2024 Sara' la fine dello SSP ? Prospettive e strategie future per i proprietari di impianti Fotovoltaici - EnergeticAmbiente.it

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2024 Sara' la fine dello SSP ? Prospettive e strategie future per i proprietari di impianti Fotovoltaici

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  • Originariamente inviato da Marcoxb Visualizza il messaggio
    Sinceramente mi sembra ci siano delle lacune molto ampie riguardo al discorso fotovoltaico. Per quanto riguarda il singolo il discorso è semplice, si fanno i conti (bene) e si vede se conviene e se conviene in quanto tempo si ritorna della spesa, qui finisce la storia per il privato che di certo non si deve caricare il peso della gestione energetica Europea. Per quanto riguarda le decisioni Europee, finalmente l'Europa si è resa conto dei limiti del fotovoltaico e delle rinnovabili in genere, che è l'impossibilità di accumulo a lungo termine in scala di rete, quindi evitiamo discorsi senza dati sulle rinnovabili oltre che per uso domestico. Per quanto riguarda il nucleare (che ovviamente è l'unica via per ridurre le emissioni di CO2, mantenendo o aumentando la disponibilità di energia) il dato reperibile facilmente in rete su siti seri ed ufficiali che dovrebbe essere ben stampato in testa ad ognuno che si avventura in tali discorsi, è il costo e la produzione di CO2 per KWh di Francia Germania, due paesi con strategie che potremmo definire agli opposti, ecco Francia batte Germania per costi ed inquinamento di molto, quello che evidentemente vi sfugge è che le rinnovabili devono essere supportate da una rete di fossili necessarie per il baseload.
    L'atomico è la forma di energia complessivamente più cara in assoluto ed è universalmente riconosciuto. Scorporare i costi di gestione delle scorie e il fine vita delle centrali per poi dire che il costo al kwh è bassissimo è un gioco a cui sono rimasti davvero in pochi a crederci.

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    • Originariamente inviato da Marcoxb Visualizza il messaggio

      ............il dato reperibile facilmente in rete su siti seri ed ufficiali che dovrebbe essere ben stampato in testa ad ognuno che si avventura in tali discorsi, è il costo e la produzione di CO2 per KWh di Francia Germania, due paesi con strategie che potremmo definire agli opposti, ecco Francia batte Germania per costi ed inquinamento di molto, quello che evidentemente vi sfugge è che le rinnovabili devono essere supportate da una rete di fossili necessarie per il baseload.
      SI ma occorre aprire la mente e saper guardare i numeri.... la Francia aveva emissioni di CO2 simili anche 20 anni fa.... la Germania 20 anni fa emetteva come la Polonia, cioà quasi il triplo dell'italia di oggi...... mentre la Germania oggi emette meno dell'italia grazie ai suoi investimentio sulle rinnovabili.

      La Francia ha speso molto in passato ed ha spese all'orizzonte semplicemente immense... lo sforzo Francese per poter utilizzare i soldi del PPNR anche per il nucleare, non verte alla costruzione di nuove centrali, quanto alla gestione delle attuali.
      Oggi se hai una vecchia centrale o la smantelli ( costi folli ) oppure la adegui ( costi ancora folli ma almeno hai il vantaggio di avere ancora la centrale funzionante e rimandare il problema di 40 anni ).

      La foga Francese di promuovere l'energia nucleare come energia verde è di fatto la dichiarazione del fallimento di questa fonte sotto il profilo dei costi; infatti lei le centrali le ha già, solo che non ha i soldi per gestirle.

      Come dici tu le energie rinnovabili hanno bisogno del supporto di una rete fossile ( gas metano ) ma questo è vero oggi.. con il tempo e gli investimenti la quota di supporto è destinata ad estinguersi grazie all'adozione di una moltitudine di tecnologie cooperanti ( smart grid, VTG, accumuli ecc. ecc. ).

      Oltre a queste considerazioni se utilizzassimo in sede Europea tutte le risorse del PPNR costruendo o manutenendo centrali atomiche, avremo una emissione specifica di CO2 x kWh maggiore che se li spendessimo tutti nelle rinnovabili... questo è palese.

      Il fatto che con le rinnovabili non arriveremmo mai a zero emissioni è un'argomentazione interessante ma di fatto inutile perche non ci arriveremmo comunque nemmeno con il nucleare, dato che le risorse non sono infinite e il nucleare costa molto, molto di più per kWh prodotto.

      Infine.. per i nuclearisti italiani.... da noi i soliti noti faranno solo i sargofaghi in cemento armato .. noi puntiamo a quello, poi abbandoneremo tutto cosi.

      Non faremo MAI una centrale funzionante.. i Francesi e i Finlandesi ci hanno messo 20 anni e 20 miliardi di euro per fare 2 centrali di terza generazione.. semplicemente assurdo pensare che da noi si possa fare altrettanto.

      F.
      Ultima modifica di fcattaneo; 06-01-2022, 12:04.
      Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
      Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

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      • Originariamente inviato da fcattaneo Visualizza il messaggio

        L'eliminazione del SSP stimolerà l'autoproduzione e lo sviluppo di soluzioni che aumentino l'autoconsumo ( quindi lo sviluppo dell'auto elettrica e delle PDC ) ... di conseguenza è una leva fondamentale per lo sviluppo di una rete che abbia l'ambizione di funzionare con altissime percentuali prodotte da sole e vento.
        Giusto un appunto. L'auto elettrica stimola l'autoconsumo solo se la puoi caricare a casa e di giorno. Non tutti hanno questa possibilità. Se l'auto è fuori casa almeno 5 giorni alla settimana di autoconsumo ne farai veramente poco. In quel caso servono parcheggi attrezzati alla ricarica per pendolari/dipendenti di grandi aziende che dialoghino con reti elettriche intelligenti e modulino la ricarica in base alla disponibilità momentanea di energia non programmabile nella rete locale. Magari anche inseriti in una comunità energetica così da incentivarli anche economicamente all'autoconsumo. Non mi risulta che ci siano progetti o incentivi in tal senso, magari quando le EV circolanti saranno milioni si muoverà finalmente qualcosa.

