poco.
    Dipende dall'impianto. Se e' ben dimensionato l'acqua di caldaia sara' si e no a 65 °C max e con questa temperatura ovviamente l'impianto andra' di termostato ambiente, altrimenti la temperatura ambiente e' destinata inesorabilmente a salire sempre piu'. Lasciar modulare la caldaia porterebbe a temperature dei termosifoni troppo basse, condenserebbe ma sarebbe anche freddo.

    Immagino sia questo il tuo ragionamento.

    Ora, ammesso che la caldaia in oggetto sia in grado di condensare anche alla potenza a cui corrisponde una temperatura dell'acqua compresa tra 65 e 75 °C, utilizzando le termostatiche le si regolano fino ad avere una diminuzione di 10-15 gradi sulla parte bassa del radiatore ed un equivalente aumento sulla parte alta (perche' e' aumentata la temperatura dell'acqua di caldaia). I kW termici emessi dal radiatore sono gli stessi, ma il ritorno e' piu' basso di 10-15 °C.

    Un ritorno a temperatura piu' bassa costringe la caldaia a stare accesa piu' a lungo, se limitata in potenza tramite l'elettronica.

    Diminuendo i cicli on/off la temperatura ambiente aumenta, a quel punto si riduce la temperatura dell'acqua fino ad ottenere il minor numero di cicli on/off, possibilmente nessuno (e se la caldaia modula fino a pochi kW, e' possibilissimo).

    A quel punto i radiatori non vanno piu' a 65 °C ma a temperature comprese tra 50 °C e xx, il ritorno e' tale da assicurare la condensazione (in tutto o in parte), il confort e' maggiore e la spesa minore.

    Considera che con termosifoni sempre caldi la temperatura ambiente puo' diminuire di 1-1,5 °C e la sensazione di calore rimane quella della temperatura superiore con cicli on/off.

    Sull'utilizzo delle termostatiche per far condensare gli impianti tradizionali a radiatore trovi numerosa documentazione in rete, per es. Herz, oppure un qualsiasi testo di termotecnica.

    mp

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    • #92
      Originariamente inviato da Maurizio Paganelli Visualizza il messaggio
      Se sono di buona fattura, senz'altro. Ma anche con una Buderus o una Wiessmann, se provi agendo sulla programmazione, a farla lavorare dal 30% di potenza in su, vedrai che il dT aumenta, da un certo punto della potenza in su.

      Trovato il punto in cui la forchetta divarica troppo, occorrerebbe regolare la temperatura di ritorno ad un valore tale da restare il piu' possibile al di sotto di quella potenza. Il ritorno ha temperatura piu' alta, ma la caldaia condensa di piu'. Oppure bisogna ridurre l'acqua in circolo.

      Quanto alle termostatiche, tutte quelle on/off andrebbero eliminate, per lo meno quelle a cera. A proposito, conosci termostatiche (oltre alle Herz) che si possono montare sul ritorno?

      mp
      Maurizio,

      nel tuo discorso ci sono cose che condivido altre che non mi sono chiare

      Parli di far lavorare la caldaia dal 30% in su, quando invece non è l'utente,ma la caldaia stessa che decide a quale potenza lavorare, non modificando questo valore, ma solo la T di mandata, la portata invece nelle caldaie con pompe elettroniche,viene variata in base al software delle centralina, con alcune puoi fissare il DT tra mandata e ritorno, con altre addirittura far variare il DT in base alla potenza con una logica proporzionale.

      Cos'intendi con forchetta? e cosa con acqua di ricircolo? intendi la miscelazione sul ritorno?
      Far lavorare l'impianto a due T di mandata diverse, non è il massimo, perdi in efficienza, potresti avere una sola mandata e regolare le portate
      Quali sono le termostatiche che lavorano maggiormente in modulazione con poche chiusure? per le Herz intendi le elettroniche o quelle meccaniche?

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      • #93
        Mauro1980... Parli di far lavorare la caldaia dal 30% in su

        E' una condizione di misura, non di lavoro. Non avendo indicazioni dalla caldaia della potenza a cui lavora, richiedo una temperatura ambiente tale per cui la caldaia si porta al 100%. A quel punto tramite menu' imposto una potenzialita' massima del 30% e misuro la temperatura dei fumi, poi l'imposto max al 40% e rimisuro la temperatura dei fumi e cosi' via fino al 100%. Se ho la miglior caldaia a basamento dell'universo mondo, il dt tra fumi e ritorno sara' piu' o meno lo stesso a qualsiasi potenza, in realta' da una certa potenzialita' in su aumenta, cioe' la forchetta si allarga. Se si allarga troppo, e' bene che a quella potenza la caldaia lavori il meno possibile, e spesso lo si ottiene aumentando di qualche grado la temperatura di ritorno... facessero gli scambiatori un pelo piu' grandi.

