Buongiorno a tutti.
Un classico schema di collegamento a T ragiona in questo modo:
la pompa al primario o gruppo anticondensa parte ad una T impostata (ad esempio 65°C) per caricare il puffer.
Le pompe che servono l'impianto di riscaldamento con relativa miscelatrice manterranno in circolo l'acqua ad una determita T che viene impostata e decisa dalla centralina di regolazione climatica.
Nel momento in cui la T ambiente è stata soddisfatta la miscelatrice si chiude e viene mantenuta in circolo acqua ad una determinata T.
Se in questo schema andassi ad eliminare quelle che sono la pompa e la miscelatrice per l'impianto avrei un funzionamento del mio impianto solo a caldaia accesa o come nel caso si Spagho solo a TC acceso.
Altra cosa lo schema con la sola pompa anticondesa e la valvola di zona funziona solo se l'impianto è tutto allo stesso piano perchè la sola pompa anticondensa ha una minima prevalenza che potrebbe non soddisfare se l'impianto si sviluppa su più piani.
Se poi andiamo a mettere nel gruppo anticondensa una pompa con maggior prevalenza possiamo avere due problemi:
- la valvola a 3 vie anticondensa dovrà avere un Kvs tale da impedire la cavitazione
- una maggior portata pompa impedisce il corretto scambio termico.
Il sistema a T o alla tedesca come voi chiamate, ha la valenza di essere a doppia circolazione:
- a caldaia accesa il sistema preleva dalla caldaia e se c'è surplus questo va nel puffer
- a caldaia spenta il sistema preleva solo dal puffer e non c'è pericolo che prelevi dalla caldaia perchè la valvola a 3 vie anticondensa è chiusa e impedisce il prelievo.
Questo schema può essere utilizzato sempre: nel caso inserito l'elettronica a bordo caldaia gestisce il tutto e cioè apertura miscelatrici e partenza pompe sopra una certa T nel puffer e relativa chiusura o fermo sotto questa T.
Con caldaia elettromeccanica si può costruire lo stesso impianto o con sistemi elettrici o con centraline elettroniche esterne.
L'impianto funziona anche con l'impianto dopo il puffer a patto che i collegamenti elettrici o elettronici siano come quelli appena esposti.
E' soltanto una questione di gestione delle pompe impianto.
Un classico schema di collegamento a T ragiona in questo modo:
la pompa al primario o gruppo anticondensa parte ad una T impostata (ad esempio 65°C) per caricare il puffer.
Le pompe che servono l'impianto di riscaldamento con relativa miscelatrice manterranno in circolo l'acqua ad una determita T che viene impostata e decisa dalla centralina di regolazione climatica.
Nel momento in cui la T ambiente è stata soddisfatta la miscelatrice si chiude e viene mantenuta in circolo acqua ad una determinata T.
Se in questo schema andassi ad eliminare quelle che sono la pompa e la miscelatrice per l'impianto avrei un funzionamento del mio impianto solo a caldaia accesa o come nel caso si Spagho solo a TC acceso.
Altra cosa lo schema con la sola pompa anticondesa e la valvola di zona funziona solo se l'impianto è tutto allo stesso piano perchè la sola pompa anticondensa ha una minima prevalenza che potrebbe non soddisfare se l'impianto si sviluppa su più piani.
Se poi andiamo a mettere nel gruppo anticondensa una pompa con maggior prevalenza possiamo avere due problemi:
- la valvola a 3 vie anticondensa dovrà avere un Kvs tale da impedire la cavitazione
- una maggior portata pompa impedisce il corretto scambio termico.
Il sistema a T o alla tedesca come voi chiamate, ha la valenza di essere a doppia circolazione:
- a caldaia accesa il sistema preleva dalla caldaia e se c'è surplus questo va nel puffer
- a caldaia spenta il sistema preleva solo dal puffer e non c'è pericolo che prelevi dalla caldaia perchè la valvola a 3 vie anticondensa è chiusa e impedisce il prelievo.
Questo schema può essere utilizzato sempre: nel caso inserito l'elettronica a bordo caldaia gestisce il tutto e cioè apertura miscelatrici e partenza pompe sopra una certa T nel puffer e relativa chiusura o fermo sotto questa T.
Con caldaia elettromeccanica si può costruire lo stesso impianto o con sistemi elettrici o con centraline elettroniche esterne.
L'impianto funziona anche con l'impianto dopo il puffer a patto che i collegamenti elettrici o elettronici siano come quelli appena esposti.
E' soltanto una questione di gestione delle pompe impianto.
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