        La PDC poi ti da proprio l'effetto opposto visto che consuma in inverno quando la produzione FV è al minimo. Per questo l'SSP era la soluzione economica ideale in quanto incentivante all'autoconsumo "annuale". Quando lo toglieranno la convenienza economica di PDC + FV crollerà visto che la corrente consumata in inverno te la dovrai pagare tutta o quasi in bolletta e la corrente in eccesso ti verrà retribuita a condizioni più sfavorevoli (=tassata). Per questa situazione anche le alternative proposte (comunità energetiche comunque declinate) non servono a nulla dato che premiano solo l'autoconsumo istantaneo.

        Se poi il Governo pensa che i problemi di gestione della non programmabilità delle rinnovabili si risolvano solo con piccoli pacchi batterie sparsi nelle case fa solo un favore ai produttori di batterie e basta.
        Ultima modifica di V_V; 06-01-2022, 12:45.

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        • "Che dal consumo abnorme della tua plug in vuoi tirare fuori la regola per le elettriche mi sembra una forzatura. Con la mia in estate a 130 consumo 18kwh/100hm e ieri 550km, 130 di cruise con temperature da 0 a 7gradi ho consumato 19.5kwh/100km"

          e non hai torto, se non fosse che prima di prenderla ho fatto test con :
          Nissan Leaf 30kWh/100km in uso normale ( non da guida elettrica come faccio anch'io con la mia Plug-in quando voglio raggiungere 58km con 10kWh, più di una volta)
          Corsa-e. 23kWh/100 in uso normale
          Citroen C4 -e 25/kWh per 100km

          La Tesla , fantastica, di un mio amico fa regolarmente 26kWh/100km e come me registra ogni ricarica immesso e restituito dall'auto e a 150kmh fa 34kWh/100km

          Con questo credo che un problema di quanta energia sprecano le elettriche dobbiamo porcelo, visto che andiamo verso questa tipo di la mobilità , perchè se mi giri in elettrico e costruisci centrali a metano per ricaricarle con perdite notevoli di sistema: produzione, trasporto, ricarica batterie e utilizzo non so se sia esattamente ecologico.

          "Considerare le Plug-In come auto elettriche è un non senso... forse l'unica macchina di questa categoria che ha una resa paragonabile a quella di un'auto elettrica, è la Prius 4.. ma questo sarebbe un altro discorso."

          Questa ovviamente è una tua opinione personale che annotiamo ma le le plug-in in modalità elettrica sono auto elettriche a tutti gli effetti e la mia ha percorso 2200km senza una goccia di benzina e guardati il peso delle cosiddette elettriche pure e vedrai che siamo lì
          Per la tecnologia ,non credo ci sia da discutere, applicano la stessa sulla power-unit elettrica sia full che plug-in
          5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ?https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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          • Originariamente inviato da dolam Visualizza il messaggio
            "Che dal consumo abnorme della tua plug in vuoi tirare fuori la regola per le elettriche mi sembra una forzatura. Con la mia in estate a 130 consumo 18kwh/100hm e ieri 550km, 130 di cruise con temperature da 0 a 7gradi ho consumato 19.5kwh/100km"

            e non hai torto, se non fosse che prima di prenderla ho fatto test con :
            Nissan Leaf 30kWh/100km in uso normale ( non da guida elettrica come faccio anch'io con la mia Plug-in quando voglio raggiungere 58km con 10kWh, più di una volta)
            Corsa-e. 23kWh/100 in uso normale
            Citroen C4 -e 25/kWh per 100km

            La Tesla , fantastica, di un mio amico fa regolarmente 26kWh/100km e come me registra ogni ricarica immesso e restituito dall'auto e a 150kmh fa 34kWh/100km

            Con questo credo che un problema di quanta energia sprecano le elettriche dobbiamo porcelo, visto che andiamo verso questa tipo di la mobilità , perchè se mi giri in elettrico e costruisci centrali a metano per ricaricarle con perdite notevoli di sistema: produzione, trasporto, ricarica batterie e utilizzo non so se sia esattamente ecologico.

            "Considerare le Plug-In come auto elettriche è un non senso... forse l'unica macchina di questa categoria che ha una resa paragonabile a quella di un'auto elettrica, è la Prius 4.. ma questo sarebbe un altro discorso."

            Questa ovviamente è una tua opinione personale che annotiamo ma le le plug-in in modalità elettrica sono auto elettriche a tutti gli effetti e la mia ha percorso 2200km senza una goccia di benzina e guardati il peso delle cosiddette elettriche pure e vedrai che siamo lì
            Per la tecnologia ,non credo ci sia da discutere, applicano la stessa sulla power-unit elettrica sia full che plug-in
            Non so il tuo amico cosa ti ha detto, ma la macchina di cui ti parlo è che posseggo è proprio una tesla model 3 long range presa a giugno. 26kwh/100km non esistono proprio. Così come i 34 a 150. Domenica devo fare il viaggio di ritorno e ti metto le foto di quanto consuma a 130 o 150. Saremo in 4 con auto piena di bagagli

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            • Originariamente inviato da dolam Visualizza il messaggio

              Con questo credo che un problema di quanta energia sprecano le elettriche dobbiamo porcelo, visto che andiamo verso questa tipo di la mobilità , perchè se mi giri in elettrico e costruisci centrali a metano per ricaricarle con perdite notevoli di sistema: produzione, trasporto, ricarica batterie e utilizzo non so se sia esattamente ecologico.
              Non dimenticare che il confronto va fatto a prescindere dalla forma di energia utilizzata e su tutta la filiera (per raffinare 1 litro di benzina o diesel hai già consumato un bel po' di energia). Se converti i consumi in litri di un'auto termica in kWh vedrai che lo "spreco" lo fanno queste e non le elettriche, ed è pure enorme per via delle enormi perdite della combustione interna. Quando poi ci saranno volumi tali che potrà partire la filiera del riciclo dei materiali delle batterie la bilancia si sposterà ancora di più verso le EV.

              Con questo non voglio dire che la questione di come viene prodotta la corrente usata per ricaricarle non sia importante ma almeno per le EV la questione si pone. Il modo di produrre benzina dal sole o dal vento invece non l'abbiamo ancora trovato (e lasciamo stare l'idrogeno verde che allo stato attuale è una barzelletta...). Io invece la mia macchinina la carico già oggi (per davvero, c'è un po' di sole e 1kWh l'ho già buttato dentro ) senza aspettare che tecnologie futuristiche (idrogeno verde...) diventino realizzabili.