        Cos'intendi con forchetta? e cosa con acqua di ricircolo? intendi la miscelazione sul ritorno?

        Mi sono riletto, ma non ho trovato niente sul ricircolo.

        Far lavorare l'impianto a due T di mandata diverse, non è il massimo, perdi in efficienza, potresti avere una sola mandata e regolare le portate

        Ho impianto a pavimento su 85 m2 e ghisa su 275 m2, ho dovuto mettere per forza un compensatore, due pompe e una miscelatrice.

        Quali sono le termostatiche che lavorano maggiormente in modulazione con poche chiusure? per le Herz intendi le elettroniche o quelle meccaniche?

        Mi risulta che Herz le costruisca per installazione sul ritorno di tutti e due i tipi, ma nella mia zona sono di difficile reperibilita': tutti i magazzini vanno di Giacomini. Le Giacomini R470 riescono un poco a modulare, io ho queste, ma senz'altro ne esisteranno di migliori. Purtroppo in zona non ne trovo da montare sul ritorno e me ne servirebbero due o tre. Avendo un po' piu' di palanche, avrei potuto montare delle elettroniche...

        Ciao,
        mp

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        • #94
          Originariamente inviato da Maurizio Paganelli Visualizza il messaggio
          in realta' da una certa potenzialità in su aumenta, cioe' la forchetta si allarga. Se si allarga troppo, e' bene che a quella potenza la caldaia lavori il meno possibile, e spesso lo si ottiene aumentando di qualche grado la temperatura di ritorno... facessero gli scambiatori un pelo piu' grandi.
          Non mi sembra che le caldaie odierne soffrano molto di questo problema,la forchetta di cui parli non si divarica per un range di potenze abbastanza elevato
          Ad esempio prendiamo la Beretta-Riello HE, da 24 kW, modula 1:10
          Fissata la mandata a 50°C ed il ritorno a 30°C
          il rendimento passa dal 106,5% a potenza 30% del nominale (8kW) a 105,5% con potenza del 60% del nominale (16 kW)
          praticamente identico
          Quindi con una caldaia che modula la portata in funzione del ritorno posso sempre avere efficienze elevate

          Avevo letto ricircolo, invece di acqua in circolo
          Originariamente inviato da Maurizio Paganelli Visualizza il messaggio
          Ho impianto a pavimento su 85 m2 e ghisa su 275 m2, ho dovuto mettere per forza un compensatore, due pompe e una miscelatrice.
          L'accoppiata ghisa/pavimento è la più distante possa esserci il compensatore è essenziale in effetti

          Qui c'è una dispensa interessante su come condensare molto con compensatore a pg. 57 e avere due mandate diverse
          http://www.tecnoassistence.it/docume...2007-06-04.pdf
          Altrimenti,scusa se è un po OT, per il solo pavimento non hai pensato ad un'unità esterna da 12000 BTU con inverter (per 85mq sono più che sufficienti), potresti fare sia riscaldamento che raffrescamento e costa sui 300€, l'unità interna potresti costruirla con scambiatore a piastre e pompa, lasciare quindi alla caldaia solo i radiatori.
          Se la scendesse molto (es -10°C) allora useresti la caldaia anche per il pavimento.
          Originariamente inviato da Maurizio Paganelli Visualizza il messaggio
          Mi risulta che Herz le costruisca per installazione sul ritorno di tutti e due i tipi, ma nella mia zona sono di difficile reperibilita': tutti i magazzini vanno di Giacomini. Le Giacomini R470 riescono un poco a modulare, io ho queste, ma senz'altro ne esisteranno di migliori. Purtroppo in zona non ne trovo da montare sul ritorno e me ne servirebbero due o tre. Avendo un po' piu' di palanche, avrei potuto montare delle elettroniche...
          Da quel che so quelle con sensore a gas sono le più rapide, ma per i radiatori penso inesistenti, ho letto di Danfoss e Siemens, ma solo per grossi impianti del terziario.
          Conosci valvole/testine molto rapide da installare sui radiatori?
          Quelle elettroniche sono scese molto di prezzo, alcuni le vendono al prezzo di una meccanica di marca, ma sulla qualità costruttiva non mi pronuncio

          Qui ne abbiamo discusso
          http://www.energeticambiente.it/elettrodomestici-e-apparecchiature-elettriche-elettroniche-domestiche/14743993-valvole-termostatiche-digitali.html

          A
          breve monterò le FAR1824, ti farò sapere
          Ultima modifica di Mauro1980; 14-01-2012, 14:23.

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