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              • Allora ragazzi, su questo ho aperto un thread apposito da un pò , poi se volete ne parliamo di la.

                "Così come i 34 a 150. Domenica devo fare il viaggio di ritorno e ti metto le foto di quanto consuma a 130 o 150. Saremo in 4 con auto piena di bagagli"
                mi fido di ciò che mi dice perchè lui resta entusiasta dell'auto e sui consumi non vedo perchè dirmi il contrario, del resto la Leaf 62kWh l'ho avuto per 48 ore ed ho riscontrato io stesso quei consumi, però sono curioso di vedere quelli della tua , ovviamente non in pianura e in rilascio ma magari un falso piano in trazione.

                "Con questo non voglio dire che la questione di come viene prodotta la corrente usata per ricaricarle non sia importante ma almeno per le EV la questione si pone. Il modo di produrre benzina dal sole o dal vento invece non l'abbiamo ancora trovato (e lasciamo stare l'idrogeno verde che allo stato attuale è una barzelletta...). Io invece la mia macchinina la carico già oggi >"

                anch'io ricarico sempre da FV quando posso ed infatti la porrei come condizione per l'incentivo all'elettrico per mobilità, concordo.
                Sono Appena rientrato e la mia auto sta in carica:

                Ma inutile nascondercelo, la filiera che hai descritto per le termiche si fa lo stesso per costruire oleodotti e/o metanodotti per alimentare centrali a gas,

                bada bene non sono contro l'elettrico, anzi,

                ma di sicuro non sono economiche e speriamo risparmino veramente energia, per ora non mi sembra ma forse in futuro andrà meglio.

                La mia auto dopo avermi scorrazzato stamattina , in solo elettrico, ora è in ricarica e c'è un pò di sole a farlo ma questo non interessa la generalità dei consumi ,
                le auto saranno caricate alle colonnine quando saranno tante.

                Non guardare i consumi pregressi il contatore dedicato l'ho acquistato solo dopo un po di km e i primi 364 li ha fatti in un solo viaggio a benzina


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                5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ?https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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                • Originariamente inviato da V_V Visualizza il messaggio

                  Forse ho interpretato male i tuoi calcoli ma mi sembra che hai considerato costo zero per i 1600kWh della ricarica auto. Questo è sbagliato perché anche su quelli paghi gli oneri aggiuntivi, per il 2022 3,2 centesimi/kWh+IVA(10%) che fa circa 65 Euro.
                  Ok, arrotondiamo a 100 €.
                  Diciamo che con circa 1200 € annui dovrei riuscire a soddisfare le mie necessità per casa + EV.
                  Ripeto, non guardo 100 € più o meno, troppe sono le variabili future che non potremo mai sapere.

                  Pre-aumenti ed auto a metano, pagavo circa: (1800 Kwh * 0,22) + (18000/320*16€) = 1296 €
                  Post-aumenti, ipotesi ancora auto a metano: (1800*0,40) + (18000/320*27)= 2238 €
                  Post-aumenti: con EV: ((1800*0,40) + (18000/100*13/0,8*0,4)= 1890
                  Post-aumento: con EV + 3 ore gratis (1800*0,40)+ (18000/100*13/0,8*0,032)= 813 arrotondiamo a € 1000

                  Chiaro, 0,40 kWh è arbitrario ma potrebbe avvicinarsi ad un prezzo medio annuo comprensivo di tutti gli oneri aggiuntivi?
                  Comunque quale che sia il valore reale si rifletterebbe poi su tutte le ipotesi e, l'offerta delle tre ore gratuite se reale, nelle mie condizioni porterebbe ad un bel risparmio. Almeno pare a me.

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                  • Originariamente inviato da V_V Visualizza il messaggio
                    La PDC poi ti da proprio l'effetto opposto visto che consuma in inverno quando la produzione FV è al minimo. Per questo l'SSP era la soluzione economica ideale in quanto incentivante all'autoconsumo "annuale". Quando lo toglieranno la convenienza economica di PDC + FV crollerà visto che la corrente consumata in inverno te la dovrai pagare tutta o quasi in bolletta e la corrente in eccesso ti verrà retribuita a condizioni più sfavorevoli (=tassata).
                    Beh certo che se ti strapagano per la qualunque è meglio che pagarsi almeno una parte ….. direbbe Catalano…: ma la festa non finisce mai?

                    SSP è un contratto ANNUALE senza garanzie di rinnovo però si vuole avere la pretesa che continui per tutta la vita…. ma se volete salvare SSP almeno proponete di farlo solo per impianti nuovi e per un numero limitato di anni no?
                    PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                    • Originariamente inviato da dolam Visualizza il messaggio

                      Intanto mi piacerebbe sapere quale auto ha ampera-a che consuma così poco, la mia plug-in la registro ad ogni carica in prelievo ed in accumulo, quindi visualizzo anche le perdite di sistema, ha un consumo di 24 kWh/100Km con perdita netta del 25% dell'immesso
                      Ho una Kona 64 kWh.
                      I consumi ovviamente dipendono dai tipi di percorso, dalla velocità ecc.
                      Nei miei percorsi l'autostrada è estremamente rara e pur non abitando in città la velocità media non è mai superiore ai 50/55 km/h.
                      A capodanno ho fatto un giro di quasi 600 Km con autostrada (100 all'ora... che pa.lle) + montagna (60/70 km/h) ed ho finito con 14,4 kWh/100 km. Temperatura fra i 2 e 7°.
                      Viaggiando in autostrada a 130 penso che attorno a 18/19 per 100 km sia fattibile.

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                      • Originariamente inviato da V_V Visualizza il messaggio

                        Per quanto riguarda l'installazione del FV considera che ormai non stai più nei tempi per attivare l'SSP e quindi partirai da subito con il RID a meno che tu possa fare un impianto condominiale e quindi creare una comunità di autoconsumo.
                        Ho sempre pensato che il vantaggio del FV fosse il consumo dell'energia prodotta, l'SSP era la forma migliore per sfruttarla nel modo migliore possibile.
                        Ma mi sono attardato troppo ed il treno pare sia passato.
                        Detto questo potrebbe essere interessante "la comunità di autoconsumo" ma non capisco in quale modo dovrebbe funzionare.
                        Qualcuno che lo spiega in parole semplici? :-)


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                        • Originariamente inviato da ampera-e Visualizza il messaggio
                          Pre-aumenti ed auto a metano, pagavo circa: (1800 Kwh * 0,22) + (18000/320*16€) = 1296 €
                          Post-aumenti, ipotesi ancora auto a metano: (1800*0,40) + (18000/320*27)= 2238 €
                          Post-aumenti: con EV: ((1800*0,40) + (18000/100*13/0,8*0,4)= 1890
                          Post-aumento: con EV + 3 ore gratis (1800*0,40)+ (18000/100*13/0,8*0,032)= 813 arrotondiamo a € 1000
                          ampera-e mi chiarisci il calcolo che hai fatto ? Non seguo le seconde parti di ogni riga dal 18000 in poi e mi interessa capire il tuo metodo. Grazie.
                          PDC Daikin Hybrid Multi - FV 8 kWp Viessmann 400W - SE 6000H - LG Prime 32kW - Zappi 7kW - Kona 64kWh

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                          • Originariamente inviato da ampera-e Visualizza il messaggio
                            Detto questo potrebbe essere interessante "la comunità di autoconsumo" ma non capisco in quale modo dovrebbe funzionare.
                            Qualcuno che lo spiega in parole semplici? :-)
                            Un impianto usato in modalità "comunità di autoconsumo" non può servire direttamente un singolo utente ma deve servire una comunità di utenti appartenenti ad uno stesso edificio.

                            A differenza del classico impianto privato che viene collegato prima del contatore di scambio facendo in modo che il contatore (fiscale) di scambio non misuri l'energia autoconsumata (=risparmio immediato in bolletta) nella comunità l'impianto viene collegato subito a valle dei contatori dei membri della comunità. Di conseguenza il contatore di produzione diventa contatore di produzione ed immissione dato che in questa configurazione tutta l'energia prodotta viene scambiata con la rete elettrica (tutto ciò che è a valle dei contatori fiscali fa parte della rete elettrica pubblica). I contatori delle singole utenze invece misureranno solo l'energia prelevata, esattamente come per qualsiasi utenza che non fa parte di una comunità.

                            A differenza delle normali utenze residenziali dove le misure vengono fatte su base mensile e nelle tre fasce tutti i contatori (sia produzione che scambio) coinvolti devono fare le misure su base oraria, quindi daranno ben 24 valori per ogni giorno, 365 volte all'anno.

                            A questo punto c'è la parte economica. L'energia ceduta, che in questa configurazione è appunto tutta quella prodotta dal FV, verrà pagata col meccanismo del ritiro dedicato, quindi al prezzo zonale orario. Sta al responsabile della comunità dividere i proventi secondo il criterio concordato. In condominio tipicamente i millesimi ma potrebbe anche essere in parti uguali, tipicamente in quote corrispondenti alla partecipazione individuale alla spesa sostenuta per la realizzazione dell'impianto.

                            Sempre in base alle misure di tutti i contatori partecipanti alla comunità il GSE determina la quantità di energia "autoconsumata" da incentivare con un ulteriore incentivo che si aggiunge al valore di mercato dell'energia prodotta che, ricordo, viene comunque pagato per tutta l'energia prodotta anche se autoconsumata. In pratica si considera quindi energia "autoconsumata" il minimo fra energia prodotta dall'impianto e somma dell'energia prelevata da tutti gli utenti nello stesso intervallo e per ogni intervallo di misura, quindi ogni 60 minuti.

                            Faccio un paio di esempi.

                            Fra le 10:00 e le 11:00 impianto produce (e immette) 3,5 kWh. Nello stesso intervallo tutti gli utenti della comunità consumano 4,5 kWh. Risultato 3,5kWh prodotti e pagati al prezzo zonale orario, 3,5kWh incentivati con l'incentivo all'autoconsumo perchè autoconsumati in toto (3,5 < 4,5).

                            Fra le 13:00 e le 14:00 impianto produce (e immette) 11,0 kWh. Nello stesso intervallo tutti gli utenti della comunità consumano 3,5 kWh. Risultato 11,0kWh prodotti e pagati al prezzo zonale orario, 3,5kWh incentivati con l'incentivo all'autoconsumo perchè autoconsumati in toto (3,5 < 4,5).

                            Il principio è che non si può autoconsumare ne più di quanto si produce ne più di quanto si consuma (collettivamente). Non potendo fare misure ogni secondo si considera sufficientemente breve l'intervallo di 60 minuti e si considera autoconsumato il minimo fra produzione e consumo.

                            Alcuni svantaggi evidenti rispetto al defunto SSP:

                            - bisogna essere almeno 2 e nello stesso edificio quindi tutte le villette singole sono escluse. Per le villette a schiera si potrebbe fare ma dato che ognuno è proprietario della propria porzione di tetto ha poco senso fare un unico impianto e di solito mancano i locali comuni dove mettere inverter e quadri elettrici. Restano solo i classici condomini dove la litigiosità e lo scarso interesse per queste iniziative sicuramente freneranno molto la diffusione.
                            - si perde il beneficio del risparmio immediato in bolletta. Sia il valore di mercato che l'incentivo per l'energia autoconsumata arrivano dal GSE a scadenze prestabilite e meno immediate. La bolletta elettrica del singolo non cambia.
                            - la componente valore di mercato va tassata (non l'incentivo perché esente).

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                            • Originariamente inviato da Carlowatt Visualizza il messaggio

                              ampera-e mi chiarisci il calcolo che hai fatto ? Non seguo le seconde parti di ogni riga dal 18000 in poi e mi interessa capire il tuo metodo. Grazie.
                              La seconda parte si riferisce sempre all'auto.

                              18000 sono i Km annui

                              1) Zafira a metano: facevo 320 Km con un pieno che costava circa 16 € (fino a settembre cioè 0,97)

                              2) Zafira a metano idem... il prezzo però è salito a 1,68 € Kg (mai fatto ma è il prezzo esposto nel distributore a cui passo a fianco ogni giorno... probabilmente c'è di meglio ma anche di peggio.)

                              3) Auto elettrica: ipotizzato il costo medio di € 0,4 al kWh. 13 sono i kWh consumati mediamente per 100 Km, aumentati del 20% per perdita di sistema durante il caricamento casalingo. L'auto è parca ma si pagano anche i kWh che non entrano nella batteria.

                              4) Idem come sopra, però usando le 3 ore gratuite dell'offerta Enel (se reale).
                              Se non ho capito male dal rilievo di V_V sui Kwh consumati in queste tre ore (tutti per ricarica auto) dovevo aggiungere il costo di 3,2 cent. Forse potrebbe mancare qualcosa altro (tasse, altri fissi) ma se fossero attorno ai 200 €, il costo sarebbe simile al periodo pre-aumenti.
                              Sempre che non abbia sbagliato tutte le valutazioni.

                              In tutto questo mancherebbe ancora l'eventuale valutazione sul FV.

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                              • [QUOTE=V_V;n2178891]

                                Un impianto usato in modalità "comunità di autoconsumo" non può servire direttamente un singolo utente ma deve servire una comunità di utenti appartenenti ad uno stesso edificio.

                                A differenza del classico impianto privato che viene collegato prima del contatore di scambio facendo in modo che il contatore (fiscale) di scambio non misuri l'energia autoconsumata (=risparmio immediato in bolletta) nella comunità l'impianto viene collegato subito a valle dei contatori dei membri della comunità. Di conseguenza il contatore di produzione diventa contatore di produzione ed immissione dato che in questa configurazione tutta l'energia prodotta viene scambiata con la rete elettrica (tutto ciò che è a valle dei contatori fiscali fa parte della rete elettrica pubblica). I contatori delle singole utenze invece misureranno solo l'energia prelevata, esattamente come per qualsiasi utenza che non fa parte di una comunità.
                                ...
                                /QUOTE]

                                Grazie mille.
                                Se capisco bene il meccanismo il vantaggio deriverebbe dalla suddivisione dei costi di un unico impianto aumentando in tal modo l'autoconsumo?
                                E come si regolano i rapporti fra condomini quando l'autoconsumo è fortemente squilibrato?
                                L'impianto può essere di un unico proprietario?

                                Mi sa che dovrò leggere più volte per digerirlo.

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                                • Originariamente inviato da caioken Visualizza il messaggio

                                  L'atomico è la forma di energia complessivamente più cara in assoluto ed è universalmente riconosciuto. Scorporare i costi di gestione delle scorie e il fine vita delle centrali per poi dire che il costo al kwh è bassissimo è un gioco a cui sono rimasti davvero in pochi a crederci.
                                  Universalmente conosciuto solo da te evidentemente, ripeto basta guardare i costi francesi ed ad enea non pare universalmente riconosciuto, poi basta vedere il contratto finlandese https://www.enea.it/it/Ricerca_svilu...rdi/rse207.pdf, cioè le cose bisognerebbe saperle prima di dirle

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                                  • Il vero vantaggio sta nella componente di incentivo per la parte considerata come autoconsumo. L'energia prodotta viene remunerata esattamente come per qualsiasi impianto connesso alla rete senza autoconsumo (pensa ai grandi parchi fotovoltaici) ma avendo definito un gruppo di "autoconsumatori" titolari di utenza elettrica nello stesso edificio dove è installato l'impianto si beneficia di un ulteriore incentivo che però è erogato solo per la parte che dalla contabilizzazione viene individuata come autoconsumo.

                                    In effetti se l'autoconsumo fosse, per assurdo, esattamente 0 la comunità di fatto non avrebbe alcun incentivo ma si dividerebbe solo i proventi della vendita dell'energia al GSE. Se vogliamo l'incentivo è veramente interessante se ci sono realmente le condizioni per far valere una parte significativa della produzione come autoconsumo e quindi incentivabile. Se il grosso dei consumi dei membri della comunità si concentra nelle ore di poca o nessuna produzione la cifra incassata come incentivo sarà modesta. Fai conto che oggi si parla di 10 centesimi/kWh quindi cifre non esorbitanti. Se la comunità dovesse riuscire ad autoconsumare solo il 20% l'incentivo reale, diviso per l'intera produzione, sarebbe un molto più modesto 2 centesimi/kWh ovvero ben poco.

                                    Per aumentare l'autoconsumo se i profili di consumo della comunità sono sbilanciati l'unica soluzione sarebbe l'accumulo che in questo caso sarebbe sempre parte comune dell'impianto e rilascerebbe l'energia accumulata in base al consumo collettivo istantaneo di tutta la comunità e non di un singolo utente. Essendo l'accumulo comune installato prima del contatore di produzione il GSE vedrebbe l'energia rilasciata come prodotta in quell'intervallo di tempo e quindi a fronte del suo concomitante consumo da parte della comunità la considererebbe autoconsumo collettivo col beneficio dell'incentivo.

                                    A mio modesto parere i costi dell'accumulo sono ancora troppo alti e l'incentivo troppo modesto perché ci sia una vera incentivazione alla loro installazione. Considerando l'entità dell'incentivo, le perdite del sistema di accumulo e l'impossibilità ad aumentare più di tanto la quota annuale di autoconsumo in un anno (troppa energia in estate, troppo poca in inverno e l'accumulo per questo è ininfluente) è assolutamente irrealistico pensare oggi che un accumulo si possa anche solo ripagare prima di arrivare a fine fita. E l'accumulo per fare la comunità te lo devi pagare perché il superbonus vieta ogni ulteriore incentivo quindi anche la comunità di autoconsumo. Si puà fare il FV + accumulo condominiale in superbonus ma niente comunità di autoconsumo, solo ritiro dedicato nudo e crudo...

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                                    • Originariamente inviato da fcattaneo Visualizza il messaggio

                                      SI ma occorre aprire la mente e saper guardare i numeri.... la Francia aveva emissioni di CO2 simili anche 20 anni fa.... la Germania 20 anni fa emetteva come la Polonia, cioà quasi il triplo dell'italia di oggi...... mentre la Germania oggi emette meno dell'italia grazie ai suoi investimentio sulle rinnovabili.

                                      La Francia ha speso molto in passato ed ha spese all'orizzonte semplicemente immense... lo sforzo Francese per poter utilizzare i soldi del PPNR anche per il nucleare, non verte alla costruzione di nuove centrali, quanto alla gestione delle attuali.
                                      Oggi se hai una vecchia centrale o la smantelli ( costi folli ) oppure la adegui ( costi ancora folli ma almeno hai il vantaggio di avere ancora la centrale funzionante e rimandare il problema di 40 anni ).

                                      La foga Francese di promuovere l'energia nucleare come energia verde è di fatto la dichiarazione del fallimento di questa fonte sotto il profilo dei costi; infatti lei le centrali le ha già, solo che non ha i soldi per gestirle.

                                      Come dici tu le energie rinnovabili hanno bisogno del supporto di una rete fossile ( gas metano ) ma questo è vero oggi.. con il tempo e gli investimenti la quota di supporto è destinata ad estinguersi grazie all'adozione di una moltitudine di tecnologie cooperanti ( smart grid, VTG, accumuli ecc. ecc. ).

                                      Oltre a queste considerazioni se utilizzassimo in sede Europea tutte le risorse del PPNR costruendo o manutenendo centrali atomiche, avremo una emissione specifica di CO2 x kWh maggiore che se li spendessimo tutti nelle rinnovabili... questo è palese.

                                      Il fatto che con le rinnovabili non arriveremmo mai a zero emissioni è un'argomentazione interessante ma di fatto inutile perche non ci arriveremmo comunque nemmeno con il nucleare, dato che le risorse non sono infinite e il nucleare costa molto, molto di più per kWh prodotto.

                                      Infine.. per i nuclearisti italiani.... da noi i soliti noti faranno solo i sargofaghi in cemento armato .. noi puntiamo a quello, poi abbandoneremo tutto cosi.

                                      Non faremo MAI una centrale funzionante.. i Francesi e i Finlandesi ci hanno messo 20 anni e 20 miliardi di euro per fare 2 centrali di terza generazione.. semplicemente assurdo pensare che da noi si possa fare altrettanto.

                                      F.
                                      A parte che dici un enormità di imprecisioni, il decommissioning per il nucleare è già nel costo di produzione, al contrario delle altre fonti energetiche (quindi lo smantellamento è già pagato, niente costi folli), inoltre l'italia solo per incentivare il solare in 10 anni ha speso 80 miliardi, con una produzione di energia ridicola rispetto al nucleare, la capacità di produzione di un impianto solare è ridicola rispetto la potenza istallata se confrontata con nucleare, gas, carbone etc... Si la Francia anche 20 anni fa aveva nucleare, da quando la Germania ha chiuso le centrali atomiche ha incrementato la produzione di CO2 per KWh, se vuoi ti posto i livelli attuali di emissioni grazie al backup fatto a carbone. Cita i numeri per le cosidette tecnologie cooperanti o posta uno studio serio, l'unico modo per accumulare è il ripompaggio di acqua in impianti idroelettrici (che a costo di cemento per Kwh sono mostruosi) che ovviamente non possono essere usati ovunque, non esiste nulla di quello che dici, cita un solo esempio al mondo.

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                                      • Originariamente inviato da ampera-e Visualizza il messaggio
                                        sui Kwh consumati in queste tre ore (tutti per ricarica auto) dovevo aggiungere il costo di 3,2 cent. Forse potrebbe mancare qualcosa altro (tasse, altri fissi).
                                        Non guardare solo questo trimestre anomalo in cui hanno “limato” il costo delle altre componenti per attutire il colpo dell’energia a prezzi folli perché è una politica che non può funzionare a lungo termine.

                                        Il primo e secondo trimestre scorso le componenti aggiuntive erano
                                        2021 CUSF (cent/kWh)
                                        Q1 0,06429
                                        Q2 0,06761
                                        Se hai contratto con più di 3 kW di potenza impegnata devi aggiungere anche 2,27 cents/kWh di accise.
                                        Al totale il 10% di iva.
                                        FV: 4.68 kwp - 13 PANNELLI SunPower X22 - 360wp - inverter ABB UNO-DM 4 - azimuth = 10 - tilt = 15° - dal 15/02/2019 - Penta-split Daikin Stylish con gas R32 (25+25+25+25+42) dal 31/10/2018 http://pvoutput.org/list.jsp?id=73607

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                                        • Originariamente inviato da Marcoxb Visualizza il messaggio
                                          Universalmente conosciuto solo da te evidentemente, ripeto basta guardare i costi francesi ed ad enea non pare universalmente riconosciuto, poi basta vedere il contratto finlandese https://www.enea.it/it/Ricerca_svilu...rdi/rse207.pdf, cioè le cose bisognerebbe saperle prima di dirle
                                          Secondo lo studio da te citato l'investimento in capitale pesa il 60% del costo di produzione dell'energia. Questo comprende il decommissioning finale.

                                          La centrale di Caorso ha speso il 100% di quanto stanziato per il decommissioning e i lavori sono arrivati solo al 20%. Davvero vogliamo credere che, sopratuttto in Italia, questi lavori poi costano veramente tanto quanto preventivato?

                                          Ci sarebbe anche il piccolo particolare che il "Recovery plan" si chiama così solo in Italia, in realtà si chiama "Next Generation EU" e il punto chiave dovrebbe essere la "sostenibilità energetica" in contrapposizione all'atteggiamento tenuto finora che si può riassumere in "tanta energia, sporca ed economica che poi tanto le conseguenze le subiranno i nostri figli/nipoti e quindi chissenefrega".

                                          In quest'ottica investire in una risorsa "non rinnovabile" e che quindi si esaurirà (in tempi nemmeno tanto lunghi) lasciando ai nostri figli/nipoti due problemi:

                                          - trovare una nuova fonte di energia
                                          - smaltire le schifezze che il nucleare ha lasciato in giro

                                          mi sembra proprio un bell'esempio di "predico bene ma poi faccio quel cavolo che mi pare tanto è tutta aria fritta".

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                                          • V_V mi sembri abbastanza "connesso" sulle comunità energetiche e quindi correggo qualcosa che ti è sfuggito , forse, però non è come tu dici "titolari di utenza elettrica nello stesso edificio"
                                            assolutamente No!,

                                            La Comunità può essere addirittura estesa a componenti di un intero quartiere o contrade purché insistano tutti su una cabina elettrica secondaria e a breve dovrebbero uscire anche le zonizzazioni delle cabine e nell'ultimo decreto legislativo di novembre, entrato in vigore il 15 dicembre, è stata ampliata la zona fino alla cabina primaria.

                                            "Fino a oggi tutti i membri di una comunità energetica dovevano afferire a un’unica cabina secondaria che, anche in un piccolo Comune, insiste su un’area abbastanza ristretta.

                                            Permette, ad esempio, di collegare le abitazioni affacciate lungo una strada o al massimo un quartiere. Con il nuovo decreto , D.lgs 199 di Nov 2021.si passa alla cabina primaria: anche questo elemento permette alle comunità di crescere, coinvolgendo un numero decisamente maggiore di persone. E in alcune aree rurali persino di comprendere più Comuni”.
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                                            • Originariamente inviato da JO GREEN Visualizza il messaggio
                                              Non guardare solo questo trimestre anomalo in cui hanno “limato” il costo delle altre componenti per attutire il colpo dell’energia a prezzi folli perché è una politica che non può funzionare a lungo termine.

                                              Il primo e secondo trimestre scorso le componenti aggiuntive erano
                                              2021 CUSF (cent/kWh)
                                              Q1 0,06429
                                              Q2 0,06761
                                              Se hai contratto con più di 3 kW di potenza impegnata devi aggiungere anche 2,27 cents/kWh di accise.
                                              Al totale il 10% di iva.

                                              a) 0,40 è l'ipotesi del costo al kWh in maggior tutela oggi... quanto potrebbe essere?
                                              b) 0,032 andrebbe sostituito con circa 0,165 ((0,06+0,06 + 0,027)*1.1) ?

                                              Quindi questi due calcoli come potrebbero svilupparsi?

                                              1) Post-aumenti: con EV: ((1800*0,40) + (18000/100*13/0,8*0,4)= 1890
                                              2) Post-aumento: con EV + 3 ore gratis (1800*0,40)+ (18000/100*13/0,8*0,032)= 813

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                                              • Originariamente inviato da Marcoxb Visualizza il messaggio

                                                A parte che dici un enormità di imprecisioni, il decommissioning per il nucleare è già nel costo di produzione,
                                                Ok.. fa gia ridere cosi...

                                                I costi accantonati ( pochi ) per il decommissioning spesso ( anzi sempre.. ) vengono poi spesi per altre operazioni che riguardano la sicurezza degli impianti.
                                                Un pò come le pensioni e l'imps.. i soldi li hai versati ma poi non ci sono più...
                                                Il decommissioning di fatto non esiste... in alcuni casi di decommissioning totale si è trattato solo di spostare le scorie da un sito ad un altro spendendo comunque una enormità .
                                                Uno studio Europeo sostiene che servano 7000 miliardi di euro per decommissionare seriamente tutte le centrali Europee.

                                                La Francia ha bisogno dei soldi del Recovery plan per pagare semplicemente le manutenzione e gli aggiornamenti delle sue vecchie centrali... di fatto già questa è una dichiarazione di resa circa i costi di questa tecnologia.

                                                Le nuovissime centrali di III generazione di Flamanville in Francia e Olkilouoto in FInlandia ( quindi .. non il paese delle banane ) hanno richiesto 20 miliardi di euro cad. per fare 2 centrali da 1600 Mw e ci hanno messo 20 anni entrambe per costruirle ( iniziate nel 2005 con start up di Olkilouto il 21 Dicembre scorso e per Flamanville previsto a Febbraio 2022 ).

                                                I costi del nucleare al kWh sono stabilmente in crescita da sempre ( non esiste un'economia di scala per impianti di questo tipo.. ) la Germania e L'italia hanno investito molto in rinnovabili in rapporto al prodotto, ma per tecnologie che allora economicamente non esistevano ( il FV costava 5 euro/Wp nel 2006.... oggi costa 0.3 )... Oggi quegli investimenti hanno permesso di rendere in grid parity sia il FV che l'eolico...

                                                Siamo un popolo di idioti.... nel 1987 quelli come te hanno votato per uscire dal nucleare e chiudere le centrali esistenti.. e quelli come me hanno votato a favore perche non vedevano alternative.

                                                Nel 1987 io ho perso... e se oggi ci fosse un nuovo referendum , questa volta voterei contro ma perderei ancora, ... perchè quelli come te in italia sono sempre la maggioranza .

                                                Saluti.


                                                Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
                                                Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

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                                                • Originariamente inviato da dolam Visualizza il messaggio
                                                  V_V mi sembri abbastanza "connesso" sulle comunità energetiche e quindi correggo qualcosa che ti è sfuggito , forse, però non è come tu dici "titolari di utenza elettrica nello stesso edificio"
                                                  assolutamente No!,
                                                  Hai ragione ma io mi sono limitato volutamente a descrivere le comunità di autoconsumo. Esistono anche le comunità energetiche ma per noi non ritengo siano minimamente interessanti o praticabili. Sono soluzioni molto più su larga scala e con costi di gestione rilevanti (bisogna costituire una società coi relativi costi di gestione) ed hanno senso solo su grossi progetti magari patrocinati dai piccoli Comuni che intendano loro stessi fare parte della comunità, mettendoci magari anche risorse pubbliche (terreno demaniale in comodato, per esempio) a costo zero.

                                                  Vedo abbastanza utopico pensare che più condomini possano mettere insieme i loro piccoli impianti in una CER, è già difficile andare d'accordo in quattro inquilini dello stesso palazzo per fare una più semplice comunità di autoconsumo, figuriamoci in centinaia di persone. E il tutto per cifre modeste...

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                                                  • Vista la turbolenza attuale dei mercati è difficile fare previsioni sull’andamento del prezzo dell’energia…
                                                    Se hai un contratto a prezzo fisso puoi prevedere (per la durata del contratto) il costo della materia energia, sicuramente delle accise, un po’ meno delle altre componenti che arera stabilisce trimestralmente.
                                                    Negli ultimi 5 trimestri l’andamento delle altre componenti (PD, trasporto e gestione del contatore, oneri di sistema) è stato in cent/kWh
                                                    2021 CUSF (cent/kWh)
                                                    Q1 0,06429
                                                    Q2 0,06761
                                                    Q3 0,04742
                                                    Q4 0,02378
                                                    Q1 2022 0,03248
                                                    Ultima modifica di JO GREEN; 06-01-2022, 16:28.
                                                    FV: 4.68 kwp - 13 PANNELLI SunPower X22 - 360wp - inverter ABB UNO-DM 4 - azimuth = 10 - tilt = 15° - dal 15/02/2019 - Penta-split Daikin Stylish con gas R32 (25+25+25+25+42) dal 31/10/2018 http://pvoutput.org/list.jsp?id=73607

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                                                    • Sempre riguardo le comunità che siano di autoconsumo (un solo palazzo) o comunità estese (CER) non bisogna neanche pensare che l'aumentare il numero dei partecipanti aumenterà automaticamente l'autoconsumo, anzi è più facile che non cambi proprio nulla.

                                                      Per esempio se un condominio (quindi residenziale, prevalentemente prime case) ha un certo profilo di consumo e produzione che porta ad una certa quota di autoconsumo è garantito che altri condomini avranno un profilo molto simile, perché simili o addirittura identiche sono le esigenze e le abitudini degli utenti che compongono la comunità. Agregarne 10 o anche 100 non cambia molto o addirittura nulla, si rischierebbe quindi di avere oneri maggiori (soprattuto per le CER onerose da gestire) con il medesimo ritorno dall'incentivo, risultando quindi controproducente.

                                                      L'ideale se si vuole che una CER renda è di farla più grande ma soprattuto più eterogenea possibile, mettendo insieme residenziale, industriale, commerciale, pubblico, agricolo e chi più ne ha più ne metta, così da avere la massima sovrapposizione collettiva fra produzione e consumo. E' un obiettivo non facile da raggiungere e sicuramente è fattibile solo con progetti molto grandi.

                                                      Oppure si ricorre agli accumuli ma questi non convengono per nulla, sarebbero solo un regalo al gestore della rete elettrica e risolverebbero solo il problema dei picchi giornalieri.

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                                                      • per chi fosse interessato a parlare dei veicoli elettrici, impatto sulle reti e loro implicazioni e consumi, può partecipare qui:

                                                        https://www.energeticambiente.it/for...te#post2176937
                                                        5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ?https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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                                                          Volevo solo aggiungere che chi gestirà i conteggi dei contatori dovrà essere sicuramente retribuito per cui qualche altro €c se ne andra per questo.
                                                          Probabilmente è un modo pensato per far entrare le (in)utility in questo affare visto che con lo SSP non hanno toccato palla e sulle CER è quasi certo che ci si butteranno a capofitto.
                                                          Impianto FV 2,94 kWp 23° -85 est 1° CE e 3 PDC Riello aria 13 kWt dal 2007.
                                                          Caminetto aria Montegrappa CMP05 10,5 kWt, 4* dal 2011. Caldaia a metano Riello Family 26K
                                                          Twingo Electric Zen dal 2021 Tesla MY dal 2024

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                                                          • I contributi amministrativi dovuti al GSE sono gli stessi dello scambio sul posto. In aggiunta sono dovuti 4 Euro/anno per ogni utenza facente parte del gruppo.

                                                            https://www.gse.it/servizi-per-te/au...he-e-pagamenti

                                                            Idem per il servizio di misura dovuto al distributore per il contatore di produzione.

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                                                            • Originariamente inviato da V_V Visualizza il messaggio

                                                              Secondo lo studio da te citato l'investimento in capitale pesa il 60% del costo di produzione dell'energia. Questo comprende il decommissioning finale.

                                                              La centrale di Caorso ha speso il 100% di quanto stanziato per il decommissioning e i lavori sono arrivati solo al 20%. Davvero vogliamo credere che, sopratuttto in Italia, questi lavori poi costano veramente tanto quanto preventivato?

                                                              Ci sarebbe anche il piccolo particolare che il "Recovery plan" si chiama così solo in Italia, in realtà si chiama "Next Generation EU" e il punto chiave dovrebbe essere la "sostenibilità energetica" in contrapposizione all'atteggiamento tenuto finora che si può riassumere in "tanta energia, sporca ed economica che poi tanto le conseguenze le subiranno i nostri figli/nipoti e quindi chissenefrega".

                                                              In quest'ottica investire in una risorsa "non rinnovabile" e che quindi si esaurirà (in tempi nemmeno tanto lunghi) lasciando ai nostri figli/nipoti due problemi:

                                                              - trovare una nuova fonte di energia
                                                              - smaltire le schifezze che il nucleare ha lasciato in giro

                                                              mi sembra proprio un bell'esempio di "predico bene ma poi faccio quel cavolo che mi pare tanto è tutta aria fritta".
                                                              Non si possono fare i conti senza l’oste, il problema del decommissioning italiano è politico, come tav e ogm. Come ogni cosa se non decidi i costi salgono. Questo il rapporto su cui l’Ue si è basata per inserire il nucleare in tassonomia, praticamente nessuno è riuscito a contestarlo con dati https://ec.europa.eu/info/sites/defa...1lwOaIw6ueSKVM. Già il fatto che senza ssp le persone con fv comincino a tremare rende chiara l’assurdità delle “rinnovabili”, che arrivano anche esse a fine vita ed hanno componenti da smaltire. “Si esaurirà in tempi non molto lunghi”, io non capisco se sono vostre idee o avete degli studi seri da cui prendere le info, come faccio io linkate lì perché il carburante nucleare è stimato per migliaia di anni, al contrario di altre fossili. Le rinnovabili, come Germania insegna lasceranno problemi ben più seri di un sito di stoccaggio radioattivo, già necessario oggi per altro materiale di uso medico. Però se si vuole discutere seriamente si devono postare link a supporto delle proprie tesi

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